Lazio, in difesa rientra Radu. Luis Alberto va in panca

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Inzaghi ha (quasi) deciso. La Lazio che affronterà il derby sarà la stessa che martedì ha ben figurato contro il Milan in Coppa Italia. Con una sola eccezione: il ritorno di Radu (squalificato in Coppa) sul centro-sinistra della difesa al posto di Patric. [...] Un dubbio, in realtà, resiste e riguarda l’utilizzo o meno di Luis Alberto. La sensazione è che però, come già accaduto col Milan, lo spagnolo parta dalla panchina per poi essere utilizzato a partita in corso. [...]


Baby Zaniolo e il gran desiderio di un debutto eterno

IL MESSAGGERO - ANGELONI - La piccola storia di un (presunto) brutto anatroccolo, scartato dalla Fiorentina, utilizzato dall'Inter come moneta di scambio per arrivare a Nainggolan. E' arrivato a Roma per guardare di nascosto l'effetto che faceva ed è stato utilizzato come titolare per la prima volta a Madrid in Champions - si narra - anche per dare un esempio a chi, a Trigoria, non era capace di lavorare come lui; stava per essere girato in prestito per andarsi a fare le ossa, perché a Trigoria c'era il tutto esaurito. E poi? Eccolo, Nicolò Zaniolo, anni 19, trequartista/esterno d'attacco, mezz'ala, tuttocampista. Uomo/ragazzo ormai sulla bocca e sui taccuini di tutti i direttori sportivi d'Italia e non solo: perché è giovane, guadagna poco e si può ancora prendere a cifre non stratosferiche.

CARATTERE - Nicolò è al suo primo derby e tra poco al suo primo contratto vero, milionario, quello che ti cambia la vita. Nel girone di andata aveva appena esordito in serie A (contro il Frosinone, dopo aver vissuto la prima in assoluto da titolare a Madrid contro il Real, una settimana prima), ma nel derby di tre giorni dopo per lui non v'è stato spazio nella vittoria giallorossa: all'epoca di trequartisti ce n'erano già abbastanza, non si sapeva nemmeno dove metterli. E lui, in tutto questo, non era minimamente calcolato. Prima Pastore, poi Pellegrini gli hanno rubato la scena, che si è abbondantemente preso con lo scorrere del tempo, perché le cose, quando devono venire, arrivano. Mancini lo ha chiamato, Di Francesco lo ha valorizzato e adesso Zaniolo è diventato il fenomeno di tutti, gli è bastato poco. Oggi è uno che «è meglio non parlarne» ma ne parlano tutti; uno che «deve continuare a vivere nell'ombra» e poi gioca sempre e ora sta per discutere un futuro da top. Zaniolo è giocatore da blindare, anche se nel calcio non è trattenibile nessuno, figuriamoci un giovane come lui e da un club che in questi anni ha sempre ceduto i pezzi migliori, anche procurando qualche dolore alla gente. Ci sta, ma si pensa che con Zaniolo alla fine sia diverso. Forse.

ESTERNO - Contro la Lazio, molto probabilmente, giocherà ancora da esterno alto, un ruolo che - a detta di tanti - gli si cuce poco addosso. E lui invece che fa? In quel ruolo segna due gol al Porto,in Champions League, non al torneo dei circoli. E' un ragazzo che deve crescere ma a guardarlo da fuori sembra avere la testa giusta, matura, e basti vedere come ha gestito l'invasiva intervista alleIene, quella che ha coinvolto la mamma (Francesca) e che ha portato la iena a chiedere scusa a lui e, appunto, alla mamma, per esser andato in quell'occasione un po' oltre la decenza. Tutto ricomposto, insomma, col tocco del campioncino, che ha messo il muso e tirato fuori i muscoli, un po' come fa in campo. Campione in divenire, ma campione ancora no. Il campione si vede - oltre che dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia - anche da come interpreta partite tipo il derby: lui non è romano, non è nato romanista, ma la Roma oggi la sente dentro. Ci si aspetta da lui una serenità da derby che non è proprio dei nati nella capitale con la maglia giallorossa addosso. Tottici ha messo un po' ad alleggerire le tensioni (oggi è talmente rilassato che, dialogando su Instagram con Dzeko, ha sbagliato il giorno della partita), De Rossi forse non ce l'ha mai fatta e un po' i derby li soffre ancora, e parliamo di due simboli della Roma, di ieri e di oggi. Zaniolo si candida a quello di domani. Se mai Nicolò dovesse viverlo alla Delvecchio sarebbe tanto: Marco, milanese e romanista della seconda ora, di derby ne ha decisi tanti, sentendoli senza sentirli. Nicolò Zaniolo è di Massa. Ecco.


