Serie A, Fiorentina-Frosinone 0-1. Rete di Ciofani all'84'
Termina il lunch match della 31esima giornata di Serie A tra Fiorentina e Frosinone. All’Artemio Franchi, dopo un match fermo sullo 0-0 per oltre 80 minuti di gioco, ci pensano gli ospiti a sbloccare il risultato con la rete di Ciofani all’84’. Brutta serie di risultati per gli uomini di Pioli, che non trovano la vittoria dal 17 febbraio scorso, nella gara contro la SPAL vinta 4-1.
Calvo: "La Roma è già una piattaforma ideale per le partnership internazionali. La proprietà non ha lesinato investimenti. Soltanto la media house conta 70 addetti”
Francesco Calvo, Chief revenue officier della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Sole 24 Ore. Queste le sue parole:
"Lo stadio è un asset essenziale per plasmare brand, senso di appartenenza e una community. Ma la Roma è già una piattaforma ideale per le partnership internazionali. La scelta di questo posizionamento è stata coraggiosa da parte della proprietà. Per anni la Roma l’ha pagata rinunciando a uno sponsor di maglia. Adesso sulla divisa giallorossa compaiono Qatar Airways e Hyundai e per il trainingkit c’è Betway. Con Nike la maglia della Roma vale più di 20 milioni a stagione. Certo Nike ha avuto la fortuna di siglare l’accordo in un momento difficile per la Roma e versa ogni anno soltanto 5 milioni. I risultati potrebbero aiutarci a rivedere qualcosa. A ogni modo, se lo Schalke 04 incassa dal settore commerciale 90 milioni, il triplo della Roma, significa che c’è molto da recuperare”.
Il merchandising?
“Abbiamo 6 negozi, alcuni di proprietà altri in franchising. Avere un maggiore controllo sull’area licensing potrà aiutarci molto. Essere a contatto con i nostri tifosi, negli store fisici e digitali, ci permetterà di conoscere meglio le loro esigenze e “profilare” la nostra fan base. La Juve dopo aver fatto questa mossa ha triplicato le entrate da questa voce. Il Barcellona da negozi e licensing ottiene circa 7 milioni. Siamo convinti che se ne gioverà anche il nostro bilancio”.
L'espansione sui social?
“Dopo una nostra iniziativa social che aveva a oggetto la maglia della Nigeria durante i mondiali russi ci siamo infatti accorti che eravamo diventati molto popolari lì. Così abbiamo deriso di dialogare meglio con quel Paese e i suoi 200 milioni di abitanti e appassionati di calcio. Ecco, vogliamo essere “dirompenti” e fuori dagli schemi per creare empatia verso i nostri colori. Per questo dai nostri account parliamo soprattutto di ciò che c’è intorno alle partite. La proprietà non ha lesinato investimenti. Soltanto la media house conta 70 addetti”.
Zeegelaar salterà Roma-Udinese
Marvin Zeegelaar, centrocampista dell'Udinese, salterà la sfida di sabato prossimo contro la Roma. Al 63' del match contro l'Empoli il giocaotre bianconero, già ammonito, riceve il secondo cartellino giallo che gli comporta l'espulsione dal terreno di gioco.
Luca Pellegrini: “Qui a Cagliari ho iniziato a sentirmi protagonista” - Maran: "Se lavorerà in questo modo avrà un futuro importante"
Luca Pellegrini, terzino di proprietà della Roma attualmente in prestito al Cagliari, ha parlato ai microfoni di Sky Sport a margine della sfida tra i sardi e la SPAL. Queste le sue parole:“Sto cominciando a sentirmi protagonista grazie anche a tutti i compagni che mi stanno vicino, ho iniziato a sentirmi protagonista qui a Cagliari da gennaio, quando ho iniziato a trovare continuità, sono contento per il percorso che sto facendo“. Gli fa eco il suo coach, Maran: "Se lavorerà in questo modo avrà un futuro importante. Deve continuare così - ha dichiarato l'allenatore rossoblù ai microfoni dell'emittente satellitare - Il primo suo nemico è se stesso, gliel'ho detto. Non deve piacersi molto, deve mettere in campo sostanza e lo sta facendo".
