Alla ricerca dell’amore

MESSAGGERO - LIGUORI - Non basta Zaniolo, il ragazzo è bravissimo, bello a vedersi e anche umile. Ma un ventenne non può sostenere una squadra che ancora corre in Champions e per il quarto posto in Campionato.

A dire la verità, con il ritorno del suo modulo- il 4-3-3 - Difra ci ha fatto rivedere anche una bella Roma. Ha sfruttato il bel ritorno di De Rossi e le magnifiche condizioni di Dzeko. Su Edin accetto critiche, a me però, non a lui, perché ho una vera fissazione per questo tipo di giocatore: contro il Porto è sembrato magnifico e ha bisogno al suo fianco di altri realizzatori. E qui torniamo a Zaniolo, che non può essere l’unico. In due mesi i tifosi capiranno per quale tipo di squadra ci potremo appassionare ancora.

L’allenatore ha già fatto il suo miracolo, superando l’handicap creato da Monchi con il suo mercato stravagante. In difesa, ha fatto il massimo possibile, considerando che è sempre mancato un terzo centrale di qualità. Però il logorio dei titolari indispensabili è forte e può manifestarsi sotto forma di infortuni, oltreché di errori banali, che troppo spesso sono definite distrazioni. Ricambi e rinforzi la Roma non ne ha avuti: va bene così, ripetono da Trigoria, può darsi, al momento, per il quinto posto che un vittoria stasera con il Bologna non modificherebbe. Naturalmente, tifiamo Roma per la maglia, ma una società importante dovrebbe farsi anche amare e rispettare. E non è il caso della Roma in questo momento. Chi ci leva dalla testa che già pensano alle plusvlenze di Manolas, Pellegrini e Under?


Mihajlovic: «Non siamo qui per vedere il Colosseo»

LEGGO - BALZANI - «Tifo Lazio e non torno a Roma per vedere il Colosseo». Chiaro come sempreMihajlovic che nella capitale ha giocato per 8 stagioni: 2 in giallorosso e sei in biancoceleste. Dopo Conceiçao, quindi, un altro ex laziale campione d’Italia cercherà di rovinare i piani della Roma. Sinisa sa però che per il suo Bologna sarà dura: «Sappiamo come e dove metterli in difficoltà. Non andiamo a Roma a salutare il Papa e guardare il Colosseo, non sarà una partita facile per noi ma nemmeno per loro, se abbiamo coraggio sappiamo di poter far risultato. È successo con l’Inter e può succedere pure con la Roma anche se i giallorossi mi sembrano più in forma. Per noi però non cambia nulla».

Sulla sua fede laziale: «Mia moglie è romana e romanista, ma il mio cuore è per la Lazio. Non l’ho mai nascosto, però sono un professionista e cerco sempre di fare il massimo per la società per la quale lavoro. Non ho nessun tipo di rivincita da prendermi, sono passati tanti anni da quei derby».Mihajlovic ne ha pure per Zaniolo: «Non so a chi somigli, avrà qualche idolo ma non mi piace paragonarlo a qualcun altro. Deve pensare solo a sé stesso, non montarsi la testa e migliorare. Detto ciò, spero non stia troppo bene contro di noi».

Tante le assenze nel Bologna: lo squalificato Palacio e gli infortunati Mattiello, Orsolini e l’ex Destro. Quella di stasera sarà la 17ª volta per Sinisa contro la Roma che diventa così la squadra più affrontata, da allenatore, dal serbo: 3 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte. Con Di Francesco, invece, il bilancio è positivo e parla di 4 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. L’ultimo successo l’anno scorso in coppa Italia col Torino.


Roma, inverno da Champions. Ma con il Bologna non può sbagliare

GAZZETTA DELLO SPORT - Con l'inizio dell'inverno la Roma ha cambiato passo in campionato. Da dicembre infatti la squadra di Di Francesco in campionato ha fatto peggio solo della Juve, raccogliendo 17 punti in 8 giornate, contro i 20 raccolti, dai bianconeri.

Sembra lontano quell’infausto settembre culminato nel 2-0 di Bologna, che ha aperto la prima vera crisi stagionale della Roma. «In questa stagione i momenti si sono un po’ alternati – ammette Di Francesco –, ad un certo punto abbiamo risalito la china e poi siamo tornati in basso. Adesso bisogna sbagliare il meno possibile».


