Caso Spinazzola-Politano: Ausilio e Petrachi attori non protagonisti. Quando i DS perdono potere, diventando comparse
INSIDEROMA.COM – GABRIELE NOBILE - La trattativa tra Roma e Inter, relativa allo scambio dei calciatori Spinazzola e Politano, ha evidenziato come sia definitivamente saltato il ruolo dei direttori sportivi, nel mondo del calcio moderno. Petrachi ed Ausilio avevano posto in essere la vera negoziazione tra le parti, arrivando allo scambio di documentazione ufficiale, indispensabile (da regolamento) alle rispettive visite mediche dei calciatori. Ad affare praticamente concluso, il ruolo da protagonista è stato assunto da Peppe Marotta che ha di fatto, bocciato l’operazione. Di conseguenza da Trigoria è partita la contraerea pesante, quando, il Ceo giallorosso Guido Fienga ha preso in mano la situazione e (giustamente) non ha voluto accettare la bizzarra contro-offerta nerazzurra, chiudenda la linea di negoziazione con il club meneghino.
Comunicazione assente e bocche cucite da entrambe le parti, con la Roma e l’Inter che si sono promesse di ritrovarsi in tribunale; cosa che vedrete non accadrà mai in quanto cane non morde cane.
In casa milanese è evidente di come il ruolo di Ausilio sia praticamente depotenziato avendo alle spalle un amministrato delegato come Marotta che gode di pieni poteri in casa nerazzurra. Stessa cosa che capita in casa giallorossa dove questi poteri magici appartengono solo ed esclusivamente a Guido Fienga, vero ed unico rappresentante della proprietà americana a Roma. La sostanziale differenza tra Inter e Roma è che Ausilio è perfettamente a conoscenza del ruolo subalterno con Marotta, mentre a Roma, Petrachi se ne sta rendendo conto solo con il passare dei mesi. Nulla di sconvolgente, questo è il calcio moderno, dove il potere decisionale è nelle mani di chi ha la gestione e la supervisione dei conti.
Petrachi ha bisogno di un “tutor” solo per iniziare una negoziazione in sede di calcio mercato, il problema sostanziale è che questo “tutor” conosce poco di calcio e delle sue regole d’ingaggio (a differenza del Marotta nerazzurro). Fienga infatti, nonostante un CV di tutto rispetto nel mondo dell’alta finanza, solamente fino ad un anno fa si occupava di budget e del riassetto societario di AS Roma, spaziando tra new media e diritti televisivi, mentre ora si trova catapultato nel confrontarsi giornalmente con i vecchi volponi del calcio.
Petrachi nei suoi anni torinesi, aveva un margine di manovra molto più fluido, cosa che a Roma non ha. Anche perché all’ombra della Mole, non doveva confrontarsi con un DS ombra, cosa che nella capitale (o a Londra fate voi) deve subire, almeno fino al passaggio di proprietà tra Pallotta e Dan Friedkin; parliamo di quel Franco Baldini, che nessuno a Trigoria vuole mai nominare, ma che di fatto è stato preziosissimo per chiudere alcune operazioni in estate, su tutte quelle di Chris Smalling e Henrikh Mkhitaryan.
Al di là di quanto successo in settimana, con l’affare Spinzazzola-Politano saltato più per colpe dell’Inter che della Roma, bisognerebbe derubricare il mancato scambio come un operazione che coinvolgeva, di fatto, giocatori di medio-livello ma che venivano valutati tantissimo solo in ottica di plusvalenze da inserire nei rispettivi bilanci. La Roma potrà fare a meno di Politano e cercare alternative valide, tentando di rigenerare lo stesso Spinazzola, particolarmente scosso dopo le recenti vicissitudini.
Per il futuro prossimo, sarà importante, in ottica Roma, una maggiore intesa ed una cementificazione della coppia Fienga-Petrachi, ricordando di come, in ottica FFP, i giallorossi dovranno, entro breve, gestire operazioni di calciomercato in uscita ed altre in entrata per tentare di alzare l’asticella e la competitività del club stesso. Il momento estremamente delicato, con l’imminente cessione del club a Friedkin, dovrà essere affrontato pensando al bene comune e non ai personalismi, tipici di questo momento di transizione.
