Pallotta: «In dieci noi ancora meglio»

IL TEMPO - BIAFORA - Un gol segnato e un rigore procurato, ma soprattutto la consapevolezza di essere diventato un giocatore importante per la Roma. Con la terza marcatura stagionale Justin Kluivert ha già segnato una rete in più rispetto all'intera stagione passata ed è riuscito a scrollarsi di dosso un'eccessiva frenesia e l'etichetta da giovane talento che lo avevano limitato nel primo anno in giallorosso. L'olandese è stata una vera e propria spina nel fianco per l’Udinese di Tudor, incapace di seguire il movimento a liberarsi in mezzo al campo per ricevere palla tra le linee.

Gran parte del merito Kluivert lo ha assegnato a Fonseca, un allenatore con cui il feeling è sbocciato immediatamente a differenza di quanto avvenuto con Di Francesco: «Il mister mi ha dato fiducia e per un giovane giocatore è importante. Mi piace il suo gioco e così posso esprimermi meglio rispetto allo scorso anno. Il primo tempo è stato difficile ma nel secondo abbiamo giocato meglio». Il classe 1999 è ormai un punto fermo della squadra giallorossa: «E il mio miglior momento da quando sono arrivato alla Roma ed è un buon periodo sia per me che per la squadra. Sono molto contento di essere qui. Abbiamo tirato fuori tutto il nostro coraggio nonostante l'inferiorità numerica».

Esulta anche Pallotta su Twitter: «Mi è piaciuto come la squadra è diventata ancora più forte dopo il cartellino rosso. Ha giocato duro fino alla fine. Una bella cosa da vedere. Complimenti alla squadra e allo staff».


La Roma più forte dell'Udinese e di Irrati

IL TEMPO - CARMELLINI - Troppa Roma per l’Udinese. E troppa Roma anche per un Irrati a tratti imbarazzante. Al Friuli la Roma passa perché ne ha davvero di più, torna a casa con tre punti pesantissimi che la piazzano con un piede al quarto posto scavalcando il Napoli fermato sul pari al San Paolo dall’Atalanta che occupa la terza piazza solo due gradini più su. E tra tre giorni ennesimo esame per Fonseca &Co. che all'Olimpico aspettano proprio il Napoli (senza Ancelotti squalificato) per quello che è diventato uno scontro diretto per la Champions.

Ma al Friuli, a mettere il bastone tra le ruote giallorosse, più che la modesta Udinese di Tudor, ci ha pensato ancora una volta l’arbitro. Dopo Maresca, Abisso, e Massa arriva Irrati. Sarà un caso? Via dalla testa tesi complottistiche sia chiaro, ma allora vuol dire che il livello degli arbitri italiani è davvero basso basso. Perché non si può commettere un errore così con tutta la tecnologia che hanno a disposizione.

Anche ieri a farne le spese è stata la Roma e il povero Fonseca che a un certo punto non sapeva se strapparsi i capelli o entrare in campo e dare una testata all’immarcescibile fischietto di Firenze. Imbarazzante lui, quanto il siparietto successivo al fallo inesistente di Fazio su l’ex giallorosso Okaka. Balbetta qualcosa al collega in Var, ma è chiaro che i due hanno perso il controllo. Bilancio: rosso diretto al centrale argentino (comunque un pollo...) e Roma in dieci con poco meno di un'ora ancora da giocare.  Ma cambierà poco, perché dopo qualche minuto di vigore casalingo, dovuto alla fresa espulsione, la Roma ha ripreso subito il pallino del gioco. Così nella ripresa, chiusa comunque in vantaggio grazie al gol in avvio del solito Zaniolo (3° consecutivo, decimo stagionale ma soprattutto 1° in trasferta), i giallorossi hanno continuato a macinare gioco. Fonseca riporta Mancini in difesa (dopo un altro grande primo temo in mediana), arretra Pastore che si mette al fianco di Veretout e i due insieme danno spettacolo. Il francese è il metronomo della squadra e l'argentino, se sta così, può davvero dare alla Roma quel qualcosa che gli mancava: stavolta migliore in campo.

