Graziani: "Belotti erede di Dzeko? L'ideale sarebbe metterli in coppia. Meité mi piace ma deve esser più pratico"
Ciccio Graziani, doppio ex del match di domani tra Roma e Torino, è stato intervistato dal portale tuttomercatoweb.com e ha parlato anche di Andrea Belotti, possibile erede di Edin Dzeko. Queste le dichiarazioni del campione del mondo con l'Italia nel 1982:
"Credo che l'ideale sarebbe fare giocare Belotti in coppia con Dzeko. Certo, il Gallo deve tornare quello di un anno e mezzo fa, ora non è più quell'attaccante di peso che fa la differenza. Se va via Dzeko, è necessario che Belotti torni ad essere quello dei tempi migliori. Anche perché Roma è una piazza difficile, se non segni avverti il peso delle responsabilità".
Altro obiettivo della Roma è Meité. Le piace?
"Sì, buon giocatore. Deve solo sveltirsi ed essere più pratico e più bravo ad inserirsi ma mi piace molto".
Roma-Torino che partita sarà?
"Giocando in casa, la squadra di Di Francesco ha un vantaggio. Il fattore campo è importante. In più la Roma recupera Dzeko e con l'Entella ho visto una squadra che sta bene. Mi è piaciuto anche Karsdorp. Credo che sarà una bella gara: al Torino mancano alcuni giocatori però può fare lo stesso la sua partita. La Roma ha un solo risultato a disposizione, la vittoria. Al Toro può andar bene anche il pari".
Il Torino è comunque chiamato ad un gran girone di ritorno...
"Se non lotta fino alla fine per l'Europa è un'altra stagione buttata al vento. C'è da dire che il Toro ha anche qualche attenuante perché è stato penalizzato da alcune decisioni arbitrali. Avrebbe potuto avere quattro punti in più e i discorsi sarebbero diversi. Con più fortuna e migliorando, il Torino deve lottare per entrare in Europa League. Se a sette giornate dalla fine è fuori dalla corsa europea è una stagione da buttare".
A. De Rossi: "L'Udinese si affronta come abbiamo affrontato la Juve. Sfida che va presa con le molle"
Alberto De Rossi, tecnico della Primavera giallorossa, è stato intervistato da Roma TV alla vigilia del match contro l'Udinese, in programma domani alle 12:00. Queste le sue dichiarazioni:
"L'Udinese si affronta come abbiamo affrontato la Juve, con lo stesso impegno e sacrificio. Non vedo in giro squadre cuscinetto quindi ci sarà da lottare e sacrificarsi molto, proprio come a Torino. I friulani giocano bene impostando dal basso, sono molto temibili e hanno quattro attaccanti veloci e molto tecnici. Hanno avuto tanti rigori perché stanno molto dentro l'area, quindi è una sfida che va presa con le molle. Se vogliamo ambire a un campionato diverso dobbiamo cercare di vincerla sacrificandoci con grande concentrazione e dimenticare Torino e ricordare solo che abbiamo vinto con quelle qualità".
L'esordio di Riccardi con la prima squadra?
"Una grande emozione. Lo dico sempre e lo conferma la società. Il nostro obiettivo principale è quello di mandare giocatori in prima squadra, poi potremmo anche non parlare più della partita di domani (ride, ndr). Poi ci giochiamo il campionato e ci piace vincere le partite, ma l'obiettivo resta quello".
Barella, l'Inter trova l'accordo col Cagliari per 40 milioni più 10 di bonus
L'Inter ha trovato l'accordo col Cagliari per Nicolò Barella. Secondo quanto riportato dal sito calciomercato.com, il centrocampista si trasferirà a Milano la prossima estate in cambio di 40 milioni più 10 di bonus. Il giocatore è stato accostato anche alla Roma ma i nerazzurri hanno anticipato la concorrenza.
Primeira Liga. Il Porto si impone 4-1 sul campo del Chaves
Il Porto vince 4-1 sul campo del Chaves. Il prossimo avversario della Roma negli ottavi di finale di Champions League ha raccolto i 3 punti in trasferta nella gara di oggi della Primeira Liga portoghese grazie alla tripletta di Soares ed ai gol di Gallo e Fernando. A questo punto, i Dragoes salgono a quota 46 in classifica e sono in vetta a +6 dal Braga secondo.