Conferenza stampa Fonseca. "Nei momenti di difficoltà abbiamo avuto un buon atteggiamento. Under? Oggi ha lavorato molto per la squadra"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match di Coppa Italia vinto contro il Parma. Queste le sue parole:
La partita?
"Ho visto le difficoltà che avevamo avuto qui nel controllare la profondità. Ho pensato di cambiare ad inizio costruzione, così per il Parma sarebbe stato più difficile pressare e Cristante ha più qualità in impostazione. Abbiamo fatto bene e abbiamo gestito bene la profondità, con più qualità in costruzione".
Si potrà ripetere?
"Non so, in futuro vedremo".
Under avrà più possibilità?
"Con l'infortunio di Zaniolo deve capire che avrà opportunità. Oggi ha lavorato molto per la squadra e ha fatto una buona partita".
Cetin è meglio vada a giocare?
"No, deve continuare con noi per migliorare e imparare questo tipo di calcio. Rimane con noi".
Può restare?
"Sì".
Cosa può dirci su Politano?
"Fino a quando non è ufficiale non posso dire nulla, dopo parleremo".
In questo momento potete fare tre partite in una settimana?
"Non abbiamo molte soluzioni in questo momento. A Genova non è difficile capire chi giocherà terzino. La squadra ha sempre giocato bene, nei momenti di difficoltà abbiamo avuto un buon atteggiamento e spero che la squadra possa rispondere bene".
Dermaku: "Abbiamo peccato di precisione su qualche tiro. Non è facile quando si cambiano tanti giocatori"
Kastriot Dermaku, difensore crociato del Parma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti nel post partita. Queste le sue parole:
DERMAKU A RAI SPORT
Come hai visto la partita...
"Dovevamo sfruttare di più tutte le opportunità"
Che vi ha impensierito di più?
"Il loro possesso palla, soprattutto nelle azioni da dietro. Noi abbiamo avuto le nostre occasioni ma dopo il gol loro ci siamo sbilanciati"
Con quale atteggiamento affronterete la Juve?
"Non abbiamo in testa l'obiettivo dell'Europa, dobbiamo salvarci. A Torino sarà dura, ma dovremo fare la nostra partita, una partita perfetta"
Kulusewski è cambiato?
"No, ha gli occhi puntati addosso ma è un ragazzo serio, non sta avendo un calo. È giovane e deve dare il massimo. Ha tanta qualità e quantità, corre tanto ed utile per la squadra. A me impressiona per la sua visuale di gioco e gli assist che fa. Può solo migliorare"
DERMAKU IN MIXED ZONE
"Siamo rimasti un poco male. Abbiamo giocato contro una grande squadra che è venuta fuori nel secondo tempo. Ora testa al campionato. Abbiamo peccato di precisione su qualche tiro. Non è facile quando si cambiano tanti giocatori però fa bene dato che chi ha giocato meno trova minuti nelle gambe"
"Sarà difficilissimo, sono i campioni d’Italia. Cerchiamo di scendere in campo per fare risultato"
Come valuti la prima parte di stagione?
"Ho fatto dieci partite tra coppa e campionato e non avrei pensato di trovare così tanto spazio, quindi sono felice della mia condizione"
Il tuo nome è stato accostato a tante squadre, c’è la possibilità che tu possa lasciare il Parma a gennaio?
"Io non ho parlato con nessuna squadra, perché qui sto bene. La mia intenzione non è quella di lasciare il Parma"
Conferenza stampa, D'Aversa: "Non dobbiamo essere soddisfatti né della prestazione né per il risultato"
Roberto D’Aversa ha parlato ai microfoni dei giornalisti per commentare il match contro la Roma. Queste le sue parole:
Cosa salva?
"Non mi è piaciuta l'occasione del secondo gol. In alcune situazioni non mi sento di colpevolizzare nessuno, Inglese ha avuto un occasione e il portiere ha fatto una bellissima parata. Sullo 0-0 Kucka ha sfiorato il gol e dall'altra parte ha segnato Pellegrini. Non dobbiamo essere soddisfatti né della prestazione né per il risultato"
La squadra è sembrata un po' rinunciataria:
"E' una tua impressione"
L'arbitro?
