E Falcao tifa: «Champions alla portata. Giocare bene aiuta a vincere»
GAZZETTA DELLO SPORT - Oggi verrà assegnato il Golden Foot Awards 2019 e accanto a gente del valore di Messi, Ronaldo, Lewandowski e Modric ci sarà spazio anche per la sezione Leggende. Tra queste anche Paulo Roberto Falcao, che la sua leggenda l’ha scritta in particolare a Roma. «La Roma ha una tifoseria che ti obbliga a giocare bene. La rincorsa alla Champions? Può farcela. Juventus e Inter, invece, sono molto avanti. E c’è il Cagliari che sta facendo davvero un bel campionato», ha detto il Divino.
La Roma aspetta rinforzi
IL TEMPO - AUSTINI - Il conto è arrivato tutto alla fine. Salatissimo. La Roma ha perso le ultime due partite del mini-ciclo da sette match per stanchezza. La causa è stata piuttosto chiara e l'ha confermata Fonseca, che aveva tirato fuori dai "superstiti" energie insperate ma inevitabilmente ha dovuto poi pagare lo scotto dell'emergenza. "La realtà è questa e non posso immaginare altro" ha aggiunto ieri da Nyon il portoghese, che ha scelto un gruppetto di titolari, li ha spremuti fino in fondo, non si è fidato mai di quelli divenuti rincalzi e non ha potuto sfruttare quasi per niente quei pochi che, via via, sono usciti dall'infermeria. Under, Perotti e Diawara sono stati poco più che comparse in mezzo a quelli che hanno dovuto tirare la carretta per tre settimane. Da Kolarov a Mancini, da Pastore a Dzeko il crollo fisico è arrivato tutto insieme tra Germania e Parma, due ko che hanno complicato il cammino europeo e fatto scivolare la Roma dal terzo al quinto posto condiviso con l'Atalanta. Sosta benedetta, quindi, a patto che non si faccia male nessun altro, e uno sguardo fiducioso al futuro.
Per la gara con il Brescia alla ripresa il 24 novembre tornerà disponibile Mkhitaryan, che è stato risparmiato dall'Armenia e resterà a Trigoria a completare il recupero da un infortunio più lungo e fastidioso del previsto: ha saltato nove partite tra campionato e coppa, da oggi in poi ogni giorno è buono per rivederlo parzialmente in gruppo. Subito dietro di lui c'è Pellegrini, che sfrutterà la pausa per completare la fase di recupero. Se non riuscirà a farsi convocare per la gara col Brescia, punterà quella successiva a Istanbul. Insomma ci siamo. Aspettando l'esito degli esami di Spinazzola, tempi ancora lunghi per Cristante e Kalinic, entrambi destinati a rientrare con l'anno nuovo. L'attaccante croato potrà tornare a correre tra un mesetto circa, quando la sosta natalizia sarà ormai dietro l'angolo. Si attende quindi un nuovo tour de force per Dzeko nelle ultime sette gare del 2019.
Nel frattempo Petrachi cercherà di aggiustare la rosa sul mercato, con un primo nodo da sciogliere: la situazione di Florenzi. "Mancini ha detto che è fondamentale per l'Italia? Sono opinioni personali differenti, anche per me è un giocatore molto importante - ha detto Fonseca commentando le parole del ct - non c'è davvero alcun problema, in questo momento è un'opzione". Che non viene però mai scelta. Intorno a Natale si farà un quadro col suo agente, è chiaro che se il capitano non tornerà protagonista si valuterà anche di separarsi. E in quel caso - al momento un'ipotesi estrema - servirà un altro terzino perché Zappacosta non sarà pronto prima di aprile e Spinazzola non dà garanzie fisiche. Petrachi proverà a piazzare anche Juan Jesus e Perotti, qualora liberasse spazio salariale prenderebbe anche un mediano.
Italia: Florenzi cerca il riscatto
GAZZETTA DELLO SPORT - L'Italia di Mancini affronterà Bosnia e Armenia il 15 e il 18. Ieri, nel primo allenamento del raduno a Coverciano, il più scatenato è stato sicuramente Florenzi: chilometri a cento all’ora, tiri da ogni posizione, gol anche “complicati”. Nella sua corsa continua è stato facile leggere una voglia matta di giocare, dopo sei panchine di seguito. «Bene, si è riposato...», ha scherzato Mancini in conferenza stampa.