Ter Stegen: "La sconfitta con la Roma della scorsa Champions? E' stata estremamente dura per noi"

Ter Stegen, portiere del Barcellona, è stato intervistato da Dazn e, tra i vari argomenti, ha parlato anche del match finito 3-0 per la Roma ai quarti di finale della passata Champions League. Queste le sue dichiarazioni: 

"E' stata estremamente dura per noi, era sicuramente alla nostra portata. La Champions League è il nostro grande obiettivo. È importante tenerlo a mente, ma questo non significa che possiamo trascurare i nostri compiti in campionato, abbiamo ancora molte partite difficili da giocare".


Controlli antidoping per Marega, il club: "Non abbiamo nulla da temere"

Controlli antidoping per Marega, attaccante del Porto, il cui recupero lampo dall'infortunio ha fatto discutere. Francisco J. Marques, responsabile della comunicazione del club portoghese, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito: 

"Sabato abbiamo una partita, un clássico e nelle settimane che precedeono succede sempre qualcosa per turbare il Porto. Non hanno fatto un controllo abituale, ma hanno controllato esclusivamente Marega. Il calciatore e il club non hanno nulla da temere. Come è noto, lui è andato all'estero a curarsi e le autorità antidoping, che sono state informate, avrebbero potuto fare i controlli in qualsiasi momento. Il suo trattamento non ha richiesto l'assunzione di alcun medicinale o sostanza, siamo tranquilli".


Forza Roma: La Storia del Derby della Capitale (Video)

QUI LA NEWS ORIGINALE


La Roma pensa al dopo-Dzeko: occhi puntati su Belotti, Falcao e Pèpè

La Roma non sembra intenzionata a rinnovare il contratto di Edin Dzeko, in scadenza nel giugno 2020, nonostante la volontà del calciatore di chiudere la carriera in giallorosso. Secondo calciomercato.com, per il bomber bosniaco si profilano più opzioni: un ritorno al Manchester City, il West Ham oppure l’Inter.

Per il dopo-Dzeko, la Roma avrebbe messo gli occhi su più profili: Belotti del Torino, come riferito dallo stesso Monchi, cui si aggiunge anche la suggestione Falcao, avvistato nella Capitale. Altra ipotesi è Nicolas Pèpè del Lille, autore fin qui di 16 gol in Ligue 1. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

 


Zaniolo al Roma Store di Euroma2 (Foto)

Nicolò Zaniolo era presente all'AS Roma Store all'interno di Euroma2. Questo lo scatto pubblicato dai dipendenti sul profilo Instagram del centro commerciale insieme al talento giallorosso:

 

 
 
 
Visualizza questo post su Instagram

@nicolozaniolo Grazie per essere passato a trovarci, professionale e immensamente disponibile. Nicoló Zaniolo #22 #asroma #player #roma #zaniolo #asromastoreuroma2

Un post condiviso da Asromastore euroma2 (@asromastoreeuroma2) in data: Feb 28, 2019 at 5:33 PST 28, 2019 at 5:33 PST


Manfredonia: "I supporter della Lazio rispetto a quelli della Roma sono sempre stati più critici"

Lionello Manfredonia è stato intervistato dal portale lalaziosiamonoi.it in quanto doppio ex del derby della Capitale che si giocherà domani alle 20:30. Queste le sue dichiarazioni:

"La Lazio viene da una buona prestazione contro il Milan, ma il morale nel derby non conta: è una sfida particolare e le motivazioni le tiri fuori sempre. Ultimamente ci sono meno tifosi allo stadio, i supporter della Lazio rispetto a quelli della Roma sono sempre stati più critici nei confronti dei loro beniamini. Sono sicuro, però, che torneranno numerosi per la stracittadina. In una partita del genere non esiste un favorito. Di solito nelle stracittadine i meno coinvolti finiscono con lo stupire: ricordo un gol vincente di Nicoli contro la Roma. Ripeto, non ci sono favoriti. L'ambiente laziale è più critico ma molto passionale, quello romanista anche se la squadra va male critica ma riempie lo stadio".

Corsa Champions League?

"La Lazio rimane in piena corsa, a prescindere dall'esito della partita di sabato".


