Nazionale azzurra sorprende i bambini ricoverati al Bambin Gesù, tra i presenti anche 4 giallorossi
I bambini ricoverati nell'Ospedale Bambin Gesù, che nel pomeriggio di oggi hanno ricevuto la visita dei giocatori della Nazionale. Il ct Roberto Mancini insieme al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina si è recato nella sede del Gianicolo per la visita. Tra questi anche 4 giallorossi: Nicolò Zaniolo, Gianluca Mancini, Bryan Cristante e Leonardo Spinazzola. Nel giorno della partita verrà poi fatta una raccolta fondi per la realizzazione dell’Istituto di Tumori e Trapianti.
Giuffredi ag. Hysaj: "Non ho sentito nessuno della Roma dopo la fine del mercato, al momento è tutto fermo"
Mario Giuffredi, agente di Hysaj, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito TMW.COM, dove si è espresso in merito all'ipotesi Roma. Queste le sue parole:
"Come ho già detto precedentemente, c'è un mercato importante per Hysaj, la scadenza del contratto si avvicina e trasferire il giocatore è nell'interesse di tutti. Non ho sentito nessuno della Roma dopo la fine del mercato, al momento è tutto fermo. È un calciatore che è sempre piaciuto a Fonseca e Petrachi, ma non c'erano i presupposto negli scorsi mesi per avviare una trattativa. Qualora dovesse essere di nuovo interessata a gennaio, ne riparleremo. È felicissimo di essere alla Roma, non poteva fare scelta migliore. Poi le scelte si discutono a fine dell'anno, ma ad oggi è molto felice, poi le somme le tireremo alla fine. Il Napoli è stata la prima società a cercarlo, poi le strategie possono anche cambiare, penso per esempio alla mancata partenza di Allan. Anche se secondo me il Napoli aveva bisogno di un giocatore come Veretout, non c'è un giocatore con queste caratteristiche lì".
Calafiori tra i 60 migliori del 2002 secondo il "TheGuardian"
Riccardo Calafiori una delle star del settore giovanile giallorosso, rimasto vittima di un terribile infortunio ormai un anno fa, ha da poco ripreso la sua marcia tornando a giocare con la Primavera. E' stato inserito tra i 60 migliori calciatori nati nel 2002 su TheGuardian.com.
De Rossi, problema al muscolo ischio-tibiale
Daniele De Rossi ha sofferto di un problema al muscolo ischio-tibiale. Per il numero 16 si era parlato anche di un possibile ritorno in Nazionale per la gara di sabato all'Olimpico ma le condizioni fisiche del centrocampista non l'hanno permesso. In oltre sembra costretto a saltare anche il ritorno della Copa Libertadores contro i rivali del River Plate a causa di una lesione al gemello della gamba destra.
Conferenza stampa, Spinazzola: "Se non metti umiltà e non corri come il tuo avversario puoi pareggiare o perdere contro tutti"
VIRGINIA RIFILATO - Leonardo Spinazzola ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano a tre giorni dal match Italia-Grecia all’Olimpico. Queste le sue parole:
Come sarà giocare all’Olimpico e che tipo di partita sarà?
"Giocare all’Olimpico nella nostra casa è sempre bello. Penso che sabato ci sarà una festa perché lo stadio sarà pieno di gente, i romani ci daranno tanto calore come in ogni partita e sarà una bella vetrina e una bella serata."
Che pensate della maglia verde? C’è chi dice che è difficile distinguere il colore…
"Sì i nostri colori sono azzurri e bianchi ma non è un problema giocare verde, può essere anche rossa. Noi dobbiamo giocare e rappresentare l’Italia, poi i colori sono indifferenti."
La forza della Nazionale è tradizionalmente la difesa. Tu credi che la nostra sia al livello delle più forti?
"E’ una nazionale forte, con difensori di primissima fascia che giocano nelle più importanti squadre d’Italia e d’Europa. Non so paragonare il passato con il presente ma penso sia molto forte."
Ora nella Juventus gioca Cuadrado terzino. Cosa pensi del fatto che i bianconeri ti abbiano lasciato andare in un momento in cui non erano coperti in quel ruolo?
"Penso che fa parte del nostro lavoro. La Juventus ha fatto una scelta, io ne ho fatta un’altra e sono andato in un’altra squadra forte. Se sto bene, posso giocare con più continuità e sono felice di dove sono."
Stavo guardando come la tua Roma nelle prime partite ha segnato 14 gol, ora solo 3-4 gol. Al di là degli infortuni come giudichi Fonseca e la sua ideologia, si sta adattando al campionato italiano?
