Olsen cerca casa, vuole lasciare il Cagliari

Robin Olsen vorrebbe lasciare il Cagliari. Dopo una stagione piuttosto negativa alla Roma, è ripartito da Cagliari nella scorsa estate ma a metà stagione si trova nella stessa situazione di un anno fa nella capitale: in panchina.  


Kalinic resterà a Roma

Nikola Kalinic, attaccante della Roma, non partirà nel corso del mercato invernale. A poche ore dalla chiusura della finestra di gennaio, il centravanti ha chiuso ad ogni possibilità di partenza last minute. Lo riporta Biafora, giornalista de Il Tempo, su Twitter. Lo conferma anche Fonseca nel corso della conferenza stampa odierna. 


Conferenza stampa Fonseca: "Ibanez, Villar e Perez saranno subito convocati. Florenzi? Grande professionista, voleva giocare di più e non potevo prometterlo"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo. Queste le sue parole:

Il club ha fatto diverse operazioni, cosa pensa di questo mercato?
"Come voi sapete, abbiamo acquisito tre calciatori, Ibanez, Villar e Perez, tre giocatori giovani, pensando al futuro della Roma. Dall'altro lato, Florenzi è andato al Valencia in prestito per quattro mesi. Ho sempre detto che non mi piace il mercato di gennaio, non è facile trovare giocatori, ho sempre detto che o abbiamo giocatori pronti, esperti per inserirli, o abbiamo questa prospettiva futura. Penso che questi tre giocatori siano prospettiva per il futuro. Devo dire di Florenzi, so che oggi ci saranno molte domande su di lui. Abbiamo avuto una conversazione serena, molto diretta, devo dire che Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto sempre un grande atteggiamento, abbiamo parlato, il giocatore vuole giocare di più ed è una cosa che non potevo promettergli, è andato per sua volontà. La situazione è molto semplice".

La Roma viene da una prestazione molto positiva contro la Lazio, si troverà di fronte un Sassuolo abituato a giocare a viso aperto. Può essere un vantaggio?
"Devo dire che il Sassuolo è la squadra che mi piace di più, mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva, è una squadra che se lasciata giocare può essere difficile. Spero in una bella partita, ma sarà una partita molto difficile per noi, il Sassuolo ha molte qualità offensive".

Il derby ha ribadito il problema della mancanza di cattiveria. Per arrivare in Champions League chi farà gol?
"Speriamo tutti. La squadra crea sempre molte occasioni, devo essere onesto: questa capacità di decidere bene nell'ultimo momento è una capacità che i giocatori più esperti hanno di più. Abbiamo Ünder, Kluivert che sono giocatori giovani, che col tempo credo che miglioreranno questa capacità. Devo dire che, come ho detto sempre, la squadra crea sempre molte occasioni, credo sempre che debba migliorare".

Per quanto riguarda Florenzi, la società voleva una cessione definitiva. Avete deciso che definitivamente Florenzi non è un giocatore strategico per il futuro o che potrebbe tornare a essere un giocatore fondamentale?
"Quello che è successo è questa voglia di Florenzi di giocare di più, c'è l'europeo a fine stagione. Il giocatore ha parlato con me e con la società di questa possibilità e penso che sia stata una buona soluzione per lui. Ma non abbiamo pensato al futuro. È in prestito, dopo vediamo qual è il rendimento del giocatore, anche in nazionale, e dopo vediamo. Non pensiamo molto alla prossima stagione".

Quale tra i tre nuovi ha trovato più pronto? Qualcuno potrà già giocare domani?
"I tre sono nella lista per la partita, non giocheranno dall'inizio ma può succedere che possano giocare durante la partita. Ovviamente non si sono allenati molto con la squadra, possiamo avere questa necessità di farli giocare".

Avete parlato di Kalinic come giocatore utile, resterà alla Roma? Non farete altre operazioni in entrata?
"Non è facile trovare un attaccante in questo momento, Kalinic ha 6 mesi di lavoro con noi. Un altro attaccante avrebbe bisogno di tempo. Se cambiamo, sarebbe per un giocatore pronto, ma in questo momento non è facile".

Il risultato finale del derby è stato condizionato dall'infortunio di Pau Lopez. Ha avuto modo di parlare con lui? 
"Non ho parlato con Pau, perché è stata una questione tecnica. Marco Savorani ha parlato con Pau su questa questione tecnica. Non ho bisogno di parlare con Pau, Pau è un grande portiere, non ho bisogno di far sentire la mia fiducia per lui, perché sa che sono fiducioso. Per me è una situazione di cui non ho bisogno di parlare".

