Roma-Virtus Entella. Tutte le statistiche del match

Roma ai quarti di finale di coppa italia grazie alla vittoria casalinga per 4-0 contro l'Entella. I giallorossi affronteranno la Fiorentina il 30 gennaio al Franchi. L'ultima volta che la Roma aveva segnato 4 reti era stato nel 2017 contro la Sampdoria e sempre all'Olimpico. Quella  volta i marcatori furono Nainggolan con una doppietta, Dzeko ed El Shaarawy. Stavolta, a siglare una doppietta c'ha pensato Patrick Schick, il giocatore più discusso della squadra. La sua prima rete in questo match è la più veloce segnata dalla Roma in questa manifestazione, poiché la più rapida in assoluto fu realizzata ai preliminari di Europa League contro il Kosice dell'agosto del 2009 con l'illustre firma di Francesco Totti dopo soli 18 secondi dall'inizio dell'incontro. Il raddoppio è arrivato grazie alla segnatura di Ivan Marcano, 17° marcatore stagionale differente per i giallorossi: nessuna squadra della Serie A ne conta di più in tutte le competizioni in corso (unica a pari merito è l’Atalanta). Il difensore spagnolo è andato in gol dopo lo splendido assist di tacco del centravanit ceco, il quale è stato anche l'autore della terza rete. È la prima volta che da quando veste la maglia della Roma che l'ex doriano ha preso parte attiva a tre gol nello stesso incontro con 2 reti e un assist. Inoltre, analizzando altri numeri legati al match, la squadra di Di Francesco è andata in gol con il primo tiro sia del primo tempo che della ripresa, in entrambe le occasioni con il 14 giallorosso. In gol anche Javier Pastore, alla terza marcatura stagionale e prima nella competizione.


Riccardi: "Avevo i brividi solo all'idea di andare in panchina, entrare è stato ancora più emozionante"

Alessio Riccardi, centrocampista della Roma,  ha rilasciato alcune dichiarazioni a Roma TV al termine del match con la Virtus Entella. Queste le sue parole:

Da romano e romanista ha debuttato all'Olimpico, che effetto ti ha fatto?

"Da romano è un'emozione grandissima, già andare in panchina avevo i brividi, ad entrare ancora di più".

Ha detto di poter ricoprire più ruoli, avevi fretta di debuttare?

"Mi sono messo a disposizione del mister, qualsiasi ruolo andava bene".

Ci sperava in settimana?

"Ci speravo, quando sono stato chiamato avevo il cuore a mille e quando sono sceso in campo ho avuto i brividi".

Cosa le ha detto il mister?

"Di giocare tranquillo e in verticale come so fare".


Conferenza Stampa Di Francesco: "Vogliamo la finale di Coppa Italia"

Eusebio Di Francesco, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro l'Entella in Coppa Italia:

Cosa ci può dire degli infortuni di Perotti e Jesus? Si tornerà sul mercato?
"Ovvio che prima valuteremo gli infortuni e poi valuteremo il da farsi. Come ha già detto Monchi, interverremo solo per migliorare la rosa. Jesu ha un problema al ginocchio mentre Perotti al polpaccio. Li valuteremo ma sicuro non ci saranno contro il Torino"

Cosa di a Boscaglia che ha detto che è assurdo metterla in discussione?
"Lo ringrazio, ma guardo solo al mio lavoro e non alle voci. La squadra sta crescendo ed abbiamo lavorato bene negli ultimi giorni. Tranne qualche minuto oggi abbiamo fatto un ottimo palleggio e varie cose mi sono piaciute"

Si può trovare continuità nonostante gli infortuni?
"Purtroppo stasera ci sono stati vari infortuni ma per continuità mi riferivo alle prestazioni. Spero di recuperare tutti il prima possibile per giocarsela in tutte le competizioni. Nella Coppa Italia ci credo e vogliamo la finale. Ci servono tutti i giocatori e sto vedendo delle ottime cose in campo"

