Nervosismo e poca intesa: Dzeko-Schick, la coppia stecca

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Era la coppia più attesa, quella che avrebbe e do­vuto mettere le ali alla Ro­ma. Dzeko e Schickinsieme co­me punte centrali, una coppia che a Roma un po’ tutti aspetta­vano da quasi due anni. E la coppia ha funzionato a inter­mittenza, prima un po’ Schick (nel primo tempo) e poi un po’ Dzeko(nella ripresa). [...]

Del resto, anche Claudio Ranieri si aspettava qualcosa di diverso [...] "Onestamente mi aspettavo di più da loro due come coppia", dice nel­la pancia del Paolo Mazza il tec­nico romanista [...] Anche perché Dzeko ha lavorato molto come prima punta e Schick a volte gli parti­va un po’ più dietro, sfalsato, di fatto da seconda. Tra di loro, però, hanno dialogato poco, anche perché nel primo tempo la Roma cercava appunto spesso la palla lunga e allora si trattava di andare a fare la guerra soprattutto sulle palle alte. Nella ripresa, invece, gli spazi erano ridotti e la densità intorno alle due punte giallo­rosse era altissima. [...] Nel primo tempo è andato meglio Schick, anche se il ceco ha fatto tutto bene nei primi passi, sba­liando però poi le scelte finali. Nella ripresa, invece, Dzeko è salito di livello [...]

La vera macchia della partita di Edin sono invece quei litigi a fine pri­mo tempo con la curva del­la Spal. Era già successo a Frosinone, esattamente con le stesse modalità. [...] E anche su questo dovrà lavorare Ranieri in questa sosta. Dove, però, Schick e Dzeko non ci sa­ranno. Ed allora per i meccani­smi e la sintonia bisognerà aspettare ancora un po’.


Tensione a Ferrara: incidenti e tifosi fermati al casello

IL TEMPO - MENGHI - Non solo la delusione per il risultato, i tifosi in trasferta a Ferrara hanno avuto altre "grane". Sono partiti in più di duemila, raccogliendo l'invito di Ranieri nello stare vicino alla squadra non soltanto all'Olimpico, ma alcuni non sono neppure arrivati sugli spalti del Mazza: la polizia ha fermato per dei controlli gli ultras che al casello sono stati trovati in possesso di oggetti contundenti e potenzialmente pericolosi. Altri, invece, hanno avuto problemi, piccole scaramucce sembra, con i locali nei dintorni dello stadio prima dell'inizio del match tra Spal e Roma. Le dinamiche sono tutte da chiarire, di certo ci sono stati dei fermi tra i sostenitori giallorossi.

Chi ha popolato il settore ospiti si e invece fatto sentire a suon di cori e, poco prima del calcio d'inizio, è stato esposto uno striscione in onore dell'ex giocatore Giuliano Taccola, ricordato dall'allenatore in conferenza stampa e ieri dal tifosi come una "fiamma eterna dei nostri colori", mentre un altro messaggio citava la data di nascita e quella della scomparsa dell'attaccante, morto 50 anni fa.


Monchi se ne torna a Siviglia e lascia una squadra da rifare

IL TEMPO - AUSTINI - Di Francesco non c'è più. Monchi ha confermato sui social che, incredibile ma vero, sta per tornare al Siviglia dopo neppure due anni dalla commovente cerimonia d'addio allo stadio. Il medico è stato cacciato insieme al responsabile dei fisioterapisti. Il presidentePallotta sempre a Boston sta. E allora, adesso, ai romanisti hanno tolto anche la possibilità di prendersela con qualcuno. Un senso di rassegnazione accompagna questa trasferta della Roma a Ferrara. L'undicesima sconfitta di una stagione dai contorni fallimentari ridimensiona tutto: ambizioni, prospettive, entusiasmo, speranze. Questa squadra non esiste e va rifatta per l'ennesima volta, i segnali sono troppi e la sentenza non è più rinviabile. Dopo cinque anni di fila sul podio, la Roma si avvia a salutare la Champions e perdere quel mucchio di denaro che neppure le bastava a mantenersi senza dover pareggiare le spese con le plusvalenze. Un "giochino" riuscito molto bene a Sabatini per mantenersi ad alti livelli pur senza vincere e decisamente meno a Monchi.

