Zaniolo unica luce, già leader a 19 anni

IL TEMPO - AUSTINI - Da solo contro tutti. L'unico a giocare un derby come si deve dall’inizio fino a quando ce l’ha fatta, costretto a uscire per i colpi subiti nei contrasti con Radu e Lulic che potevano fermarlo solo con le cattive. Incredibile ma vero, Zaniolo che le stracittadine romane finora le aveva viste tutte in televisione, o al massimo in panchina all'andata, è stato il baluardo di una Roma troppo moscia e fragile per vincere una sfida dove serve il cuore.

Lui ce l’ha messo, su ogni pallone, scappando via a piacimento a chi provava a fermarlo, leader a 19 anni di una squadra piena di difetti e presa a schiaffi per l'ennesima volta in questa stagione dove non riesce mai a risalire con continuità.  Il rigore di Immobile, molto, molto discutibile, è arrivato qualche minuto dopo la sua uscita dal campo, ma è in quel momento che la Roma ha capito quanto sarebbe stato difficile rimettere in piedi il derby. Zaniolo ce l'aveva quasi fatta, con un’azione personale iniziata a centrocampo con una forza e una tecnica impressionanti, ma una volta entrato in area gli si è strozzato il tiro, il dolore al fianco non gli ha permesso di concludere la giocata e si è buttato a terra davanti a Di Francesco implorando il cambio.  Sognava un esordio decisamente diverso, ma è proprio da questo derby perso in maniera netta che Zaniolo deve convincersi ancor di più di essere un giocatore pronto per i grandi palcoscenici. Ora dovrà fare tutte le cure del caso per guarire dalla contusione in vista della Champions, con la Roma che proverà a difendere il vantaggio costruito dalla sua magica doppietta dell'andata.

A un certo punto poteva diventare la serata di un protagonista che non t'aspetti. Pastore è stata la mossa a sorpresa di Di Francesco e c'è mancato un soffio perché la pareggiasse lui. Quel tiro ciccato davanti alla porta, col pallone che scorre a un soffio dal palo è l’immagine della resa giallorossa e la conferma delle difficoltà di un ex fuoriclasse, «che a vederlo giocare così - parole del suo mentore Sabatini - mi mette in imbarazzo». Pastore, simbolo del mercato che non ha portato i frutti sperati, di una squadra che farà tanta fatica a entrare tra le prime quattro, virtualmente superata dalla Lazio in un colpo solo, distanziata dal Milan e dietro di tre punti all’Inter, con la prospettiva di sfidare l'Empoli senza mezza squadra viste le follie finali di Dzeko e Kolarov. La Champions di domani, però, è ancora possibile. Quella del presente passa per Oporto. Ultima chiamata per emozionarsi ancora per qualcosa quest'anno, in attesa della prossima, certa, ennesima rivoluzione.


Si è risolta la causa con la Kappa

IL TEMPO - AUSTINI - Alla fine, si sono accontentate dello zero a zero. Si risolve con una nulla di fatto la lunga battaglia giudiziaria tra L’As Roma e la Basic-Robe di Kappa, ex sponsor tecnico dei giallorossi.

Il club e la correlata Soccer Sas erano state citate in giudizio dall’azienda piemontese per larisoluzione anticipata del contratto di sponsorizzazione decisa unilateralmente dalla Roma il 23 novembre 2012: la società di Pallotta ha lamentato gravi difetti sul materiale tecnico e d’abbigliamento realizzata per la stagione sportiva 2012/2013. Basic ha richiesto un risarcimento per i danni, quantificati in 62 milioni di euro circa, a sua volta il club di Pallotta ha chiesto danni per un importo di complessivi 100 milioni di euro in favore di AS Roma e 35 milioni di euro in favore di Soccer. Dopo udienze, perizie e rinvii vari, lo scorso 7 gennaio 2019, le parti - si legge nella relazione sulla semestrale appena approvata dalla Roma - hanno rinunciato alle reciproche pretese, «con impegno congiunto a far estinguere il relativo giudizio per abbandono».

Dagli sponsor al calciomercato, spulciando le 96 pagine del bilancio, si possono leggere i costi totali di Cristante, Nzonzi e Schick, rispettivamente pagati al momento 26.6, 29.431 e 40.623 milioni di euro compresi i bonus maturati e le commissioni. Per Schick sono già stati conteggiati i 20 milioni ulteriori che la Roma dovrà alla Sampdoria dal 1° febbraio 2020, anche se il ceco dovesse essere nel frattempo ceduto.