Ag. Celar: "Tifo Roma per la passione dei tifosi e quando Massara mi ha detto che lo volevano, sono corso da loro"
Amir Ruznic, agente di Zan Celar, è stato intervistato dal portale gianlucadimarzio.com e ha parlato del momento di forma dell'attaccante della Primavera della Roma, autore di 18 gol in 11 presenze stagionali. Queste le sue dichiarazioni:
“Io ho sempre creduto in lui. Non sono particolarmente sorpreso perché conoscevo le sue potenzialità, anche se una media gol del genere non è da tutti i giorni. Neanche per un fuoriquota come lui. Aveva bisogno di ambientarsi. Era arrivato in un contesto nuovo, non parlava la lingua e non conosceva nessuno. Ora si trova molto bene e anch’io lo vedo diverso. Ha un ottimo rapporto con Alberto De Rossi. Parla molto bene dell’allenatore, mi dice che per loro è come un padre”.
Lui simile a Dzeko?
“Giocano nello stesso ruolo, ma secondo me hanno caratteristiche diverse. Celar è più piazzato come struttura fisica, è cresciuto molto negli ultimi due anni sotto questo punto di vista. E nonostante questo è anche molto veloce”.
Poi Ruznic ricostruisce com'è andata l'anno scorso per il suo arrivo in giallorosso:
“L’ho proposto a lui e a Massara, loro sono andati a vederlo e hanno deciso di prenderlo. Con il Maribor ho ottimi rapporti e non ci sono stati problemi. La Fiorentina è stata la prima squadra ad arrivare sul ragazzo, ma in quel ruolo avevano già Gori e non volevano prendere un doppione. C’erano anche altri club su di lui, ma quando Massara mi ha detto che volevano prenderlo sono corso da loro. Sono un tifoso della Roma, in camera avevo il poster di Giannini. Abito vicino al confine con Trieste e lì tutti tifano Juve, Inter o Milan. Io ho scelto la Roma per la passione dei tifosi”.
Sul possibile debutto tra i grandi:
“Gli ho detto che la grande vittoria sarà quella. Per ora non ha ancora fatto niente, lo tengo con i piedi per terra, ma secondo me è pronto. Di Francesco è l’allenatore perfetto per lavorare con i giovani. Il ricordo più bello che ho insieme a lui è quando siamo usciti da Trigoria dopo aver firmato con la Roma”.
In merito al mercato dice:
“Ci sono state diverse richieste sia dall’Italia che dall’estero. Padova, Twente e Vitesse su tutte. Il club però ha deciso di non cederlo. Con i dirigenti dobbiamo rivederci a giugno per programmare il futuro del ragazzo. Sceglieremo un progetto che gli permetterà di giocare. Se la Roma ci darà garanzie sul fatto che Zan sarà la terza punta possiamo anche decidere di rimanere, altrimenti meglio andare altrove”.
Poi si è passati a parlare anche di un altro giocatore assistito da Ruznic Josip Ilicic, già in passato accostato ai giallorossi e risponde così:
“Sarebbe perfetto per la Roma”.
Schick giocatore più richiesto della Roma nel mercato di gennaio. Sondaggio del Tottenham, Monchi dice no
Patrik Schick nel mirino del Tottenham. Secondo quanto riportato da Sky Sport, l'attaccante ceco sarebbe il giocatore più richiesto della Roma in questo mercato di gennaio. In particolare, dopo l'infortunio di Harry Kane, il club londinese avrebbe effettuato un sondaggio per portare Oltremanica l'ex Samp ma la risposta dei giallorossi è stato un deciso no.
L’importanza dei leader giallorossi
INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma ha bisogno dei suoi leader. Il girone d’andata è trascorso tra alti e bassi, qualche bella sorpresa come il giovane Nicolò Zaniolo che si è messo in luce e qualche altro calciatore che ha faticato ad ambientarsi o a ritrovarsi.
La campagna acquisti estiva di Monchi è stata all’insegna del ringiovanimento della rosa e questo nel breve periodo ha creato delle problematiche acuite dagli infortuni di giocatori cardine come Edin Dzeko, Daniele De Rossi e, qualche volta, anche di Kostas Manolas.
Questi 3, insieme ad Aleksander Kolarov, rappresentano l’asse portante della squadra ai quali si sono aggiunti Lorenzo Pellegrini, Cengiz Under, Steven Nzonzi e Bryan Cristante ma la prima parte di stagione non è stata tutta rose e fiori neanche per loro.
