Raggiunto un accordo di massima per la cessione della Roma. A breve il comunicato (foto)

Sembra ormai fatta per il passaggio di proprietà della Roma da Pallotta a Friedkin. I due, come riferito da Filippo Biafora de Il Tempo sul proprio profilo Twitter, hanno raggiunto un accordo sulla base di 580 milioni più debiti ed aumento del capitale.
Un comunicato ufficiale è atteso in breve.

 

18:20 -  (ANSA) - ROMA, 29 DIC - La Roma sta per passare di mano, da un americano a un altro. Manca ancora l'ufficialità, e forse bisognerà attendere un po', ma la fumata bianca è vicina, col presidente James Pallotta pronto ad accettare l'ultimo rialzo messo sul piatto dal magnate texano Dan Friedkin per subentrare alla guida del club. L'intesa verbale tra le parti, in attesa delle cifre esatte, sarebbe stata raggiunta sulla base di oltre 750 milioni di euro inclusi i 270 milioni di debiti della società e i 150 milioni già previsti per la ricapitalizzazione. (ANSA).

17:32 - Come riportato da Sky Sport, il comunicato che diramerà la Roma non sarà quello che sancirà il definitivo passaggio di proprietà tra Pallotta e Friedkin. Infatti, la nota che emetterà la società giallorossa è un passaggio doveroso richiesto dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) dal momento che la Roma è una società quotata in borsa. 

 


Fonseca: "Sono molto contento della squadra e della Serie A. Penso che il 2020 possa essere meglio del 2019"

VIRGINIA RIFILATO - Paulo Fonseca, tecnico arrivato in estate per riportare in alto in campionato i giallorossi, ha rilasciato una lunga intervista riportata dal quotidiano sportivo Gazzetta Dello Sport, in cui ha parlato di questi suoi primi mesi nella Capitale, di cui è innamorato, degli obiettivi stagionali e futuri che vuole cercare di raggiungere e della situazione di Florenzi. Queste le sue parole:

Quali sono i suoi riferimenti da tecnico?
"Fino a 26-27 anni non pensavo alla panchina. Poi ho iniziato a vedere le cose diversamente, ero interessato a tutto ciò che facevamo come lavori ed esercitazioni. Ma in Portogallo la svolta è stata Mourinho, il più grande allenatore della nostra storia. Ci siamo parlati poche volte, ma c'è un rapporto di reciproco rispetto. Lui ha segnato una trasformazione, un nuovo modo di concepire gli allenamenti, lui e il professor Vitor Frade sono stati dei riferimenti per allenatori come me, che iniziavano la carriera. Personalmente non ho mai copiato nessuno, ma sono stato influenzato da tutti gli allenatori avuti. Su tutti due: Jean Paul, che nelle giovanili dello Sporting Lisbona ha scoperto Quaresma e Cristiano Ronaldo, e Jorge Jesus, ora al Flamengo"

Lei è arrivato alla Roma in un momento non facile, con la tifoseria in subbuglio per gli addii di De Rossi e Totti. Ha mai pensato che con loro tutto potesse essere più facile?
"Non ci ho mai pensato, quando mi è stata offerta la Roma loro non c'erano già più. Sono stati due grandissimi giocatori, è facile immaginare che se fossero qui sarebbero coinvolti nel processo e, vista la loro qualità, aiuterebbero squadra e gruppo a salire di livello. A me piace costruire il gioco dal basso e il miglior De Rossi si sarebbe integrato bene nel nostro gioco. Certo, ora è in età avanzata e non più al 100%, ma al top lo abbiamo apprezzato tutti."