"In queste ultime partite abbiamo creato tantissimo e preso poco. Ci sono quelle partite dove fai dieci tiri e un gol soltanto, come me in Europa League (ride). Mancano tanti giocatori offensivi di qualità e con pochi ricambi giocando ogni tre giorni sei stretto."
Cassano ha detto che l’Italia non ha incontrato avversari forti, mentre Ventura ha parlato di girone facile. Mancini ha risposto con ironia. Voi cosa ne pensate?
"Il calcio si è evoluto. Anche le più piccole nazioni hanno una buona organizzazione difensiva ormai. Sulla carta siamo più tecnici e forti ma il campo è un’altra cosa. Se non metti umiltà e non corri come il tuo avversario puoi pareggiare o perdere contro tutti."
Cosa significa giocare a Roma?
"Rappresentare l’Italia all’Olimpico porta emozioni. Sai già cosa ti può dare quello stadio."
Come mai la Roma è già staccata dalla vetta?
"Siamo tutti lì: la Juventus ha qualcosa in più, il gruppo è quello. Anche l’Inter ha cambiato tanto, noi abbiamo cambiato tantissimo, giocatori, mister, modulo, visione del calcio. Mister Fonseca crea tante aspettative anche dentro lo spogliatoio: stiamo veramente bene con lui, crediamo di far bene. Poi le gare hanno episodi e facce, puoi vincere col Bologna all’ultimo o pareggiare col Cagliari quando potevi fare quattro o cinque gol."
Terzino sinistro o destro: per te è la stessa cosa?
"L’ho sempre detto: se ho giocato a sinistra tutta la vita, c’è un motivo. Il mio ruolo è lì, poi sono destro e se il mister mi vuole far giocare a destra ci gioco, ma il mio calcio cambia. Non sei abituato a ricoprire quella zona, corpo, coordinazione, cambia tutto: serve pazienza, devi provare e riprovare le giocate per migliorare. Kolarov è fortissimo, lo apprezzo come uomo e come giocatore, ma escludere che possa giocare io lì è eccessivo. Io sono abituato, posso giocare dieci gare a destra ma quando rigioco a sinistra non mi scordo."
Esterno alto ti vedi?
"L’ho fatto sei anni fa, mi sento di giocare più basso perché ho molto più campo. Poi siamo professionisti, se il mister mi chiederà di giocare lì non ci saranno problemi. Ho la sfortuna e fortuna di ricoprire più ruoli."
Fonseca, una stangatina
IL MESSAGGERO - ANGELONI - Alla fine, Paulo Fonseca si becca due giornate di squalifica, le sue prime in Italia. E non starà in panchina contro Sampdoria (a Marassi) e Milan (all'Olimpico), salvo vittoria nel ricorso, che la Roma presenterà. Al posto del tecnico portoghese ci sarà il suo vice Nuno Campos. Una sanzione attesa e prevedibile, Fonseca riceve quel che gli spetta: una giornata per la doppia ammonizione (proteste) e una per aver continuato a insultare («con fare minaccioso e aggressivo urlando diverse volte una frase irrispettosa» come si legge nel provvedimento del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea) l'arbitro Massa dopo essersi visto sbattere addosso il cartellino rosso nel pieno della rissa, dopo il gol annullato a Kalinic. Le scuse, forse, hanno evitato la terza giornata, che si è trasformata in sanzione pecuniaria.
TEMPI PER DECIDERE - Fonseca dovrà pagare anche una multa di diecimila euro. Si salva, diciamo così, il focoso preparatore, fido di Fonseca, Nuno Romano. Sostanzialmente l'arbitro Massa ha estratto il cartellino rosso a un non tesserato. Nuno Romano, invece, non prende squalifica (pure lui espulso, pure lui indemoniato contro l'arbitro) ma al suo posto la Roma becca «un'ammenda di 15 mila euro a titolo di responsabilità oggettiva, per aver consentito l'ingresso nel recinto di gioco di un preparatore atletico che non risulta, allo stato, essere tesserato, il quale applaudiva ironicamente in maniera continuativa il Direttore di gara, a cui si era avvicinato con atteggiamento aggressivo». Resta sottinteso che Nuno Romano non potrà più andare a sedersi accanto a giocatori e tecnico, quando tornerà in panchina. Tutto sommato, una stangatina. Che però Fonseca si sarebbe evitato e, tornando indietro, non rifarebbe quello che ha fatto domenica scorsa. Una sceneggiata che la Roma avrebbe voluto evitare (diciamo così), sia per la squalifica alla quale è andato incontro il tecnico (e il suo collaboratore), sia, e soprattutto, per l'immagine della società, che voleva gestire il tutto senza imbarazzi. Stesso discorso vale per le esternazioni di Petrachi, sempre dopo la sfida contro il Cagliari: il ds non è stato deferito, nessun procedimento aperto. «Dichiarazioni rese a caldo, ha chiesto scusa», insomma, un po' di attenuanti. La Roma, intanto, ha già annunciato - per le ultime sentenze - che farà ricorso presso il Tribunale Federale (ha 5 giorni di tempo per inoltrarlo con relative motivazioni). La società giallorossa è in attesa di ricevere la documentazione relativa al caso ma ha già deciso di muoversi poiché ritiene troppo severa la sanzione inflitta a Fonseca anche in virtù del fatto che il tecnico si è scusato più volte nell'immediato post partita per il proprio comportamento.
