Frongia: "A breve ci saranno nuovi incontri per riprendere l'iter sullo Stadio"

Daniele Frongia, Assessore allo Sport di Roma, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo dello Stadio della Roma e degli Europei di calcio:

Come state preparando l’inaugurazione degli Europei?
Lavoriamo insieme al Coni e alla FIGC per preparare al meglio questa manifestazione, che è la più importante dopo Italia 90”.

Su Campo Testaccio…
Abbiamo fatto dei primi interventi di bonifica e ne faremo altri nel corso dell’anno, dopodiché ci sarà la riconsegna al Municipio, ma in sicurezza”.

Sullo Stadio della Roma
La volontà politica del Campidoglio è di andare avanti. A breve ci saranno dei nuovi incontri per riprendere l’iter”.

Si è parlato molto delle difficoltà delle strade nella zona di Trigoria
Da molto tempo è attivo il piano delle strade nuove, rifatte molto bene. Nel piano è prevista anche via di Trigoria. Il cantiere inizierà a ottobre”.


Pellegrini: "Mi fa piacere giocare in tanti ruoli. E' ora di vincere"

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma e della nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport della sua carriera fino ad oggi e dell'inizio stagionale con la Roma:

I complimenti di Mancini, Di Biagio e Totti
"Fanno sempre piace, si lavora per migliorare e quando arrivano complimenti da persone così importanti fa piacere".

Come nasce la tua duttilità?
"Non lo so, mi metto a disposizione e rubo con gli occhi dai miei compagni. Cerco di essere sempre attento al 100% per rendermi sempre utile. Posso migliorare in tante cose, da esterno e anche nel mio ruolo di centrocampista. Mi fa piacere poter giocare in tanti ruoli, così metto anche l'allenatore in difficoltà, sapendo che posso giocare in tanti ruoli".

In quale ruolo giocheresti la partita della vita?
"Intanto la giocherei, poi giocherei trequartista per potermi inserire, essere libero".

Che significato ha la gara contro il Sassuolo? Che esame sarà per la Roma?
"Dobbiamo vincere, è fondamentale anche perché giochiamo in casa. Sarà importante l'apporto dei tifosi. Sassuolo è stata un'esperienza meravigliosa, sono legato alla città, ai compagni e sarà emozionante giocare contro di loro".

A che punto è l'adattamento ai metodi di Fonseca?
"Lavoriamo tutti i giorni per migliorare. Sono molto contento di ciò che ci chiede il mister, avere sempre il pallino del gioco. Credo sia giusto sfruttare la tecnica della nostra squadra per riuscire a impostare le partite come vogliamo noi. Comandando il gioco non sei mai sottomesso all'altra squadra, mi piace molto questo. Adesso è il momento di mostrare ciò che stiamo facendo in allenamento, è ora di vincere".

Cosa possono dare gli ultimi arrivati?
"Tanta esperienza oltre che tanta qualità. Sono giocatori che ci possono aiutare, sono bravissimi, hanno tanta esperienza. La cosa di cui sono più contento è che pranziamo tutti insieme, sono contento di stare qui con i miei compagni, stiamo creando un gruppo, è importantissimo".

Gli obiettivi?
"Vogliamo migliorare ma è anche normale e giusto dire che dobbiamo giocare la Champions. Questo il primo obiettivo, poi non ci poniamo limiti".


Spinazzola: "Sarà un mese importante che ci dirà cosa potremmo fare in stagione"

Leonardo Spinazzola, neo giocatore della Roma, è pronto a fare il suo esordio domenica contro il Sassuolo. Un esordio che è stato rimandato a causa di un infortunio, ma che è ormai alle spalle. Spinazzola è pronto a dare il suo contributo alla causa giallorossa, dicendo sull'AS Roma Match Program che questo mese sarà determinante per la squadra della Capitale:

Prima di tutto, come va?
"Bene, mi sento molto bene. Ho avuto una settimana in più per lavorare grazie alla sosta per le nazionali, ho recuperato meglio e spinto di più. Ho potuto fare lavori specifici per farmi trovare al meglio".

Il prossimo mese vi aspettano tanti impegni ravvicinati…
"Per questo, come dicevo, ho spinto molto bene in questi giorni, poi deciderà il mister, ma sono pronto".

Come ha vissuto questa prima fase di ambientamento a Roma?
"Molto bene. Mi sono inserito tranquillamente con i compagni. Siamo tanti italiani giovani, anche i più grandi sono molto bravi e ci hanno fatto subito ambientare. Si sta bene".

