Ora il ds Petrachi rischia la squalifica

IL TEMPO - AUSTINI - Un capitolo che sembrava chiuso e invece diventa un caso di giustizia sportiva. Gianluca Petrachi rischia la squalifica per aver iniziato a lavorare come direttore sportivo della Roma quando era ancora sotto contratto con il Torino: questa l'ipotesi dell'indagine aperta dalla Procura Federale su segnalazione della presidenza Figc. Strano ma vero, il procedimento è nato da una dichiarazione dello stesso dirigente salentino, trasformatasi in un’auto-denuncia involontaria. Durante la presentazione di Mkhitaryan dello scorso 10 settembre in diretta televisiva a Trigoria, parlando delle trattative per Dzeko, Petrachi ha detto testualmente: «Quando la prima volta a maggio ho incontrato l'Inter ho posto il mio prezzo». Una frase riportata poi, fra gli altri, dal quotidiano torinese Tuttosport, il cui articolo è stato utilizzato per segnalare il caso alla Procura diretta da Giuseppe PecOraro. Che il diesse lavorasse informalmente per i giallorossi già da fine campionato era un po’ il segreto di Pulcinella - non è stato certo il primo a farlo nel mondo del calcio - ad esempio le telecamere lo avevano ripreso la sera del 4 giugno al ritorno a Fiumicino da un viaggio di mercato a Madrid, dove aveva incontrato insieme a Fienga Fonseca e il suo entourage, ma ufficialmente il suo rapporto con il Torino si è interrotto il 25 giugno, grazie all’ok di Cairo che per liberare il dirigente (aveva un altro anno di contratto con i granata) ha ricevuto in cambio dalla Roma i giovani Freddi Greco e Bucri a un prezzo simbolico. A quel punto il club giallorosso ha annunciato che Petrachi avrebbe assunto «la carica di direttore sportivo del club a partire dal 1° luglio 2019», ovvero la data di inizio di tutti i contratti dei nuovi tesserati. Fino a quel momento, secondo i regolamenti, non avrebbe quindi potuto rappresentare la società di Pallotta in nessuna sede o trattativa di mercato. Durante l’estate Cairo ha continuato a polemizzare con Petrachi e la Roma a proposito di un presunto (e smentito) tentativo dei giallorossi di acquistare N’Koulou, con la fine del mercato la storia si è sgonfiata ma nel frattempo è finita sui tavoli della Figc. Che succede ora? La Procura ha chiesto i censimenti alla Lega di Serie A per verificare le date dei tesseramenti di Petrachi con Torino e Roma, nei prossimi giorni convocherà il direttore sportivo per farsi chiarire la dichiarazione fatta a proposito dell'incontro di maggio con l'Inter, poi deciderà se ascoltare anche Cairo o altri dirigenti coinvolti nella vicenda. L'ex diesse granata potrebbe essere accusato di aver violato i principi di «lealtà, correttezza e probità» disciplinati dall’Articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva Figc, in relazione a quanto diposto all’Articolo 7 del regolamento dei direttori sportivi (divieto di concorrenza), in cui si vieta ai dirigenti di prestare attività per una società sportiva mentre si è ancora sotto contratto con un'altra. Qualora venisse accertato, Petrachi rischierebbe una squalifica di qualche mese o fino addirittura a un anno e durante il periodo di stop non potrebbe operare per conto della Roma sul mercato, incontrando operatori e dirigenti di altre società, né essere ammesso durante le partite nelle zone «chiuse» degli stadi, vedi gli spogliatoi. Ma il codice prevede, alla conclusione delle indagini, la possibilità di patteggiare ancor prima dell'eventuale deferimento, per trasformare la sanzione in un'ammenda o ridurla di un terzo: un accordo da sottoporre poi alla Procura del Coni. Altrimenti, in caso di deferimento, si andrà dinanzi al Tribunale Federale Nazionale, dove si potrà ancora patteggiare prima di arrivare a sentenza. Anche la Roma rischia di dover pagare una multa qualora venisse accertata la violazione. Petrachi aspetta la chiamata per chiarire quella che è stata, dal suo punto di vista, solo una gaffe. Tra gli altri procedimenti della Procura, è stata aperta un'indagine sui cori razzisti nei confronti di Dalbert della Fiorentina durante la gara con l’Atalanta giocata il 22 settembre a Parma: il gioco è stato interrotto dall'arbitro Orsato, ma nessuno degli addetti della Lega aveva segnalato nulla al Giudice Sportivo, che ha chiesto e ora ottenuto un supplemento d’indagine, per valutare poi eventuali sanzioni contro i tifosi dell'Atalanta.


