Fabio Junior: "Quando andai via da Roma fu il momento più brutto. Fui felice quando vinse il campionato"

Fabio Junior, ex giallorosso dal 1999 al 2000, ha parlato in un'intervista per il Match Program ricordando il suo arrivo in giallorosso e parlando della sua carriera:

Inizi pure a raccontare, allora, signor Fabio Junior Pereira. Come preferisce essere chiamato?
Per voi romanisti, va bene solo Fabio”.

E allora vada per Fabio. Arrivò dal Cruzeiro nel mercato di gennaio del 1999, per la cifra di trenta miliardi di lire, all’epoca acquisto record per la Roma. Poi, la sua avventura in giallorosso si esaurì rapidamente. Forse pagò le troppe aspettative sul suo conto?
Il fatto economico non c’entra. È normale che la gente riponesse su di me speranze, essendo arrivato dal Brasile con credenziali importanti. E le credenziali me le ero tutte guadagnate sul campo. Avevo 22 anni non ancora compiuti, avevo segnato tanti gol nel Cruzeiro e mi ero affacciato nella Seleçao. E tanti parlavano di me sui giornali come un “crack”, tanto che mi chiamavano “L’urgano blu”. Blu come la maglia del Cruzeiro”.

Cosa non andò, allora?
Il caso di “Passaportopoli”, la vicenda dei passaporti in cui fui coinvolto io e altri giocatori del campionato italiano, compresi alcuni dirigenti. Ebbi problemi per questa vicenda, anche se non c’entravo nulla e non avevo responsabilità dirette. La cosa mi ferì molto e – inevitabilmente – questo sentimento negativo si rispecchiò anche in campo”.

Eppure, prima di quella vicenda, non cominciò nemmeno male la sua esperienza. Un palo sfortunato all’esordio con il Venezia e subito in gol nella seconda gara con la Sampdoria, all’Olimpico.
Esattamente. Nonostante venissi da un altro paese e un altro calcio, non ebbi tantissime difficoltà ad inserirmi nella squadra. Quando ebbi la fiducia dell’allenatore di turno e del club, il mio apporto credo di averlo dato. Con Zeman mi trovavo bene. Successivamente, però, le cose cambiarono e non fu facile incidere nei risultati delle partite subentrando in corso d’opera, con pochi minuti a disposizione”.

Nell’estate 1999 ci fu anche l’avvicendamento in panchina, da Zeman a Capello.
Con il mister Capello ci fu un altro tipo di rapporto, a differenza di Zeman. Ma non gli do colpe specifiche. È sempre stato un tecnico vincente, in quel momento storico aveva altre idee e credeva nei suoi calciatori, come anche è normale che sia. In ogni caso, con lui in panchina segnai due gol. Uno con la Reggina in campionato, l’altro in Coppa UEFA contro il Goteborg”.

Alla fine della stagione 1999-2000 iniziò il suo girovagare di prestiti per società brasiliane, ma sempre da tesserato della Roma, dato che firmò un contratto di cinque anni.
Quando andai via da Roma, ero molto triste. Fu dura accettare di partire senza aver potuto dare e dimostrare qualcosa per la società che mi aveva acquistato per così tanti soldi. Quello fu un momento difficile per me, il più brutto senza dubbio”.

Il momento più bello, invece?
In quest’esperienza tutti i momenti sono stati importanti. L’affetto delle persone, il rispetto e anche l’esperienza di vita: imparai tanto all’epoca. Era bellissimo incontrare ogni giorno a Trigoria diversi tifosi che venivano per acclamarci. Davvero, se potessi tornare indietro nel tempo magari prenderei altre decisioni e forse la mia storia a Roma sarebbe stata un’altra. Mi sarebbe piaciuto, ad esempio, aver potuto almeno far parte della rosa dello scudetto del 2001 con Batistuta e altri campioni. Fui comunque felice quando la Roma vinse il campionato”.

Il giocatore migliore con cui ha condiviso lo spogliatoio della Roma?
Difficile scegliere. Sono stato parte di una grande squadra, con calciatori di altissimo livello come Cafu, Aldair, Montella, Di Francesco. Ma quando si tratta di qualità tecnica e fedeltà alla società, non posso non menzionare il mio amico Totti. Francesco, oltre ad essere un grande giocatore, è anche una persona fantastica. Mi aiutò molto quando arrivai”.

