L'arbitro Hategan dirigerà Basaksehir-Roma

Sono state rese note le designazioni arbitrali per le partite di Europa League.
Istanbul Basaksehir-Roma sarà diretta dall'arbitro Hategan, di nazionalità rumena. Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Sovre e Gheorghe. Quarto uomo Coltescu.


Basaksehir-Roma, meeting point in piazza Sultanahmet per i tifosi giallrossi

Giovedì la Roma sarà impegnata ad Istanbul contro il Basaksehir. Un match delicato anche dal punto di vista del tifo. Saranno al'incirca 500 i tifosi giallorossi attesi nella capitale turca e, per garantire l'ordine pubblico, sarù indetto alle ore 17 del giovedì un meeting point in piazza Sultanahmet. L'obiettivo sarà quello di garantire l'approdo allo stadio con dei bus navetta che partiranno per le 18:30.


Pallotta non avrebbe intenzione di lasciare la guida della Roma. E prepara una risposta a Totti

Dopo le voci su un possibile cambio di proprietà della Roma, sembra sia arrivato il momento di Pallotta. Infatti, secondo quanto appreso da Radio Radio, il presidente non avrebbe alcuna intenzione di lasciare la guida della Roma in favore di Dan Friedkin. Inoltre, un irritato Pallotta, vorrebbe rispondere di persona alle dichiarazioni rilasciate dall'ex capitano Francesco Totti sulla gestione societaria.


Serie A, il Lecce rimonta il Cagliari nei minuti finali. Finisce 2-2

Lecce-Cagliari, rinviata ieri causa maltempo, si è giocata oggi alle 15 ed è terminata con il risultato di 2-2.
Ad aprire le marcature è stato il Cagliari alla mezz'ora con il rigore di Joao Pedro. Nella ripresa, al 67', raddoppia Nainggolan.
Ma il Lecce non ci sta e recupera il risultato con Lapadula all'83' (fallo di mano di Pisacane e rosso a Cacciatore per proteste) che trasforma un calcio di rigore e due minuti più tardi si fa espellere insiemne ad Olsen per condotta antispostiva. In pieno recupero, 81', Calderoni insacca la rete del definitivo pareggio.


Allenamento Basaksehir, focus tattico a porte aperte

L'Istanbul Basaksehir si è allenato oggi in preparazione del match di giovedì sera contro la Roma. La squadra ha svolto riscaldamento e parte tattica, ad assistere all'allenamento anche i tifosi del club. Domani, la formazione di Okan Buruk tornerà in campo alle 11.45 locali (9.45 italiane).


Hellas Verona, Juric: "Conosciamo il valore della Roma ma ogni gara è un'opportunità. Non molleremo un attimo"

Ivan Juric, tecnico dell'Hellas Verona, ha parlato ai microfoni del sito ufficiale del club dopo la vittoria ottenuta con la Fiorentina, commentando anche le prossime sfida in campionato, in primis quella contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

"Le prossime partite? Ogni gara è un’opportunità, ma sappiamo che non dobbiamo mollare nemmeno un attimo, perché il valore delle altre squadre è molto alto. Speriamo di fare ancora prestazioni come oggi".


AS Roma lancia la quinta edizione del Toys Day

"Dopo il successo delle prime quattro stagioni, l’AS Roma, tramite la Fondazione Roma Cares, lancia la quinta edizione del Toys Day. A partire dal 9 dicembre e fino al 22, potranno essere consegnati giochi nuovi o usati in buone condizioni presso gli AS Roma Store, le scuole calcio e le Academy ufficiali giallorosse.

Nel corso dell’anno, i calciatori giallorossi li consegneranno ai bambini degli ospedali di Roma mentre quelli non idonei alla consegna in ospedale verranno donati a case famiglia e associazioni caritatevoli".


Roma, l’affare Champions

IL MESSAGGERO - TRANI - La priorità della Roma, ospitando nel pomeriggio (ore 15) il Brescia ultimo all'Olimpico, va alla classifica. Non c'è da pensare ad altro. Né al possibile cambio di proprietà, nè alla formazione iniziale ancora diversa e quindi da scoprire. Perché é stato sufficiente il ko del Tardini contro il Parma, prima della sosta, per uscire di nuovo dalla zona Champions, lasciando il 3° posto alla Lazio e subendo il sorpasso del Cagliari. I risultati degli anticipi sono stati, però, favorevoli: sconfitta interna dell'Atalanta che ha gli stessi punti (22) dei giallorossi e pareggio esterno del Napoli che rimane sotto (20). E', dunque, il caso di approfittare della frenata di quelle che sono indicate come le principali rivali per riprendere subito quota e dedicarsi poi alla trasferta di Istanbul per avvicinarsi alla qualificazione ai sedicesimi di Europa League.