IL DOPO SOSTA - A Marassi non ci sarà il tecnico portoghese (e tra i blucerchiati non ci sarà più Di Francesco ma forse Gattuso), al massimo gli verrà concessa la sfida con il Milan (pure qui, addio Giampaolo ma c'è Pioli), e con lui mancheranno anche gli ultimi degenti, da Dzeko a Pellegrini, fino a Zappacosta e Diawara. Toccherà a Kalinic guidare l'attacco, per il croato sarà la prima da titolare in campionato. Rientrerà Under, fermo dall'ultima pausa per le Nazionali. Un mese fa, insomma. Una soluzione in più in attacco. E vista la situazione di emergenza, almeno questa è una buona notizia.
Fonseca, 2 turni di stop ma la Roma fa ricorso
LEGGO - BALZANI - Paulo Fonseca non sarà in panchina contro Sampdoria e Milan. Alla fine non è arrivata la maxi stangata, ma il Giudice Sportivo ha comunque punito il comportamento sopra le righe del portoghese che al triplice fischio di Roma-Cagliari ha aggredito verbalmente l'arbitro Massa. La prima giornata di squalifica - oltre alla multa di 10 mila euro - arriva per proteste nei confronti del direttore di gara. La seconda per essersi, dopo la notifica del provvedimento, avvicinato all'arbitro con fare minaccioso e aggressivo urlando varie volte una frase irrispettosa. Massa non ha calcato la mano, ma la Roma si sente comunque beffata e presenterà ricorso almeno per ridurre a una giornata la squalifica. Ammenda di 15 mila euro al club, inoltre, per aver consentito l'ingresso sul terreno di gioco a un preparatore atletico non tesserato il quale applaudiva con tono ironico e aggrediva verbalmente Massa. Si tratta di Nuno Romano, che abitualmente osserva e vive in modo molto sentito le gare dalla panchinetta di legno visto che il preparatore ufficiale è Fanchini.
Fonseca, davanti ai microfoni, si era scusato ma ha rimediato comunque la sua prima squalifica italiana che gli impedirà di sedere in panchina nelle prossime due partite di campionato. Le polemiche per l'arbitraggio di Massa non si riducono qui. Anche il ds Petrachi lunedì sera ha presentato le sue scuse al mondo del calcio femminile: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne». Insomma una brutta figura per la Roma che nelle prossime volerà a Boston da Pallotta, pure lui non tenero con due tweet che potrebbero costare un deferimento. Messa in archivio la bufera post Cagliari, Fonseca deve comunque tirarsi su le maniche in questi giorni di sosta per le nazionali. Qualche problema di un attacco che stenta a decollare (12 gol in 7 partite, mai così pochi dal 2012 con Luis Enrique) potrebbe risolverlo Under pronto a tornare dopo la sosta quando probabilmente mancherà Dzeko. Il bosniaco, a causa della doppia frattura al zigomo, giocherà con la maschera ma non prima di fine mese. Ed è un bel danno per una Roma che stenta a trovare una soluzione B. Fin qui solo Edin ha segnato in campionato più di 1 gol su azione in tutta la rosa nonostante i tanti tentativi di Zaniolo e Kluivert.
Due turni e multa. Fonseca paga la sfuriata a Massa
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Mano leggera del giudice sportivo: due giornate di squalifica a Paulo Fonseca e multa di 15 mila euro alla Roma, per aver consentito l'ingresso sul campo del collaboratore del tecnico, Nuno Romano, non tesserato con il club. Nelle motivazioni del giudice Gerardo Mastrandrea arrivata a seguito delle proteste contro l'arbitro Massa, al termine della gara col Cagliari, si legge che "dopo la notifica del provvedimento di espulsione, Fonseca si è avvicinato all'arbitro con fare minaccioso e aggressivo, urlando diverse volte una frase irrispettosa". Da Trigoria fanno sapere di voler presentare ricorso, ritenendo non particolarmente "irrispettosa" la frase pronunciata dal mister portoghese, che, in inglese, ha ripetuto «è una vergogna».
