Lecce-Roma, arbitra Abisso. Due precedenti entrambi vincenti col fischietto siciliano e Dzeko sempre in gol
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Rosario Abisso, della sezione di Palermo, ad arbitrare il match di oggi pomeriggio tra Lecce e Roma. Il direttore di gara sarà affiancato dagli assistenti Di Iorio e Bresmes, il quarto uomo sarà Baroni e in cabina Var ci saranno Guida e Fiorito. Allo Stadio Via del Mare i giallorossi affronteranno la loro seconda trasferta stagionale dopo la debacle interna contro l'Atalanta dello scorso mercoledì.
I PRECEDENTI - Due soli incroci tra il fischietto siciliano e i giallorossi. Abisso ha diretto Roma-SPAL di due stagioni fa, quando gli uomini di Di Francesco conquistarono la vittoria per 3-1. Le reti giallorosse portano la firma di Dzeko, Strootman e Pellegrini. Da sottolineare il rosso a Felipe, assegnato dopo pochi minuti di gioco in seguito all’intervento del VAR; il direttore di gara aveva optato per il cartellino giallo, in seguito al contrasto con Dzeko al limite dell’area di rigore, decisione poi rettificata col rosso dopo l’on field review. L'ultimo incrocio, sempre in un friday night come con gli estensi, risale allo scorso febbraio, il 3-0 esterno rifilato al Chievo Verona. Il successo porta la firma di El Shaarawy, Dzeko e Kolarov.
Per il Lecce, invece, sarà la prima direzione in Serie A con Abisso. I salentini avevano già incontrato il fischietto palermitano in Lega Pro - attuale Serie C - in due occasioni ed in entrambe ne sono usciti sconfitti.
Roma: formazione ancora parziale
IL MESSAGGERO - TRANI - L'identità della Roma, dopo il ko interno contro l'Atalanta, è tornata al centro del dibattito a Trigoria. Nessun allarme, ma massima attenzione al lavoro quotidiano in vista del viaggio in Salento: domani in calendario il match contro il Lecce di Liverani. Fonseca non ha intenzione di perdere altri punti in classifica e si prepara a ripartire dal suo stile di gioco e dal quel 4-2-3-1 che, aggiornato dopo le prime 2 giornate di campionato, è stato incautamente abbandonato durante la preparazione della sfida con Gasperini, al punto di essere poi sostituito dal 5-3-2-1. In meno di un quarto d'ora, la virata che, per quanto ipotizzata, non ti aspetti. E che ancora fa discutere, dentro e fuori lo spogliatio giallorosso.
SOLITA CINQUINA - Il portoghese, insomma, è pronto a insistere sul sistema di gioco preferito. E sul turnover quasi obbligato che, anche per qualche infortunio di troppo, lo ha spesso costretto ad alternare gli interpreti da una gara all'altra. Gli impegni ravvicinati consigliano comunque la rotazione, ma l'allenatore avrebbe preferito limitarla, cioè evitando di esagerare, come ha fatto nelle altre esperienze avute prima di sbarcare nella Capitale. Fin qui ha utilizzato addirittura 21 giocatori. Solo in 5, però, sono sempre partiti dall'inizio: Pau Lopez e Kolarov (gli unici mai sostituiti), Fazio, Cristante e Dzeko. Numericamente il dato è da approfondire: la formazione base è come se non esistesse, perché appena 4 sono stati i giocatori di movimento confermati in ogni gara. Questo sta a significare che gli altri 6 sono saliti e scesi dalla giostra. Ma cambiare, soprattutto quando c'è un nuovo tecnico in panchina, non aiuta nella fase di assemblaggio.
VERSO LA QUADRA - La Roma, dunque, cerca ancora la sua fisionomia. Fondamentale per essere e sentirsi squadra. Fonseca non vuole alibi, ma di sicuro qualche situazione non lo ha agevolato in avvio di stagione. Basta andare a vedere quanto lento è stato l'inserimento dei rinforzi acquistati nell'ultimo mercato: Spinazzola si è appena infortunato per la seconda volta e adesso in contemporanea con Zappacosta, Veretout è stato indisponibile fino alla terza giornata, Mkhitaryan ha iniziato a lavorare con i nuovi compagni da appena quindici giorni, Smalling si è subito fermato e Kalinic è arrivato a Trigoria senza aver fatto la preparazione estiva. Solo Pau Lopez, Mancini, nonostante il turno di squalifica preso per l'espulsione a Bologna, e Diawara sono sempre stati in gruppo. In più hanno pesato gli stop di Perotti e Under, considerati in partenza titolari dall'allenatore. Che, pur non avendo la rosa al completo, è chiamato a fare qualche scelta definitiva. Soprattutto per dare un senso al suo metodo. I titolari non possono essere appena 5, cioè meno di mezza formazione.
