Lega Serie A, i campionati riprenderanno quando le condizioni sanitarie lo permetteranno
La Lega Serie A, tramite il proprio sito ufficiale, ha diramato un comunicato a termine dell'assemblea tramite videoconferenza tenutasi oggi:
"La Lega Serie A ha riunito oggi i rappresentanti delle Società in video conference, proseguendo la valutazione, iniziata ieri, dell'impatto del COVID-19 sull'attività sportiva. La posizione della Lega Serie A, condivisa ieri con i Club e seguita da tutte le altre Leghe europee, resta quella di terminare l'attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno. A tal fine la Lega Serie A, il cui obiettivo primario in questo momento resta la tutela della salute, ha costituito alcuni gruppi di lavoro che si dedicheranno ad affrontare l'emergenza coronavirus. I tavoli di lavoro, che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Società, riguarderanno tematiche mediche, tecnico-sportive, di rapporti istituzionali e di risk assessment per le Società e per la stessa Lega Serie A".
Pallotta, pressing su Friedkin per la cessione
IL MESSAGGERO - L'emergenza Coronavirus che sta bloccando l'Italia e il calcio italiano, ha messo in stand-by anche la trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per la cessione della Roma. Jim è indispettito per la mancata firma dei contratti preliminari, Friedkin vuole capire come si evolve la situazione in Italia. Il titolo in Borsa intanto continua ad oscillare e a ciò si aggiunge il debito di 87 mln dell'ultima semestrale. Pallotta ha fretta, ma dovrà avere ancora pazienza e capire cosa succederà al calcio italiano.
Scandalo Uefa, Italia furiosa
IL MESSAGGERO - L'Italia calcistica va allo scontro aperto con la Uefa, e molto presto potrebbero accodarsi tutto il resto delle nazioni europei. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la questione relativa ai rinvii delle gare di Europa League Inter-Getafe e Siviglia-Roma. Dopo una giornata di telefonate, l'idea del massimo organo calcistico europeo, vista l'emergenza covid-19, sarebbe quella di giocare le gare a campo neutro il 19 marzo (da capire dove) per non interrompere lo svolgersi della competizione. A rischio c'è anche Juve-Lione di Champions League. Il presidente Ceferin, in costante con Gravina, vuole continuare le competizione europee, al contrario Lega e FIGCchiedono di fermare i tornei per club e spostare Euro 2020. In tutto questo si aggiunge anche la questione delle nazionali: l'Italia, come altre nazioni, ha già fatto sapere di non lasciar partire i giocatori, stranieri e italiani per le prossime amichevoli o incontri di qualificazione.
"Roma e Inter fuori dalle Coppe Europee". La tentazione di Nyon, poi il dietrofront
IL MESSAGGERO - Il presidente del Uefa Ceferin, avvocato sloveno in carica dal 2016, ha un solo obiettivo, quello di dare priorità al prossimo Europeo e proseguire le gare di Champions ed Europa League. Ma il viaggio della Roma a Siviglia è saltato visto il decreto di chiudere le porte del governo spagnolo, e l'Uefa non è riuscita ad ottenere una deroga. Il rinvio di questi ottavi (in ballo c'è anche Inter-Getafe) è stato al centro di aspre trattative, quasi una farsa vista l'emergenza Coronavirus in Italia e nel resto d'Europa. L'idea del Uefa sarebbe quella di giocare la gara di ritorno a campo neutro, magari in Bulgaria, Polonia o Francia.Sentendo ciò Roma e Siviglia sono rimaste spiazzate, ma con Ceferin non si tratta: prendere o lasciare. Fienga e Zubiria hanno provato a mediare, ma l'Uefa ha provato a convincere l'Italia ad autoescludersi dalla competizione, con Roma e Inter che hanno detto "no". Da Nyon hanno comunque garantito alle nostre società che non sarebbero state escluse, dato che, nel caso della Roma, la colpa ricadrebbe sul paese ospitante, dato che i giallorossi erano pronti a volare a Siviglia.
Roma, avanti tra le ombre: Under va ko
IL MESSAGGERO - Oggi la Roma sarebbe dovuta volare a Siviglia per l'andata degli ottavi di Europa League, ma vista la sospensione, e l'emergenza Covid-19, si naviga a vista in casa giallorossa. Il programma di allenamento ora prevede allenamento anche per venerdì e sabato. Vivere nell'incertezza però non fa bene alla squadra, e così dopo la diatriba tra Spinazzola e Cristante in allenamento per un duro tackle del centrocampista, c'è anche la grana Under, out per un affaticamento al quadricipite. Problemi anche per Perotti, col solito problema al polpaccio.
