Il tifoso della Roma cacciato per gli insulti razzisti: “Io, bandito a vita dallo stadio, ora chiedo scusa a Juan Jesus”

LA REPUBBLICA - E’ un tifoso della Roma, ma all’Olimpico va solo occasionalmente. Anzi: andava. Andrea Dell’Aquila da due giorni è il primo tifoso escluso a vita da uno stadio di calcio ed è stato intervista da La Repubblica. Queste le sue parole:

Il giorno dopo l’esclusione a vita dallo stadio cosa si sente di dire?
Chiedo scusa: ho sbagliato e non voglio cercare giustificazioni.

Sarebbe disposto a scusarsi con Jesus?
Certo: vorrei un incontro con lui, vorrei abbracciarlo e mettere fine a questa cosa. Se la Roma mi vuole escludere dallo stadio a vita lo accetto, pure se non lo condivido. So già che sarò un esempio in Italia. Vuol dare un segnale prepotente? Farmi passare come un capro espiatorio? Va bene. Ma mettermi alla gogna pubblica è troppo.

Parla del fatto che sia stato pubblicato il post col suo nome e cognome?
Sì, ed è troppo grave. Io ho sbagliato, ma l’onda mediatica è stata esagerata. Se capita a un ragazzetto di sedici, diciassette non non puoi sapere che reazioni può avere. Se uno si butta di sotto perché non regge la pressione, cosa fai?

Ma lei è razzista?
No, non mi sento razzista nella maniera più assoluta. Ho detto al giocatore che è uno scimmione e alzo le mani, l’ho fatta fuori dal vaso, ho esagerato.

Eppure mesi fa si lasciò andare a frasi simili contro Kessié e Bakayoko, del Milan…
Ho usato il termine sbagliato, scimmie, a volte mi lascio andare con le parole. Sono già due sintomi di razzismo, ma non voglio essere razzista, non lo sono. Non posso cercare giustificazioni, voglio solo chiedere scusa. So di aver sbagliato, ma lo scorso anno a San Siro hanno offeso Koulibaly per tutta la partita con cori razzisti, se mi escludi a vita per una frase allora dovevi dare il daspo a tutto lo stadio.


Tattica Fonseca: “Cambierò qualcosa in tutti i reparti”

LA REPUBBLICA - Per dimenticare in fretta la sconfitta con l’Atalanta, Paulo Fonseca riparte dalla gara di oggi pomeriggio, a Lecce. Il tecnico si è tappato le orecchie, isolando le critiche e scricchiolii pur di trovare gli equilibri di una Roma ancora in fase di costruzione. “Abbiamo fatto un’analisi congiunta con i calciatori – racconta Fonseca – capendo cosa è andato e su cosa dovremo necessariamente migliorare. Cambierò qualcosa in tutti i reparti perché abbiamo tante partite in pochi giorni e qualcuno è stanco fisicamente anche se non c’è un problema di condizione generale”.

 


Collezione Dzeko. Giro d’Italia dei gol, Edin l’implacabile fa tappa a Lecce

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Edin Dzeko finora in Italia ha segnato 30 gol in trasferta, timbrando il cartellino in 16 città diverse (compresa la “sua” Roma, dove ha segnato un gol in un derby esterno). Oggi, invece, si presenterà per la prima volta in vita sua allo stadio Via del Mare di Lecce e la voglia, ovviamente, è quella di marchiare la partita a fuoco. Almeno con un gol, il trentunesimo esterno nella Serie A. Ed allora il Lecce è avvertito, anche se Fabio Liverani (tifoso giallorosso) lo sa bene. Con i tre gol segnati in questo avvio di campionato Dzeko è salito a quota 65 complessivi in Serie A. Di questi, 35 li ha messi a segno all’Olimpico, nel prato di casa sua, e trenta nelle gare esterne. Le sue città preferite sono Napoli e Bologna, dove ha già messo a segno 4 reti. Poi la Scala del calcio, con il Meazza (sempre colorato di rossonero) che lo ha visto protagonista tre volte e i due sigilli messi a segno a Reggio Emilia (contro il Sassuolo), Verona (contro il Chievo) e Genova (contro la Sampdoria). Insomma, nel suo giro d’Italia Edin ha già segnato un po’ ovunque, toccando anche le punte estreme dell’Italia: da una parte Udine, dall’altra Crotone. Oggi tornerà il modulo di sempre, quel 4-2-3-1 che permetterà a Dzeko di sentirsi un po’ meno solo rispetto alla partita persa mercoledì scorso all’Olimpico.

