Soleri ceduto allo Slavia Praga

Roma attiva sul mercato in uscita: Edoardo Soleri, rientrato dall'Almere, va in prestito allo Sporting Braga, come riferito dal giornalista di TuttoB Attilio Malena.


Coppa Italia. La Lazio si aggiudica la lotteria dei rigori e vola in semifinale

Non bastano 120 minuti per decretare un vincitore tra Inter e Lazio. Dopo essersi portati in vantaggio con Immobile al 108', i nerazzurri pareggiano con i Icardi su rigore che porta anche all'espulsione di Radu per proteste, si va a rigori. La lotteria dei rigori è vinta dalla Lazio. Decisivo l'errore di Nainggolan. I biancocelesti affronteranno il MIlan di Gennaro Gattuso. 


Allenamento Roma, domani la ripresa alle 11

La Roma riprenderà ad allenarsi a Trigoria domattina alle 11:00, in vista della decisiva sfida di domenica sera contro il Milan.


Pallotta: "Decide Monchi" e il ds rinnova la fiducia in Di Francesco. Il Milan non sarà decisivo

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - L’argomento del giorno riguarda le sorti del tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco. Dopo la sconfitta (umiliante) contro la Fiorentina in Coppa Italia di ieri sera, ci si chiede se il percorso del trainer abruzzese sulla panchina giallorossa avrà ancora ragione di proseguire. Perché il 7-1 contro la Viola è il culmine della stagione decisamente negativa della Roma, al quale si sommano le sconfitte contro SPAL, Udinese e Bologna e le rimonte di Chievo, Cagliari e Atalanta. Senza contare i 44 gol subiti, almeno 2 a partita, e le sole 4 vittorie registrate fuori casa su 15 partite disputate.

La caccia al colpevole è partita, ma tra giocatori, dirigenza, direttore sportivo e allenatore, a rischiare di più sembra essere proprio Eusebio Di Francesco. Dopo la debacle di ieri sera, però, Monchi ha confermato la fiducia nei confronti del mister. “Se qualcuno è in discussione il direttore sportivo che ha fatto la squadra. I calciatori e l’allenatore hanno tutta la fiducia possibile”, ha dichiarato l’ex Siviglia ai microfoni della Rai. Nella serata di ieri, inoltre, si è espresso anche il presidente Pallotta rimettendo tutto nelle mani del direttore sportivo: “Chiedete a Monchi, decide lui”. Ma in realtà il numero uno della Roma non è contento della situazione e, come riferisce il Corriere dello Sport, avrebbe in programma di contattare in giornata il ds per discutere sul da farsi e sul futuro del tecnico. Nella notte, voci di corridoio asseriscono che si stato già contattato Paulo Sousa, primo dei candidati per la panchina giallorossa. Ma con ogni probabilità Di Francesco resterà alla guida della Roma fino al match contro il Milan di domenica prossima. Secondo Angelo Mangiante di Sky Sport, il tecnico abruzzese rimarrà l'allenatore della Roma anche in caso di sconfitta contro i rossoneri. Pallotta ha dato carta bianca a Monchi e il ds non ha fatto altro, nel corso dei mesi come ieri sera, che rinnovare la fiducia in Di Francesco.


InsideRoma Daily News - Confronto a Trigoria tra Di Fra e la squadra. Maresca dirigerà Roma-Milan. Luca Pellegrini in prestito a Cagliari

INSIDEROMA.COM - FRANCESCO GIOVANNI VENTURA - InsideRoma Daily News - 31 gennaio 2019 - Dopo la debacle di ieri sera contro la Fiorentina, la Roma si è tornata ad allenare presso Trigoria in vista dell'impegno di campionato di domenica prossima. Scarico per chi ha giocato ieri. Terapie per Under e Perotti. Individuale per Mirante e Juan Jesus
Ma il fulcro della giornata è stato il confronto tra Di Francesco e la squadra, per capire cosa sia successo ieri aFirenze e come intervenire già dalla prossima partita per evitare di ripetere certi errori. Fuori dal centro sportivo presenti anche dei tifosi che hanno applaudito in modo ironico i giocatori, insultandone qualcuno. Solo Schick si è rivolto ai tifosi, rispondendo con un timido "scusate".

