FIGC, Gravina: "Proporremo all'Uefa di soprassedere alla disputa dell'Europeo"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Sportmediaset dei temi che verranno trattati nella riunione di martedì prossimo:

"Proporremo all’UEFA di soprassedere alla disputa dell’Europeo per portare a termine i campionati: riteniamo che sia più giusto e più corretto dare l’esatta definizione a tanti sacrifici, impegni, investimenti portati avanti dalle nostre società. L’Italia è due settimane avanti rispetto alle altre nazioni, quindi ciò che riusciremo a programmare noi oggi per gli altri sarà complicato, perché non hanno ancora l’esatta dimensione del problema. Noi vogliamo completare i campionati ed è chiaro che la discriminante è la presenza dell’Europeo, un evento sul quale anche noi abbiamo investito tante energie e sacrifici. Martedì affronteremo questo tema".


Mancini: "Euro 2020? Martedì sapremo meglio. La cosa più importante è tutelare la salute di tutti"

Roberto Mancini, CT della nazionale, ha rilasciasto un'intervista ai microfoni della Rai per parlare del periodo che sta vivendo il calcio europeo durante questa epidemia da Coronavirus:

SU EURO 2020
"Martedì credo che sapremo meglio tutto, anche come andrà a finire questa stagione. Se rinvieranno l'Europeo, i campionati potranno finire tranquillamente. Quindi da martedì potremo affrontare quest'argomento. Per me va bene tutto, la cosa più importante è tutelare la saluta di tutti. Avremmo vinto quest'anno, vinceremo il prossimo. Siamo aperti a tutto, anche a giocare a novembre. Sono sicuro che quando ricominceremo sarà ancora tutto più bello, perché ritroveremo la libertà e sono convinto che anche noi riusciremo a fare molto di più. Queste situazioni ti fanno capire tante cose e diventare migliori, spero accada anche ora".

SUL LAVORO DEI CALCIATORI E SULLA SERIE A
"Per un professionista è difficile rimanere fermo per più di un paio di giorni, credo che ognuno si allenerà con tapis roulant e attrezzi vari. In questo momento qualsiasi allenatore la pensa allo stesso modo, cioè di lasciare i calciatori a casa dandogli magari un programma. Bisognerà aspettare martedì per vedere cosa accadrà all'UEFA, se si deciderà quindi di rinviare l'Europeo o no. I problemi che abbiamo noi ora li avranno le altre nazioni prossimamente, quindi attualmente ci sono delle cose più importanti del calcio. Non ci aspettavamo tutto questo, in Italia ci siamo fermati prima degli altri e speriamo possa anche finire presto. Al momento c'è voglia di tornare alla vita normale, lo capisco, ma bisogna avere pazienza. Innanzitutto bisogna tutelare la salute di tutti gli italiani, quando inizierà a migliorare la situazione potremo pensare al campionato".

SULLE CONVOCAZIONI
"In questo momento è difficile parlarne, certamente c'era una lista di calciatori abbastanza sicuri e qualche dubbio. Chiaramente, se l'Europeo dovesse slittare di un anno, potrebbe esserci qualche cambiamento in più. Tanti calciatori sono giovani, un anno in più tra Serie A e coppe internazionali potrebbe dar loro un po' d'esperienza in più. Mancavano ancora dei mesi agli Europei e c'erano già dei dubbi, ce li saremmo portati fino al momento delle convocazioni. Se dovessero slittare, avremo un anno in più per pensarci. Zaniolo? Lo avremmo aspettato fino a maggio ma senza forzare niente, non sarebbe stato giusto".

SULLE ALTRE NAZIONALI
"La Francia è sicuramente la più collaudata, quella che partirà per vincere. Spagna e Olanda hanno iniziato come noi, forse sono un anno più avanti, e c'è anche l'Inghilterra che è una squadra abbastanza giovane, reduce da un grande Mondiale. La Francia è avanti, le altre sono sullo stesso piano".


Da Acerbi e Immobile a Pellegrini sul web scatta la solidarietà del calcio

IL MESSAGGERO - L'emergenza coronavirus ha costretto il governo a emanare misure molto importanti per salvaguardare la salute di tutti, come quella di restare a casa ed evitare il più possibile ogni uscita non necessario. Questo però non ha fermato le raccolte fondi per beneficenza per aiutare gli ospedali italiani che stanno facendo di tutto per arginare questo virus. Una su tutti è stata quella lanciata dalla community social Chefaticalavitadabomber, che ha sfidato i giocatori a effettuare dei palleggi con un qualsiasi oggetto presente dentro casa. Il primo ad aderire è stato il difensore della Lazio Acerbi, seguito dal compagno di squadra Ciro Immobile, per poi passare anche dalle parti della Roma con Lorenzo Pellegrini. Il club giallorosso si era già dimostrato molto sensibile al tema quando, anche insieme all'Inter, erano state donate mascherine per provare a farle avere a tutti coloro che non erano stati in grado di acquistarne una.