È una difficoltà in più il fatto che parte della tifoseria non ami il presidente Pallotta e che lui non venga a Roma da quasi seicento giorni?
"Io da parte dei tifosi percepisco un calore molto forte. Il seguito è impressionante. Sono fantastici. Tutti gli allenatori vorrebbero questo sostegno. È vero che Pallotta non è qui fisicamente, ma s’informa ogni giorno sull'andamento della squadra. E poi oggi il calcio è cambiato, nel mondo ci sono tanti esempi di altri club in cui i presidenti vivono in altri paesi. Non credo che questo costituisca un problema per la Roma o influenzi il nostro lavoro. Pallotta non c'è, ma si sente."

È arrivato nella stagione più aperta degli ultimi anni. Ha l'impressione che con qualche ritocco anche la Roma possa lottare per lo scudetto?
"Penso che non sia giusto creare grandi aspettative. Meglio vivere con senso della realtà. Siamo all'inizio di un percorso. C'è un allenatore nuovo, un direttore sportivo nuovo, tanti giocatori sono arrivati e tanti sono andati via. Sono soddisfatto dell'andamento della squadra, ma sarebbe ingiusto creare questa pressione. Non vale la pena fare piani a lungo termine quando la prossima partita è sempre la più difficile. Sopratutto qui in Italia, dove l'ultima in classifica può battere la prima. Comunque, ho la consapevolezza che la Roma stia crescendo."

Il suo primo bilancio sulla Roma e sul campionato italiano?
"Molto positivo, sono molto contento della squadra e della Serie A. Certo, il campionato è molto duro. Ci sono squadre e allenatori forti, ogni partita è diversa, ma dà grandi motivazioni. Di natura sono ottimista. E così penso che il 2020 possa essere meglio del 2019."

Gli obiettivi della vostra stagione sono mutati?
"No. Il primo resta quello di arrivare tra le prime 4 per andare in Champions. Detto questo non cambio idea: rafforzando questa squadra, credo che entro l’arco della durata del mio contratto, si possa vincere qualcosa. Logico, però, che anche ora si giochi per vincere. La Coppa Italia non è facile, ci aspetta il Parma e poi forse la Juve, ma ci proveremo. L'Europa League si è trasformata in una mini Champions, visto le grandi squadre che ci sono, ma di sicuro non trascureremo questa competizione."

Dal prossimo mercato si aspetta rinforzi?
"Gennaio è un mercato difficile. Eventuali rinforzi devono migliorare la rosa, non è facile. Prenderemo qualcuno se ci saranno delle uscite per alzare il livello. Petagna? Ottimo giocatore, ma non per il mio gioco."

Caso Florenzi: per via della Nazionale, al posto suo resterebbe o andrebbe via?
"Non devo mettermi nei suoi panni. Lo capisco, ma quello che succede a lui con la Nazionale succede anche ad altri. Sono consapevole di quello che rappresenta per il club e per i tifosi. È un grandissimo professionista, non abbiamo mai avuto problemi, con lui ho un ottimo rapporto. Resta sempre un opzione tecnica, ma questo vale anche per gli altri giocatori. Io devo pensare solo al bene della Roma. Non posso pensare al fatto se Florenzi giochi o meno in Nazionale, anche se lo comprendo."

Sia sincero: pensa di restare a lungo qui?
"I risultati indirizzano sempre la nostra vita, ma oltre che per la città, mi piacerebbe restare in un club che mi fa sentire a casa. La Roma è una delle società più importanti del mondo, vorrei restarci molto tempo."


Roma, avanti a oltranza

IL MESSAGGERO - La trattativa tra Pallotta e Friedkin sembra essere ripartita a ritmo sostenuto. Secondo un'indiscrezione, pubblicata nella giornata di ieri da Romapress.net, un legale del gruppo del magnate texano avrebbe rilasciato la seguente dichiarazione: «Suppongo che raggiungeremo l’accordo finale prima del nuovo anno, noi siamo fiduciosi che questo accada».

