Ranieri: "Io e i giocatori dobbiamo pensare solo alla Sampdoria e a fare il nostro lavoro"
Claudio Ranieri, allenatore della Samp, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del match contro la Roma terminato 0-0. Queste le sue parole:
RANIERI A SKY SPORT
"Abbiamo visto una squadra molto ben messa in campo. È contento?
Si dopo una settimana di allenamento dove abbiamo lavorato bene, contro una Roma chè è una buonissima squadra che gioca bene e tiene molto la palla. A noi quello che interessava oggi era non farli entrare centralmente, siamo stati bravi a farli andare sempre sugli esterni certo dovevamo ripartire meglio ma per essere la prima bene così."
Le tue squadre fanno sempre fatica a creare occasioni. Qui dove le troverai?
"Fatemi conoscere intanto tutti i giocatori e poi troveremo chi è preposto a far gol."
Ti va bene se ti chiamo “vecchia volpe”?
"Se mi chiamavi così a Firenze mi faceva piacere ma adesso no (ride, ndr)."
Oggi quando sei entrato in campo sembravi molto commosso
"Non mi sembra di essere stato commosso, mi sto rincoglionendo forse (ride, ndr)"
Bertolacci è stata la tua idea forte di oggi
"Si è vero gli ho detto gioca finché puoi poi ti cambio, ho optato per questo due di esperienza e gioventù e sono rimasto soddisfatto. Doveva giocare un po’ più avanti per supportare Quagliarella ma la Roma aveva troppi trequartisti che si infilavano dietro e quindi gli ho chiesto di stare più basso."
C’èra un clima teso...
"Ne ho passate tante ma per me è importante il campo, io e i giocatori dobbiamo pensare solo alla Sampdoria e a fare il nostro lavoro tutto il resto non ci deve interessare, chiaro che noi vorremmo la coesione di tutti ma anche oggi i tifosi ci hanno sostenuto sempre."
Veretout: "Giovedì ci sarà un’altra partita difficile, dobbiamo riposare e fare una prestazione migliore"
Jordan Veretout, centrocampista della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Sampdoria-Roma 0-0. Queste le sue parole:
VERETOUT IN ZONA MISTA
Una prestazione che lascia l’amaro in bocca, avete pareggiato con l’ultima in classifica…
Sì ma la Samp ha cambiato allenatore, sapevamo sarebbe stata una partita difficile e l’abbiamo visto sul campo. Sono una squadra aggressiva, dobbiamo fare molto meglio per vincere queste partite, continuare a lavorare. Giovedì sarà un’altra partita difficile, dobbiamo riposare e fare una prestazione migliore.
Sì siamo preoccupati. Non so per quanto tempo, ma spero sia per meno tempo possibile. Abbiamo perso Bryan presto, anche Niko (Kalinic, ndc) non so se si sia fatto male al ginocchio. È un periodo difficile per gli infortuni.
Cosa è mancato oggi?
Manca un po’ di iniziativa, giriamo bene la palla ma quando arriviamo sulle fasce dobbiamo portare più calciatori dentro l’area e serve anche più movimento per sorprendere i difensori avversari.
VERETOUT A ROMA TV
Cosa non è andato? Ritmo lento, molti errori, un peccato…
Dobbiamo fare meglio ma la Sampdoria ha cambiato allenatore e si vede sul campo che è una squadra più aggressiva e mette molto carattere e aggressività a centrocampo. Ma dobbiamo fare meglio perché il primo tempo è insufficiente, anche se il secondo tempo abbiamo fatto meglio. Dobbiamo fare meglio negli ultimi trenta metri. Abbiamo tenuto bene il pallone ma siamo stati insufficienti in area di rigore e anche i passaggi non li abbiamo fatti bene. Dobbiamo lavorare perché giovedì sarà una partita difficile e dobbiamo vincere.
La Roma era aggressiva a inizio stagione, ora mi sembra passiva…
Dobbiamo pressare meglio tutti insieme, lo abbiamo fatto bene nell’ultima partita. Oggi dovevamo metterci qualcosa di più, loro sono andati verso la nostra porta troppo facilmente. Quando abbiamo la palla dobbiamo fare più male.
Poco coraggio?
Abbiamo fatto molto bene in possesso ma dobbiamo prendere tutti più iniziativa per portare di più la palla in area. Noi centrocampisti dobbiamo calciare di più, oggi è stata insufficiente la prestazione per segnare.