Arrivano così i gol di Smalling, Kluivert e Kolarov che fissano il risultato su un 4-0 che non ammette repliche: soprattutto se considerati i sessanta minuti giocati in dieci.  Ma Fonseca è già alla sfida con il Napoli, perché sabato pomeriggio all'Olimpico dovrà di nuovo inventare. La contrattura di Juan Jesus che sembrava solo l’ennesimo stop, ora senza Fazio squalificato rischia di complicare maledettamente i piani del tecnico giallorosso che con Mancini a centrocampo aveva trovato la quadra di un gruppo ancora falcidiato dagli infortuni.

Visto il Pastore di ieri, l’ipotesi di piazzarlo in mediana appare la più probabile, ma Fonseca ha abituato a stupire e potrebbe tirar fuori dal cilindro qualche altra sorpresa. Intanto si gode questo successo, ma soprattutto un quarto posto che ha un bellissimo profumo di Champions.


Roma, la strada di Zaniolo porta dritti in Champions

LA REPUBBLICA - PINCI - Più forte dei propri vizi antichi e di una decisione almeno frettolosa dell’arbitro. Dietro il 4° posto della Roma - dietro il sorpasso al Napoli con quel 4-0 sul campo di un’Udinese in versione Titanic - c'è una nuova consapevolezza della squadra, sempre più simile nel carattere a Paulo Fonseca. Ma anche ai suoi leader.

Sarebbe stato facile rifugiarsi nel piagnisteo vittimistico dopo l'espulsione di Fazio per un fallo su Okaka che solo il fischietto di Irrati ha ritenuto come l’interruzione di una chiara occasione da gol: mancavano 13 minuti all’intervallo e il vantaggio di Zaniolo pareva improvvisamente un’esile barriera tra i giallorossi e un altro inciampo. Anziché rammollire la Roma, invece, quell’episodio l’ha rinvigorita. C'erano tutte le condizioni perché la ripresa si presentasse come un’agonia insostenibile, invece dopo 9 minuti era già un festival. E non è un caso se ad aprirlo e poi a chiuderlo siano stati Smalling e Kolarov, due di quelli a cui - insieme a Dzeko - Fonseca non rinuncia mai. Lo spessore caratteriale di un gruppo che, come Pastore dixit domenica sera, «inizia a credere di essere forte perché così ci fa sentire Fonseca».

Una vittoria nata all’intervallo, nello spogliatoio, quando l'allenatore ha chiesto di non pensare all’espulsione ma a chiudere una partita che la squadra stava dominando. «Niente alibi»: è da inizio stagione il mantra che ripetono tecnico e (soprattutto) dirigenti a Trigoria. Il messaggio è passato, tramutato in fatti dalla forza di Zaniolo che, da quando ha incassato la critica gratuita di Fabio Capello non si ferma più: 3° gol in 3 partite, scatti e giocate illuminate dal talento di cui è stracolmo. Ma pure di Kluivert (3° gol stagionale) e soprattutto Pastore: magari non sarà ancora il marziano degli anni di Palermo, ma lentamente di quel talento ha iniziato a dispensare fotogrammi che con la continuità in campo stanno diventando videoclip. Riuscisse a riprodurne addirittura dei cortometraggi, la Roma si ritroverebbe in casa un fuoriclasse del tutto insperato (eccetto per l’allenatore).

Il paradosso è che la Roma bella di oggi è nata da macerie: quelle fisiche di una raffica di infortuni (ultimo Juan Jesus) e di proteste verso gli arbitri. Da cui ha imparato ad affrancarsi. In cambio ha ricevuto il 4° posto che aveva accarezzato alla 4* giornata ma che non aveva mai occupato in tutta la scorsa stagione: per ritrovare una Roma in zona Champions bisogna tornare all’ultima giornata del campionato 2017/18, anno della semifinale Champions. Oggi anche chi leader non lo sarà mai ha però la testa libera per fare la differenza. Come Kluivert: «Ora sento la fiducia»dice a caldo, sorridente.