Italia-Germania, annullata ufficialmente l'amichevole

A seguito della decisioni prese dai governi di evitare eventi pubblici con assembramenti di persone superiori a cento persone, la Federcalcio tedesca ha ufficializzato l'annullamento dell'amichevole contro l'Italia di Mancini, in programma il 31 marzo a Norimberga. Adesso la Federcalcio italiana parteciperà nella giornata di martedì alla riunione indetta dalla Uefa per decidere il da farsi in vista di Euro2020.


Trattativa Roma, motori al minimo e Premier nel mirino

CORRIERE DELLA SERA - L'emergenza coronavirus ha rallentato anche la trattativa per la cessione della Roma. Al momento non si capisce quale potrà essere l'esito finale, ma in caso di mancata cessione a Friedkin, Pallotta sarà pronto a compensare l'aumento di capitale di 50 milioni necessario per il mercato estivo e a non abbandonare la società. I soci però sanno che quando e se la trattativa riprenderà allora sarà tutto diverso, soprattutto il prezzo del club giallorosso che potrebbe essere rivalutato.

Nel frattempo però la Roma inizia a pensare alla prossima stagione. In particolare il tentativo sarà quello di riconfermare tutti i giocatori presi quest'anno dalla Premier League, quindi Smalling, Mkhitaryan e Zappacosta. Per il reparto difensivo sembra esser stato proposto il difensore argentino Marcos Rojo, attualmente all'Estudiantes ma di proprietà del Manchester United.


Tremano i prestiti, e se la A finisce a luglio?

GAZZETTA DELLO SPORT - L'emergenza coronavirus ha fermato tutti i maggiori campionati europei, costringendo la Uefa e le varie Leghe nazionali a prendere decisioni drastiche per portare a termine ogni competizione. L'idea sembra essere quella di rinviare i prossimi Europei di calcio per poter concludere i propri campionati. Ma la domanda sembra essere relativa ai giocatori in prestito; se, come ipotizzato, si giocassero le partite di A e si dovesse finire a luglio, tutte le squadra con giocatori in prestito fino al 30 giugno come farebbero a schierarli? La situazione è particolare e  verrà trovata una soluzione, che potrebbe prevedere il prolungamento in via straordinaria dei prestiti.

Una delle società che sarebbe molto colpita da questa situazione sarebbe la Roma. I nomi sarebbero quelli di Smalling e  Mkhitaryan, che i giallorossi stanno provando a trattenere nella Capitale anche nella prossima stagione, ma che rischiano di tornare in Inghilterra prima della fine del campionato. Per sapere quale sarà il da farsi bisognerà aspettare la decisione che verrà presa martedì dalle federazioni nazionali e dalla Uefa.


La Roma prepara l'asse Premier. In difesa c'è Rojo

GAZZETTA DELLO SPORT - Mentre l'emergenza coronavirus ha bloccato la Serie A, la Roma inizia a pensare al futuro. Nei piani della società giallorossa e del ds Petrachi ci sono come obiettivi vari giocatori della Premier League. Prima di tutto l'idea sembra quella di chiedere al Chelsea il rinnovo del prestito di Zappacosta, terzino che a causa di un brutto infortunio non scende in campo da settembre. Inoltre dal Manchester United il ds vorrebbe confermare Smalling e Mkhitaryan, che sono diventati perni fondamentali del gioco di mister Fonseca. La trattativa più complessa sembra essere quella del difensore inglese, che lo United non vorrebbe lasciar andare via a titolo definitivo, e qualora ciò avvenisse i Reds sembra abbiano proposto alla Roma il difensore argentino Marcos Rojo, attualmente in prestito all'Estudiantes. Il valore del cartellino si aggira intorno ai 10 milioni di euro, considerato anche che il suo contratto è in scadenza nel 2021.


Derby di bontà. Se i campioni palleggiano in video: “Noi, giocolieri a caccia di fondi”

LA REPUBBLICA - L'emergenza coronavirus ha fatto nascere molte iniziative di beneficenza in tutta Italia. In ambito sportivo ha fatto parlare di sé quella di Che fatica la vita da bomber, che ha sfidato i vari calciatori a palleggiare con un oggetto strano dentro casa, postare il filmato con l’hashtag #chefaticapalleggiare, taggare altre persone e ovviamente donare attraverso un link indicato per sostenere le strutture ospedaliere. In casa Roma ad aderire subito è stato il centrocampista Lorenzo Pellegrini, che ha invitato tutti, tifosi e non, a fare la propria parta in questa situazione particolare.


Zaniolo sorriso giallorosso

IL TEMPO - BIAFORA - Il momento è difficile per tutta la popolazione italiana ed è dura trovare spunti positivi. Uno può riguardare Nicolò Zaniolo, che ha superato il giro di boa dei due mesi dall’operazione al legamento crociato del ginocchio, infortunio patito nella partita di campionato di inizio gennaio contro la Juventus. Il numero 22 della Roma aveva dovuto dire forzatamente addio al sogno di disputare la prima grande competizione internazionale con la maglia dell’Italia, ma le ultime notizie su un più che probabile slittamento dell’Europeo in programma quest’estate possono essere accolte come un segnale positivo per il classe 1999, pronto a dare il proprio contributo alla nazionale appena sarà pronto.