VERETOUT A RAI SPORT
Pareggiare con l’ultima in classifica non è un segnale incoraggiante. Perché non siete riusciti a superare la Sampdoria e cosa c’è da perfezionare?
La Sampdoria ha cambiato l’allenatore e ho visto in campo una squadra aggressiva, ma dovevamo migliorare oggi, soprattutto negli ultimi 30 metri. Dobbiamo tirare maggiormente in porta perché abbiamo avuto solo un’occasione. Dobbiamo continuare a lavorare e dobbiamo riposare perché giovedì c’è una partita difficile.
VERETOUT A SKY SPORT
Una prestazione che lascia l’amaro in bocca, avete pareggiato con l’ultima in classifica…
Sì ma la Samp ha cambiato allenatore, sapevamo sarebbe stata una partita difficile e l’abbiamo visto sul campo. Sono una squadra aggressiva, dobbiamo fare molto meglio per vincere queste partite, continuare a lavorare. Giovedì sarà un’altra partita difficile, dobbiamo riposare e fare una prestazione migliore.
Si è dato una spiegazione al di là delle assenze?
Giochiamo bene, ma negli ultimi metri dobbiamo fare meglio, così il gioco è insufficiente, serve velocità e presenza in area. Dobbiamo migliorare.
Anche oggi altri infortuni…
Non lo so, è complicato ma dobbiamo andare avanti. Spero che gli infortunati recuperino al più presto.
Vieira: "Con Ranieri in questa settimana abbiamo lavorato bene"
Vieira, centrocampista doriano, ha parlato alla fine del match contro la Roma. Queste le sue parole:
VIEIRA A RAI SPORT
Cosa vi ha trasmesso il nuovo tecnico Ranieri?
"È arrivato con la mentalità che dobbiamo lavorare insieme e in questa settimana abbiamo lavorato bene. Lui ci ha detto che anche se non riuscivamo a vincere non dovevamo comunque perdere. Siamo stati compatti e potevamo anche vincere la partita e adesso continuiamo così e vediamo cosa succede".
Il buu nei suoi confronti, qual è la sua reazione?
"Li ho sentiti però non voglio parlare di questo. Succede troppo spesso, non deve essere così, ma andiamo avanti"
Conferenza stampa Campos: "Abbiamo affrontato un avversario che si è chiuso dietro molto bene. I cambi forzati non hanno aiutato"
Nuno Campos, vice allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa al termine del pareggio con la Sampdoria. Queste le sue parole:
Quanto ha influito aver perso un giocatore dopo sei minuti e l’infortunio di Kalinic?
Kalinic si tratta di una botta mentre Cristante è tornato dalla Nazionale con un fastidio al pube. Il cambio iniziale ha influito sulla gara ed è stato tutto più difficile nel finale di primo tempo. Poi nel finale ci si è messa anche l’espulsione.
Tanto possesso palla ma poche occasioni.
Abbiamo avuto diverse situazioni in cui è mancato l’ultimo passaggio, l’ultima scelta che avrebbe determinato un’occasione da gol. Non è il risultato che volevamo e soprattutto il nostro possesso palla non vuole essere sterile ma a causa di ultime scelte non è stato così. Stiamo costruendo un progetto, i cambi poi hanno influito su questo.
Come giudica la prova di Pastore?
Si è espresso ad un buon livello fisico. Tatticamente ha dovuto adattarsi a questa nuova posizione ma è un giocatore che dà tutto per la squadra. Da questo punto di vista tutti hanno lottato ma quando devi fare cambi per necessità la partita diventa meno chiara.
Dzeko?
Non avevamo la certezza fosse al 100% ma quando è entrato ha dato il suo contributo.
Dzeko e Pastore pronti per giovedì?
Avremo qualche giorno per pensarci e valuteremo col mister.
E’ stato un rischio mettere Cristante dall’inizio?
Non abbiamo corso un rischio perché avevamo parlato con lui. Il giocatore si è allenato, stava bene. Rientrando dalla Nazionale aveva questo problema al pube ma ci ha detto che stava bene.
Tanti cartellini oggi.
Ci stiamo lavorando però oggi i due gialli presi da Kluivert mi sembrano un po’ strani. Il ragazzo era di spalle e, io che ho giocato, so che è difficile prendere cartellini gialli quando sei di spalle. Non vorrei però parlare di questo.