Sassaiole e bombe carta, un agente ferito al derby

IL MESSAGGERO - MARANI - Un derby ad altissima tensione, segnato alla vigilia dal raid notturno dei laziali armati di mazze al bar giallorosso di Casal Bertone. Con un poliziotto ferito alla testa dal lancio di un sasso, bombe carta (alcune “bullonate”) e petardi esplosi fuori dall’Olimpico nel pre-partita. Ma nessuno scontro diretto, i contatti sono stati scongiurati. Se non fosse per le botte volate sugli spalti prima del fischio di inizio, nella parte bassa della Curva Sud, ma tra gruppi romanisti in dissidio anche per questioni relative a una coreografia non gradita. Che poi è saltata. Gruppi che sono stati separati con l’aiuto degli steward.

LA SECURITY La zona dello stadio, ieri, è apparsa blindatissima, per scongiurare scene già viste in occasione della stracittadina dell’aprile del 2013, quando si contarono diversi accoltellati, e tra Ponte Milvio e il Flaminio si scatenò la guerriglia. Il prefetto di allora, Giuseppe Pecoraro, disse: «Mai più derby di sera». Così è stato fino al 2016, quando si decise di ricominciare dando un’apertura di credito alle tifoserie. Per il match di ieri, la Questura aveva fatto scattare l’allarme rosso due settimane fa. E per la partita, definita «a rischio», aveva chiesto l’anticipazione dell’orario alle 15, in modo da avere un controllo migliore sui percorsi di afflusso e deflusso degli spettatori (erano in cinquantamila). Ma, alla fine, il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico riunito mercoledì, non ha riscontrato criticitàtali, comunque, da comportare il cambio d’orario. Così ieri è stata schierata una security in grande stilec on più di mille tra agenti, carabinieri e finanzieri, che hanno vegliato sull’ordine pubblico. Il neo-questore CarmineEsposito, arrivato allo stadio, prima della gara, ha voluto salutare gli uomini e le donne impegnati per l’occasione. Il timore è che, dopo l’assalto al bar avvenuto giovedì notte e la “rivendicazione” apparsa su un muro («2/3/2019 derby della Capitale, anche stavolta vi mandiamo in ospedale!»), si scatenassero agguati e rappresaglie. Per questo l’alert è scattato quando ieri pomeriggio un motorino con a bordo due ragazzi, uno con la sciarpa biancoceleste, ha sfilato davanti al bar River, luogo di incontro dei supporter della Roma. Un falso allarme. E per questo il dispositivo in borghese e silenzioso della Digos ha continuato a verificare he in giro per Roma non ci fossero cani sciolti (anche tifosi stranieri gemellati, gli inglesi in particolare) pronti a entrare in azione anche dopo il fischio finale. I cancelli dell’Olimpico sono stati aperti alle 16,30. Intorno alle 19, quando i tifosi laziali hanno cominciato a muoversi da Ponte Milvio per raggiungere la Nord è salita la tensione. Prima il lancio di quattro bombe carta «bullonate», quindi la sassaiola indirizzata ai mezzi fermi. Così, sul lungotevere Maresciallo Diaz, all’altezza della Farnesina, è stato ferito un poliziotto, raggiunto da un sasso volato oltre le alberature. Colpitoalla testa, l’agente soccorso dall’ambulanza è stato portato al Santo Spirito, dove se l’è cavata con qualche punto di sutura.

Gli agenti non hanno perso la calma, mantenendo le posizioni. Dalle immagini girate dalle videocamere in uso alla scientifica, si lavorerà per risalire ai responsabili. In serata, dopo ilmatch, un romanista appena daspato è stato fermato dalla polizia a Ponte Milvio: era andato a sfidare i laziali che stavano festeggiando, è stato accerchiato e per poco non stava per essere linciato.

