Comunicato Uefa: "La priorità è tutelare la salute di tutti. Rinviato Euro 2020"
La Uefa ha rilasciato un comunicato uffiiale dopo la riunione tenutasi oggi:
"La UEFA ha annunciato oggi il rinvio della sua competizione di punta riservata alle nazionali - UEFA EURO 2020 - che si doveva giocare a giugno e luglio di quest'anno. La priorità è tutelare la salute di tutti coloro che sono coinvolti nel gioco del calcio ed evitare di esercitare inutili pressioni sui servizi pubblici nazionali coinvolti nell'organizzazione delle partite. Lo spostamento inoltre aiuterà a completare tutte le competizioni nazionali attualmente sospese a causa dell'emergenza COVID-19.
Tutte le competizioni e le partite UEFA (comprese le amichevoli) per club e nazionali sia maschili che femminili sono state sospese fino a nuova comunicazione. Le partite degli spareggi di UEFA EURO 2020 e le amichevoli internazionali previste per la fine di marzo, verranno giocate nella finestra di inizio giugno riservata alle nazionali, fatto naturalmente salvo un eventuale riesame della situazione.
É stato istituito un gruppo di lavoro con la partecipazione dei rappresentanti di campionati e club per esaminare soluzioni di calendario che possano consentire il completamento della stagione in corso e di qualsiasi altra conseguenza delle decisioni prese oggi.
Le decisioni, prese dal Comitato Esecutivo UEFA hanno fatto seguito agli incontri in videoconferenza tenutisi oggi con i presidenti e i segretari generali delle 55 federazioni nazionali associate, nonché con i rappresentanti dell'Associazione Europea dei Club, delle Leghe Europee e della FIFPro Europa, convocati dal Presidente UEFA Aleksander Čeferin, per trovare un piano congiunto per fare fronte alla situazione di emergenza dovuta alla diffusione del virus in tutto il continente.
Annunciando le decisioni, Aleksander Čeferin ha dichiarato:
“Siamo alla guida di uno sport che un gran numero di persone vive e respira e che è stato messo a terra da questo avversario invisibile e in rapido movimento. È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo”.
“La salute dei tifosi, dello staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e secondo questo spirito, la UEFA ha presentato una gamma di opzioni tali che le competizioni potessero concludersi in questa stagione in sicurezza e sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi del calcio europeo. C'è stato un vero spirito di cooperazione, con tutti riconoscendo la necessità di sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato”.
“Era importante che, come organo di governo del calcio europeo, la UEFA guidasse il processo e facesse il più grande sacrificio. Lo spostamento di EURO 2020 ha un costo enorme per la UEFA, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio di base, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non ne risentano. Il fine più importante dei profitti è stato il nostro principio guida nel prendere questa decisione per il bene del calcio europeo nel suo insieme”.
“Il calcio rappresenta una forza potente e positiva per la società. Il pensiero di celebrare una festa dello sport pan-europeo in stadi vuoti, con fan zone deserte, mentre tutto il continente è in isolamento, è triste e inaccettabile per festeggiare il 60esimo anniversario della competizione”.
“Voglio ringraziare l'European Club Association, le Leghe Europee a la FIFPro Europe per il grande lavoro di oggi e la loro collaborazione. Voglio anche ringraziare dal profondo del cuore le 55 federazioni nazionali, i loro presidenti e segretari generali e i miei colleghi del Comitato Esecutivo per il loro supporto e le loro sagge decisioni. I dettagli verranno messi a punto nelle prossime settimane, ma i principi basilari sono stati approvati e questo è un grande passo avanti. Tutti noi abbiamo dimostrato di essere leader responsabili. Abbiamo mostrato solidarietà e unità. Il fine viene prima dei profitti. Oggi ci siamo riusciti".