Della sua carriera è soddisfatto?
Molto. Le persone che conoscono la mia storia sanno bene di cosa sto parlando, di tutti gli ostacoli che ho dovuto superare per arrivare dove sono arrivato. La povertà, la concorrenza in varie categorie per emergere. Ho molto più da festeggiare che da rimpiangere. Anche perché non si può sempre avere tutto dalla vita”.

Nel 2005 tornò anche in Europa, al Bochum in Germania.
Il primo anno eravamo in seconda divisione tedesca. Poi, fummo promossi in Bundesliga. Giocai una trentina di partite in due anni, non male, anche se non segnai tantissimo. Comunque, ripeto, sono contento di ciò che ho fatto. Ho giocato in grandi club brasiliani, ho fatto un’esperienza in Giappone, poi altri giri tra Emirati Arabi e Israele. Ho pure difeso la maglia del Brasile in alcune gare. Non a caso, oggi vengo rispettato da tutti nel mio paese”.

Di cosa si occupa attualmente?
Faccio il commentatore sportivo per Globo Esporte, la più grande emittente brasiliana. Sono molto contento di questa nuova fase della mia vita professionale. E poi, sono sposato con una donna bellissima, Fernanda. Abbiamo una famiglia numerosa, con tre figli”.

La sua ex squadra in Italia la segue ancora?
La Roma la vedo sempre in tv perché sono rimasto un tifoso giallorosso. E lo sarò a vita, nonostante le cose non siano andate come volevo”.

Titoleremo questa intervista “Sostiene Pereira”, giocando sul suo nome completo e sul titolo di un noto libro e film italiano. Va bene lo stesso per lei, Fabio?
Va benissimo. I tifosi della Roma mi hanno regalato gioia, così come pure la Roma che mi diede fiducia. Da parte mia, sarà sempre forza Roma”. 


Spinazzola sarà sottoposto ad ulteriori test fisici. Slitta la firma

Slitta la firma di Leonardo Spinazzola con l'Inter. Il terzino, come riferito da tuttomercatoweb.com, domani sarà sottoposto ad ulteriori test fisici che solo se superati daranno l'ok al trasferimento in nerazzurro. Rimane in attesa, dunque, anche Matteo Politano; che ha sostenuto oggi le visite mediche con la Roma ed aspetta il via libera per firmare.


I 19 convocati da Fonseca per il Parma. Assente il neo acquisto Politano (foto)

Paulo Fonseca ha scelto i 19 convocati giallorossi che domani sera affronteranno il Parma in Coppa Italia. Sono presenti i rientranti Kluivert e Santon, mentre non ha recuperato Fazio che è rimasto a Roma. Sarà assente anche il neo acquisto Politano.
Questa la lista completa pubblicata dalla Roma sul proprio profilo Twitter:

 


Coppa Italia, la Juventus cala il poker contro l'Udinese. Affronterà la vincente di Parma-Roma

E' terminato il match di Coppa Italia tra Juventus ed Udinese, con i piemontesi che si sono imposti con il risultato di 4-0. A segno Higuain al termine di una splendida azione corale con Dybala, doppietta proprio per l'argentino (uno su rigore) e la quarta rete, sempre su rigore, porta la firma di Douglas Costa. La Juventus sarà avversaria della vincente tra Parma e Roma.


Roma, scambio di marcia

IL MESSAGGERO - L'infortunio di Zaniolo ha cambiato i piani di Petrachi che, dopo una riunione, ha deciso di prendere anche un giocatore offensivo per rimpiazzare il numero 22 giallorosso. Prima, però, bisognerà sacrificare un giocatore. Questo molto probabilmente sarà Spinazzola che non ha convinto Fonseca. L'esterno ex Juventus è al centro di uno scambio con l'Inter per Politano. Altro nome vivo è quello di Boga. Restano in corsa anche Shaqiri e Suso, ma per quest'ultimo l'affare è complicato. Il Milan, infatti, chiede Under per lo spagnolo. Identikit perfetto è quello di Villardell'Elche. Piace anche Marcos Antonio dello Shakhtar Donetsk, segnalato direttamente da Fonseca. Infine, sul taccuino di Petrachi ci sono anche Almendra, Mangala e Castrovilli.


Fonseca, rosa al minimo con Parma e Genoa. Kluivert torna in gruppo

IL MESSAGGERO - L'infortunio di Nicolò Zaniolo è solo l'ultimo dei problemi della Roma. Giovedì alle 21.15 ci sarà il Parma in Coppa Italia, dove ai tanti infortunati si aggiunge Dzeko squalificato. Per lo stesso motivo Kolarov e Florenzi salteranno la gara con il Genoa. Sulla trequarti stringe i denti Kluivertper tornare per il Parma, dove il centravanti sarà Kalinic. Intanto Axa è pronta a diventare nuovo sponsor della Roma. L'accordo con Pallotta è vicino e non è da escludere che possa dare il nome al centro sportivo di Trigoria.