Tra pochi giorni Sean Cox lascerà l'ospedale
ANSA - Sean Cox, il tifoso irlandese del Liverpool rimasto gravemente ferito in scontri tra tifosi prima della partita di Champions League tra Liverpool e Roma del 24 aprile scorso, lascerà nei prossimi giorni l'ospedale dove è tuttora ricoverato e venerdì assisterà alla partita di beneficenza tra i Reds e le leggende irlandesi organizzata a Dublino proprio per raccogliere fondi per la sua riabilitazione. Ne da' notizia newstalk.com in una intervista ad un amico di Cox, Stephen Felle, che ha appunto rivelato che venerdì Cox sarà allo stadio. Dopo l'incidente, Cox è stato ricoverato cinque settimane nell'unità neurologica specializzata di Liverpool. poi è stato trasferito all'Ospedale Beaumont di Dublino. Attualmente è ricoverato al National Rehabilitation Hospital di Dun Laoghaire.
Serie A. Lazio e Inter non vanno oltre il pareggio contro Sassuolo e Atalanta
Si sono concluse le gare della domenica e valide per la 31esima giornata di Serie A. Alla Sardegna Arena, il Cagliari si è imposto per 2-1 sulla Spal. L'Udinese vince 3-2 ontro l'Empoli. Il pomeriggio di Serie A si conclude con due risultati piuttosto positivi per la Roma in ottica Champions League. La Lazio pareggia in casa contro il Sassuolo al minuto 95 con una marcatura di Lulic. Pareggio a reti bianche tra Inter e Atalanta nella cornice di San Siro
Già giocate
- Parma-Torino 0-0
- Juventus-Milan 2-1 (39' Piatek, 60' rig. Dybala, 84' Kean)
- Sampdoria-Roma 0-1 (75' De Rossi)
- Fiorentina-Frosinone 0-1 (84' Ciofani)
- Cagliari-SPAL 2-1 (3' Faragò, 18' rig. Antenucci, 60' Pavoletti)
- Udinese-Empoli 3-2 (11' Caputo, 15' e 40' rig. de Paul, 25' Krunic, 45' Mandragora)
Oggi alle 18
- Inter-Atalanta 0-0
Lazio-Sassuolo 2-2 (53' rig. Immobile, 57' Rogerio, 89' Berardi 90'+5 Lulic)
Oggi alle 20:30
- Napoli-Genoa
Domani alle 20:30
- Bologna-Chievo
Roma, stop Karsdorp: domani gli esami. Florenzi prova il recupero per l'Udinese
ILMESSAGGERO.IT - Claudio Ranieri perde anche Rick Karsdorp per un infortunio muscolare (il 45esimo da inizio stagione) alla coscia destra. L’esterno olandese domani si sottoporrà a esami strumentali che evidenzieranno la presenza o meno di una lesione, ma resta complicato un recupero per la partita di sabato prossimo contro l’Udinese (Olimpico, ore 18).
Con Santon fuori per un mese (lesione al bicipite femorale), il tecnico rischia di doversi aggrappare al recupero di Florenzi anche lui in infermeria per guaio muscolare al polpaccio. In settimana lo staff medico proverà a rimetterlo in campo (domani alle 11 la ripresa degli allenamenti) e solo quando il rischio di ricadute sarà scongiurato, allora Ranieri potrà utilizzarlo titolare. Il recupero di Alessandro è fondamentale per la fascia destra: Kolarov è squalificato e al suo posto a sinistra giocherà Jesus se, però, Florenzi non dovesse farcela l’unica soluzione sarà spostare Marcano nel ruolo di terzino sinistro e giocare con Jesus a destra.