Diversa la posizione di Nuno Romano, il preparatore atletico che Fonseca ha portato con sé nella capitale, la cui reazione costa un'ammenda alla Roma, a titolo di responsabilità oggettiva, "per aver consentito l'ingresso nel recinto di gioco a un preparatore non tesserato, che applaudiva ironicamente iò direttore di gara, a cui si era avvicinato con atteggiamento aggressivo". Romano non può al momento essere tesserato perché non ha fatto il corso a Coverciano, necessario per esercitare la professione in Italia, e neppure uno riconosciuto dall'Uefa. Resta ai margini, con Maurizio Fanchini iscritto nelle liste come preparatore ufficiale del club. Confermato che non verrà aperto alcun fascicolo dal procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, per le frasi rilasciate da Petrachi e Pallotta nei confronti dell'arbitraggio di Massa.
Gli strascichi velenosi della gara col Cagliari faticano a dissolversi, complice la sosta per he nazionali. Il post partita contro i sardi ha avuto una coda pesante anche nel sottopassaggio con un battibecco tra Kolarov e Luca Pellegrini. Il ragazzo, passato dalla Roma alla Juve nell'ambito dell'operazione Spinazzola, e poi girato in prestito al Cagliari, avrebbe provocato i suoi ex compagni, accendendo ulteriormente gli animi. In questo quadro amaro, Fonseca spera di recuperare, anche psicologicamente, Edin Dzeko, uscito ieri da Villa Stuart dopo il doppio intervento allo zigomo. Non sono tanto i tempi medici della guarigione a preoccupare (un mesetto circa), quanto il condizionamento che l'attaccante potrebbe avere nel giocare con una placca inserita nel viso.
Paga solo Fonseca. La Roma fa ricorso
IL TEMPO - AUSTINI - "It's a shame". "E' una vergogna". Per aver urlato queste parole (e altre sparse) all'arbitro Massa, a un centimetro dalla sua faccia, come previsto Fonseca è l'unico tesserato di Roma e Cagliari a pagare il conto del Giudice Sportivo. Dopo essere stato espulso sul campo domenica (doppia ammonizione), ieri l'allenatore è stato squalificato per due giornate, oltre a una multa da 10mila euro e, ad oggi, non potrà quindi guidare i giallorossi dalla panchina nelle gare contro Sampdoria a Marassi e Milan all'Olimpico alla ripresa del campionato.
Ma una volta appresa la decisione, il club giallorosso ha subito dato mandato all'avvocato Antonio Conte di predisporre il ricorso alla Corte Sportiva d'Appello, con l'obiettivo di cancellare interamente la squalifica. C'è un precedente «fresco» che fa ben sperare: al tecnico granata Mazzarri, anche lui espulso nella partita contro il Parma, la sanzione è stata commutata in un'ammenda e ha potuto sedere in panchina contro il Napoli. La sentenza fa giurisdizione, perché distingue le espulsioni dei giocatori - obbligati a saltare un minimo di una giornata in caso di cartellino rosso - da quelle degli allenatori. Per capire quanti margini ci sono effettivamente per vedere accolto il reclamo, la Roma aspetta di studiare gli atti che riceverà domani, nei quali si capirà cosa hanno scritto Massa e i suoi collaboratori nel referto.
Per adesso bisogna accontentarsi del complicato dispositivo pubblicato ieri dal Giudice Sportivo in cui si Legge che la squalifica di una giornata è "sanzione da applicarsi automaticamente alla stregua della prescrizione obbligatoria, e direttamente vincolante anche per le competizioni nazionali, dell'art. 62 punto 3, letto in combinato disposto con L'art. 71 punto 1, del Codice Disciplinare FIFA in vigore dal 15 luglio 2019, e comunque in quanto principio generale a cui il Giudice deve attenersi ai sensi dell'art.3, comma 4, 068 e delle sopra menzionate norme FIFA, quindi doverosamente prescindendo dalle previsioni dell'art. 9 C65, già in vigore" e che il provvedimento è stato preso in quanto il tecnico, dopo l'espulsione, si è "avvicinato all'Arbitro con fare minaccioso e aggressivo urlando diverse volte una frase irrispettosa".
