Roma vs Atalanta 0 a 2 - Atalanta passa all'Olimpico, di Zapata e De Roon i gol vittoria
DALLO STADIO OLIMPICO - NOBILE E FALVO - Primo turno infrasettimanale di Serie A, con la Roma che ospita l'Atalanta. Un match dal sapore di alta classifica viste le ambizioni delle due squadre, con i giallorossi che vogliono conquistare il terzo successo consecutivo per rimanere nei primi quattro posti.
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Smalling, Fazio, Kolarov; Cristante, Veretout; Florenzi, Pellegrini, Zaniolo; Dzeko.
A disposizione: Mirante, Fuzato, Santon, Diawara, Pastore, Antonucci, Mkhitaryan, Kluivert, Kalinic, Jesus.
Indisponibili: Mancini, Cetin, Perotti, Under, Zappacosta.
Allenatore: Paulo Fonseca.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Kjaer, Palomino; Hateboer, Freuler, de Roon, Castagne; Malinovskyi; Gomez, Ilicic.
A disposizione: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Masiello, Ibanez, Gosens, Arana, Pasalic, Zapata, Barrow.
Indisponibili: Muriel.
Allenatore: Gasperini.
Arbitro: Irrati.
Assistenti: Passeri, Mondin.
IV Uomo: Giua.
VAR: Banti.
AVAR: Ranghetti.
Zapata: "Abbiamo dominato, dobbiamo continuare su questa strada"
Duvan Zapata, attaccante dell’Atalanta, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Atalanta 0-2. Queste le sue parole:
ZAPATA A SKY SPORT
Siamo partiti bene in campionato. Terza vittoria. Ci è mancato un po’ di concludere le giocate davanti, nel secondo tempo abbiamo fatto ancora meglio. Tutta la partita abbiamo dominato noi.
Sono vittorie pesanti…
Andiamo partita dopo partita. Eravamo consapevoli che era importante fare una buona gara. Abbiamo dimostrato in campo che stiamo bene fisicamente. Dobbiamo continuare su questa strada.
E’ aumentata la concorrenza ma ti fai sempre trovare pronto. Ottimo inizio di stagione, te lo aspettavi?
Sì, me lo aspettavo perché lavoro tanto. All’inizio della stagione anno scorso ho fatto un po’ di fatica, ma adesso che conosco i compagni, la squadra ho bisogno di sfruttare questo secondo anno qua. Penso che fosse importante partire bene e continuare su questa squadra.
Gasperini: "I ragazzi hanno fatto una gran partita. Zapata? Determinante"
Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Atalanta 0-2. Queste le sue parole:
GASPERINI A SKY SPORT
La Roma veniva da tre vittorie di fila, la partita è stata vinta meritatamente dall’Atalanta. Quali sono gli aspetti che hanno fatto la differenza?
Questa sera i ragazzi hanno fatto una gran partita. Avevamo visto la Roma in crescita, è molto pericolosa e temevamo questa partita. Questa tensione ha scaturito questa gara.
Quanto ha pesato la scelta di Zapata?
E’ stata una mossa determinante. Duvan non ha mai saltato una partita, è un periodo molto impegnativo per i calciatori e a volte è necessario partire dalla panchina. Spesso i giocatori riescono ad essere determinanti anche dalla panchina.
Ci ha incuriosito Malinovskyi. Dove può arrivare?
Piace a tutti, è un giocatore che ha sostanza. E’ leader nella Nazionale ucraina, è un giocatore di livello ed è dotato di buon tiro. Sono contento, è arrivato all’ultimo momento, era in ritardo nella preparazione. Era la partita giusta per lui e non abbiamo preso gol che per noi è un evento.
Ci spiega come ha fatto a dire “no” al corteggiamento della Roma?
Chiaro che quando fai dei campionati come l’anno scorso ci possono essere delle tentazioni. Devo dire che l’amore che ho verso l’Atalanta e che tutta Bergamo ha nei miei confronti ha impedito questa cosa.
Che voto dà?
10 e lode a tutti quanti. Era veramente difficile stasera, al di là della vittoria anche per come l’abbiamo giocata.
Fonseca: "Ho cambiato sistema perchè pensavo fosse la cosa migliore. Non abbiamo controllato il gioco"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Atalanta 0-2. Queste le sue parole:
FONSECA A ROMA TV
Hanno meritato la vittoria, non abbiamo fatto una buona partita e siamo andati in difficoltà con la marcatura a uomo. Era una partita molto difficile. Non abbiamo controllato il gioco, sono stati migliori di noi.