TRIPLA MODIFICA - «Decido con la mia testa se far giocare Florenzi e non perché è titolare in Nazionale». Fonseca, chiarendo nuovamente la sua posizione, lascia intendere che questo è il giorno del rientro del capitano, in panchina nelle ultime 6 gare della Roma (in 4 senza entrare) e in campo invece dall'inizio in Bosnia-Italia. Florenzi ritrova il posto lasciato a Marassi, il 20 ottobre, contro la Sampdoria. A Genova giocò da esterno alto a sinistra. Riparte, invece, nel ruolo che preferisce, da terzino destro tornando davanti a Santon, e che gli garantisce la presenza nei 23 del ct Mancini per Euro 2020. L'altra novità è Pellegrini, uscito di scena a Lecce il 22 settembre per la frattura al dito del piede: sarà il trequartista alle spalle di Dzeko che, al 150° match in serie A, cerca il gol (solo quello al Milan nelle ultime 10 gare, nazionale compresa). «Non mi preoccupa se non segna da qualche partita, penso che possa ricominciare già contro il Brescia: la sfida, però, è complicata. Nonostante l'esonero di Corini, loro hanno fatto bene contro il Napoli e l'Inter» avverte il portoghese. E per finire, dal 1° minuto, spazio pure a Diawara che, diventando di fatto il play del 4-2-3-1, farà da partner a Veretout a centrocampo. L'assetto, insomma, subisce modifiche in ogni settore, anche perché in difesa Mancini, smaltito il risentimento al polpaccio, farà coppia in mezzo con Smalling. Qualche aggiustamento, insomma, nel sistema di gioco per puntare sui giocatori più affidabili e soprattutto più in forma.

SITUAZIONE INVARIATA - La lista dei convocati, comunque, non è più ricca (20 giocatori) di quella che, in continua e profonda emergenza, ha accompagnato la Roma alla pausa per gli impegni delle nazionali. Sono ancora 7 gli assenti, più o meno gli stessi che hanno penalizzato Fonseca nelle scelte da almeno un paio di mesi. Ai convalescenti Zappacosta, Cristante e Kalinic si aggiungono Mirante (flebite al polpaccio), Spinazzola (lieve lesione all'adduttore), Pastore (contusione all'anca) e Mkhitaryan (problema all'inguine): già 20 gli infortuni (6 traumatici). Addirittura va meglio a Grosso che, pure lui all'Olimpico con 20 calciatori, deve rinunciare solo a Mateju (squalificato), Dessena (rottura del malleolo) e Balotelli (in castigo). «Io, però, non ho parlato di mercato con Petrachi. E non penso a un'alternativa per Dzeko che giocherà sempre». Fonseca, insomma, si fida del suo centravanti, pure quando è stanco. E non fa niente se nelle ultime 6 partite ha concluso solo 3 volte nello specchio della porta avversaria.


Pallotta partecipa all’aumento di capitale con 40 milioni e ne chiede 750 a Friedkin

IL MESSAGGERO - CARINA - La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Friedkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale, aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di 750 milioni, compresi gli 80 spesi per lo stadio. Ma il presidente, intenzionato a restare da socio di minoranza, non spinge il tycoon a investire subito l’intera cifra. L’accordo va però trovato in fretta (a dicembre): Pallotta, contando nel miglioramento dei conti nel 2020, è convinto di poter chiedere almeno 1 miliardo se l’affare sarà chiuso più avanti. Friedkin, però, ha ancora qualche dubbio (sullo stadio). Il ceo Fienga, intanto, conferma la linea dell’attuale proprietà: «Il progetto di ristrutturazione ha condotto a un profondo ripensamento della struttura interna, di uomini e di ruoli, portando a una richiesta di sostegno della società all’azionista. Che ha approvato l’aumento di capitale, avviando tutto quello che normalmente si fa in queste situazioni e quindi il coinvolgimento di altri. Ora è importante che il progetto sia confermato e il sostegno garantito. Io come ceo sono estremamente tranquillo. Ogni discorso, pure se non rapido come si dice, sta andando in questa direzione. Il sostegno c’è. Così il progetto va avanti, si consolida e diventa più forte, speriamo riesca ad accelerare».


Quante bugie sui capitani

IL MESSAGGERO - LIGUORI - Commovente, disarmante, come un pesciolino rosso tra gli squali: Paulo Fonseca parla alla vigilia di Roma- Brescia, al termine di una settimana gonfia di notizie bollenti come se niente fosse. Tutti stanno bene, tranne Spinazzola, Pastore e Mkhitaryan, per gli altri decide lui. Intanto, i tifosi si occupano di altro: Pallotta se ne va, la proprietà passa ad un altro statunitense? Finalmente una buona notizia, hanno pensato in molti, però l’intervista di Francesco Totti alla radio, ripresa dal Messaggero, ha spento gli entusiasmi. Il capitano non ci crede, perché «chi mette le mani nel club capisce cosa c’è dentro». Noi abbiamo capito: una frenesia nell’inseguire plusvalenze e profitti quasi autodistruttiva, una volontà incrollabile nel distruggere i principali uomini simbolo, romani e no. Dopo i capitani, Totti e De Rossi, anche Radja, che sta guidando il Cagliari. E Dzeko, recuperato in extremis. Adesso tocca a Florenzi: lo abbiamo visto in perfette condizioni in azzurro. Perché Fonseca gli preferiva giocatori infortunati o precari? Chiaro: se Roma lo dimentica, è più facile venderlo. Ci restano il grande talento di Zaniolo e Pellegrini, ma anche Nicolò, secondo Totti è destinato a partire. Arriveranno altri americani? Non sappiamo, ma abbiamo le idee fin troppo chiare su Pallotta e i suoi uomini.


