L'esordio di Cetin, l'esclusione di Florenzi: Fonseca prova le mosse da quarto posto

IL MESSAGGERO - CARINA - L'abbaglio di Collum è alle spalle. Come la prova opaca di Marassi e il finale convulso ancor prima con il Cagliari. Fonseca ritrova la sua Roma che gli regala finalmente un sorriso dopo tre pareggi che ne avevano rallentato la marcia in campionato ed Europa League: «I giocatori hanno corso molto, non è facile giocare tre gare in una settimana, abbiamo meritato la vittoria. Dopo la partita con la Samp che non mi era piaciuta, ho parlato con i ragazzi e ho spiegato loro che non è così che avremmo potuto vincere. Ritengo che i giocatori abbiano capito il messaggio. Con il Borussia abbiamo fatto una grandissima partita e con il Milan ci siamo ripetuti. È importante avere questo spirito di squadra». In un gruppo, c'è sempre qualche singolo che si mette in mostra. In primis Zaniolo: «Le parole di Capello non penso possano aver influito. Ha disputato certamente una bella partita e ha segnato un gol molto importante». Menzione d'obbligo per Dzeko: «Sono molto felice per il gol di Edin, non è facile giocare con questa maschera, la visione non è perfetta e segnare di testa dice tutto di lui. È un grandissimo calciatore che non ha solo segnato ma aiutato la squadra nella fase difensiva». Sorride quando gli rimarcano l'ennesima buona prova di Mancini come mediano: «Se lo riproporrò? Non ho altre possibilità, se non schierarlo in quella posizione. Sono molto sorpreso del suo rendimento in questo ruolo, è un giocatore veramente molto bravo. Tra l'altro con lui, Spinazzola e Kolarov possono essere più offensivi, visto che ci regala un equilibrio diverso». Un successo che riavvicina la Roma al Napoli e al quarto posto: «In questo momento dobbiamo pensare a vivere alla giornata, partita dopo partita».

LA CRISI DEL CAPITANO - Al netto della scelta iniziale, ha sorpreso durante il match la decisione di far entrare Cetin e non Florenzi, nel momento in cui Spinazzola ha chiesto il cambio (da verificare le sue condizioni: la Roma fa trapelare come abbia riportato un semplice problema di crampi). Fonseca è molto chiaro e non lascia spazio a interpretazioni: «Ho pensato che dovevamo difendere bene, quindi ho messo un giocatore veloce come Cetin». Poi, sollecitato anche nella sala stampa dell'Olimpico, ritorna sull'argomento: «Florenzi? Non ha nessun problema, è stata soltanto una mia scelta tecnica. Ripeto, serviva difendere bene e quindi ho messo un giocatore veloce come Cetin che tra l'altro ha più fisico visto che da quel lato c'era Leao. Il turco ha fatto bene, la mia intenzione è quella di farlo giocare di più. Va detto che è un centrale ma può giocare come terzino. Con il tempo troverà più spazio». Non è certamente un momento facile per Florenzi. Prima la fastidiosa influenza che lo ha tenuto fuori sia con il Wolfsberger che con il Cagliari. Poi la prova da dimenticare contro la Sampdoria. Come se non bastasse la partenza in panchina in Europa League con il Monchengladbach, più il grave errore al 90' a tu per tu con Sommer che avrebbe chiuso la partita, al netto della cantonata di Collum. Ieri infine è arrivata la classica bocciatura. Ora per Alessandro, Udine diventa la prima tappa per recuperare le posizioni perdute.


Pastore, una serata chic davanti a Totti «Ora va bene, ho un mister che mi parla...»