Che cosa è successo nel primo tempo che ha cambiato i piani?
Ho cambiato sistema perché pensavo che fosse la cosa migliore per contrastarli. Anche nel gol abbiamo perso palla in fase di costruzione. Dopo il gol ci siamo abbassati e non abbiamo pressato.
Può aver messo in difficoltà la squadra la linea a tre? Non c’erano punti di riferimento…
Sapevamo che i loro tre attaccanti sono molto pericolosi e avevamo pensato a come contrastarli. La questione è che non avevamo la palla e non abbiamo fatto gioco con Dzeko che è la migliore opzione per l’attacco.
Perché le difficoltà nell’uscita palla?
È merito dell’Atalanta che ha pressato molto i nostri centrocampisti su tutto il campo con marcature a uomo. Non abbiamo trovato soluzioni per uscire dalla marcatura individuale.
FONSECA A SKY SPORT
Dopo tre vittorie di fila è un passo indietro sul piano dei risultati ma anche sul piano del gioco?
Questo è un gioco diverso dagli altri per la caratteristica dell’Atalanta. Loro hanno meritato la vittoria, hanno fatto un bel gioco, noi no. Non abbiamo mai avuto la palla, è difficile giocare contro un avversario che fa la marcatura a uomo in tutto il campo.
Proprio per questo ha provato a cambiare sistema durante la partita alternando difesa a 4 a quella a 3?
Abbiamo cambiato perché l’inizio è stato difficile e dopo la squadra è stata più sicura ma nel secondo tempo non abbiamo fatto quello che dovevamo.
Ha qualcosa da rimproverare a Zaniolo nell’occasione da gol?
Abbiamo avuto qualche opportunità, ma è vero che l’Atalanta ha fatto tanti attacchi con delle occasioni. Se avessimo fatto 2 gol sarebbe stato diverso, lo giudico com’è. Non abbiamo fatto una buona partita.
Ha una spiegazione sul secondo gol dell’Atalanta? Perché il reparto difensivo si è fermato?
Devo guardare meglio la situazione. Non abbiamo fatto quello che dovevamo, è vero. Sul primo gol abbiamo perso la palla nella zona di costruzione.
E’ la continuità che rimprovera di più ai suoi o c’è qualche altro problema?
Questa è una partita differente. E’ vero che non abbiamo vinto, ma domani è un altro giorno e dobbiamo continuare a lavorare per imparare. Questo è un campionato molto difficile.
Smalling: "Nel secondo tempo con gli spazi più allargati ci siamo trovati più in difficoltà"
Chris Smalling, difensore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Atalanta 0-2. Queste le sue parole:
SMALLING A SKY
Qual è stata la differenza tra il primo e il secondo tempo?
All’inizio è stata una partita più chiusa. Nel secondo tempo con gli spazi più allargati ci siamo trovati più in difficoltà.
Partita molto dura fisicamente, sembrava che avessi i crampi alla fine…
Sicuramente nella prossima partita sarò ancora più in forma.
Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
So che si combatte in questo campionato, sono battaglie, ma sono pronto per le prossime partite.
SMALLING A ROMA TV
Quali sono le tue sensazioni?
Sono molto contento dell’esordio ma non della partita, nessuno di noi lo è. Abbiamo ambizioni e dobbiamo vincere le partite casalinghe.
Sembrava che tu fossi da tanto in Italia…
Grazie, sono contento di essere tornato a giocare e voglio aiutare questa squadra.
Le differenze con l’Inghilterra?
Credo siano due campionati molto importanti, ogni partita è difficile ed è una battaglia. Si è visto anche stasera, entrambe le squadre hanno avuto molte occasioni.
Eravate preparati per giocare a tre o vi ha colto di sorpresa?
In allenamento abbiamo fatto molto lavoro sulla tattica. Questa è un’altra differenza, qui si lavora molto sulla tattica e si sa esattamente come si deve scendere in campo per le partite.
SMALLING IN ZONA MISTA
Che cosa non ha funzionato oggi?
"Credo che siamo mancati d’intensità soprattutto nel primo tempo, nel secondo tempo però credo che la squadra sia cresciuta".
Rietravi dopo un lungo infortunio, sei tornato e hai giocato contro l’Atalanta, una squadra che per certi versi è simile ai club di Premier League sotto l’aspetto dell’intensità, come ti sei trovato a due e poi a 3 in difesa?
