Intervento riuscito per Nicolò Zaniolo
Nella giornata odierna Nicolò Zaniolo è stato sottoposto alla ricostruzione autologa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e alla sutura della lesione del menisco esterno.
L’intervento chirurgico eseguito a Villa Stuart dal Prof. Mariani e alla presenza del Responsabile Sanitario dell’AS Roma, Dott. Causarano, è tecnicamente riuscito.
Il calciatore inizierà da domani la fase riabilitativa.
Forza Nicolò!
Ogni maledetta domenica
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Il 2020, iniziato da appena tredici giorni, si sta già rivelando un incubo per la Roma. Due sconfitte consecutive la squadra di Fonseca non le aveva mai subite in stagione. Anno nuovo vita nuova, così si dice. Eppure, è come se fossimo stati, con la partita di ieri sera, bruscamente riportati al nostro posto. L'Atalanta ci alita sul collo, la Lazio - con una partita in meno - si distanzia ancora di più. Juve e Inter sembrano inarrestabili e la Roma deve far fronte ai soliti, vecchi, problemi. Il girone di andata si conclude con un quarto posto stretto, da dividere con la Dea, a un soffio dal colpaccio a San Siro contro l'Inter di Conte. In quel caso ci saremmo ritrovati come abbiamo iniziato: fuori dalla zona Champions League, al punto di partenza e in parte è così. Nonostante i pari punti, gli uomini di Gasperini sono da considerarsi sopra ai giallorossi, avendo vinto lo scontro diretto.
Siamo al giro di boa, la stagione è ancora lunga e tutta da scrivere. Tranne che per Nicolò Zaniolo. Ieri sera la tegola più pesante è stata l'infortunio della giovane stella giallorossa: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale. Stagione finita ed Europeo fortemente a rischio. Il ragazzo è uscito dal terreno di gioco dello Stadio Olimpico piangendo a dirotto, trasportato dall'auto medica. Il ragazzo che, pochi minuti prima, aveva corso lungo tutta la metà campo bianconera, saltando non uno ma cinque, forse sei o sette, giocatori della Juventus. Finchè il ginocchio non fa crack e lo mette al tappeto, fermando la sua corsa. Il ragazzo che bacia la maglia e che promette di tornare più forte di prima. Il giovane più forte della Serie A. Decine i messaggi di incoraggiamento, oggi verrà operato a Villa Stuart dal professor Mariani.
Fonseca mantiene i nervi saldi e ammette che a volte, semplicemente, le cose vanno male. Il tecnico portoghese è il mago dei secondi tempi. Nessuno come lui sa caricare la squadra quando è sottotono nei primi 45 minuti. Allora facciamo che il girone di ritorno sarà come un secondo tempo allo Stadio Olimpico, con Fonseca che riesce a far tirar fuori le unghie e i denti dei giallorossi, alzando la voce perchè stavolta serve. Si comincia già giovedì, a Parma in Coppa Italia. Tante assenze e qualche insicurezza in più dopo le sconfitte con Torino e Juve. Allo stesso modo, però, tanta voglia di fare punti e andare avanti, centimetro dopo centimetro. Perchè "in questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro", direbbe Al Pacino in Ogni maledetta domenica.
Roma, l’occasione per tornare grande
IL MESSAGGERO - La Roma ha fissato l’obiettivo: chiudere il girone d'andata al 4° posto (l'Atalanta, dopo il pari di San Siro, ha gli stessi punti, ma è avanti per la differenza reti). Per farlo non può sbagliare contro la Juve, davanti a 60 mila spettatori che dovranno spingere i giallorossi, ancora mai vincenti contro le big (e con le prime 7).