Allenamento Roma, preparazione per il Wolfsberg. Assenti Pellegrini e Mkhitaryan. Zappacosta in gruppo

La Roma si allena a Trigoria. Per la partita di domani contro il Wolfsberg, la squadra di Fonseca perfeziona il lavoro prima della partenza per Graz. I primi minuti dell'incontro sono dedicati a giri di campo ed esercizi sulle andature. Dopodichè i giocatori lavorano sulla rapidità e tattica; Zappacosta rientra in gruppo.
Lorenzo Pellegrini e Mkhitaryan non saranno disponibili per via degli infortuni; out anche Under e Perotti.


Prohaska: "La Roma può tranquillamente giocare per il quarto posto. Il Wolfsberger è una sorpresa"

Herbert Prohaska, ex centrocampista austriaco che ha militato anche nella Roma, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport in vista del match di domani tra i giallorossi ed il Wolfsberger:

Come sta?
"Sto bene, purtroppo non posso più giocare a calcio ma sto bene".

Come vede la Roma attuale?
"Non è possibile paragonarla con la nostra perché è passato molto tempo. Negli ultimi anni la Roma ha avuto una bella squadra, purtroppo ha perso due grandissimi campioni come Totti e De Rossi. Quest’anno vedo una bella squadra, con un allenatore nuovo…per me può tranquillamente giocare per il quarto posto".

Cosa ci dice del Wolfsberg?
"Anche per noi in Austria è una grande sorpresa. Comanda il presidente e poi ci sono l’allenatore e la squadra, non ha veri e propri campioni. Non pensavamo potesse vincere contro il Borussia Mönchengladbach, invece ha vinto. La Roma non la deve sottovalutare, perché altrimenti diventa una gara difficile".

Chi deve temere la Roma di questa squadra?
"Loro giocano 4-4-2 e a centrocampo hanno due mancini molto interessanti. Loro non hanno fuoriclasse ma funzionano molto bene come squadra".

Il Red Bull Salzburg ha rilanciato un po’ il calcio austriaco a livello europeo. È un vantaggio per la Bundesliga austriaca oppure no?
"Dal punto di vista economico e tecnico sono molto più forti rispetto a tutte le altre. Comprano molti giocatori giovani e li fanno giocare tutti. In Italia non sarebbe fattibile vincere con i giovani ma in Austria sì. In Austria vincono anche quando giocano con giocatori di 16-17 anni".

Penso a un centrocampo Prohaska-Falcao-Pellegrini...
"Io e Falcao giocavamo con Ancelotti, non proprio l’ultimo arrivato. Ma anche Pellegrini è molto bravo".

Sente spesso Ancelotti? Cosa pensa di mister Ancelotti?
"Ancelotti era un grande giocatore ed è diventato un allenatore ancora più bravo e grande. Di Carlo viene sempre prima la persona però, è un grande".

Cosa le è rimasto di Roma?
"La Roma merita grandi titoli perché la città è fantastica e i tifosi sono unici…mi auguro che in futuro possa vincere qualcosa".


Konsel: "Mi piace il calcio di Fonseca. Per la Roma l'Europa League è l'occasione per vincere un trofeo"

Michael Konsel, ex portiere austriaco della Roma, ha rilasciato un'intervista per la AS Roma Match Program. Queste le sue parole:

Pantera, perché?
Quando sono arrivato a Roma avevo già il soprannome di Pantera verde dell’Austria Vienna. Poi nella capitale sono diventato Er Pantera. Un soprannome che mi hanno sempre dato i tifosi che mi piace moltissimo. È stato un grande onore per me portare quel nomignolo. Quando torno in Italia i tifosi mi fermano per la strada e non mi chiamano per nome!”.

Alla Roma due stagioni 45 presenze… che periodo ha vissuto?
Un periodo bellissimo. Due anni in cui sono entrato nel cuore dei tifosi e loro nel mio”.

Qual è il momento che ricorda con maggiore affetto?
Non è facile sceglierne uno solo… eravamo un bel gruppo di giocatori forti… e di amici”.