"Stasera è stata la mia prima partita, dopo 90 minuti mi sentivo un po’ stanco, ma credo che adesso starò meglio per le prossime partite. E’ stata una partita fisica, molto simile alle partite che si giocano in Premier League".
La difesa a 3 l’avevate preparata in settimana? Ti ha un po’ disorientato il fatto di cambiare modulo in corsa stasera?
"Durante la settimana facciamo tantissima tattica, guardiamo tantissimi video e siamo molto preparati per cambiare modulo anche a partita in corso per avere un effetto sorpresa sull’avversario".
Tra i migliori in campo della roma, fonseca ti ha detto qualcosa a fine partita sul tuo esordio?
"Credo che il mister faccia il giro con tutti i giocatori per parlargli a fine partita e credo che non possiamo essere troppo delusi da questa partita perchè già domenica ne abbiamo un’altra".
Fastido muscolare al flessore sinistro per Spinazzola. Da valutate nei prossimi giorni
Leonardo Spinazzola, uscito durante la sfida di stasera contro l'Atalanta, ha riportato un fastidio muscolare al flessore sinistro. Verrà valutato nelle prossime 48 ore per capire l'entità dell'infortunio e gli eventuali tempi di recupero.
Gollini: "L’Atalanta c’è e faremo una grande stagione"
Pierluigi Gollini, portiere dell’Atalanta, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Atalanta 0-2. Queste le sue parole:
GOLLINI A SKY SPORT
Hai capito le intenzioni di Dzeko…
Ho fatto una lettura giusta, mi piace essere aggressivo e chiudere. Ho fatto una parata importante e ne sono felice.
Ha un peso specifico particolare questa vittoria?
L’anno scorso siamo arrivati all’ultima partita insieme all’Inter e al Milan che eravamo tutti a pari punti. Può essere che questa partita verso fine stagione ci può essere utile, di sicuro è utile per il nostro morale. L’Atalanta c’è e faremo una grande stagione.
Conferenza Stampa Gasperini: "Abbiamo fatto bene sul piano atletico e tattico"
Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo contro la Roma:
Aveva studiato così la partita?
"Sapevo che Zapata non avrebbe giocato a prescindere da Muriel perché arrivava da tantissime partite. Duvan è partito con una condizione fisica pazzesca e nelle ultime gare dava segnali di fatica, ma è normale. Domenica scorsa è entrato Ilicic ed è stato determinante, altre volte lo è stato Muriel. La panchina in questo momento conta anche di più".
Sui duelli vinti…
"Se guardo solo i numeri ci sono alcuni che non hanno senso. Bisogna vedere la gara, oggi abbiamo fatto una prestazione buona. E’ indubbio che questa sera arrivavamo prima sulla palla. Abbiamo fatto bene anche sul piano atletico e tattico".
Sulla difesa a 3 della Roma…
"Ultimamente aveva evidenziato soprattutto in Florenzi di fermare un terzino e di non lasciare due uomini centrali. Possibile che noi giocando con tre attaccanti abbia spinto Fonseca a fare questa scelta".
Sulla partita…
"Abbiamo fatto molto bene sulle pressioni alte. Abbiamo impedito alla Roma di sviluppare da dietro. Palomino e Kjaer hanno fatto benissimo e ci hanno dato forza nel gioco aereo".
Sul razzismo…
"Purtroppo quando si entra su questo argomento si rischia sempre. C’è molta gente che strumentalizza le parole. E’ un campo delicato. Credo e mi associo a quello che hanno detto altri allenatori. Il razzismo è un male devastante e va da tutti combattuto. Quello che è successo domenica a Parma è stato più un episodio di maleducazione non so di quante persone e che non si può associare al razzismo".
Sulla prestazione…
"Le partite di calcio in Italia sono queste. Nel primo tempo abbiamo avuto delle buone occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzarle. Se Dzeko o Zaniolo segnano rischiamo di avere un risultato diverso. Ciò non toglie che abbiamo fatto una buona prestazione".
Sul no alla Roma…
"Non è che è stato un “no” alla Roma. Sono una serie di situazioni che si sono create. Andare via da quella gente sarebbe stato un gesto impossibile e di un’ingratitudine esagerata per tutto quello che Bergamo ha fatto. Per quanto la Roma poteva affascinarmi non c’era dubbio sulla mia scelta".
Conferenza Stampa Fonseca: "L'Atalanta è stata migliore di noi. Analizzeremo gli errori ma non è un dramma"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro l'Atalanta:
Cosa è successo oggi?
