Roma, per Mkhitaryan è speciale
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Quella di domani sera con l’Istanbul Basaksehir per Henrikh Mkhitaryan non potrà essere una gara come le altre. Perché sarà il suo esordio europeo con la maglia giallorossa dopo quello scintillante già vissuto in Italia con il Sassuolo e perché torna a giocare quella Europa League dove solo quattro mesi fa è stato costretto a rinunciare alla finale tra il «suo» Arsenal e il Chelsea. Quella partita lì si giocava a Baku e i rapporti tra Armenia e Azerbaijan sono oramai tesi da anni. (...) Tra Armenia e Turchia i rapporti non sono idilliaci, anzi. Tanto che lo stesso Azerbaijan esprime da anni posizioni politico-culturali molto vicine a quelle turche.
(...) Se è vero che le tensioni (e le guerre) tra Armenia e Turchia risalgono a oltre un secolo fa, è anche vero che nel cuore della gente armena quelle ferite non si sono mai davvero rimarginate. Perché tra il 1915 e il 1916 ci fu un genocidio di quasi un milione e mezzo di persone, sterminio che oggi la Turchia ancora non riconosce. (...) Insomma, è evidente che amore non potrà mai esserci davvero tra i due popoli, anche se da più parti si cercano segnali di distensione. E, tra questi, c’è stato anche quello dello stesso Mkhitaryan, che quando ha parlato della vicenda lo ha fatto con il sorriso sul volto. Tra l’altro, la bilancia dei suoi precedenti con le squadre turche è in assoluto equilibrio. Con le squadre di club si è incrociato infatti tre volte (due con il Borussia, sempre vincente sul Galatasaray) e una con il Manchester United, sconfitto in casa del Fenerbahce. Negativo, invece, il bilancio in nazionale, dove Micki ha collezionato prima una vittoria e una sconfitta a livello di Under 21 e poi un k.o. con la nazionale maggiore.
Adesso bisognerà capire dove vorrà farlo giocare ancora Fonseca, anche se l’impressione è che il tecnico portoghese possa confermarlo come trequartista: destra o sinistra non fa differenza, in coppia con Kluivert (...).
La Roma ha fame di Europa
IL TEMPO - BIAFORA - A due anni e mezzo di distanza dall’eliminazione agli ottavi contro il Lione, la Roma torna a disputare una partita di Europa League. Ottenuto il primo successo in Serie A, la testa di Fonseca e dei suoi giocatori è del tutto focalizzata sull’Istanbul Basaksehir (la gara sarà visibile anche in chiaro su TV8), attualmente quattordicesimo nel campionato turco e reduce dal pareggio per 1-1 con il Sivasspor. Dopo la buona prestazione fornita nel match casalingo con il Sassuolo, il tecnico ha cercato di spegnere i facili entusiasmi dell'ambiente, ricordando alla squadra che nei prossimi diciotto giorni sono in programma ben sei partite. L'allenatore portoghese nella sua esperienza allo Shakhtar Donetsk non ha mai attuato un turnover esagerato e, per cercare di partire subito con l'acceleratore al massimo e per soddisfare l'input societario di non snobbare le coppe a favore del campionato, attuerà la stessa strategia nella sfida di domani.
Chi spera di tornare a giocare dal primo minuto è Zaniolo, capace di incidere immediatamente subentrando a Kluivert per gli ultimi minuti della gara di domenica. Il numero 22 giallorosso è rimasto fuori a causa dello spostamento di Pellegrini sulla linea dei trequartisti, ma è pronto a dare il suo contributo anche partendo più largo, sfruttando la capacità di accentrarsi da destra puntando l'uomo e creando un eventuale pericolo con l’ottimo tiro dalla distanza. Gli altri calciatori giallorossi che ambiscono ad una maglia da titolare e hanno chance di conquistarla sono Spinazzola, Juan Jesus e Diawara. Visto il forfait di Smalling il centrale brasiliano si gioca le sue carte in un ballottaggio a tre per due maglie con Fazio e Mancini, mentre il laterale di Foligno - che predilige la fascia mancina - è pronto a far rifiatare uno tra capitan Florenzi e Kolarov.