VALUTAZIONE IN CORSO - In attesa di qualche recupero, Florenzi, Smalling (o Mancini), Vertetout, Pellegrini e Kluivert (5 match consecutivi dal primo minuto) avranno spazio accanto ai 5 fin qui utilizzati. Balla una maglia, ancora da assegnare: Mkhitaryan, anche per l'esperienza, è davanti a Zaniolo. Ma, insieme con i singoli, va deciso l'atteggiamento giusto con cui presentarsi in partita. Oltre all'equilibrio, conta il baricentro. Basso sia nel derby che contro l'Atalanta. La Roma in difesa, ma comunque vulnerabile: chance e tre gol degli avversari. E senza efficacia: 1 gol, su rigore, nelle 2 partite.
Veretout, Diawara e Mkhitaryan: quei rinforzi sono da aspettare
IL MESSAGGERO - CARINA - La premessa è d'obbligo: sono trascorse appena 5 giornate e l'analisi non può essere che parziale. Tuttavia il campionato non aspetta e affermare che ci si poteva attendere qualcosa in più dai nuovi acquisti estivi (costati al club 88 milioni nell'immediato, ai quali vanno sommati i 29 derivanti dagli obblighi di riscatto: il totale fa 117), non è lesa maestà. Chi per sfortuna (Zappacosta subito out) o per fragilità fisica (Spinazzola ko nelle prime due giornate e ora di nuovo ai box: escluse ieri lesioni muscolari); altri alternando buone prestazioni ad errori gravi (Veretout, Pau Lopez e Mancini); taluni partendo di slancio e poi eclissandosi (Mkhitaryan); chi in ritardo nella condizione fisica (Kalinic) o a livello tecnico-tattico (Diawara) per finire con l'oggetto misterioso Cetin, il mercato furbo' di Petrachi deve ancora sbocciare. Dalla lista rimane fuori Smalling. Il migliore - insieme a Spinazzola - nella prima ora contro l'Atalanta, ha lasciato intravedere cosa può dare al reparto a livello di dinamicità (13 palle recuperate), tackle e forza fisica. Anche se non si può però nascondere che mercoledì quando è entrato Zapata, è iniziata un'altra partita. Soprattutto per lui. E se il colombiano è stato decisivo - con gol (dove l'inglese chiude in ritardo) palo e assist a Hateboer (non sfruttato) - inevitabilmente la prova del difensore va rivista.
INSERIMENTO DA COMPLETARE - Fonseca aspetta con ansia che i rinforzi estivi completino il loro inserimento e inizino a incidere con maggiore continuità. In primis per avere maggiori possibilità di cambiare la gara in corsa ma anche per far rifiatare alcuni elementi (su tutti Dzeko). Per nome e curriculum, a Lecce si attende il riscatto di Mkhitaryan. L'armeno, pur prendendosi molte pause, aveva fatto sognare con il debutto con gol contro il Sassuolo. Poi sono seguiti la panchina con il Basaksehir, la prova anonima di Bologna e i 25 minuti finali contro l'Atalanta. L'attesa nei suoi confronti va di pari passo con il valore del calciatore. L'ex Arsenal non è uno qualunque. Nel suo paese è una sorta di eroe nazionale (a tal punto che mercoledì all'Olimpico s'è mobilitato per vederlo anche il Presidente della Repubblica armena, Armen Sarkissian) e certamente va considerato tra i più importanti calciatori dell'est europeo di questo secolo. Anche lui deve trovare brillantezza fisica perché a livello tecnico basta rileggere il giudizio di Klopp: «Possiede un'incredibile combinazione di velocità e tecnica. Sono pochi quelli per cui puoi dire la stessa cosa». Capitolo Veretout: il francese s'è confermato un'ottima mezzala ma al netto dello strappo' vincente con i rossoblù, viene gravato di compiti in copertura che limitano la sua qualità migliore, ossia saper verticalizzare. Postilla su Kalinic: in tre gare, ha fallito altrettante conclusioni a tu per tu con i portieri avversari (2 col Basaksehir e una contro l'Atalanta). Arriveranno di certo tempi migliori, magari già a Lecce.