Un parere su Pastore?
"Pastore è un giocatore da ultimo passaggio e ci da una qualità in più di cui abbiamo bisogno. Pungolandolo nel modo giusto ritroverà continuità, ovviamente non deve fermarsi più"

Pensa che i tanti infortuni abbiamo influito sui risultati?
"Non si tratta solo degli infortuni o di dare colpa alla fortuna. A volte i risultati negativi sono dovuti anche alla bravura degli avversari o a dmeriti nostri. Ma spero che riusciremo a mantenere questa continuità"

Un giudizio su Riccardi?
"I ragazzi se meritano durante tutta la settimana devono giocare. Riccardi ritengo sia un ragazzo con la testa sulle spalle e tanta qualità. Voglio farlo giocare in tutti i ruoli per prendere meglio confidenza con il calcio dei grandi. Non deve avere un ruolo speficio, deve saper fare tutto. Come con Zaniolo all'inizio. Ma da qui a dire se Riccardi avrà un grande futuro non ve lo posos dire, deve lavorare ancora tanto"


Virtus Entella: "Abbiamo onorato la maglia fino alla fine" (foto)

Il percorso della Virtus Entella si interrompe agli ottavi di finale per mano della Roma di Di Francesco che ha saputo imporsi con un netto 4-0. Nonostante la sconfitta la formazione di Chiavari è soddisfatta del cammino nella competizione e per aver affronatato la Roma all'Olimpico. La società, attraverso un tweet sul proprio ufficiale Twitter ha voluto esprimere tutta la gioia per il percorso in Coppa Italia della squadra:

"Essere arrivati fino a qui è stato bellissimo, c'abbiamo provato onorando la Maglia fino alla fine. Grazie ragazzi!".


Molto più di una Coppa. Roma-Inter 2-1

INSIDEROMA.COM - FRANCESCO GIOVANNI VENTURA - Correva la stagione 2007-2008, quando la Roma di Luciano Spalletti disputava la finale della sessantunesima edizione della Coppa Italia contro l'Inter di Roberto Mancini. I gol dei giallorossi Mexes e Perrotta hanno fatto alzare a capitan Francesco Totti la nona Coppa Italia del palmares romanista.
Al minuto 36 sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Pizarro, Mexes è andato incontro alla palla e ha sparato al volo di destro sotto la traversa. Un gran gol che ha messo in evidenza la distrazione difensiva dei nerazzurri: nessuno ha seguito il francese, anche se tutti sanno che sui corner va sempre in avanti. Sempre la Roma trova all'inizio della ripresa il raddoppio con Simone Perrotta che sfrutta un uno-due ben costruito con Vucinic. Quasi inutile il gol di Pelé che accorcia le distanze. 
Quest'anno la Roma di mister Di Francesco, vittima di una prima parte di campionato non esaltante, ha come obiettivo la vittoria finale. Una vittoria per i tifosi ma più che altro per la società che ha bisogno di tornare a essere grande.


Roma-Virtus Entella 4-0 - Le pagelle dei giallorossi

INSIDEROMA.COM - FEDERICO FALVO - Primo impegno del 2019 con la Roma che trova il successo con un 4-0 che non ammette repliche. L'Entella non era certo un avversario ostico sulla carta, anche se nel primo tempo ha costrutio molto mettendo in difficoltà i giallorossi. Ma i ragazzi di Di Francesco sono riusciti a prendere in mano la partita e portare a casa i quarti di finale.
Ma vediamo come si sono comportati i giallorossi in campo:

OLSEN 6.5 - Nell'unico vero pericolo che capita dalle sue parti compie una doppia parata che salva il riusltato. Per il resto del match resta poco impegnato.

KARSDORP 6.5 - Torna titolare dopo diverso tempo e gioca con sicurezza e voglia. Ottime accellerazioni e sovrapposizioni per servire i compagni con i cross.

FAZIO 6 - Buona la prova del comandante, che dirige la difesa con esperienza e sicurezza.