Fonseca è stato già capace di fermare Sarri, eliminandolo dall'edizione 2018 della Champions quando allenava il Napoli. Nelle 2 sfide del gruppo F, una vittoria a testa. Il portoghese festeggiò all'andata, il 13 settembre in Ucraina (2-1), il collega al ritorno, il 21 novembre al San Paolo (3-0), senza rinnegare i rispettivi copioni: 4-2-3-1 per Paulo e 4-3-3 per Maurizio.
Stasera Fonseca è tentato dalla novità della difesa a 3, anche se non coincide con la sua idea di calcio: dentro Cetin e fuori Perotti. La presenza del turco, pronto a scivolare sulla destra, non esclude poi il ritorno al 4-2-3-1 in corsa. Se, invece, giocherà Perotti, ecco la stessa formazione utilizzata contro la Fiorentina e il Torino.
Dzeko-Cristiano, la strada del gol. Diawara-Pjanic, la forza delle idee
GAZZETTA DELLO SPORT - Per presentare Roma-Juve allora abbiamo scelto cinque duelli a distanza.
Smalling-Bonucci - Due dei migliori centrali del campionato: se Bonucci è un distributore automatico di palloni, Smalling è uomo di presenza fisica, la soluzione sorprendente al rebus della difesa di Fonseca.
Kolarov-Sandro - Se Kolarov è un titolare inamovibile e ha già segnato 5 reti, Alex Sandro ha giocato 14 partite da titolare, da agosto a gennaio, e stasera Sarri da lui si aspetterà spinta nella zona di Ronaldo, ma anche tanta attenzione verso Zaniolo.
Diawara-Pjanic - Stasera per Pjanic non sarà una partita come le altre, visto che a Roma ha giocato 185 partite e lasciato il cuore. Nel frattempo, il guineano, quello che pareva una fastidiosa appendice dell’affare Manolas, sta convincendo sempre di più.
Pellegrini-Ramsey - La gara qui si accende e forse si decide. Pellegrini è un riferimento nello spogliatoio, ormai trequartista nell’anima. Per Fonseca, titolare senza discutere. Ramsey ha compiti simili, sarà ancora trequartista dietro Dybala e Ronaldo, ma nella Juve è quasi una novità.
Dzeko-Ronaldo - Le facce da copertina e qui non si comincia neanche a discutere. Insieme, sono due modi di essere centravanti: Dzeko sta in mezzo e gioca anche per i compagni, Ronaldo parte al largo ma calcia, calcia, calcia.
Fonseca, è una notte da orgoglio romanista
IL MESSAGGERO - «È una partita speciale». Questo è il primo Roma-Juventus per Fonseca. «Il problema non è giocare con avversari come i bianconeri - spiega il tecnico - in questi casi i calciatori sono motivati. Sono più preoccupato quando giochiamo contro Torino, Sassuolo o altre squadre». Sembra un richiamo all'atteggiamento avuto dalla squadra domenica scorsa: «Mi riferisco alla mentalità e all'ambizione. Ai giocatori ho detto che domenica scorsa, non s'è trattato di atteggiamento sbagliato ma dobbiamo comunque volere di più». E non può essere un caso se nel girone d'andata la Roma non ha battuto nessuna delle prime 7 in classifica.
Ci proverà con l'avversario più difficile: «È vero che abbiamo perso con Atalanta e Parma ma penso che abbiamo giocato sempre bene e con coraggio. A volte manca un po' di aggressività. Dobbiamo fare più gol ma non sono preoccupato per i numeri di Edin o altri. Magari Zaniolo ha più gol degli altri esterni. L'importante è essere offensivi».
Fonseca e Sarri, la rivoluzione è soft. Ora gli integralisti hanno cambiato pelle
GAZZETTA DELLO SPORT - Paulo Fonseca e Maurizio Sarri hanno dovuto percorrere tanta strada per arrivare alla Roma e alla Juve ed è per questo che si sono presentati nelle loro nuove realtà con la fama d’integralisti, poco restii a cambiare la filosofia
del loro gioco. Ma la realtà ha ribaltato tutto: oggi Fonseca non è più quello che a giugno illustrò le sue idee ai dirigenti giallorossi.