Juve shock: Rugani positivo. Primo contagio in Serie A: analisi sui bianconeri, ora pure l'Inter in quarantena
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il Coronavirus colpisce anche la Serie A: Daniele Rugani è il primo calciatore a risultare positivo al Covid-19. La notizia è arrivata nella tarda serata di ieri, attraverso il sito ufficiale della Juventus, che ha comunicato il risultato del tampone. «Il giocatore è attualmente asintomatico», scrive il club bianconero — e la Juventus sta attivando in queste ore tutte le procedure di isolamento previste dalla normativa". I giocatori ora verranno controllati tutti in maniera minuziosa, Nel gruppo c’era già parecchia preoccupazione (tanto che qualcuno era contrario a giocare Juventus-Inter): più che per se stessi, i calciatori temono per la salute dei familiari. Anche per l'Inter, quindi, che ha giocato allo Stadium, scatta la quarantena. Ci saranno ripercussioni anche sul club nerazzurro (che deve giocare in Europa League con il Getafe: al momento gara rinviata) e soprattutto sullo svolgimento della Champions.
Europa League: in campo neutro e partita secca? È già polemica
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Come se la questione non fosse già imbrogliata dopo la polemica per i rinvii delle gare di Europa League, ora i calciatori dell'Inter sono costretti alla quarantena dopo il caso Rugani. Tutto comincia alle 16.21di ieri quando era arrivata la comunicazione ufficiale della Uefa del rinvio di Inter-Getafe e Siviglia-Roma. Motivo semplice: il governo spagnolo, nonostante le pressioni della Uefa e l’ottimismo della tarda serata di martedì, non ha concesso deroghe al decreto che impediva ai voli provenienti dall’Italia di atterrare in Spagna. L’ipotesi alternativa è la partita unica in campo neutro e a porte chiuse. Quando? Prima del caso Rugani, tutto faceva pensare alla data di giovedì prossimo. Strada che resta valida per la Roma, non per l’Inter a questo punto causa quarantena. Tutto questo ammesso che si trovi una nazione favorevole ad ospitare squadre provenienti da Italia e Spagna, Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria. Il tema sarà affrontato nell’incontro di oggi proprio tra la Uefa e le cinque Leghe maggiori d’Europa, ovvero Serie A, Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1.
Le italiane allineate: meglio bloccare le coppe europee
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Roma e Inter contro il Uefa: i due club infatti non apprezzano l’idea di fondo che sta animando il massimo organo calcistico europeo, ovvero che lo spettacolo debba continuare quasi a tutti i costi, soprattutto adesso che i nerazzurri sono alle prese con gli esiti del caso Rugani, visto che la Juve è stato l’ultimo avversario affrontato. Dall'altre parte c'è il Getafe, avversario dei nerazzurri, più possibilista sul giocare le gare a campo neutro come palesato dal Uefa; scettico invece il Siviglia, avversario dei giallorossi:“Non sono sicuro che si possa trovare una soluzione rapidamente. Quella della gara unica in campo neutro è una delle varie ipotesi che sta considerando la Uefa, però per esempio non penso che sarà facile trovare un Paese disposto ad accoglierci", le parole del ds Monchi.
Serie A, l’idea dei club: concludiamo il campionato, si può fare anche ripartendo il 2 maggio
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La positività al Covid-19 di Daniele Rugani, che costringe la Juventus (e l’Inter ultima avversaria) alla quarantena non cambia molto, almeno per ora, lo scenario che i club si pongono davanti: l’ipotesi di sospensione in caso di giocatore positivo era già stata presa in considerazione. La volontà condivisa quasi in maniera unanime è quella di portare a termine il campionato, scartando ipotesi di playoff e playout. Il tempo ci sarebbe, con la scadenza necessaria del 30 giugno imposta anche dalla scadenza dei contratti dei giocatori. La Lega di A ha già predisposto due differenti bozze di calendario: la prima, molto ottimistica già prima della notizia di Rugani, fa riprendere il campionato subito dopo venerdì 3 aprile. La seconda si spinge oltre, ma è più realistica: sarebbe possibile concludere la stagione anche ripartendo il mese successivo.