Roma, il calendario ti regala l'ultima occasione
INSIDEROMA.COM – SARA BENEDETTI – Questa sera alle 20:30 al Marassi di Genova va in scena la gara tra Sampdoria e Roma. Trentunesima giornata e poi, a separare i giallorossi dalla fine della stagione, rimarrano solo sette partite. I capitolini, attualmente ottavi con 48 punti vanno in casa della squadra di Giampaolo, dietro rispetto ai ragazzi di Ranieri di appena tre punti, fermi a 45. Nel turno precedente entrambe le compagini hanno impattato in risultati non positivi, con i doriani che sono andati a perdere 2-1 in casa del Torino, che ora ha gli stessi punti della Roma, ed i giallorossi fermati in casa dalla Fiorentina con un 2-2 che ha mostrato per l’ennesima volta, come se ce ne fosse bisogno, tutte le instabilità stagionali di questa squadra.
QUARTO POSTO, CHE BAGARRE – Una rincorsa alla Champions che promette di dare spettacolo fino all’ultimo minuto di questo campionato, infatti eccezion fatta per primo e secondo posto, con Juve e Napoli praticamente già sicure di Scudetto e secondo piazzamento, dal terzo posto, ora occupato dall’Inter, fino al nono, attualmente proprio della Sampdoria, tutto è in bilico (sette squadre in appena 11 punti ndr). I nerazzurri saranno impegnati domani alle 18 in casa contro l’Atalanta di Gasperini, altra squadra sorpresa che attualmente si trova al quinto posto a 51 punti, ad appena una lunghezza dal quarto, occupato dal Milan con 52 punti. La Lazio, sesta a 48 punti ma con una partita con l’Udinese da recuperare, è probabilmente quella che tra le varie combattenti, ha l’impegno sulla carta più facile, infatti i biancocelesti se la vedranno con in casa con il Sassuolo, ormai praticamente salvo e senza troppo da chiedere al campionato. Il Torino di Mazzarri, settimo a 48 punti, apre la giornata oggi alle 15 in casa del Parma, con un Belotti in forma smagliante. In tutto ciò, per non farsi mancare nulla, il Milan, ultimamente in calo di forma e rendimento, è impegnato alle 18 di questo pomeriggio in casa della Juve, che c’è da scommettere, non regalerà nulla ai rossoneri, anche perché in caso di vittoria e di sconfitta del Napoli con il Genoa, per i bianconeri sarebbe matematicamente il 35° Scudetto.
L’ULTIMA POSSIBILITA’ – Per dirla all’inglese, “the last chance”, “l’ultima possibilità” per la Roma. Dovevano esserlo già le partite con SPAL, Napoli e poi Fiorentina, tutte e tre miseramente fallite dai giallorossi che hanno conquistato appena un punto su nove disponibili ma questo campionato sembra, contro ogni aspettativa, aspettare i capitolini. Gli ultimi anni insegnano che la lotta al quarto posto alla fine premia non il miglior, ma per meglio dire, il meno peggio. E allora, per quella che è davvero l’ultima chiamata, oggi in campo si dovrà dare il 101%, senza stare a ragionare troppo su quello che accadrà sugli altri campi. Il peggio di questa Roma lo si è già visto e riesce difficile credere che ci sia qualcosa di più tremendo, al di là della condizione fisica, gli infortuni e la totale assenza di cattiveria. Per rialzarsi, o per cadere, per essere alla fine i meno peggio o per la gogna che ne scaturirà, avanti Roma.