Una sorta di scadenza quindi, fissata entro il 31 dicembre, per provare a chiudere la trattativa. Friedkin non ha intenzione di aspettare di scoprire quale sarà l'evolversi della vicenda stadio, ma starebbe cercando di trovare un accordo per chiudere l'affare in pochi giorni. Le cifre offerte a Pallotta si aggirerebbero intorno i 750 milioni di euro, dai quali vanno però esclusi 150 milioni di aumento di capitale e 272 milioni di debiti. Adesso non resta che attendere e vedere se tutto si concretizzerà davvero prima della fine dell'anno.


Boca Juniors, il nuovo presidente freddo con De Rossi: «Non so se resta con noi»

IL MESSAGGERO - Il nuovo presidente del Boca Juniors, Jorge Ameal, frena sulla permanenza di Daniele De Rossi in Argentina. Il neo presidente degli xeneizes ha infatti rilasciato la seguente dichiarazione: : «Non sappiamo cosa farà De Rossi, se rimane, se continuerà a giocare… Bisogna vedere tante cose. Qualcuno lo ha portato e lo ha fatto venire in questo club e ora non sappiamo se si sentirà a suo agio anche con noi. E comunque rivedremo il contratto».

Adesso l'ex numero 16 giallorosso si trova a Roma per trascorrere le vacanze, senza però dimenticare di allenarsi. Tutto diventerà più chiaro il 3 gennaio, data in cui De Rossi tornerà in Argentina, e sicuramente potrà avere un confronto con il presidente Ameal.


Nicchi: "Var, nessuna marcia indietro"

IL MESSAGGERO - Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, ha rilasciato una lunga intervista in merito all'uso della tecnologia del Var all'interno del Campionato, cercando farne un bilancio e di pensare a tutti i possibili usi futuri. In particolare, a far discutere è stata una decisione presa durante il boxing day in Serie B, nella partita giocata tra Cosenza ed Empoli in cui ai toscani non è stato convalidato un gol regolare a causa di una svista arbitrale. Questa le sue parole.

È stato il numero uno dell’Uefa, Ceferin, a criticarla fortemente...
La risposta giusta a quelle parole l’ha data il presidente federale, quando dice che se tutto il mondo chiede di implementare i campionati con la tecnologia, non volerla è come darsi la zappa sui piedi.

A Cosenza, nel boxing day di serie B ce ne sarebbe stato bisogno per convalidare un gol regolare all'Empoli.
Già, se ci fosse stata la goal line technology non ci sarebbe stato quell'errore clamoroso. A capire perché sia accaduto ci penserà ora il designatore. Da parte nostra non c’è altro da fare che chiedere scusa per l’episodio.

È la conferma che anche in B la Var è diventata indispensabile...
E noi siamo pronti, basta che la Lega di Serie B ci dica su quali campi dare il via alla sperimentazione off line a partire dal girone di ritorno. Ci sono già quattro, cinque direttori di gara della Can B che si stanno preparando come Avar.

E la Var Room, invece, quando sarà pronta?
Con il presidente federale confidiamo di dare il via alla fase sperimentale prima della fine del campionato, così da essere pronti al via della nuova stagione. A Coverciano si lavora intensamente per questo.

Sul piano femminile, non le sembra che l’Italia sia un po’ in ritardo?
Non credo che altri Paesi siano più avanti di noi. Il caso della francese Frappart è particolare: stava facendo molto bene e le è stata data un’importante opportunità facendole dirigere la finale della Supercoppa Europea. In Italia, già anni fa avevamo due donne assistenti in serie A e una direttore di gara in serie C, oggi nell'Aia ci sono 1700 arbitri donna in tutta Italia e una di loro dirige in serie C.


Cadere e poi rialzarsi, ribaltone in 20 giorni: Florenzi ora è rinato

CORRIERE DELLA SERA - Il futuro di Alessandro Florenzi non è ancora scritto. Il capitano della Roma fino a venti giorni fa era stato messo alla porta, Fonseca non lo prendeva in considerazione e gli preferiva altri giocatori. Così la sua partenza a gennaio, soprattutto in vista dell'Europeo, sembrava già scritta. Poi qualcosa è cambiato. Il tecnico portoghese gli ha dato fiducia e Florenzi ha disputato tre gare consecutive con la fascia da capitano al braccio. Petrachi non ha ricevuto nessuna offerta per il terzino e il futuro del numero 24 sembra essere più quello di rimanere e vestire ancora i colori giallorossi.