In mediana Fonseca darà ancora spazio a Veretout, apparso tra i più positivi e fondamentale per l'equilibrio della squadra in fase difensiva, e dovrebbe far rifiatare Cristante, mai sostituito nel- le prime tre partite stagionali. Al suo posto si candida Diawara, che ha assaggiato il campo soltanto per una manciata di minuti nel finale di gara del derby. Non è da escludere il ritorno di Pellegrini nella coppia a schermo davanti alla difesa. anche se è molto più probabile un suo impiego sul fronte offensivo in compagnia di Mkhitaryan e Dzeko, con Kalinic che dovrebbe dare il proprio contributo a partita in corso. L'obiettivo di Fonseca, che in Europa League non è mai andato oltre i quarti di finale (allenava lo Sporting Braga) e vanta uno score totale di tredici vittorie, cinque pareggi e sei sconfitte, è i ripetere il ruolino di marcia del 2016/17, quando alla guida dello Shakhtar è riuscito a vincere tutti e sei i match del girone.
Smalling rinvia ancora l'esordio
IL TEMPO - BIAFORA - L'esordio di Smalling con la Roma è nuovamente rimandato. Il difensore inglese, alle prese con un problema muscolare all'adduttore, sarà probabilmente costretto a saltare anche la sfida europea contro l’Istanbul dopo il forfait con il Sassuolo. Il programma stilato dallo staff medico giallorosso prevede anche per oggi una seduta d'allenamento individuale, che porterà Fonseca a non inserirlo nella lista dei convocati, con la speranza di averlo nuovamente a disposizione per il Bologna. Out anche Cetin - comunque escluso dalla lista Uefa - per una sindrome influenzale. Zappacosta, infortunatosi al polpaccio prima del derby, ha invece svolto una seduta individuale sul campo e punta a tornare almeno in panchina con il Lecce. Intanto la società ha comunicato le modalità di vendita dei biglietti per la trasferta in terra austriaca, dove la Roma affronterà il Wolfsberg (si giocherà a Graz al Liebenauer Stadium): i tagliandi potranno essere acquistati soltanto online al prezzo di 45 euro e oggi partirà la prima delle due fasi di prelazione.
Allenamento Roma, ancora a parte Smalling, Perotti, Cetin, Under e Zappacosta
La Roma si allena a Trigoria. Continua la preparazione in vista della partita di domani sera contro l'Istanbul Basaksehir: si inizia con un riscaldamento in campo, poi esercizi di reattività e torello. Smalling, Perotti, Cetin, Under e Zappacosta lavorano divisi dal gruppo.
Resa nota la terza maglia della Roma, sarà indossata domani sera contro l'Istanbul Basaksehir
I canali social della Roma hanno presentato la terza maglia giallorossa. La squadra scenderà in campo domani sera, in occasione della partita di Europa League, con indosso il kit blu appena reso noto.
La nuova divisa esordirà domani sera in #RomaIBFKhttps://t.co/YmChEQUbO2
— AS Roma (@OfficialASRoma) 18 settembre 2019
Operazione al crociato di Bouah riuscita, ora inizia il lungo recupero
Lo sofrtunato terzino della Roma Primavera, Devid Bouah, è stato operato oggi a Villa Stuart per la lesione al legamento crociato subita nella partita di lunedì scorso contro il Chievo. L'operazione, eseguita dal prof. Mariani, è riuscita con successo. Per il calciatore si prospetta un lungo periodo di recupero, che lo costringerà tra i 4 e i 7 mesi di stop. Ad allietare le sofferenze del giovane giallorosso ci ha pensato Daniele De Rossi, ex capitano della Roma, che ha voluto fargli il suo personale augurio di pronta guarigione tramite una videochiamata.
