Zaniolo con l’Inter cerca la rivincita. Avanza Friedkin

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Il dubbio che si sia fatto ammonire apposta contro il Brescia per non saltare Milano (era diffidato) resta sullo sfondo, in primo piano la certezza di quanto Nicolò Zaniolo tenga a giocare contro l’Inter. La sua ex squadra, quella che non ha creduto in lui lasciandolo andare, due estati fa, alla Roma all'interno dell’operazione Nainggolan. La scorsa stagione, a San Siro (il 20 aprile), contro i nerazzurri, entrò nella ripresa al posto di Ünder, non riuscendo a incidere positivamente, anzi, ritrovandosi tra i peggiori in campo, in un periodo per lui complicato, visto il feeling mai sbocciato con Ranieri. Venerdì sera (ore 20,45 diretta Sky)sarà per il talento azzurro l’occasione per prendersi la sua rivincita, in attesa di capire le condizioni di Edin Dzeko, bloccato ieri da un attacco influenzale. La Roma fa sapere che l’attaccante recupererà, ma bisognerà vedere quanto sarà debilitato.

Justin Kluivert è invece alle prese con un edema al flessore della coscia sinistra, rimediato a causa di una botta presa a Udine e non ce la farà a recuperare, aprendo la corsa per una maglia tra Mkhitaryan, Perotti e Florenzi. Sul fronte societario, la prossima settima settimana dovrebbe essere cruciale per la trattativa con Dan Friedkin, l’imprenditore texano che vuole scalare le quote della Roma, con l’obiettivo di diventarne l’azionista di maggioranza. Dopo aver avviato una due diligence sui conti del club giallorosso (ancora non terminata), Friedkin formulerà un’offerta ufficiale, che prevede l’iniziale partecipazione all'aumento di capitale di circa 150 milioni di euro da realizzare entro il 31 dicembre del prossimo anno.


Febbre da San Siro ma Dzeko ci sarà

IL TEMPO - BIAFORA - Ansia per Dzeko, ma a Trigoria non è scattato l’allarme rosso. Alla ripresa degli allenamenti in vista del match di venerdì contro l’Inter Fonseca, che come sempre ha diviso il gruppo tra chi ha giocato e chi è rimasto in panchina con il Verona, ha dovuto fare a meno dell’attaccante bosniaco, assente a causa di una sindrome influenzale. Con due giorni pieni di allenamenti le condizioni del centravanti non destano eccessiva preoccupazione, ma di certo il tecnico portoghese sta facendo tutti gli scongiuri del caso per averlo a disposizione per una partita che il numero 9 avrebbe potuto giocare a maglie invertite. Dzeko, sin dal febbraio scorso, è stato oggetto del corteggiamento serrato dei nerazzurri, che volevano regalare a Conte la coppia formata dall’ex City e da Lukaku. Il lungo pressing di Marotta non ha però portato i frutti sperati dalla società di Suning, che si è dovuta arrendere alla ferma presa di posizione di Petrachi. Il ds giallorosso, una volta risolta l’esigenza delle plusvalenze da effettuare entro il 30 giugno, ha notevolmente alzato la richiesta per privarsi del proprio bomber e l’Inter non è mai andata oltre un’offerta di 14 milioni, ben lontana dai 20 richiesti dal dirigente salentino. La storia racconta che alla fine Dzeko ha ceduto al corteggiamento del suo primo amore italiano, la Roma, che, vista l’impossibilità di arrivare ad Higuain o Icardi, ha cercato di farlo rimanere in tutti i modi, riuscendo a fargli firmare il rinnovo il 16 agosto, con stipendio aumentato. Dzeko, capocannoniere stagionale della squadra, farà di tutto per esserci, ma le sue condizioni andranno monitorate giorno per giorno. Situazione simile quella relativa a Kluivert, uscito anzitempo con il Verona per un fastidio muscolare dovuto ad una botta. L’olandese, limitatosi a svolgere alcune terapie, ha un versamento al flessore della coscia sinistra dovuto alla contusione e rimane in forte dubbio per la trasferta a Milano. Se il classe 1999 non ce la dovesse fare sarà uno tra Mkhitaryan e Perotti a completare la linea dei trequartisti con Pellegrini e Zaniolo, al rientro dopo la squalifica. Ancora lavoro individuale per Pastore, sempre alle prese con la contusione all’anca: l’argentino ha un vistoso edema sulla gamba che non si è ancora riassorbito. Le buone notizie arrivano invece da Mirante, tornato ad allenarsi con il gruppo dopo la flebite, e da Cristante. Il friulano potrà aumentare i carichi di lavoro dopo aver ricevuto il semaforo verde dal dottor Lempainen: l’assistente del professor Orava ha evidenziato un’evoluzione positiva del quadro clinico del giocatore, che rientrerà probabilmente dopo la sosta di Natale. Da segnalare poi che Mancini e Pellegrini sono finiti in diffida: al prossimo giallo scatterà un turno di squalifica.


