A Fonseca piace Marcos Antonio, talento dello Shakhtar
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Non aveva neppure 19 anni Marcos Antonio quando Paulo Fonseca lo fece esordire con lo Shakhtar. Il ragazzino, un centrocampista con le caratteristiche offensive ma che in campo si ispira a Casemiro, deve ancora compiere 20 anni ed oggi è nelle mire della Roma. Il tecnico portoghese lo ha segnalato, Petrachici sta lavorando. Il profilo corrisponde esattamente a quello che sta cercando il club giallorosso: giovane, abile tecnicamente, ambizioso, non carissimo. In realtà a Trigoria lo avevano già osservato lo scorso anno, ma si era poi preferito puntare su giocatori più pronti come Veretout e Diawara. Oggi, considerando che Cristantepotrebbe essere sacrificato per ragioni di bilancio, la Roma invece ha bisogno di un uomo in più in mezzo al campo.
Roma, il piano per tenere Mkhitaryan un altro anno
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Esattamente un mese fa, subito dopo il fischio finale di Roma-Lecce, fu molto chiaro: “Qui mi sento bene, ma è ancora presto per poter dire se rimarrò a Roma o meno. Vediamo che cosa decideranno Roma e Arsenal. Una cosa però posso dirla, qui mi piace tutto: la città, la squadra, i tifosi“. Henrikh Mkhitaryan non poteva sapere di come il Coronavirus avrebbe poi sconvolto il futuro, ma di certo in questo momento c’è che la Roma sta provando a lavorare sotto traccia con Mino Raiola, agente del giocatore, per cercare di trattenere l’armeno. L’ostacolo più grande per la permanenza del fantasista è che il suo contratto con l’Arsenal scade nel 2021. Il che vuol dire che il prossimo anno non potrebbe andare il prestito; la strategia di Raiola è dunque di farlo rinnovare con i Gunners (a 7,5 milioni l’anno), per poi farlo tornare altri 12 mesi in giallorosso. È possibile però che il club londinese voglia trattenerlo o cederlo solo a titolo definitivo e non è detto che la Roma a 25 milioni di euro voglia fare l’investimento sul giocatore.
Veretout, il pilastro di Fonseca
IL TEMPO - BIAFORA - Tra i pilastri della Roma di Fonseca prima dello stop alle competizioni c’era sicuramente Jordan Veretout. Il mediano francese è al sesto posto assoluto per minutaggio in stagione, alle spalle di Pau Lopez, Dzeko, Kolarov, Mancini e Smalling. Spesso si è discusso della necessità di farlo rifiatare, ma ora, come tutti, sta approfittando dello stop forzato per ricaricare le batterie: “Penso che la decisione più saggia sia quella di restare a casa. Speriamo di riprendere il più rapidamente possibile ed essere il più presto possibile pronti per giocare, però bisogna fare attenzione e non giocare con la salute delle persone“, ha detto a Canal Plus. Ha poi proseguito parlando dell’impegno della Roma contro il Coronavirus: “La Roma in Italia è una grande società, ha fatto dei bellissimi gesti nei confronti della popolazione e i tifosi hanno seguito l’esempio. Il club ha un grande cuore, possiamo esserne fieri“.
Gravina: "Mia l'idea dei play off ma non ha riscosso successo. Serie A? Si potrebbe ripartire anche il 20 maggio"
IL GIORNALE - Al quotidiano ha rilasciato un'intervista il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ed ha parlato dell'emergenza Coronavirus e delle situazioni messe in campo dal calcio. Le sue dichiarazioni:
Presidente Gravina mentre il virus infuria, assistiamo al balletto delle date per l'inizio degli allenamenti in serie A: non è il caso di parlare chiaro?
«Ne sento di tutti i colori e ai miei interlocutori ripeto un concetto molto semplice: noi abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella data, per ora, fa fede. Il resto è solo chiacchiericcio».
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Le tre date immaginate per la ripresa del campionato, 3, 10 e 17 maggio, sono ancora valide?
«Ripeto da sempre: si tratta solo di ipotesi e non di una certezza. Ne aggiungerei un'altra: andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale».
Si è arreso all'idea del play-off?
«Era una mia proposta, non ha riscosso successo e ne ho preso atto. Chi ha responsabilità, così deve comportarsi in queste ore perché non possiamo permetterci di offrire l'immagine di un settore divorato da polemiche intestine, visioni contrapposte, men che meno da minacce di ricorsi. Dovremo uscire da questa terribile tempesta realizzando, se possibile, l'idea di un nuovo calcio oltre che di un nuovo mondo».
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Veniamo al nodo più intricato: ll taglio degli stipendi dei calciatori. Tommasi sostiene che bisogna parlarne sotto voce...