IL MESSAGGERO - Destino ha voluto che Javier Pastore giocasse la sua migliore prestazione da quando veste la maglia della Roma davanti a Francesco Totti, che a vedere i giallorossi mancava dal 26 maggio. L'ex dirigente, da quando ha detto addio al club lo scorso 17 giugno, si è più presentato all'Olimpico solo il 12 ottobre per Italia-Grecia. Ieri, per la prima volta dopo 30 anni, Francesco si è seduto sugli spalti da semplice tifoso, accanto a lui Giovanni Malagò - per l'occasione ha riservato un palchetto - e il figlio Cristian: «È un'emozione essere tornato a vedere la Roma», ha detto prima di lasciare lo stadio. E chissà se Pastore durante i 90 minuti contro il Milan sapeva che a guardarlo c'era proprio chi ha fatto innamorare la Curva Sud con i suoi gol e tocchi di classe. El Flaco racconta il suo momento chic: «Fonseca ci sta mettendo molto del suo, parla sempre con noi e il gruppo è straordinario. Ci vuole sempre determinati e non ci lascia mai. Questa cosa mancava in passato». L'argentino ringrazia il tecnico che lo lascia libero di inventare e di dare il meglio di sé: «Sono riuscito a giocare tre partite di fila in tre giorni. Non ricordo l'ultima volta che lo avevo fatto (dal 23 al 29 settembre 2018 più di 30' contro Bologna, Frosinone e Lazio ndc). Zaniolo? Gli parliamo spesso perché sappiamo quanto lui sia decisivo quando sta bene. Può diventare un campione, è importante che continui così assieme a Dzeko». Che per Smalling è «l'assassino in maschera».

PRECISAZIONE DI CAPELLO - In serata, ancora ai microfoni di Sky, il chiarimento di Capello sul consiglio dato la settimana scorsa all'interista Esposito di «non prendere la strada di Zaniolo»: «Non hanno capito quello che ho detto su Zaniolo. A Roma è facile che interpretino con tutte le radio e i giornali. Non era un giudizio. Era un suggerimento a un giocatore di non sbagliare. Come è successo a Zaniolo e Kean quando Di Biagio li mandò in tribuna con l'Under 21. Tra l'altro io reputo Zaniolo il più grande talento che c'è adesso in Italia: qualità, forza, tecnica e visione di gioco. Ce l'hanno in pochissimi. E quando arriva poi ai 20 metri può essere letale nel calciare in porta».


Zaniolo: “I tifosi sono stati fantastici”

IL TEMPO - BIAFORA - Una vittoria da squadra operaia e umile raggiunta grazie alla pennellata mancina di Zaniolo. Due gol nelle ultime due partite per il talento giallorosso, ma soprattutto un gesto d’amore di quelli pesanti come un macigno nei confronti della maglia della Roma. Con il bacio allo stemma posto sul cuore il numero 22 si è legato ancora di più ad una tifoseria che l’ha sempre supportato e mostrato affetto nei suoi confronti: la Curva Sud nel finale di gara si è pesantemente schierata dalla parte di Zaniolo intonando cori contro Capello, mister dell’ultimo scudetto dei capitolini. “E’ stata una bellissima serata, soprattutto per la squadra e per i tre punti conquistati che erano fondamentali. Io - ha detto Zaniolo, autentico talismano per la Roma quando segna all’Olimpico - penso ad allenarmi giorno dopo giorno e a migliorare poi lascio parlare il campo. Il pubblico è fantastico, sempre presente in ogni occasione. Devo ringraziarlo per questi grandissimi applausi che mi riservano ogni domenica anche quando gioco meno bene. Spero di far esultare i tifosi tante volte, do il massimo per la maglia”. Altro protagonista della serata è stato Pastore: “Sto bene fisicamente, non giocavo tre partite in così pochi giorni da tanto tempo. E’ una vittoria fondamentale. Abbiamo un grande tecnico che ci sta facendo credere che siamo forti”.


Crampi per Spinazzola, Ünder disponibile

IL TEMPO - BIAFORA - Sospiro di sollievo per Spinazzola. Il terzino è stato costretto ad uscire dal campo nella sfida con il Milan a causa dei crampi e non per un infortunio più grave: il laterale della Roma ha rassicurato tutti sulle proprie condizioni lasciando lo Stadio Olimpico. Stamattina riprenderanno gli allenamenti in vista dell’Udinese, gara in cui Under tornerà nella lista dei convocati. Ancora out Mkhitaryan.