JUAN JESUS SV - Nemmeno dieci minuti per lui, costretto a lasciare il campo per infortunio.
MARCANO (dal 9') 5.5 - Alla prima vera prova difensiva si fa beffare da Mota che ferma con un fallo da giallo. Si riscatta in chiusura di primo tempo con un tap-in che vale il 2-0. Chiude il match senza commettere errori o prendere rischi.

KOLAROV 6.5 - Dialoga bene con Kluivert sulla fascia di competenza e crossa spesso dalla trequarti per soprendere la difesa avversaria. In difesa è attento.

CRISTANTE 6.5 - Sfiora il gol con un tiro dalla distanza. Continua il match con ottimo possesso e buoni passaggi a liberare i compagni o aprire la difesa avversaria.

LO. PELLEGRINI 6.5 - Gioca pulito senza sbagliare e senza correre rischi. Fa vedere una sicurezza sia tattica che tecnica, facendosi trovare sempre pronto in ogni situazione di gioco.

RICCARDI (dall'82') 6 - Esordio assoluto per il giovanisismo classe 2001. Si rende pericoloso con un cross che esce di poco sopra la traversa.
PASTORE 6 - Torna titolare e ritrovare anche il gol che gli può dare sicurezza per il prosieguo della stagione. Prova spesso il filtrante per sorprendere gli avversari.

UNDER 6.5 - In avvio trova lo spunto per mettere in mezzo e servire l'assist a Schick. Continua a giocare concentrato e a cercare spunti per la rete personale.

ZANIOLO (dal 76') SV - Pochi minuti per lui contro la sua ex squadra.

KLUIVERT 6.5 - All'ultimo minuto viene schierato in campo per il forfait di Pastore. Gioca come lui sa, con tecnica e voglia, servendo un assist al bacio per Pastore.

SCHICK 7.5 - Dopo venti secondi sfoggia un ottimo colpo di tacco che porta in vantaggio la Roma. Sempre di tacco sforna l'assist per il raddoppio. In apertura di ripresa trova l'angolo giusto per la doppietta personale.


Destinazione Coppa Italia, la Roma pronta all'attacco

INSIDEROMA.COM - ELISA GIOCONDI - La Roma inizia la giornata con un obiettivo: la vittoria contro la Virtus Entella.
Fischio d'inizio all'Olimpico alle ore 21 e occhi puntati sulla formazione: grande rientro dal primo minuto di gioco per Pastore, che non era presente da inizio partita dal match contro il Viktoria Plzen in trasfera (da dimenticare); Schick confermato in attacco, mentre in panchina Dzeko e Zaniolo (più fresco e scattante di El Flaco). L'importante assenza di presenze forti come Manolas, El Shaarawy, Nzonzi, De Rossi e Florenzi, si farà sentire soprattutto perchè il mister non sta sottovalutando il club ligure: "L'’Entella gioca in Lega Pro ma ha le caratteristiche per la Serie B, ha un allenatore esperto e sono una squadra da prendere con le molle“.
Gli allenamenti di preparazione non hanno lasciato nulla al caso e i giallorossi a disposizione hanno lavorato duramente per questo incontro, proiettando davanti a loro il momento in cui avrebbero sollevato la Coppa.
La Roma ha fallito finora, è vero, ma questo la incita soltanto a fare meglio e lavorare più intensamente. Di Fra vuole la coppa, anzi, la esige e soprattutto deve superare se stesso: nella sua carriera da allenatore non ha mai superato gli ottavi di finale della competizione.
Certo, non è un compito facile data la limitata rosa a disposizione, ma si ritiene comunque soddisfatto di come hanno risposto i ragazzi alla preparazione.
"E’ un obiettivo importante, per noi lo è sempre stato, dobbiamo ambire a fare il meglio".

Con lo scudetto lontano, la Coppa Italia è il traguardo più concreto ma allo stesso tempo il più arduo per la Roma: negli ultimi anni hanno portato a casa la sconfitta in finale contro la Lazio, l'uscita dai giochi per mano (anzi, piede) dello Spezia e alla disfatta del Torino lo scorso anno.
I giallorossi devono, quindi, porre fine a questa scia di sciagure che si porta dietro e rompere la maledizione della Coppa Italia: l'antidoto al malocchio sarà composto, corni e amuleti a parte, da una buona dose di bravura, preparazione e gli artigli che i lupi capitolini posseggono.