 

 

Al centro del Lecce è pronto Tachtsidis

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Da quella vittoria contro la Roma a una nuova speranza che s’accende ancora dinanzi alla Roma. Per farsi coraggio nel cercare il primo punto in questo campionato al Via del Mare, davanti a quasi 26.000 spettatori, il Lecce ripensa all’ultima giornata felice trascorsa in Serie A nel proprio stadio. Era il 7 aprile 2012 quando i giallorossi di Cosmi superarono per 4-2 la formazione capitolina, con doppiette di Muriel e Di Michele. Affidando sempre a Mancosu, straordinario goleador (4 centri consecutivi, dei quali 3 su rigore), il compito di inserirsi a sorpresa, da falso nueve, in zona tiro, Liverani dovrebbe puntare ancora su Babacar e magari confermare Falco. L’allenatore ha molti dubbi a centrocampo. Bloccatosi ieri Tabanelli per un problema muscolare e quasi intoccabile Majer, sarebbe pronto a rientrare Tachtsidis.


Roma, Kluivert e Mkhitaryan in fascia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - I tre messaggi che Paulo Fonseca manda da Trigoria sono chiarissimi: “Non c’è un problema di condizione, lavoriamo per trovare l’equilibrio, qualcosa a Lecce cambierò”. Di più il tecnico, che in Salento porta anche Pellegrini e Spinazzola, in dubbio fino all’ultimo, non dice. La sensazione è che voglia pensare bene a qualsiasi decisione da prendere, come quella di mandare Zaniolo in panchina. Al suo posto dovrebbero giocare, sulla trequarti, Kluivert da una parte e Mkhitaryan dall’altra, con Pellegrini al centro dietro Dzeko. Il bosniaco, che pure è stanchissimo, sembra imprescindibile per la Roma. Mentre Cristante, un altro di quelli esausti, a centrocampo è pronto a lasciare il posto a Diawara. I tifosi romanisti al Via del Mare saranno oltre mille, la sconfitta all’Olimpico con l’Atalanta non ha cambiato i programmi.

 


Il Lecce evoca sempre l’incubo del 1986. Però in Puglia la tradizione è favorevole

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dici Lecce e ai romanisti, soprattutto quelli non più giovanissimi, vengono le lacrime agli occhi. Sono passati più di 30 anni da quella partita che nel 1986 tolse alla Roma la possibilità di conquistare l’allora terzo scudetto, ma la squadra salentina, specie all’Olimpico, evoca sempre quel dolore. In Puglia, invece, le cose sono andate meglio nella storia. Perché in casa del Lecce la Roma ha vinto venti volte su trenta, portando via otto pareggi e appena due sconfitte. In generale, poi, negli ultimi 23 viaggi verso la Puglia, Bari compresa, sono arrivati 14 successi, di nuovo otto pareggi e un solo ko, proprio a Lecce. Certamente, non sarà di buon auspicio pensare all’ultima partita al Via del Mare, quando la Roma di Luis Enrique venne sconfitta 4-2 dal Lecce di Cosmi con l’allenatore di fede giallorossa che fece capire ai suoi, neppure troppo velatamente, che non era il caso di infierire oltre su una squadra già allo sbando.


Il Wolfsberger fermato in casa a sorpresa dal Wsg Tirol

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Conclusa la fatica odierna di Lecce, per la Roma non ci sarà la possibilità di riposare neanche un giorno. Perché giovedì prossimo si torna di nuovo in campo, stavolta in Austria, per l’Europa League, dove i giallorossi giocheranno in casa del Wolfsberger (ma la partita di disputerà a Graz). Sfida più delicata di quanto non possa sembrare, anche perché la squadra allenata da Gerhard Struber non solo alla prima del gironcino è andata a dominare (4-0) in casa del Borussia Moenchendgladbach, ma sta facendo anche molto bene nel campionato austriaco. Fino a ieri, però, quando è stato fermato in casa sul 2-2 dal modesto WSG Tirol nella nona giornata del campionato. Forse la testa era un po’ anche alla Roma, sta di fatto che con questo passo falso interno i prossimi avversari dei giallorossi sono tornati ad essere terzi in classifica, scavalcati dal Lask Linz.

