Champions League, la Roma non vinceva l’andata di un ottavo di finale dal 2008

La Roma grazie ad una doppietta di Zaniolo, si è imposta per 2-1 sul Porto: era dal 2008 che i capitolini non vincevano l'andata di un ottavo di finale, in quell'occasione i giallorossi affrontarono il Real Madrid qualificandosi ai quarti.


Di Francesco: "Peccato per il gol preso, ma mi tengo la prestazione di alto livello"

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro il Porto:

DI FRANCESCO A SKY

I due gol di vantaggio sarebbero stati giusti… 
"Sì, peccato per il risultato. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per l’atteggiamento nelle due fasi, abbiamo dimostrato solidità. Era una squadra che sapeva quello che voleva, che ha saputo colpire nel momento giusto, che ha creato tante situazioni concedendo poco. Peccato per il gol preso, non può essere considerato neanche un errore nostro, forse siamo soli scappati troppo nel lancio. Hanno però lavorato bene, qualche errorino tecnico ci sta, venivamo da un momento di crescita generale. Ci stavano i due gol di vantaggio, ma mi tengo la prestazione di alto livello".

Su Zaniolo? Sta nascendo un campione? 
"Credo che questo ragazzo va lasciato crescere, e allo stesso tempo deve vivere con l’equilibrio con la quale sta vivendo questo momento. Dopo il primo gol gli ho detto di continuare a giocare con la testa, l’entusiasmo avrebbe potuto farlo uscire dalla partita. Invece è stato molto bravo e ha fatto anche il raddoppio in maniera intelligente. Ha giocato in un ruolo dove ha giocato poche volte e l’ha fatto bene. All’inizio pensava più ai duelli fisici, perché ha questa qualità. Abbiamo un giocatore forte e lo sapevamo, teniamocelo stretto e diamogli i giusti elogi".

La Roma farà il salto di qualità quando affronterà le piccole e la Coppa Italia come affronta la Champions? 
"Sì ma non si può tornare indietro. Tante volte i fallimenti fanno parte di un percorso di crescita dal quale si matura. Ci è accaduto in maniera troppo netta, questo ci ha toccato l’orgoglio in generale, non doveva succedere ma è successo. Ora dobbiamo essere bravi con queste prestazioni a riportare tutti dalla nostra parte".

I due interni hanno fatto un grande lavoro… 
"Sono contento perché sono giocatori che ho anche messo in posizione differente. Hanno avuto la capacità di andare in pressione coi tempi giusti, anche sui loro centrali quando si aprivano. Siamo stati pericolosi in quelle occasioni, era una cosa un po’ voluta e per di più davano densità in mezzo. Grande merito non è solo loro ma sta a tutti, ho fatto quel ruolo una vita, è dispendioso ma ti dà anche la possibilità di esprimerti in fase offensiva quando lavori bene in fase difensiva".

Ci vuole più consapevolezza e convinzione?
"Con percorso di crescita mi riferisco a quando si cade con errori troppo evidenti, però condivido i consigli. Io sono ottimista sui miei ragazzi, se non si ha consapevolezza e determinate caratteristiche una partita del genere non la fai. Abbiamo lavorato veramente tanto sulla testa per fargli capire che hanno qualità importanti giocando insieme. L’esaltazione di ogni singolo viene dal lavoro di squadra".

Quando la squadra gioca sfrontata ha tante capacità inesplorate… 
"Al ritorno non giocheremo per gestire il risultato, sarebbe l’errore più grande. Proveremo a far gol perché queste partite sono sempre aperte, ci sono sempre episodi che possono compromettere tutto. Equilibrio sì, però chi non fa non sbaglia e osare è importantissimo per la crescita dei ragazzi".


Porto, Casillas: "Al ritorno ce la giochiamo. E' tutto aperto"

Alla fine del match tra Roma e Porto, vinto 2-1 dai giallorossi con una doppietta di Zaniolo, Iker Casillas, portieri dei portoghesi, ha parlato ai canali ufficiali del club. Queste le sue parole attraverso l'account twitter della società: "Col 2-1 abbiamo fatto giustizia. la qualificazione è aperta. Ora pensiamo al campionato".


Porto, Pepe: "Possiamo qualificarci ai quarti"

Queste le parole del difensore del PortoPepe, al termine del match perso 2-1 contro la Roma. L'ex Real Madrid ha parlato all'account twitter della società lusitana: "Ora dobbiamo giocare i casa nostra con i nostri tifosi. Cercheremo di fare del nostro meglio per superate il turno. Tutti pensano che sia possibile".


