Che il «caos» non distragga dal nodo vero
IL TEMPO - CARMELLINI - Tutti concentrati a capire chi ha detto cosa, chi ha fatto questo, o chi ha innescato la reazione di quell'altro. Video visti e rivisti, frame diventati dei veri e propri cult che fanno il giro del mondo e soprattutto del web. Buuh razzisti che nemmeno i diretti interessati hanno sentito e frasi che di omofobo oggettivamente hanno ben poco. Forse sgradevoli, questo sì, ma sinceramente sembrano appartenere a un'altra categoria: quella delle «cazzate» sparate a caldo. Tutto bello, tutto giusto, ma il casino mediatico che si è creato attorno a questo pareggio beffardo tra Roma e Cagliari (occhio però che il vero scippo alla Roma lo avevano fatto a Lecce), rischia di spostare l'attenzione su quello che è al momento il vero problema della società giallorossa: gli infortuni.
Quattro giocatori operati in una sola settimana sono un record che difficilmente qualcuno riuscirà a battere. Impossibile pensare che sia solo una questione di sfiga, perché va oltre l'umana intelligenza e sarebbe come far finta che il problema non esista. Invece c'è eccome e il fatto che il club di Trigoria, nonostante un lavoro di totale ripristino dei campi da gioco che sarebbe naturale immaginare come il nocciolo della questione, non sia ancora riuscito ad invertire una tendenza iniziata lo scorso anno (e forse anche prima), fa diventare la questione ancora più preoccupante. Sbagliano qualcosa nella preparazione verrebbe da dire, se non fosse che le ultime tre le hanno gestite staff tecnici diversi con metodologie e tabelle di marcia completamente diverse l'una dall'altra. Insomma non si riesce a capire dove e come intervenire per risolvere quello che da piccolo fasti- dio è diventato ormai una sorta di maledizione. E meno male che la Roma era una squadra fortunata...
Diawara e Dzeko: interventi «ok»
IL TEMPO - SCHITO - Giornata affollata a Villa Stuart. La clinica romana che si prende cura della squadra giallorossa è stata teatro di un via vai che si fa sempre più frequente, settimana dopo settimana. Il primo ad arrivare è stato Amadou Diawara, ricoverato domenica. Il centrocampista ieri mattina è stato operato dal professor Mariani che, come si legge nella nota diffusa dal club, «ha effettuato una me- niscectomia della piccola zona di lesione del ginocchio sinistro». L'intervento è tecnicamente riuscito e il calciatore inizierà la riabilitazione già da oggi. Come emerso dalla risonanza magnetica è confermato il non interessamento dei legamenti, ieri intanto ha ricevuto la visita dei suoi procuratori e del cugino. La Roma non ha comunicato tempi di recupero ma il protocollo prevede tre settimane di stop più un periodo di riatletizzazione: la speranza è quella di recuperare il giocatore per la fine della sosta di novembre quando, il 24 del mese, il Brescia farà visita all'Olimpico.
Nella mattinata di ieri è arrivato in clinica anche Edin Dzeko, accompagnato dalla moglie: il bosniaco è stato operato dal professor Bruno Pesucci che «nel corso dell'intervento ha ridotto manualmente una delle due fratture dello zigomo destro, mentre - si legge nel comunicato diffuso dalla Roma - per l’altra è stato necessario il posizionamento di una placca con viti». Dzeko è stato costretto a dare forfait alla chiamata della nazionale bosniaca ed è a rischio per la gara dopo la sosta, Sampdoria-Roma. Il centravanti tornerà ad allenarsi con la mascherina stando naturalmente attento ai colpi di testa ed eventuali contrasti. Le sue condizioni verranno valutate a ridosso della ripresa del campionato e, insieme allo staff medico, Fonseca deciderà se schierarlo già a Genova o se sarà necessario aspettare qualche giorno (giovedì 24 ottobre c'è la gara casalinga contro il Borussia Moenchengladbach, la domenica successiva all'Olimpico arriva il Milan).
A Villa Stuart è passato anche Alessandro Florenzi che si è sottoposto a dei controlli relativi alla sindrome influenzale e alla febbre che lo hanno colpito negli ultimi giorni. Visita di controllo anche per Lorenzo Pellegrini, accompagnato dal procuratore. Per il centrocampista i tempi di recupero sono ancora lunghi, difficile che torni a disposizione di Fonseca prima di fine novembre. Ha lasciato in stampelle la clinica romana Davide Zappacosta che già nei giorni scorsi aveva iniziato a camminare. Le notizie positive arrivano da Under che nei prossimi giorni tornerà in gruppo e sarà a disposizione per la Samp, e da Cetin che ha archiviato i problemi che lo hanno tenuto ai box e ora dovrà cominciare una fase di riatletizzazione, mentre Mkhitaryan spera di strappare una convocazione contro i blucerchiati, ma sarà più probabile vederlo a disposizione contro il Gladbach. Difficile vedere Perotti in campo prima di fine ottobre. La Roma, o quel che ne rimane, tornerà in campo questa mattina.