Capello sul caso Ronaldo: "Anche io a Roma tolsi Totti nella partita decisiva con la Juve, poi Francesco capì"
LA REPUBBLICA - Fabio Capello, ex allenatore tra le altre squadre anche della Roma, ha commentato al quotidiano la reazione di Cristiano Ronaldo, che si è diretto direttamente negli spogliatoi senza passare per la panchina, al momento della sostituzione in Juventus-Milan giocata domenica scorsa paragonandola ad un episodio che lo vide protagonista con Francesco Totti. Le sue parole:
Fabio Capello, lei un giorno tolse Totti: e poi?
"E poi si parla, tra persone intelligenti si chiarisce tutto. Francesco quella volta capì che lo avevo levato nell'interesse della squadra, l'unico che conti".
Ma i fuoriclasse sono egocentrici. Ronaldo, più di chiunque.
"Anche a lui passerà, anche lui capirà".
Torniamo un momento a Totti: toglierlo dalla Roma, peggio che bestemmiare in chiesa.
"Stavamo perdendo 0-2 in casa della Juve, finì 2-2 e vincemmo lo scudetto. Totti, mi creda, capì".
Non fu la fine del mondo.
"Non proprio la fine del mondo: quasi".
Under: "Voglio contribuire a portare il mio Paese agli Europei"
Cengiz Under, rientrato da poco dopo l'infortunio, è stato convocato dalla Turchia per le gare contro Islanda e Andorra. Una convocazione a cui il giocatore tiene molto come confermato ai microfoni di Haberturk.com:
"Quella con l’Islanda sarà la mia partita. Voglio contribuire a dare una gioia al mio Paese e portarla agli Europei".
Mkhitaryan rifiuta la convocazione per rimanere a Roma. Vuole scendere in campo contro il Brescia
Henrikh Mkhitaryan vuole rientrare il campo il prima possibile per aiutare la Roma a raggiungere i propri obiettivi. Il suo obiettivo personale, come riferisce gazzetta.it, è quello di scendere in campo già contro il Brescia subito dopo la sosta. Per questo motivo Mkhitaryan ha rifiutato la convocazione con l'Armenia per rimanere a Roma ed allenarsi ed essere al top per il 24 novembre.
Allenamento Roma, riscaldamento con torello. Infortunati proseguono il recupero
La Roma si allena a Trigoria. La rosa a disposizione di Fonseca deve far a meno dei giocatori impegnati nelle nazionali: i presenti iniziano con il riscaldamento con torello per poi lavorare sulla parte tecnico-tattica. Gli infortunati intanto proseguono con la fase di recupero.
Spinazzola, confermato affaticamento al flessore destro
Leonardo Spinazzola, questa mattina, si è recato presso Villa Stuart per gli accertamenti di rito causa infortunio durante il match contro il Parma. I medici hanno confermato un affaticamento al flessore destro. In vista della gara contro il Brescia di domenica, il terzino giallorosso verrà costantemente tenuto sottocontrollo fino alla ripresa del campionato.
Florenzi non trova spazio, possibile prestito con la Samp
Alessandro Florenzi potrebbe momentaneamente lasciare la sua amata Roma. A quanto pare la Sampdoria sarebbe interessata al prestito del 28enne, non per nulla il terzino destro conosce molto bene Claudio Ranieri che l'anno scorso lo ha sempre utilizzato dal primo minuto quando era sulla panchina dei giallorossi.
Smalling: "Man Utd mi manca ma mi sta piacendo davvero quest'esperienza in Italia"
Chris Smalling, centrale giallorosso, ha parlato della sua esperienza in Italia e del suo passato al Manchester United, club proprietario del suo cartellino, ai microfoni di TALKSPORT. Queste le sue parole:
"Ovviamente il Man Utd mi manca, perché sono stato tanti anni lì e ormai ero di casa - le sue parole - , ma mi sto godendo questo nuovo capitolo della mia carriera e spero di poter migliorare le mie prestazioni in campo e di avere una stagione di successi. Mi sta piacendo davvero quest'esperienza in Italia". Nei giorni scorsi il ds Petrachi ha avviato le trattative con il Manchester United per il riscatto di Smalling, presentando una prima offerta di 10 milioni."