Lo dimostra anche il fatto che da due giorni medita un colpo di scena tattico, la difesa a 3, inserendo Cetin dietro (il sacrificato sarebbe Perotti) e piazzando Zaniolo e Pellegrini alle spalle di Dzeko, con Florenzi e Kolarov larghi sulle fasce, per quella che sarebbe una formazione più conservativa.
Anche Sarri si è scoperto juventino prima di quanto si immaginasse. Oltre al look, fin da subito più elegante, come piace alla Signora, ha limitato al massimo gli eccessi nelle conferenze. In campo, invece, fino a questo momento ha gestito con calma una rosa allargata e infarcita di campioni: è riuscito ad applicare un’alternanza ragionata e a ruotare gli uomini con intelligenza. Ma anche con coraggio.
Sul piano tattico, si è adattato agli uomini. E’ partito con il 4-3-3, ma per necessità è passato al sistema di gioco con il trequartista, come farà anche stasera.
Mille agenti e 800 steward per 60.000 spettatori
GAZZETTA DELLO SPORT - L’Olimpico torna a vestirsi a festa. Sono attesi infatti quasi sessantamila spettatori questa sera per Roma-Juventus. Ovvio, però, che dal punto di vista della sicurezza tutto dovrà essere perfetto e così è prevista la presenza di circa mille agenti e di ottocento steward, messi a disposizione del club ospitante. I cancelli saranno aperti alle 18.30 e nelle zone nei pressi dello stadio sarà vietata la vendita di alcolici e di bevande in bottiglia.
Per assicurare il massimo dello spettacolo, inoltre, ieri notte gli addetti sono stati al lavoro per preparare al meglio il terreno di gioco, visto che nel pomeriggio avevano giocato Lazio e Napoli.
Fonseca rivuole una notte da Zorro contro i bianconeri
CORRIERE DELLA SERA - La Roma stasera contro la Juventus deve ritrovare quell’identità che ha perso contro il Torino per non perdere altro terreno nella corsa al quarto posto, vero obiettivo. Di sicuro il 2020 non è iniziato come Fonseca si aspettava: «Manca un po’ di aggressività sottoporta. Il problema non è creare occasioni, ma trasformarle. Stiamo lavorando per migliorare da questo punto di vista».
Dzeko (7 gol) è il centravanti che ha segnato di meno tra le prime sei squadre in classifica, ma il problema sarà anche come affrontare Cristiano Ronaldo (8 gol nelle ultime 5 giornate di campionato). Per questo non è da escludere l’ipotesi della difesa a tre (Cetin-Mancini-Smalling).
Il sogno di Fonseca è un’altra notte da Zorro (con tanto di maschera), come quando lo Shakhtar Donetsk battè il Manchester City (6 dicembre 2017) di Guardiola, guadagnandosi gli ottavi di finale di Champions proprio ai danni del Napoli allenato da Sarri.
Roma-Juve, probabili formazioni dei quotidiani
Queste le probabili formazioni per la sfida di questa sera contro la Juventus. Veretout e Diawara in mediana, così come Pellegrini e Zaniolo che agiranno sulla trequarti alle spalle di Edin Dzeko. In porta davanti a Pau Lopez ci saranno Cetin, Mancini e Smalling, con Florenzi e Kolarov sugli esterni. Se sarà 4-2-3-1 dentro Perotti e fuori Cetin
LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI
IL MESSAGGERO: Pau Lopez; Cetin, Mancini, Smalling; Florenzi, Diawara, Veretout, Kolarov; Zaniolo, Pallegrini; Dzeko
LA GAZZETTA DELLO SPORT: Pau Lopez; Cetin, Mancini, Smalling; Florenzi, Diawara, Veretout, Kolarov; Zaniolo, Pallegrini; Dzeko
CORRIERE DELLO SPORT: Pau Lopez; Smalling, Mancini, Cetin; Florenzi, Diawara, Veretout, Kolarov; Zaniolo, Pallegrini; Dzeko
CORRIERE DELLA SERA: Pau Lopez; Cetin, Mancini, Smalling; Florenzi, Diawara, Veretout, Kolarov; Zaniolo, Pallegrini; Dzeko
IL TEMPO: Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Zaniolo, Pellegrini, Perotti; Dzeko
LA REPUBBLICA: Pau Lopez; Florenzi, Smalling, Mancini, Kolarov; Veretout, Diawara; Zaniolo, Pellegrini, Perotti; Dzeko.