Veniamo al presente, la Roma di quest’anno le piace?
Siamo ancora all’inizio, non ho avuto modo di vedere molte partite, ma sono fiducioso. Mi piace l’approccio che vuole dare mister Fonseca, un calcio di attacco, aggressivo, magari un po’ pericoloso, ma che può dare buoni frutti”.

Qual è il suo giudizio sul mister?
Paulo Fonseca sta lavorando bene, è all’inizio, ma il suo calcio mi piace. È un po’ come il calcio che facevamo noi con Zeman, un gioco divertente ed efficace se bene fatto. Ma non c’è molto spazio per sbagliare, gli avversari puniscono le disattenzioni”.

Quest’anno è arrivato un nuovo portiere Pau Lopez…
Mi piace il suo modo di giocare, è un buon portiere. Un calciatore moderno, che gioca anche con i piedi. Un modo di giocare se vuoi un po’ rischioso, ma interessante”.

Parliamo dell’avversario della Roma, il Wolfsberger. Da giornalista che segue il calcio austriaco, lo ha visto giocare spesso?
Ho visto spesso il Wolfsberger giocare. Sono una grande sorpresa. Già nello scorso anno avevano fatto bene, poi hanno iniziato benissimo questa stagione. Vengono da quattro vittorie e un pari nell’ultima partita. Sono un gruppo di 14/15 amici che sono cresciuti insieme, che amano giocare insieme e i pochi innesti si sono bene integrati”.

Anche loro hanno cambiato allenatore.
Sì, Gerhard Struber è arrivato quest’anno. Lo conosciamo bene, per anni è stato il manager del Salisburgo. Il suo è un gioco aggressivo e offensivo. Pressa a tutto campo, con giocatori forti fisicamente”.

Nella prima giornata del girone hanno battuto 4-0 il Mönchengladbach, in trasferta.
Hanno fatto la partita perfetta, nessuno se lo aspettava”.

Chi passerà il girone?
La Roma per prima e Wolfsberg secondo. Vorrei superassero i gironi la squadra del mio paese e quella del mio cuore”.

L’Europa League crede possa essere un obiettivo per la Roma di quest’anno?
Secondo me sì. Anno dopo anno questa competizione diventa sempre più importante, e potrebbe essere una buona occasione per vincere un trofeo”.

Chi potrebbe risolvere la gara giovedì a Graz?
Dzeko. Edin è una garanzia del gol”.

Giovedi sera a cosa o chi dovranno fare attenzione i giallorossi?
La loro forza è il gruppo. La Roma in questo inizio di stagione ha tanti impegni ravvicinati e deve tenere calma la testa, allenarsi bene e mantenere la concentrazione. Ha tutte le carte per fare bene sia in Austria, sia nelle altre partite del girone”.

Prima di salutarci, le capita di venire a Roma?
Sì, vengo sempre volentieri, ho molti amici nella Capitale e mi piace venire a vedere la Roma giocare”.

Quale zona della città preferisce? C’è un posto che consiglierebbe di visitare ad un suo amico?
Trigoria!!! E poi lo stadio Olimpico! Certo Roma è bellissima ed è difficile individuare una sola zona o monumento. Trastevere, Testaccio, il centro… ma nel mio cuore rimane il centro Sportivo di Trigoria e lo stadio. Lì ho passato due anni bellissimi!”.

 


Conferenza Stampa Fonseca: "Partita difficile, ma scenderemo in campo per vincere". Fazio: "Vogliamo vincere l'Europa League"

Paulo Fonseca e Federico Fazio, tecnico e difensore della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Wolfsberger:

PAROLE FONSECA

Che tipo di partita si aspetta domani contro un avversario “a sorpresa” dopo la vittoria in Germania?
"Buonasera, ovviamente ci aspettiamo una partita difficile contro un avversario che ha vinto 4-0 all’esordio con il Borussia Monchengladbach. Una squadra di qualità, ho avuto modo di vedere la partita, il risultato riflette il valore di questa squadra, aggressiva in fase difensiva e pericolosa nel contropiede".

Kolarov e Dzeko non hanno mai riposato, possono partire dalla panchina e c’è la possibilità di vedere Kalinic?
"Non vi rivelerò se giocheranno o meno, lo vedrete domani. Anche loro hanno bisogno di tirare il fiato, hanno giocato tutte le partite".