Defrel va veloce e vuole la rivincita: Giampaolo spera
GAZZETTA DELLO SPORT - GRIMALDI - A Berlino, nel 2009, Usain Bolt ha corso i 100 metri in 9”58, a una media superiore ai 37 km/h. Chapeau: Gregoire Defrel, che fa tutt’altro mestiere, e non svolge un lavoro specifico per raggiungere certi picchi, ma semmai per mantenere una velocità costante nell’arco di una partita intera, contro il Milan una settimana fa ha strabiliato tutti, a cominciare da Giampaolo, toccando i 34,8 Km/h, in una gara dove è andato su e giù per una dozzina di chilometri e nessuno, blucerchiati e non, ha saputo stargli al passo. Semplicemente «è andato oltre i suoi limiti», ha sentenziato compiaciuto l’allenatore della Samp. Per indendersi l’atleta giamaicano ha superato i 43 km/h per i suoi fantastici record.
BIS CERCASI «Quella è stata la gara più intensa del campionato analizzando tutti i nostri parametri fisiologici — ha raccontato ieri il tecnico della Samp —. E, al tempo stesso, la trasferta di mercoledì a Torino contro i granata è risultata invece la meno intensa». Normale, comunque, che dopo un pazzo sabato notte contro i ragazzi di Gattuso, la sua squadra pagasse pegno. Stasera, ai suoi, Giampaolo chiederà invece di ripetere quell’impresa, almeno sul piano della prestazione, e perciò partirà di nuovo all’inizio il francese, arrivato l’estate scorsa a Genova in prestito (la Samp ha il diritto di riscatto sul suo cartellino a fine stagione), dopo una stagione in giallorosso tutt’altro che felice. Voleva dimostrare a tutti chi era il vero Defrel, e sino ad oggi ci è riuscito, eccome. Logico che, però, grazie anche a uno stato di forma davvero eccezionale, adesso Giampaolo punti forte su di lui, attaccante duttile capace di abbinare grande tecnica e fantasia a una fisicità straripante.
CRESCITA Diciamo che il Defrel di oggi è figlio (anche) di certi errori sul piano dell’allenamento commessi nel passato, che lo hanno portato oggi per esempio adi una grande attenzione all’aspetto preventivo degli infortuni, quindi dando grande importanza allo stretching. Ma il francese è diventato solidissimo anche sul piano mentale. L’episodio avvenuto quasi un mese fa, con l’incidente stradale a Genova dopo la gara con l’Atalanta, ne è la prova più lampante. Il francese chiese subito scusa alla squadra, e Giampaolo lo osservò attentamente per tutta la settimana che avrebbe poi portato alla trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. E notò un Defrel quanto mai motivato e applicato, tanto da farlo partire titolare (con la squadra di Gasperini era rimasto in panchina). Risultato: prestazione super con un gol che aveva aperto il rotondo 3-5 dei blucerchiati in casa del Sassuolo, un’altra parte importante del suo passato».
OCCHI APERTI Stasera non sarà un appuntamento semplice: «Perché la Roma ha tanta qualità — ha osservato ancora Giampaolo —. E la qualità, si sa, sposta gli equilibri. Noi dobbiamo ricordarci che la Samp è a tre punti, e cioè a una partita, dalla Roma. Questo deve rappresentare per noi un motivo di orgoglio». Stasera sapremo, in un anticipo (su Dazn) che segnerà il debutto di «Diletta Gol in Campo»: da qui a fine stagione la conduttrice in coppia con Camoranesi seguirà la partita non più in studio, come avvenuto sinora, ma a bordo campo. Mentre Giampaolo traccia la rotta: «Dobbiamo restare in corsa sino alla fine».
Lanna: "Ha molto talento, deve crescere ma sono sicuro che presto esploderà"
GAZZETTA DELLO SPORT - Marco Lanna, ex difensore e doppio ex della partita di questa sera.
La Roma deve continuare a puntare su Schick?
«Sì, lo dice il prezzo del suo cartellino ma anche i colpi e il talento che io gli ho visto mettere in mostra quando giocava con la Sampdoria. Tutti colpi non banali, non li fa chiunque».
A Roma però quei colpi si sono visti poco.