Crede che i giocatori più rappresentativi di una squadra debbano essere trattenuti a tutti i costi?
"Domanda che ha le curve (ride, ndr). Penso che i tifosi siano appassionati, se un giocatore ha un passato di orgoglio per i tifosi è normale che succeda quello che è successo con Rizzitelli prima nel derby, è una situazione normalissima. È normale che ai tifosi piacciano i giocatori che sono di Roma, che sono cresciuti a Roma, è normale. Capisco questo. Se loro sono più tristi perché Florenzi ha lasciato la Roma, lo capisco. Non è un problema per me. Penso sia una cosa positiva. Sono sicuro che altri giocatori, in questa squadra, hanno lo stesso sentimento".

Attualmente la Roma ha Santon, Bruno Peres, l'infortunato Zappacosta, Kolarov e Spinazzola, perché Cetin sta andando via. 
"No".

Si sente sicuro?
"Sì. Santon sta in un buon momento, Peres sta migliorando tutti i giorni, è un giocatore forte offensivamente, Cetin non è un terzino ma ci fa comodo quando serve difendere, Spinazzola non è un giocatore a cui piace giocare a destra, ma gioca anche a destra".

La Roma si deve adattare all'avversario o viceversa? Come sviluppa questa idea di calcio?
"Abbiamo bisogno di vedere come gioca l'altra squadra, dobbiamo adattarci per non farla giocare, ma non dobbiamo cambiare i principi di squadra".

Ieri Florenzi è sembrato molto triste, così come i tifosi. È dispiaciuto di non essere riuscito a trovargli un ruolo da protagonista?
"Devo dire che ho parlato con Florenzi, ho detto questo. È una persona con la quale sono stato sempre bene, ho avuto un rapporto da capitano, ho una grande ammirazione per l'atteggiamento di Florenzi. Il calcio è questo: oggi è Florenzi, domani è un altro. Il calcio è così, devo pensare alle soluzioni della squadra. Devo dire che desidero il meglio per Florenzi, alla fine quello che è importante non è se ha fatto 10 o 15 partite, è la mia relazione con la persona. E posso dire che con Florenzi non ho avuto nessun problema, nessuno. Ieri ho desiderato di cuore che Florenzi possa essere molto felice".

Una curiosità su Carles Perez, c'è stata una valutazione sulla possibilità che soffra qualcosa nel calcio italiano?
"Le caratteristiche di Carles sono caratteristiche adatte al nostro modo di giocare. È più facile capire per lui il gioco che vogliamo, è un giocatore di qualità, tatticamente intelligente, non avremo problemi".


Ufficiale, Antonucci in prestito fino a giugno al Vitoria Setubal

Mirko Antonucci è stato ceduto in prestito al Vitoria Setubal, dove andrà a titolo temporaneo fino al prossimo 30 giugno.  Lo fa sapere il club giallorosso con un tweet sul proprio profilo ufficiale.


Cetin verso il prestito al Verona ma Fonseca lo blocca: "Resterà a Roma"

Si è completata l'operazione che porta in prestito dalla Roma all'Hellas Verona Mert Çetin. Lo riferisce Sky Sport. Fonseca, però, nel corso della conferenza stampa, ha dichiarato che il giocatore turco resterà a Roma. 


Allenamento Roma, sala video e campo. Alle 15 la partenza per Reggio Emilia

La Roma è scesa in campo a Trigoria per l'allenamento di rifinitura in vista del match di domani sera contro il Sassuolo. La seduta è iniziata in sala video, con un focus sulla squadra di De Zerbi, si è passati poi al lavoro in campo con Fonseca che ha provato l'undici titolare. In gruppo anche i nuovi arrivati IbanezVillar e Carles Perez che verranno convocati e partiranno con il resto della squadra alle 15 per Reggio Emilia.


Conferenza stampa De Zerbi: "La Roma è una squadra forte, dobbiamo affrontare la gara con coraggio"

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. Queste le sue parole:

Partiamo dal mercato: Duncan è stato ceduto alla Fiorentina. È un'operazione in uscita importante.
"Abbiamo provato a valorizzarlo, è una plusvalenza importante. Non aveva mai avuto grandissime richieste e vuol dire che è migliorato e vuol dire che è stato fatto un lavoro importante".