La missione di Fonseca: far dimenticare Conte

IL TEMPO - AUSTINI - Tre anni di contratto. Un programma a lungo termine per costruire nel tempo una Roma competitiva ai massimi livelli, senza la pressione di dover vincere subito. Antonio Conte ha ascoltato, ci ha pensato, a per qualche giorno è stato anche tentato, ma alla fine ha ceduto al suo istinto: «Un giorno verrò, ma adesso non ci sono le condizioni». E durato lo spazio di qualche settimana il possibile matrimonio tra il tecnico salentino e i giallorossi, una trattativa che ha acceso i sogni romanisti a inizio estate, salvo poi provocare un brusco risveglio. Conte ha firmato con l'Inter, ma ha aspettato fino all'ultimo momento che Agnelli si convincesse a riprenderlo alla Juventus. Il club di Pallotta è stato al massimo una terza scelta - c'era anche il Bayern Monaco - nonostante l’amico Petrachi, ingaggiato nel frattempo dalla Roma, avesse iniziato il pressing, proseguito poi dal Ceo Fienga che ha illustrato a Conte i programmi della società e ha chiesto a Totti di continuare a corteggiarlo. «Ci aveva dato l'ok - raccontò l'ex capitano nella conferenza stampa d'addio lo scorso 17 giugno - ma poi ci sono stati dei problemi per cui ha cambiato idea».

Da quel brutto colpo, però, è nata un'occasione. La Roma si è rimessa sotto con la lista delle altre opzioni disponibili e dopo aver perso anche Sarri e Gasperini, valutato Mihajlovic, De Zerbi e Gattuso, alla fine ha scelto Fonseca. Sei mesi dopo si può dire che è andata bene così. Per tutti. Conte sta lottando per lo scudetto, appagando la sua ambizione che spesso si trasforma in ossessione, il portoghese si sta dimostrando all'altezza e nel giro di poco tempo è stato capace di adattare le sue idee al campionato italiano e trasmetterle alla Roma, ora bella ed efficace. Dopodomani è tempo di confrontarsi sul campo. Da una parte il calcio fatto di forza e solidità dell'Inter, finalizzato poi dalla fantastica coppia d'attacco Lukaku-Lautaro, dall'altra l’equilibrata macchina giallorossa, finalmente «robusta» in difesa e con tante opzioni di qualità davanti. San Siro si riempie per l’Inter capolista che lassù vuole restarci fino in fondo, mentre la Roma ha l'occasione di fare un ulteriore salto in avanti: un'eventuale vittoria, oltre che per la classifica, sarebbe un'iniezione incredibile di autostima. Nel Meazza interista i gallorossi hanno ottenuto una vittoria e due pareggi nelle ultime tre sfide dopo aver perso la gara del 2015 con gol di Medel. Quest'anno in casa i nerazzurri hanno lasciato punti solo al Parma e alla Juventus, ora viaggiano con la seconda miglior difesa (una rete subita in più dei bianconeri) del campionato e il terzo miglior attacco dopo Atalanta e Lazio.
Venerdì la Roma diventerà la squadra affrontata più volte da Conte nella sua carriera da allenatore: nei 10 precedenti tra Atalanta, Juventus e Chelsea il bilancio è in perfetto equilibrio, con 4 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte.
E invece la prima sfida in assoluto tra i due tecnici e il debutto ufficiale di Fonseca a San Siro. L'allenatore portoghese vuole giocarsela con le sue carte, senza snaturare la Roma di fronte all'avversario più quotato del momento. Quindi ricerca del possesso palla, difesa «In avanti» e pressing saranno confermate come basi del piano-partita. A livello di scelte, sono due gli unici dubbi, gli stessi che doveva sciogliere a Verona: l’esterno basso in difesa a destra, e quello offensivo a sinistra (dall’altra parte rientra Zaniolo). Santon, altro ex nerazzurro, è piaciuto molto al tecnico nelle ultime uscite, soprattutto a Istanbul, e sembra favorito su Spinazzola e Florenzi, mentre Perotti ha accumulato più minuti di Mkhitaryan e potrebbe partire dall'inizio, salvo un recupero lampo di Kluivert.