Conferenza stampa, Ranieri: "Questi ragazzi hanno spirito di sacrificio. Sono soddisfatto della prova"
Claudio Ranieri ha parlato in confernza stampa dopo la fine del match Sampdoria-Roma. Queste le sue parole:
Punto del buon senso e dell'applicazione?
"Dopo sei giorni di lavoro mi ritengo molto soddisfatto. La Roma fa molto possesso palla e, dalle statistiche, tira molto in porta. Ho chiesto ai ragazzi di fare la prestazione e il risultato poi sarebbe arrivato. Ci siamo andati vicino ma non ci siamo riusciti. Sono soddisfatto dell'incoraggiamento dei tifosi".
Ti tieni il punto o recrimini per la mancata vittoria?
"Da recriminare no. Quando vedi che i ragazzi danno tutto e il portiere avversario fa due interventi, va bene così. Quagliarella avete visto quanto ha corso e quanto si è dato da fare per la squadra. Io sono contento di questo".
E' partito da una buona difesa?
"In cinque allenamenti non è che potessi fare chissà cosa. Mi sono applicato sotto l'aspetto fisico, alla pressione a morire in ogni allenamento e ho fatto un solo allenamento tattico. Ho detto poi ai ragazzi di giocare come sanno, di giocare per la gioia e io sono soddisfatto. I ragazzi si sono impegnati sotto l'aspetto difensivo e offensivo. Certo ci sono delle cose dal limare ma non si può fare tutto e subito".
Bertolacci?
"Nelle partite a pressione che abbiamo fatto ho visto che era il più assatanato. Quando è rientrato Ekdal era veramente stanco e quindi ho deciso di partire con Bertolacci".
Possono giocare insieme Ekdal e Bertolacci?
"Certo perchè Ekdal può giocare in fase difensiva e Bertolacci può giocare a ridosso degli attaccanti".
La contestazione a Ferrero?
"A noi interessa solo il prato verde e fare il nostro lavoro. Tutto il resto non ci deve interessare. I tifosi sono stati meravigliosi, ci sono stati vicini e hanno apprezzato la prestazione".
Come ha visto la Roma?
"Si vede che è una filosofia differente. Noi siamo stati bravi a farli entrare centralmente. Senza Pellegrini e Dzeko perdono molto. Lorenzo è il giocatore ideale per Fonseca fra le linee. Ma a questo penseremo al ritorno".
Gabbiadini?
"Per me era importante l'impegno e la prestazione: non mi ha deluso. E' chiaro che da lui ci si aspetta il tiro e il colpo. Ma la squadra non sta con tutte le stelle dalla loro parte. Servono anche i risultati affinché i ragazzi riprendano il modo di giocare come sanno".
Ritiene che il 4-4-2 sia la strada maestra?
"Non so quale sia la strada maestra. Ormai la strada maestra è cambiare filosofia. Inizialmente pensavo di iniziare a rombo poi ho visto la partita della Roma col Cagliari e ho cambiato idea".
Squadra cambiata a livello caratteriale?
"A me piace questo. Io sono un allenatore caratteriale però tu non puoi dare carattere a chi non ne ha. Questi ragazzi invece hanno spirito di sacrificio. Sono soddisfatto della prova"
La Roma si scusa per i buu razzisti nei confronti di Vieira
"L’AS Roma si scusa con Ronaldo Vieira per i buu razzisti subiti. La Società non tollera alcun genere di razzismo e supporterà le autorità nell’individuare e, conseguentemente, mettere al bando i responsabili degli insulti razzisti nei confronti del centrocampista".
Allenamento Roma, domattina la ripresa alle 11
Dopo la sconfitta subita a Marassi contro la Sampdoria, la Roma tornerà ad allenarsi domattina in vista del match di Europa League contro il Borussia, in programma giovedì sera alle 18:55. La sessione di allenamento è fissata alle 11 a Trigoria.