Le assenze di Pellegrini e Mkhitaryan in qualche modo la costringono a delle scelte obbligate. Se la Roma domani riuscisse a vincere ipotecherebbe la vittoria nel girone?
"Come ho sempre detto quello che conta per noi è la prossima partita, scenderemo in campo con l’ambizione di vincere come facciamo in ogni gara. Per le assenze di Pellegrini e Mkhitaryan ci sono altri giocatori che godono della mia completa fiducia e so che faranno un’ottima partita".

A Lecce era sembrato da subito che Pellegrini avesse un infortunio di un certo tipo, mentre sembrava più ottimista su Mkhitaryan che invece sarà fermo per 3 settimane. Si portava già questo problema fisico da tempo?
"Per quanto riguarda Mkhitaryan già lamentava un fastidio all’adduttore. Con questa intensità e partite ravvicinate era normale che avvertisse qualche fastidio, lo avevamo fermato contro l’Atalanta per farlo riposare, ma è un normale risentimento".

Kalinic è arrivato al punto di poter giocare dopo un mese di allenamenti con la squadra e anche Zappacosta può giocare?
"Mi volete costringere a rivelarmi la formazione (ride, ndr). Farò una concessione, sia Kolarov che Dzeko hanno bisogno di tirare il fiato. Kalinic inizierà la partita e sta bene dal punto di vista fisico. Zappacosta invece non è ancora in grado di sostenere una partita intera".

Vedendo questa squadra giocare a Monchengladbach sembra che fisicamente dà molto, come l’Atalanta. Domani sarà un’altra prova dura e fisica per la Roma, la formazione e il tipo di gioco di domani rifletteranno questo aspetto?
"È curioso quello che mi chiede perché qualche giorno fa mi avevano detto “Mister giochiamo contro l’Atalanta d’Austria”. Anche questa è una squadra fisicamente forte e aggressiva nei duelli, ma non gioca uomo contro uomo a tutto campo, è una squadra reattiva e pressa quando perde palla, presente nei duelli fisici".

Avete visto già il Wolfsberger live?
"No, ma oggigiorno esiste una tale gamma di strumenti che non è necessario vederle live".

Smalling è rientrato dopo un infortunio e ha giocato due partite molto buone. A che percentuale è adesso? Vuole creare una coppia fissa o li alternerà, avendo 4 soluzioni?
"La questione dei difensori centrali è simile a quella dei centrocampisti, ma io non ragiono in termini di coppie fisse ma partita per partita, chi è nelle condizioni migliori. Smalling ha giocato le sue prime due partite e si è mostrato già a buon livello ma può migliorare nel posizionamento sulla linea difensiva che gli permetterebbe di giocare ancora meglio".

Vi ha aiutato la prestazione del Wolfsberger a Monchengladbach per non farvi sottovalutare la partita domani?
"Abbiamo visto diverse partite come facciamo abitualmente e abbiamo preparato la nostra strategia in funzione di quello che abbiamo visto. Sono rimasto sorpreso positivamente, il Wolfsberger è stato sottovalutato ma ha dimostrato di essere forte soprattutto in questa vittoria di misura sul Monchengladbach".

PAROLE FAZIO

Noi italiani di solito snobbiamo l’Europa League, sembra che esista solo la Champions. Tu l’hai giocata e anche vinta, anche per te adesso scendere all’EL è un passo in meno? E giocare di giovedì da fastidio al campionato?
"No, pure in Inghilterra era un po’ così per l’Europa League, ma noi non la sottovalutiamo perché vogliamo vincerla. È una bella competizione che ti da l’accesso alla Champions League, ci sono belle squadre e dobbiamo vincere partita per partita".

Da quando sei arrivato a Roma hai avuto quasi sempre allenatori che praticano un calcio offensivo. Cosa ha portato Fonseca in queste settimane per rendervi più sicuri in difesa?
"A me è sempre piaciuto giocare un calcio offensivo. Siamo una squadra più compatta che sta creando un’identità, vogliamo vincere ogni partita e ogni competizione e per questo è importante pensare partita per partita e vincere domani".

Hai giocato tanti anni con Manolas, come cambia il modo di giocare con i nuovi arrivati Smalling e Mancini? Cambia il modo di stare in campo con l’uno o con l’altro e rispetto a prima?
"Giochiamo come squadra, non cambia se giochiamo con uno o un altro compagno. Dobbiamo difendere e attaccare, tutti gli 11 che sono in campo e per questo non cambia a seconda di chi ho accanto".