Dzeko ha partecipato a 8 dei 13 gol della Roma in Champions

Contro il Porto per Edin Dzeko è arrivata l'ennesima prestazione decisiva del bosniaco, che ha servito a Zaniolo l'assist per il primo gol e ha propiziato il secondo colpendo il palo che ha permesso al centrocampista di siglare il raddoppio: con quello di stasera il centravanti giallorosso ha partecipato attivamente (5 gol e 3 assist) a 8 dei 13 gol della Roma in questa Champions League.


Conferenza Di Francesco: "Andare lì a difendere il risultato sarebbe l'errore più grande"

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Porto:

Nel finale che cosa è successo? Il gol del Porto ha spaventato la squadra?
"Credo un insieme di cose, Pellegrini aveva perso lucidità, aveva corso tanto e bene. A livello psicologico quel gol fortunato gli ha dato forza, abbiamo difeso bene come squadra e compattezza, quel gol è stato fortunato ma ci ha tolto qualcosa vivendo gli incubi del nostro passato. Abbiamo avuto anche la palla del 3-1, meritavamo un gol in più di vantaggio contro una squadra difficile da affrontare".

In vista del ritorno immagina una Roma che non subisce gol o che va a segnare? Cosa è successo con Conceiçao? 
"Mi immagino una Roma che faccia gol con una grande fase difensiva, se andiamo per difendere il risultato facciamo l’errore più grande. Con Conceicao abbiamo avuto qualcosa da ridire, succede in partita. Finisce tutto lì".

Nel secondo tempo 7 tiri e un palo, cosa ha determinato questo miglioramento nella ripresa? 
"Siamo cresciuti come pressione e siamo andati meglio nel palleggio, meglio le mezz’ali nella qualità delle giocate. Le due squadre si vedeva che si stavano studiando. Abbiamo preso un palo anche nel primo tempo, è stato buono. Nel secondo abbiamo avuto maggiore determinazione in zona gol".

Grande attenzione alla fase difensiva, avete avuto troppo rispetto nel primo tempo? 
"Dobbiamo aver sfrontatezza, a volte siamo criticati per la troppa. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, per rimanere corti è fondamentale avere interni ed esterni. El Shaarawy e Zaniolo hanno fatto un’ottima fase difensiva. Florenzi aveva il cliente più scomodo, dal punto di vista mentale è stata preparata bene dai ragazzi. La squadra mi è piaciuta, una delle migliori prestazioni dal punto di vista del sentirsi squadra".

Diventa difficile gestire il momento di Zaniolo? 
"Parlatene meno. E’ giusto che venga esaltato, ha fatto bene. Sta facendo un percorso di crescita oltre le aspettative, anche le partite non giocate bene sono un motivo di crescita. Sento gente prendersi meriti su Zaniolo, poi sono io ad allenarlo. Ora serve avere equilibrio, specialmente chi è intorno a lui".

Karsdorp e Schick?
"Schick è una casualità, Karsdorp ha avuto la tendenza a farsi male dopo l’infortunio al ginocchio. Si è fatto male mentre facevamo sviluppi, non in partitella. Spero lo stiramento non lo tenga lontano a lungo, è un giocatore con grandissime potenzialità".


Allenamento Roma, giovedì alle 11 la ripresa

Dopo la vittoria per 2-1 contro il Porto nell'andata degli ottavi di Champions League, Eusebio Di Francesco ha concesso una giorno di riposo alla squadra. I giallorossi torneranno ad allenarsi a Trigoria giovedì mattina alle 11 per iniziare a preparare la gara di campionato contro il Bologna in programma lunedì 18 febbraio.


Buffon esalta Zaniolo: “Talento incredibile"

Gianluigi Buffon ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria del PSG sul Manchester United

“Non ho ancora visto bene, prima di esprimere un giudizio mi piace guardarli per un po’ i giocatori. Sicuramente può avere le stigmate del predestinato. Il papà era un combattente, se ha preso da lui ed ha anche la voglia di migliorare sotto l’aspetto tecnico e del temperamento, stiamo parlando di un talento incredibile”. 


El Shaarawy: "Grande vittoria e prestazione positiva. Peccato per il gol subito"

Stephan El Shaarawy, esterno offensivo giallorosso, ha parlato ai media al termine del match contro il Porto. Queste le parole del Faraone a Roma Tv:

Vittoria importante…
"Grande vittoria e grande prova, peccato per il gol nel finale che condiziona la partita di ritorno ma è stata una prestazione positiva di tutta la squadra e siamo contenti".