Roma-Istanbul Basakeshir, i convocati di Fonseca. Ancora out Smalling e Zappacosta
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha reso nota la lista dei convocati per la gara di domani sera contro l'Istanbul Basakeshir. Questo l'elenco completo dei giocatori:
Portieri: Pau Lopez, Mirante, Cardinali
Difensori: Juan Jesus, Kolarov, Santon, Fazio, Mancini, Florenzi, Spinazzola
Centrocampisti: Cristante, Pellegrini, Veretout, Zaniolo, Pastore, Diawara, Mkhitaryan
Attaccanti: Dzeko, Kalinic, Kluivert
Fonseca: "Domani dobbiamo fare una partita seria e vincere. Farò qualche cambiamento rispetto alla gara col Sassuolo"
Dopo essere intervenuto in conferenza stampa alla viglia del match di Europa League, Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport:
"La squadra sta imparando. Nell’ultima gara non abbiamo fatto una bella partita. Nella prossima dobbiamo continuare a migliorare. Dobbiamo pensare che stiamo giocando contro una squadra esperta con giocatori come Robinho, Skrtel, Turan. Tutti giocatori esperti, dobbiamo fare una partita seria e vincere. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita, non voglio pensare troppo avanti: la prossima partita è con il Basaksehir. Dobbiamo passare questa fase, pensare gara per gara. Probabilmente dobbiamo cambiare qualche giocatore: non è possibile giocare con gli stessi uomini per due gare in tre giorni".
Florenzi: "Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, il bene della Roma è al centro del nostro lavoro"
Alessandro Florenzi, capitano della Roma, ha parlato ai microfoni di Sky Sport in merito alla partita di domani sera contro l'Istanbul. Queste le sue parole:
"L’Europa League rappresenta una competizione importante, non come la Champions League, ma la onoreremo già da domani. Nella Roma mi convince l’unione di intenti che stiamo mettendo in campo, senza pensare a chi fa gol o assist. Il bene della Roma è al centro di tutto il nostro lavoro. Stiamo cercando di migliorare la fase difensiva, che non vuol dire solo subire meno gol, ma anche fare meglio il pressing che ci chiede il mister. Sappiamo fare una buona fase offensiva, ma senza una buona difesa non serve a nulla. Dobbiamo prendere degli accorgimenti, c’è tanto lavoro da fare in settimana e il mister sta lavorando su questo”.
Tutti gli uomini del presidente
La gestione della società giallorossa avviene, per la maggior parte, fuori le mura della Capitale. Il presidente Pallotta, da Boston, si affida ai suoi fedelissimi per controllare in maniera capillare tutte le attività della sua Roma. Per il mercato, il suo referente è Franco Baldini, mentre Zubiria sarà responsabile dei rapporti con l'Uefa, oltre a coordinare prima squadra, settore giovanile e squadra femminile. Lippie, invece, ha il compito di riferire al presidente in merito alla preparazione atletica impostata dallo staff tecnico attuale, dato che già lo scroso anno si era recato a Trigoria per verificare la situazione infortuni. Zecca poi, amico personale di Pallotta, era in tribuna per la prima contro il Genoa e tornerà allo stadio per assistere al debutto in Europa League contro l'Istanbul Basaksehir. Infine c'è Guido Gombar, manager molto abile nelle relazioni, l'effettivo legame tra Roma e Boston. Lo riferisce il Corriere dello Sport.
Napoleoni: "Non ho dubbi che, se la Roma gioca da Roma, possa vincere la partita"
Stefano Napoleoni, ex attaccante del Basaksehir e romano di nascita, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport della sfida di domani tra i giallorossi ed i turchi: "Il mio sogno era giocare con la Roma, non contro. Sono un giramondo, ancora lo sto facendo, ora ho cambiato club, indosso una maglia giallorossa, mi sono avvicinato, quella del Goztepe. Sapevo di dover lasciare l’Istanbul, dopo il sorteggio è stato difficile dirlo, perchè avrei coronato un sogno, quello di giocare all’Olimpico, davanti alla Sud. A fine stagione volevo cambiare aria, ne avevo parlato con la società, mi sto avvicinando verso la fine della carriera, ho 33 anni e ho voglia di misurarmi ancora".
Che squadra troverà la Roma? Punti deboli e punti di forza?
“Hanno iniziato male quest’anno all’Istanbul, è arrivato un nuovo allenatore, dopo 5-6 anni hanno cambiato mister, sta cercando di portare la sua filosofia. Se la Roma gioca da Roma, non ho dubbi sul fatto che i giallorossi possano vincere la partita. Ci sono nomi importanti nella rosa, l’Istanbul ha investito su gente come Emre, Robinho, Adebayor, Inler, Visca, gente importante che non è facile da gestire. Sicuramente verranno all’Olimpico aspettando la partita, non credo che verranno a fare la partita, sfruttando la velocità di Visca, sul lato destro sono più pericolosi".
Arda Turan, che tipo è?