Quello che il Giudice non ha tenuto in conto sono le scuse rivolte da Fonseca a Massa, sia private nell'immediato post-gara sia pubbliche nelle interviste. Inoltre il portoghese non ha accumulato precedenti diffide o squalifiche nella sua breve esperienza in giallorosso. L'udienza per il ricorso dovrebbe essere fissata a metà della prossima settimana dinanzi alla Corte presieduta da Piero Sandulli, possibile che venga ascoltato l'allenatore oltre al legale. Quanto al preparatore atletico Nuno Romano, anche lui protagonista di proteste e applausi ironici a pochi centimetri dal volto di Massa, il Giudice si è limitato a sanzionare la Roma con un'ammenda di 15mila euro in quanto Romano non risulta un tesserato Figc e quindi non era autorizzato a stare in campo. In realtà il collaboratore di Fonseca non può ancora essere tesserato non avendo l'abilitazione in Italia ma siede sulla panchina aggiuntiva da inizio stagione grazie alla clausola compromissoria che ha firmato prima del via accettando il regolamento Figc.
Nessun procedimento, invece, per i presunti cori razzisti della Curva Sud a Joao Pedro (solo 10mila euro all'Atalanta per quelli al viola Dalbert) e non c'è traccia neppure di una presunta lite tra Kolarov e l'ex giallorosso Luca Pellegrini a fine partita: testimoni raccontano che il serbo abbia ripreso il giovane terzino per una frase poco carina nei confronti dei suoi compagni.
Dzeko prova per la Samp. Torna Under
IL TEMPO - BIAFORA - Dopo un giorno di riposo sono ripresi gli allenamenti a Trigoria in vista della sfida con la Sampdoria, che ha appena risolto il contratto con Di Francesco. Fonseca tra giocatori impegnati con le nazionali e calciatori infortunati ha potuto lavorare con un gruppo ridotto all'osso, ma per la sfida con i blucerchiati recuperera sicuramente Under, che ieri si è limitato ad un lavoro individuale sul campo e tornerà ad allenarsi con i compagni nei prossimi giorni. Oltre all'esterno turco il tecnico portoghese ritroverà Florenzi, che per un paio di giorni continuerà a lavorare soltanto in palestra, dovendo concludere la terapia antibiotica a cui si è sottoposto per la forte influenza che gli ha fatto saltare le ultime due partite.
Vicini al recupero anche Cetin e Perotti, che potrebbero strappare una convocazione. In bilico la presenza di Dzeko, le cui condizioni andranno valutate giorno per giorno dopo essere stato dimesso da Villa Stuart in seguito all'intervento per la doppia frattura all'arco zigomatico: il bosniaco starà anche oggi a riposo, ma grazie all'ausilio di una mascherina protettiva può farcela per la Samp. I calciatori che sicuramente non ci saranno per l'ottava giornata di campionato sono Diawara (oggi inizia la fisioterapia dopo l'intervento al menisco), Zappacosta, Pellegrini (ieri hanno iniziato la riabilitazione) e molto probabilmente Mkhitaryan, ancora alle prese con la lesione al tendine e limitatosi ad una sessione in palestra.
Mkhitaryan resta in forse, recupera solo Under
IL CORRIERE DELLA SERA - La Roma è tornata ad allenarsi: palestra per Florenzi; Under, Perotti e Cetin hanno lavorato in campo individualmente: solo il primo dovrebbe essere a disposizione di Fonseca per la ripresa, domenica 20 contro la Samp. Mkhitaryan sempre alle prese con l’infiammazione che lo segue dai tempi dell’Arsenal. [...]
Ecco Mancini e Smalling. Così la Roma si è blindata
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da quando Gianluca Mancini ha iniziato ad allenarsi e a giocare con continuità insieme a Chris Smalling le cose siano migliorate. [...] In campionato ha saltato soltanto la partita contro la sua ex squadra, l'Atalanta, perché squalificato, per il resto è sceso sempre in campo, cinque volte su sei da titolare. Fonseca si fida e, soprattutto, sa perfettamente che soltanto giocando con continuità potrà trovare quelle sicurezze che nel suo ruolo sono fondamentali.
Ha giocato la metà delle partite Smalling, impiegato 3 volte fino a questo momento in Serie A. Ha esordito contro l’Atalanta, poi ha dovuto combattere con un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori un paio di settimane, mentre contro Lecce e Cagliari era presente. E la Roma (anche) grazie a lui ha incassato una rete in 180’, per di più su calcio di rigore. [...] E' il difensore della Roma che corre di più, con una media superiore ai 10 chilometri a partita. E anche per questo è diventato imprescindibile.