Così, a nemmeno un anno di distanza, la semifinale di Champions conquistata grazie all'impresa contro il Barcellona assume le chiare sembianze dell'inizio della fine. E' innegabile che nella caccia al colpevole finisca in primissima fila Monchi. Più di chi lo ha scelto, ovvero il "solito" Baldini che lo ha consigliato a Pallotta, perché il curriculum era di tutto rispetto. Ma lo spagnolo, allontanandosi per la prima volta da casa, si è dimostrato un uomo molto più fragile di quanto sembrasse, incapace di sopportare le tensioni e di mantenere la lucidità fondamentale nelle scelte di mercato. Schick, Karsdorp, Pastore, Nzonzi, Kluivert, Cristante, degli acquisti più costosi non ce n'è uno che stia funzionando. Se alla lista aggiungiamo Moreno, Defrel, Marcano, Coric il quadro diventa un disastro, solo parzialmente compensato dal colpo Zaniolo e dalle buone operazioni fatte conKolarov e Under. Accollargli anche le cessioni sarebbe troppo, perché rientrano nella strategia del club.

Pallotta si è stancato di lui in fretta, come gli accade per quasi tutti i dirigenti che ingaggia. Monchi, infastidito dai rimproveri del presidente, dalle ingerenze di Baldini e spaventato da un ambiente in rivolta, ha deciso di tornare a casa, accontendando la moglie che non lo ha mai seguito a Roma. Ma qui lascia una squadra da rifondare. E una società nel pieno di un nuovo assestamento. La situazione a Trigoria e dintorni non è serena. Per niente. Il vuoto di potere l-sciato dal diesse ha riacceso vecchie lotte intestine (il licenziamento di medico e fisioterapista sono lì a dimostrarlo), lasciato spazio a figure che rivendicano maggiore considerazione, aperto la possibilità a chiunque di proporsi. Chi deciderà? In teoria Pallotta, certo, ma fidandosi di chi? Gil ultimi due uomini suggeritigli da Baldini sono Gandini e Monchi, entrambi bocciati. Fienga e Baldissoni sono i riferimenti attuali, entrambi convinti che sia giusto dare fiducia a Massara. Ma tutti, compresi loro due, sanno che dal Sudafrica, o da Londra a seconda del periodo dell'anno, può sempre arrivare un consiglio diverso. E decisivo.


Dopo la sosta tornano cinque titolari

IL TEMPO - MENGHI - Una pausa per leccarsi le ferite e provare a recuperare i pezzi da novanta. Trigoria si svuota col richiamo delle nazionali, ma tra chi è destinato a fare un viaggio di andata e ritorno immediato e chi rimarrà direttamente nell'affollata infermeria della capitale il lavoro certo non mancherà. Ranieri spera di ritrovare per la sfida col Napoli i titolarissimi che finora non ha potuto nemmeno allenare, in primis De Rossi, Pellegrini e Manolas, tutti alle prese con guai muscolari che dovrebbero risolversi in queste due preziose settimane. Kolarov ha saltato la Spal per colpa di un'infiammazione alla cicatrice di una vecchia lesione al flessore, dovrebbe comunque andare in Serbia, farsi controllare dai medici e tornare indietro per curarsi al Bernardini. Stesso programma previsto per il centrale greco.

Niente nazionale per Under, rallentato da un problema simile a quello del terzino sinistro. Pastoreè sparito dai radar di nuovo, non è comunque lui l'uomo della svolta che Ranieri aspetta. Dita incrociate per chi parte: gli azzurri El Shaarawy, Cristante, Florenzi e Zaniolo, poi Kluivert, Dzeko, Schick e Olsen.


Spal vs Roma, le pagelle dei quotidiani

INSIDEROMA.COM - Cura Ranieri già svanita? Impossibile dare la colpa di una squadra impresentabile a chi ha scelto di venire a dare una mano in punta di piedi per questi ultimi mesi di stagione 2018/2019. Il problema, semmai, risiede in chi scende in campo, come l'inguardabile Karsdorp, che si fa saltare in testa da Fares in occasione del momentaneo 1-0 ferrarese da Fares, oppure il connazionale Justin Kluivert, che attendiamo ancora fiduciosi a un minimo salto di qualità rispetto a quando è sbarcato a Fiumicino l'estate scorsa. Se criticare il mediano Nzonzi ormai è un po' come sparare sulla croce rossa, altrettanto non si può fare per la 'prima' della coppia Schick-Dzeko: ci si attendeva decisamente qualcosa in più. Come al solito, si salva soltanto Nicolò Zaniolo.

IL MESSAGGERO

Olsen 5.5
Karsdorp 4
Fazio 5
Marcano 5
Jesus 4.5
Kluivert 4
Cristante 5
Nzonzi 4.5
El Shaarawy 5
Dzeko 6
Schick 5

Zaniolo 6
Perotti 6
Santon S.V.