Sono state rese note le designazioni arbitrali per la prossima giornata di campionato. La partita della Roma, che affronterà il Milan, sarà diretta da Fabio Maresca della sezione di Napoli. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Carbone e Lo Cicero, con Abbattista quarto ufficiale. Al VAR ed all'AVAR rispettivamenteCalvarese e Di Liberatore.

E’ arrivato al Dipartimento Mobilità del Comune di Roma il testo della relazione definitiva redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle. Non trapelano, per ora, informazioni sul contenuto. Lo riferisce Il Tempo.

La Roma riprenderà ad allenarsi a Trigoria domattina alle 11:00, in vista della decisiva sfida di domenica sera contro il Milan.

Il Milan si è ritrovato questa mattina intorno alle 11 al centro sportivo di Milanello per svolgere la seduta di allenamento in vista della partita di campionato contro la Roma. La sessione è iniziata con l'attivazione muscolare al campo centrale con alcuni giri di campo, poi spazio a un torello di riscaldamento nel cerchio di centrocampo. Dopodiché il gruppo si è distribuito su tre differenti stazioni per lavorare sulla tecnica e sullo smarcamento. Esercizi di possesso palla e tattica hanno caratterizzato la parte centrale della sessione, conclusa con alcune partitelle a tema. La squadra si ritroverà domani alle 11:30 per una nuova seduta di allenamento.

L'AS Roma rende noto di avere sottoscritto, con il Cagliari Calcio, il contratto per la cessione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2019, dei diritti alle prestazioni sportive di Luca Pellegrini.
Arrivato nel settore giovanile nel 2011-12, il terzino sinistro ha conquistato il titolo di Campione d’Italia nelle categorie Giovanissimi, Allievi e Primavera.
Pellegrini ha esordito in prima squadra in questa stagione in Roma-Frosinone, arrivando a collezionare quattro presenze in Serie A e due in Champions League. In bocca al lupo Luca!

Roma ancora attiva sul mercato in uscita. Ufficializzate le cessioni in prestito di Masangu al Sassuolo con opzione di riscatto per i neroverdi e di controriscatto per i giallorossi e di Buso al Venezia. Lo riportano le rispettive società.


La voce del tifoso. Massimiliano: "Di Francesco non è ancora pronto per una piazza come Roma. Mi aspetto qualche giovane difensore a luglio"

INSIDEROMA.COM – ANDREA FOTI – Questa mattina la nostra redazione ha contattato in esclusiva telefonica uno dei suoi lettori più appassionati, Massimiliano V. del quartiere Magliana, per provare a capire lo stato d’animo del tifo giallorosso in questo momento particolare della stagione, dove tutto sembra essere in salita per la squadra di Eusebio Di Francesco.


1) A che età è nata la passione per la Roma?

"La mia prima volta allo stadio è stata a 6 anni con mio nonno. E' un ricordo che portero' sempre con me".

2) Quante volte vai allo stadio durante l’anno?

"10 volte l'anno. Purtroppo con il lavoro non riesco ad essere libero tutti i week-end"

3) Il tuo idolo?

"Ovviamente Cristiano Ronaldo" 

4) Dopo la semifinale di Champions ti saresti aspettato questa stagione?. Cosa manca alla squadra per tornare a quei livelli?

"No purtroppo non l'avrei mai immaginato, ne un comportamento così dalla società, ne dai giocatori, e sopratutto dall' allenatore che si è presentato come un tecnico che ha fatto le fortune del Sassuolo. E' una persona capace, ma forse non ancora pronto per gestire un ambiente come Roma". 

5) Come consideri l’operato di Monchi in questa stagione?. Ti aspetti una rivoluzione a Luglio?

"L'operato di Monchi lo vedo come un lavoro a lungo termine, quindi personalmente posso aspettare. La rivoluzione a luglio me l'aspetto solo per il reparto difensivo. Qualche giovane non sarebbe male".

6) Di Francesco sembra ormai destinato all’esonero. Sei d’accordo con un ipotetico cambio?

"Sono d’accordo, ma non mai solo colpa al mister". 

7)Pensi che la figura di Pallotta sia necessaria a Roma?