A volte chi vede le partite non può vedere cosa c’è dietro il rendimento di un giocatore. Quest’anno sembri più sereno rispetto all’anno scorso, che cosa non andava?
"L’anno scorso tutta la squadra ha fatto fatica e non è andata bene come volevamo, tutti abbiamo fatto fatica, non soltanto io. Penso che questo per fortuna quest’anno non sta succedendo, vedo una squadra diversa dall’anno scorso e si respira un’aria diversa".


Si è spento Giorgio Squinzi, proprietario del Sassuolo

Dopo una lunga malattia si è spento Giorgio Squindi, proprietario del Sassuolo. L'imprenditore fondatore della Mapei, ed anche presidente di Confinsdustria, viveva a Milano ed aveva 76 anni.
Con lui alla guida, il Sassuolo è riuscito a scalare i campionati italiani arrivando in Serie A e partecipando ad un'edizione dell'Europa League. Oltre ad aver permesso al club di crescere sotto il profilo della notorietà e delle strutture.


Conferenza Stampa Struber: "Non temo nulla della Roma, ma la rispetto molto". Liendl: "Faremo del nostro meglio per vincere"

Gerhard Struber e Michael Liendl, tecnico e trequartista del Wolfsberger, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

PAROLE STRUBER

Cosa si aspetta dalla gara di domani?
"Domani vorremmo giocare come con il Borussia Monchengladbach. Sarà una sfida particolare, i giocatori stanno bene e abbiamo un grande compito. C’è anche molta gioia e una grande autostima".

Come stanno i giocatori?
"Non ci sono infortunati, stanno tutti bene".

Cosa teme di più della Roma?
"Non temo nulla, non vedo l’ora di giocare ma siamo in fiducia e siamo contenti di giocare domani. Abbiamo molto rispetto comunque per la Roma".

Cambia la testa dopo la prima di gara del girone?
"Sarà importante avere un programma, un’idea per domani. I calciatori stanno bene, abbiamo mostrato l’impossibile nel primo match e abbiamo acquisito autostima".

Sentite responsabilità per questo impegno contro la Roma?
"Non solo, ma anche per la Roma. Domani dimostreremo che siamo professionisti abbastanza per avere autostima e per fare di tutto".

Domani sarete ancora così dominanti ed efficienti?
"Ci saranno anche domani. La chiave della prestazione sarà l’efficienza".

Qual è la differenza tra il campionato e giocare competizioni come queste?
"C’è differenza nei confronti del campionato. Rispettiamo molto Edin Dzeko, non è cosa da ogni giorno giocare contro la Roma".

Avete studiato la Roma?
"Mi auguro che ci siano tanti spettatori. Ho visto la Roma l’ultima volta nel 2018 contro il Milan. L’ho osservata bene e ho visto il loro stile di gioco e sono preparato".

Cosa deve aspettarsi la Roma domani?
"Vorremmo fare in modo che loro non possano sviluppare bene il proprio gioco".

PAROLE LIENDL

Per te sarà quasi come giocare in casa essendo di Graz..
"Sarà una gioia giocare qui anche se avremmo preferito giocare nel nostro stadio. Sarà un vantaggio perché tutti i miei amici e la mia famiglia potranno esserci. Questa sarà una sfida importante, la Roma è un club importante, un grande nome, faremo del nostro meglio per vincere".

Cambia la testa dopo la prima di gara del girone?
"Abbiamo mostrato di saper vincere, l’autostima è cresciuta e sappiamo di potercela fare".

Qual è la differenza tra Klagenfurt e Graz? Come è stato allenarsi qui?
"Differente fare le cose qua. Qua è tutto più grande. Ora per noi non fa differenza per la prestazione. La differenza sta anche nell’esperienza che abbiamo fatto, siamo in Europa League. C’è molta più gente che ci segue, c’è più interesse".