 


Veretout sull’altalena. Ma la Roma cerca equilibrio

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Prima gli applausi a scena aperta per la partita di Bologna e quel coast to coast che di fatto ha spaccato la partita in due, dando il là al gol in extremis di Dzeko. Poi le critiche per quel pallone consegnato in uscita a Gomez durante Roma-Atalanta, pallone da cui è nata l’azione che ha portato al gol di Zapata, che ha spezzato di fatto gli equilibri in campo. Insomma, Jordan Veretout si trova a vivere su una pericolosa altalena e oggi per lui sarà un po’ la prova del nove. Niente esami, nulla di definitivo, ci mancherebbe altro dopo appena cinque partite di campionato.

 


I cambi tattici e di direzione

IL MESSAGGERO - Ingenuo o troppo furbo? Come è davvero Paulo Fonseca? Cerchiamo di scoprirlo una partita dopo l’altra, ma non è facile, anche perché gli hanno consegnato un organico provvisorio, raffazzonato, fragile di muscoli e a corto di preparazione. Da questo punto di vista, Petrachi, il ds, è trasparente: da Sabatini a Monchi, è stata tutta una discesa di qualità. Lui è più ancora degli altri sotto il protettorato di Mister Baldini da Londra: dei tre, è il più scarso. Eppure, si può sperare in un onesto campionato anche con questi giocatori, se Fonseca mostrasse qualità definite. Ma l’allenatore oscilla. Lascia intravedere un gioco, poi ne fa un altro. E perde. E non è ancora la cosa più grave: i meno informati hanno letto oggi che Paratici pretende Zaniolo alla Juve, magari con un altro brillante affare come Luca Pellegrini. Chi già lo sapeva ha osservato la gestione del giocatore nelle ultime partite: si vuole costruire una mezza delusione per vendere uno che, se fosse successo dopo De Rossi e Totti, sarebbe stata la pietra tombale dell’attuale dirigenza. A pensare male... Allora Paulo, svegliati, facci vedere il carattere, oltre al gioco. Oggi a Lecce (che non è Madrid, scusate) la Roma deve vincere. Oppure, tu spiega cosa non va, davvero.


Roma Primavera ko, oggi la Lazio

IL TEMPO - Dopo il ko contro il Torino, cade ancora la Roma Primavera. Nell’inedita cornice dell’Artemio Franchi, i ragazzi di Alberto De Rossi perdono pesantemente (3-0) contro la Fiorentina. Le reti viola sono state siglate da Pedro – prestato dalla prima squadra -, Duncan e Pierozzi. Oggi la Lazio torna in casa al Fersini alle 17 contro l’Empoli.

 


Zaniolo ritorna in panchina

IL TEMPO - Kluivert, Pellegrini e Mkhitaryan per il rilancio. Al Via del Mare, di cui è stato annunciato il sold-out, Fonseca è pronto a dare nuovamente fiducia al pacchetto di trequartisti sceso in campo nelle vittorie con Sassuolo e Bologna. La fascite plantare con cui convive da settimane Pellegrini non è completamente smaltita, ma non gli impedirà di giocare a discapito di Zaniolo, che verrà probabilmente utilizzato in corso d’opera e poi impiegato dal primo minuto nella trasferta di giovedì prossimo contro il Wolfsberger.


Lecce vs Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

INSIDEROMA.COM - In vista della sfida odierna (ore 15) in terra pugliese contro il Lecce di Fabio Liverani, il mister giallorosso Paulo Fonseca ha annunciato diversi cambi nell'undici titolare rispetto all'ultimo impegno al cospetto dell'Atalanta durante la consueta conferenza stampa antecedente al match. Ballottaggio Veretout-Diawara per affiancare l'intoccabile Cristante davanti alla difesa, mentre nel trio dietro a Edin Dzeko dovrebbero tornare dal primo minuto sia Kluivert sia Mkhitaryan, con Zaniolo ancora relegato in panchina.

Ecco le probabili formazioni dei quotidiani. 

IL TEMPO
Roma (4-2-3-1):  Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Cristante; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.

Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Cristante; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.

LA GAZZETTA DELLO SPORT
Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Veretout; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.

LA REPUBBLICA
Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Diawara, Cristante; Kluivert, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA
Roma (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Kluivert, Pastore, Mkhitaryan; Dzeko.