“Vorrei anche ringraziare Alejandro Dominguez e la CONMEBOL, che hanno deciso di spostare la Copa America 2020 di CONMEBOL a seguito delle raccomandazioni delle organizzazioni internazionali di sanità pubblica per attuare misure estreme e in seguito al rinvio di EURO 2020. Ciò significa che i club e i campionati in Europa avranno il minor impatto possibile nella disponibilità dei loro giocatori. Questi sforzi congiunti, e soprattutto questa decisione coordinata e responsabile, sono profondamente apprezzati da tutta la comunità calcistica europea".
“Vorrei ringraziare la FIFA e il suo Presidente, Gianni Infantino, che ha dichiarato che farà di tutto per impostare al meglio questo nuovo calendario. Di fronte a questa crisi, il calcio ha mostrato il suo lato migliore con apertura, solidarietà e tolleranza".
UEFA EURO 2020 avrebbe dovuto svolgersi in dodici città d'Europa dal 12 giugno al 12 luglio 2020. Le nuove date proposte sono 11 giugno - 11 luglio 2021. La UEFA vuole rassicurare gli acquirenti di biglietti e i clienti di hospitality esistenti che se non potranno partecipare al torneo nel 2021, il valore nominale dei loro biglietti e dei pacchetti verrà rimborsato per intero. Entro il prossimo mese, ulteriori informazioni sulla procedura di rimborso saranno comunicate agli acquirenti di biglietti esistenti via e-mail e su euro2020.com/tickets.
Le decisioni sulle date delle altre competizioni UEFA, siano esse club o nazionali per uomini o donne, saranno prese e annunciate a tempo debito".
ECA, Agnelli: "Il rinvio di Euro 2020 è testimonianza di unità e sforzi collettivi"
Andrea Agnelli, presidnete dell'ECA, ha rilasciato delle dichiarazioni tramite un comunicato per commentare il rinvio di Euro 2020:
"L'Europa sta affrontando la sua sfida più grande di questa generazione, che sta avendo un impatto a tutti i livelli nella società e anche nel calcio. La sfida è molto grande e come leader abbiamo la responsabilità di fare quel che possiamo per proteggere il suo benessere a lungo termine cercando di limitare l'impatto del virus. La decisione di oggi di posticipare UEFA EURO 2020 è testimonianza dell'unità e degli sforzi collaborativi dei dirigenti nel prendere decisioni collettive negli interessi del gioco. Il focus ora sarà sul trovare soluzioni per concludere la stagione 2019/2020 nella maniera più pratica e, oltre a questo, assicurare al calcio, come a tutta la società, di tornare il più rapidamente possibile alla normalità".
Raggi: "Rinviare Euro 2020 decisione sofferta ma inevitabile. Tuteliamo la salute delle persone" (foto)
Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha voluto commentare il rinvio di Euro 2020 tramite il proprio profilo Twitter. Roma sarebbe stata la sede della partita inauguarale dell'Europeo presso lo Stadio Olimpico, casa degli azzurri nella fase a girone:
"Euro 2020 slitta di un anno. Da Uefa decisione sofferta ma inevitabile. Tuteliamo salute persone in un momento difficile. Vogliamo vivere europei di calcio con serenità e senza rischi. Sono certa che nel 2021 sarà evento indimenticabile per Roma, per l'Italia e per l'Europa".
#Euro2020 slitta di un anno. Da Uefa decisione sofferta ma inevitabile. Tuteliamo salute persone in un momento difficile. Vogliamo vivere europei di calcio con serenità e senza rischi. Sono certa che nel 2021 sarà evento indimenticabile per Roma, per l'Italia e per l'Europa.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) March 17, 2020
Ulivieri: "I campionati vanno portati a termine. Lasciamo perdere playoff e playout"
Renzo Ulivieri, ex allenatore tra le altre di Fiorentina e Napoli, ha parlato ai microfoni di Leggo delle problematica che il calcio dovrà affrontare una volta debellato il Coronavirus:
Che idea si è fatto sulla tempistica di poter riprendere i campionati?
"Una domanda da un miliardo di dollari. Non si sa nulla, ancora. Bisogna aspettare le direttive dal governo, ma soprattutto da chi ne sa di più, ovvero i medici".
Campionati da portare a termine, vero?