Come si vive nella Capitale?
"A noi piace molto, nel tempo libero sto girando un po’ con mia moglie e mio figlio".

C’è un aspetto che l’ha colpita particolarmente in questo primo periodo?
"Il tempo! Anche se non siamo molti distanti da Foligno, ma lo sbalzo climatico è notevole. Per quello che riguarda il campo mi piacciono molto gli allenamenti che ci fa fare il mister, abbiamo lo fortuna di lavorare in una struttura molto buona e si sta proprio bene".

Quali sono le sue sensazioni dopo queste prime due giornate di campionato? Anche senza scendere in campo ha potuto vivere da vicino il lavoro della squadra…
"Ho visto una grande Roma. Ci sono da limare certi accorgimenti ed è normale che sia così con l’arrivo del nuovo mister con un nuovo gioco. Siamo in una normale fase di rodaggio, ma ho visto una buona Roma".

Il suo è stato il primo acquisto dall’arrivo del DS Petrachi, quanto ha visto crescere la Roma con Fonseca?
"L’ho vista crescere tanto. Il mister chiede un gioco non da tutti, è normale che all’inizio quasi tutti i giocatori siano un po’ spaesati. Ci vuole un pochino di pazienza, bisogna aspettare un po’. Però siamo cresciuti tantissimo, il mister ci deve richiamare molto meno durante gli allenamenti. Stiamo giorno dopo giorno assimilando i suoi schemi e sappiamo cosa fare. Ma dobbiamo crescere ancora molto, secondo me".

Il DS Petrachi più volte a parlato del suo sorriso, sin dal giorno del suo arrivo, come base per il concetto di identità che chiede alla squadra…
"Il mio sorriso ce l’ho da tutta la vita! È merito dei miei genitori. Abbiamo tutto per essere felici, facciamo lavoro più bello del mondo, non dobbiamo essere musoni. Nello spogliatoio siamo un bel gruppo giovane che vuole dare tanto a questa Roma. Quindi si sta bene, si vive bene, tutti tranquilli".

Una rosa completata poi dagli acquisti arrivati nei giorni finali del mercato…
"Sì, sono arrivati giocatori importanti che daranno una grande mano a questa Roma".

Adesso l’obiettivo è riprendere la strada giusta, a partire dalla prima vittoria stagionale…
"Questo mese sarà molto importante, ci saranno sette gare prima della sosta. Un mese che ci dirà cosa possiamo fare, fin dove potremmo arrivare. Ci darà le prime indicazioni pesanti perché se partiremo bene sarà una grande spinta per il futuro".

Dopo la sosta si riparte da Roma-Sassuolo, che gara sarà?
"Il Sassuolo è sempre stata una buona squadra, con delle buone individualità. Ogni partita della Serie A è sempre difficile, sta a noi prendere i tre punti".

Tanti impegni, oltre al campionato, ci saranno i primi incontri di Europa League, uno degli obiettivi di questa Roma…
"Questo mese è importante per tutte e due le competizioni, in campionato, ma anche in Europa League. Se fai dei buoni risultati nelle prime due partite hai già fatto il cinquanta per cento del girone".

L’obiettivo di Spinazzola qual è?
"Giocare, fare bene e dare quello che posso a questa squadra".

Prima di salutarci le volevo chiedere quello che pensa del movimento del calcio femminile: ha avuto modo di vedere una partita o allenamento della Roma?
"Da quando sono arrivato non ho avuto modo di assistere ad un allenamento delle ragazze, non ci siamo ancora incrociati. Lo scorso anno la Juve femminile ha vinto tanto, ho anche visto qualche partita dell’Italia ai mondiali. Credo sia giusto che anche il calcio femminile abbia l’attenzione che merita. Da bambino in squadra con me c’era una ragazza bravissima, faceva sempre tre o quattro gol a partita. Era molto più forte di tanti uomini".


Roma-Sassuolo, domani alle 13 la conferenza di Fonseca

Con il prossimo weekend torna in campo la Serie A dopo la sosta nazionali. La Roma affronterà il Sassuolo in casa domenica alle 18. La conferenza stampa pre match del tecnico Paulo Fonseca si terrà domani alle ore 13 presso la sala stampa di Trigoria. 


