Razzismo, Juan Jesus: "O vesto bene o mi guardano con altri occhi"

GAZZETTA DELLO SPORT - Ormai la lotta al razzismo fa parte della sua quotidianità, una lotta del resto supportata anche dalla Roma. Lo spiega Juan Jesus, vittima nei mesi scorsi di manifestazioni di razzismo sui social, ai microfoni di Dazn. Il difensore brasiliano ha parlato di come spesso, quando non si veste in modo particolarmente elegante, venga guardato con occhi diversi per il colore della sua pelle, e di come il club giallorosso lo stia supportando in questa nobile battaglia.


Riccardi tris: volano i boys di De Rossi a Cagliari

GAZZETTA DELLO SPORT - Cinque gol che chiudono in bellezza il 2019 della Roma Primavera. 1-5 rifilato in trasferta ed in rimonta al Cagliari e terzo posto in classifica conquistato dai ragazzi di Alberto De Rossi. Da segnalare la tripletta realizzata dal talento Alessio Riccardi. I giallorossi si portano dunque a quota 23 punti, che valgono il terzo posto in classifica, raggiungendo l'Inter.


Il tesoro di Roma. Pellegrini e Zaniolo, giallorosso infinito: il futuro passa da quei due

GAZZETTA DELLO SPORT - Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini sono sì il futuro della Roma ma, come dimostrato anche nell'ultima partita contro la Fiorentina, il presente è già loro. Per brillare la squadra giallorossa avrà bisogno dei due talenti che tanto bene stanno facendo in questa stagione, a prescindere da chi guiderà il club a medio termine.

Per quanto riguarda Pellegrini, il proposito della Roma per il 2020 è quello di blindarlo eliminando la clausola rescissoria dal suo contratto. Dal canto suo il centrocampista vorrebbe arrivare a guadagnare circa 3 milioni di euro a stagione. La sensazione è che, comunque, Pellegrini sarà prima o poi il capitano della squadra.

Su Zaniolo sono puntati i riflettori di grandi squadre: su tutte Juventus, Real Madrid, Manchester United e Tottenham. Ma il grande palcoscenico che l'ex Inter merita potrebbe darglielo già dalla prossima estate la Nazionale di Roberto Mancini.


La Roma scopre che il futuro è adesso

CORRIERE DELLA SERA - Nicolò Zaniolo, Lorenzo Pellegrini e Amadou Diawara: un totale di 65 anni in 3 ma anche di 247 presenze in Serie A e 24 gol. I tre sono impiegati da Fonseca in un 4-2-3-1, ma la grande duttilità di ognuno permetterebbe loro di trovarsi a proprio agio anche in un 4-3-3. Nella gara contro la Fiorentina hanno confermato la propria crescita esponenziale: Diawara ha realizzato una percentuale di passaggi riusciti dell'85.5%, 11 palloni recuperati e 3 anticipi.

89.5% dei passaggi completati per Pellegrini, che ha messo a segno una rete e mandato a destinazione 9 passaggi su 13 nella trequarti avversaria. Per Zaniolo un gol, un assist, 5 dribbling riusciti su 6 tentati, 81% dei passaggi completati e 6 falli subiti.


Campione d'inverno: il Lipsia ringrazia Schick

CORRIERE DELLA SERA - Il Lipsia diventa campione d'inverno in Bundesliga per la prima volta nella sua storia ed una parte del merito è anche di Patrik Schick: l'attaccante ceco di proprietà della Roma, rientrato da un lungo infortunio, è stato coinvolto di media in una giocata decisiva ogni 57 minuti nelle ultime 6 partite. Due assist, un rigore procurato e 4 gol messi a segno. Il diritto di riscatto da parte del Lipsia è già fissato a 28 milioni di euro.


Fonseca si è preso la Roma

IL TEMPO - BIAFORA - Continua a macinare punti senza sosta la Roma di Fonseca, uscita dall'ultimo ciclo di partite senza subire alcuna sconfitta tra campionato ed Europa League. Con l'arrivo della pausa natalizia - gli allenamenti riprenderanno il 30 dicembre, il 1 gennaio è invece in programma l’allenamento aperto al pubblico - è lecito tracciare un bilancio parziale della stagione giallorossa e questo non può che essere positivo.