Dzeko e Zaniolo: ora Fonseca rivede l'Europa

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - «Una serata importantissima per tutta la squadra e per la vittoria che era fondamentale. lo penso ad allenarmi e faccio parlare il campo», Nicolò Zaniolo festeggia la sua seconda rete consecutiva dopo quella in Europa sotto gli occhi di Francesco Totti, seduto in tribuna - in compagnia del presidente del Coni Malagò e del figlio Cristian - per la prima volta da quando ha lasciato la sua poltrona da dirigente giallorosso. L'Olimpico (quasi 45 mila raggiunti) si gode il successo della Roma sul Milan (2-0, legandosi sempre di più al suo giovane talento. «Il pubblico è stato fantastico e devo ringraziarlo per gli applausi che mi riserva anche quando gioco meno bene - continua Zaniolo - siamo cresciuti come squadra, sia di carattere sia nel rincorrere l'uomo fino all'ultimo. Abbiamo fatto quello che chiedeva il mister», Nicolò è anche un portafortuna per i suoi, visto che nelle otto gare casalinghe in cui ha segnato i suoi 9 gol con la maglia della Roma, i giallorossi non hanno mai perso: cinque le vittorie e tre i pareggi. Tra statistiche e numeri, Paulo Fonseca fa i complimenti ai suoi. «I giocatori hanno fatto una bellissima partita, lottando molto - spiega il tecnico - non è facile in questo momento per noi fare tre gare in una  settimana, pressando alto, e abbiamo meritato la vittoria contro un Milan che era più riposato di noi, Zanlolo? Ha fatto una grande gara e un gol importante», Decisivo, oltre alla rete di Nicolò, il centro che ha sbloccato il match di Edin Dzeko. Nonostante la mascherina sul viso a protezione della doppia frattura allo zigomo - il bosniaco segna di testa, timbrando per la terza volta consecutiva di testa, «Sono contento per il gol di Edin, non è facile giocare con la maschera, la visione del gioco non è perfetta e lui ha pure segnato di testa. È un grandissimo giocatore, ha lavorato tanto in campo e aiutato anche in fase difensiva. Così come Pastore. Perché non è entrato Florenzi? Non ha problemi fisici, è stata una mia scelta non utilizzarlo, perché dovevamo difendere bene e mi serviva un giocatore veloce», Probabilmente Florenzi - che si è scaldato per tutta la ripresa - verrà utilizzato mercoledì, a Udine, nel turno infrasettimanale di campionato. Dovrebbe rientrare nella lista dei convocati Under, fuori da inizio settembre per una lesione muscolare. Chissà se verrà confermato Javier Pastore, uno dei migliori contro il Milan. «Mi sento bene fisicamente, sono riuscito a fare tre gare di fila dopo tanto tempo - la soddisfazione dell'argentino - tutti gli infortuni ci hanno unito molto è il merito è dell'allenatore perché anche quando non abbiamo vinto, ha fatto le riunioni per dirci di avere la mentalità forte e di restare uniti. Fonseca e il suo staff mi hanno aiutato tanto: sapevano che non stavo bene e non avevo giocato tanto l'anno scorso, ma sono sempre stati al mio fianco, mi hanno gestito alla grande e io provo a ricambiare sul campo. Zaniolo? Può diventare un campione, dobbiamo aiutarlo a crescere».


Fonseca: "Complimenti a tutti, vittoria meritata"