Allenamento Roma, domani alle 10 la rifinitura

Domenica la Roma sarà impegnata allo Stadio Olimpico contro il Sassuolo dopo il periodo di sosta dovuto alle nazionali. La squadra sarà in campo a Trigoria domattina alle 10 per l'allenamento di rifinitura in vista del match contro i neroverdi. 


Rongoni: "Petrachi ha deciso di intervenire sui campi di Trigoria. Sono più duri di quanto dovrebbero essere"

Paolo Rongoni, ex preparatore atletico della Roma, è intervenuto ai microfoni di Retesport. Queste le sue parole: 

"L'infortunio è una cosa particolare, il perché a Roma si facciano tutti male è un mistero". 

Sulla vita privata dei giocatori e i campi di Trigoria.
"La vita privata è il cruccio di Roma. Roma è una bella città e si mangia bene, i giocatori sono ragazzi di vent'anni. Tutto sta nella gestione, è vero che Roma è bella e sicuramente ci sono molte più distrazioni nella Capitale che a Bergamo per esempio. La vita privata deve essere gestita in maniera ottimale, Radja Nainggolan ad esempio è una macchina da stress, se un giocatore è felice non si fa male. Se un campo è più o meno duro dipende dall'altezza dell'erba e dagli strati. La rigidità di alcuni campi può essere paragonata all'asfalto e i muscoli di conseguenza si irrigidiscono. La mia speranza è che non si facciamo mai male i ragazzi, avere un giocatore infortunato non fa mai piacere a nessuno. Loro la vivono come un lutto, anche se chi fa sport a certi livelli è sempre a rischio infortunio.  Le ragioni possono essere tante, dai carichi di lavoro alle superfici. I campi possono essere una probabile causa, ma io credo che la maggior parte delle volte dipenda dallo stile di vita degli atleti e dai sistemi di allenamento. Se i campi di Trigoria sono duri? Un po' più del normale. Se Petrachi ha deciso di intervenire evidentemente ha ritenuto che possano generare un problema. Se ho parlato con il direttore sportivo della Roma? No, l'ho allenato, ma non ci ho parlato di recente, anche se si è confrontato con qualcuno del mio staff". 

Sul ritiro a Trigoria.
"Sicuramente per i giocatori stare a Trigoria è stata la cosa migliore che si potesse fare. Gli spostamenti sono difficili da conciliare con il lavoro atletico. Evitare lunghissimi spostamenti aerei ai calciatori è stata una scelta giusta, però quando si sta in una grande società ci si deve adattare alle tourneé. Il fatto che il mister abbia tenuto la squadra a Trigoria è stata una cosa positiva, ha evitato stress ai suoi giocatori. Il problema è questo, negli anni si sono fatti passi indietro perché si lavora molto meno rispetto al passato. Non bisogna infondere nella testa dei giocatori che allenandosi ci si fa male, è vero l'esatto contrario".

Sui preparatori personali dei calciatori.
"Purtroppo questo è più un male che un bene. Nel momento che il calciatore va fuori a cercare la soluzione c'è un problema, anche perché chi sta fuori non è in grado di valutare il lavoro del preparatore atletico e soprattutto quello dell'allenatore. Si va ad aggiungere una terza incognita che può far sballare tutte le pianificazioni che si fanno in sede. Io ho sempre cercato di lottare contro queste mode, è più un male che un bene purtroppo affidarsi a un preparatore personale, anche se ormai quasi tutti ne fanno ricorso. Può anche funzionare, ma deve esserci dialogo tra le due parti, ma io la vedo più come una questione di ego, difficile da gestire"

Sulla pressione come causa di infortuni.
"La componente psicologica viene sempre tirata in ballo quando ci sono diversi infortuni. Se un giocatore si fa male vuole dire che anche dentro la testa non sta al 100%, quindi qualcosina porta con sé. Avere un buon morale può aiutare. Se un giocatore è stressato, muscolarmente si indurisce. Il problema non è l'allenamento, ma i problemi che deve risolvere fuori da campo. Non credo che i giocatori della Roma soffrano il peso della maglia che portano, l'unica cosa che penso è che cambiando la gestione tecnica e i metodi di allenamento, possono generarsi problemi muscolari. Non si mette in discussione la metodica, ma è il carico di lavoro diverso che può comportare guai muscolari"


Allenamento Sassuolo, prove tecnico-tattiche. Domani alle 13 la conferenza di De Zerbi

Il Sassuolo, oggi in campo per l'allenamento odierno in vista del match di domenica contro i giallorossi, ha svolto esercitazioni sul possesso palla e sullo sviluppo della manovra, seguite poi dalle prove tecnico-tattiche. Domani in programma la rifinitura e la conferenza del tecnico De Zerbi, fissata alle 13. 