Pellegrini si ferma. Sollievo Spinazzola: niente lesione
IL TEMPO - BIAFORA - La risonanza a cui si è sottoposto ieri Spinazzola avrà fatto sicuramente tirare un sospiro di sollievo a Fonseca. Gli esami per controllare il flessore della coscia hanno infatti escluso lesioni muscolari per l’esterno, che soffre per l’infiammazione di una vecchia cicatrice, un dolore che lo aveva costretto al cambio con l’Atalanta. Spinazzola si è limitato a svolgere un allenamento individuale e probabilmente sarà costretto a saltare la trasferta di Lecce per evitare qualsiasi rischio di aggravare la situazione. L’obiettivo è quello di tornare pienamente a disposizione già per l’impegno con il Wolfsberg, dove potrebbe far rifiatare Kolarov, che tra la Roma e la Serbia non ha saltato neanche un minuto dall’inizio della stagione. Da tenere d’occhio anche le condizioni di Pellegrini (“Non ho mai parlato con Totti di indossare la 10 della Roma”), che da sta convivendo con una fascite plantare e non ha lavorato con il resto del gruppo. Si va anche per lui verso un turno di riposo, con Zaniolo pronto a tornare nel ruolo di trequartista.
Roma Dzeko-dipendente. Fonseca cerca altri gol
IL TEMPO - AUSTINI - Dzeko-dipendenti. Troppo. La Roma si tiene strettissima il bosniaco confermato in estate con tanto di rinnovo, ma ha bisogno di tanto altro. A cominciare da una spalla del bosniaco in fase realizzativa. Nelle prime sei partite ufficiali il bomber romanista ha segnato quattro gol, tre li ha realizzati Kolarov su calcio da fermo, due i timbri di Kluivert mentre una volta a testa hanno esultato Mkhitaryan, Zaniolo, Cristante e Under. Ma serve qualcosa in più. Dall'addio di Salah in attacco non c'è più un partner fisso di Edin, tantomeno un sostituto che possa consentirgli di rifiatare. Perché Dzeko non può giocare sempre al massimo e già con l'Atalanta si sono viste le inevitabili conseguenze fisiche di un impiego senza soste: il numero 9 romanista ha faticato nel duello con Kjaer ed è venuta meno la principale arma di Fonseca per «saltare» il pressing e la marcatura a uomo di Gasperini. Domani a Lecce tocca ancora a Dzeko - un turno di stop si può immaginare giovedì in Europa League col Wolfsberger - che attorno a lui troverà un reparto probabilmente rivoluzionato rispetto alla infrasettimanale dell'Olimpico: a destra si dovrebbe rivedere Kluivert, sulla corsia opposta Mkhitaryan mentre stavolta Zaniolo sembra destinato al ruolo di trequartista centrale, visto che Pellegrini non sta benissimo. A meno che Fonseca non voglia ridare fiducia a Pastore, zero minuti giocati negli ultimi due match, ci si aspetta molto soprattutto dall'armeno, l'acquisto last-minute che ha infiammato i tifosi e regalato un esordio da applausi col Sassuolo. Poi tra Bologna e Atalanta Mkhitaryan ha deluso, è sembrato poco ispirato e senza brillantezza fisica. Nulla di preoccupante, ma Fonseca ora gli chiede di diventare un leader tecnico della Roma. Anche perché la concorrenza non manca. La gestione di Zaniolo si basa su altri principi, il tecnico l'ha tenuto fuori inizialmente con il Sassuolo perché non era contento dei suoi allenamenti nei giorni precedenti a quella sfida. Un segnale forte da dare al singolo ragazzo e al gruppo, per ottenere subito risposte dal punto di vista caratteriale.