IL TEMPO - SCHITO - Questa volta Paulo Fonseca può sorridere. La rabbia del post partita contro il Cagliari, l'amarezza successiva al rigore inesistente assegnato al Moenchengiadbach possono essere emozioni da accantonare, ritrovando finalmente l'entusiasmo e la gioia all'Olimpico. Ai di là del risultato, la Roma ha impressionato per la prestazione arrivata con una squadra che più corta non si può. Il tecnico portoghese si coccola i suoi ragazzi capaci di reagire dopo un periodo tutt'altro che fortunato; «I giocatori hanno fatto una bellissima partita. Hanno lottato molto. Devo dire che non è facile in questo momento fare tre partite in una settimana ma i giocatori hanno meritato questo risultato. Abbiamo fatto una buono partita creando 4 o 5 occasioni, ma in certi momenti è necessario soffrire». Il gol della vittoria è arrivato dal piedi di Zaniolo, alla seconda segnatura consecutiva. Sembra quasi una risposta del ventenne giallorosso alle critiche ricevute in settimana da Fabio Capello: «Penso che le sue parole non abbiano influenzato, Zaniolo ha fatto una bellissima partita e ha fatto un gol importante per noi». Fonseca si gode anche Edin Dzeko a segno anche con la maschera: «Sono molto contento per il gol di Dzeko, non è facile giocare con questa maschera. la visione non è perfetta e il gol è arrivato proprio di testa. È un grandissimo giocatore e, oltre al gol, ha lavorato tantissimo in fase difensiva aiutando tutta la squadra». Il tecnico portoghese ha spiegato il motivo per cui Florenzi è rimasto in panchina: «Florenzi non ha nessun problema fisico, tenerlo fuori è stata una scelta tecnica. L'entrata di Santon è servita per controllare la spinta del loro terzino sinistro. Pastore ha fatto una bellissima partita sia in chiave offensiva che difensiva, dimostrando tutta la sua qualità e la sua professionalità». Particolarmente positivo l'approccio alla partita di Cetin: «L'intenzione è quella di farlo giocare di più, tra l’altro è un difensore centrale che può giocare come terzino». Per il tecnico continua il tour de force con la trasferta di Udine mercoledì alle 21 e il big match contro il Napoli in programma sabato alle 15 all'Olimpico: «Non credo sia giusto giocare mercoledì alle 21 e sabato alle 15. Non abbiamo neanche 72 ore tra una partita e l'altra, almeno le 72 ore di riposo dovrebbero essere rispettate. È normale che la squadra sia stanca».


Roma-Milan, le pagelle dei quotidiani. Brillano i soliti Dzeko e Zaniolo, spicca la classe di Pastore

INSIDEROMA.COM - La Roma ritrova i tre punti nel big match dell'Olimpico contro il Milan. Nonostante i numerosi infortunati - e lo squalificato Kluivert - Paulo Fonseca riesce a trovare l'asset che si rivelerà vincente per i giallorossi. A segno il solito Dzeko e ancora Zaniolo, il suo gol corredato dal bacio della maglia. Mancini più che disinvolto nel suo nuovo ruolo di mediano, il Flaco Pastore gioca la sua migliore partita in giallorosso. Un po' sottotono le prestazioni dei terzini, Spinazzola e Kolarov, e di Perotti, ancora non al top della forma. Buone impressioni per i pochi minuti in campo di Cetin all'esordio. 

LA GAZZETTA DELLO SPORT (GARLANDO)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 5,5, Fazio 6, Smalling 7, Kolarov 6; Mancini 7, Veretout 6; Zaniolo 7, Pastore 7, Perotti 6; Dzeko 8. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6, Santon 6. Allenatore: Fonseca 7.

CORRIERE DELLO SPORT (MAIDA)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 6, Fazio 6,5, Smalling 6,5, Kolarov 6,5; Mancini 7, Veretout 7; Zaniolo 7,5, Pastore 7, Perotti 6,5; Dzeko 7,5. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6, Santon sv. Allenatore: Fonseca 7.

TUTTOSPORT (PASQUINO)
Pau Lopez 6; Spinazzola 6, Fazio 5,5, Smalling 7, Kolarov 6; Mancini 6,5, Veretout 7; Zaniolo 7, Pastore 6, Perotti 6,5; Dzeko 7. Subentrati: Antonucci 5,5, Cetin sv, Santon sv. Allenatore: Fonseca 6,5.

 

CORRIERE DELLA SERA (PASSERINI)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 5,5, Fazio 6, Smalling 6,5, Kolarov 6; Mancini 7, Veretout 6,5; Zaniolo 7,5, Pastore 7, Perotti 6; Dzeko 7,5. Subentrati: Antonucci 6, Cetin sv, Santon sv. Allenatore: Fonseca 7.