La squadra capitanata da Florenzi ha raggiunto i sedicesimi di finale in Europa (affronterà il Gent), mentre in campionato è stabile al quarto posto, a +6 sul Cagliari, che ha perso in casa dell'Udinese, e a +7 sull’Atalanta, impegnata in giornata con il Milan. Il più soddisfatto dell’andamento delle 23 gare disputate da agosto ad oggi è indubbiamente Fonseca, scelto dalla Roma dopo i no di Conte, Sarri e Gasperini e capace di superare al fotofinish De Zerbi e Mihajlovic.

Il tecnico portoghese, nonostante un diffuso scetticismo e la corsa ad etichettarlo come «nuovo Zeman», è riuscito a permeare il gruppo con le sue idee, ridando convinzione ad una squadra che a fine giugno sembrava svuotata dopo una stagione più che deludente e i pesanti addii di De Rossi, emigrato in Argentina, e Totti, che ha deciso di dimettersi dai quadri dirigenziali. Il maggior merito dell'ex Shakhtar è quello di essere stato in grado di convincere la rosa della bontà del 4-2-3-1, un modulo basato sulla gestione della palla in fase di possesso e sulla riconquista della sfera senza abbassare il baricentro in fase di non possesso.

L'altro punto di svolta riguarda senz'altro l'aspetto mentale ed è stato Dzeko, vice-capitano e leader assoluto della squadra, a spiegarlo dopo il successo con la Fiorentina: «È un allenatore fortissimo e una persona seria che ci parla sempre faccia a faccia. Quando vinci ogni tanto ti rilassi ma lui non ci fa rilassare». Uno dei difetti endemici della Roma era proprio quello di sottovalutare l'avversario - Fonseca si è letteralmente infuriato per lo scialbo pareggio con il Wolfsberger - e di accontentarsi dopo una serie di risultati positivi, un qualcosa che non si sta verificando nel nuovo corso.

La Roma, che viaggia ad una media di 2,06 punti a partita in Serie A, sta ovviamente beneficiando di un mercato estivo azzeccato, con Petrachi e Fienga che hanno regalato a Fonseca dei titolari inamovibili come Pau Lopez, Mancini, Smalling, Veretout e Diawara, calciatori capaci di amalgamarsi alla perfezione con gente di qualità come Dzeko, Zaniolo (a quota 6 reti) e Pellegrini, autentico diamante della società di Trigoria.

Intanto da Boston è arrivato un messaggio di complimenti pubblici del presidente Pallotta: «Sono molto orgoglioso - ha scritto su Twitter - della Roma, dei giocatori, di Fonseca e di tutto il suo staff dopo la vittoria a Firenze. Una grande prestazione e un ottimo modo per finire l'anno. Buon Natale e felice anno nuovo!». Oltre alle vicende di campo i tifosi si aspettano da Pallotta novità sul fronte societario e sul possibile passaggio di mano a Friedkin, tornato nella sua Houston. Le pratiche dell'aumento di capitale incombono e la trattativa non può prolungarsi a lungo.


La Roma in vendita, Pallotta ora ha fretta: Friedkin ha tempo fino a capodanno

LA REPUBBLICA - Dan Friedkin ha poco tempo per tentare di portare a casa l'affare che lo porrebbe a capo della Roma: l'imprenditore texano dovrà infatti soddisfare le richieste dell'attuale presidente giallorosso, James Pallotta, entro capodanno, altrimenti l'intera trattativa rischia di saltare. L'offerta presentata da Friedkin nella settimana passata per accaparrarsi il 51% del club è stata ritenuta inadeguata da Pallotta, che chiede uno sforzo maggiore ad opera della controparte.


Dall'Arabia al Qatar: quando lo sport ripulisce regimi e dittature

LA REPUBBLICA - In inglese è detto Sport-washing, ma il significato è ben comprensibile se si prende ad esempio quello che si sta verificando anche a Riad in preparazione della Supercoppa Italiana programmata per le 17.45 ore italiane. In sostanza si tratta del 'dilavamento di coscienze' in atto per mezzo dello sport nei paesi del Golfo Persico, ma anche in Russia, Cina, Azerbaigian, Israele, Messico e Ungheria.