"Non si è perso per l'arbitraggio, qualche situazione di valutazione diversa c'è stata ma non ha inciso"
Cornelius e Inglese sono in ritardo?
"Roberto ha un percorso fisico più lungo, convive con un fastidio alla caviglia e ha più problematiche ma è normale. Cornelius ha fatto bene"
Troppi rischi nello schierare giocatori non sempre protagonisti?
"Bisogna valutare le condizioni e i percorsi dei singoli giocatori, nella valutazione di alcuni giocatori bisogna valutare cosa dice lo staff medico. Le scelte erano obbligate, fino al 2-0 è stata una partita equilibrata. Sull'1-0 potevamo pareggiare con Inglese"
Kolarov?
"Con Kolarov non è successo nulla"
Politano-Spinazzola si fa. E arriva Ibanez
IL TEMPO - BIAFORA - Lo scoglio più grande è stato superato, ma il film thriller che ha come attori protagonisti Politano e Spinazzola non è pronto per essere proiettato. Dopo un estenuante tira e molla iniziato mercoledì pomeriggio Roma e Inter sono riuscite a trovare una bozza di accordo per lo scambio tra l’esterno offensivo e quello difensivo. Le cifre dell’affare restano le stesse stabilite in precedenza, circa 28 milioni di euro totali, ma i giocatori non si trasferiranno subito a titolo definitivo, bensì in prestito con diritto di riscatto che si trasforma in obbligo al raggiungimento delle 15 presenze, una clausola valida in maniera slegata per ognuno dei due giocatori. Fino a ieri sera, come ha confermato Petrachi prima della sfida con il Parma (“La trattativa non è chiusa”), c’erano ancora delle schermaglie su questa clausola della presenze (idee diverse sui minutaggi): il gelo è stato superato, ma non è ancora fatta. Il cambio delle condizioni dell’affare è avvenuto quando i calciatori avevano già completate le visite mediche ed erano pronti a mettere le firme sui contratti. Marotta, ad dell’Inter, ha imposto lo stop alla trattativa, proponendo un doppio trasferimento in prestito con diritto di riscatto, ricevendo il netto rifiuto di Petrachi, Fienga e Longo, presenti a Milano. I dirigenti giallorossi e quelli nerazzurri, in compagnia dei procuratori di Politano e Spinazzola, hanno lavorato tutto il giorno per non far saltare lo scambio e mentre al mattino regnava grande pessimismo - non si era però mai arrivati al punto di rottura - già intorno all’ora di pranzo stava tornando il sereno, in attesa della fumata bianca ancora non arrivata. L’altro fronte di battaglia per la Roma è stato quello con il Bologna per Ibanez. Petrachi ha vinto la sfida con Sabatini grazie ad un’offerta di ingaggio - 700mila euro annui - pari al doppio di quanto proposto dagli emiliani. Oggi ci sarà un nuovo incontro con gli agenti del brasiliano per definire gli ultimi dettagli contrattuali, potendo contare su un accordo con l’Atalanta, 2 milioni per il prestito di 18 mesi e 8 milioni per l’obbligo di riscatto, trovato da giorni. In difesa l'obiettivo è Sosa ed è in uscita Juan Jesus. Per il brasiliano è vicino l’accordo con la Fiorentina, mentre il Cetin è stato chiesto in prestito dall’Hellas Verona. Per ora Fonseca ha bloccato la sua cessione, ma l'opzione di un trasferimento a fine gennaio rimane valida. A Milano era presente anche l’agente di Under: il Milan è in pressing.