L’ex Sassuolo ha faticato molto a trovare la collocazione che ne valorizzasse le capacità: il ruolo di interno nel centrocampo a 3 gli stava un pò stretto e la svolta è arrivata con l’infortunio di Javier Pastore e con il cambio di modulo, quando ha potuto esprimersi da trequartista dietro il centravanti. A quel punto, ha preso sicurezza e ha sentito la squadra più a sua immagine.
Percorso simile per l’ex Atalanta, anche se appunto veniva da una realtà diversa e dove era incastonato in un orologio ben oliato da mister Gasperini. Il suo ruolo di trequartista dietro il Papu Gomez e Petagna è stato abbandonato al suo arrivo nella Capitale, anche lui spostato nel ruolo di interno di centrocampo nel 4-3-3 di Di Francesco ed anche lui in evidenti difficoltà. Tutto è cambiato quando si è fatto male De Rossi ed il mister ha dovuto fare di necessità virtù inserendolo nei 2 della mediana nel nuovo modulo e promuovendolo a regista della squadra. Questa nuova collocazione tattica ha fatto sentire Cristante al centro del gioco e la sua leadership è cresciuta all’interno del gruppo.
Per quanto riguarda l’esterno turco, l’allenatore abruzzese ha sempre avuto piena fiducia nelle sue capacità. Under ha alternato prestazioni di livello (pure all’interno dello stesso match) ad altre più opache ma è comunque quasi sempre partito dal primo minuto. Di Francesco lo considera uno dei pochi in grado di saltare l’uomo, tirare da fuori area e servire assist interessanti per le prime punte.
Discorso un pò diverso per il centrocampista francese che veniva dal Siviglia. Nzonzi è il classico frangiflutti davanti alla difesa ed è stato preso come vice-De Rossi ed in quella posizione dà il meglio di sé, in aiuto ai difensori e nello spezzare la manovra altrui. Nel centrocampo a 2 c’è bisogno di gente un pò più dinamica e che sappia far ripartire l’azione e, pur avendo dei piedi buoni, non è nelle sue corde. L’altezza non lo facilita quando la squadra deve recuperare palla a campo aperto e spesso è in ritardo.
Florenzi da terzino non rende quanto potrebbe se spostato più avanti ma né Santon né tantomeno Karsdorp stanno dando le garanzie sufficienti per spostare con continuità il vicecapitano in altra posizione.
In difesa, il solo Manolas è una garanzia assoluta, con Marcano che sta provando a non rivelarsi il nuovo Moreno, Fazio che sembra l’ombra del giocatore dei precedenti campionati e Juan Jesus, che infortunio a parte, ogni volta che è stato schierato ha sempre fatto il suo (unica macchia: la rete di De Paul ad Udine). A sinistra, Luca Pellegrini ha avuto qualche chance ma non l’ha sfruttata nel migliore dei mondi, in particolare contro la SPAL, dove ha causato il fallo da rigore su Lazzari e da lì in poi ha fatto tanta panchina e subito qualche guaio fisico.
La sola certezza sulle fasce è Kolarov, che a novembre compirà 34 anni ed è stato definito dal ds giallorosso “il mio migliore acquisto alla Roma”. Il serbo è un leader nato anche se recentemente ha spiegato di non sentircisi ma quando parla lui, si vede che i compagni gli danno retta.
Stesso discorso vale per Edin Dzeko, mancato per 2 mesi e si è sentita la sua assenza sia per le prestazioni non all’altezza di Schick che per lo spessore del calciatore nello spogliatoio ed all’interno delle gare. Il suo score stagionale in campionato è di sole 2 reti (5 però in Champions) ma la sua partecipazione alla manovra è utile anche quando non segna perché attira su di sé gli avversari, fornisce assist e permette ai compagni di liberarsi per il tiro.
Altro giocatore determinante nello scacchiere di Di Francesco è Kostas Manolas, ormai considerato un capitano aggiunto dalla tifoseria. La foto che lo ritrae come l’unico calciatore romanista sotto la curva nella deludente sfida di Plzen persa 2-1 ha fatto breccia nel cuore della gente ed è sempre uno degli ultimi a mollare. In più è l’uomo del gol-partita contro il Barcellona nella splendida gara dei quarti di finale della passata Champions League e questo anche ha contributo a cementare il rapporto con i supporters romanisti.