Julio Sergio: "Il derby? Vince la Roma. La vita da tifoso è ancora più difficile di quella da calciatore"

GIANLUCADIMARZIO.COM - Tra i protagonisti inattesi di un derby c'è anche Julio Sergio, che alla Roma rivestì il ruolo di terzo portiere prima di diventare alternativa e quindi titolare della porta giallorossa. Oggi allena al Linense: 

"Sono stato fortunato quando ero giocatore ho lavorato con tanti allenatori bravi: Ranieri, Spalletti, qui in Brasile Luxemburgo. Ho deciso di prendere il meglio da ognuno. A me piace giocare con il 4-4-2 perché è più equilibrato e ogni tanto utilizzo il 3-4-3".

Sul derby e sui portieri di domani: 

"Vedrò sicuramente la partita e tiferò per la Roma ovviamente. Olsen e Strakosha sono grandi portieri, lo svedese ha grande qualità tecnica. Il primo anno è difficile non è facile arrivare a Roma ed essere subito all’altezza. Il portiere deve parare, se sei alto come Courtois e sai parare come lui meglio, se invece hai le caratteristiche di Casillas allora devi essere perfetto tra i pali. Oggi si deve giocare tanto con i piedi. Poi è una questione di opportunità. Io non ero alto per questo dovevo essere molto reattivo".

A Roma, oggi, il terzo portiere è di nuovo un brasiliano: 

Fuzato?

"È diverso da Alisson che già in Brasile aveva fatto vedere cose buone, Fuzato deve fare la sua strada. Ha però l’opportunità di essere in un ambiente di grande competitività, mi auguro che il ragazzo possa avere la stessa possibilità che ho avuto io, esordire e non uscire più. Anche lui avrà le sue opportunità". 

Poi il ricordo va a quel rigore parato a Floccari: 

"Con Giorgio Pellizzari che era l’allenatore dei portieri, una persona strepitosa, parlavamo sempre di come i calciatori in partita potevano calciare i rigori e guardavamo i video per studiarli. Sapevo che se avesse tirato Floccari dovevo andare a destra, ho ritardato un po’ il tuffo e poi la palla è venuta sul mio ginocchio. Avevo studiato ma ho avuto tanta fortuna. Durante quel derby il clima nello spogliatoio era caldo, per noi era importante solo la vittoria, eravamo in alto in classifica, perdevamo uno a zero poi il mister ha deciso di fare i cambi ma non avevamo il tempo di pensare, è stata una grande carica per la squadra, poi Vucinic ha cambiato la partita".

Quella stagione che vide la macchia solo sul finire: 

"Il mio più grande rimpianto in carriera è Roma-Sampdoria. L’unica cosa da cambierei è quel risultato, ma avrei potuto fare poco sui gol".

Sulla Roma di quest’anno invece:

"Può andare avanti in Champions League, in campionato mi auguro che possa arrivare tra le prime quattro. Non posso permettermi di dare consigli a Di Francesco, penso che lui debba avere continuità. In Brasile diciamo sempre una cosa: Ferguson nei primi anni al Manchester United non vinse niente, però poi ha fatto nascere una filosofia. La Roma è una squadra che cambia ogni estate, tanti escono e tanti arrivano, non è facile trovare la squadra giusta. Arrivano sempre tanti stranieri. Un conto è giocare nei campionati stranieri dove solo due squadre vincono, in Italia anche le piccole giocano. Di Francesco fa un lavoro di spogliatoio e gestione dell’ambiente perché lui conosce quest’ambiente, la continuità penso sia la cosa migliore".

Infine, il pronostico sul derby: 

"Vince la Roma è una partita importante che potrebbe portare tranquillità a tutto l’ambiente. Guarderò la partita con ansia da tifoso. Non me lo aspettavo ma la vita da tifoso è ancora più difficile di quella da calciatore, perché non puoi fare nulla se non guardare. È devastante dover rimanere fermo".


Inzaghi: "Rispetto per la Roma ma non li temo. Mancano i gol di Immobile e serviranno testa, gambe e cuore"

Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, era presente quest'oggi in conferenza stampa in vista  del derby contro la Roma, in programma domani alle 20:30 allo stadio Olimpico. Queste le sue dichiarazioni:

Quanto conta il derby?
"Una gara importantissima, sappiamo quanto conti in questa città. Conta per i tifosi, per noi, per la classifica. Abbiamo un leggero ritardo ma possiamo accorciare".