LE OFFESE Non sono mancate frizioni a distanza tra laziali e romanisti. I giallorossi hanno appeso lo striscione «Laziale Mahmood» su una palazzina del Coni (ritenendo un’offesa collegare i biancocelesti al vincitore di Sanremo?), i rivali in risposta hanno bruciato una bandiera giallorossa a PonteMilvio, postando in rete il video. Fumogeni, bombe carta e petardi sono stati accesi sul lungotevere e a Ponte Milvio. Alcune auto sono state danneggiate tra via del Pinturicchio e via del Vignola, i residenti della zona sono esausti: «Ogni volta che c’è una partita di rilievo, siamo costretti al coprifuoco».


Lazio vs Roma, le pagelle dei principali quotidiani

INSIDEROMA.COM - L'ennesima figuraccia. All'interno di una stagione ormai acclaratamente disgraziata, il derby perso nettamente pare proprio essere una 'ciliegina sulla torta' al contrario. I principali quotidiani in edicola oggi bocciano, ovviamente, quasi tutti gli elementi in campo, sponda giallorossa, oltre al tecnico Di Francesco. In pratica, si salva solo il baby Zaniolo.

IL MESSAGGERO

Olsen 4,5
Florenzi 4,5
Fazio 4
Juan Jesus 4
Kolarov 5
Cristante 4
De Rossi 4,5
Pellegrini 5
Zaniolo 5
Dzeko 4,5
El Shaarawy 5

Perotti 4,5
Pastore 4,5
Schick sv
Di Francesco 4


CORRIERE DELLO SPORT

Olsen 5
Florenzi 5,5
Fazio 4
Juan Jesus 5
Kolarov 4
Cristante 4,5
De Rossi 5,5
Pellegrini 5,5
Zaniolo 6
Dzeko 5
El Shaarawy 4,5

Perotti 5
Pastore 5,5
Schick sv
Di Francesco 5


GAZZETTA DELLO SPORT

Olsen 5
Florenzi 5
Fazio 4
Juan Jesus 4,5
Kolarov 4,5
Cristante 5
De Rossi 5
Pellegrini 5,5
Zaniolo 6
Dzeko 5
El Shaarawy 5

Perotti 5
Pastore 5
Schick SV
Di Francesco 4,5


IL TEMPO

Olsen 6
Florenzi 5,5
Fazio 3
Juan Jesus 5
Kolarov 4,5
Cristante 5
De Rossi 5,5
Pellegrini 5,5
Zaniolo 7
Dzeko 4,5
El Shaarawy 5

Perotti 5
Pastore 5
Schick sv
Di Francesco 5


CORRIERE DELLA SERA

Olsen 5,5
Florenzi 4,5
Fazio 3
Juan Jesus 4
Kolarov 4
Cristante 4,5
De Rossi 4,5
Pellegrini 4
Zaniolo 6,5
Dzeko 4
El Shaarawy 4

Perotti 4,5
Pastore 5
Schick sv
Di Francesco 3


IL ROMANISTA

Olsen 5
Florenzi 5,5
Fazio 4
Juan Jesus 5
Kolarov 5
Cristante 4,5
De Rossi 5
Pellegrini 4,5
Zaniolo 5,5
Dzeko 5
El Shaarawy 5

Perotti 5,5
Pastore 5
Schick sv
Di Francesco 4


Conceicao: "Sconfitta col Benfica? Non siamo riusciti a gestire l'incontro"

Sergio Conceiçao, tecnico del Porto, ha parlato al sito ufficiale dei Dragones fcporto.pt della sconfitta contro il Benfica in campionato. Queste le sue dichiarazioni:

"Siamo entrati bene in partita, abbiamo fatto quello che ci eravamo prefissati. Dopo il vantaggio, tuttavia, non siamo riusciti a gestire l'incontro. Non eravamo contenti del pareggio, con la sconfitta siamo ancora più delusi. Abbiamo colpito una traversa e non sfruttato alcune occasioni, siamo stati anche sfortunati".

Lotta per il titolo?

"Non c'è un favorito, mancano 10 partite con 30 punti in palio. Siamo qui a lottare per il nostro obiettivo principale che è il campionato".


Telles: "Siamo tristi per la sconfitta col Benfica ma non ci arrendiamo. Vogliamo il titolo"

Alex Telles, terzino del Porto, è stato intervistato dal sito ufficiale dei Dragoes fcporto.pt. Ecco uno stralcio delle sue parole:

"Siamo tristi per la sconfitta ma non cambia nulla, ci sono in palio ancora 30 punti. Hanno segnato su due nostri errori e ora non ci resta che combattere sino all'ultimo incontro. Dobbiamo correggere i nostri errori a partire da domani (oggi, ndr) e rimanere concentrati fino alla fine. Non ci arrenderemo, vogliamo il titolo".