Fonseca: “La Roma è all’anno zero. Manca aggressività sotto porta”
CORIERE DELLA SERA - La partita contro la Juventus è l’occasione migliore per la Roma di dimostrare che il passo falso contro il Torino è stato un’eccezione, non la regola. Questione di mentalità, dice Fonseca: «Tutti hanno detto che questo è l’anno zero per la Roma, stiamo lavorando per ritornare una squadra più forte. In poco tempo si stanno creando le condizioni per lottare contro Juventus e Inter. Credo che succederà in poco tempo. Abbiamo giocato sempre bene contro le migliori squadre del campionato. Sono più preoccupato quando giochiamo contro Genoa e Torino. È una questione di ambizione, dobbiamo volere di più».
Per il tecnico non c’è un problema attacco, ma non tutto funziona al meglio: «Per me manca un po’ di ag gressività in questo momento, anche sotto porta: è il problema di questa squadra. È vero che dobbiamo fare più gol ma non sono preoccupato, per me l’importante è se la squadra crea situazioni. E lo sta facendo».
La Roma donne ricomincia da 3
IL TEMPO - ZOTTI - L'As Roma femminile vola e vince 3-0 sul campo della Pink Bari. La squadra giallorossa apre il 2020 col botto con il quarto successo consecutivo in campionato, arrivato grazie ad un prova praticamente impeccabile per tutta la durata dell'incontro. La gara infatti si mette subito in discesa, con Bonfantini che trova il gol del vantaggio dopo cinque minuti. Passano altri cinque minuti e Giugliano raddoppia con un gran tiro da fuori area che non lascia scampo al portiere avversario. Per la numero 10 si tratta di una gioia che vale doppio: la centrocampista è rientrata ieri in una gara ufficiale dopo un infortunio al ginocchio che la teneva ferma da fine novembre, prendendo subito in mano le redini del centrocampo insieme ad Andressa. La squadra di Bavagnoli gestisce senza problemi il ritmo della partita, grazie all'uno-due micidiale rifilato alle pugliesi all'inizio del match.
Nella ripresa, dopo diverse occasioni non sfruttate, è Thomas a mettere a segno il gol del definitivo 3-0 realizzando la quinta rete stagionale grazie ad un assist al bacio di Thestrup. Ottima prova anche da parte del portiere Ceasar - che mantiene inviolata la porta romanista - brava a dimostrare reattività nei pochi interventi in cui viene chiamata in causa. Si tratta del secondo "cleen sheet" consecutivo per le giallorosse dopo la vittoria sull'Orobica del 14 dicembre scorso: in quell'occasione però tra i pali c'era Pipitone, tornata in campo dopo un lungo infortunio.
Sorride Bonfantini a fine gara: "Anche quest’anno ho iniziato con un gol - le parole dell'attaccante a Roma Tv - ma spero di fare meglio dell’anno scorso. Non era una partita facile ma con la nostra determinazione siamo riuscite a sbloccarla".