"Si. La figura di un presidente è necessaria per invogliare a vincere e continuare a far bene".

8) Come potrebbe cambiare il percorso di una squadra dopo così tanti anni senza vittorie?

"L'unico modo è ripartire da una squadra giovane senza “svendite” di alcuni giocatori chiave".


Roma, al Franchi c'è la coppa della pace

IL MESSAGGERO - TRANI -  Dentro o fuori, proprio come 4 anni fa. In quell'edizione, però, i quarti di Coppa Italia in gara unica si giocarono all'Olimpico. Oggi pomeriggio (ore 18,15), invece, l'appuntamento è al Franchi: la Fiorentina ospita la Roma e Pioli vuole imitare Montella che, da ex avvelenato, il 3 febbraio del 2015, eliminò dal torneo i giallorossi di Garcia (poi concesse il bis, il 19 marzo, in Europa League). Ma Di Francesco non intende certo scansarsi, dando la priorità allo scontro diretto con il Milan per la zona Champions, in calendario domenica sera e in casa. Il suo obiettivo è restare in corsa su tre fronti, seguendo dunque il consiglio della Sud che, durante la partita degli ottavi contro l'Entella, ha messo per iscritto l'input della tifoseria, chiedendo di non snobbare il trofeo, alzato già 9 volte (l'ultimo ormai 11 anni fa). «Noi ci teniamo tanto, soprattutto in questo momento in cui tutte le squadre vogliono andare avanti nella competizioni». Le migliori della serie A sono entrate nelle prime 8. Non c'è lo scudetto in palio, ma l'atmosfera è da play off.

SOTTO OSSERVAZIONE - Anche la proprietà Usa, pur considerando vitale il 4° posto, non ha alcuna intenzione di sminuire il valore della Coppa Italia. Pallotta è scontento di questa Roma in altalena, incapace di viaggiare con continuità in campionato. Il 3-3 di Bergamo ha avuto lo stesso effetto sia per il presidente che per l'ambiente: squadra assente nella ripresa e recidiva nel comportamento. L'allenatore ne ha preso atto, confermando la fragilità del gruppo:«Abbiamo dimostrato di dover ancora crescere nel nostro cammino. E, diminuendo le partite, dobbiamo farlo in fretta. La fortuna del calcio è quella di potersi rifare, al di là della partita comunque dal bicchiere mezzo pieno. Contro l'Atalanta abbiamo fatto un grande primo tempo e un secondo deficitario sotto tutti i punti di vista. Non ce lo possiamo permettere, specialmente in una gara secca come quella contro la Fiorentina in cui abbiamo pochissimi margini di errore».

TURNOVER ANNUNCIATO - Di Francesco si presenta al Franchi con 4 novità dopo il pari di domenica: dentro, nel 4-2-3-1, Florenzi e Fazio in difesa, Pastore da trequartista e Schick, in ballottaggio con Dzeko, nel ruolo di centravanti. Questo sta a significare che Zaniolo giocherà ancora da esterno alto a destra. Nella rotazione, scontato il turno di riposo per Pellegrini, unico centrocampista rimasto a disposizione per la sfida contro il Milan in campionato, anche se l'allenatore spera nel recupero di De Rossi. I mediani al Franchi saranno gli stessi di Bergamo: Cristante e Nzonzi, squalificati dal giudice sportivo e quindi out per domenica. La stanchezza accusata nell'ultimo match può spingere Dzeko in panchina proprio dopo aver interrotto il digiuno (2 gol, dopo il black out iniziato il 6 ottobre) e nel pomeriggio in cui Pastore riavrà la sua chance. Il finalizzatore di coppa è però Schick: dopo la doppietta all'Entella, insieme con El Shaarawy sfida Chiesa e Muriel che recentemente hanno sempre fatto la differenza nel tiro al bersaglio.