Fonseca, la Roma in 7 mosse

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Deve essere una bella sensazione, per Paulo Fonseca, arrivare la mattina a Trigoria e trovarsi davanti una squadra, con la 's' maiuscola. Sì, con i suoi problemi (gli infortunati Perotti, Under, Zappacosta), con i vari dubbi (meglio Cristante o Diawara al fianco di Veretout?) e con le micro paure (e se non battiamo il Sassuolo, cosa si comincerà a pensare?), ma pur sempre una squadra, che non ha più incognite legate al mercato. Ora ha solo l'obbligo di essere se stessa. Fonseca finalmente potrà lavorare fissando un obiettivo, quell'obiettivo, il quarto posto (come minimo).

IL SECONDO VIA - Lo abbiamo detto tante volte, la stagione comincia ora, perché quella che vedremo domenica sarà una Roma lontana parente della squadra vista nelle prime due giornate. Talmente diversa che quasi viene voglia di rigiocare il derby. Ma questo non è possibile. L'obiettivo resta lo stesso, riportare la squadra in Champions e i due pareggi con Genoa e Lazio non sono certo determinanti (in negativo). La squadra sarà diversa, dicevamo, ma sarà migliore? Lo vedremo. E lo capiremo proprio in questo settembre, le nuove armi a disposizione dell'allenatore aiutano in questo compito. Settembre (e un pezzettino di ottobre) è il mese del primo tour de force. Dal 15 al 29, i giallorossi andranno in campo cinque volte, con le quattro partite di campionato, più l'esordio in Europa League contro l'Istanbul Basaksehir. Da cinque si arriva a sette, calcolando le altre due sfide di ottobre, prima della sosta per le Nazionali (si gioca il 12 all'Olimpico, Italia-Grecia).Venti giorni in totale. Primi esami. Quindi, in apnea fino al 6 ottobre e lì faremo i primi conti, capiremo di che pasta è (sarà) fatta la Roma.

E forse lo capirà lo stesso Fonseca. Che intanto sta studiando il modo di mettere a posto quei difetti intravisti nelle prime due giornate. E questo può farlo a Trigoria, proprio perché finalmente avrà a disposizione un po' tutti. Smalling, ad esempio, è stato preso per tappare il buco che si era creato con la partenza di Manolas. E' un calciatore di esperienza, forte fisicamente, di personalità. Caratteristiche che, sulla carta, dovranno sostituire - almeno in parte - la fragilità vista fino a ora. Fonseca sta cercando di trovare il compagno ideale dell'inglese. Al momento, gli indizi portano a Fazio, perché di quelli a disposizione, è il centrale con doti di impostazione. Mancini studia per prendere quel posto, forse in questo momento è ancora acerbo. Ma si farà, queste prime partite serviranno a chiarire. Il problema è sulla corsia di destra, perché Zappacosta è out e lì dovrà essere impiegato Florenzi.

I NUOVI - Domenica vedremo, a meno di clamorosi ripensamenti, Veretout, fermo da quando è arrivato, per problemi alla caviglia. Vicino al francese non ci sarà Pellegrini, che dovrà essere spostato sulla linea dei trequartisti (sono out Perotti e Under), ma Cristante. Anche lì, coppia tutta da testare, ma almeno sarà presente uno degli acquisti sui cui l'allenatore puntava e punta di più come regista, ovvero l'ex viola. La vera novità, la più attesa, forse, è proprio in attacco, dove ci saranno cambiamenti ma non troppo a rischio, perché Mkhitaryan (è stato inserito nella squadra della settimana nel videogame FIFA19), Zaniolo (proprio al Sassuolo il primo gol in A) e Pellegrini sanno giocare in tutte e tre le posizioni dietro a Dzeko. Gli uomini gireranno e prima o in questi venti giorni li vedremo un po' tutti, anche qualcuno infortunato. Si comincia domenica col Sassuolo e si finisce il 6 ottobre con la trasferta di Cagliari. In mezzo la partita di Europa League (il 19), le sfide con Bologna (al Dall'Ara il 22), Atalanta (infrasettimanale del 25) e Lecce (al via del Mare il 29), infine il 3 in Austria contro il Wolfsberg e il 6, chiusura a Cagliari.