«Schick ha dovuto affrontare tanti problemi quando è arrivato, fisici e di ambientamento. Ma sul talento non si discute. Magari poteva sembrare più pronto e invece non lo era, ma chi può discutere le sue potenzialità? Roma è una piazza formativa: o cresci e diventi uomo o ti bruci. Adesso lui deve diventare uomo».
Ranieri ha parlato di timidezza.
«Appunto, puoi essere timido quanto vuoi, ma se sei forte prima o poi esplodi. E secondo me Schick esploderà. Magari se avesse la possibilità di giocare prima punta per un bel po’ di partite di fila senza sentirsi sempre giudicato al primo errore sarebbe più semplice. Ma se la domanda è Schick sì o Schick no per me è sì. Il ragazzo è bravo».
Roma, viaggio per l'Europa
IL MESSAGGERO - Allo Stadium di Torino, ore 18, c'è Juventus-Milan, la partita di riferimento nel weekend per la Roma. Che, entrerà in campo a Marassi alle 20,30 per sfidare la Sampdoria, avendo dunque chiare la situazione in classifica e di conseguenza la distanza dal 4° posto (attualmente lontano 4 punti), l'unico obiettivo ancora non evaporato in questa stagione da dimenticare e sempre più complicato da centrare. Ecco perché stasera il successo è l'unico risultato utile per restare in corsa per la zona Champions (o comunque per l'Europa League), mancando al traguardo solo 8 giornate.
RENDIMENTO AL RIBASSO - I giallorossi, nella sfida insidiosa di Genova, sono chiamati ad alzare il ritmo. Non solo in partita. Dopo l'addio di Di Francesco, la situazione è peggiorata. Niente svolta, come avrebbe sperato Pallotta dopo l'avvicendamento in corsa. Il pari di mercoledì con la Fiorentina, nonostante la doppia rimonta, ha certificato la fragilità del gruppo che, impaurito e fiacco, stenta a ripartire. Solo 4 punti in 4 match con Ranieri, media di 1 a gara e quindi velocità più bassa di quella che ha accompagnato per 26 giornate l'ex allenatore (1,69). Evidente la frenata dopo l'esonero: la Roma, scivolata dal 5° al 6° posto, è stata superata dall'Atalanta e raggiunta dalla Lazio e dal Torino. E il distacco dalla zona Champions è aumentato di 1 punto. In più Inzaghi avrà la possibilità, nel recupero del 17 aprile all'Olimpico contro l'Udinese, di effettuare il sorpasso.
ASSETTO VULNERABILE - Fondamentali, dunque, i 3 punti per partecipare alla volata che si concluderà il 26 maggio. E, al tempo stesso, per interrompere il digiuno fuori casa che dura dal 23 febbraio, gol al fotofinish di Dzeko contro il Frosinone. Da quella sera, 3 ko di fila: nel derby, a Oporto e a Ferrara. Ranieri, intanto, dovrà di nuovo ricorrere al turnover che è la conseguenza della raffica di infortuni: nella lista dei 20 convocati, mancano Santon, Coric, Pastore e Perotti che si aggiungono a Florenzi. Recuperato solo El Shaarawy. Previste almeno 4 novità, nel 4-2-3-1, dopo il turno infrasettimanale: rientrano Karsdorp e Manolas in difesa, De Rossi a centrocampo per far coppia con Cristante e Pellegrini da trequartista, con Zaniolo allargato a destra come nel finale della partita contro la Fiorentina e Kluivert spostato sulla fascia sinistra. Il dubbio è nella scelta del centravanti: l'allenatore cambierebbe la metà dei giocatori di movimento se decidesse di schierare l'ex blucerchiato Schick da titolare, come è successo nella rifinitura a Trigoria, al posto di Dzekoche non sta bene. Ma la preoccupazione dell'allenatore resta l'equilibrio: la Roma, 64 reti incassate in 40 gare (45 in 30 di campionato), prende gol da 7 match (striscia peggiore della serie A). Giampaolo, volendo giocare l'Europa League, tenta l'aggancio in classifica preparando 5 cambi dopo il ko esterno contro il Torino. Sicuro Sala, da terzino destro, per lo squalificato Bereszynski. Ferrero, invece, aspetta l'offerta giusta per cedere la Sampdoria. L'America per Genova e non solo per la Capitale: pronti 100 milioni e Vialli presidente. «Se c'è qualcuno di veramente interessato deve farsi a avanti. Ma il club ne vale tra i 120 e i 140» rilancia l'attuale proprietario.Che, a quanto pare, guarda anche verso l'Inghilterra. Non si mai.