LA REPUBBLICA (PINCI)
Pau Lopez 6; Spinazzola 5,5, Fazio 6,5, Smalling 7, Kolarov 6; Mancini 7, Veretout 6,5; Zaniolo 7, Pastore 7, Perotti 5; Dzeko 7. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6, Santon sv. Allenatore: Fonseca 6,5.

IL TEMPO (AUSTINI)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 6, Fazio 6,5, Smalling 7, Kolarov 6; Mancini 6,5, Veretout 7; Zaniolo 7, Pastore 7, Perotti 6; Dzeko 7. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6,5, Santon 6. Allenatore: Fonseca 7.

LA STAMPA (DE SANTIS)
Pau Lopez 6; Spinazzola 6, Fazio 6, Smalling 6,5, Kolarov 6,5; Mancini 6,5, Veretout 6,5; Zaniolo 7, Pastore 6, Perotti 6; Dzeko 7. Subentrati: Antonucci 6, Cetin sv, Santon sv. Allenatore: Fonseca 6,5.

IL GIORNALE (PUGLISI)
Pau Lopez 6; Spinazzola 6, Fazio 6, Smalling 6,5, Kolarov 6,5; Mancini 6, Veretout 6; Zaniolo 7,5, Pastore 6, Perotti 6; Dzeko 7. Subentrati: Antonucci 6, Cetin sv, Santon sv. Allenatore: Fonseca 6,5.

IL ROMANISTA (PASTORE)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 6,5, Fazio 7, Smalling 7, Kolarov 7; Mancini 7,5, Veretout 7; Zaniolo 8, Pastore 8, Perotti 6,5; Dzeko 8. Subentrati: Antonucci 6,5, Cetin 6,5, Santon sv. Allenatore: Fonseca 7,5.

LEGGO (BALZANI)
Pau Lopez 6; Spinazzola 6,5, Fazio 6, Smalling 6,5, Kolarov 6,5; Mancini 6,5, Veretout 6,5; Zaniolo 7, Pastore 7, Perotti 6,5; Dzeko 7.5. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6, Santon sv. Allenatore: Fonseca 7.

IL MESSAGGERO (ANGELONI)
Pau Lopez 6,5; Spinazzola 6, Fazio 6,5, Smalling 7, Kolarov 6,5; Mancini 6,5, Veretout 7; Zaniolo 8, Pastore 7, Perotti 6,5; Dzeko 7.5. Subentrati: Antonucci 6, Cetin 6, Santon sv. Allenatore: Fonseca 7.


Dzeko&Zaniolo: supereroi divisi da 13 anni e uniti dal gol

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Guardando Edin Dzeko e Nicolò Zaniolo, viene da pensare che la Roma abbia trovato la sua coppia di supereroi, quelli che potrebbero far svoltare la stagione. I 13 anni che ci sono di differenza tra i due, in fondo, rappresentano quasi il paradigma di due generazioni - 33 anni contro 20 - che spingono per uno stesso risultato, il tutto davanti agli occhi di Francesco Totti, tornato all’Olimpico per tornare a palpitare per la Roma. Dzeko è giunto all’8° gol stagionale (5 in campionato, 1 in Europa League e 2 in Nazionale), nonostante lo zigomo fratturato. Così non è un caso che uno come lui, giunto al 93° centro in 190 partite complessive con la Roma, sia ormai al 7° posto tra i cannonieri giallorossi.  Di Zaniolo, giunto alla 9a rete in giallorosso - peraltro tutte segnate all’Olimpico - ha colpito il bacio alla maglia, postando poi la foto. La rete, hanno pensato in molti, è parsa una nuova risposta alle parole di Capello di mercoledì, quando aveva invitato Esposito dell’Inter a «non fare come Zaniolo». Ovvio che si riferisse a qualche atteggiamento fuori dal campo, perché la stima del tecnico per il giocatore - ribadita ieri anche in tv - è enorme. Fatto sta che, da quella frase, Nicolò ha segnato 2 gol in 2 partite.«Penso solo ad allenarmi e lascio parlare il campo - dice il ragazzo -. Stavolta ho guardato il portiere e l’ho spiazzato. Abbiamo fatto una bella partita. Bisogna continuare così e fare tre punti anche a Udine. Battere il Milan era importantissimo. Ora dobbiamo pensare sempre a vincere e a giocare al massimo. Siamo cresciuti tanto, sia di carattere che nel rincorrere l’uomo fino all’ultimo. Infatti sono uscito per crampi. Il mio ruolo? Mi trovo bene sia da mezzala che da esterno».