STESSO PERCORSO - La Fiorentina, negli ultimi 2 match, ha realizzato 7 gol e presi 6, la Roma ne ha segnati 6 e incassati 5. I pregi e i difetti uniscono le rivali del pomeriggio al Franchi. «Sì, attualmente siamo due squadre simili. Efficaci davanti, vulnerabili dietro» ammette Di Francesco. Che insiste: «Contano la testa e la personalità. La nostra fase difensiva è da migliorare: pensavamo di aver ritrovato maggiore equilibrio, ma queste due partite ci hanno fatto capire che dobbiamo lavorare ancora tanto sotto l'aspetto mentale, di attenzione. Il difensore deve pensare sempre in negativo, cioè che da un momento all'altro può succedere qualcosa. Una squadra che ambisce ad arrivare in Champions non si può distrarre come è successo a Bergamo».


Il Cardiff di Sala offre 33 milioni. Ma Schick resta

IL TEMPO - VITELLI - Dallo shock all'idea Schick. Il Cardiff City ancora piegato dalla scomparsa del neo-acquisto Emiliano Sala, (le ricerche continuano finanziate privatamente dalla famiglia e dalle donazioni di molte persone tra le quali diversi calciatori), ma la Premier League va avanti e bisogna salvarsi. Ecco allora che, in attesa di capire se l'offerta del Leicester City di spedire gratis Islam Slimani (ora al Fenerbache) in Galles fino al termine della stagione come gesto di solidarietà diventi realtà, la dirigenza dei Bluebirds in puntato il ceco romanista

L'offerta arrivata a Trigoria è per un prestito oneroso a 2 milioni di euro fino al termine del campionato più 1 milione in caso di salvezza e un diritto di riscatto proposto a 30 milioni. Un'operazione che, se seguisse l'intero iter, porterebbe alla Roma un totale di 33 milioni (i giallorossi, due estati fa, ne stanziarono 42). Le chance che la trattativa possa anche solo essere presa in considerazione sono nulle, ma la buona notizia in casa Roma che, nonostante due stagioni con più bassi che alti, la valutazione dell'attaccante classe '96 resta elevata. Tornando al Cardiff City, arrivano le parole del manager Neil Warnock. "Non riesco più a dormire - ha detto trattenendo a fatica le lacrime - Emiliano mi aveva detto che avrebbe fatto tanti gol per farmi felice, ho pensato più volte di lasciare il club. Ho settant'anni, questa tragedia mi sta consumando".


Il vecchio contratto con Veltroni: cinque milioni per 6 anni

LEGGO - Le società ricollegate a Francesco Totti, avevano già collaborato con l'amministrazione capitolina per rispondere alle emergenze immobiliari della città: la Immobiliare Ten, una delle aziende del Pupone infatti già nel 2015, aveva stipulato con il Campidoglio un accordo per l'affitto di 35 appartamenti in via Francesco Tovaglieri, nel quartiere Alessandrino. Una locazione vantaggiosa per l'ex capitano giallorosso: il contratto infatti aveva una durata di 6 anni, e ha portato nelle casse della Immobiliare Ten ben 5 milioni di euro. Ma quegi stessi appartamenti erano finiti nell'occhio del ciclone a causa della scarsa manutenzione che veniva effettuata nello stabile: gli inquilini infatti riportavano infiltrazioni dai soffitti e la spiacevole presenza di scarafaggi all'interno delle case.

L'accordo fra Comune e Totti sarebbe stato possibile grazie all'aiuto di Luca Odevaine: l'allora capo di gabinetto dell'ex Sindaco di Roma Walter Veltroni risultava come presidente della commissione di gara.


Di Francesco: "Voglio la Coppa Italia. Con la Fiorentina basta distrazioni"

REPUBBLICA - FERRAZZA - E' ancora scosso per il pareggio in rimonta subito a Bergamo, e neanche vuole prendere in considerazione l'idea di non arrivare in semifinale di Coppa Italia. "Ci teniamo tanto, com'è giusto che sia, perché le competizioni sono tutte importanti — spiega Di Francesco — cercheremo di superare la Fiorentina, anche se non sarà semplice, fuori casa, davanti a tanti tifosi avversari". Oggi contro la viola (ore 18,15 diretta su Rai-Due), davanti a 1.500 romanisti che riempiranno il settore ospiti, i giallorossi proveranno a riscattarsi dopo i punti persi contro l'Atalanta, a quattro giorni dallo scontro diretto per il quarto posto, con il Milan. "Siamo simili alla Fiorentina, segniamo tanto e ne subiamo altrettanti — l'analisi del tecnico — Dobbiamo migliorare in difesa, questo è certo".