"Direi proprio di sì. Anche a costo di finire la stagione ad agosto. Lasciamo perdere il discorso playoff o playout. Non ha senso".
Euro 2020 che andrà rinviato, dunque?
"Mi sembra inevitabile, se vogliamo chiudere la stagione regolarmente".
Questo vale anche per Champions ed Europa League?
"Assolutamente sì, vanno terminate pure quelle. E non sono affatto d’accordo con la UEFA che vuole far disputare una gara secca in campo neutro per Inter-Getafe e Roma-Siviglia. Le due sfide vanno disputate come le altre: andata e ritorno".
E del Coronavirus cosa dire?
"Che in televisione vanno troppi cani e porci. Bisogna far parlare solo chi ha la competenza per farlo, quindi i medici. E tanti finti politici saranno mandati a casa dal popolo".
FIGC, Gravina: "Serve l'aiuto di tutti per tornare a vivere come prima. Ripresa? Al momento non escludo nulla"
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport delle possibili soluzioni circa la ripresa del campionato:
Lo slittamento di Euro 2020?
"Noi chiederemo alla UEFA e a tutte le federazioni un atto di responsabilità. Dobbiamo tutelare la salute degli atleti e dei tifosi di tutto il mondo. Non è un problema che riguarda solo l'Italia ma tutti. Prima di parlare di nuove date e altri progetti, bisogna attenersi alle condizioni attuali. Il rinvio di Euro 2020 è l'idea da seguire. Slittamento a novembre-dicembre? Non si è ancora parlato, così come la mia idea di playoff e playout. Domani ci confrenteremo e spero venga presa una decisione ideale".
Il futuro della A? Riprenderla e concluderla entro l'estate?
"Stiamo lavorando sugli auspici e sulla speranza. È difficile ipotizzare qualsiasi scenario, stiamo lavorando. Dobbiamo riprendere le nostre attività, tra cui lo sport e il calcio che fa da collante nel nostro Paese. Ripartire da aprile non è auspicabile, dobbiamo andare avanti di giorno in giorno e valutare la situazione. Anche il mese di maggio è un arco temporale al momento solo teorico. Serve l'aiuto di tutti per tornare a vivere come prima".
Le tre ipotesi in ballo?
"In questo momento non escludo nulla. Adesso dobbiamo cercare di programmare con l'idea più ottimistica che è quella di ridefinire i campionati e portarli a termine. Non escludo nulla. Ho preannunciato anche l'ipotesi di non assegnazione al titolo, dipende anche dal tempo che avremo a disposizione. Non escludo nemmeno la congelazione della classifica o un mini torneo finale. Nessuno può saperlo. Non è nemmeno da escludere un effetto trascinamento del campionato attuale sul 2020-2021, con un bilanciato su due stagioni diverse".
FIGC, rinviato a data da destinarsi il Consiglio Federale del 23 marzo
La FIGC, tramite il proprio sito ufficiale, ha comunicato che il consiglio federale previsto per il prossimo 23 marzo è stato rinviato a data da destinarsi.
Serie A, si studiano le alternative. No allo stop, ripresa entro il 9 maggio
In attesa della riunione dell'uefa di domani per saperne di più su Euro 2020, la Serie A studia delle strategie per organizzare il campionato una volta debellato il Coronavirus.
L'ipotesi principale, concordata dai club di Serie A in una conference call, è che si riprenda da dove si era finito entro e non oltre il 9 maggio.
Inoltre, come riferito da tuttomercatoweb.com, si penserebbe di estendere i contratti in scadenza dei giocatori e di sponsorizzazione fino al 15 luglio.
Non è stato preso in considerazione lo stop del campionato, ma ogni futura decisione verrà presa in base ai prossimi dati ed istruzioni della Protezione Civile in merito al Coronavirus.
I club di Serie A esprimono la volontà di portare a termine il campionato
La Lega Serie A ha riunito oggi i rappresentanti delle Società in video conference per lo svolgimento dell’Assemblea.
Nel corso della riunione sono stati affrontati tutti i temi all'ordine del giorno, passati però in secondo piano di fronte all’emergenza sanitaria legata alla gestione e alla diffusione del COVID-19 nel nostro Paese.