Il Comitato Olimpico Internazionale ha sottolineato la «crescente politicizzazione dello sport e l'attacco alla neutralità» dello stesso: eppure da quando, nel 2009, è partito l'assalto del Golfo allo Sport occidentale e non solo, pochissime sono state le voci di dissenso. Ci si chiede allora perché succeda: da un lato nel sistema 'sport' vengono pompate risorse economiche non indifferenti, dall'altro paesi in cui vigono regimi e dittature che talvolta violano anche i diritti umani, utilizzano la scorciatoia dello Sport per compiere percorsi politici ed economici che altrimenti incontrerebbero grossi ostacoli.


Supercoppa Italiana alla Lazio. Juventus battuta 3-1

E' terminata la finale per eleggere i campioni della Supercoppa Italiana, con la Lazio che ha battuto la Juventus per 3-1.
Dopo poco più di un quarto d'ora (16') il vantaggio biancoceleste con Luis Alberto che di destro insacca una sorta di rigore in movimento. Pari della Juventus al 45' con Dybala che sfrutta una respinta di Strakosha su conclusione di Ronaldo ed insacca con un facile tap-in.
Nella ripresa la Lazio dilaga con Lulic al 73' e con Cataldi su punizione al 93'. Al 92' espulso il bianconero Bentancur per somma di ammonizioni.


Serie A, primo successo per Gattuso sulla panchina del Napoli. Sassuolo battuto 2-1

Il posticipo serale di Serie A si è concluso con la vittoria del Napoli in casa del Sassuolo per 2-1.
Una vittoria in rimonta poichè Traorè, nel primo tempo, ha portato in vantaggio i neroverdi.
Nella ripresa, al 57', pareggia Allan con una conclusione dalla media distanza; mentre a pochi secondi dalla fine (94') è Obiang a depositare nella propria rete l'autogol dellla vittoria partenopea, prima per Gattuso sulla panchina del Napoli.


Pastore: "Via dal PSG perchè sentivo che era il momento. Futuro in Francia? Mai dire mai"

NICOLA VENTURINI - Javier Pastore, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Telefoot del suo passato in Francia e sull'eventualità di un possibile ritorno in futuro:

Un ritorno in Francia?
"Mai dire mai nel calcio, non chiudo la porta a nessuna squadra, ma al Marsiglia (squadra rivale del PSG, ndr) non potrei mai giocare. Però ci sono altri club come il Lione, che è una società simbolo in Francia, ma anche altre squadre".

Sull'addio al Paris Saint-Germain.
"Ho sentito dentro di me che era arrivato il momento di andarmene. Forse, se fossi stato in condizioni fisiche migliori o avessi giocato un po’ di più, sarei rimasto. Il club voleva prolungare il contratto e voleva che finissi la carriera a Parigi, ma io non mi sentivo più in grado di aiutare la squadra".

Il rapporto con i tifosi francesi?
"Fin dal primo giorno i parigini hanno stabilito un legame molto forte con me. Non so se sono stato in grado di restituire questo affetto, ma dopo il mio gol contro il Chelsea in Champions League è stato tutto magnifico: ho sentito che il loro amore era ancora più grande".

Un giudizio su Leonardo?
"Fa molto bene il suo lavoro, fa di tutto per rendere il PSG la squadra più competitiva possibile e portarla lontano in Champions".

Se dovesse richiamarti a Parigi?
"Non lo saprete mai (ride, ndr)".


È Roma show: Montella verso l'esonero

GAZZETTA DELLO SPORT - Con la vittoria di ieri contro la Fiorentina, la Roma è riuscita a consolidare il suo posto in Champions allungando la striscia positiva di 4 vittorie ed un pareggio. Le assenze di Chiesa e Ribery sono state fatali per la Viola che ha subito il tiki-taka e le ripartenze dei giallorossi. Con il magro bottino di 1 punto in 6 gare, sul banco degli imputati c'è Montella che verrà valutato da Commisso in questi giorni di vacanze natalizie.