Ranieri 5

 


IL TEMPO

Olsen 4
Karsdorp 4
Fazio 5
Marcano 5
Jesus 5
Kluivert 4.5
Cristante 5
Nzonzi 4
El Shaarawy 5.5
Dzeko 4
Schick 4

Zaniolo 6.5
Perotti 5
Santon S.V.

Ranieri 5

 


CORRIERE DELLO SPORT

Olsen 5.5
Karsdorp 4.5
Fazio 5.5
Marcano 5.5
Jesus 4
Kluivert 4.5
Cristante 5
Nzonzi 4.5
El Shaarawy 5
Dzeko 5.5
Schick 5

Zaniolo 6.5
Perotti 6
Santon S.V.

Ranieri 5

 


GAZZETTA DELLO SPORT

Olsen 5.5
Karsdorp 4
Fazio 5.5
Marcano 5.5
Jesus 4.5
Kluivert 5
Cristante 5
Nzonzi 5
El Shaarawy 5
Dzeko 6
Schick 5

Zaniolo 6
Perotti 6
Santon S.V.

Ranieri 5

 


CORRIERE DELLA SERA

Olsen 5.5
Karsdorp 4
Fazio 6
Marcano 5.5
Jesus 4
Kluivert 5
Cristante 5
Nzonzi 5.5
El Shaarawy 5
Dzeko 6
Schick 5

Zaniolo 6.5
Perotti 6
Santon S.V.

Ranieri 5

 


IL ROMANISTA

Olsen 5
Karsdorp 4.5
Fazio 5
Marcano 5.5
Jesus 5.5
Kluivert 5
Cristante 5.5
Nzonzi 4.5
El Shaarawy 5.5
Dzeko 5
Schick 5

Zaniolo 6.5
Perotti 6
Santon S.V.

Ranieri 5


La Roma in scoperta al derby Panathinaikos ed Olympiacos

La Roma si guarda intorno. Secondo Sport24, gli scout giallorossi potrebbero andare in avascoperta nella partita che vedrà scontrarsi Panathinaikos ed Olympiacos ad Atene.


Giallorosse inarrestabili. Schiantato il Chievo: 5-0

IL TEMPO - La Roma Femminile non si ferma più. Dopo il pareggio in Coppa Italia contro la Fiorentina, la squadra giallorossa ha letteralmente schiantato il Chievo Valpolicella in trasferta. Le ragazze della Bavagnoli si sono imposte 5-0. La Roma sale a quota 35 punti, a -4 dal Milan terzo che gioca oggi.


Auguri a Dzeko e Fazio (Foto)

Tanti auguri a Edin Dzeko e Federico Fazio. Doppio compleanno in casa Roma: il bosniaco spegne 33 candeline, l'argentino è di un anno più piccolo e compie 32 anni. Il club augura, attraverso il profilo Twitter, i suoi auguri:

 


Senza Champions in molti cambieranno aria… sicuri però che non sia un bene?