A tal proposito la Lega Serie A ringrazia tutte le Società per l’impegno e per le innumerevoli iniziative a sostegno dei diversi ospedali sparsi sul territorio italiano. Il contributo del mondo del calcio a supporto delle strutture ospedaliere, dei Medici, degli Infermieri e di tutto il Personale ospedaliero, ogni giorno in prima linea in questa sfida impegnativa, verrà raccontato dalla Lega Serie A sui propri social attraverso la campagna #WEAREONETEAM, patrocinata dal Ministero della Salute, dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Protezione Civile.
I Club, infine, hanno ribadito all’unanimità la volontà di portare a termine il Campionato di Serie A TIM, non appena le disposizioni delle autorità governative e le condizioni sanitarie lo permetteranno. Questa la posizione della Lega Serie A in vista della riunione di domani convocata dall’Uefa.
Nel corso dei prossimi giorni, inoltre, prenderanno il via i tavoli di lavoro, costituiti la scorsa settimana, che riguarderanno tematiche mediche, tecnico-sportive, di rapporti istituzionali e di risk assessment per le Società e per la stessa Lega Serie A.
Petrachi su Mudryk, giovane della Primavera dello Shakhtar indicato da Fonseca
Paulo Fonseca ha indicato a Gianluca Petrachi di monitorare Mykhailo Mudryk, giovane esterno offensivo sinistro della Primavera dello Shakhtar Donetsk, di piede destro. Il tecnico portoghese conosce bene il calciatore, avendolo convocato per la prima volta in prima squadra. Lo riporta Il Corriere dello Sport.
Addio a Massimo Ruggeri, giornalista e volto noto della TV romanista. Il cordoglio della AS Roma: "Un signore in giallorosso"
Questa notte è venuto a mancare a Roma, Massimo Ruggeri, storico giornalista e volto noto dell'etere romano. Conosciuto per essere l'ideatore e conduttore de "La Signora in Giallorosso", in onda da molti anni sul Teleroma 56. La AS Roma ha voluto ricordare Massimo, attravero un tweet: "UN SIGNORE IN GIALLOROSSO" Ciao Massimo.
Un Signore in Giallorosso
Ciao Massimo pic.twitter.com/QAAVVuGSqj
— AS Roma (@OfficialASRoma) March 16, 2020
Dzeko: "La Roma è cresciuta molto e ogni anno diventa più grande"
Edin Dzeko, attaccante e capitano della Roma, ha rilasciato una lunga intervista per The Athletic in cui ha parlato della sua avventura in giallorosso e dei gol più belli messi a segno: “Non dormo mai dopo le partite, anche dopo una grande vittoria per la testa ho tanti pensieri. Dopo ogni partita, vinta o persa, ho le basi per fare un'analisi. Penso alle volte in cui avrei dovuto segnare e non l’ho fatto o a qualche passaggio importante che ho mancato”.
Il feeling con Nainggolan e Salah
“È stato facile giocare con Radja e con Momo perchè trovano vie di passaggio uniche, mi aprivano bene gli spazi ed io per loro. Salah era molto veloce e Radja giocava da numero 10 in quella stagione. Ci intendevamo a meraviglia gli uni con gli altri. Capirsi con loro però non è una cosa nata dal primo giorno in cui abbiamo calcato il prato insieme. La pratica e l'allenamento hanno permesso di costruire la nostra intesa. Eravamo in continui confronto prima durante e dopo le partite, sui nostri movimenti e su come ci piaceva giocare”.
Sul suo stile di gioco
“Di solito si pensa che il centravanti attenda solo la palla al centro dell’area. Mi piace muovermi, avere il pallone e toccarlo molte volte, penso a dove si trova il difensore avversario e quale sia la migliore via di passaggio da creare per i miei compagni e che pallone gli posso dare. Io non sono il classico numero 9 che aspetta un cross o qualcosa del genere e basta”.