De Rossi è sbarcato a Roma: "Ho saputo di Zaniolo andrò a trovarlo"

IL MESSAGGERO - Si è conclusa da poco l'avventura di Daniele De Rossi al Boca Juniors. L'ex numero 16 giallorosso ieri è tornato a Roma dall'Argentina. All'aereoporto erano molti i giornalisti ad attenderlo e la domanda sull'infortunio di Zaniolo è stata d'obbligo: "Ho saputo andrò a trovarlo".


Pronto soccorso, gli infortuni di Roma-Juve sono gli ultimi di una lunga serie

CORRIERE DELLA SERA - Si gioca troppo e ci si allena poco e male. Le partite vengono programmate a orari folli o a distanza di 27 ore l'una dall'altra sullo stesso campo, dove i giocatori come Zaniolo e Demiral si infortunano. Il terreno di gioco dello Stadio Olimpico non avrà influito sugli infortuni, ma Perottici è andato pesante: "Il campo non è all'altezza della Serie A. In tutte le partite c’è qualche buca". Il motivo delle partite così ravvicinate è presto spiegato: l'Olimpico dovrà essere consegnato alla Uefail 18 maggio per l'Europeo, mentre il campionato finisce il 24. Per questo motivo Roma e Lazio giocheranno le ultime due gare della stagione in trasferta. Intanto, l'operazione di Zaniolo di ieri è andata bene.


Olimpico, il campo sotto accusa. E sul mercato si corre ai ripari

CORRIERE DELLA SERA - "L’Olimpico non è mai stato buono, il campo non è all'altezza della Serie A. In tutte le partite c’è qualche buca". Così Perotti si è lamentato del terreno di gioco della struttura dopo la gara con la Juventus. Il campo dello Stadio Olimpico era rovinato perché, 27 ore prima, Lazio e Napoliavevano giocato la loro partita. A farne le spese sono stati Demiral e Zaniolo. La Roma paga così un prezzo altissimo perdendo uno dei migliori giocatori in rosa. Per rimpiazzare il numero 22, Petrachi sta pensando a Politano o Suso.


Inter e Roma che intrigo: spunta lo scambio fra Politano e Spinazzola. Suso, che rebus

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma si è inserita prepotentemente nell'affare fra Milan e Inter nello scambio Kessie-Politano. I giallorossi sono molto vicini all'esterno nerazzurro e hanno proposto a Conte Spinazzola. Rischia di rimanere con il cero in mano il Milan, con Suso che sembrava vicino alla Capitale. La Roma, che ha anche Shaqiri, sta valutando le cifre dell'affare con l'Inter, che valuta Politano 25 milioni, mentre Spinazzola è valutato da Petrachi 30.


Zaniolo riparte: operazione ok, ora il countdown per l'Europeo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Cinque mesi dividono il 12 gennaio dal 12 giugno. Uno è la data della prima partita dell'Europeo, l'altra è il giorno in cui il ginocchio di Nicolò si è rotto. L'operazione di ieri è andata bene e da oggi Zaniolo comincerà la fisioterapia. I messaggi di affetto sono stati molti e papà Igor ha chiuso la giornata di ieri: "All'Europeo ci tiene, ma ci sono dei tempi da rispettare, altrimenti se ne farà una ragione. Parliamo di 5-6 mesi, bisogna andarci con i piedi di piombo. Ora bisogna tenerlo calmo". Intanto la Roma prepara il suo futuro con Axa Assicuraizoni, che potrebbe diventare nuovo partner commerciale.


Infortunio Zaniolo, parla Gravina: "Questa proprio non ci voleva"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato ai microfoni di Gr Parlamento in occasione della rubrica "La Politica nel Pallone" dell'infortunio di Nicolò Zaniolo: "Ho provato grande amarezza e dispiacere, non solo per il calcio italiano ma anche per il ragazzo. E’ un infortunio che arriva nel suo momento migliore. Spero di sentirlo e incontrarlo nelle prossime ore, ha grande determinazione a rientrare più forte di prima. È una perdita grave, mi auguro che Mancini possa averlo a disposizione per l’Europeo".