Fonseca rispolvera la ‘vecchia’ Roma: “Pronti a vincere”

GAZZETTA DELLO SPORT - Torna la vecchia Roma. (...) Da oggi pomeriggio, dalla sfida con il Brescia orfano di Balotelli, la grande emergenza che si è vissuta a lungo in casa giallorossa sembra finalmente conclusa. Ed allora per alcuni versi si

torna all’antico: Florenzi rispolverato a sorpresa terzino (a meno di clamorose sorprese), Mancini riportato in difesa al fianco di Smalling, Pellegrini ributtato subito dentro e Diawara che torna a giocare titolare quasi cinquanta giorni dopo l’ultima volta (...).

Insomma, sembra davvero scoccata l’ora di Florenzi. (...) «Le mie decisioni non sono legate alla presenza in Nazionale o a ciò che scrivono i giornali – ha detto ieri Fonseca – Decido con la mia testa e se riterrò opportuno che Florenzi giochi, allora andrà in campo. Lui è il nostro capitano, ha sempre lavorato al massimo». Ed allora probabilmente è arrivato davvero il momento di premiarlo, di farlo tornare a sentirsi importante anche per la Roma. (...)

Con Mancini di nuovo difensore, in mezzo al campo al fianco di Veretout tornerà Diawara, che negli ultimi allenamenti ha dato sensibili segnali di miglioramento dal punto di vista della tenuta. «Amadou sta bene, è pronto per giocare. Abbiamo lavorato su questo aspetto nelle ultime due settimane, è pronto per migliorare questa situazione». (...)
E poi l’altra grande novità è proprio il ritorno dal via di Lorenzo Pellegrini, che ha recuperato completamente dalla frattura al quinto metatarso del piede destro. (...) L’assenza forzata di Pastore (...) costringerà Fonseca ad accelerare il programma: «Mkhitaryan? Va verso il recupero, ma non è ancora pronto». Ed allora oggi la trequarti giallorossa sarà composta da Zaniolo, Pellegrini e Kluivert, con Under eventualmente pronto ad entrare in corsa per dare il cambio magari proprio a Pellegrini (con Zaniolo in questo caso spostato al centro, alle spalle di Dzeko). «Dobbiamo lavorare per migliorare sotto ogni aspetto: mentale, tattico, tecnico e fisico – chiude Fonseca –. E io sono motivato per fare della Roma una squadra vincente». 


Cuore, gol e giocate. E adesso Nicolò insidia anche Dzeko

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo la «scoperta» a cura di Roberto Mancini e la santificazione ad opera di Eusebio Di Francesco, persino il periodo opaco vissuto con Claudio Ranieri adesso sembra una nuvola in una giornata di sole per Nicolò Zaniolo. Svaporata senza quasi lasciare tracce, così come le discussioni intorno al suo ruolo. Mezzala, trequartista o esterno di fascia? (...) Insomma, in un periodo come questo in cui Edin Dzeko stenta a trovare la porta – e con il Brescia alle porte, dove i tre punti sono quasi d’obbligo per la squadra di Fonseca – avere il ventenne di Massa in squadra per la Roma sembra quasi un’assicurazione sulla vita. E così, se il centravanti bosniaco è fermo a 6 gol stagionali in maglia giallorossa (ne ha fatto solo uno nelle ultime 8 partite tra campionato ed Europa League), non sorprende che ormai Zaniolo lo insidi, visto che è già arrivato a quota 5 (tre in Serie A e due in Europa), a cui aggiungere le due reti in maglia azzurra.

Ormai, poi, quando la palla scivola in rete, Nicolò pensa a guardarsi intorno, ai baci che lo aspettano. Infatti lo ha promesso: «Vorrei che i tifosi sapessero quanto li amo. Per questo, ad ogni gol che segnerò, vorrei baciare la maglia». Uno show già visto contro il Milan, quando il ragazzo è stato protagonista della rete che ha deciso la partita. Inutile dire che il popolo giallorosso interpreta quel gesto anche in un altro modo, come la dichiarazione di un amore possibilmente eterno. (...) Una buona notizia, anche se questo non basta a esorcizzare tutti gli spettri – sotto forma di sirene – che potranno materializzarsi a fine stagione. Ma adesso è prematuro qualsiasi discorso, perché quella tra Zaniolo e la Roma sembra davvero avere tutti i crismi di una storia d’amore, senza avere bisogno, per farlo, di scomodare confronti con Totti.