Sul piede debole
“È difficile nascere calcisticamente ambidestri. Non credo di avere un piede più debole dell'altro, ci ho lavorato tanto in allenamento si da giovane. A fine di questi ci esercitavamo sui tiri in porta e io insistevo a provare di sinistro. Tutti mi chiedevano perché lo facessi, io rispondevo che avevo solo tanto da imparare”.
Sulla rimonta epica contro il Barcellona
“I miei amici mi chiesero biglietti prima dell’andata. Dopo il 4-1 in Catalogna nessuno credeva che avremmo potuto ribaltare il risultato. Quelli a cui avevo dato i biglietti sarebbero venuti comunque all’Olimpico, anche se data la difficoltà dell'impresa sulla carta non volevano più farlo”.
Sulla semifinale contro il Liverpool
“Concedere 5 gol volle dire regalargli il match di andata, fu molto difficile da mandare giù. Eravamo molto tesi e avvertivamo tanta pressione, e c'è da dire che iniziammo bene con una traversa di Kolarov.
Dopo il primo gol cambiò qualcosa, sembrammo quasi non pensare al ritorno, al fatto che avevamo due partite. Nonostante il 5-2 incassato i tifosi ci sostennero in maniera focosa e ci diedero ancora più forza per provare a fare meglio. Nel secondo tempo della partita di ritorno impedimmo agli avversari di oltrepassare la metà campo. Li pressammo in maniera asfissiante. Mi rimarrà come un qualcosa che avremmo potuto fare meglio”.
Sulla squadra del 2015
“Tanti buoni giocatori. Se ogni anno vendi un calciatore, perdi continuità. I giocatori nuovi hanno sempre bisogno di tempo per abituarsi al campionato e al club. Ma devo dire che la Roma è cresciuta molto negli ultimi 4 anni e ogni anno diventa più grande”.
Sulla fascia di capitano
“Sono l’unico calciatore rimasto rispetto a 5 anni fa e non penso di aver rubato nulla a nessuno, è il corso del tempo. Sono onorato ad indossare la fascia dopo due leggende, non solo della Roma ma anche d'Italia, come Totti e De Rossi. È una grande responsabilità per me, mi sento pronto”.
Sulle critiche
“Segni un gol e tutti ti amano. Poi non segni per 3-4 partite e quasi tutti ti odiano. Bisogna farci l'abitudine perchè questo è il calcio, le cose vanno così. Per i giovani è più difficile perchè avvertono maggiormente la pressione. Loro sono i miei bimbi, ho 14 anni in più di loro e fischiare me o fischiare un Kluivert è diverso, è molto più difficile per loro”.
Sulla sua forma
“I miei compagni ed i miei avversari mi dicono che ho 34 anni ma corro come uno di 22”.
Sui trofei
“È un peccato per un club come la Roma non aver vinto nulla in questi anni. Un club così merita di vincere trofei, ci manca solo quello, qui c’è tutto quello che puoi desiderare. Dobbiamo fare solamente questo ultimo passo: ogni coppa ti dà più fiducia nel fatto di poter raggiungere traguardi più alti”.
Roma, fai in fretta. E’ con Pellegrini che entri nel futuro
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - La Roma guarda avanti e pensa alle strategie che erano state stabilite già da tempo, primo fra tutti il rinnovo del contratto di Lorenzo Pellegrini. L’obiettivo è adeguare il valore dell’ingaggio e trattare per eliminare la clausola da circa 30 milioni, che lo rende sempre un potenziale partente. Per i tifosi giallorossi il centrocampista sembra l’anello di congiunzione tra passato e futuro, per la sua disponibilità a restare nella Capitale, come a suo tempo hanno saputo fare Totti e De Rossi. Discorso diverso invece per tutte quelle situazioni rallentate dalla sosta: il rinnovo di Smalling si fa più complicato perché il Manchester United ha diverse offerte per il difensore. Al club giallorosso, non a caso, è stato offerto Marcos Rojo, sempre dello United, attualmente in prestito all’Estudiantes e col contratto in scadenza nel 2021. I telefoni di Petrachi e dei procuratori restano bollenti.