Allenamento Roma, rapidità e tattica. In gruppo Diawara
Dopo due giorni di riposo concessi da Fonseca, la Roma è tornata ad allenarsi presso Trigoria in vista del match di campionato contro la Sampdoria.
I giallorossi, come riferito da Roma TV, hanno effettuato esercizi sulla velocità e la rapidità per concludere la sessione con un lungo focus tattico.
In gruppo Diawara, mentre Pellegrini ha svolto lavoro differenziato.
Spadafora, Ministro dello Sport: "Si va verso la decisione di far giocare le partite a porte chiuse"
Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, uscendo da Palazzo Chigi ha parlato ai cronisti presenti sul proseguimento del campionato. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:
"Partite a porte chiuse? Si va verso questo tipo di provvedimento. Cercheremo di contemplare il prosieguo delle attività sportive tutelando la salute pubblica".
Kolarov: "Con Mihajlovic ho un grande rapporto. E' un amico sincero e leale"
Aleksander Kolarov, giocatore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista per Sports Road in cui ha parlato del suo rapporto con Sinisa Mihajlovic:
"Tutta la mia famiglia tifa Sinisa da tempo, mio figlio lo adora. Ho un grande rapporto con lui, abbiamo trascorso molto tempo insieme. Avevo appena firmato per la Lazio, ero a casa quando mi arriva una chiamata da un numero privato. "Aleksandar, sono Sinisa". All’inizio pensavo fosse lo scherzo di un mio amico, ma poi ho riconosciuto la voce e non potevo crederci. "Se ti serve qualcosa chiamami senza problemi". Ero scioccato, non l’avevo mai sentito prima di quella telefonata. Ho visto Sinisa in conferenza stampa, pensavo volesse annunciare qualcosa sul suo contratto. Ho subito chiamato un suo collaboratore che mi ha spiegato la situazione. La leucemia. Non potevo crederci, ero sotto shock. Ho sempre pensato che Miha fosse invincibile, che potesse affrontare cento uomini e batterli tutti contemporaneamente. Ma lui ha carisma, è un guerriero e vincerà anche questa battaglia. Sinisa è un uomo e un amico sincero e leale".
Euro 2020, Zaniolo non ce la fa. Tornerà in campo a luglio per il ritiro giallorosso
Nicolò Zaniolo non parteciperà agli Europei con la maglia della Nazionale Italiana. Il suo recupero procede bene, ma la Roma e lo staff azzurro hanno deciso di non rischiarlo per evitare ricadute. Il trequartista tornerà in gruppo nel ritiro di luglio. Lo riporta il giornalista de Il Corriere dello Sport Jacopo Aliprandi.
Serie A, tutte le gare si svolgeranno a porte chiuse almeno fino al 3 aprile
Sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);
Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d).
Le disposizioni del presente decreto producono il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sono efficaci, salve diverse previsioni contenute nelle singole misure, fino al 3 aprile 2020"
Soluzione finale. La Serie A slitta
IL MESSAGGERO - La Lega di serie A, in extremis, esce dal buco nel quale aveva rischiato di infilarsi. O almeno ci sta provando concretamente grazie anche al lavoro della Figc. Normale che qualche frizione resti ma ora, almeno, c’è una linea comune che si sta portando avanti. Di fatto l’idea maturata domenica. Ossia giocare le semifinali di coppa Italia (Juve-Milan in programma domani e Napoli-Inter di Giovedì) e far slittare la ventisettesima giornata in programma il sette e l’otto marzo al week end successivo. Questo fine settimana verrebbero giocate, invece, le sei gare rinviate. Con questo calendario: sabatoSamp-Verona (ore 20,45), domenica Udinese-Fiorentina (20,45); lunedì 9, invece, Juve-Inter (20,45), Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia (tutte alle 18,30).Questo per consentire di giocare senza restrizioni visto che il decreto che vieta le porte aperte in Lombardia, Veneto e Emilia Romagna termina alla mezzanotte di domenica 8. Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma. Rinviate il 22 febbraio verrebbero recuperate il 18 marzo. L’unica gara a restare fuori è Inter-Samp. Inoltre la terzultima giornata verrebbe ricalendarizzata al 13 maggio, un turno infrasettimanale in più per tutti. Una linea condivisa nel consiglio straordinario telefonico di ieri a cui hanno partecipato il presidente Dal Pino, i due consiglieri Lotito e Marotta e l’ad De Siervo(era ad Amsterdam per una riunione con le Leghe europee). L’idea metterebbe fine anche alla querelle tra il presidente della Lazio (in questi giorni tra i più arrabbiati e attivi) e il patron dell’Atalanta Percassi che aveva chiesto di anticipare senza successo la sfida con i biancocelesti al sette per avere un giorno di riposo in più in vista del ritorno di Champions contro il Valencia in programma martedì 10.