Si attende qualcosa da qui a stasera?
"Dobbiamo pensare alla partita di domani, possiamo far bene e dobbiamo stare concentrati".

Che partita sarà?
"La Roma è una squadra forte e che gioca un calcio particolare e dobbiamo porre attenzione a quello, cercando di fare la partita con coraggio, non sbagliando cose semplici perché abbiamo fatto bene all'andata ma abbiamo pagato alcune situazioni in maniera pesante e che hanno poi condizionato. Domani vogliamo cercare di non sbagliare, di fare una partita di coraggio, qualità".

Fare il colpo con una big sarebbe importante.
"Al di là della big, è una partita che ci dà l'opportunità di continuare da Genova e quindi col Torino. Dobbiamo ricercare la continuità. Affrontiamo la Roma, una grande squadra, vale ancora di più se dovessimo allungare la striscia".

Con la Samp si è vista una squadra più matura, è l'occasione per proseguire anche in questo senso.
"La partita non finisce dopo il 90°, il pensiero continua. Nello stato di emergenza siamo riusciti a tirar fuori quel qualcosa in più ma dobbiamo farlo anche in non emergenza, anche in 11 contro 11, perché o non lo facciamo mai o dobbiamo almeno ricercarlo sempre perché il secondo tempo di Genova sarà una delle partite che io ricorderò sempre con piacere del mio Sassuolo. Siamo stati belli tante volte, essere solidi, partecipativi, soffrire così, lo siamo stati poco volte ed è una partita da tenere ben presente".

Domani recupera qualcuno degli infortunati?
"Recuperiamo Ferrari. Defrel viene in panchina e cerchiamo di metterlo dentro per una parte di gara, se necessario".

Complimenti per le 100 panchine in Serie A. C’è un sentimento di rivincita dopo la partita dell’andata?
"Dispiace, perché poi vai a spiegare che eri al 30' sotto di 4 gol e poi la reputi buona. Eravamo sotto di 4 gol ma la squadra nel complesso e da come sono nati i gol, abbiamo sbagliato in costruzione, non eravamo pronti all'eventuale perdita della palla e ci siamo fatti infilare da una squadra che aveva delle frecce in avanti. Misurarsi contro una squadra che ha un'identità marcata è importante".

Che segnale dà un club come il Sassuolo che cede Duncan, uno dei suoi pilastri in questi anni, per andare a ingaggiare, forse, un esterno sconosciuto che ha già un’esperienza poco fortunata in Italia?
"Duncan voleva andare. Chi lavora 24 ore qui possono essere gratificati perché se prima non era mai stata una richiesta per Duncan e ora viene venduto, vuol dire che qualcosina di buono è stato fatto. Poi io devo allenare, sono chiaro con tutti. Oggi è la vigilia, mi interessa preparare bene una partita importante".

Che giocatore è Haraslin?
"Esterno d'attacco di gamba e buona tecnica, quando sarà qua lo valuteremo come tutti gli altri".

Cosa si differenzia il suo gioco rispetto a quello di Fonseca? La Roma può mantenere il posto in Champions?
"La Roma è una squadra forte. Non so cosa può differenziare me da Fonseca, non l'ho mai visto allenare, non ho mai scambiato nessuna idea, nessuna parola a livello tattico, calcistico con lui. Quando vedo le sue squadre mi fa capire che vuole fare la partita, vuole fare superiorità da dietro sempre, costantemente, e non si stancano con la palla tra i piedi".

Si è fatto un'idea dell'addio di Florenzi?
"Da nostalgico dispiace vedere la Roma senza Totti e De Rossi ma sono cose che riguardano loro, non sono affari miei".

C'è voglia di fare qualcosa che ad altri qui non è mai riuscito, ovvero battere la Roma?
"Non so se c'è un allenatore che entra in campo per pareggiare, non saprei come fare. Entri e ti giochi la partita, al massimo perdi. La cosa peggiore per la squadra è la sconfitta, per l'allenatore è l'esonero ma se uno ha paura di perdere non gioca e se uno ha paura dell'esonero non allena. Noi ci prepariamo per vincere, poi vedremo cosa dirà la classifica. Una vittoria con una grande squadra ha un valore diverso, non di punti, ha un prestigio diverso".