Confermati Nzonzi e Cristante — che saranno squalificati domenica contro i rossoneri, costringendo al rientro dal primo minuto di De Rossi — e uno tra Dzeko e Schick in attacco. "E' probabile giochi solamente uno dei due, visto che stanno raggiungendo la forma ottimale". Il primo pensiero alla Fiorentina, poi si penserà al Milan, anche se è inevitabile che le scelte della prima saranno legate anche alla seconda. "Dobbiamo crescere mentalmente, soprattutto in una gara secca come questa di coppa, evitando le distrazioni che spesso abbiamo". Sul fronte mercato, sta andando in prestito al Cagliari, Luca Pellegrini, stretto da Kolarov e non in piena sintonia comportamentale con Di Francesco. Monchi sta lavorando, in entrata, sul prestito di Vida,difensore quasi trentenne, vice-campione del mondo con la Croazia, in forza al Besiktas. Due milioni per il prestito, pia riscatto già fissato per la prossima estate.


L'urlo dei tifosi a Termini: «Svegliatevi». L'ex Nicolò già si specchia in Chiesa

IL MESSAGGERO - CARINA -  «Stai zitto c». Non il modo migliore per approcciarsi al quarto di coppa Italia. E sorprende che questo gesto di nervosismo sia arrivato da Manolas, uno dei beniamini accertati del pubblico giallorosso. Ieri, quando la squadra è arrivata alla stazioneTermini, un'esortazione in tipico slang romanesco «Aho svejateve, annamo eh» è stata respinta al mittente in maniera oltremodo stizzita dal greco. Anche Kolarov, poco dopo, non ha gradito lo stesso invito girandosi di scatto, e visibilmente contrariato, verso i tifosi. Ha bisbigliato qualcosa, non fermandosi, prima di essere affiancato da un dipendente del club che lo ha accompagnato al treno. Applausi invece per De Rossi e Dzeko. Fiorentina-Roma, insomma, inizia già nella Capitale. La gara che per Zaniolo ha un sapore speciale.

GIOVANE ITALIA - Proprio a il Messaggero, il papà del calciatore un paio di settimane fa raccontò l'addio inatteso da Firenze: «Per Nicolò è stato un momento di forte stress, non se lo aspettava. E se le devo dire la verità, ancora oggi non mi spiego il motivo di questa decisione». Questa sera incrocerà Chiesa. Avrebbero potuto giocare insieme a Firenze: lo faranno - al netto del pizzino di Paratici sugli obiettivi futuri della Juventus - in nazionale. Più punta Federico (5 centri a 2) anche se poi la media-gol per minuti giocati in campionato è simile (1 rete ogni 388 minuti per il giallorosso, ogni 359 per il viola). Più eclettico e preciso Nicolò (82,4% a 74,9% nei passaggi; 63,2% a 43,8% nelle conclusioni). Entrambi decisivi e in attesa di un rinnovo contrattuale. Se per Chiesa - decisivo negli ottavi contro il Torino con una doppietta - Corvino frena («Ha 4 anni di contratto ed è già il più pagato della rosa»), per Zaniolo Monchi ha già aperto al felice happy end«Ci vedremo a mercato concluso ma Nicolò rappresenta il nostro futuro».

ATTESA PER IL DIFENSORE - Capitolo mercato: la Roma ha offerto un prestito oneroso con diritto di riscatto a 7 milioni per il difensore Vida. Il croato (che chiede un ingaggio di 2 milioni più bonus) e il Besiktas (che ha già trovato il sostituto acquistando Lemos dal Sassuolo) vorrebbero invece tramutarlo in obbligo. Si continua a trattare con Monchi che sembra pronto ad accettare. In alternativa, dopo Atalanta-Juventus di domani, Monchi potrebbe effettuare un rilancio in extremis per Mancini. Luca Pellegrini, invece, andrà in prestito al Cagliari. In quest'ottica, sondaggio per Barreca (Monaco) ma oggi il terzino firmerà per il Newcastle.