Femminile: oggi il sorteggio degli ottavi di Coppa Italia

IL TEMPO - ZOTTI - E' tempo di Coppa Italia per l'As Roma femminile. Dopo l'eliminazione della stagione scorsa arrivata in semifinale contro la Fiorentina, quest'anno le giallorosse sono determinate a portare il primo trofeo ufficiale in bacheca. Oggi va in scena il sorteggio che determinerà gli ottavi di finale. Oltre alle dodici squadre di Serie A, il tabellone sarà arricchito dalle quattro squadre di Serie B vincitrici dei mini gironcini della fase a gironi (Chievo Fortitudo Mozzecane, Ravenna Women, San Marino e Roma CF). L'As Roma fa parte delle teste di serie - composte dalle prime otto classificate in campionato della scorsa stagione - e molto probabilmente giocherà il primo match della competizione lontano dal Tre Fontane. Il regolamento prevede infatti che a giocare in casa sia la squadra che nella stagione precedente ha ottenuto il peggior piazzamento in classifica. Le giallorosse scenderanno in campo mercoledì 11 dicembre. Per gli ottavi di finale la formula prevista è quella della gara secca, mentre quarti e semifinale si giocheranno su andata e ritorno. La finale invece sarà secca.

Intanto la squadra continua a preparare la trasferta di domenica contro l'Inter: oggi è prevista una doppia seduta, mentre domani e dopo domani l'allenamento è fissato nel pomeriggio. Sabato mattina rifinitura al Giulio Onesti prima della partenza per Milano.


Inter-Roma, domani alle 13:45 la conferenza stampa di Fonseca

Il prossimo impegno della Roma in campionato sarà contro l'Inter a San Siro, venerdì sera alle 20:30. Il tecnico giallorosso, Paulo Fonseca, interverrà in conferenza stampa alla vigilia del match contro i nerazzurri domani alle 13:45. 


Veretout: "Spero che con l'Inter sarà una bella partita. Possiamo fare grandi cose giocando con aggressività e lottando per 90 minuti"

Jordan Veretout, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport in vista del match di venerdì sera contro l'Inter. Queste le sue dichiarazioni: 

Le due squadre arrivano nel loro momento migliore?
"Penso di sì. L'Inter sono primi, noi abbiamo vinto tre partite di fila e andiamo a Milano per fare una grande prestazione".

Che impressione ti ha fatto l'Inter?
"È una grande squadra, con fisico e giocatori forti. Lukaku e Lautaro pesano sulla difesa avversario. Dobbiamo fare una grande prestazione per ottenere un risultato positivo".

Cos'hanno di speciale Zaniolo e Pellegrini?
"Sono due calciatori importanti per noi. Nicolò ha un grande fisico, Pellegrini ha una qualità incredibile nei piedi".

Sei diventato subito importante per la squadra e per i tifosi, ti immaginavi un inizio così?
"So cosa posso dare in campo, do il massimo sempre per la squadra, mi piace aiutare i miei compagni di squadra. Voglio vincere tutte le partite":

Sul gioco di Fonseca?
"Mi piace il suo gioco perché è basato sul possesso, ma più un generale mi piace il suo modo di allenare".

Ha un difetto?
"No, no (ride, ndr). Spero che la squadra possa fare una grande prestazione venerdì, per regalare a tutti un risultato importante",

Tu hai un piccolo difetto?
"Sì, ne parlo anche con il mister e mi aiuta a correggerli. C'è molto da migliorare, ma tutti i giorni in allenamento do il massimo per crescere".

Siete sulla buona strada per rientrare in Champions?
"Sì, dobbiamo continuare così, giocando con aggressività e lottando per 90 minuti. Possiamo fare grandi cose".

Come finisce Inter-Roma?
"Spero sia una bella partita e un risultato positivo per noi".


Allenamento Roma, Dzeko out mentre Cristante e Zappacosta recuperano

Questa mattina la squadra giallorossa si è ritrovata al Fulvio Bernardini. La sessione di allenamento si è focalizzata su lavoro atletico e tattico mentre Dzeko è rimasto a casa causa febbre. Individuale per Pastore e Kluivert. Crisante e Zappacosta continuano il percorso di recupero.


Martinez: "Siamo l'Inter e vogliamo i tre punti sempre, anche contro la Roma"

Lautaro Martinez, attaccante dell'Inter, ha parlato del prossimo match di campionato contro la Roma ai microfoni di Sky Sport:

"Lavoriamo sempre in settimana per affrontare ogni partita, Roma, Barcellona ma anche Spal. Lavoriamo per dimostrare che siamo l’Inter e vogliamo i tre punti sempre. Il nostro obiettivo è quello di ogni squadra, lavorare partita dopo partita pensando al prossimo avversario".