Dopo il gol del Porto non vi siete disuniti…
"Non abbiamo perso le distanze continuando a difendere bene, questo è un fatto molto positivo per noi. Dobbiamo riconfermarci partita dopo partita e sappiamo che lì non sarà facile perché sono una squadra tosta e dobbiamo mettere più cattiveria e determinazione. Oggi però abbiamo fatto una prova di sacrificio e abbiamo sofferto con umiltà".

Siete in crescita…
"Dobbiamo continuare ad avere la stessa mentalità tutte le partite, di non rilassarci e tenere alta la concentrazione per 90 minuti. Gestire bene la palla e difenderci bene. Oggi l’abbiamo fatto in maniera quasi perfetta, peccato per il gol preso ma abbiamo fatto una prova molto positiva".


Cristante: "Al ritorno dobbiamo ripeterci"

Queste le dichiarazioni di Bryan Cristante, centrocampista della Roma, rilasciate alla stampa al termine del match con il Porto. Queste le parole dell'ex Atalanta ai microfoni di Roma Tv:

Vittoria importante, ma tutto aperto per il ritorno...
"Sì, in Champions è spesso così. L'importante è stato vincere qui in casaPeccato per il gol sfortunato ma dovremo ripetere questa partita in casa loro".

Partita molto fisica?
"Sapevamo che erano una squadra fisica e tosta. Siamo stati bravi e abbiamo risposto belli tosti, bravi ad andare sul 2-0".

Può condizionare il gol subito?
"Sicuramente era meglio non prenderlo. Ora abbiamo due risultati su tre, ci va bene anche il pareggio. L’importante era vincere".

Cosa è successo con Conceiçao? Cosa voleva?
"Non ho ben capito sinceramente, 2-3 minuti di discussione ma nulla di che".

Liìsi è infiammata la partita, la Roma ha avuto anche una maggiore spinta dei tifosi..
"Si, quando il Porto era messo male siamo stati bravi a dare le fiammate giuste per fare male loro".


Coppa e tulipani: Karsdorp e Makkelie, è Champions orange

LEGGO - BALZANI - Confidare nei Paesi Bassi per «entrare in Porto col vessillo» e continuare a sognare in Europa. La Roma domani sera disputerà per la 5ª volta nella sua storia gli ottavi di finale di Champions, ma la serata dell'Olimpico potrebbe tingersi d'arancione. Le tonalità rischiano però di essere diverse. Da una parte Karsdorp e Kluivert dall'altra l'arbitro Danny Makkelie. Quattro K e tanta Olanda. Di sicuro sarà una serata speciale per il terzino al debutto assoluto dal primo minuto in Champions e reduce da un mese di inaspettata rinascita. Karsdorp (oggi è il suo 24° compleanno) è il terzino destro titolare della Roma, dopo essere stato per settimane il primo nome sulla lista dei partenti e sull'elenco delle delusioni firmate Monchi. Due presenze tra agosto 2017 e gennaio 2019, colpa dei tanti infortuni ma non solo. In meno di un mese ne ha giocate cinque di fila tra campionato e coppa Italia.

La luna è cambiata, Karsdorp pure. Il tatuatissimo Rick prima era estraneo al gruppo, a Roma viveva male, non capiva le idee di Di Francesco e ha avuto bisogno di parecchi colloqui con Monchi e il team manager De Sanctis. Un lavoro certosino quello dei due dirigenti che ha portato risultati insperati. Senza trascurare il fatto che a giugno la splendida moglie Astrid Bell gli donerà il suo primo figlio. La bella prestazione col Torino è stata l'inizio della risalita anche se deve ancora recuperare la piena forma fisica. Deve ripartire (quasi) da 0 invece il connazionale Kluivert, che domani sera potrebbe trovare spazio visto il forfait di Schick e la flessione di Florenzi. Ma, come dicevamo, c'è pure l'altra faccia del tulipano. Ad arbitrare il match col Porto di domani, infatti, sarà l'ispettore poliziotto Danny Makkelie. Ovvero il direttore di gara della partita di andata col Barcellona nei quarti della scorsa stagione. Finì 4-1 tra enormi polemiche visto che l'olandese (nato in una colonia venezuelana) non concesse due rigori alla Roma. Clamoroso quello su Dzeko spinto e sgambettato in area da Semedo. Non c'era il Var, che esordirà proprio domani sera in Champions.