Primavera, De Rossi: "Siamo in netto miglioramento ma il Torino può metterci in difficoltà"

Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV alla vigilia della sfida col Torino. Queste le sue parole:

"C'è tanto entusiasmo e consapevolezza nei nostri mezzi, l'ho visto anche nell'allenamento di oggi. Non è la prima gara che questa squadra fa bene, ma affermarsi contro la prima in classifica (si riferisce alla vittoria contro l'Atalanta, ndr) dà vantaggi da un punto di vista fisico, tecnico e mentale. Siamo in netto miglioramento, anche se prima di Bergamo c'era stata un'altalenanza di prestazioni, ma siamo qui per questo, per aiutare questi ragazzi ad essere continui e crescere".

Il Torino? 
"È una buona squadra, ti mettono in difficoltà con il pressing, cerca di non farti giocare. All'andata fu una gara dai due volti, dopo la prima ora di gioco fatta molto bene, siamo caduti inaspettatamente e perdendo la gara".

Sul turn-over? 
"È la squadra che mi dà la possibilità di cambiare, stiamo cercando da inizio stagione di far giocare tutti, anche per dare l'opportunità a tutti e tener vivo il gruppo. Spero di poter cambiare più di un calciatore"


Roma partita da Termini in direzione Reggio Emilia (video)

La Roma, impegnata domani sera sul campo del Sassuolo, è partita dalla Stazione Termini in direzione Reggio Emilia. Qui il video pubblicato su Twitter dal club:

 




Sassuolo-Roma, i convocati di Fonseca. Ci sono i tre nuovi acquisti, out Jesus

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha reso nota la lista dei convocati per il match di domani contro il Sassuolo. Di seguito l'elenco completo:

Portieri: Pau Lopez, Fuzato, Mirante.

Difensori: Smalling, Kolarov, Çetin, Santon, Fazio, Mancini, Bruno Peres, Spinazzola, Ibanez.

Centrocampisti: Cristante, Pellegrini, Perotti, Villar, Veretout, Pastore. 

Attaccanti: Dzeko, Ünder, Kalinic, Carles Perez, Kluivert.


Conti: "Totti? Un fenomeno, è stato il massimo. Io vengo dopo"

Bruno Conti, ex giocatore della Roma, è stato intervistato dai microfoni di Vieni da me, in onda su Rai Uno. Queste le sue parole:

"Ero più uomo assist, basta chiedere a Paolo Rossi o al bomber Pruzzo, che ne sanno qualcosa. Il numero 7 mi ha portato bene, ma anche il 16. Ho esordito con la Roma poi sono andato in prestito al Genoa. Mio padre è romanista sfegatato e quando gli ho detto del prestito al Genoa non mi ha rivolto la parola. Questo per far capire cosa significa la Roma per lui"

Totti il mio erede? 
"È stato un fenomeno di questo club, ha battuto tutti i record. È stato il massimo, io vengo dopo".

Sul baseball.
"Io ho la fortuna di vivere a Nettuno, dove ho giocato d’estate a baseball. Mio zio era il custode comunale di Nettuno, io con la scusa di andare a trovare mio cugino ho colto l’occasione. Prima di andare alla Roma, ero un ottimo lanciatore, ero bravissimo: mi cercarono anche dall’estero, mi voleva il Santa Monica. Due anni dopo mi ha preso la Roma calcio".

Su Enzo Bearzot.
"È il mio secondo papà. Prima del Mondiale ho avuto un infortunio, lui mi assicurò che sarei stato titolare".

Su Sandro Pertini e la sua presenza ai mondiali del 1982.
"Uno spettacolo, è stato un viaggio indimenticabile in aereo, presenza molto importante".

Sui figli.
"Non ho mai imposto niente, è venuto spontaneo, gli è sempre piaciuto. Andando avanti, per loro è stato anche un cognome pesante, ma penso di avere soddisfazioni: Andrea ha avuto sfortuna, era più forte di me e di Daniele. Daniele ha battuto tutti i record del Cagliari, ora fa il responsabile della Primavera e guai a chi gli tocca Cagliari. Son contento perché ha messo a tacere tanta gente, i paragoni sono stati tanti".


Petrachi monitora tre giovani centrocampisti dell'Ajax per giugno

Con la finestra di mercato invernale giunta al termine, il ds giallorosso Petrachi starebbe già pensando a nuovi profili per giugno. Nel mirino, in particolare, vi sarebbero tre giovani talenti dell'Ajax: Ryan Gravenberch (17), Carel Eiting (21) e Jurgen Ekkelenkamp (19), tutti e tre centrocampisti. Lo riporta Il Corriere dello Sport.