Lecce sarà il primo test dopo una sconfitta, un'occasione per cancellare subito la elusione post Atalanta ma pure un esame di personalità, con la pressione tutta sulle spalle della Roma. Passare da un eccesso all'altro è la prassi da queste parti e un risultato diverso dalla vittoria aprirebbe di fatto i primi veri processi. Fonseca aspetta la rifinitura di oggi per le scelte definitive, oltre a Dzeko qualcuno come Fazio, Kolarov e Cristanste avrebbe bisogno di rifiatare ma non è detto che accada in Puglia. Se Smalling si mostrerà pronto per la seconda partita in quattro giorni Mancini si candida a giocare al suo fianco, mentre Diawara chiede spazio in mediana: più probabile che lo avrà in coppa giovedì con Spinazzola e Zappacosta ai box straordinari in vista per Florenzie Kolarov sulle fasce, mentre Kalinic non sembra ancora pronto per sostituire Dzeko dal 1°. Prima o poi dovrà farlo, servono anche i suoi gol. È non gli servirà sforzarsi chissà quanto per segnare più di Schick.
Tweet al veleno tra i giallorossi e la Lega di A
IL TEMPO - Botta e risposta tra Roma e Lega di A sulla questione razzismo. Dopo aver «daspato» a vita un tifoso per insulti rivolti su Instagram a Juan Jesus e incassato i complimenti delle istituzioni - dal premier Conte a Renzi fino a Gravina - la società gialiorossa ieri ha pubblicato su Twitter un post provocatorio. «State davvero pensando di affrontare seriamente il problema?». Altrettanto sferzante la risposta della Lega. «Siamo tutti dalla stessa parte e stiamo costruendo la squadra contro il razzismo. Aspettiamo con ansia da tre settimane il nome del vostro Ambassador!». Il riferimento è all’iniziativa che vedrà coinvolto un giocatore per club da inserire in un team di ambasciatori anti-razzismo. In serata l'Ad della Lega di A ha smorzato i toni. «La battaglia contro Il razzismo ci vede in prima linea - dice Luigi De Siervo - nei prossimi giorni presenteremo un progetto concreto insieme alle Forze dell'Ordine e a un grande partner internazionale per contrastare qualsiasi forma di discriminazione. Il calcio deve liberarsi una volta per tutte da queste problematiche. In questo senso ho molto apprezzato l'azione della Roma». Intanto arriva la squalifica (con sospensione della pena) della Curva Nord del Brescia dopo i cori a Pjanic. Poi due turni al centrale del Napoli Koulibaly perill rosso contro il Cagliari e uno a Reina (Milan) e Murilio (Samp).
Il Premier Conte si schiera con Jesus. A Lecce per ripartire
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Dopo la lodevole decisione della Roma di infliggere il daspo a vita a un tifoso che sul social aveva rivolto pesanti insulti razzisti a Juan Jesus, il difensore giallorosso è diventato improvvisamente un testimonial per la lotta all’inciviltà negli stadi e non solo. A tal punto da smuovere il premier Giuseppe Conte - tifosissimo della Roma - pronto a mostrare la propria solidarietà al ragazzo, «Chi ha insultato Juan Jesus non ha alcuna passione per lo sport, che stia fuori a vita dagli stadi». Immediato il ringraziamento del ragazzo su Instagram. «Sono battaglie di civiltà che dobbiamo vincere tutti insieme. Grazie per la solidarietà».
Ne prende atto, Fonseca, alle prese con la scelta della formazione migliore da schierare domani pomeriggio (ore 15) a Lecce, dopo la pesante sconfitta subita contro l'Atalanta (0-2). Il tecnico non avrà a disposizione Spinazzola tra i migliori nell'ultima gara - perché bloccato da un fastidio provocato da una vecchia cicatrice (sono escluse lesioni muscolari). «Non ci abbattiamo per una sconfitta - la carica di Fazio - lasciamocela subito alle spalle. Contro il Lecce sarà dura, farà molto caldo, dobbiamo vincere e avere fame di successi».
Ieri è stata il primo compleanno lontano dalla Roma per Francesco Totti. L'ex capitano giallorosso ha compiuto 43 anni e tra i tanti auguri arrivati, ci sono quelli di Lorenzo Pellegrini. «Per me è un amico - le parole del ragazzo a Dazn - posso contare su di lui, La maglia numero 10? Il 7 è già per me importante, perché era di Bruno Conti. Se Totti un giorno però me la desse, non potrei rifiutare, ma non so se accetterei. In ogni caso, non scambierei mai il rapporto che ho con Francesco, con quella maglia».