«Sul tema bisogna muovere rispondendo a un interrogativo: avete a cuore la tenuta del sistema calcio? Bene: poiché stiamo attraversando un'emergenza storica, una crisi mai vissuta prima se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio. Le resistenze, in materia, non sono consentite».
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Tra le proposte della Lega di A per recuperare risorse anche un nuovo totocalcio e firmare contratti con agenzie di scommesse: condivide?
«Prima riflessione: facciamo in modo di non ingolfare il tavolo per dare priorità a proposte più incisive da sottoporre al governo. Secondo avviso: il calcio chiederà provvedimenti che potrebbero non avere impatto sulle casse dello Stato».
Stadio, delibera al voto entro l'estate: c'è Vitek nel testo
Gli uffici tecnici del Campidoglio continuano a lavorare in teleconferenza alla stesura delle delibere per lo stadio della Roma, che dovranno essere portate al voto del Consiglio comunale. L'indicazione è quella di fare cinque testi: la variante urbanistica, la convenzione unrbanistica, che a sua volta ha tre subconvezioni. In aula si voterà prima la variante e poi la convenzione, il . provvedimento sarà votato con il nome di Vitek tra quello dei proponenti Nella Roma è tornato un po' di ottimismo e i dirigenti sperano che si possa risolvere tutto entro l'estate. Lo scrive Il Corriere dello Sport.
Possibile un nuovo intervento al menisco per Diawara
Due infortuni al ginocchio in stagione per Amadou Diawara, che per il primo si è sottoposto ad intervento mentre per il secondo ha optato con lo staff medico per una terapia conservativa. Una decisione che sembra aver pagato, con Diawara che prima dello stop del campionato era sceso in campo con la Primavera per un'ora di gioco.
Ma nonostante ciò, come riferisce La Repubblica, Diawara potrebbe decidere di sottoporsi ad un nuovo intervento non appena sia finito questo periodo di quarantena e d'emergenza.
Alle 18 conference call tra Gravina e le varie leghe professionistiche. Si temono gravi perdite economiche
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, alle 18 incontrerà in conference call le quattro leghe professionistiche del nostro paese (A, B, C e D) e raccoglierà le loro proposte da presentare al Governo tramite il Ministro dello Sport Spadafora.
Questi i punti principali di discussione, come riferisce Sky Sport, emersi dall'ultima assemblea di Serie A:
1) costo del lavoro: verrà richiesto di inserire normative che lo alleggeriscano nel caso di stop del campionato;
2) norme speciali, come l'estensione della durata degli ammortamenti;
3) liquidità: creare dei fondi di garanzia e cassa, sospensione di interess, mutui, leasing
4) nuove fonti di finanziamento, come le percentuali sulle scommesse o la creazione di un nuovo gioco
5) infrastrutture, regole per incentivare ammodernamento e costruzione di nuovi stadi
6) diritti TV.
Al termine dell'incontro con le Leghe, Gravina si sentirà con i vertici del CONI per discutere del tutto e presentare le richieste delle varie leghe. In particolare la paura di gravi perdite a livello economico che, per la Lega di Serie A, potrebbero ammontare da un minimo di 170 milioni ad un massimo 720 milioni qualora non dovesse riprendere il campionato.
Kluivert: "In Olanda giocavo molto esterno, qui sono quasi un dieci. Inizio a capire le richieste del mister"
Justin Kluivert, giocatore della Roma, ha parlato in una diretta Instagram con Fox Sport Olanda di come predilige giocare in campo:
"Gioco in una zona del campo un po' diversa rispetto a prima, sono quasi un dieci e ora sto iniziando a capire di più le richieste del mister. In Olanda, invece, ero abituato a stare molto esterno e finivo a giocare spesso l'uno contro uno".
Pastore potrebbe tornare in Argentina. Lo segue il River Plate
Javier Pastore, centrocampista della Roma, potrebbe lasciare la capitale nella prossima sessione di mercato per tornare in Argentina. Infatti, come riferisce il sito fichajes.net, il giocatore è finito nel mirino del River Plate che cerca un rinforzo nel reparto centrale del campo.
Ma il nome di Pastore non è in cima alla lista dei Millonarios, che vorrebbero in primis Aranguiz del Bayer Leverkusen. Ma il club tedesco ha richieste troppo alte per il River, che quindi ha individuato proprio in Pastore ed in Biglia le possibili alternative.
Lega di serie A divisa: c'è anche chi non vuole più giocare...