Wolfsberger-Roma - precedenti, statistiche e curiosità

INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – Domani la Roma sarà impegnata in Austria contro il Wolfsberger, per il secondo match del Girone J di Europa League.
Paulo Fonseca, in conferenza stampa, si aspetta un Wolfsberger molto aggressivo che pressa a tutto campo ed è abile a colpire in contropiede. Nonostante le assenze di Pellegrini e Mkhitaryan il tecnico giallorossa ha piena fiducia nei suoi giocatori e vuole che tutti scendano in campo con l’obiettivo di vincere. Non sarà del match Dzeko, che verrà sostituito da Kalinic. Una partita preparata meticolosamente da Fonseca, che non sottovaluta l’avversario. Insieme al mister ha parlato anche il difensore Fazio, che non nasconde le ambizione della Roma di vincere la competizione. Una vittoria dell’Europa League che oltre al prestigio darà anche l’accesso diretto alla prossima Champions League. Ma per vincere il torneo si dovrà, in primis, vincere domani e poi pensare partita per partita.
In casa Wolfsberger, in conferenza stampa, hanno parlato il tecnico Struber ed il giocatore Liendl. Per Struber i suoi ragazzi hanno acquistato fiducia dopo la vittoria contro il Borussia Monchengladbach e domani vuole vedere una partita simile a quella contro i tedeschi. Il tecnico degli austriaci rispetta molto la Roma, ma non la teme; anche se vuole che i suoi le impediscano di fare il suo gioco. Per Liendl, trequartista del Wolfsberger, l’obiettivo è quello di non sfigurare contro una grande come la Roma, ma fare di tutto per vincere.

I PRECEDENTI – Roma e Wolfsberger non si sono mai affrontate in carriera, con il match di domani che sarà un inedito.
Contro squadre austriache la Roma ha ottenuto tre successi ed un pareggio in quattro precedenti, vincendo sempre in Austria con quattro reti all’attivo.
Mai un precedente tra il Wolfsberger e formazioni italiane.
Sarà una primissima volta anche per Fonseca e Struber contro, rispettivamente, Wolfsberger e Roma.
L’arbitro del match sarà il portoghese Tiago Bruno Lopes Martins, che non ha mai diretto nessuna delle due squadre.

LE STATISTICHE – Roma e Wolfsberger sono entrambe prime nel Girone J con la stessa differenza reti. Infatti entrambe hanno vinto con il risultato di 4-0 contro le rispettive avversarie.

Un match che vede la Roma favorita sulla carta, ma il Wolfsberger non va assolutamente sottovalutato. Con la vittoria a sorpresa contro il Borussia Monchengladbach, gli austriaci hanno stupito tutto e vogliono continuare a farlo. Sarà solo il secondo match del girone, ma è già importante per definire gli equilibri del raggruppamento.


Pellegrini, lo stop sarà lungo ma il ruolo non è scoperto

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Chiamasi sfortuna. Perché: proprio ora, proprio quando non te l'aspetti e proprio mentre tutto procedeva nel giusto verso. Ecco che all'acciacco si aggiunge il botto, quindi la rabbia per non essersi fermato prima: Lorenzo Pellegrini - a Lecce - ha riportato una frattura del quinto metatarso e oggi dovrà essere operato (osteosintesi, il termine tecnico). Dopo l'operazione, verrà ipotizzato - più o meno - il tempo di recupero. Se guardiamo i precedenti, Neymar su tutti, parliamo di almeno due mesi.

MINIMO DUE MESI - Un bel problema per Fonseca, che aveva trovato il suo trequartista ideale, il titolare del ruolo. E lui, tra l'altro, non aveva mancato l'appuntamento e quella maglia l'aveva conquistata definitivamente (4 assist). Aveva la fascite plantare e il colpo al piede, durante la partita con il Lecce, non lo aveva sentito (era stato sottoposto a una serie di anti dolorifici), continuandoci a giocare sopra. Sarebbe stato meglio evitargli lo sforzo, ma ora il problema è come sostituirlo, già dalla sfida di giovedì in Europa League contro il Wolfsberg. Le soluzioni, a dire il vero, non mancano: Pastore è una di queste, specie se lo consideriamo per la Coppa. L'argentino è stato considerato poco in campionato, mentre nella prima di Europa League ha giocato titolare. Chi potrebbe avere più spazio è Zaniolo, come del resto fu per lo stesso Pellegrini, lo scorso anno, quando si è infortunato Pastore. Zaniolo potrebbe essere il titolare a trequarti, in attesa del rientro di Lorenzo, che adesso per un mese (gli verrà inserita una vite per la calcificazione dell'osso) dovrà stare fermo/bloccato e soltanto in seguito comincerà la fase di recupero, che lo riporterà in campo.