"Bisogna riconoscere che l’Atalanta è stata migliore di noi a causa della sua pressione a tutto campo. Non abbiamo trovato le soluzioni giuste. Non credo centri nulla il sistema di gioco”.
Non si sta adattando troppo al calcio italiano?
"La nostra intenzione di squadra era la stessa. Volevamo giocare la palla e pressare alto. Ci siamo abbassati troppo, ma non era nostra intenzione non essere aggressivi. Nonostante non abbiamo fatto una buona partita nel primo tempo siamo stati stabili sul piano difensivo e con l’occasione di Dzeko. Parleremmo di una partita diversa se avessimo sfruttato le occasioni sullo 0-0".
Cosa non ha funzionato nel pressing della Roma?
"Bisogna riconoscere che questa sarebbe stata una partita diversa dalle altre. I nostri due centrocampisti hanno faticato nel trovare un appoggio subito su Dzeko non trovando neanche i due intermezzi Zaniolo e Pellegrini".
Come sta reagendo la Roma dopo la sconfitta?
"E’ importante rimanere sempre equilibrati. Non siamo diventati i peggiori per questa partita come non eravamo i migliori prima. Dobbiamo capire e analizzare gli errori fatti. Non è un dramma la partita di oggi".
Vi hanno infastidito i movimenti di Ilicic?
"No, nel primo tempo l’Atalanta non ha avuto occasioni. Siamo stati bravi nel primo tempo. Ilicic non ha fatto la differenza in questa partita. La squadra è stata sicura".
Cosa salva di oggi?
"Bisogna adesso analizzare la sconfitta e capire chi giocherà le prossime. Smalling ha fatto un esordio positivo, ma conta il risultato di squadra. Tutti possiamo migliorare".
Perché ha cambiato subito l’assetto?
"Avevamo tutte le situazioni. Questo non cambia la nostra dinamica offensiva e il nostro modo di stare in campo. Abbiamo cambiato e migliorato in fase difensiva visti i movimenti di Ilicic e Gomez che si abbassavano molto".
Martedì l’Atalanta può giocarsela con lo Shakhtar in Champions League?
"Ho visto la gara contro la Dimano ed è stato un risultato bugiardo. Per quanto riguarda la gara con lo Shakhtar è sempre difficile affrontare l’Atalanta. Non voglio fare pronostici, vedremo come andrà la gara".
Roma-Atalanta, arbitra Irrati. L'ultima direzione il 4-1 alla Samp della scorsa stagione
INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Riecco la Roma, in campo per la terza volta in meno di una settimana. Il 4-0 all'Istanbul Başakşehir al debutto in Europa League e la vittoria, sofferta ed in extremis, col Bologna, fanno arrivare i ragazzi di Fonseca carichi di belle speranze all'incrocio con l'Atalanta. Nell'infrasettimanale di Serie A, a dirigere le due squadre allo Stadio Olimpico ci sarà Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia. Accanto al direttore di gara ci saranno gli assistenti Passeri e Mondin, mentre il quarto uomo sarà Giua. In sala VAR si accomoderanno Mazzoleni e Righetti.
I PRECEDENTI – Il bilancio della Roma con Irrati è positivo. 14 i precedenti totali, con uno score di 6 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte. L'ultimo match in cui i giallorossi sono stati diretti dal fischietto toscano risale al novembre dello scorso anno: Roma-Sampdoria 4-1, l'unica direzione della scorsa stagione giallorossa affidata a Irrati. L’ultima sconfitta, invece, risale alla seconda giornata della stagione 2017-18, contro l’Inter di Spalletti. La partita finì 1-3 e fece discutere il rigore non concesso per un fallo di Skriniar su Perotti.
Decisamente negativo, invece, il bilancio dell'Atalanta con Irrati. In 15 precedenti in Serie A, sono solo 2 le vittorie - entrambe a Bergamo contro Lazio e Genoa - 8 le sconfitte e 5 i pareggi.
Dzeko l'antidivo, falso attaccante e vero goleador
LA REPUBBLICA - SISTI - La Roma e i suoi tifosi stanno avidamente, più avidamente di prima, sfogliando le pagine della favolosa storia di un centrocampista mancato: Edin Dzeko. Antidivo degli attacchi e del calcio almeno quanto poteva esserlo Jack Nicholson a Hollywood nei primi anni Settanta, Edin studio da trequartista. Dopo essersi affrancati da una cosuccia chiamata guerra (balcanica), i suoi genitori gli acquistarono i libri giusti ben sapendo che il loro 15enne ragazzo avrebbe avuto giusti anche gli occhi per leggerli. Parlavano di calcio. Forse era un po' troppo alto per fare il regista: e infatti col suo 1,93 attirò il soprannome di "kloc", il lampione. Ma sapeva cosa fare e come muoversi. Un giorno tutto cambiò (ma per fortuna non del tutto).