Un ritorno Schick? Roma,fiducia all'ex Samp per sognare la Champions
GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Diciamo la verità, quante sono le persone che hanno la fortuna di sposare l’anima gemella? Probabilmente non moltissime. Così non sorprendiamoci se stasera a Genova contro la Sampdoria la Roma avrà al centro dell’attacco Patrik Schick e non Edin Dzeko. Eppure ieri il tono di voce con cui Claudio Ranieri parlava del bosniaco rivelava ammirazione – nonostante la stagione modesta – che, inevitabilmente, l’attaccante ceco non si è ancora conquistato in due stagioni giallorosse. «Edin quest’anno non sta facendo tanti gol, ma nella vita di ogni goleador c’è un anno “nì”. Si sta muovendo, gioca per la squadra. Mi auguro possa star bene e che ci possa dare una grossa mano». Il problema è che troppo bene sembra non stare (un paio di contusioni e un affaticamento muscolare), tant’è che ieri tra i titolari è stato provato Schick che, da ex blucerchiato, potrebbe trovare quelle motivazioni in più a Marassi. «Prenderò in esame anche io questo fattore». Come vedete, un «endorsement» non scintillante.
SUL LETTINO In fondo, il «leit motiv» per l’attaccante ceco da due anni a questa parte è sempre uguale: ha tutto tranne il carattere: «Ha grandi mezzi – diceva Di Francesco – però dobbiamo farlo crescere soprattutto dal punto di vista mentale». Pochi mesi dopo Ranieri si è accodato: «Per me è un grande giocatore, ma deve vincere la timidezza. Ha colpi da campione e deve dimostrarlo in campo».
VERSO L’ADDIO Vero, ma potrebbero essere gli ultimi fuochi. Schick nella Roma ha segnato 8 gol in 54 partite, contro i 13 realizzati nella Samp in 35 gare. La delusione dell’ambiente, perciò, è palpabile, anche perché è stato l’acquisto più costoso della storia del club. La formula è stata questa: prima tranche di 5 milioni per il prestito, riscatto per 9 milioni, 8 milioni di bonus e il 50% del prezzo di eventuale cessione, con un minimo garantito di 20 milioni. Morale: detto che Defrel non è affatto sicuro che venga riscattato dai blucerchiati per 18 milioni (la Roma lo spera), la Samp ha in bilancio (almeno) 42 milioni, ammesso che la cessione non sia particolarmente fortunata. Non sembra essere il caso, perché il valore dell’attaccante, nonostante i 23 anni, si è quasi dimezzato e quindi la Roma, per non fare minusvalenza, dovrebbe cederlo a non meno di 25 milioni, considerando gli ammortamenti. Non facile ma non impossibile, perché le qualità il ragazzo le ha tutte e sembra che abbia estimatori soprattutto in Germania. Certo, se si pensa ad una delle prime dichiarazioni fatte quando era da poco a Trigoria, in cui pensava alla Roma come tappa di passaggio prima di approdare al Real Madrid o ai due Manchester, sembra passato un secolo. Il calcio a volte sa divorare i sogni, ma anche sancire resurrezioni. Genova potrebbe essere il posto giusto. La zona Champions, in fondo, non è poi così lontana.