Tanto rumore per nulla
IL TEMPO - BIAFORA - Il caos del giorno dopo. All'indomani della sfida tra Roma e Cagliari non si sono spente le polemiche scaturite dall’arbitraggio di Massa, che hanno portato all'espulsione di Fonseca e del preparatore Nuno Romano, allo sfogo televisivo post-partita di Petrachi e al messaggio polemico su Twitter di Pallotta. L'allenatore portoghese ha ammesso al termine della partita di aver meritato il rosso per come si è rivolto al direttore di gara, ma ora rischia una squalifica che lo costringerebbe a saltare il match con la Sampdoria, dove eventualmente in panchina ci sarebbe il suo vice, Nuno Campos, da non confondere con l’altro membro dello staff tecnico, Nuno Romano, espulso per aver applaudito ironicamente Massa e anche lui a rischio sanzione.
Nel frattempo, in attesa del verdetto del giudice sportivo, gli attacchi agli arbitri di Petrachi e Pallotta - atteggiamento non condiviso dall'intera dirigenza - sono stati segnalati alla Procura Federale, ma da quanto filtra il procuratore Pecoraro ha già deciso di non aprire alcun procedimento, in quanto a suo giudizio non si tratta di dichiarazioni lesive. Resta comunque da chiarire davanti alla Procura la vicenda tra Petrachi e il Torino: il dirigente non è stato però ancora convocato per un'audizione. Un altro grattacapo per la Roma è la possibile sanzione per i cori contro Joao Pedro al momento del calcio di rigore: uno degli ispettori federali ha segnalato nel referto indirizzato al giudice sportivo di aver percepito ululati razzisti, tesi però non confermata da uno degli altri due ispettori presenti all'Olimpico, che parla di semplici fischi, e dallo stesso calciatore, che non ha sentito alcun insulto razzista. Sui social sono poi impazzati gli attacchi a Pisacane, accusato da diversi tifosi romanisti di aver simulato nell'azione del gol annullato, inducendo Massa all'errore: il difensore del Cagliari è stato portato fuori dal campo in barella, ma fortunatamente i controlli svolti al Gemelli non hanno evidenziato lesioni. Tra l'altro, dai vertici arbitrali, fil- tra la convinzione che Massa abbia agito nel modo giusto.
Oltre a quella arbitrale, una delle discussioni che hanno diviso il mondo calcistico è quella sulle parole di Petrachi, che commentando la spinta di Kalinic su Pisacane ha dichiarato: «Il calcio non è un gioco da signorine. Allora andiamo a fare danza classica no? Questo è un gioco di maschi». Le affermazioni del dirigente salentino hanno scatenato la reazione del ct della Nazionale Femminile Bertolini e del capitano azzurro Gama, che hanno accusato il ds giallorosso: «Questa frase è del 1909 e l'ha pronunciata Guido Ara. Sono passati - l’attacco dell'allenatrice - 110 annie credo che dovremmo andare avanti». Dura anche la Gama: «Petrachi ha fatto un'uscita molto infelice in un tempo ampiamente sbagliato, glielo stanno facendo notare tutti». Dalla parte di Petrachi si è in- vece schierata la Morace: «E una cosa che direi anche io se le mie calciatrici giocassero in punta di piedi. Non sono parole offensive, nella maniera più assoluta». In serata arrivano le scuse di Petrachi: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne». Di certo la tempesta di polemiche su Roma-Cagliari andrà ancora avanti in questi giorni di sosta per le nazionali.
Giusto arrabbiarsi, no al complotto
IL CORRIERE DELLA SERA - (...) L’arbitraggio di Roma-Cagliari è stato pessimo, a tratti inconcepibile, sicuramente irritante. Al di là dei due episodi clou - rigore e gol annullato - che sono forse le uniche decisioni poco contestabili della partita. (...) Fa bene la società a pretendere arbitraggi di livello e rispetto. Ma convincersi - e dunque convincere chi lavora e va in campo - che non è il campo a decidere le sorti di un Campionato ma un Palazzo nemico, rischia di demotivare la squadra, togliere entusiasmo ai tifosi, rendere ancora più pesante l’aria che già si respira a Roma. (...) Proprio per evitare che sia l’angoscia e nonl ’allegria di giocare a pallone a prevalere, oggi bisogna stringersi attorno alla Roma (...).