DA GIOVEDÌ - Giovedì in Austria le scelte sembrano scontate, perché non è a completa disposizione Mkhitaryan, pure lui uscito malconcio dalla sfida di Lecce (problema all'inguine). Quindi, Zaniolo servirà sulla fascia, ecco perché in rampa, come vice Pellegrini, c'è Pastore. Kluivert confermato sulla fascia, vedremo se a destra (come a Lecce) o a sinistra (come nella sfida con il Basaksehir). In futuro, un altro che Fonseca prenderà in considerazione come alternativa a Pellegrini è proprio Mkhitaryan. Che, come noto, ama giocare in quella posizione. Per la cronaca, va aggiunto Cristante. Fonseca lo preferisce a centrocampo, al fianco di Veretout(che tra l'altro a Lecce ha chiuso da trequartista...), ma come noto nell'Atalanta ha disputato una stagione intera nella posizione di trequartista, ed è proprio in quell'annata si è messo in evidenza, tanto da farsi acquistare dalla Roma. Questa, un'ipotesi quasi da considerare d'emergenza, perché Fonseca in quella posizione vede meglio un giocatore dai piedi buoni, uno più vicino all'attaccante che non a un centrocampista. E Cristante è l'esatto contrario. Pellegrini, in questo senso, invece è unico. E ora ha un piede rotto.


Roma, l'incasso è dimezzato

IL MESSAGGERO - TRANI - È anche questione di interpreti e, in questo senso, l'impatto di Smalling, rinforzo piazzato al centro del settore più discusso della Roma, è stato sicuramente decisivo per la fase difensiva. Ma bisogna pure evidenziare come gli altri reparti abbiano cominciato a lavorare in funzione della linea arretrata, rendendola meno vulnerabile. Il 1° clean sheet in campionato, domenica pomeriggio allo stadio Via del Mare, dà ragione a Fonseca che, dopo il pari pericoloso nel derby, ha studiato qualche aggiustamento per limitare i pericoli e soprattutto incassare meno gol.

DOPPIA COPPIA - Il portoghese, comunque, non ha ancora scelto il tandem di riferimento. Mancini e Smalling gli sono piaciuti contro il Lecce. E, anche se la formazione di Liverani in attacco ha pagato l'assenza di Lapadula e Farias, i due nuovi hanno dato garanzie. Si è visto già il giusto affiatamento, nonostante fosse la loro prima volta insieme. , quindi, sa di non avere più il posto assicurato, come è successo fino allo sbarco di Smalling a Trigoria. La Roma, nelle 7 partite stagionali, solo un'altra volta è riuscita a chiudere il match senza prendere reti: contro il Baseksehir all'Olimpico. In quella partita, il risultato è stato doppio: oltre a Pau Lopez imbattuto, pure lo scarto fin qui più largo: 4-0. I difensori schierati in mezzo, però, non sono stati gli stessi del secondo clean sheet: in Europa League, titolari  (il centrale più utilizzato dall'inizio: 6 partite su 7) e Jesus. Questo sta a significare che il rendimento dei singoli dipende anche dal comportamento di squadra. Sul quale l'allenatore sta lavorando quotidianamente per arrivare all'equilibrio che, nella nostra serie A, fa da sempre la differenza in classifica. Il tiro a bersaglio della Lazio (4 legni colpiti), lo scorso 1° settembre, ha spinto Fonseca a intervenire sul . Più di un accorgimento, a cominciare dalle posizioni in campo, per trovare la compattezza e, ancora di più, la solidità: 1) baricentro più basso; 2) pressing meno esasperato; 3) un terzino bloccato; 4) esterni alti allineati ai centroampista n fase di non possesso palla; 5) un mediano a far da scudo ai centrali difensivi.