«Stadio solo con le opere». Ma Raggi rinvia i controlli
IL MESSAGGERO - DE CICCO - Sessanta pagine, 31 articoli. Dopo un braccio di ferro durato tutta l'estate, l'offerta del Campidoglio ai privati che sognano l'affare Tor di Valle ora c'è, nero su bianco: come anticipato giovedì dal Messaggero, resta la «contestualità» di tutte le opere pubbliche, che dovranno essere pronte per l'apertura dell'impianto sportivo e del mega complesso di negozi, uffici e alberghi, con cubature che superano largamente i limiti del Piano regolatore. Fra i motivi per cui il Comune potrà annullare il contratto c'è proprio la «mancata realizzazione di ciascuna opera pubblica imputabile» ai privati, «nei tempi previsti dalla Convenzione» (10 anni) o la difformità delle opere rispetto a quelle previste e approvate. Vietata anche la trasformazione degli uffici in appartamenti. Pallotta e soci si dovrebbero fare carico per tre anni della manutenzione delle infrastrutture, a partire dalla data di consegna dei lavori (che dovranno essere collaudati).
Pur tenendo il vincolo della «contestualità» tra opere private e pubbliche, a partire dal difficilissimo potenziamento della Roma-Lido, la bozza del Comune sembra rinviare i problemi, probabilmente alla prossima consiliatura. Nelle carte si legge infatti che si farà un check sullo stato di avanzamento dei lavori un anno prima del termine previsto. Quindi verosimilmente non prima del 2022-2023, ammesso che il progetto non si areni. A quel punto, se ci sarà uno scostamento non imputabile direttamente al soggetto proponente, si proverà a trovare una soluzione. Quale? Non è chiaro. La Regione Lazio, in un parere depositato questa estate, ha indicato alcune soluzioni temporanee. Per esempio l'aumento dei bus, ma pagato da chi? E in quale spazio, dato che l'Ostiense-Via del Mare, seppure unificata, ha margini molto ridotti per le corsie preferenziali? Insomma, sono ipotesi tutte da verificare. Anche perché il Politecnico di Torino ha già chiarito che pur con tutte le opere completate, il traffico andrebbe in tilt. Uno scenario «catastrofico». Quindi figuriamoci con i bus al posto della ferrovia potenziata a dovere.
LE PENALI Per il resto, sullo stadio resterà sempre il vincolo di impianto sportivo. L'As Roma, come già previsto nella delibera del 2017, sarà obbligata a sfruttarlo per almeno 30 anni. Altrimenti scatterebbe la «decadenza dei benefici connessi alla realizzazione degli impianti e la corresponsione di una somma commisurata al valore della trasformazione immobiliare». E ancora: se si arrivasse alla risoluzione per inadempimento, decadrebbero tutte le concessioni, il Campidoglio potrà chiedere i danni e acquisire «opere, manufatti ed impianti pubblici o di interesse pubblico». Nella bozza di convenzione si parla espressamente della vendita dei terreni dalla Eurnova di Parnasi, travolta dalle accuse di corruzione, alla TdV Real Estate di Pallotta. Questa è l'offerta del Comune. Ora i privati, che avrebbero voluto depennare la «contestualità», dovranno decidere se accettare o no.
Genova è nell'acqua, la Prefettura vigila: si decide al fotofinish
IL MESSAGGERO - CARINA - Sampdoria-Roma, in programma domani alle ore 15, è a rischio rinvio per le forti perturbazioni previste nelle prossime ore in Liguria. L'Arpal (Centro funzionale meteo-idrologico di protezione civile della Liguria) ha emanato l'allerta gialla, misura che se confermata per il week-end non metterebbe a repentaglio lo svolgimento della gara. Oggi nuovo bollettino, atteso verso mezzogiorno. Nel caso si passasse all'allerta arancione (condizione nella quale si è giocata Sampdoria-Torino, lo scorso 22 settembre), bisognerebbe attendere un ulteriore step, atteso per domani a 3/4 ore dall'inizio del match. A meno che le autorità competenti (Prefettura) e il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (che hanno già provveduto a rinviare la ‘Stragenova' di corsa, in calendario domani mattina), non decidano diversamente in modo autonomo. In caso di allerta rossa, invece, il rinvio della partita sarebbe automatico.