Il futuro di De Rossi è a rischio

IL TEMPO - BIAFORA - È caos al Boca Juniors e anche il futuro di De Rossi è ora incerto. Ad inizio dicembre i soci del club di Buenos Aires hanno votato come nuovo presidente Jorge Ameal, che ha scelto Riquelme come dirigente operativo coinvolto in tutte le scelte di campo e di mercato. L'ex centrocampi- sta non è riuscito però ancora ad ufficializzare un nuovo allenatore in sostituzione di Alfaro e un direttore tecnico dopo l’addio di Burdisso. Questa situazione di insicurezza generale ha messo tutta la squadra in allarme, in particolare Tevez e De Rossi, sul cui futuro si è espresso proprio il neoeletto presidente: «Non sappiamo cosa farà De Rossi, se rimane, se continuerà a giocare...Bisogna vedere tante cose. Qualcuno lo ha portato e lo ha fatto venire in questo club, e ora non sappiamo se si sentirà a suo agio anche con noi. E comunque - riferisce il sito Olè - rivedremo il contratto».

In questi giorni la bandiera della Roma è in Italia e si sta allenando per farsi trovare pronto per la ripresa dei lavori fissata per il 3 gennaio: il numero 16 ha già espresso la propria volontà di continuare l'avventura in Argentina (con lui si sono trasferiti la moglie e i due figli più piccoli) e aspetta gli sviluppi societari in trepida attesa. De Rossi vuole rispetta- re il contratto valido fino al dicembre 2020 e intende sicuramente far ricredere tutti dopo i primi mesi di difficoltà: il mediano ha disputato appena 7 partite con la maglia del Boca Juniors a causa di un paio di infortuni e cercherà ora di far convincere Riquelme e Ameal a confermarlo.


I tifosi giallorossi eleggono Ranieri tecnico del decennio

IL TEMPO - SCHITO - Non solo la fine dell’anno, quella che sta arrivando sarà anche la fine del decennio. Tempo di bilanci amplificati così la Roma ha pensato di indire dei sondaggi su Twitter per certificare quali sono stati i personaggi, i simboli e le emozioni più forti dell'ultima decade attraverso l’assegnazione del Roma Awards. Ieri, è arrivato il verdetto riguardante l'allenatore del decennio: si tratta di Claudio Ranieri che ha condotto la Roma a un passo dal quarto scudetto compiendo un'incredibile rimonta sull'Inter di Mourinho poi interrotta da quel drammatico match tra Roma e Samp, con Pazzini protagonista. Il tecnico testaccino si è imposto con il 47% delle preferenze su Spalletti, Garcia e Di Francesco. Entrano nella storia anche Roma-Barcellona - il ritorno dei quarti di finale della Champions League 2017/2018 in cui la squadra giallorossa ribaltò il 4-2 dell'andata con il gol di Dze- ko, De Rossi e Manolas - e la coreografia del derby «Figli di Roma, capitani e bandiere... questo è il mio vanto che non potrai mai avere».


Capodanno col botto

IL TEMPO - BIAFORA - Proseguono le manovre di avvicinamento di Dan Friedkin alla Roma, con una rinnovata fiducia dopo i recenti (attesi) sviluppi sulla vicenda dello stadio di Tor di Valle. L'ultima novità sul fronte del possibile passaggio della maggioranza (resta ancora da capire in che percentuale) del club giallorosso dalle mani di James Pallotta e i suoi soci a quelle del magnate texano è la dichiarazione di uno dei legali coinvolti nell'operazione: «Suppongo - ha detto al sito RomaPress uno degli avvocati che segue da vicino l'acquirente - che avremo raggiunto l'accordo definitivo prima del nuovo anno. Dal nostro punto di vista siamo fiduciosi che accadrà ciò».