La rincorsa di Nicolò: rilanciato dal purgatorio dell'Under 21 ora Zaniolo si riprende Nazionale e Roma

LEGGO - BALZANI - Le punizioni sono finite, ora è tempo di tornare agli applausi. Zaniolo rimette il timer e prepara altri 90 minuti di intensità, pericolo e voglia di riscattare un finale di stagione deludente. La cabala può aiutarlo: domenica, infatti, all'Olimpico arriva il Sassuolo che per Nicolò non è un avversario come un altro. Il 26 dicembre scorso, infatti, Zaniolo ha segnato il suo primo gol in carriera (col cucchiaio) proprio contro i neroverdi di De Zerbi. Il talento romanista è pronto e lo ha fatto vedere al derby (due pali colpiti compresi) e nel successo per 5-0 dell'Italia under 21 col Lussemburgo. Sono mancati i gol, ma non è mancata l'ispirazione di un ragazzo che un anno fa era un semi sconosciuto. In meno di 12 mesi è successo di tutto: la prima convocazione del ct Mancini, l'esplosione con la Roma e il paragone con Totti, la doppietta col Porto in Champions ma pure le polemiche sulla figura di mamma Francesca, le voci di una vita non proprio regolare fuori dal campo, le prestazioni scialbe con Ranieri e quell'Europeo under 21 in cui è stato addirittura messo fuori rosa (con Kean) per motivi disciplinari.

Petrachi e Fonseca lo hanno bacchettato in pubblico proprio mentre Zaniolo valutava le offerte di Juve e Tottenham. Sembrava la fine di un amore appena nato, ma dopo qualche settimana è arrivato il rinnovo. Ci sono stati apprezzamenti da più parti, ma la Roma non ha mai voluto cedere Zaniolo. Ora Nicolò deve fare ancora di più sul serio, ha detto ieri a Tmw l'agente Vigorelli. Ha già iniziato durante la preparazione presentandosi con qualche giorno di anticipo rispetto al termine-ferie. Poi si è sottoposto a un supplemento atletico e nelle amichevoli precampionato (vedi Real) e al derby i progressi si sono visti. Come scritto in apertura, però, spesso il suo timer si spegne dopo un'ora di gioco a causa di una gestione ancora non pienamente matura delle energie. Succede ai giovani che hanno voglia di strafare. Ora Zaniolo vuole tornare pure a segnare visto che un gol ufficiale manca dal 3 aprile scorso. Ieri si è presentato a Trigoria, dopo aver scontato il turno punitivo di Mancini. C'è da convincere pure il ct, c'è un Europeo alle porte da giocare senza grilli per la testa. Per farlo Nicolò dovrà (ri)esplodere con la Roma di Fonseca, a partire dalle 7 gare in 20 giorni fino alla prossima sosta. Il tecnico sta pensando di spostarlo sull'esterno per dirottare Pellegrini al centro e inserire Mkhitaryan dall'altra parte.


Serie A, bomber scatenati

IL MESSAGGERO - BUFFONI - Dall'Europa e dal mondo la parentesi dedicata alle nazionali ha regalato in dote 25 gol italiani, portando sugli scudi quasi tutti i bomber attesi protagonisti della serie A. Il più contento di tutti è Conte, che si frega le mani nel riaccogliere ad Appiano Gentile i suoi due attaccanti tirati a lucido. La sosta ha restituito all'Inter un Romelu Lukaku più che mai trascinatore del Belgio. È stato il gigante nero lunedì sera ad aprire il poker con cui di Diavoli Rossi hanno travolto a domicilio la Scozia. Un sinistro chirurgico scoccato appena entrato in area di rigore, a finalizzare un contropiede magistrale che sarà certamente piaciuto al suo nuovo allenatore italiano. Ma Conte ha allargato il sorriso ancora di più all'alba di ieri, quando avrà visto il Toro Lautaro, titolare con l'Argentina, incornare tre volte in 39 minuti il Messico (battuto 4-0). Due reti di sinistro e una di destro per Martinez, che nell'intervallo ha ceduto il posto a Dybala.