LA PARTITA MALEDETTA Nel caso di slittamento, la prima data disponibile è il 18 dicembre, giorno nel quale sarà recuperata anche Sassuolo-Brescia (della settima giornata). Non è la prima volta che un match tra Roma e Sampdoria sarebbe rinviato o sospeso. Il primo stop è addirittura datato 1990. A Marassi, l'arbitro Pezzella decide di rinviare la gara con le due squadre già schierate in campo, ritenuto impraticabile. Il 29 ottobre del 2008 si gioca invece all'Olimpico e la partita dura soltanto 5 minuti, sospesa dall'arbitro Tagliavento dopo un violento temporale. Otto anni dopo, si rischia un nuovo rinvio. È l'11 settembre del 2016. Roma-Sampdoria inizia con il sole ma prima dello scadere del primo tempo un nubifragio costringe l'arbitro Giacomelli a prolungare l'intervallo più del previsto. Ci si ferma per 75 minuti, poi si riparte e la Roma capovolge il risultato da 1-2 a 3-2. Ad un anno di distanza, l'8 settembre 2017, stavolta a Genova, la partita viene rinviata il giorno prima, per un'allerta maltempo e recuperata a gennaio.
Kolarov 100, il suo futuro si chiama Roma
GAZZETTA DELLO SPORT - (…) Domani non potrà essere una giornata come le altre per Aleksandar Kolarov, l’uomo arrivato in giallorosso in mezzo alla bufera (per il suo passato alla Lazio) e oggi più che mai leader assoluto. (...) Se a Genova il terzino serbo taglierà il traguardo delle cento gare ufficiali con la Roma, entro giugno (probabilmente molto prima) bisognerà capire quale sarà il suo domani. Il contratto con la Roma scade proprio lì, tra otto mesi, ma l’impressione è che la sua storia con la Roma possa durare ancora a lungo. All'Eur, infatti, stanno ragionando sull'offerta di prolungamento fino al 2021 o anche 2022, per poi coinvolgere il serbo anche in società (…). In queste 99 partite Kolarov non solo si è dimostrato un giocatore forte, ma anche un vero leader. Soprattutto ora, che da questo punto di vista la Roma difetta un po’. Così a prendersi la squadra sulle spalle sono stati lui e Dzeko, uno dei suoi migliori amici. E non è un caso che proprio a loro due Fonseca non rinunci praticamente mai (…). In due anni e mezzo di Roma sono state solo tre le partite saltate per scelta tecnica, 4 quelle per infortunio e due per squalifica. Per il resto Aleksandar è andato sempre in campo, con un ruolino personale di 50 vittorie, 26 pareggi e 23 sconfitte. Ruolino che si completa con i 15 gol e i 16 assist (…).
E con il nuovo sistema di gioco, Kolarov di fatto è il vero esterno d’attacco a sinistra, dove il trequartista di riferimento giova invece più dentro il campo. Dall’altra parte del campo, a destra, Kluivert invece giostra da ala e il terzino (domani probabilmente Spinazzola) resta più bloccato. Insomma, il vero tridente d’attacco domani a Marassi dovrebbe essere quello del K3: Kolarov-Kalinic-Kluivert (…).
Roma, Veretout sta nel mezzo
IL MESSAGGERO - ANGELONI - Se non fosse stato per quella caviglia, probabilmente Jordan avrebbe fatto l'en plein: sette su sette, tutte da novanta minuti. Invece, Genoa e Lazio Veretout le ha saltate, le ha viste dalla panchina. Allora: non parliamo di un fuoriclasse, ma siamo davanti al classico calciatore indispensabile, irrinunciabile, che difficilmente un tecnico tiene fuori. Ha muscoli, temperamento, non il tocco. Succede a Veretout ciò che succedeva ai tempi a Tommasi: fuori da ogni campetto estivo, titolare fisso per la stagione. Anche lo scorso anno a Firenze è stato esattamente cosi: su 33 partite giocate, in 32 il francese non ha saltato un minuto. Nella trentatreesima (che poi è la prima che ha giocato, contro il Napoli) disputò solo 64 minuti. Fondamentale per Pioli prima e Montella poi, determinante adesso per Fonseca, che lo ha preservato solo nelle gare di Europa League (ventisei minuti totali, spalmati su due partite). Piace, agli allenatori, questo suo saper fare un po' tutto: è dinamico, muove il pallone con una certa velocità e verticalizza. Si è reinventato regista pur non essendolo, o meglio non è un organizzatore di gioco classico, alla Pirlo o Pizarro insomma. Apprezzabile pure negli inserimenti (soprattutto quando ha fatto la mezzala) e nel tiro dalla distanza. Che a Firenze lo hanno portato, in due stagioni, a segnare 15 gol e 5 assist; qui deve ancora cominciare.