Condividi chi dice che è la Roma a non poterlo perdere?
"Dobbiamo fare una grande gara, con un gran rispetto per la Roma, il suo allenatore e i suoi giocatori ma senza temere nessuno".

Ballottaggi?
"Ho ancora qualche punto interrogativo perché martedì sera abbiamo speso tanto. Avevamo dei giocatori al rientro e che dovremo valutare. Ieri stavano tutti abbastanza bene. Abbiamo avuto poco tempo, ieri abbiamo fatto un discreto lavoro. Oggi lavoreremo e poi ci sarà domattina. Parlo di Immobile, Parolo, Luis Alberto, Milinkovic e Bastos".

Mancano i gol di Immobile?
"Sì perché ci aveva abituato con una media straordinaria. Aveva avuto uno stiramento a Frosinone. Ha quasi recuperato del tutto e presto tornerà a segnare come prima, magari da domani".

Cosa temi della Roma?
"Grande rispetto ma non temiamo nessuno. Giocando da Lazio, con lo stadio a nostro favore, bisognerà usare testa, gambe e cuore".

Luis Alberto?
"Ha avuto un problema muscolare contro il Siviglia. Voleva essere già a disposizione per il ritorno di Coppa. Martedì sera ha stretto i denti, è entrato bene e dovrò valutarlo bene oggi e domani".

Chi ha più pressione?
"Entrambe. Questa è una gara da non sbagliare, sappiamo il valore del derby qui. Ieri abbiamo lavorato bene, cercheremo di prepararla nel migliore dei modi, mettendo in campo attenzione ma dovremo fare ancora meglio. Avrei voluto più tempo per preparare la gara ma i calendari sono così. In questi giorni dovremo essere in grado di recuperare energie fisiche e mentali per fare una grande gara".

Perché la Lazio segna poco?
"Dovremmo preoccuparci se non costruissimo nulla. Noi creiamo tanto, è un dato di fatto poi che segniamo meno ma dobbiamo essere tutti più cattivi, non solo gli attaccanti".

Domani ultima possibilità per il quarto posto o la Lazio si può accontentare dell'Europa League?
"Vogliamo stare in zona Champions. Dobbiamo fare una gara intelligente, le altre hanno ripreso un vantaggio anche grazie alla sconfitta di Genova e alla gara non disputata contro l'Udinese".

Temi l'entusiasmo di Zaniolo? Merita gli elogi? Hai studiato qualcosa di particolare per lui?
"Sta facendo bene, si sta meritando tanti elogi. Fa grandi cose in una piazza così esigente".

Marusic?
"Ieri si è allenato bene, poi vedremo oggi e domani e sceglierò tra lui e Romulo".

La Roma ha 6 punti in più. C'è questo divario?
"Siamo una grande squadra, ora abbiamo qualche punto di ritardo anche per colpa dei tanti infortuni e non saremmo usciti dall'Europa League. Non mi era mai successo di giocare senza 10-11 giocatori. C'è fiducia anche per la gara disputata martedì. Il nostro pubblico ci accompagnerà domani".

Perché la difficoltà nel battere la Roma in campionato?
"Vogliamo tornare a vincere perché sappiamo cosa rappresenta per i tifosi. Martedì ci hanno aiutato per tutta la gara. Abbiamo pochi debuttanti nel derby, cercheremo in queste ore di prepararla nei minimi particolari".


Conferenza Di Francesco: "Manolas a disposizione per il derby. Occhio a Correa, bravissimo nell'uno contro uno"

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, era presente alle ore 15 in sala stampa a Trigoria per parlare con i giornalisti in vista della stracittadina di domani sera in programma allo stadio Olimpico alle 20:30. Queste le sue dichiarazioni:

Quali sono le condizioni generali della squadra?

"Hanno tutti voglia di partecipare al match. Abbiamo lavorato bene, ritoccato alcune situazioni che dobbiamo migliorare".

Quali sono le insidie?
"Le insidie di un derby. La Lazio è molto abile a ribaltare la partita con le transizioni positive, sarà una gara difficile come tutti i derby contro una squadra con tante qualità come Correa, bravissimo nell'uno contro uno".

La Lazio fa molta densità in mezzo. Giocherete quindi a tre a centrocampo?
"Tutto può avere una logica anche se non vi dirò come giocherò domani per non dare vantaggi. In questo ultimo periodo abbiamo alternato i due sistemi di gioco anche in corsa. Se la Lazio ha 5 centrocampisti significa che ha un difensore in meno, dipende dalla situazioni di gioco. Sono i giocatori a determinare il sistema di gioco".