L’iter di recupero del giovane talento giallorosso prevedeva in questi giorni una visita con il professor Mariani, appuntamento che per forza di cose è stato rinviato a data da destinarsi. Nel controllo andato in scena a 30 giorni dal brutto ko i medici avevano riscontrato l’ottimo stato del ragazzo, soprattutto dal punto di vista muscolare: ha perso un solo centimetro di massa nel quadricipite destro, quello che sostiene il ginocchio operato. Nella testa di Zaniolo, che dava per sfumato l’Europeo, il giorno fissato sul calendario per tornare era quello del ritiro estivo della Roma, ma magari con il possibile completamento del campionato nei giorni finali di giugno ci potrà essere una convocazione simbolica prima delle vacanze. E forse una fugace apparizione.

Intanto ieri è stato il secondo giorno di riposo dei tre totali concessi da Fonseca alla squadra. L’allenatore e la società stanno ragionando con tutta calma sul da farsi dopo la sospensione delle coppe europee e si sta valutando attentamente come gestire le sedute di lavoro del gruppo, che comunque ha ricevuto i "compiti a casa" per mantenere lo stato di forma. Sui social i più attivi sono stati Dzeko, Pellegrini e Spinazzola, che hanno postato foto e video degli allenamenti svolti insieme alle rispettive compagne.

Nessun aggiornamento di rilievo sul fronte della trattativa tra Pallotta e Friedkin, finita in stand-by quando si era veramente vicini alla meta (probabilmente il closing definitivo avrebbe subito comunque uno slittamento, anche con le firme preliminari). I protagonisti aspettano di capire l’evoluzione dell’emergenza e l’impatto che avrà sui conti dell’economia calcio in generale e in particolare su quelli del club giallorosso, che ha chiuso in leggero rialzo l’ultima seduta della settimana in Borsa. Al momento è tutto fermo per il passaggio della proprietà nelle mani del gruppo texano.

 

 


Serie A, lunedì riunione tra i club per decidere la data entro cui riprendere il campionato

La Serie A rimane bloccata dall'emergenza coronavirus. Per decidere il da farsi in vista della ripresa per lunedì mattina è stato previsto un incontro, in conference call, tra alcuni club del massimo campionato italiano. L'idea sembra quella di allinearsi alla decisione presa dalla Serie B: considerando il possibile slittamento di Euro2020 l'idea è quella di riprendere le partite entro e non oltre il 9 maggio, per poter concludere il campionato nel periodo estivo. La data non è casuale, infatti se non fosse possibile riprendere i match entro quel limite si ipotizzerà una conclusione del campionato anticipata, anche se l'assegnazione d'ufficio dello scudetto sembra non essere una soluzione accettabile.


Stop alla Champions, Europei verso il rinvio al 2021

LA REPUBBLICA - La Uefa, di fronte all'effetto domino della sospensione dei principali campionati europei, ha rinviato a data da destinarsi le partite di Champions ed Europa League in programma la prossima settimana. Una decisione tardiva  che segue l'aumento dei casi di coronavirus fra giocatori e staff, con conseguenti quarantene.
Degli Europei invece la Uefa discuterà martedì. Saranno collegate in videoconferenza le 55 federazioni europee del calcio, il sindacato internazionale dei calciatori, l'Eca che raggruppa parte dei club e la European League. Sposando la proposta della Lega di Serie A, l'associazione delle 26 leghe nazionali chiede che appena possibile si torni a giocare campionati nazionali e coppe per club. Gli Europei, in calendario dal 12 giugno al 12 luglio, dovranno essere spostati. Due ipotesi: in autunno, in una parentesi dei campionati, o nell'estate del 2021, facendo slittare il mondiale per club della Fifa.


La serrata del calcio

CORRIERE DELLA SERA - Non si gioca più in Europa, con l'eccezione di pochi stati che ancora vanno avanti a porte chiuse. La serrata è di fatto totale. Per i più ottimisti si potrà rialzare la serranda non prima del 31 marzo, perla stragrande maggioranza lo stop è a tempo indeterminato. Si è piegata anche la Uefa, costretta ad arrendersi all'emergenza coronavirus. Interrotte Champions e Europa League, cancellati gli impegni delle Nazionali, anche l'amichevole dell'Italia con Inghilterra a Wembley del 27 marzo e di certo salterà pure quella con la Germania, ancora in programma, a porte chiuse a Norimberga il 31 marzo. Proprio la Germania è stata l'ultima a capitolare. I tedeschi avevano deciso di giocare a porte chiuse nel weekend, hanno fatto retromarcia e sospeso le attività. La questione economica è cruciale. I bilanci sono già in sofferenza e scivoleranno nel profondo rosso a breve. Si spera in qualche modo di riprendere i campionati, magari a maggio e giocando fino a fine giugno. Per questo c'è l'idea della Lega Calcio di una deroga al contratti dei calciatori, prorogando la scadenza del 30 giugno al 15 luglio. E in ballo la sopravvivenza del sistema sportivo, non solo del calcio.