Sabato all'Olimpico arriverà proprio il Napoli sorpassato grazie al poker friulano. Un incrocio che il turno infrasettimanale ha trasformato in uno scontro diretto, sì, ma a valori invertiti. Per la Roma, per paradosso, non perderlo sarà più importante che vincerlo. Ma non ditelo a Fonseca.


Missione a Manchester per trattenere Smalling

IL TEMPO - BIAFORA - Missione inglese per Smalling. La Roma vuole trovare un accordo per l'acquisto definitivo del difensore e perciò ha dato mandato agli agenti del classe 1989 di iniziare i colloqui con il Manchester United. Ieri nella sede dei Red Devils c'è stato un primo incontro, definito positivo, per iniziare la trattativa, che può essere chiusa anche a breve. Il ds Petrachi aggiunge: «I rapporti tra i club sono ottimi».


Lo stadio costerà 20 milioni in più

LA REPUBBLICA - D'ALBERGO - La bozza di convenzione è sul tavolo, è partita la stretta per il via libera sul nuovo stadio della Roma. Ma le strette di mano con cui si sono chiuse le ultime rischiano di diventare presto soltanto un bel ricordo. Sì, perché al club giallorosso e ad Eurnova, società proprietaria dei terreni, presto verrà ufficialmente chiesto di sborsare quasi 20 milioni di euro in più per il progetto di Tor di Valle.

Così si dice in Campidoglio, dove gli uffici hanno consegnato le loro relazioni sugli atti del Colosseo bis.  La verifica — la cosiddetta due diligence partita dopo lo scoppio dell’inchiesta che ha portato all’arresto del costruttore Luca Parnasi e dell'ex presidente di Acea, Luca    Lanzalone — si è chiusa con un parere positivo. Si può andare avanti, ma solo quando tutti i numeri sulle cubature verranno messi nero su bianco così come vuole il Comune.

Il calcolo su quella che in gergo tecnico si chiama Sul (superficie utile lorda) è presto fatto. L’intera opera, stadio più business park, occuperà 212 mila metri quadrati. Una quota di questi spazi, 39 mila metri quadrati, va espropriata. I titolari sono gli eredi Armellini, storica famiglia di costruttori romani. Ed è a questo punto che minaccia di scoppiare la grana: i privati hanno già messo in conto i costi per l'acquisto di quei terreni lasciando al Campidoglio il ruolo di intermediario. Ma, secondo palazzo Senatorio, non hanno considerato la loro valorizzazione.Da campi incolti fronte Tevere (a rischio esondazione) ad aree edificabili, il loro valore è destinato ad aumentare esponenzialmente. Così, nei calcoli degli urbanisti capitolini, spunta una distanza di 20 milioni tra la cifra già messa in conto da Roma ed Eurnova e quella che verrà proposta nel corso delle prossime riunioni. Fondi da investire in opere pubbliche, dossier quanto mai bisognoso di ritocchi.

La trattativa, dunque, è ancora tutta da chiudere. Per arrivare all’intesa servirà la stessa pazienza con cui si sono risolte la questione del raddoppio di via Ostiense e la via del Mare oltre che quella della ricostruzione della tribuna dell’ippodromo di Tor di Valle, disegnata da Julio Lafuente. Un surplus di diplomazia. Perché oltre al nuovo caso delle cubature ci sono pure quelli del timing delle opere pubbliche, che il Comune vorrebbe veder realizzate prima dell’inaugurazione dello stadio, e dei campi di allenamento da realizzare accanto allo stadio, che la Roma vorrebbe svincolare dal progetto avendo già investito diversi milioni per la ristrutturazione di Trigoria. Insomma, si tratta. Ancora e ancora, nell’auspicio di evitare contenziosi. Nel frattempo è l’Anac a chiedere più trasparenza al Comune: l’Anticorruzione ha ordinato al Campidoglio di pubblicare in rete tutti i documenti su Tor di Valle.


Il senso di Zaniolo per il gol: agganciata la zona Champions

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Una Roma strabordante, a Udine, nonostante l’ingiusta espulsione di Fazio e le tante assenze con cui è costretta a convivere da settimane. Tre giorni dopo la vittoria sul Milan, i giallorossi travolgono l'Udinese (0-4), grazie alla rete di Zaniolo — la decima con la maglia giallorossa, terza consecutiva, la prima in trasferta — al primo centro in Serie A di Smalling, a Kluivert e al rigore realizzato da Kolarov.