Certi pomeriggi amari
(MASSIMO PAPITTO -INSIDEROMA.COM) - Partiamo dalla fine per analizzare la sconfitta di Parma e partiamo da un particolare: cavolo, Cornelius ci segna sempre. Sempre a noi. L’ultima volta era toccato con l’Atalanta nel primo anno di gestione Di Francesco e sempre per una sconfitta di 2-0 questa volta però all’Olimpico. Cornelius quando vede la Roma vede il diavolo. Non c’è nulla da fare e da dire. La storia giallorossa è piena di calciatori meteore o semi-meteore che sono diventati per una giornata carnefici. E’ incredibile.
Detto questo però, sarebbe ingeneroso pensare alla sconfitta di Parma come una sconfitta soltanto accostabile alla prestazione di Cornelius. C’è stato dell’altro: c’è stata una Roma che per la prima volta in stagione ha fatto veramente fatica a trovare la via della rete. Una Roma che ha fatto fatica a produrre azioni, gioco e che ha corso poco e male. Sarà stata stanchezza fisica come si sente dire anche da mister Fonseca? Può darsi di si. Stanchezza fisica e poi però anche mentale, perché non puoi giocare sempre a mille se tre giorni prima hai dovuto fronteggiare la prima in classifica nella Bundesliga (il Borussia Moenchengladbach) e che ha vinto di largo anche domenica all’ora di pranzo contro il Werder Brema consolidando il primato nel campionato tedesco.
La Roma in questo mese e più di emergenza ha fatto molto, forse troppo rispetto ai calciatori che aveva a disposizione e alle risorse che gli erano rimaste e forse appunto per questo le aspettative si erano alzate. Ha vinto partite inaspettate (quella con il Napoli ne è l’esempio) e ha vinto partite con grandissima naturalezza come ad Udine e con il Milan. Ha alzato l’asticella in un momento delicato facendo credere di essere forte anche in emergenza con un Dzeko infinito nonostante fosse “mascherato”, un Mancini straordinario nel ruolo di diga davanti alla difesa e un Pastore clamorosamente rigenerato. Tutte cose che avevano fatto pensare ad una Roma forte e indistruttibile senza pensare però al rovescio della medaglia che poi puntualmente è arrivato. A Parma la Roma ha accusato. Ha accusato di colpo tutta questa emergenza di giocatori infortunati e ha accusato la stanchezza di quelli che hanno dovuto “tirare” come matti per colmare l’assenza degli altri. Si è vista di botto una Roma prevedibile e non coraggiosa come la si era ammirata in precedenza. Si è tornati sulla terra e si è fatto i conti con la realtà.
La Roma se vorrà essere competitiva per i posti Champions da qua a fine stagione avrà bisogno di tutti i suoi calciatori più importanti (Pellegrini e Mkhitaryan su tutti). Avrà bisogno del miglior Dzeko in zona gol, avrà bisogno di Mancini in difesa accanto a Smalling e avrà bisogno di poter attingere alla panchina quando sarà necessario farlo. Il calcio oramai viaggia a ritmo di una partita ogni tre giorni e giocare sempre con gli stessi undici non è più immaginabile. A Parma, in un pomeriggio amaro, la Roma se ne è resa conto sulla propria pelle ma niente però è ancora irrecuperabile. Basta soltanto ritornare compatti e orgogliosi.
Bruno Peres torna a San Paolo dopo 14 minuti giocati
Bruno Peres il terzino il cui cartellino è di proprietà della Roma, ha rescisso il proprio contratto con lo Sport Recife, squadra di Serie B brasiliana in cui era stato mandato dal San Paolo che lo aveva messo fuori rosa. Il brasiliano torna così a San Paolo dopo soli 47 giorni e con soli 14 minuti giocati. Adesso a gennaio il suo prestito terminerà e Peres tornerà a Trigoria, dove spetterà a Fonseca scegliere se tenerlo o meno. Il commento del direttore sportivo dello Sport, Nelo Campos, fa capire come il rapporto tra giocatore e società non sia mai sbocciato. Queste le sue dichiarazioni:
"L'accordo è stato preso tra le due parti. È arrivato più tardi dei compagni, non era allo stesso livello di preparazione del gruppo, non poteva avere le loro stesse opportunità di giocare e tutto è stato risolto con tranquillità. Ora proseguirà la sua carriera".