RODAGGIO Veretout adesso ha finito il rodaggio, lo ricordiamo per quella magica cavalcata di Bologna e poco altro. In negativo per l'errore che ha consentito all'Atalanta di passare in vantaggio qui all'Olimpico nell'ultima sfida contro la Roma. Per il resto, normali/buone prestazioni. Una garanzia di rendimento, ma ci si aspetta di meglio, ora dovrà essere più incisivo. E' arrivato il momento di alzare il livello. E Fonseca punta molto su di lui: a centrocampo in questa fase, dalla sfida di domani a Genova con la Sampdoria (tempo permettendo), la Roma ha gli uomini contati. Per i due di centrocampo c'è Jordan, c'è Cristante (che si allena a parte), volendo Zaniolo, ma è una forzatura, così come lo è Pastore. Quindi, Jordan e Cristante, appunto. Pellegrini e Diawara sono out.
MANO SUL GRUPPO Da domani si va tutto d'un fiato, almeno fino alla prossima sosta per le nazionali (metà novembre, 7 partite in 21 giorni): non ci sono né troppo spazio per riposare né per prendersi un raffreddore. Veretout non è un giocatore appariscente, ma è in un ruolo chiave. Lo dimostra un dato: nell'ultimo campionato è stato quello che ha effettuato il maggior numero passaggi chiave (vedi la famosa azione di Bologna, finita con lo scarico su Pellegrini, che ha dato il là alla rete di Dzeko) ma ha chiuso con soli tre assist. Quindi non un creativo, non un raffinato, ma uno di sostanza. Un accompagnatore di azioni. E' bravo nello stoppare gli avversari, nel tackle, nei contrasti. Mentre da trequartista o da mezzala aveva più possibilità di incidere. Pioli lo ha trasformato in regista, ruolo che a Roma divide con Cristante. «Ho imparato a guardare il gioco in maniera diversa, è un ruolo in cui occorre più riflessione. Sto giocando basso e mi piace. Ma posso essere anche l'altro mediano, quello un po' più alto (il trequartista, costretto a farlo contro il Cagliari, con risultati modesti). Non è un problema, l'importante è l'equilibrio. Fonseca mi ha detto che aveva già visto molte mie partite, che gli piaceva come giocavo e che mi voleva. Poi mi ha spiegato il suo calcio. È stato fondamentale, se sono qui è anche perché lui mi ha convinto e mi ha fatto sentire la sua fiducia», raccontò al suo arrivo a Roma. Ecco, è arrivato il momento di prendere per mano la squadra. Da domani in poi. Il rodaggio è finito.
Stadio, si riparte: ecco la Convenzione
GAZZETTA DELLO SPORT - Impegni economici quasi doppi per i proponenti, divieto di edilizia residenziale, rifacimento di una parte delle tribune dell’ippodromo progettate dall'architetto Lafuente e il rispetto del principio della contestualità, salvo ulteriore verifica ad un anno dall’apertura dello stadio di Tor di Valle. Ecco i principi cardine della Convenzione Urbanistica che il Campidoglio ha spedito nei giorni scorsi alla Roma e che ieri sera è stata pubblicata da Il Tempo (…). Nella Convenzione è presente la clausola per la futura cessione dei terreni da Eurnova alla Tdv Real Estate, la società creata ad hoc dalla Roma per lo stadio. In più è sottolineato il divieto di trasformare gli uffici o i negozi in case (…). Tra l’altro, la Roma dovrà anche garantire delle polizze fideiussorie per il costo delle opere a suo carico, polizze che saranno cancellate per il 75% del valore al collaudo preliminare e a saldo in quello definitivo. Le concessioni decadono per inadempimento (e il Comune può chiedere un risarcimento danni) in caso di mancata realizzazione delle opere concordate, difformità delle stesse o trasformazione degli uffici in case (…).
All’interno della Convenzione ci sono gli impegni economici della Roma, aumentati dai 45 milioni iniziali (ancora destinati all’acquisto di treni) a circa 80. Aumenti che erano già stati presi in considerazione dai proponenti dalle delibere della Conferenza dei servizi (…). Ci sono dei passaggi ancora da definire, ma l’auspicio è arrivare in tempi brevi ad un testo condiviso, che ottenga l’approvazione del Consiglio Comunale. Poi il passaggio in Regione per l’ok definitivo e l’inizio delle gare europee per i bandi. Considerando i tempi tecnici, nella migliore delle ipotesi la Roma potrà posare la prima pietra nell’estate 2020 (…).