La Roma ci mette due facce
IL MESSAGGERO - Il campione fa sempre la differenza e la conferma viene dal rendimento recente della Roma: 2 successi di fila in campionato contro il Lecce e il Cagliari, addirittura con 2 poker. Mkhitaryan, da esterno alto o da trequartista e comunque alle spalle del centravanti, ha lasciato il segno. In sintonia con Dzeko e anche con Kalinic. Elegante nei movimenti, ma soprattutto concreto nelle giocate: gol e assist. Sono quelli che contano e quindi pesano per il risultato. È, insomma, lui a tenere i compagni in vita nella corsa Champions. La sua presenza ha di sicuro migliorato la proposta offensiva del 4-2-3-1 di Fonseca che ha ritrovato la spavalderia e l’efficacia. Ma la squadra ha comunque due facce:crea chance a raffica e al tempo stesso ne lascia diverse anche a chi l’affronta. La fase difensiva resta dunque da registrare. Mkhitaryan, prendendo quota all’improvviso, ha aggiustato la Roma che, nel ruolo di rifinitore, ha perso sia Pellegrini che il suo sostituto Pastore. Volendo anche Zaniolo che, però, è stato quasi sempre utilizzato sulla fascia. Pellegrini, atteso in giornata dal nuovo controllo, spera di tornare presto a disposizione.Pastore, invece, deve aver pazienza. L’exploit di Mkhitaryan è stato quindi benefico per il sistema di gioco del portoghese che, rapito dal talento dell’ex Arsenal, lo ha aspettato a lungo in questa stagione, essendo infortunato a fine settembre (out 2 mesi) e a inizio gennaio (out 4 settimane): in campionato lo è riuscito a schierare solo in 13 partite su 26 e in Europa League appena in 4 su 8. Mai in Coppa Italia. Meno della metà delle gare: 17 presenze in 36 match e 10 da titolare (2 in coppa). Ecco perché ancora non è possibile scommettere sul suo acquisto a titolo definitivo a fine stagione. È in prestito e il club giallorosso tirerà le somme più avanti.
Friedkin prepara il piano per trattare con l’Uefa
IL MESSAGGERO - Non resta che attendere. Anche perché il ritornello che trapela dalle parti in causa è sempre lo stesso: sono giorni decisivi. La realtà in effetti è proprio questa e ci si potrebbe aggrappare al vecchio adagio che per le questioni economiche (e non solo) calza a pennello: no news, good news. Della serie: se ci fosse stato qualche intoppo, sarebbe inevitabilmente emerso. Di certo, il fatto che sia in atto la corsa all’annuncio, viene vista con un minimo di stupore negli Usa. Anche perché la due diligence (che comprende anche la stesura dei contratti preliminari) prosegue. E considerando che sono 12 le società in questione, più le due partecipate allo sviluppo dello stadio, il drafting – ossia la stesura degli accordi – necessita inevitabilmente di tempi tecnici. Così, al netto della presentazione della semestrale ai sottoscrittori del bond di 275 milioni effettuata ieri, di nuovo c’è ben poco. Appena sarà completata la due diligence, le conclusioni saranno inviate al board del gruppo Friedkin che formulerà la proposta finale secondo i principi d’equità. Se Pallotta l’accetterà, verranno apportate le firme sui contratti preliminari. Per il closing, bisognerà attendere il lancio dell’Opa residuale e il via libera dell’Antitrust. I tempi non sono biblici ma necessitano di ulteriori passaggi. Se poi l’annuncio arriverà in nottata, domani, o tra qualche giorno, a questo punto cambia veramente poco.Chissà invece se cambierà qualcosa nella strategia di Friedkin il fatto che – a meno di deroghe – non potrà usufruire del Voluntary agreement che normalmente la Uefa concede, su richiesta, ai club che hanno cambiato nell’ultimo anno proprietario.
