S.O.S. infortuni: coperta corta a centrocampo. Fonseca cerca alternative

GAZZETTA DELLO SPORT - Il problema Fonseca se lo sta già ponendo, come giusto che sia. Perché con Pellegrini e Diawara out per un bel po’, alla ripresa ci sarà da fare i conti anche (…) con la coperta corta a centrocampo, nello specifico sulla mediana, dove il tecnico della Roma avrà a disposizione solo Cristante e Veretout. Così almeno fino alla prossima sosta di novembre per le nazionali (…). La prima idea che viene in mente è quella di schierarci Javier Pastore, che per qualità nel palleggio e e gestione della manovra potrebbe anche giocarci (…). Certo, i giallorossi perderebbero qualcosa dal punto di vista delle coperture difensive e del filtro e allora Pastore andrebbe associato con un compagno più muscolare come è di fatto Veretout. Ma quella dell’argentino sembra la soluzione più facile, a cui si accompagna eventualmente la possibilità di «alzare» Florenzi. Il capitano della Roma ha già giocato centrocampista nella sua prima «era», anche se giostrava mezzala in un centrocampo a tre e non da mediano in una linea a due. La terza soluzione «diretta» è invece in Primavera e si chiama Alessio Riccardi, il talento di Alberto De Rossi che lì ci ha giocato tante volte tra le giovanili, andando a giostrare in quella casella anche nel giorno del suo esordio in prima squadra (…). Fonseca, però, fino ad oggi gli ha messo gli occhi addosso poco e di rado.

Poi ci sono le altre ipotesi. Come ad esempio spostare tra i due mediani Federico Fazio, che in gioventù ha giocato anche da centrocampista (…). Oppure portarci Kolarov (…). Piede, intelligenza e capacità di palleggio ci sono, ogni tanto in allenamento è stato provato anche lì. O, a chiudere, l’ipotesi Santon, un altro che Fonseca ha schierato durante il pre campionato in mediana per un paio di amichevoli (…).


La bufera turca. Dopo Demiral anche Under appoggia l’attacco ai curdi

GAZZETTA DELLO SPORT - La bufera è scoppiata subito, appena Cengiz Under ha pubblicato la sua foto in maglia giallorossa con il saluto militare e le tre bandiere della sua Turchia. Un tweet muto, ma assai esplicito nella sostanza (…). Arrivato nel momento in cui le truppe di Erdogan avanzano in Siria a caccia di curdi, lasciandosi alle spalle centinaia di morti. «Vergognati», «Levati la maglia, non infangarla», «Qui non si accettano assassini», alcuni dei commenti dei tifosi contro il post di Cengiz. E in molti sono arrivati anche a chiedere alla Roma di dissociarsi. Il putiferio, tra l’altro, era già scoppiato il giorno prima, quando a prendere posizione a favore della Turchia era stato lo juventino Demiral, direttamente dal ritiro della nazionale (…). Poi, appunto, è arrivato anche il tweet di Under, che quel saluto lo aveva già fatto il 3 febbraio 2018, dopo un gol segnato all’Olimpico al Benevento. Non basta: l’intera nazionale, ieri in campo contro l’Albania, dopo il gol dell’1-0 di Tosun, ha esultato con lo stesso saluto militare di Under che tanto ha fatto parlare in Italia (…). E la Roma? Il club ha deciso di non commentare il post per due motivi: è un messaggio privato che, tra l’altro, non è neanche chiaro a cosa si riferisca realmente. All’offensiva turca in Siria? Alla morte del primo soldato turco? O, magari, anche alla partita serale, quella di ieri sera a Istanbul tra Turchia ed Albania ed a cui Under non ha potuto prendere parte per l’infortunio alla coscia destra. Insomma, uno statement indecifrabile (…).