INSIDEROMA.COM  - MASSIMO PAPITTO - Faccio due tre nomi di calciatori della Roma a caso tra quelli più deludenti nella trasferta persa contro la Spal: Olsen, Karsdorp, Nzonzi, Kluivert, Cristante, Marcano e Schick. I primi che mi vengono in mente se ricordo il nefasto pomeriggio deludente di Ferrara e poi di colpo come una cozza allo scoglio mi aggrappo alle parole di fine partita del mister Claudio Ranieri che incalzato dai giornalisti e opinionisti di Sky ha usato queste chiare parole: “Se qui non ci si qualificherà alla Champions League del prossimo anno si cambierà aria in parecchi, glielo detto ai ragazzi”.  Ecco allora che è qui che il tifoso della Roma, stufo ed esausto nel guardare questa stagione protrarsi cosi in modo scadente e avvilente, si domanda: ma sicuri che non sia proprio un male vedere l’ennesima rivoluzione tecnica nella prossima estate con la conseguente partenza sul mercato dei giocatori già citati e di alcuni di quelli rimasti fuori durante la sconfitta pesante contro la Spal tipo Pastore? Dal mio punto di vista ci eravamo illusi che l’arrivo di Ranieri fosse la classica panacea di tutti i mali stagionali della Roma ma tolta la partita vinta in sofferenza (tanta!) contro l’Empoli si è tornati subito alla triste realtà e al ricorrente motivetto di tutto l’anno e cioè l’ennesima sconfitta contro una squadra che lotta per la salvezza. La Spal se avesse giocato sempre contro la Roma sarebbe già salva per distacco visti i sei punti accumulati in due confronti con i giallorossi. Un disastro tecnico senza precedenti che, per quanto mi riguarda, ha un nome e cognome ben riconoscibile: il direttore sportivo Monchi. Un ds arrivato a Roma con la fama del miglior direttore sportivo al mondo e scappato a gambe levate a metà della sua seconda stagione operativa dopo aver constatato con mano il fallimento del suo operato. Ricordo ancora adesso le parole durante il suo insediamento a Roma… “Qui non c’è il cartello si vende, ma qui c’è il cartello si vince” e ripensando adesso a queste parole sale una rabbia e una tristezza cronica che difficilmente se ne andrà in queste ultime dieci partite che restano con la Roma costretta a tentare un’impresa sportiva (perché di questo purtroppo si tratta) per entrare in Champions League viste le condizioni fisiche e mentali in cui è. Due settimane fa ha pagato per tutti Di Francesco e sembrava essere arrivata “la rinascita”. Tante persone erano felici di essersi tolto un peso, per essersi sbarazzati per certi versi del vero responsabile tecnico di questo fallimento. Poi di colpo però è arrivata puntuale la vergognosa trasferta di Ferrara contro la Spal per riabilitare in parte il vecchio mister e per potergli concedere almeno l’onore di non essere stato l’unico a fallire in questa disgraziata annata. Altri (Monchi) erano già in direzione Siviglia per un ritorno in grande stile, da trionfatore, da vincente. Peccato però che a Roma non si è mai visto niente di tutto questo.


Il Siviglia si riprende Monchi (Foto)

Monchi torna alle origini. Quello che possiamo ormai chiamare ex ds giallorosso torna al Siviglia: il club andaluso ha confermato la notizia sul profilo Twitter, annunciando il bentornato al direttore sportivo che ricoprirà il ruolo effettivamente dal prossimo 1 aprile. Domani alle ore 13 si terrà la presentazione ai giornalisti in conferenza stampa al  Ramón Sánchez-Pizjuán.


Serie A, la Juve cade al Ferraris. Il Genoa vince 2-0

Il lunch match della domenica ha visto il Genoa avere la meglio contro la Juventus.
La prima ora di gara ha visto protagonista il VAR, che ha negato un rigore al Genoa e annullato il vantaggio juventino con Dybala. ma nei venti minuti di gioco rimanenti sale in cattedra il Genoa. Al 72' arriva il vantaggio firmato dall'ex Sturaro dopo un triangolo con Pandev. Macedone che è protagonista all'81' con la rete personale del 2-0 che chiude il match.


Ufficiale: Monchi torna al Siviglia. I tifosi della Roma: «Ha combinato solo disastri»

ILMESSAGGERO.IT - Altro che Arsenal, Psg o Barcellona: Ramon Monchi torna a Siviglia. L’ex direttore giallorosso fresco di dimissioni, in 10 giorni ha trovato un nuovo incarico nella sua ex squadra come direttore generale dell’area sportiva. A comunicarlo attraverso il sito web è la società spagnola: «Ramón Rodríguez Verdejo, Monchi, torna in quella che sarà sempre la sua casa. È arrivato nell’estate del 1988 al Siviglia da adolescente pieno di sogni. Ha avuto un percorso di successo anche fuori dal campo. Nove stagioni nella prima squadra, 115 partite in difesa del Siviglia e 17 come direttore sportivo. Il Siviglia non poteva stare senza Monchi perché Monchi è il Siviglia. Cinque Europa League, due coppe del Re, una supercoppa Spagnola e una Supercoppa Europea nel suo palmares. Con Monchi è arrivato anche Caparrós e ora entrambi stanno tornando per soddisfare le stesse richieste di quegli anni in cui il club ha riguadagnato la categoria più alta tornando nell’élite. I primi 17 anni di questo secolo saranno sempre ricordato come l’Era Monchi».

Appena la notizia è diventata ufficiale, i tifosi della Roma hanno preso d’assalto i social del Siviglia con commenti di critica verso il dirigente che ha lasciato alla Roma una pessima eredità. I suoi acquisti, infatti, non hanno brillato lasciando il club di Pallotta nei guai con il serio rischio di non qualificarsi alla prossima Champions League: «Sei tornato a casa dopo aver buttato 150 milioni», «Te lo sei portato il cartello dove c'è scritto non si vede ma si vince?», «A Roma hai fatto solo disastri», sono solo alcuni dei commenti associati a decine di insulti.