Pellegrini, doppietta al Parma. La Roma si regala la Juve
LEGGO - BALZANI - Tutto liscio, e non era scontato visto questo inizio 2020 tra infortuni choc, sconfitte, casi di mercato e voci societarie. La Roma vince senza patemi contro il Parma (decimato dalle assenze) grazie a una doppietta di Lorenzo Pellegrini e approda ai quarti di coppa Italia che si giocheranno a Torino contro la Juve mercoledì prossimo. Senza Dzeko (e ovviamente Zaniolo) Fonseca è ben attento a non concedere contropiede al Parma e nel primo tempo mantiene un atteggiamento guardingo. Nella ripresa il bel gol dopo 4 minuti di Pellegrini spiana la strada al successo favorito dalla bella parata di Pau Lopez sull’unico tiro in porta del Parma con Inglese. L’ingresso di Kluivert fa il resto garantendo alla Roma quella imprevedibilità offensiva che era mancata con Torino e Juventus. L’olandese formerà il tridente del futuro con Politano e Dzeko. Ancora in ombra invece Kalinic a secco di un gol da un anno intero e al tiro verso la porta di Colombi solo una volta dalla distanza. Il raddoppio è arrivato al 76’ Finisce 0-2, una vittoria meritata e una imbattibilità difensiva ritrovata per Fonseca che ora dovrà di nuovo rivoluzionare l’undici titolare domenica a Genova viste le assenze di Florenzi e Kolarov. Piccolo allarme per Pellegrini uscito anzitempo. “Ma è solo una contusione per qualche botta di troppo - tranquillizza Pellegrini- Dedico questa doppietta alla mia famiglia ma soprattutto a Nicolò Zaniolo. Per me è un fratellino e lo aspettiamo in campo perché abbiamo bisogno di lui. Avevamo voglia di riscattarci e di passare il turno. La Juve? Prima vinciamo col Genoa, se tutti giochiamo l’uno per l’altro possiamo fare bene già quest’anno. Siamo una squadra di amici”. C’è stato spazio pure per il nuovo esordio di Bruno Peres salutato da un’ovazione goliardica del settore dei tifosi romanisti. Infine Fonseca: «Oggi mi sono piaciuti tutti. Questa vittoria è per Zaniolo. L’ultima volta che la Roma ha vinto una coppa ero un bambino (ride,ndr)»
La Roma di Pellegrini si regala la Juve
IL TEMPO - CARMELLINI - Serviva un segnale di risveglio dopo le due sconfitte consecutive in campionato che avevano aperto il nuovo anno. Sei anni e nove mesi dopo la Roma torna a vincere in trasferta in coppa Italia. E il segnale arrivato da Parma nell’ottavo di finale di Coppa Italia che qualifica la Roma ai quarti contro la Juve campione d'Italia: sempre lei e come se non bastasse a quattro giorni dal derby. E la scellerata formula di una competizione assurda che costringe le squadre a giocare a orari pazzeschi senza considerare nulla: freddo, trasferte e l'importanza di un campionato che continua a camminare su un binario parallelo, in una fase delicatissima nella quale si decide tutto. Eppure così è, ennesima follia del calcio italiano che cambia peggiorando: sempre.
Al Tardini la Roma fa il suo, batte il Parma senza colpo ferire e non soffre praticamente mai consentendo a Fonseca di pensare anche un po’ al campionato. Oltre a Dzeko, risparmiato per forza in quanto squalificato, il tecnico giallorosso come può tira i remi in barca e fa entrare quelli che finora si sono visti meno. Ma la differenza come sempre la fanno ancora quelli buoni: i titolari, a partire da Pellegrini che firma la sua prima doppietta in giallorosso mettendo a tabellino entrambi i gol della serata. Fonseca cambia la Roma se non negli uomini (solo due le novità rispetto alla Juve), almeno nel modulo con i terzini altissimi e Cristante che indietreggia tra i due centrali difensivi. E la famosa difesa a tre provata a ripetizione a Trigoria e che a un certo punto sembrava potesse diventare realtà già contro la Juventus. Ma forse lì il tecnico portoghese giudicò eccessivo l’azzardo e tornò alla consueta difesa a quattro: non andò bene lo stesso. Però ha continuato a provarla e la cosa ieri sera è diventata concreta: non male.