Mihajlovic: «Tifo Lazio ma non cerco rivincite»

MESSAGGERO - «La Roma è più forte, ma possiamo metterla in difficoltà. Non partiamo battuti: anche se all’Olimpico, per fare punti, serve una grande prestazione», spiega Mihajlovic. «La classifica non dobbiamo guardarla: i conti si fanno alla fine. Ma continuando così, avremo tantissime chance di salvarci».

Sul ritorno nella Capitale: «È la mia città adottiva. Sono laziale ma do tutto per chi lavoro. Non devo prendermi rivincite con laRoma: sono passati tanti anni. E la tifoseria è tra le migliori d’Europa».


La supermamma, i selfie: e alla fine Zaniolo s'infuriò

GAZZETTA DELLO SPORT - L’appello di Di Francesco ieri era accorato:. «Fate rimanere Zaniolo sereno». Il basso profilo intorno al centrocampista giallorosso sembra proprio impossibile.

Ieri sera è andato in onda il servizio de' Le Iene'. Lady Zaniolo ha parlato del suo desiderio di «reality show». «Avevo parlato del Grande Fratello come battuta. Può essere una trasmissione per me perché non sapendo far niente, chiunque ci può andare. Non so cosa dire... Non voglio fare tv».A quel punto interviene il figlio: «Basta che dici di no. Hai 42 anni...». E gli animi si scaldano. «Questa intervista non la volevo neppure fare», dice il ragazzo, che si innervosisce

Nicolò prova a dire: «Vorrei che si parlasse di me, non di mia madre» e racconta come Totti gli abbia detto «di rimanere coi piedi per terra. Io il nuovo Totti? No, assolutamente. Ma il mio obiettivo è restare per sempre qui e diventare una bandiera, come Francesco. Per me sarebbe un sogno, ma ci proverò».


Stadio, arriva la settimana-verità: i numeri in Consiglio agitano il M5S

MESSAGGERO - PIRAS - «Il parere del Politecnico è positivo», non ha dubbi chi in Campidoglio sta lavorando da settimane a curare il mal di pancia scoppiato in maggioranza. Giovedì 21 febbraio è indetto il consiglio straordinario sul “Progetto stadio” che si concluderà con un ordine del giorno e quindi con un voto che sarà il primo, importante termometro per capire quanto è vero che «Lo stadio si fa», come dice senza pensieri la sindaca Virginia Raggi.

Paolo Ferrara, ex capogruppo M5s, potrebbe non presentarsi al consiglio, così come Davide Bordoni di Fi. Sono entrambi impelagati nell’inchiesta. I numeri scendono e tra assenze e mal di pancia diventa dura per il M5s portare a casa un ordine del giorno favorevole allo stadio. L’assemblea si annuncia calda. Il Movimento ci arriva dopo aver disertato ripetutamente la commissione Trasparenza convocata dal dem Marco Palumbo che ha avuto “la colpa” di volerne sapere di più. Perché dal parere emerge la viabilità «catastrofica» che soffrirà Tor di Valle.

Monica Montella è contraria. In uno delle ultime assemblee dove si è votata la riforma dell’accesso agli atti ha ricordato l’importanza di far conoscere tempestivamente ad amministratori pubblici e cittadini gli atti delle conferenze dei servizi, che nel caso dello stadio rappresentano la prima sede in cui è venuto fuori il disastro Tor di Valle. Anche Gemma Guerrini, Alessandra Agnello e Agnese Catini sono contrarie. Hanno l’abitudine di sentire ancora la voce dei territori e al Municipio IX tutti i consiglieri M5S della commissione Urbanistica sono contrari al progetto e ne chiedono l’annullamento dell’interesse pubblico. Votare per lo stadio sarà un calcio a loro e ai comitati dei pendolari che vedevano nel M5S Roma un’ altra idea di opere pubbliche.