Roma, saldo in centro

IL MESSAGGERO - TRANI - Di Francesco, in campo nonostante l'influenza, lavora con il gruppo attuale come se niente fosse. Cioè senza farsi distrarre dai rumors di mercato. Ma al tempo steso non cambia idea: attende il rinforzo a centrocampo. L'infortunio a Nzonzi, fermatosi martedì a Trigoria (lussazione alla quarta falange del piede sinistro), rafforza la tesi del tecnico che, per quasi 2 mesi, si è ritrovato con i giocatori contati in quel settore. De Rossi, del resto, è out da fine ottobre e Lorenzo Pellegrini abile solo da fine dicembre. In più abbondano i trequartisti e scarseggiano gli incontristi. e manca il play di ruolo. Indispensabile, quindi, l'acquisto e anche di sostanza. Eusebio se l'aspetta, pur rendendosi conto che il piano di Monchi, al momento, non prevede alcun movimento in entrata, possibile solo se si libera un posto all'interno della rosa.

PIAZZA DA AVVISARE Il ds non bluffa. Con la tifoseria e soprattutto con il tecnico. Lo scenario è, più o meno, annunciato. Nessun investimento di primo piano è previsto da qui al 31 gennaio. Appuntamento alla prossima estate. Con l'ennesima rivoluzione, in ogni reparto: il valore della nuova rosa dipenderà però dal piazzamento finale in campionato. Adesso è, invece, periodo di saldi. Così si cerca l'occasione, pure last minute, nei giorni conclusivi di questa sessione invernale di mercato. Monchi ha dettato la linea: non si acquista in questo mese solo perché bisogna farlo. Il giocatore deve essere pronto. Rinforzo, appunto. Di Francesco è d'accordo. Nessun Silva all'orizzonte, dunque, tanto per chiamare in causa l'esterno basso mancino accolto a Trigoria l'anno scorso. Difensore inutile e quindi colpo a salve. L'allenatore, confermando la sintonia con il suo principale e unico interlocutore, ha però chiesto che, in caso di mancato arrivo, la Roma sia chiara con la gente. Per non creare equivoci. Anche perché le principali rivali per il 4° posto, la Lazio e il Milan, pensano a qualche aggiustamento in corsa o hanno già migliorato la rosa. Gattuso, ieri a Marassi, ha presentato Paquetà da titolare contro la Sampdoria in Coppa Italia.

JOLLY SUL TAVOLO La Sampdoria, acquistando Gabbiadini, si prepara intanto a scaricare Defrel. Che, attualmente in prestito al club blucerchiato (Ferrero può riscattarlo con a 13 milioni), è pronto a rientrare nella Capitale. Dove, comunque, non si fermerà. Gasperini lo chiama all'Atalanta: Bergamo è la destinazione migliore per l'attaccante e per Monchi. Che lo userebbe come lasciapassare nella trattativa per Mancini, il difensore centrale da prendere a giugno. Anche il Milan, intanto, sta valutando Defrel.

IN STAND BY Si guarda al futuro, insomma, più che al presente. Se andasse subito via Marcano, arriverebbe però il centrale difensivo di scorta: il preferito di Monchi è il giovane Kabak, 18 anni, del Galatasaray. Ma la priorità rimane il centrocampista: chiesto il gradimento del regista Arijan Ademi, 27 anni, capitano della Dinamo Zagabria. Il profilo è per certi versi giusto: low cost ed esperto. Croato e naturalizzato macedone, è passato da una nazionale all'altra. Entrato in lista nella la prima settimana di mercato, può anche uscirne come è successo ad altri, play o intermedi che siano. Tanto il tempo non manca, fino al 31 gennaio, per accontentare Di Francesco.