La lezione di Orsato (l'autorevolezza non è un cartellino)

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Presenza e personalità: sono questi, in partite senza episodi particolarmente spinosi, gli ingredienti chiave per un buon arbitraggio. Perché quando l’arbitro è in buona posizione e vede direttamente un episodio riduce al minimo le possibilità di contestazioni. A darne un ottimo esempio è stato Daniele Orsato, ieri all’Olimpico per Roma-Milan. L’arbitro di Schio non ha perso un pallone per gli oltre 90 minuti di partita. Non solo, in un episodio ha dimostrato quanto per farsirispettare un direttore di gara possa fare a meno dei cartellini: al 26’ Musacchio, lanciato verso l’area, dà una manata a Dzeko. Il romanista risponde - rischiando grosso - mettendo la mano al collo del milanista in area e a gioco fermo. Le alternative per l’arbitro c’erano. Senza dare tante spiegazioni sarebbero potuti volare i gialli, forse anche qualcosa di più: Orsato ha invece preso la situazione in mano, ha ripreso con un forte richiamo i due e tanto è bastato.


Udinese-Roma, arbitra Irrati

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la 10ª giornata di andata del Campionato di Serie A 2019/20 in programma mercoledì 30 ottobre alle ore 21.00.

UDINESE – ROMA
IRRATI
LO CICERO – BOTTEGONI
IV: ILLUZZI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: VIVENZI


Perotti: "Sto bene, il momento negativo è superato. Se non vinciamo contro l'Udinese la vittoria di ieri verrà vanificata"

Diego Perotti, attaccante della Roma, ha parlato ai microfoni di Roma Radio. Queste le sue parole:

Per me è stato bruttissimo fare il ritiro e fermarmi per un lungo periodo. Ma sto bene, il momento negativo è alle spalle. La voglia di giocare a volte ti fa sbagliare. Quando torni da un infortunio, in 15 minuti vuoi recuperare tutto quello che non hai fatto prima. La forma fisica sta migliorando, andrà sempre meglio. Dobbiamo iniziare a vincere partite come quelle di Udine. Non possiamo vincere con il Milan e poi fare un passo indietro con l’Udinese. È successo troppe volte da quando sono qui, non vogliamo succeda ancora“.

Sugli infortuni.
"Quelli che stanno fuori cominciano a rientrare. Se non vinciamo mercoledì quello che abbiamo fatto col Milan viene vanificato".

Mancini centrocampista è una sorpresa?
"Se Mancini avesse fatto due partite brutte si sarebbe detto che il mister è scarso. Gianluca ha avuto il coraggio di chiedere la palla, di giocare. Ha fatto anche l’assist a Dzeko di testa. È un merito voler giocare la palla in un ruolo che non è tuo. Se perdi la palla lì sei morto. È stata una bella sorpresa e un aiuto per gli infortuni a centrocampo".


Allenamento Roma, palestra per chi ha giocato ieri. Under rientrato in gruppo

Questa mattina, alle ore 11, la Roma si è ritrovata a Trigoria per il consueto allenamento.
Solo palestra per chi ha giocato ieri contro il Milan, mentre per gli altri normale lavoro in campo.
Buone notizie per Under, che ha svolto allenamento in gruppo ed è quindi completamente recuperato. Hanno continuato il programma di recupero Pellegrini, Mkhitaryan, Zappacosta e Diawara.