A fine gara il bosniaco usò parole molto dure nei confronti del fischietto olandese: «Il rigore? Avrebbe cambiato sicuramente il senso della partita, ma l'arbitro deve avere coraggio per assegnarlo in casa del Barcellona...». I due si troveranno faccia a faccia domani. Makkelie ha 36 anni compiuti a gennaio (praticamente coetaneo di De Rossi che li compirà il 24 luglio) ed è stato incoronato miglior fischietto d'Olanda tanto da partecipare all'ultimo mondiale. Ma già nel 2016 era finito nell'occhio del ciclone per un calcio di rigore inesistente assegnato allo scadere in Ajax-Utrecht. Un rigore definito uno scherzo dall'ex fischietto van der Ende (altro nome famigerato in casa Roma), per il quale Makkelie si è poi scusato tramite Instagram. Nel 2017, invece, la federazione calcio olandese ha sanzionato Makkelie dopo aver scoperto di un prestito di 35 mila euro ricevuto dall'ex collega, nonché suo allenatore e amico Jaap Uilenberg, membro della commissione arbitri dell'Uefa.


Un anno fa il Piedone di Peres spianò la strada verso i quarti

IL MESSAGGERO - FERRETTI - Ci sono ottavi e ottavi, e la Roma lo sa alla perfezione. Tipo quello della passata Champions, per fare un esempio. Un anno fa, più o meno di questi tempi, la squadra di Eusebio Di Francesco - orgogliosa e rinfrancata dal primo posto nel girone davanti a Chelsea e Atletico Madrid - cominciò in trasferta, nel gelo di Kharkiv, la seconda fase della sua Champions. Avversaria lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca, squadra forte ma non irresistibile. Temibile soprattutto a domicilio, come tradizione. E, non a caso, gli ucraini conquistarono il successo, rimontando la rete iniziale di Cengiz Under. Un risultato che, però, consentiva alla Roma di continuare a sperare concretamente nella qualificazione.

Era, quella, una Roma assai diversa da quella attuale, con Alisson, Nainggolan e Strootman titolari, e Defrel, Gerson e Bruno Peres panchinari subentranti. Sei uomini che oggi sono altrove, chi più e chi meno rimpianto. Facciamo un nome: Bruno Peres. Nella Capitale, probabilmente, non c'è un solo tifoso che stia maledicendo la cessione al San Paolo dell'esterno brasiliano. Ma se uno racconta un episodio della partita di Kharkiv, Brunetto Peres fa scattare un sorriso.Ricordatevi questa scena: Roma sotto nel punteggio e in affanno, occasionissima per i padroni di casa, Alisson battuto ma Peres, non si sa ancora bene come, riesce a sventare la minaccia di Ferreyra azionando il piedone addirittura da terra.

QUESTIONE DI AUTOSTIMA C'è qualcuno, adesso, che non sta sorridendo? Proprio quel piedone di Brunetto aiutò vistosamente la Roma a passare il turno grazie al successo di misura, firmato Dzeko, nella gara di ritorno all'Olimpico. E nel post partita la squadra giallorossa celebrò il successo postando sui social la foto del piede di Peres. Non c'è dubbio, riavvolgendo il nastro, che l'eliminazione dello Shakhtar, e quindi la qualificazione ai quarti, diede un'enorme spinta al gruppo di EDF. Gli diede una maggiore convinzione nei propri mezzi, ad esempio. Una qualità che, ripensandoci oggi, aiutò la Roma ad affrontare poi in quel modo in casa prima il Barcellona e infine il Liverpool.

Già, il Liverpool. Tutti sanno che da domani, per la prima volta nella storia della Champions, entrerà in campo la moviola, la Var. E il pensiero di qualsiasi tifoso della Roma di buona memoria va esattamente alla partita dell'Olimpico contro i Reds. Perché se in quell'occasione ci fosse stata la Var, la Roma - probabilmente, forse, chissà - sarebbe arrivata in finale. Minuto numero 66, risultato sul 2 pari: il terzino Alexander Arnold para sulla linea bianca un tiro di El Shaarawy, ma l'arbitro Skomina non vede niente. Ci fosse stata la Var, sarebbe stato calcio di rigore e rosso per l'inglese. Con mezzora di partita ancora da giocare. Una partita, vale la pena ricordare, terminata 4-2 per i giallorossi.

Era la semifinale di ritorno, domani invece ci sarà appena l'ottavo d'andata. Piano, please. Occhio al Porto. E Piedone Peres se ne sta in Brasile. Ma, nonostante quei ricordi, non ce la facciamo proprio a dire che ci manca.