Sarà probabilmente il debutto di Zaniolo, l'ha visto tranquillo?
"Lui non deve essere tanto tranquillo, deve essere sempre concentrato e tranquillo. Ho parlato poco di derby con lui, ci pensano nello spogliatoio. Ci aspettiamo qualcosa di importante, lasciamolo tranquillo".

Manolas?
"Sarà a disposizione, il problema alla caviglia è risolto. Sarà a disposizione".

El Shaarawy sarà un giocatore importante per il derby?
"Non è il solo, è tra quelli che ha alzato la sua qualità, ma non basta, deve continuare a migliorare".

Un vantaggio avere tanti romani cresciuti nel settore giovanile della Roma?
"Da allenatore ho avuto risultati positivi nei derby. L'avere tanti giocatori romani a volte può togliere, a volte può dare ma i romani che abbiamo in squadra hanno tanta esperienza e quinti potranno dare".

De Rossi può giocare due gare consecutive come Lazio e Porto?
"Non so se giocherà né come finirà la partita. La più importante tra le due è il derby, non possiamo ragionare troppo avanti. De Rossi è sempre un punto interrogativo per la sua gestione fisica ma, ultimamente, ha dato continuità a determinati allenamenti, Oggi sta bene, deve crescere in condizione ma può farne tutte e due o magari una. Non ho certezze al momento".

Casuale che Dzeko non segni in casa in campionato?
"Casuale visto che in Champions segna. Sono contento di lui per come si è messo a disposizione della squadra. La sua condizione è cresciuta dopo l'infortunio. Mi piace il suo modo di giocare e il suo essere felice a fine gara anche se non segna". 

Il ritorno al 4-2-3-1 una scelta legata alla contingenza? 
"Al di là del fatto che la prestazione di Frosinone non mi è piaciuta, preferivo il 4-2-3-1. Di questo modulo ne hanno trovato giovamento Dzeko e Pellegrini, ma fermarsi al modulo è riduttivo. Abbiamo fatto risultati importanti, il 4-3-3 potrebbe essere il sistema scelto per il derby ma ci ha tolto qualcosa".

Dove potrebbe essere la Roma senza gli infortunati?
"Non voglio crearmi alibi, non è questo il motivo della nostra classifica. In altre partite si poteva fare meglio, nelle ultime siamo stati fortunati. Gli infortuni fanno parte del percorso di altre squadre, siamo dove meritiamo". 

Analizzando il momento di Roma e Lazio, questa partita mette pressione più a voi o a loro?
"Penso ad entrambe, il derby è sentitissimo, non ci vogliamo allontanare dalla zona Champions e la Lazio vuole accorciare la distanza. Perdere sarebbe uno svantaggio per entrambe".

Un derby si vince più con il cuore o con la testa? Sente di poter garantire qualcosa ai tifosi?
"La gente è fin troppo carica, garantisco la voglia e la determinzione. Il gol di Dzeko al 95’ ci ha fatto riavvicinare ai tifosi. Spero in una partita di grande cuore, ma non solo quello, serve anche la testa".

A Frosinone Marcano in campo a sorpresa, ma Juan Jesus come sta?
"Sinceramente si sono allenati tutti e due benissimo, la differenza l’ha fatto l’infortunio di Juan Jesus e il fatto che Ivan aveva fatto bene con il Chievo. Sceglierò in base alle partite. E poi Marcano è più bravo di testa, avrebbero cercato spizzate e giocate lunghe e ho scelto in base a queste caratteristiche".


Lazio-Roma. Curva Sud esaurita, aperta la vendita del distinto sud lato Tevere

I tifosi della Roma non stanno facendo mancare il loro apporto e dopo l'esaurimento della Curva Sud sia centrale che laterale, la Lazio ha dovuto aprire la vendita dei distinti sud lato Tevere. Martedì erano finiti i tagliandi della Curva Sud centrale ed oggi quelli della Laterale. Il costo dei biglietti del distinto è di 45 euro. Ancora ampia la disponibilità in Tribuna Monte Mario Sud (95 euro, con riduzione a 60 euro per i nati dal 1 gennaio del 2003 in poi e 40 euro per i tifosi con disabilità). I biglietti sono acquistabili presso i centri Ticketone abilitati alla vendita.