CORREZIONE IN CORSA - La virata, insomma, dopo il derby. Che si vede in partita: la Roma, da 5 match, non incassa gol fino all'intervallo. Conta, in questo caso, l'aspetto mentale. Perché, nel primo tempo, i giocatori di solito sono più brillanti e di conseguenza riescono a essere più attenti. La testa, dunque, per la concentrazione. Che rende più affidabile l'assetto. I giallorossi, per la verità, hanno ultimamente perso un po' di efficacia. Ma proprio per rischiare di meno. Quando attaccano ecco il 3-2-2-3. Il tridente, da destra, è composto da Kluivert,  e Kolarov. Dietro di loro, il doppio trequartista: Pellegrini e Mkhitaryan. Ma quando si difendono, il passaggio al 4-4-2 (o addirittura al 4-1-4-1) è automatico. Kolarov torna a fare il terzino, Kluivert si sacrifica a destra. Poi, a seconda delle azioni, Mhikitaryan chiude a sinistra o si affianca a . E Veretout si allarga sulla fascia quando Mkhitaryan non rientra. A Cristante o Diawara tocca fare un passo indietro per schermare la linea a quattro. Mosse che hanno dimezzato il numero delle reti subite: 4 nelle prime 2 gare, 5 nelle altre 5 (media per ogni match, da 2 a 1). E con 2 clean sheet.


Chris, a tavola con Lukaku: «Ha le mie ricette vegane»

IL MESSAGGERO - CARINA - Non passa inosservato. Testimonial di campagne animaliste e finanziatore di Football Beyond Borders, associazione benefica che aiuta i giovani disagiati del Regno Unito, Chris Smalling è un sostenitore della dieta vegana: «La cosa che mi ha spinto a diventare vegano - ha spiegato alla BBC per il documentario Football Going Vegan - è il benessere degli animali. Ho visto documentari, letto libri e scoperto tante cose. Mia moglie non si aspettava che ce la facessi». Chris poi rivela: «All’interno di uno spogliatoio le battute ci sono, è normale. Ma poi sono in tanti che ascoltano il mio percorso. Uno in particolare? Lukaku ma anche Lindelof. Gli ho mandato tante ricette che facciamo a casa».

Svolta vegana che prende sempre più piede: «Una volta a mensa l’opzione vegana non c’era o se esisteva era regalata in un angolo della lavagna. Ora è diverso, molti la scelgano». Anche il colosso della Disney negli Usa s’è ormai adeguato. Il Parco di Orlando è pronto a offrire 400 nuove opzioni alimentari a base vegetale mentre nei parchi di Parigi e Hong Kong è possibile scegliere menù senza carne.


Totti, nuovo debutto da calciatore per beneficenza

IL MESSAGGERO - Francesco Totti inaugura il campionato amatoriale della Lega Calcio a 8 (16 squadre match andata e ritorno) con la sfida tra la Totti Sporting Club e l’Atletico Winspeare (vinta 4-2 dalla squadra del Capitano) che si è disputata presso il centro sportivo alla Longarina. In squadra con Francesco i suoi colleghi che hanno militato nella Roma: da Vucinic a Taddei passando per Candela, Pizarro e Tonetto unico convocato degli ex dal tecnico Cancellieri: «Mi hanno chiamato perché gli mancava uno (ride ndc). Se ce la faccio? Mica devo correre io, ma deve correre il pallone. Sono 30 anni che corre. È un’esperienza piacevole perché gioco con tutti gli amici, è un ritrovo settimanale. Pellegrini? Gli manderò in privato il mio in bocca al lupo», ha detto Totti poco prima del calcio d’inizio.

Tornare in campo per beneficenza (la Lega sostiene la Fondazione Bambino Gesù) è una delle tanti attività da quando Francesco ha dato addio alla Roma, nei progetti c’è anche l’idea di scovare giovani calciatori (e allenatori) di talento da affiancare nella crescita e proporre a grandi club europei. E poi la passione per la tv che lo ha accompagnato sin da quando era sui campi di calcio della Serie A: in questi giorni è impegnato nelle riprese di “Celebrity Hunted” un reality che andrà in onda su Amazon in cui i partecipanti dovranno sfuggire a dei cacciatori che vorranno catturali. A loro disposizione solo una carta di credito non illimitata. Curiosità: negli ultimi giorni Francesco stava girando a Genova, ma per le strade di Roma si aggirava un suo sosia. È ovvio che il calcio resta la grande passione dell’ex numero 10 che ha intenzione di coltivarla a livello imprenditoriale. Scartata l’ipotesi di diventare allenatore o dirigente della Nazionale italiana di calcio: nei prossimi giorni volerà in Argentina dove sarà ospite di Nicolas Burdisso direttore sportivo del Boca Juniors e di Daniele De Rossi.