REPUBBLICA.IT - BIANCHI - L'ultima partita di questa stagione potrebbe essere stata Sassuolo-Brescia del 9 marzo (a porte chiuse ovviamente). Il giorno prima a Torino si era disputato il derby d'Italia, Juventus-Inter. Chiuso qui il campionato? Possibile. Molti stranieri sono andati all'estero e chissà quando tornano. Il coronavirus ormai è un problema mondiale, non solo italiano (o cinese). Fra i venti club della serie A c'è chi vuole tornare in campo a tutti costi, magari giocando a giugno e luglio (fra questi c'è anche De Siervo, ad della Lega) ma c'è anche chi pensa, e forse spera, che la stagione sia chiusa qui. La Lega di serie A, come al solito, ha "anime" diverse. Alcuni club hanno fatto i loro calcoli, non avendo più traguardi da raggiungere quest'anno se non si tornasse a giocare le ultime 12 giornate potrebbero risparmiare sullo stipendio dei giocatori.
Proprio così, il costo del lavoro è altissimo e alcune società si sono accorte di aver sbagliato i loro piani. Si spera che ne tengano conto in futuro quando (tutto) il mondo del calcio ne uscirà ridimensionato. Altri club con la classifica attuale inoltre sarebbe salvi, o in zona Europa. Altri ritengono che non è il caso di rischiare e sarebbe meglio tornare a giocare solo a "contagi zero", quindi (se va bene) a settembre. La pattuglia degli irriducibili, guidata da Lotito, che sperano di andare in campo di nuovo ai primi di maggio (o mal che vada a giugno) e vorrebbero iniziare ad allenarsi il più presto possibile ormai si sta assottigliando sempre di più.
Nel caso non si ripartisse più la decisione sul da farsi spetterebbe alla Figc: non ci sono norme, e questo può scatenare non pochi contenzioni. C'è ad esempio da comunicare all'Uefa le squadre da ammettere alle Coppe europee e il compito tocca a Gravina: ci sono varie correnti di pensiero. Chi vorrebbe scegliere il ranking Uefa, chi preferirebbe tenere in conto delle quattro che hanno partecipato quest'anno e chi invece vorrebbe mandare in Europa le prime quattro della classifica di quest'anno al momento dello stop. Si terrebbe conto quindi dell'ultima classifica completata, cioè con tutte le squadre che hanno giocato lo stesso numero di partite? Potrebbe essere la linea prevalente, anche se manca una regola. Ma il problema in Lega, almeno in maniera ufficiale, non è mai stato affrontato. [...] L'ipotesi di una serie A a 22 squadre non solo non piace a Gravina, e ha perfettamente ragione, ma creeerebbe problemi enormi di calendario nella prossima stagione, 2020-2021, visto che si dovrà chiudere a maggio per lasciar posto agli Europei.
Julio Sergio: "Mi fa piacere che i tifosi si ricordino di me. Vorrei vedere un derby in Curva Sud, ma non travestito" (foto)
Julio Sergio, ex portiere della Roma dal 2006 al 2013 con una parentesi di una stagione in prestito al Lecce, ha risposto alle domande dell'opinionista TV Fabio Perfetti tramite una diretta sul social network Instagram pubblicata sulla pagina Il Futbol Sudamericano:
Ricordi della Roma?
"Quando sono arrivato a Roma c’erano altri portieri. Con Spalletti ho avuto l’occasione della vita dopo aver fatto solo un’amichevole contro il Leverkusen. Mi ero allenato bene e alla fine mi sono tolto grandi soddisfazioni in quegli anni. Sono rimasto tre anni senza giocare quasi e con la Juventus all’esordio feci una grande partita. Uno dei miei punti forti è sempre stata la mentalità. Avere la testa giusta per un portiere è fondamentale".
Vedere una partita della Roma in Curva Sud?
"Questa è una cosa che voglio fare e che non ho avuto ancora tempo per realizzare. Mi piacerebbe vedere un derby non travestito come De Rossi. Mi fa piacere che i tifosi si ricordino di me perché ho giocato bene e sono contento di aver vinto tutti e quattro i derby con la Roma in quell’anno".
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da IL FÚTBOL SUDAMERICANO (@il_futbol_sudamericano) in data: 24 Mar 2020 alle ore 9:43 PDT
Santon a sostegno dello Spallanzani
Davide Santon si unisce ai compagni di squadra nella Roma che hanno già prestato il loro volto per sensibilizzare ad una corsa solidale nei confronti dell'Ospedale Lazzaro Spallanzani, in prima linea nella lotta al Coronavirus. Il terzino ex Inter ha registrato un video, diffuso poi sui social del club, in cui tenta di sensibilizzare i tifosi a donare. Questo il suo messaggio: "Ciao, con il contributo di tanti siamo davvero vicini ai 500.000 euro. Anche tu puoi aiutare lo Spallanzani, è facile: trovi tutto sul sito della Roma. Aiutiamo chi ci sta aiutando".
Siamo davvero vicini al nostro obiettivo
Il messaggio di Davide Santon a supporto della campagna in favore dello Spallanzani per la lotta al #COVID19
https://t.co/2iePXPaWw0 pic.twitter.com/dkRTxPDjlL
— AS Roma (@OfficialASRoma) March 24, 2020