Roma attenta. C'è l'«amico» Ranieri

IL TEMPO - AUSTINI - «Voglio continuare ad allenare». Detto, fatto: Claudio Ranieri è il nuovo tecnico della Sampdoria, contratto biennale ed ennesimo gruppo da «riparare». Poteva restare alla Roma da dirigente e invece adesso la sfiderà da avversario, per uno strano scherzo del destino che gli mette di fronte subito la squadra del cuore, appena lasciata a Fonseca, nel giorno del suo compleanno (il 20 ottobre si gioca a Marassi e lui compirà 68 anni), alla guida dei blucerchiati che gli costarono uno scudetto in giallorosso nel 2010. E che fino alla settimana scorsa erano allenati da quel Di Francesco che lo stesso Ranieri aveva sostituito a Trigoria otto mesi fa. No, il testaccino Claudio non poteva proprio restare da dirigente nella società presieduta dal «fenomeno di Boston» e diretta a distanza dalla «testa grigia di Londra»: Ranieri li ha definiti così, Pallotta e Baldini, parlando a maggio con i tifosi inferociti per il contratto non rinnovato a De Rossi, parole poi tramandate di telefono in telefono e diventate pubbliche che hanno infuocato il mondo romanista e che l'allenatore non ha poi voluto smentire. Era solo il preludio di un'estate pesantissima, culminata con l'addio di Totti in piena polemica, una sorta di fronte comune dei romani contro un club ormai di vocazione internazionale e, a detta loro, poco rispettoso del valore dei simboli.

Cinque mesi dopo c'è una Roma nuova di zecca tornata all'inseguimento della Champions ma ancora piena di problemi (soprattutto in infermeria...) che avrebbe certamente scelto un altro rivale per ripartire dopo la sosta. I numeri della carriera di Ranieri sono un avverti-mento a Fonseca. È subentrato sette volte nel corso di una stagione (Valencia nel 1997, Chelsea nel 2000, Parma nel 2007, Roma nel 2009 e nel 2019, Inter nel 2010 e Fulham nel 2018) e al debutto il tecnico di San Saba ha vinto quattro volte, pareggiato una e perso solo due volte. In giallorosso, ad esempio, è partito bene quando ha sostituito Spalletti dopo appena due giornate di campionato, iniziando a Siena una cavalcata incredibile che lo ha portato a un passo dallo scudetto, e ha vinto anche lo scorso anno - non senza fatica - contro l'Empoli nella prima partita del post-Di Francesco. Non sempre poi è riuscito a portare a compimento l'opera, ma il suo impatto sulla panchina di solito sortisce effetti immediati. Fonseca, intanto, fa la conta dei disponibili e aspetta di essere convocato in Figc per discutere il ricorso sulla squalifica di due giornate: se i legali del club non riusciranno a cancellare l'intera sanzione sarà il suo vice Campos Nuno a stingere la mano in campo a Ranieri. Il borsino degli infortunati ad oggi prevede il recupero di Florenzi e Perotti, ma quest'ultimo - ieri in gruppo mentre Juan ha svolto una seduta individuale programmata - andrà al massimo in panchina. Il vero dubbio riguarda Dzeko, volato comunque in Bosnia per assistere alla gara della sua nazionale dopo l'operazione allo zigomo. Lunedì sarà di nuovo a Trigoria per la ripresa degli allenamenti, sulla carta potrebbe giocare con una maschera protettiva ma solo nei prossimi giorni si capiranno i margini di un suo impiego. Under sta per tornare in gruppo e il suo rientro oscilla tra Samp e Gladbach in coppa, serve ancora qualche giorno a Mkhitaryan. Per non parlare di Diawara, Pellegrini e Zappacosta.


Smalling sul razzismo in Serie A: «Non è un problema solo italiano»

IL TEMPO - È il tema del momento. E un punto di vista «esterno» può sempre aiutare. A parlare del razzismo nel calcio italiano è il neo romanista Chris Smalling. «Onestamente non ho notato niente in campo, anche se devo ancora imparare la lingua. Io non l'ho mai sperimentato direttamente, ma ovviamente leggo le notizie - dice il difensore al sito del club - tuttavia, non credo che sia un problema solo dell'Italia, è un fenomeno in crescita anche in Inghilterra. Sembra più una cosa generazionale alla quale bisogna mettere un freno al più presto. Ci stiamo avvicinando al tipo di sanzioni di cui abbiamo bisogno, quelle veramente dure. Speriamo di poter isolare coloro che non vogliono cambiare e che le nuove gene-razioni, come mio figlio e altri bambini, non crescano vedendo e pensando che queste cose siano giuste. In un modo quasi ideale, le autorità dovrebbero prevedere delle sanzioni che facciano pensare la gente due o tre volte prima di agire».


La Roma donne riparte con l'Empoli

IL TEMPO - Torna al Tre Fontane, dopo la sosta, la Roma Femminile che oggi, alle 15 (diretta Roma Tv) affronta l'Empoli Ladies. Le ragazze di Betty Bavagnoli ripartono dalla vittoria di Firenze, dopo la sconfitta all'esordio contro il Milan. Novità anche relative allo sponsor, visto che la Roma ha annunciato ieri che diventa Connecting Partner e sponsor sulle maniche delle maglie della Roma Femminile.