Scartato dai viola, idolo a Roma: Zaniolo contro il suo passato

REPUBBLICA - CARDONE -  PINCI - Sulla carta ha già vinto Chiesa. Quella del famoso "pizzino" dimenticato dal ds della Juventus Paratici sul tavolo di un ristorante di Milano: 50 milioni la valutazione del gioiello della Fiorentina fatto dal dirigente juventino, "solo" 40 quella di Nicolò Zaniolo, la sorpresa romanista di questa stagione. Difficilmente quelle cifre soddisferebbero Della Valle e Pallotta, ma da domenica, con quell'appunto ritrovato, sono entrati entrambi nell'orizzonte di mercato della Juventus: risposte italiane all'idea Isco, costosissimo obiettivo straniero (nel pizzino non c'era: il Real lo valuta 75 milioni) della bulimia bianconera.

Oggi saranno avversari, in palio la semifinale di Coppa Italia, ma pure l'occasione del sorpasso per il trequartista giallorosso. Anche se proprio trequartista non è. "Una mezzala", dice di sentirsi lui. Lì gioca da quando a 10 anni la Fiorentina lo andava a prendere ogni pomeriggio: usciva mezz'ora prima da scuola, i genitori lo accompagnavano a Carrara dove arrivava il pullman per poi riaccompagnarlo alle 9.30 di sera. Una vita di sacrifici, poi la porta sbattuta in faccia alle soglie della Primavera: scartato perché il fisico non cresceva al ritmo del talento. Lo fece tutto insieme, 25 centimetri in 3 anni, da 1.65 a 1.90: a beneficiarne fu l'Entella, che lo aveva accolto. Lì Roberto Breda, oggi allenatore del Livorno, lo lanciò, tra i professionisti, in Serie B, a 17 anni, 8 mesi e 9 giorni. "Volevano che facessi debuttare altri ragazzi - racconta oggi - ma io risposi: mandatemi Zaniolo, che è più bravo. Aveva grandi doti fisiche e anche doti tecniche importanti, velocità. Soprattutto il carattere giusto: spesso i ragazzi sono timorosi o strafottenti o si sentono bravi dopo due allenamenti. Lui aveva una costanza da adulto. Tanti si perdono dopo la firma del primo contratto, lui no, neanche dopo salti avanti o dopo essere tomato indietro, nella Primavera dell'Inter. Ma una crescita esponenziale come quella che ha avuto non era immaginabile". Breda un paragone per Zaniolo lo scomoda: "Mi ricorda Stankovic per la capacità di giocare da interno, da mezzala, da mezzapunta. E' molto silenzioso, non parlava mai. Ma aveva idee chiare, ascoltava e cercava di mettere in pratica. Al debutto era emozionato e non gli ho detto nulla, ma alla prima palla ha quasi sfiorato il gol. Una freddezza da adulto".

Anche se adulto non è ancora: a Trigoria arriva ogni mattina accompagnato dalla mamma Francesca Costa, che con lui vive in una casa del quartiere Eur, a due passi dalla nuvola di Fuksas: i primi tempi si nascondeva nel sedile perché si vergognava a firmare autografi, ora s'è iscritto a scuola guida, nel frattempo se esce la sera - ed è raro- vengono a prenderlo gli amici, come Luca Pellegrini, terzino che la Roma sta cedendo al Cagliari e che un paio di volte lo ha convinto a seguirlo in discoteca. Al papa Igor Nicolò è legatissimo, ma lui, ex calciatore, è rimasto a La Spezia per gestire il suo bar Costa, acquistato dalla famiglia della moglie, e crescere la sorellina di Nicolò, Benedetta. Un quartetto a cui il numero 22 dalla Roma ha dedicato i suoi tatuaggi: la parola "Family" sul braccio, sulle gambe le date di nascita dei cari in caratteri romani e dedica alla sorella. Da qualche settimana ha anche una fldanzatina romana. Una carriera lampo, in 84 giorni dalla finale Primavera con l'Inter, da cui voleva scappare a gennaio dopo una serie di promesse disattese, alla convocazione in nazionale. Ma nonostante la notorietà le Feste le ha passate a casa sua, in famiglia, con gli amici di quando era bambino e col cane Nina, una femmina di carlino che adora. La Roma prova a limitarne l'esposizione: continuasse così, sarebbe dura davvero.