Colantuono: "Sconfitta pesante che avrà ripercussioni. Alla Roma manca continuità"

Stefano Colantuono, ex allenatore dell'Atalanta, è stato intervistato nel corso di Live Show in onda su RMC Sport. Queste le sue parole sulla sconfitta dei giallorossi nel derby di ieri sera:

"Brutto derby per la Roma. È una sconfitta pesante che porterà delle ripercussioni sulla squadra di Di Francesco. Merito però alla Lazio che ha meritato questa vittoria tenendo il pallino del gioco in mano. Vittoria netta e nulla da dire. Alla Roma manca continuità ma nei momenti di difficoltà ne è sempre venuta fuori. Il derby poi esula da ogni tipo di contesto e va analizzata in maniera diversa. La Roma ha approcciato malissimo la partita di stasera ma bene o male sta facendo il suo campionato. L'obiettivo è quello di arrivare in Champions League ed è in corsa per questo. Stasera ha fatto una brutta partita e ha trovato una Lazio che ha fatto veramente una gran bella partita".


Allenamento Roma. Manolas out, individuale in campo per Under

La Roma è tornata ad allenarsi questa mattina a Trigoria dopo la pesante sconfitta nel derby di ieri sera in vista della sfida di mercoledì contro il Porto. Chi ha giocato con la Lazio ha svolto lavoro di scarico, mentre chi non è stato impiegato ha svolto un lavoro atletico in campo. Manolas è rimasto a casa per via della sindrome influenzale che lo ha colpito pre-match coi biancocelesti, mentre Ünder ha effettuato lavoro individuale in campo.


Strootman: "La Roma aveva comprato altri giocatori ed era arrivato il momento di fare una nuova esperienza"

Kevin Strootman, centrocampista del Marsiglia ed ex giallorosso, è tornato a parlare ai microfoni de L'Equipe del suo trasferimento in Francia dopo 5 anni alla Roma, rivelando un retroscena legato al proprio trasferimento in Ligue 1. Queste le sue dichiarazioni:

"Un club può costringerti ad andare via, anche se non vuoi andartene, ma questo non è successo a me nella Roma. Rudi Garcia mi telefonò, perché mi voleva nella propria squadra: ho avuto buone sensazioni, sia dopo la chiacchierata con lui, sia dopo avere parlato con la dirigenza. Il Marsiglia mi voleva davvero. La Roma aveva comprato altri giocatori ed era arrivato il momento di fare una nuova esperienza. Dopo cinque stagioni in giallorosso, eccomi nel Marsiglia, che è un grande club e ha una grande tifoseria".


Garcia: "Astori era l’eleganza, in campo e fuori. Era diverso dalla maggior parte dei giocatori"

Rudi Garcia, ex allenatore della Roma, ha ricordato così Davide Astori, che aveva vestito la maglia giallorossa sotto la direzione del tecnico francese. Queste le sue parole, riportate da Il Corriere Fiorentino:

"Per me è ancora difficile parlarne al passato, sento che è ancora fra noi. Davide era l’eleganza, in campo e fuori. Si interessava a tutti gli aspetti del lavoro che facevamo, era diverso dalla maggior parte dei giocatori. Ero convinto, e glielo dissi, che dopo la carriera da calciatore avrebbe iniziato quella da allenatore".


Mirabelli all'Olimpico per il derby

Massimiliano Mirabelli, ex dirigente del Milan, era presente ieri sera allo stadio Olimpico e ha assistito al derby della Capitale. Come ricordato da calciomercato.it, era stato accostato alla Roma nei giorni scorsi come eventuale sostituto di Monchi.


Serie A, Torino-Chievo 3-0

Nel lunch match di oggi il Torino ha battuto 3-0 il Chievo: decisive le reti nel finale di Andrea Belotti, Tomas Rincon e Simone Zaza. Con questo successo gli uomini di Mazzarri salgono a quota 41 punti in classifica, agganciando al sesto posto la Lazio, che però ha una gara in meno.