Se la Joya non decolla la Juventus non si deprime, perché può consolarsi ampiamente con la nuova impresa del suo asso più scintillate. Cristiano Ronaldo, dopo la rete decisiva nel 4-2 alla Serbia, in Lituania ha trascinato il Portogallo a un 5-1 che rimette i campioni d'Europa in carica in piena corsa per qualificarsi a Euro 2020. CR7 ne ha segnati quattro e in quasi tutti i modi possibili: ha aperto su rigore, guadagnato da Joao Felix suo erede designato in Nazionale e, dopo il pareggio dei baltici, ha deciso la partita con un destro da fuori (e papera del portiere), una deviazione di rapina nell'area piccola e un rasoterra preciso. Bottino che fanno di Ronaldo il miglior marcatore di sempre della storia delle qualificazioni agli Europei: 25 gol contro i 23 di Robbie Keane. Inutile l'appello lanciato su Twitter dall'irlandese: «Lasciami almeno questo record...». Cristiano è un cannibale e ha messo nel mirino un altro primato, quello del numero di reti segnati con la maglia di una nazionale. L'asticella è fissata a 109 gol e la superò il grande re di Persia Ali Daei con la maglia dell'Iran. Lo juventino è a quota 93, a - 16 dall'aggancio.

LE NOVITÀ - Non solo Inter e Juventus. La parentesi internazionale ha lanciato tanti bei messaggi ad altre squadre di una serie A che, dopo le due giornate di prologo estivo disputate a idee confuse e mercato aperto, è pronta a cominciare per davvero. Il Torino si gode la quasi doppietta di Belotti in Armenia (score rovinato dall'autogol di Airapetyan). La più ansiosa di vedere all'opera la sua coppia-gol nuova di zecca è la Roma, che in Armenia-Bosnia (4-2) ha capito di cosa è capace Mkhitaryan e rinsaldato la convinzione di aver fatto bene a tenersi stretta Dzeko. Il trequartista armeno ha messo a segno una doppietta: da centravanti puro l'1-0, realizzato dribblando anche il portiere dopo aver raccolto nel cuore dell'area un traversone basso; e da seconda punta il 2-1, messo a segno con un potente diagonale destro, scoccato da dentro l'area. In mezzo, il pareggio bosniaco segnato da Dzeko (in rete anche nel 5-0 al Liechtenstein), che sullo 0-0 aveva centrato un palo.

Anche la Lazio riparte dai gol europei. Quello di Immobile soprattutto, che in Finlandia ha spezzato un sortilegio che durava due anni, ma anche quelli inaspettati di Valon Berisha. La mezzala del Kosovo a Southampton ha spaventato l'Inghilterra, realizzando lo 0-1 di un 5-3 finale nel quale il laziale ha firmato anche il momentaneo 5-2. Infine, reti mondiali per l'Atalanta. Sono le due segnate da un Muriel in forma Champions con la maglia della Colombia, nel 2-2 dell'amichevole giocata in Brasile.


Partenze false

IL CORRIERE DELLA SERA - [...] Roma si domanda già se la scelta di Paulo Fonseca sia stata quella giusta. L'allenatore è partito con due pareggi ma di fatto il suo campionato comincia domenica contro il Sassuolo. La società gli ha consegnato la squadra vera nell'ultima settimana di mercato con gli innesti Smalling e Mkhitaryan. Recupera poi a centrocampo Veretout, mai avuto a disposizione. Florenzi costretto a giocare da terzino evidenzia le solite lacune [...]


Ora svolta a destra, jolly Zaniolo: ricorrenza da celebrare sulla fascia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Che Zaniolo avesse un tasso di fantasia più elevato della norma lo si era capito in occasione del suo primo gol in Serie A, quello messo a segno proprio contro il Sassuolo di De Zerbi che la Roma affronterà domenica. Per questo motivo i dirigenti giallorossi hanno tenuto a blindarlo con un nuovo contratto. E sarebbe stato Zaniolo stesso ad andare incontro alla società accettando una cifra al ribasso e mettendo fine alla fase di stallo che si era creata. E questo ha colpito Petrachi, che si è ricreduto sulla professionalità e l'affidabilità del giovane calciatore.

Zaniolo è pronto ad essere impiegato sulla fascia destra, dopo l'infortunio di Under. L'interpretazione del ruolo richiesta da Fonseca aiuterà il classe '99 a svolgere al meglio i propri compiti, accentrandosi per lasciare libera la sovrapposizione al terzino. Il feeling con il tecnico è eccellente, almeno pari ai livelli raggiunti un anno fa tra il ragazzo e Di Francesco.