Arbitri e infortuni: la rabbia non si placa. Fonseca, oggi lo stop
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Non si placano le polemiche per l’arbitraggio di Massa. Sulla Roma la cappa resta pesante anche il giorno dopo il pareggio col Cagliari. In attesa che il giudice sportivo si pronunci sulle squalifiche di Paulo Fonseca e del suo collaboratore Nuno Romano – espulsi per aver aggredito verbalmente il direttore di gara al termine dell’incontro – a Trigoria e a Boston, i vertici giallorossi restano infuriati per l’atteggiamento, a loro dire, indisponente, tenuto dall’arbitro e per la mancanza di uniformità nel giudizio di episodi simili tra una gara e l’altra. Il Procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, non sembra intenzionato ad aprire un fascicolo per le durissime frasi pronunciate dal ds Gianluca Petrachi («Siamo stati scippati e non è la prima volta che accade») e da James Pallotta («Siamo stanchi di tutto questo fango, non se può più»), ma il processo popolare, attraverso social e radio private, non accenna a fermarsi.
Anche perché, ad appesantire un clima ulteriormente avvelenato si aggiungono i continui infortuni che rischiano di penalizzare Fonseca oltre ogni aspettativa. Gli ultimi due ko sono di Amadou Diawara ed Edin Dzeko, operati ieri a Villa Stuart. Il centrocampista è stato sottoposto a un intervento di meniscectomina della piccola zona di lesione del ginocchio sinistro. Inizierà oggi la riabilitazione, Diawara, e dovrà restare fermo per 4 settimane. Proprio come Dzeko, anche se i medici proveranno a ridurre i tempi con l’utilizzo di una maschera a protezione del viso. All’attaccante è stata ridotta manualmente una delle due fratture, mentre per l’altra è stato necessario il posizionamento di una placca con viti. Fonseca spera di poter riavere Edin contro il Milan il 27 ottobre, ma pare complicato azzardare previsioni. Gli infortuni di Diawara e Dzeko, si aggiungono alle assenze di Mkhitaryan, Perotti, Under, Zappacosta, Pellegrini e Cetin, con il solo Under che potrebbe rientrare dopo la sosta. Non ha risposto alla convocazione dell’Italia, Florenzi, anche lui a Villa Stuart per accertamenti legati al brutto attacco influenzale. Indosseranno la maglia azzurra Zaniolo, Cristante, Spinazzola e Mancini. I tifosi della Roma ieri a Torre Maura si sono stretti intorno alla famiglia De Falchi per il funerale della signora Esperia, mamma di Antonio, morto fuori San Siro nel giugno dell’89 in un agguato di tifosi del Milan.
La rivolta di donne e ministro. Petrachi, le scuse dopo la gaffe
IL MESSAGGERO - CARINA - Il day after non poteva che essere quello delle riflessioni. La domenica appena trascorsa, caratterizzata dalle accuse via social di Pallotta e da quelle di Petrachi non potevano passare inosservate. E in ottica Roma, non lo passeranno. Anche il duro sfogo di Fonseca (al quale va reso merito di essersi scusato a fine gara per il duro vis a vis con Massa) è finito nel referto dell'arbitro di Imperia. Il portoghese rischia un paio di giornate di squalifica. Peggio andrà certamente al collaboratore Romano (già multato dal club che ha invece risparmiato il tecnico): stop almeno di un paio di mesi. Spera invece di cavarsela (evitando il deferimento) il ds. A Trigoria confidano sul fatto che le esternazioni più dure il dirigente le ha effettuate a voce in mix zone e non davanti alle tv nazionali. L'ultima parola, però, spetta al Giudice Sportivo. Per Petrachi, tra l'altro, non finisce qui. Perché le dichiarazioni relative al calcio - «un gioco maschio, non per signorine. Altrimenti ci mettiamo il tubino e andiamo a fare danza classica» - hanno provocato molte reazioni. Anche a livello politico con la ferma presa di posizione del Ministro dello Sport, Spadafora: «Sono parole che manifestano un'arretratezza culturale di cui non avevamo bisogno».
LA RETROMARCIA - Durissima anche il ct della nazionale femminile Bertolini: «È un modo di pensare un po' primitivo e la società nel frattempo si è evoluta. La frase Il calcio non è uno sport per signorine' l'ha pronunciata 110 anni fa Guido Ara. Credo che dovremmo andare avanti e progredire». Dello stesso avviso Sara Gama, capitano delle azzurre: «Dichiarazioni ampiamente infelici in un tempo ampiamente sbagliato. Il linguaggio plasma la realtà, anche se magari queste parole non corrispondono a quello che lui pensa. Purtroppo è la dimostrazione che per il cambio culturale serve tempo». In soccorso del ds è arrivata soltanto Carolina Morace: «È una cosa che direi anche io se le mie calciatrici giocassero in punta di piedi, non la trovo una cosa offensiva». Infastidito invece il presidente Pallotta che proprio sul calcio femminile ha investito molto. Nella serata di ieri, alla luce del caos mediatico, Petrachi ha fatto un passo indietro: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne. Ero molto arrabbiato - ha spiegato all'Ansa - perché non era stato convalidato un gol che ritenevo regolare e volevo sottolineare quanto il calcio sia - ed è sempre stato - uno sport fisico e di contatto. Il calcio è di tutti e alla Roma siamo molto orgogliosi della nostra squadra femminile e di promuovere il calcio femminile».