 

 


Totti e Cassano sponsor. Il Pupone: «Il mister ad allenare il Doria? Ottimo, lo vedo proprio»

ILSECOLOXIX - BASSO - Il cellulare di Cassano è squillato mercoledì sera, poco dopo le 23. Il colloquio è stato questo, parola più, parola meno: "Antonio ciao come stai? Ti ho telefonato per invitarti allo stadio per la partita contro la Roma. Per favore chiama anche Totti... Mi farebbe un gran piacere avervi tutti e due in tribuna d'onore". Da un invito a una richiesta per un parere è passato un attimo. Ferrero tiene in grande considerazione la competenza calcistica di Fantantonio, capita che ogni tanto i due si sentano per commentare qualche partita o i risultati del campionato. "Hai visto, stiamo ancora cercando l'allenatore. Ma per te chi sarebbe il migliore per la Sampdoria in questo momento?" La risposta di Cassano è stata immediata, tra i nomi usciti  sui giornali in questi giorni sicuramente Claudio Ranieri. Il presidente dei blucerchiati gli ha confermato che in effetti il tecnico romano era proprio uno dei nomi in cima alla lista stilata da lui e dai suoi dirigenti. "Ma Totti che ne pensa?" Non un nome a caso. Ranieri e Totti si conoscono bene, c'è una grandissima stima reciproca e non solo perché Ranieri ha allenato Totti dal 2009 al 2011. È stato proprio il "Pupo" da dirigente della Roma a pensare, chiamare e ingaggiare l'allenatore di Testaccio nello scorso marzo per la squadra giallorossa, quando era ormai arrivata ai titoli di coda la gestione di Eusebio Di Francesco. Ritenendolo l'unico in grado di ricompattare squadra e ambiente. E anche nella sua conferenza stampa di addio alla Roma, Totti aveva speso per il tecnico delle bellissime parole, "sarebbe venuto anche gratis, ha fatto il massimo".

Dunque Cassano telefona a Totti e siamo arrivati alle 23.30. E dovrebbe essere andata così, "Pupo ho sentito Ferrero, vorrebbe sapere da te che ne pensi di Ranieri alla Samp...". Risposta secca, "ottima scelta... sta bene il mister, ce lo vedo proprio. Fammi chiamare che glielo dico". Fantantonio gli inoltra anche l'invito per la partita. Quindi ricontatta Ferrero, "presidente, ha detto Totti che sarebbe perfetto Ranieri, ma di chiamarlo, glielo dice direttamente". Il presidente blucerchiato non se lo fa dire due volte. Ma le telefonate che ne sono seguite sono state due, a cavallo della mezzanotte: la prima a Totti e la seconda, sollecitata dallo stesso Totti, proprio a Ranieri. Una chiacchierata che ha poi introdotto l'incontro ufficiale del pomeriggio del giorno dopo, quando tra presidente e allenatore è scatta anche di persona quella scintilla che ha portato poi, dopo qualche tira e molla di carattere economico, alla firma sul contratto.

E sullo sfondo di questa scelta c'è quindi anche questo retroscena. Cassano e Totti sono rimasti molto contenti di essere stati presi in considerazione da Fonseca, entrambi hanno avallato il nome di Ranieri perché ritengono che sia la scelta migliore per la Sampdoria. La decisione finale, ovviamente e come sempre, l'ha presa Ferrero, dopo essersi abbondantemente confrontato e consultato con Romei, Osti e Pecini.


Allenamento Samp, lavoro atletico e partitelle. Martedì la ripresa

SAMPDORIA.IT - Sotto il sole di Bogliasco la Sampdoria ha concluso la preparazione in questa settimana di sosta del campionato. Senza i nazionali Bartosz Bereszynski, Julian Chabot, Omar Colley, Albin Ekdal e Jakub Jankto, Angelo Palombo e staff hanno diretto una seduta mattutina sul campo 1 del “Mugnaini” a base di partitelle ad alta intensità, cominciata con riscaldamento con e senza palla e conclusa con una parte atletica. Ai lavori hanno partecipato tre Primavera: Marco Pompetti, Matteo Raspa e Tommaso Maggioni.

Infortunati. Sul fronte degli infortunati Morten Thorsby ha proseguito sul campo e in palestra il proprio iter di recupero, terapie e palestra per Karol Linetty, soltanto terapie e fisioterapia per Andrea Seculin. La ripresa degli allenamenti è fissata nel pomeriggio di martedì.