Archiviata la trasferta di Udine, la Roma rientrerà oggi nella capitale. Fonseca ha infatti preferito far dormire i suoi in Friuli, evitandogli lo stress del viaggio in aereo notturno.

Avendo in pratica due giorni solamente per preparare la sfida col Napoli di sabato pomeriggio all'Olimpico (ore 15), il tecnico cerca di preservare muscoli e testa di un gruppo rimaneggiato, costretto a convivere con tanti infortuni, all’interno di un calendario di partite asfissiante. Il ritmo di tre gare in sei giorni (col Milan i giallorossi hanno giocato domenica scorsa) è difficile da sostenere a ranghi completi, figurarsi quando la rosa è quasi dimezzata da continui guai fisici. A Udine è rientrato Under nella lista dei convocati, nei prossimi giorni dentro Trigoria sperano di poter recuperare deltutto anche Mkhitaryan, giocatore che rientrerebbe nelle rotazioni dell’attacco, consentendo a qualche compagno di rifiatare. Problemi in difesa: Fazio, espulso ieri sera contro l'Udinese, contro il Napoli non ci sarà. Con Juan Jesus bloccato da un fastidio muscolare alla coscia alla vigilia della gara contro i bianconeri, toccherà nuovamente a Fonseca trovare la soluzione per rimediare anche a questa ennesima problematica.

Restando in tema difesa, è Petrachi ad affrontare la questione legata al possibile riscatto dal Manchester United di Chris Smalling. «A fare la differenza è sempre la volontà del giocatore — spiega il ds giallorosso — il ragazzo si sta ambientando e adattando alla Roma e al nostro modo di giocare. Credo sia portato per il calcio italiano. Se vorrà rimanere, cercheremo volentieri di fare dei discorsi con lo United. I rapporti tra i due club sono ottimi e se ci sarà possibilità, la valuteremo. Queste situazioni si affrontano comunque a microfoni spenti. Ci sarà tempo per fare le nostre valutazioni».


Riscatto Smalling, lo United chiede 20 milioni. La Roma ne offre 10

La Roma tratta con lo United per Smalling. Chris ha fatto centro e a Manchester nel pomeriggio di ieri si è discusso del riscatto del giocatore: secondo Gianlucadimarzio.com, la prima offerta è sui 10 milioni e potrebbe essere posta sul tavolino dalla società giallorossa prossimamente. L'obiettivo dello United però si aggira intorno ai 20 milioni.


Conferenza stampa Fonseca, domani ore 13.30

La Roma aspetta il Napoli all'Olimpico. Alle ore 15 di sabato scenderanno in campo le due squadre, ma nel frattempo domani Paulo Fonseca terrà la conferenza stampa da Trigoria alle 13.30.


Fazio squalificato per una giornata, ammenda di 1.500 euro per Dzeko

Il giudice sportivo ha deciso per la squalifica di Fazio. Dopo il cartellino rosso per il giocatore della Roma è arrivata la giornata di squalifica comunicata dal sito ufficiale Legaseriea.com:  ma le punizioni non finiscono qui. Edin Dzeko ha ricevuto un'ammenda di 1.500.
Carlo Ancelotti non sarà presente in panchina contro la Roma: l'allenatore non ha trattenuto la rabbia contro l'arbitro Giacomelli durante la partita con l'Atalanta per non aver fischiato il fallo su Llorente da Kjear.