TMB veste la Roma nelle occasioni speciali
L'outfit delle occasioni ufficiali della Roma sarà firmato Tombolini. L'accordo è stato reso noto sul sito ufficiale della società:
"TMB ha scelto di vestire i Giallorossi con un modello della sua linea Zero Gravity, collezione che il team indosserà durante le occasioni ufficiali del Club nella stagione, incluse le competizioni europee. Nel kit fornito a ogni giocatore, manager e membro dello staff, insieme al vestito formale pensato per le occasioni istituzionali, se ne aggiunge infatti uno della linea ZG Running Washable per la prima squadra: capi in tessuto tecnico ideati per i giocatori, audaci in campo e pronti a un’eleganza leggera lasciati gli spogliatoi. Completa la proposta, per la stagione 2019-20, il T-Way, impermeabile con cappuccio che diventa all’occorrenza sotto-giacca dell’abito Zero Gravity, e l’immancabile draghetto sul rever delle giacche, firma del brand. Il marchio TMB sarà visibile allo stadio Olimpico e sulle piattaforme digital del Club".
Maglia giallo-rossa, conti in rosso: semestrale in perdita di 24 milioni
IL SOLE 24ORE - L’As Roma ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2019 con una perdita netta di -24,3 milioni, di conseguenza il patrimonio netto consolidato è negativo per -127,45 milioni, peggiorato rispetto ai -105,4 milioni di giugno 2018. Il progetto di bilancio è stato approvato dal cda, che prevede una perdita anche in questa stagione. L’assemblea è convocata per il 28 ottobre per approvare una ricapitalizzazione di 150 milioni. I ricavi, escluse le plusvalenze, sono diminuiti da 250,9 a 232,7 milioni (-7,2%), a causa dei peggiori risultati in Champions League (...). I debiti dichiarati sono un po’ aumentati, di 1,87 milioni, rispetto ai 218,76 milioni del giugno 2018. In altre parti della relazione al bilancio si legge che il debito sarebbe più elevato. Il revisore Deloitte segnala «una posizione finanziaria netta consolidata negativa per 237,4 milioni» (anziché 220,6 milioni). Perché questa differenza? In una nota alle tabelle, la società spiega che «la posizione (indebitamento) finanziaria netta utilizzata dal gruppo As Roma per monitorare la propria posizione finanziaria include le attività finanziarie non correnti, a differenza della posizione finanziaria disciplinata dalla raccomandazione dell’Esma (...), che non prevede la deduzione delle attività finanziarie non correnti dall’indebitamento finanziario» (...).
Il Torino con gli occhi puntati su Nzonzi
Il Torino vuole Nzonzi. La società piemontese necessita un mediano senior e l'obiettivo a cui guardano è il centrocampista giallorosso in prestito al Galatasaray: non è facile dato il rapporto tra i due club e la probabilità di acquisto definitivo del giocatore da parte dei turchi. Altro ostacolo è l'ingaggio: il francese guadagna 3,5 milioni a stagione.
Allenamento Roma, solo palestra per Florenzi e Mkhitaryan. Individuale per Cetin, Under e Perotti
La Roma ha ripreso oggi gli allenamenti dopo il pareggio di domenica scorsa contro il Cagliari. Tra infortunati e assenti per le Nazionali, il gruppo giallorosso a Trigoria è veramente esiguo. La sessione è iniziata in palestra, per poi passare dopo una ventina di minuti a lavorare in campo con esercizi di corsa, attivazione muscolare e torello. Successivamente ha avuto inizio un lungo focus tattico. Solo palestra per Florenzi e Mkhitaryan, individuale per Cetin, Under e Perotti.
Dzeko dimesso da Villa Stuart
Edin Dzeko, attaccante della Roma, si è sottoposto ieri ad un intervento al viso in seguito alla frattura dello zigomo riportata nel corso del match di domenica contro il Cagliari. Il bosniaco è stato dimesso oggi da Villa Stuart e dovrà stare a riposo assoluto sia oggi che domani.
Diawara lascerà Villa Stuart in giornata. Domani l'inizio della fisioterapia a Trigoria
Amadou Diawara, centrocampista della Roma, si è sottoposto ad un intervento al ginocchio per via della lesione al menisco riportata nel match di domenica contro il Cagliari. L'operazione è avvenuta con successo e il giocatore lascerà la clinica Villa Stuart in giornata. Da domani l'inizio della fisioterapia a Trigoria.