Sampdoria-Roma, info biglietti. 35€ per il settore ospiti

Domenica 20 ottobre, alle ore 15, si giocherà Sampdoria-Roma. La società blucerchiata, tramite il proprio sito ufficiale, ha reso note le modalità di acquisto e i prezzi dei biglietti per la gara contro i giallorossi. 

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Roma, gli esuli in prestito possono valere oro. Anche se Schick...

GAZZETTA.IT - CECCHINI - C'eravamo tanto amati, ma poi è sempre la palla che rotola a decidere se sarà amore vero oppure no. Ecco, per Olsen, Nzonzi e Karsdorp la delusione è stata bruciante, ma non è detto che l'incantesimo non possa tornare a germogliare in altro modo. I tre giocatori alla Roma non hanno convinto e, per cercare di valorizzarli di nuovo, il club li ha ceduti in prestito. Risultati? Convincenti, tant'è che l'ipotesi di un riscatto (o di un interessamento di società terze) per nessuno dei tre è una chimera.

Olsen, Nzonzi, Karsdorp. Il portiere svedese a Cagliari sta trovando un rendimento più che decoroso e, manco a dirlo, nell'ultimo turno di campionato proprio contro la Roma è stato il migliore in campo. Nzonzi: anche se il club turco non sta brillando, il francese è uno dei più positivi della squadra. Nel contratto ha una clausola che prevede il riscatto a 13 milioni oppure un prolungamento del prestito di un anno (con pagamento di 500 mila euro) con successivo riscatto a 12 milioni. L'impressione è che accadrà. Non basta. Il terzino olandese al Feyenoord sembra essersi di dosso la sfortuna (due infortuni alle ginocchia in giallorosso) e le ruggini, segnando la scorsa settimana un gol molto bello. Il ritorno in patria, non più in prestito, a questo punto pare non essere più una semplice ipotesi. Morale: per tutti e tre, evitando minusvalenze, la Roma potrebbe ricavare in estate un tesoretto da una trentina di milioni da reinvestire sul mercato

Schick delude ancora. Ma c'è una brutta notizia, quella che viene dal Lipsia. Anche in Germania, Schick non riesce ad ingranare perché, tra infortuni e prove rugginose, non gioca quasi mai. Se il trend venisse confermato, possibile che l'attaccante ceco torni alla base, e per la Roma non sarebbe una bella notizia. Ma la stagione è ancora lunga. Spazio per le resurrezioni ce n'è.


Ufficiale, Ranieri è il nuovo allenatore della Sampdoria

Il presidente Massimo Ferrero e l’U.C. Sampdoria danno il benvenuto a Claudio Ranieri, che si è legato alla società in qualità di allenatore responsabile della prima squadra fino al 30 giugno 2021.

Il presidente augura al tecnico, al suo staff e alla squadra un buon lavoro basato sull’impegno e sulla passione.


Roma Femminile, 4-0 all'Empoli. A segno Bernauer, Thomas, Bonfantini e Serturini

La Roma Femminile di Betty Bavagnoli, oggi in campo allo stadio Tre Fontante, ha affrontato l'Empoli nella seconda giornata di Serie A. Le giallorosse hanno portato a casa la vittoria per 4-0 (2' Bernauer, 11' Thomas, 55' Bonfantini, 82' Serturini).


Femminile, Bavagnoli: "Le ragazze devono essere sempre aggressive. Dobbiamo essere convinte dei nostri mezzi"

Betty Bavagnoli, tecnico della Roma Femminile, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Roma TV al termine del match contro l'Empoli. Queste le sue parole:

“Era importante vincere ma soprattutto far vedere quei piccoli miglioramenti su cui stiamo lavorando rispetto alle carenze che abbiamo mostrato in precedenza. Avevo chiesto di iniziare forte ed è stato fatto, sono contenta perché abbiamo tenuto molto bene il campo per circa 70’, poi magari ho detto loro di non mollare mai, sul 3-0 abbiamo pensato che la gara fosse finita e lo poteva essere ma non deve esserlo dal punto di vista dell’atteggiamento, non ci possiamo permettere troppi momenti di pausa, dobbiamo essere sempre aggressive. Sono soddisfatta perché abbiamo dato possibilità alle nostre giocatrici di andare in gol, poi sulla porta inviolata sono sincera, l’Empoli forse un gol lo avrebbe meritato. Hellas Verona? Tutte le partite sono complicate, certo che ci sono 2-3 compagini più forte ma quest’anno non sarà facile per nessuno, si rischia di andare nel campo della cosiddetta più forte e mettere tutti in difficoltà, dobbiamo prepararci bene ed essere convinte dei nostri mezzi”.