Roma, è un Mkhitaryan da 10 e lode
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Contro il Cagliari Mkhitaryan è stato il migliore in campo. A dire il vero è già da qualche uscita che l’armeno è tornato ad essere determinante, basti pensare alle ultime tre partite con Lecce, Gent e Cagliari appunto.Con il gol e l’assist in Sardegna, i numeri del trequartista sanno diventando sempre più belli. Contro i rossoblù Micki ha giocato la sua decima partita da titolare con la Roma. Ma, soprattutto, in un totale di 17 apparizioni in giallorosso, di cui 7 sono spezzoni, è riuscito a collezionare 6 reti e 3 assist. Questi numeri indicano che tipo di incidenza abbia avuto (e può avere) il fantasista armeno.
Kolarov si riprende la sua fascia e punta già al 2022
LA GAZZETTA DELLO SPORT - C’è stato un giorno in cui a Paulo Fonseca l’idea è balenata: forse posso fare a meno di Kolarov. Se così fosse, il momento di svolta dev’essere stato il 19 gennaio. La Roma batte il Genoa 1-3, il serbo è ai box e Spinazzola è il migliore in campo. Da quel momento, per le successive cinque partite, la titolarità del numero 11 è stata messa in forte dubbioed è partito diverse volte dalla panchina. La sconfitta contro l’Atalanta ha fatto tornare Fonseca sui suoi passi: il portoghese ha schierato Kolarov dal primo minuto nelle successive 4 partite, e il serbo ha risposto giocando sempre meglio. Adesso l’obiettivo è quello di rimanere in giallorosso e di far scattare il prolungamento automatico del contratto fino al 2022 (ora è fino al 2021). Dopodiché potrebbe anche entrare nella dirigenza.
Oggi controllo per Pellegrini. E Diawara stringe i tempi
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Non ci sarà stato il tempo primaverile dei giorni scorsi, ma per Fonseca e i giocatori della Roma ieri è stata una giornata all’insegna del relax. Oggi pure, il primo allenamento della settimana è previsto per domani, quando la squadra si ritroverà alle 11 a Trigoria, in attesa di sapere se giocherà o meno contro la Samp. Oggi, tra l’altro, è previsto un nuovo controllo per Pellegrini, mentre Diawara prosegue nel suo percorso di riabilitazione per tornare in gruppo dalla prossima settimana. Ieri a Trigoria, oltre al centrocampista azzurro, c’erano anche Pastore e Zappacosta, anche loro impegnati per cercare di rientrare nel gruppo entro marzo.
Kalinic-Dzeko, gemelli diversi. Fonseca ha un’opzione in più
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La grande verità con cui la Roma ha fatto ritorno da Cagliari è soprattutto questa: ora Edin Dzeko ha un’alternativa e, quando necessario, potrà anche riposare. E quella alternativa non è niente di diverso da quella che doveva essere fin da inizio stagione, se non fosse altro che Nikola Kalinic ha sempre girato a vuoto. Un po’ per sfortuna, un po’ per colpa sua, un po’ perché magari anche il destino ha voluto così. A Cagliari, però, Fonseca ha deciso di dargli spazio, complice anche la grande stanchezza di Dzeko, palesata soprattutto nella ripresa di Europa League, nella gara contro il Gent. E stavolta Kalinic non ha perso l’occasione. Dimostrando, però, che la Roma ora non solo ha un’alternativa, ma anche un modo diverso di giocare: con Dzeko Fonseca ha in campo un regista offensivo, con Kalinic un centravanti più puro.