Smalling: "Venire alla Roma è stata una sfida che mi è piaciuta, è un grande club. Qui i tifosi sono pazzi, senti il loro amore"

In queste ore la Roma sta intavolando con il Manchester United una trattativa per riscattare il difensore Chirs Smalling. L'inglese, ieri a segno contro l'Udinese, ha parlato del perchè ha scelto la Roma in una lunga intervista per theathletic.com:

"Ho iniziato a pensare di giocare lontano dallo United abbastanza tardi nella finestra di mercato. Avevo firmato un nuovo contratto con il Manchester sei mesi prima e stavo giocando regolarmente quando è arrivato Solskjaer. Poi si è parlato di un nuovo difensore  centrale per tutta l’estate. Non era un problema per me, è parte della sfida e lo United aveva acquistato Lindelof e Bailly nelle ultime stagioni. Li ho accolti, ho lavorato duramente e alla fine della stagione avevo giocato più di tanti in squadra. Ole ha schierato Victor Lindelof e Harry Maguire nelle prime partite e ha lasciato Axel Tuanzebe in panchina. Se non avessi giocato così tanto negli anni precedenti, sarei stato felice di giocare in Europa League e di giocare in altre partite a seconda della forma fisica, ma alla fine della sessione di mercato, sentivo di aver bisogno di una chiara immagine di dove mi trovassi. Sono stato in costante contatto con Ole e mi ha detto che avrei giocato una buona quantità di partite. Avrei giocato 20-25 partite, forse di più, poi la Roma ha fatto la sua offerta. Mi è stato detto che potevo giocare 40-50 partite con la Roma, forse il doppio di quanto avrei giocato allo United.
Allo United avrei potuto prendere i miei stipendi, ero appena diventato padre di un bambino, ero a Manchester con la mia famiglia. Venire a Roma è stata una sfida che mi è piaciuta, un grande club con grandi aspettative. Il manager non vuole soltanto tornare tra i primi quattro posti, vuole vincere un trofeo. Di recente la Roma ha avuto delle ottime serate in Champions League, ma l’Europa League qui è importante in questa stagione. Mia moglie mi ha sempre sostenuto e mi ha detto "Se vuoi trasferirti, lo faremo. Faremo ciò che è meglio per il tuo calcio". Sapevo che avrebbe detto così e l’ho apprezzato. Quindi mi sono trasferito. Ho vissuto in hotel per un mese e poi ci siamo spostati in una bellissima casa la scorsa settimana. È appena fuori Roma, è circondata dal verde che è molto importanti per i nostri cani. Ora sono tutti qui ed è positivo. Ho dovuto cambiare il mio guardaroba. Alla fine di ottobre c’erano 28 gradi e questo è un vantaggio.
Perché ho lasciato il Manchester? Volevo giocare ogni partita. Ho parlato con l’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, e mi ha spiegato che aveva bisogno di un centrale con gli attributi. Nessun giocatore può essere certo di giocare ogni partita, ma sapevo che se fossi stato in forma allora avrei potuto giocare regolarmente. L’ho fatto e la reazione dello staff tecnico e dei tifosi ha aumentato la mia fiducia. L'italiano? Non è facile, non aiuta il fatto che così tante persone parlino in inglese. Potrei cavarmela in campo solo comunicando in inglese, anche se ho bisogno di parlare in italiano in campo, conosco già le parole chiave. Ma è importante per me fare lo sforzo di imparare l’italiano. Non è l’ideale quando i ragazzi stranieri vengono in Inghilterra e il loro inglese non è buono anni dopo. Parlare la lingua fa una grande differenza fuori dal campo. Non parlerò fluentemente, ma farò del mio meglio.
Avevo già incrociato Kolarov e Dzeko. Eravamo rivali ed erano amichevoli, ma non conoscevo abbastanza bene nessuno da rispondere al telefono quando sono arrivato. Ho ricevuto chiamate però. Il capitano Alessandro Florenzi mi ha mandato un messaggio quando stavo per unirmi alla squadra: “Ciao Chris, sono Alessandro Florenzi. Benvenuto nella squadra. Sono molto felice del tuo approdo, ci vediamo presto”. La Roma è stata accogliente. L’allenamento è simile a quello dello United. Giochiamo ogni 3-4 giorni, quindi recuperiamo, poi facciamo una partita incentrata sul possesso palla in allenamento il giorno prima del match. Ho anche lavorato un po’ di più sulla tattica e sul pressing durante la pausa per le Nazionali. Inghilterra? Non chiuderò le porte all’Inghilterra fino a quando non appenderò gli scarpini al chiodo, ma le possibilità con Southagate sembrano ridotte, indipendentemente da quanto bene ho fatto allo United o qui. Questa è una scelta del tecnico, ma io spero la situazione cambi. Forse mi guarderà sotto una luce differente giocando bene in Italia dove sanno qualcosa in più sulla difesa. Penso che sarò un giocatore migliore  quando tornerò a Manchester il prossimo maggio.
Fonseca vuole una linea difensiva molto più alta di quanto abbia mai giocato prima. Voleva un difensore rapido ed aggressivo e questo sono io. Ho guardato i video e trovato interessanti le tattiche. È un gioco più tattico qui. In Italia giocano a 3 o 5 dietro e due attaccanti in avanti, con molte palle tra le linee. Le squadre sono più difficili da superare. Ogni volta che si allarga la palla, gli attaccanti si spostano verso l’interno. Qui sono due contro due. Mi sento più in guardia, che devo fare molto di più perché l’allenatore vuole che noi giochiamo con la linea difensiva alta. Ho giocato con Fazio che parla inglese e anche con Mancini, che ha firmato questa estate con la Roma. Stiamo diventando più forti partita dopo partita e stiamo concedendo alle squadre pochissime opportunità.