Tra i «nuovi» segnali positivi da Kalinic che partecipa attivamente al gol del vantaggio giallorosso facendo sponda nel triangolo che Pellegrini ha poi chiuso con quel gran diagonale. Ma qualche minuto dopo quando sta a lui chiudere il triangolo calciando in porta, non è altrettanto efficace. È comunque un passo avanti per un giocatore che sembrava diventato un oggetto misterioso: partecipa all’azione pur non riuscendo a sbloccarsi nell'occasione che la squalifica di Dzeko gli aveva offerto. Il pensiero va ora al prossimo atto della coppa nazionale in programma mercoledì prossimo a Torino, ancora contro la Juventus: una sentenza. E come se non bastasse prima c'è un «piacevole» viaggio a Genova. Mai come adesso la Roma non può permettersi distrazioni, perché da qui in avanti ogni passo è decisivo. Dopo la Juve c'è il derby della verità: una partita che può cambiare tutto... in un senso, ma anche nell'altro.
Tor di Valle, processi riuniti: Parnasi con De Vito (che chiama Raggi in sua difesa)
IL MESSAGGERO - Virginia Raggi ha incaricato l'avvocatura capitolina di costituirsi parte civile nel processo contro Marcello De Vito. Il presidente del Consiglio comunale di Roma però ora punta la sua difesa dall'accusa di corruzione proprio sulle parole della sindaca. De Vito spera che la Raggi racconti che la decisione di approvare il progetto per la realizzazione del Nuovo stadio della Roma della società Eurnova, di Luca Parnasi, era stata concordata in Assemblea e non pilotata da lui. Intanto i giudici hanno ufficialmente riunito i tre filoni scaturiti dallo scandalo Tor di Valle in un unico processo: Parnasi e i suoi collaboratori condivideranno il banco degli imputati non solo con i politici e i funzionari che avrebbero tenuto a libro paga, ma anche con De Vito e con Mezzacapo, e con Luca Lanzalone, già a giudizio insieme al commissario dell'Ipa, Fabio Serini. Gli imputati sono in tutto 16.
La Roma si guadagna la Juve
IL MESSAGGERO - A Parma la Roma conquista il primo successo del 2020 e si qualifica ai quarti di Coppa Italia, dove mercoledì prossimo incontrerà la Juventus allo Stadium. Fonseca, cambia il sistema di gioco, sceglie l'inedito 3-3-3-1, con la difesa a 3 e Cristante abbassato in mezzo a Mancini e Smalling. A salire è Diawara proprio tra Florenzi e Kolarov e, in avanti, il rombo offensivo con Pellegrini dietro a Kalinic e al suo fianco Under e Perotti. L'uomo partita è Lorenzo Pellgrini, autore di due reti. I padroni di casa però cotestano dopo il gol del vantaggio: l'azione è partita da Pau Lopez dopo la mancata concessione del calcio d'angolo. Nel finale Pairetto concede il rigore ai giallorossi per fallo di mano di Barillà in area su cross di Florenzi: trasformato da Pellegrini che festeggia la sua prima doppietta giallorossa.
Emergenza terzini: Peres si candida
IL TEMPO - Con un Dzeko in più rispetto a Parma, Fonseca prepara la sfida contro il Genoa. Il tecnico si ritrova senza terzini vista la contemporanea squalifica di Florenzi e Kolarov. Con il recuperato Santon praticamente certo di una maglia da titolare e con Spinazzola, Juan Jesus e Cetin in partenza, si candida Peres inserito ieri nel finale. Da valutare le condizioni di Perotti, uscito per un affaticamento al polpaccio, e Pellegrini colpito alla caviglia: non dovrebbero essere acciacchi preoccupanti.