Dulcis in fundo: Daniele De Rossi. Il problema alla cartilagine del ginocchio lo sta tenendo fuori dai campi di gioco da ottobre e nelle partite in bilico avrebbe fatto tremendamente comodo. Una su tutte: la sfida a Cagliari contro i sardi. Con il numero 16 in campo difficilmente gli ultimi minuti sarebbero stati gestiti così male dai giallorossi, ha i tempi di gioco ma sa anche quando far rallentare o accelerare il passo alla squadra, ne ha perfettamente in mano il controllo, magari sbaglierà qualche lancio ma quello non fa parte del suo repertorio ed era più congeniale ad un giocatore come Pirlo. De Rossi è un leader anche quando va ad abbracciare il compagno in difficoltà. Fotografia segnante quella in cui abbraccia Olsen dopo la vittoria a Torino coi granata all'esordio del portiere svedese, che spiegherà in seguito che quel gesto fu molto apprezzato e lo stesso fece prima con Doni, poi con Szczesny e con Alisson. Il ruolo del portiere è delicato e a Roma ancor di più e se una figura così carismatica ti dimostra la sua stima, ti rafforza nello spirito e nella voglia di contribuire al meglio per la causa. Altro momento importante in questi ultimi anni è quando lo stesso De Rossi andò ad abbracciare Dzeko al primo campionato italiano, quando l’ex City veniva criticato aspramente e il biondo centrocampista disse apertamente frasi irriguardose verso chi criticava il compagno.
Ecco, questi sono i giocatori che servono nel girone di ritorno, perché partiti Nainggolan, Alisson e Strootman, la Roma ha bisogno dei suoi elementi carismatici per dare una svolta a quest’annata.
Allenamento Roma. Lavoro tattico nella rifinitura pre-Toro, rientrano nel gruppo Manolas e Nzonzi
INSIDEROMA.COM - FRANCESCO GIOVANNI VENTURA - La Roma, dopo la conferenza stampa di mister Di Francesco, è scesa in campo per la rifinitura che come di consueto sarà prevalentemente tattica. Rientrano nel gruppo Manolas e Nzonzi.
I giallorossi continuano la preparazione in vista del match contro il Torino in programma domani alle ore 15 allo stadio Olimpico di Roma. Quelle che attendono gli uomini di Di Francesco sono partite importanti e che precedono la sfida contro il Porto valida per gli ottavi di Champions League.
Indisponibili - Non ci sono assenti per squalifica, tuttavia la Roma deve fare i conti con gli infortuni che hanno caratterizzato fino ad ora tutta la stagione. A partire da capitan De Rossi, vittima di un brutto infortunio al ginocchio che lo tiene fuori da diverse settimane, passando per Juan Jesus e Perotti ultimi ad essersi aggiunti all'infermeria giallorossa: il primo ha accusato una lesione del menisco interno del ginocchio destro ed è recuperabile per fine febbraio mentre il secondo ha riportato la solita distrazione muscolare al polpaccio. Per la gara contro il Torino rimangono in dubbio Florenzi fermato dall'influenza e Nzonzi, vittima di una frattura alla falange del piede sinistro, ma di nuovo nel gruppo.
Ballottaggi - riguardano soprattutto il reparto offensivo. La prima riguarda la corsia di sinistra e in particolare Kluivert ed El Sharaawy ma con l'olandese in condizioni fisiche migliori rispetto al Faraone come anche detto da Di Fra in conferenza. Dubbio su chi sarà il centravanti di riferimento giallorosso. Dzeko è in vantaggio rispetto a Schick che ha giocato in Coppa Italia lunedì.
Conferme - titolari inamovibili del 4-2-3-1 i vari Olsen, protagonista di belle parate nelle ultime partite, Fazio e Manolas, con il greco al centro di voci che lo vedrebbero lontano dalla capitale, Cristante, Lorenzo Pellegrini e Under.
Una Roma performante contro il Torino, nonostante le assenze
INSIDEROMA.COM - ELISA GIOCONDI - All’indomani della partita con il Torino, Di Francesco deve fare i conti con la rosa a disposizione.
La squadra si è allenata a Trigoria questa mattina e si sono ritrovati con il gruppo Manolas e Nzonzi, Florenzi è guarito dall’influenza che l’ha costretto ad un’assenza forzata e ha lavorato individualmente ma coi granata non ci sarà; esercizi in palestra per De Rossi, Mirante e Jesus e Perotti in infermeria per le terapie.