Soddisfatta anche Bavagnoli, che alla vigilia aveva chiesto una prova di spessore: "Sono contenta per i tre punti e per aver iniziato l’anno con una vittoria. La partita non era facile, la Pink Bari è sempre molto determinata ma avevamo lavorato bene in settimana e volevamo assolutamente vincere. In alcuni momenti potevamo tenere ritmi ancora più alti anche in previsione dei prossimi impegni. Abbiamo creato tanto però spesso ci troviamo davanti alla porta e non finalizziamo. Dobbiamo migliorare e fare maggiore movimento, dobbiamo essere più convinte e ciniche".
Tre punti fondamentali in vista dei prossimi due scontri diretti contro Milan e Fiorentina, cruciali per stabilire le gerarchie dell'alta classifica. La As Roma infatti è attualmente terza a +4 sulle rossonere (che deve giocare oggi ed hanno un'altra gara da recuperare) e a -1 dalla Viola. La gara contro il Milan - inizialmente in programma il 18 - si giocherà il 20 gennaio alle 12.30 al Vismara mentre sei giorni dopo le giallorosse ospiteranno la Fiorentina al Tre Fontane. La posta in palio è alta e Bavagnoli non vuole lasciarsi sfuggire un'occasione del genere: "Ci aspettano due gare importanti - ha dichiarato la coach romanista a fine partita - dal punto di vista mentale sappiamo di poterci giocare tanto, siamo anche consapevoli di affrontare due grandi squadre come Milan e Fiorentina. Non sarà facile ma possiamo mettere in difficoltà anche le prime della classe".
L'allenatrice ha concesso due giorni di riposo alla squadra. La ripresa degli allenamenti sul campo del Giulio Onesti è fissata per martedì pomeriggio.
Sarri non si fida: “Bravo Fonseca”
IL TEMPO - BIAFORA - Niente tridente pesante per la Juventus di Sarri. I bianconeri, che stanno battagliando punto a punto con l’Inter nella lotta per lo scudetto, si presentano questa sera all’Olimpico con il 4-3-1-2, con Ramsey schierato sulla trequarti alle spalle della coppia formata da Ronaldo e Dybala. Il tecnico toscano, che ha inserito Higuain nella lista dei convocati dopo il leggero affaticamento alla coscia degli scorsi giorni, ha intenzione di confermare in toto la stessa formazione che ha battuto sonoramente il Cagliari. Gli unici dubbi riguardano il centro della difesa (Cuadrado è intoccabile sulla fascia), ma Demiral è nettamente favorito su De Ligt, e la mezzala di destra. Rabiot è in vantaggio su Emre Can per completare il reparto - orfano dello squalificato Bentancur - che vede anche la presenza dell’ex giallorosso Pjanic e di Matuidi.
La Juventus non ha alcuna voglia di prendere sottogamba l’impegno con la Roma e il turnover è rinviato al match di Coppa Italia: “È una partita difficile - l’analisi di Sarri in conferenza - in cui dobbiamo andare a ricercare continuità in un periodo. Spesso abbiamo fatto partite con spezzoni diversi di interpretazione, ora dobbiamo proseguire in quanto fatto di buono con il Cagliari. Il livello dell'avversario è elevatissimo e quindi sarà una partita diversa”. Di certo l’allenatore passato per Chelsea e Napoli smania di sovvertire il trend personale che lo ha visto vincere soltanto per due volte contro la Roma, pareggiando in altre due occasioni e perdendo in ben cinque sfide. Sarri alla vigilia è stato prodigo di complimenti per Fonseca: “La Roma è una squadra con giocatori tecnici e rapidi, di grandi accelerazioni e strappi. Si può anche allungare ma può fa venir fuori una partita con continui capovolgimenti di fronte in cui diventa pericolosissima. Bisogna essere bravi a non farsi spaccare in due tronconi da loro perché in questo tipo di partita diventano fortissimi. A inizio campionato avevo messo Fonseca tra le novità della stagione, perché in Ucraina aveva una squadra propositiva e di livello europeo. Mi sembra stia facendo un buon calcio e che stia dando una bella impronta alla sua squadra. E’ un allenatore di grande livello”.