La dedica di Lorenzo: «Una doppietta per Zaniolo»
IL TEMPO - SCHITO - «Dedico questa vittoria, oltre che alla mia famiglia che è sempre nel mio cuore, a Nicolò che per me è come un fratellino, lo aspettiamo presto perché abbiamo bisogno di lui». Il primo pensiero di Lorenzo Pellegrini va a Zaniolo, ma il centrocampista giallorosso, oltre ad abbracciare virtualmente il compagno, ha preso per mano anche la Roma segnando una doppietta che regala alla squadra giallorossa la qualificazione ai quarti contro la Juventus. Il numero 7 dei capitolini però non ha timori di sorta, i bianconeri non lo spaventano, la prima vittoria del 2020 a Parma ha dato una bella iniezione di fiducia alla squadra che, nonostante il cambio di modulo, ha risposto presente al suo allenatore dopo le sconfitte casalinghe contro il Torino e contro la squadra di Sarri. L'obiettivo in casa Roma è ritrovare dunque la vittoria in campionato già da domenica al Ferraris, ma la Coppa Italia rimane un obiettivo stagionale e per trasformarlo in realtà servirà superare i campioni d'Italia in casa loro ad appena quattro giorni di distanza dal derby contro la Lazio. Un tour de force che parte però con il piede giusto: «Volevamo fare bene - le parole di Pellegrini - perché abbiamo iniziato male il 2020, ora pensiamo al Genoa e andremo con la testa per vincere. Siamo un gruppo di amici che danno tutto l'uno per l'altro. Giocheremo a Torino per vincere la partita e passare il turno». Fonseca è soddisfatto:«Abbiamo giocato per vincere e giocare i quarti con la Juventus. Potevamo segnare più gol, ma mi sono piaciuti Kalinic, secondo me il migliore in campo, e Cristante che ha giocato quasi da difensore e ci ha aiutato a costruire l’azione. Non so se giocheremo di nuovo in questo modo, ma mi è piaciuto».
Stavolta è vero: Politano giallorosso E Suso-Under altro possibile scambio
LEGGO - BALZANI - E' tutto fatto, anzi no. Ma quasi certamente lo sarà oggi. Umberto Eco scriveva che il grottesco altro non è che l'altra faccia del sublime. E nello scambio di gennaio tra Roma e Inter per Politano e Spinazzola di grottesco c'è più di un aspetto. Ma proviamo a ripercorrere le tappe di due giorni che sembrano andare oltre l'immaginazione di un mercato che sotto l'era Petrachi aveva già vissuto il paradosso Malcom.
MAROTTA DICE NO - Nel tardo pomeriggio di mercoledì, quando Politano si era già lasciato immortalare con la sciarpa della Roma e stava per viaggiare verso Parma, da Milano è arrivata la doccia gelata. L'accordo per lo scambio secco a titolo definitivo tra l'esterno di Ottavia e Spinazzola deve essere rivisto. Le condizioni fisiche del terzino romanista, infatti, non convincono Marotta che già tre anni fa disse no a Schick per motivi analoghi. Legittimo. L'Inter cambia la formula: prestito con diritto di riscatto a giugno. E chiede nuovi test atletici per Spinazzola. La Roma non ci sta e blocca tutto.
MATTINA DI TRATTATIVE - Ieri mattina Davide Lippi, procuratore di entrambi, entra nella sede dell'Inter per ricucire i rapporti. Oltre quattro ore di discussione che però non porta alla fumata bianca. L'Inter non cambia idea: a titolo definitivo l'affare non si fa. E la Roma non molla. Il braccio di ferro è a un punto morto tanto che Spinazzola viene richiamato nella capitale. Politano, invece, passa la giornata in famiglia e attende novità.
FUMATA BIANCA - Nel pomeriggio, però, a sorpresa la trattativa si riapre e in serata arriva la fumata bianca. I due club riprendono a dialogare per cercare una soluzione che viene trovato verso le 18: prestito con diritto di riscatto che però diventa obbligatorio a un determinato numero di presenze totali (15) di Spinazzola e Politano. Dopo un lunga tira e molla arriva quindi la fumata bianca. L'alternativa era Suso del Milan che potrebbe arrivare comunque in cambio di Under (ieri l'agente del turco era nella sede rossonera).
IBANEZ E JESUS - Mentre Petrachi cercava di trovare una soluzione per Politano, arrivava l'ok di Ibanez per il trasferimento in giallorosso. Il difensore brasiliano, impiegato solo una volta dall'Atalanta quest'anno, ha detto no al Bologna e passerà alla Roma per 2 milioni più 8 di riscatto obbligatorio da esercitare entro il 2021. In partenza c'è Juan Jesus destinato alla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto. Infine, in fase avanzata pure la trattativa con lo Stoccarda per Borna Sosa, terzino sinistro croato.