L'ora Schick: la Roma ci crede ancora, però aspetta una svolta

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Altra occasione da non sprecare per Patrik Schick, che domani contro l’Entella proverà a ritrovare la via del gol. Riguardo il suo immediato futuro, ieri è intervenuto il suo procuratore. «Resta alla Roma, non ci sono dubbi – le parole del procuratore Pavel Paska - Ho parlato con Monchi, mi ha assicurato che la società è l’allenatore puntano molto su Patrik. Abbiamo avuto molte richieste ma non si muove».

Sembra ovvio che i prossimi mesi saranno decisivi per il futuro, sia il suo che probabilmente di  di tutto il reparto offensivo della Roma. Ovvio che il discrimine sarà il piazzamento finale della Roma, cioè se si qualificherà o meno alla prossima Champions. Del rinnovo (con spalmatura) di Dzeko per il momento non si parla più, anche se l’ipotesi non è accantonata. Difficile escludere delle possibili rivoluzioni estive: nel mirino di Monchi resta sempre Batshuayi del Chelsea (ora in prestito al Valencia) e viene seguito Belotti del Torino (come ha rivelato Monchi in settimana nel forum «Gazzetta»), anche se il club granata non ha intenzione di privarsene ed è sempre protetto da un clausola di rescissione da 100 milioni.


Da Taccola a Zaniolo, il romanismo è in Virtus Entella

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Ne ha vinte 9 su 14, partendo in ritardo di sei partite: doveva essere in B, invece gioca in C. Per mesi è stata ferma, in attesa di. Poi sì, si va in B, poi no. Lo strano caso dell’Entella è di dominio pubblico, fa quasi tenerezza, oltre che - come al solito - giurisprudenza. La Virtus dell’Entella è di sentirsi piccola ma di sognare in grande: mostra ironia davanti a - come la definiscono ironicamente da Chiavari - un super avversario come la Roma. La “super Roma”, anzi, come da tweet del 10 gennaio scorso. Ti prende in giro, perché tanto se perde era nelle cose, se vince è stata fatta l’impresa. Ci sta. «Eravamo consapevoli di essere piccoli, ma non credevamo fino a questo punto. Lo sapevate che lo stadio Olimpico di Roma è 13 volte più grande dell’intero stadio di Chiavari?», come da tweet datato 11 gennaio. Wow, l’Olimpico, come a dire: la bocca del leone.

PRECEDENZE ONORARIE L’Entella non sa - ma lo sa - che la Roma in Coppa Italia ha perso anche con lo Spezia, 2015. Era una super Roma anche quella. Giocava ancora Totti, che hanno ricordato - come da tweet del 9 gennaio - «da solo ha segnato più gol con la maglia giallorossa di quanti ne abbia fatti l’Entella in serie B». L’Entella, eccola, domani sera, ore 21, farà un freddo da Chiavari, con dentro un Icardi, che non è Mauro, ma Simone, romano e romanista, che se segnerà esulterà (ha detto), che ha giocato nei giovanissimi giallorossi con Lorenzo Pellegrini, con Montella allenatore. Ecco, l’Entella, quella che aveva aperto le porte a Cassano, in uno di quei giorni in cui non smetteva di giocare. Ecco l’Entella, quella di Simone Benedetti, che è nato nell’aprile del ‘92 e il papà, Silvano, è arrivato alla Roma qualche mese dopo. Poteva nascere a Roma, ma è nato a Torino. Difensore era Silvano, difensore è Simone. Silvano marcava van Basten, Simone Dzeko, o magari Schick.

Ecco, l’Entella, che fu di Giuliano Taccola e del piccolo Zaniolo. Dall’uno all’altro, l’abbraccio di una vita di calcio. «Penso sia il punto più alto della storia del club. Andiamo a Roma per goderci lo spettacolo dell’Olimpico, per goderci l’emozione dell’Entella con una squadra di Serie A. Poi, mai dire mai», l’auspicio e il realismo di Antonio Gozzi, presidentissimo dell’Entella dal 2007. Contro la Roma dopo aver vinto il derby con il Genoa.Un’impresa tira l’altra, o una basta e avanza, forse. Non la penserà così Roberto Boscaglia, tecnico dell’Entella. Che come obiettivo ha il rientro immediato in B. Altro che coppa Italia, che una volta era l’obiettivo della super Roma.Oggi, boh.