I tifosi sono pazzi qui, lo stadio è molto rumoroso, soprattutto gli ultras. Le persone mi vedono in strada e vengono sempre a dirmi "Forza Roma". Qualcuno è venuto al campo d’allenamento e mi ha regalato un disegno che mi ritraeva con mio figlio. Senti il loro amore e questo ti rende più fiducioso".


Simplicio: "Roma-Napoli è sempre stata una bella gara. La VAR non mi piace, ha cambiato il calcio"

Fabio Simpicio, ex centrocampista della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per parlare dei suoi ricordi legati a Roma-Napoli e dire lasua salla VAR:

"In Brasile si vive bene, ma l’Italia mi manca. Il VAR non mi piace perché ha cambiato il calcio, lo ha rallentato molto. Non sono preparati ad usare questo strumento, la usano un pò troppo ed è un pò un casino perché si perde troppo tempo. Gli errori che si valutano, sono quelli millimetrici. Roma-Napoli? Ho bei ricordi, contro il Napoli abbiamo sempre fatto belle partite e anche sabato sarà una bella gara. Sono due squadre importanti e che offrono spettacolo. Allan mi piace, mi somiglia perché non ha paura di affrontare gli avversari e perché dà sempre tutto in campo. Nel mio periodo in Italia ho giocato con tantissimi giocatori forti, ma il più grande è stato Domenico Morfeo".


Insideroma Daily News - I giallorossi tornano a Trigoria in vista di Roma-Napoli. Smalling, affare da 12 milioni di euro più 3 di bonus per chiudere

Grande entusiasmo in casa Roma per la vittoria ottenuta in trasferta sull'Udinese con il punteggio di 0-4. Gli uomini di Paulo Fonseca non avranno però il tempo per rilassarsi, visto l'imminente impegno casalingo contro il Napoli, sfida in programma per sabato alle 15.00. E' lo stesso tecnico portoghese a gioire su Instagram per i tre punti conquistati ma a puntare sin da subito alla sfida contro i partenopei. I giallorossi sono dunque tornati a Trigoria per preparare lo scontro diretto per il quarto posto: scarico per i calciatori impegnati nella gara di ieri, lavoro atletico per gli altri.

Novità sul fronte mercato: oltre al tesseramento in giallorosso di Tall Lamine Junior, giovane attaccante del Senegal, si registrano novità nella trattativa per Smalling: affare da 12 milioni di euro più 3 di bonus per chiudere il quale Petrachi si starebbe muovendo con largo anticipo. Il calciatore inglese ha anche rilasciato alcune dichiarazioni per i taccuini di un portale sportivo britannico: "Venire a Roma è stata una sfida che mi è piaciuta, un grande club con grandi aspettative. Il mister non vuole soltanto tornare tra le prime quattro, vuole vincere un trofeo"

Rese note, infine, le modalità di vendita dei tagliandi per assistere a Parma-Roma.