In forma smagliante, conferma il mister durante la conferenza stampa, Dzeko ed il ritrovato (si spera) Schick: il bosniaco non ha dato il meglio di sé di recente ma si è visto un netto miglioramento negli ultimi allenamenti, mentre il giocatore ceco continua la sua crescita.
Dzeko è favorito su Schick: il coach abruzzese continua a non essere del tutto soddisfatto del numero 14 di Praga, ribadendo che non deve accontentarsi e che contro l’Entella avrebbe potuto realizzare un terzo gol.
Anche Pastore è tenuto sott’occhio dalla partita con i liguri: "Contro l'Entella ha dato segnali positivi, ora deve acquisire continuità. La valutazione su Pastore viene stravolta dal fatto che può sembrare che non abbia questo gran passo, ma non l'hai mai avuto. Dobbiamo valutarlo per le sue qualità, per la capacità di mandare i compagni in porta”. Più accreditata l’ipotesi Karsdorp dal primo minuto contro la squadra torinese rispetto a Santon. Favorito Zaniolo su El Flaco: la continuità dei suoi compagni lo penalizzano, ma non è detta l’ultima parola. Di Fra rimane vago e spera di diffondere dubbi e perplessità anche tra i corridoi del club piemontese.
Palesemente in ripresa i ragazzi di Trigoria: ne hanno passate tante in questa stagione e finalmente il vento è cambiato. Con l’Entella non hanno abbassato la soglia dell’attenzione neanche per un minuto, dalla preparazione atletica al fischio d'inizio e ciò li ha portati al 4-0 di lunedì sera. Forse l’errore avuto in passato è stato quello di sottovalutare le squadre “minori” e il risultato è stato scadente: ricordiamo con amarezza la sconfitta impartita dall’Udinese, dalla Spal, dal Bologna. “Il fatto di approcciare alle partite in questo modo è un momento di crescita”. Non adagiarsi sugli allori è un segno importante, come non sottovalutare qualsiasi squadra si trovi sul campo.
Con la bella performance gustata lunedì contro l’Entella, ci avviamo verso il match di domani con uno spirito più ottimista e aggressivo del passato.
Roma, tra infortuni e ritorni
INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - La Coppa Italia ha confermato nuovamente il trend negativo in casa Roma con l'infortunio di Juan Jesus. La stagione dei giallorossi sembra essere maledetta, si contano infatti 25 infortuni di natura muscolare e 10 di natura traumatica, tra l’altro come per esempio nel caso di Pastore e Perotti, spesso si tratta di ricadute, una situazione che sembra non aver facile risoluzione e che va a complicare ulteriormente il lavoro dei medici di Trigoria.
Tra le varie situazioni negative ci sono però anche buone nuove, prime fra tutte il ritorno tra i convocati, per il match contro il Torino, di Manolas ed El Shaarawy. C’è ottimismo anche per Florenzi, anche se ieri il ragazzo di Vitinia aveva ancora la febbre alta. Difficile parlare di ritorno per quanto riguarda il francese Nzonzi, che ieri ha lavorato in campo ma non ancora in gruppo. Una cosa è certa, da adesso in poi la situazione infermeria per la Roma non può far altro che migliorare, o così si spera.
Nuove informazioni sulla terza maglia 2019-20. Ci sarà il colletto
Nuove indiscrezioni sulla terza maglia della Roma per la prossima stagione. Si sa che il colore scelto è il blu ma le ultime notizie segnalano che la divisa vedrà il ritorno del colletto. Questo è quanto riportato dal sito esvaphane.com.
L'Arsenal contatta l'agente di Zaniolo ma la Roma vuole rinnovargli il contratto sino al 2024
Nicolò Zaniolo nel mirino dell'Arsenal. Secondo quanto riporta il giornalista de La Gazzetta dello Sport Nicolò Schira tramite il suo profilo Twitter, i Gunners avrebbero avviato i primi contatti con Claudio Vigorelli, agente della rivelazione della stagione giallorossa. Dal canto suo, la Roma però non intende lasciar partire il giocatore e Monchi infatti è pronto a far sottoscrivere il rinnovo del contratto al giocatore sino al 2024. Questo il tweet:
#Arsenal is interested in Nicolò #Zaniolo for the next season. #Emery and Sanllehi have talked with his agent Claudio Vigorelli, but #Roma wants to renew him until 2024. #transfers #AFC
— Nicolò Schira (@NicoSchira) 16 gennaio 2019