II suo allenatore, il ceco Jiri Plisek, ebbe un'intuizione: Edin, vogliamo spostarci più a ridosso della porta? Sì. Proviamo. Edin si sarebbe trovato a meraviglia. Ma senza mai dimenticare le sue origini di playmaker. Ed è questo che oggi lo rende quasi unico: è un'evoluzione del "falso nueve". Quando si abbassa non si aggiunge al gioco: lo crea. Quando controlla il pallone di petto (come lui solo Lewandowski del Bayern), non fa alzare la squadra: la fa sbocciare, accanto a Salah o a Kluivert e Pellegrini. E va anche a segnare. Da centravanti ha scalzato dai record di Germania Müller e Hoeness, in combutta col brasiliano Grafite. E pensare che non è mai stato un vero centravanti. Dopo aver vinto col City in Inghilterra è sbarcato a Roma tra gli equivoci: grande "striker" o piedi da Van Basten? Più la seconda. Inseguendo il lato oscuro della popolarità, musone e poco incline ai social, in giallorosso Edin ha ritoccato il profilo dell'attaccante moderno. A marzo sembrava perduto (e partito per l'Inter). Invece Fonseca (domani alle 19 Roma-Atalanta) se lo ritrova migliorato, con quel suo modo colto di impostare e chiudere i discorsi del pallone. Tutto ciò che Plisek non riuscì a scrostare dal patrimonio tecnico del ragazzo (il cesto di frutti della valle dell'Edin), è il vecchio valore aggiunto della nuova Roma. Si prega di proteggere.
Veretout, ecco l’uomo della fuga per la vittoria
IL MESSAGGERO - CARINA - «Ho preso palla e sono andato». Semplice, come bere un bicchiere d’acqua. Quello che Veretout non racconta a Roma Radio è che nell’azione del gol-vittoria a Bologna, ha resistito ad un intervento in scivolata e dribblato un paio di avversari, prima di servire Pellegrini che poi ha confezionato l’assist per Dzeko. A più di qualcuno ha ricordato uno ‘strappo’ alla Nainggolan. Rispetto al Ninja, Jordan ha certamente qualche tatuaggio in meno ma gli somiglia per irruenza e caparbietà. E quanto a stravaganza, quando ha visto il pallone colpito da Edin finire in rete, s’è lasciato andare ad una capriola all’indietro: «Mi è venuta così, non so nemmeno io perché».
L’EQUILIBRATORE - Due anni fa Monsieur Veretout, il giorno della presentazione alla Fiorentina, venne definito da Giancarlo Antognoni «un centrocampista moderno». E in effetti l’ex viola è uno che in mediana sa fare tutto. Regista, interditore, mezzala, addirittura trequartista: dove serve, lui gioca. Un altro aggettivo che gli si addice è dinamico. Dinamismo che a volte però si trasforma in frenesia. Come a Bologna, dove ha perso qualche pallone nel fraseggio ma è stato comunque fondamentale, oltre che nell’azione finale, anche in fase difensiva con 9 palloni conquistati e 3 contrasti vinti. Ai quali vanno aggiunti quasi 11 chilometri di corsa (10.928). Dal suo ingresso, la Roma ha trovato certamente maggiore equilibrio. Pellegrini infatti può giostrare nel ruolo di trequartista, regalando in fase di copertura un centrocampista in più. Anche la difesa appare più tranquilla, consapevole che se c’è da mettere la gamba e fare interdizione, Jordan non si tira indietro. Appena arrivato a Trigoria, rivelò che Fonseca lo aveva voluto per fargli fare il regista. Ruolo nel quale ora si alterna con Cristante, al quale spesso e volentieri lascia i compiti di costruzione. Il portoghese li chiama «i due mediani», certamente atipici per la qualità che hanno nei piedi. Avere elementi così eclettici permette però al portoghese di cambiare spesso atteggiamento in campo. A Bologna ad esempio si sono visti sprazzi di 4-1-4-1 con Cristante più basso e Veretout pronto ad agire da interno sinistro con Pellegrini vicino a lui. Proprio con Lorenzo (e Dzeko) è nata una bella amicizia che gli ha permesso di ambientarsi subito. I tre vivono a Casal Palocco, a poche centinaia di metri l’uno dall’altro.