«Auguri Francesco!». Amici e tifosi scatenati
LA GAZZETTA DELLO SPORT - A qualcuno non è piaciuto il modo in cui è andato via dalla Roma. Ma ieri, che Francesco Totti festeggiava 43 anni, è stato tutto azzerato. Per chi tifa Roma il 27 settembre è “Natale”, il giorno in cui si fanno gli auguri al totem della storia giallorossa. Tantissimi, i messaggi. Sui social foto a migliaia. Immancabili gli auguri degli ex compagni. Florenzi gli ha scritto: «Auguri amico mio», Juan Jesus: «Auguri Leggenda». Francesco ieri ha festeggiato il 1° compleanno, da 30 anni, fuori da Trigoria. E ieri sera ha ringraziato tutto con un video: «È stato un giorno particolare e voi l’avete reso ancora più bello. Volevo ringraziarvi per i tanti messaggi che mi avete mandato, sono veramente orgoglioso e felice».
Borsino Roma: prende quota Smalling
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo la sconfitta interna con l’Atalanta, è logico che la cartina di tornasole delle ambizioni della Roma siano legate ai volti nuovi che hanno illuminato l’ultima campagna acquisti. Pau Lopez: in generale, lo spagnolo sta facendo abbastanza bene, anche perché dimostra (fin troppa) sicurezza con i piedi ed è assai stimato dai compagni. Spinazzola: due stop muscolari già avuti hanno logicamente limitato il suo impiego, e sembra essere stata una vera disdetta perché sia in precampionato che domenica contro l’Atalanta, pare essere una vera risorsa, discorso simile per Zappacosta, che in pratica – dopo i pochi minuti giocati contro il Genoa (in cui poteva anche segnare) – sarebbe stato chiamato ad essere protagonista nel derby quando un infortunio al polpaccio lo ha tolto di scena. Mancini invece è ancora alle prese con il nuovo ruolo nella difesa a 4. Chi invece alla prima uscita è subito piaciuto è stato .Vero, l’Atalanta ha sbancato l’Olimpico, ma il difensore inglese, all’esordio, ha computo parecchie cose buone, tenendo conto che era anche reduce da infortunio.
Pellegrini a rischio per il Lecce: «Champions? Serve tempo»
CORRIERE DELLA SERA - Lorenzo Pellegrini è a rischio per la trasferta di domani a Lecce perché il dolore al tallone con cui ha giocato le ultime partite non lo lascia in pace e, anzi, lo ha costretto a lavorare a parte. Lafascite plantare, per ora, è gestibile, ma è probabile che Fonseca risparmi il centrocampista per non aggravare la situazione. Al suo posto potrebbe giocare Zaniolo oppure Pastore. Intanto, però, Pellegrini ai microfoni di Dazn ha detto: «Il nostro unico obiettivo è tornare in Champions, ma ci serve tempo. La maglia numero 10? Totti è un amico, non scambierei mai il rapporto che abbiamo ora perla maglia con il suo numero. Se le cose vanno male so che posso contarci, basta mandargli un messaggio».
Lecce-Roma, i convocati di Liverani
Fabio Liverani, tecnico del Lecce, ha reso nota la lista dei convocati per il match di domani alle 15:00 contro la Roma, riportata dal sito ufficiale uslecce.it.
Portieri: Gabriel, Vigorito, Bieve
Difensori: Riccardi, Vera, Petriccione, Lucioni, Benzar, Rossettini, Meccariello, Rispoli
Centrocampisti: Mancosu, Falco, Shakov, Tabanelli, Gallo, Calderoni, Majer, Tachtsidis, Imbula
Attaccanti: La Mantia, Dubickas, Babacar, Lo Faso
Allenamento Roma, rifinitura pre-Lecce. Spinazzola in gruppo
La Roma, impegnata domani nel match in trasferta contro il Lecce, si è ritrovata a Trigoria per effettuare l'allenamento di rifinitura. Dopo un inizio in sala video, i giallorossi hanno effettuato lavoro sul campo. Lavoro a parte per i soliti Under, Perotti e Zappacosta. Spinazzola, dopo aver appreso di non aver riportato alcuna lesione, ha lavorato in gruppo.