 

 

 

Di Francesco: «Tre punti Champions»

IL TEMPO - MENGHI - Un'altra Roma, ma anche un altro Bologna. Una nel vivo della corsa Champions, l’altra in quella per non retro cedere, entrambe con buone possibilità di farcela, a vedere la classifica. Nelle ultime 2 partite, ovvero da quando c'è Mihajlovic sulla panchina rossoblu, le avversarie di stasera hanno racimolato gli stessi punti, 4, quelli fatti nelle pre cedenti 9 giornate da Filippo Inzaghi. Gli emiliani sono riusciti ad affossare l'Inter, come aveva no fatto coi giallorossi un giro ne fa. Ora qualcosa è cambia to, non l’allenatore che era finito sulla graticola proprio do po la sfida del Dall'Ara, non i giocatori, responsabilizzati dal ritiro punitivo a settembre e più volte dai dirigenti nel corso di una stagione fatta di alti e (troppi) bassi, ma l’atteggiamento, quello sì, è diverso e adesso la Roma è una delle squadre più in forma del campionato. Come lei lo sono anche le principali concorrenti nella lotta all'Europa, però: «L'Atalanta - osserva Di Francesco - è in una condizione strepitosa, il Milan sta avendo grande continuità e Piatek appena tocca palla la butta dentro: è una delle squadre da battere per la volata al 3°-4° posto».

Rispettivamente a 8 e 4 punti di distanza dopo le vittorie delle due milanesi, terreno da recuperare subito, anche per mettersi la Lazio, sconfitta a Genova, alle spalle. Cosa de ve fare più delle altre la formazione giallorossa? «I risultati». La risposta è scontata, oggi la Roma insegue la terza vittoria consecutiva dopo il 3-0 di Verona e il 2-1 col Porto in coppa: «Sicuramente abbiamo speso tanto in Champions dal punto di vista fisico e mentale, però abbiamo di mostrato di avere un equilibrio maggiore, abbiamo saputo soffrire e lavorato da squadra. Per noi deve essere un punto di partenza e non di arrivo: col Bologna serve lo stesso atteggiamento». Per riscattare il blackout dell’andata: «Un ricordo non bello che ci deve servire per non tornare indietro. Adesso bisogna sbagliare il meno possibile».

La solidità difensiva è la base da cui ripartire, in casa non si chiude una partita a rete inviolata da settembre col Frosinone: «Non abbiamo abbassato il baricentro, sia mo più compatti e i tre a centrocampo ci danno più copertura sulle linee interne, è un vantaggio. Il sistema di gioco può aiutare, la squadra ora difende meglio. Tutti gli aspetti dipendono prima dalla testa e poi dal lavoro».

Se non si fosse improvvisa mente spenta la luce a Firenze in Coppa Italia, il 2019 della Roma sarebbe stato fin qui quasi perfetto. Vincendo stasera i giallorossi possono arrivare a 11 punti, erano solo 5 nelle prime 5 del girone d'andata, Bologna compreso. Il riavvio è stato positivo, grazie anche alla crescita di gioca tori come Schick, Karsdorp (entrambi infortunati ora) e soprattutto Zaniolo, che per l'ex Cafu diventerà «uno dei migliori al mondo»: «Nicolò  è l'appello di Di Francesco  non deve avere addosso trop pe responsabilità. Si è parlato della maglia numero 10, ma gli sta benissimo la 22 in que sto momento». Un passo alla volta, sulla strada per la Champions.


Kluivert e Olsen: la sfida è prendersi l’Olimpico

GAZZETTA DELLO SPORT - Il ragazzino e il veterano: quello che deve conquistare il posto da titolare e quello che invece lo deve difendere. Due storie parallele, quelle di Justin Kluivert e Robin Olsen, entrambi al ritorno in campo stasera contro il Bologna.

Due che non potrebbero essere più diversi. Kluivert sogna di giocare con più continuità nella Roma e sogna anche di giocare nel Barcellona in futuro. Da novembre non salta una partita, ma raramente è protagonista. Poi c'è Olsen: prima dell’infortunio al polpaccio, sembrava meno sicuro rispetto alle prime uscite. La Roma spera che lo svedese torni ad avere la sicurezza del passato.