Quella di Capodanno non è però una data fissata per un dentro o fuori finale sulla trattativa, che ormai va avanti da fine ottobre: la volontà, anche se si slittasse alla prima settimana di gennaio, è comunque quella di accelerare la negoziazione perché vanno avviate tutte le pratiche relative all'aumento di capitale, deliberato fino ad un massimo di 150 milioni dall'assemblea degli azionisti giallorossi. La dichiarazione del legale di Friedkin indica un desiderio diffuso tra entrambe le parti, che in un primo momento avevano intenzione di arrivare al «deal» già prima di Natale.

Come spesso accade in trattative così complicate e dalle cifre così elevate - Pallotta è partito da una richiesta di un miliardo di dollari - le aspettative sulle tempistiche iniziali sono state disattese, ma non c'è al momento alcun segnale che possa spostare l'ago della bilancia verso sentimenti negativi. Come ha già insegnato la trattativa di cessione andata in scena nel 2011 tra Unicredit e il gruppo americano, quando c'è un accordo a seguito di un'offerta vincolante non è però finito l'iter che porta al passaggio di mano e al closing.

Quando Pallotta accetterà la proposta scritta di Friedkin - il tycoon ha trascorso le festività di Natale tra Houston e il suo Comanche Ranch nel sud del Texas - andranno poi scritti, negoziati e sottoscritti i contratti per tutte e dodici le società che orbitano intorno alla AS Roma Spv Llc, capogruppo e società controllante della Roma stessa. Un periodo che può durare  anche tra i 30 e i 60 giorni complessivi.  Intanto è da segnalare l’andamento del titolo della Roma in Borsa. Le notizie di ieri hanno portato ad un +8,77% (c’è stato un picco di poco superiore al 10%) fino ad un valore di 0,657 euro per azione e oltre 2,6 milioni di titoli passati di mano. Il mercato è fiducioso e crede concretamente al tentativo di Friedkin.


Everton e Lione pensano a Nzonzi

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo la rottura con il Galatasary e l'esclusione dalla rosa a tempo indeterminato, la permanenza di Steven Nzonzi in Turchia sembra essere arrivata al termine. Il centrocampista francese infatti durante il mercato di gennaio potrebbe cambiare maglia, essendo richiesto da alcune squadre. Tra queste ci sarebbero l'Everton di Carlo Ancelotti e il Lione di Rudi Garcia,  che potrebbero provare ad aggiudicarsi il cartellino del francese già nei primi giorni della sessione di mercato.


La Roma punta Kean

I giallorossi stanno cercando un attaccante che riesca a far rifiatare Dzeko e possa essere una garanzia anche per il futuro. Secondo quanto riportato dal portale web Tuttosport, il profilo è quello di un giovane e il sogno giallorosso sarebbe quello di portare nella Capitale Kean, attaccante in forza all'Everton di Ancelotti. Il tecnico lo ha blindato al suo arrivo in Inghilterra, ma non gli ha dato molto spazio nell'ultima di campionato contro il Burnley. Il rischio anche per lui è quello di perdere la convocazione per i prossimi Europei se non dovesse giocare con continuità e, proprio per questo motivo, i giallorossi sperano di convincerlo a vestire la maglia della Roma.


Il Bologna su Juan Jesus, il club rossoblù chiede alla Roma di pagare parte dell'ingaggio

Il Bologna forza il pressing per Juan Jesus. Il difensore brasiliano, in uscita dalla Roma, è il prescelto dal tecnico dei rossoblu Mihajlovic per rinforzare la rosa, ma l’ingaggio che supera i 2 milioni di euro spaventa i felsinei. Per questo, il Bologna chiede ai giallorossi di contribuire al pagamento dell’ingaggio fino a giugno. Lo riporta La Nazione.