Spadafora: "Un piano di aiuti per lo sport"
LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’emergenza coronavirus continua ad assediare lo sport, lo conferma anche il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ai microfoni del quotidiano del sportivo:
Ministro, sembrano passati anni da quando parlavamo di porte chiuse, e poi aperte e poi ancora chiuse. In pochi giorni è tutto cambiato. E ha fatto a pezzi tutti questi dilemmi.
«Proprio così. Ora dopo ora, siamo di fronte a un’emergenza straordinaria e lo scenario può cambiare e richiedere nuove decisioni. Proprio per questo sono rimasto perplesso di fronte alle polemiche degli ultimi giorni».
Ma che cosa chiede al mondo della serie A? Si dovrà pure voltar pagina...
«Chiedo di capire che ci sono circostanze in cui nessuno è immune, e bisogna avere la flessibilità necessaria per affrontare questi scenari. Flessibilità che non c’è stata. Perché, ripeto, la linea è stata dettata solo da ragioni economiche».
Però il problema esiste. Il calcio non è solo guadagni milionari per pochi eletti, ma anche pil, gettito fiscale, fenomeno sociale. E il fatto che venga a mancare è un danno per tutti.
«Questo è un altro problema. Ed è un problema che mi preoccupa e mi occupa tanto. La prima cosa che voglio dire è che ciò che sarà deciso per tutto il Paese avrà ovviamente i suoi risvolti sullo sport e sul calcio. A tutti i livelli».
Quali sono queste prime misure?
«Stiamo scrivendo le norme che saranno approvate nel consiglio dei ministri di domani. Sospensione di ritenute, contributi fiscali, premi. Che naturalmente aiuteranno anche il mondo del calcio»
Intanto lo sport sta perdendo pezzi da tutte le parti. Voi avevate dato una deroga per gli eventi internazionali, deroga che è stata divorata dai fatti.
«Però anche qui, proviamo a ragionare. Qual è la ratio di quel provvedimento? Provare a non danneggiare le squadre italiane in Europa in un momento in cui altri Paesi non avevano preso una decisione come la nostra. Mezz’ora fa ho scritto alla ministra croata dello sport, la Croazia ha la presidenza di turno dell’Ue, per chiedere un approccio europeo anche in tema di sport e di calendari sportivi rispetto all’emergenza coronavirus».
L’Europeo di calcio è sotto scacco
«Ma qualsiasi decisione si prenda, lo si deve fare tutti insieme, i Paesi e l’Uefa. L’Europa deve fare l’Europa anche nel calcio e nello sport».
Con l’Uefa ha preso dei contatti a fronte della situazione che riguarda i nostri club e la Nazionale?
«Non ancora, ho un dialogo con i miei omologhi europei per coordinarci».
Pallotta: «Trattativa in stand-by? Chiedi a Dan»
CORRIERE DELLA SERA - James Pallotta, presidente della Roma, ha commentato nella giornata di ieri la situazione cessione societaria del club. Qualcuno ha parlato di uno stallo tra lui e Friedkin, magnate texano, ma l'attuale patron giallorosso durante una trasmissione radiofonica ha tenuto a precisare che non c'è alcun tipo di rallentamento. "Trattative in stand-by per il coronavirus? No. Cosa sta accadendo? Chiedete a Dan e ai suoi uomini" è stato il commento a una trasmissione di Centro Suono Sport.
Roma, il piano sicurezza per gli allenamenti
CORRIERE DELLA SERA - Nella giornata di ieri a vincere alla fine è stato il buon senso, ma per quanto riguarda le competizioni europee la Uefa non riesce a trovare una soluzione comune per tutte le partite. La Roma alla fine non è potuta partire per recarsi a Siviglia per l'andata degli ottavi di finale di Europa League, ma non è chiaro cosa accadrà adesso con la sfida alla squadra spagnola. Mentre il club aspetta di conoscere notizie certe dalla Uefa, a Trigoria si prepara un piano sicurezzapreciso per evitare contagi e non sospendere l'attività agonistica. Chiunque entri nel centro sportivo viene sottoposto alla misurazione della temperatura, giocatori compresi; i fornitori devono essere sempre gli stessi e saranno ricevuti sempre dagli stessi addetti; tutti i lavoratori di Trigoria e delle sede dell’Eur abilitati allo smart working lavorano da casa, chi non può farlo lo fa a turni; i locali vengono igienizzati accuratamente; chi usa la mensa lo fa mantenendo le distanze di sicurezza e con piatti, bicchieri e posate usa e getta.