La Roma sulle tracce del giovane Marcos Paulo

La Roma si prepara alla sessione di mercato con il DS Petrachi che mette nel mirino diversi giocatori. Uno di questi, in ottica futura, è Marcos Paulo del Fluminense. Il giocatore, nato in Brasile ma con passaporto portoghese e nazionale portoghese under 19, è una punta centrale che può essere impiegato anche come esterno offensivo. Per il 18enne, come riferisce globoesporte.com, la Roma si era fatta già avanti nel 2018 con un'offerta di 7 milioni rifiutata dalla Fluminense. Ma Petrachi non molla e si appresta a provare un nuovo assalto per Marcos Paulo, che ha segnato sei reti in stagione finora ed è in scadenza contrattuale a giugno 2020.


Veretout: "Contro l'Inter dovremo fare una grande prestazione. Spero arrivi un risultato positivo per noi"

Jordan Veretout, centrocampista della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della prossima sfida di campionato contro l'Inter:

Le due squadre arrivano nel loro momento migliore?
"Penso di sì. L'Inter è prima, noi abbiamo vinto tre partite di fila e andiamo a Milano per fare una grande prestazione".

Che impressione ti ha fatto l'Inter?
"È una grande squadra, con fisico e giocatori forti. Lukaku e Lautaro pesano sulla difesa avversaria. Dobbiamo fare una grande prestazione per ottenere un risultato positivo".

Cos'hanno di speciale Zaniolo e Pellegrini?
"Sono due calciatori importanti per noi. Nicolò ha un grande fisico, Pellegrini ha una qualità incredibile nei piedi".

Sei diventato subito importante per la squadra e per i tifosi, ti immaginavi un inizio così?
"So cosa posso dare in campo, do il massimo sempre per la squadra, mi piace aiutare i miei compagni di squadra. Voglio vincere tutte le partite":

Sul gioco di Fonseca?
"Mi piace il suo gioco perché è basato sul possesso, ma più un generale mi piace il suo modo di allenare".

Ha un difetto?
"No, no (ride, ndr). Spero che la squadra possa fare una grande prestazione venerdì, per regalare a tutti un risultato importante",

Tu hai un piccolo difetto?
"Sì, ne parlo anche con il mister e mi aiuta a correggerli. C'è molto da migliorare, ma tutti i giorni in allenamento do il massimo per crescere".

Siete sulla buona strada per rientrare in Champions?
"Sì, abbiamo fatto una buona prima parte di stagione, dobbiamo continuare così, giocando con aggressività e lottando per 90 minuti. Possiamo fare grandi cose".

Come finisce Inter-Roma?
"Spero sia una bella partita e un risultato positivo per noi".


Zanetti: "Contro la Roma sarà difficile, sono una squadra molto complicata"

Javier Zanetti, vice-presidente dell'Inter, ha parlato della prossima sfida contro la Roma a margine di un evento organizzato dalla sua Fondazione Pupi. Queste le sue parole riportate da fcinternews.it:

"È un momento importante e positivo. Siamo primi, ma manca molto. Dobbiamo continuare a lavorare così. Conte e i ragazzi stanno facendo. Venerdì affrontiamo una squadra molto complicata e sarà difficile. Non è il momento di parlare di mercato, dobbiamo pensare solo alla sfida di venerdì".


Paulo Sergio: "La Roma a Milano può fare una buona gara. Fonseca è un grande allenatore"

Paulo Sergio, ex attaccante della Roma dal 1997 al 1999, ha parlato della squadra giallorossa ai microfoni di Centro Suono Sport:

Cosa ne pensa della Roma di Fonseca?
"È una squadra che ha cambiato tantissimo, molto giovane, sicuramente può lottare per la Champions League. Penso che Fonseca sia un grande allenatore, è molto bravo a lavorare con i giovani e con il tempo la squadra entrerà sempre di più nei meccanismi da lui richiesti".

Si avvicina Inter-Roma, I giallorossi possono vincere a Milano?
"Ho seguito molto l'Inter in questa stagione. È un ottima squadra, Lukaku e Lautaro Martinez vanno forte, possono tenere testa alla Juventus. La Roma deve stare molto attenta, ma può fare una buona gara".

Lei è stato allenato da Zdenek Zeman, trova delle similitudini tra il gioco del Boemo e quello di Paulo Fonseca?
"Come Zeman non c'è nessuno (ride), non so se al giorno d'oggi i suoi allenamenti sarebbero accettati, davvero molto duri".

Il giocatore piú forte con cui hai giocato?
"Ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre e con grandi campioni, ma se devo fare un nome dico Francesco Totti, ma anche Pluto Aldair, su Francesco dico che, senza fretta, potrà diventare un grande dirigente".