In dubbio EI Shaarawy, De Rossi c’è

IL TEMPO - MENGHI - Il rientro di Perotti non cancella l'emergenza attacco. Di Francesco ha gli uomini contati là davanti e deve spremere Zaniolo verso l'undicesima di fila da titolare - sulla fascia destra. L'altro compagno di Dzeko dovrebbe essere Kluivert, chiamato a sostituire il capocannoniere della squadra: El Shaarawy, a quota 8 gol in questa Serie A (il bosniaco è fermo a 5, tutti segnati in trasferta), si è fatto male all’anca nell’allenamento di sabato e nella rifinitura ha lavorato solo parzialmente con il gruppo, perciò stasera dovrebbe partire dalla panchina e lasciare spazio all’ala olandese, che non gioca dal 1’ in campionato da un mese.

Perotti, alla prima convocazione del 2019, potrà al massimo dare un contributo a gara in corso, mentre Under, fuori dalla lista giallorossa, ci riproverà per Frosinone. Schick è ancora ai box (idem Karsdorp) e Di Francesco per allungare la panchina ha chiamato il baby Celar. Sono passati 6 giorni dal Porto e, a parte il ritorno di Olsen tra i pali e la novità obbligata Kluivert nel tridente, l’undici non dovrebbe cambiare tanto: De Rossi è pronto a stringere i denti, a centrocampo sono in 4 per 3 posti e dovrebbe restare fuori Nzonzi, con la conferma di Cristante e Pellegrini ai lati del capitano. Dietro Florenzi più di Santon a destra, Kolarov a sinistra, al centro Jesus spera ma Fazio dovrebbe restare al fianco di Manolas.


Due proprietà così vicine e così lontane

GAZZETTA DELLO SPORT - Roma-Bologna è la sfida tra due proprietà americane. Da una parte James Pallotta, dall'altra Joey Saputo. Entrambi seguono i propri club a distanza, tra piani ambiziosi, tormenti periodici e fiducia nelle proprie capacità imprenditoriali.

Una partita che conta molto per il futuro di entrambe: i giallorossi sono in lotta per quel quarto posto che porta in Champions e assicura almeno cinquanta milioni di euro come quota d’ingresso. I programmi rossoblù non possono prescindere dal raggiungimento della salvezza, obiettivo minimo se si considerano i 120 milioni di euro investiti da Saputo. Altri ex tra le scrivanie rossoblu: l'a.d. Claudio Fenucci e il responsabile marketing Christoph Winterling, già passati dalla Roma.


Domenica bestiale per la giunta Raggi: settimana decisiva su Tor di Valle

REPUBBLICA - D'ALBERGO - I mal di pancia su Ama, il consiglio straordinario di giovedì sullo stadio della Roma e il caso della nave Diciotti, rimbalzato in Campidoglio con il voto sulla piattaforma 5S Rousseau e il post su Fb di Andrea Severini, marito della sindaca, a favore del processo al vicepremier leghista Salvini. È stata una domenica di riposo soltanto apparente quella toccata in sorte alla ciurma dei grillini capitolini [...]

Intanto c’è il dossier Tor di Valle. Giovedì l’aula Giulio Cesare si riunirà per un consiglio straordinario sullo stadio della Roma. Una seduta per testare la compattezza della maggioranza dopo l’arrivo in Campidoglio di quel parere del Politecnico di Torino che non tutti tra i 5S valutano positivamente come la sindaca Raggi. Il voto sull’atto di indirizzo conclusivo sarà un anticipo di quello sulla variante al piano regolatore. Un’occasione per contare i fedelissimi della prima cittadina e i critici al progetto (da Agnello a Guerrini, sarebbero oltre cinque i consiglieri pronti ad assenze strategiche) e capire se il M5S sarà costretto a sfidare la sorte e affidarsi alle opposizioni per evitare la crisi. Tensione alta  [...]


Cangiano-gol, in Primavera cresce un piccolo Insigne

GAZZETTA DELLO SPORT - Il 5-1 che la Roma Primavera ha rifilato sabato al Napoli ha fatto un po’ soffrire Gianmarco Cangiano. Un derby contro quell’azzurro per il quale tifa subito dopo la Roma.

Con quello messo a segno sabato sono 11 i gol che il giovane attaccante giallorosso ha segnato tra campionato e Youth League. De Rossi ha rinunciato a lui solo col Sassuolo in Coppa Italia: merito delle due triplette contro il Milan e del suo grande talento, che già lo scorso anno ha contribuito alle vittorie dello scudetto giallorosso Under 17 e poi della Supercoppa.