Schick resta e gioca subito

IL TEMPO - AUSTINI - Ricomincio da Schick. È un motto che riunisce i «boss» della Roma in questo inizio 2019: Monchi non lo vende e non lo dà in prestito, Di Francesco lo fa giocare. Domani si ricomincia dalla Coppa Italia con l’Entella e il tecnico, che in carriera non ha mai raggiunto i quarti del torneo, è orientato ad affidarsi all’attaccante ceco dal primo minuto, tenendo inizialmente fuori Dzeko, pronto poi a riprendersi il posto da titolare contro il Torino sabato prossimo in campionato.

Una scelta legata alla gestione, al turnover ma anche un segnale per Patrik: d'ora in poi uno spiraglio per sovvertire le gerarchie in attacco c'è. Nella prima parte di stagione Schick e Dzeko hanno segnato due gol a testa in Serie A (il bosniaco ne ha aggiunti 5 in Champions) ed entrambi nel complesso hanno deluso più che convinto. Da una parte un bomber esperto, prima coinvolto nella generale, ingiustificata e imperdonabile «depressione» dei senatori per le partenze estive dei tre big Alisson, Nainggolan e Strootman, poi bloccato dall’infortunio più rognoso da quando veste giallorosso. Rientrato col Sassuolo, titolare a Parma, Edin non ha ancora completato il rodaggio e Di Francesco gli vuole concedere qualche giorno in più di allenamento.

Dall'altra parte Schick ha continuato in questi mesi a scontrarsi con il suo grande nemico: la personalità. Lo ha detto Monchi («il problema non è il calciatore ma piuttosto la persona che a volte non trova la dimensione ideale per sviluppare quello che può fare il giocatore»), lo ha ribadito persino il suo agente Paska: «Il problema di Schick non è il calcio ma la sua personalità. A volte - spiega il procuratore in un’intervista a un portale ceco - non sa cosa fare. In allenamento è molto forte, ma queste abilità non riesce sempre a metterle in mostra nelle partite». Un limite enorme, soprattutto se da gestire in una piazza esigente come Roma e per questo «avevamo pensato al prestito - continua Paska - ma non avevamo garanzie che avrebbe funzionato. Ho incontrato Monchi due volte a Roma, il messaggio è stato chiaro: Patrik resta, il club punta su di lui per il futuro. Abbiamo ricevuto delle offerte importanti da Inghilterra, Germania, Spagna e Italia. Mala sua partenza non è più d'attualità». 

Lo sarebbe invece per Marcano, che ha però rifiutato il prestito al Galatasaray e, in generale, non vorrebbe cambiare squadra per soli 6 mesi. Idem Karsdorp, mentre su Coric c’è l'interesse di Chievo e Sassuolo. Deve partire almeno uno di loro per liberare spazio salariale e nelle liste e far posto al centrocampista che Monchi vorrebbe acquistare, ma non ha ancora scelto. Altrimenti, si rischia di rimanere così.


Difesa, l'idea resta Kabak. In mezzo si studia Ademi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma studia il mercato alla ricerca dell'occasione giusta Tra i profili monitorati per la difesa c’è sempre quello di Ozan Kabak: 18 anni, turco del Galatasaray, con una clausola rescissoria da 7,5 milioni di euro. Non trovano conferme invece le voci circolate ieri su Matheus Guedes del Santos.

Spunta invece un nome nuovo per il centrocampo: Arijan Ademi, 27 anni, centrocampista centrale della Dinamo Zagabria e nazionale macedone. Il costo è accessibile: 4-5 milioni. Nel frattempo, in questi giorni Gregoire Defrel rientrerà dal prestito dalla Sampdoria, ma la Roma dovrebbe girarlo all’Atalanta.