“Con lui ho sempre avuto un bel rapporto. E’ un bravissimo ragazzo, è tranquillissimo poi al di fuori del campo non voglio commentare, non sarebbe giusto”.
Lo stadio del Basaksehir e l’ambiente?
“Lo stadio è nuovo, l’impianto è bellissimo come in tante altre parti del paese. La squadra non ha tanto tifo, perché le tre squadre più grandi di Istanbul Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray si prendono la fetta più importante dei tifosi. Quando ci sono le gare europee lo stadio si riempie di più. Lo scorso anno ci siamo suicidati, eravamo a più 8 sulla seconda a otto giornate dalla fine. C’era pure un bel premio scudetto… (ride)”.
Fonseca lo hai incrociato da allenatore, quando era allo Shakhtar. Il tuo giudizio?
“Il suo Shakhtar giocava benissimo, lì ha fatto un grandissimo lavoro, gioco rapido, veloce e concreto. Mi piaceva tanto e quando l’ho incontrato, mi ha impressionato. Ora ha bisogno di tempo a Roma, ci vuole tempo per i calciatori, per adattarsi ai nuovi schemi. La campagna acquisti è stata buona, bisogna dargli tempo, noi romanisti la pazienza non l’abbiamo ma ci vuole il giusto tempo”.
Il tuo pensiero sul rinnovo di Under e sugli infortuni?
“Avevo parlato con lui, sapevo che voleva rimanere, sta benissimo a Roma, la sua priorità era sempre stata Roma, nonostante abbia avuto qualche piccolo problema con la società in passato. Qui non ha mai avuto infortuni, non ricordo che abbia avuto questi problemi. Speriamo che possa tornare al 100%, perché è uno scattista, fa cento sprint a partita, è normale che possa essere più soggetto a farsi male”.
Lima: "La Roma è superiore al Basaksehir, ma nessuna squadra va sottovalutata"
Francisco Govinho Lima, ex centrocampista della Roma dal 2001 al 2004, ha parlato per AS Roma Match Program:
Se le dico Galatasaray, cosa le viene in mente?
“Il passato. Ricordo bene quella partita (13/3/2002 Roma-Galatasaray, ndr), io ero stato due stagioni in Turchia e quindi capivo la loro lingua. Ci hanno insultato tutta la partita e alla fine c’è stato un confronto. Oggi il calcio turco è molto cambiato ci sono tanti giocatori stranieri che giocano nel loro campionato. Ai miei tempi erano tutti giocatori turchi… Insomma hanno fatto passi da gigante anche se il livello è ancora un gradino indietro”.
Inizia l’Europa League, primo impegno contro i turchi, che gara cercherà di fare la Roma?
“La Roma cercherà di fare una grande partita davanti ai suoi tifosi. L’entusiasmo che ha portato la prima vittoria in campionato sarà un’ulteriore spinta. La squadra ha iniziato bene la stagione, dopo il cambio di allenatore e l’arrivo di tanti nuovi giocatori, in poco tempo sta trovando un buon equilibrio. A me domenica la squadra è piaciuta”.
Che avversario si troverà di fronte?
“Loro sono certamente un po’ sotto la Roma, ma non vanno sottovalutati, non va sottovalutato nessun avversario in competizioni come queste. Hanno alcune individualità buone, ma nel complesso la Roma è superiore”.
Parliamo un po’ del gruppo di quest’anno, qual è il suo giudizio?
“Sono arrivati tanti nuovi e ci sarà bisogno di un po’ di tempo per far riorganizzare la squadra sotto la guida del nuovo tecnico. Giocatori diversi che si vede già dalle prime partite che hanno voglia di far veder il loro valore”.
Nelle prime tre partite si è vista una squadra ben messa in attacco e in difesa alcuni momenti sembra traballare. Cosa accade?
“La difesa è sempre il reparto più difficile da far assimilare. È lo stesso reparto che lo scorso anno ha faticato un po’… È proprio lì che il mister dovrà lavorare di più”.
Qual è il suo giudizio su Fonseca?
“È un allenatore esperto, che deve solo conoscere in prima persona il calcio italiano. Ha già capito che deve esporsi, ci sta mettendo la faccia, la sua. Ha una grande cultura del lavoro, quindi i frutti arriveranno”.
Tra campionato ed Europa si giocherà ogni tre giorni, quale aspetto va tenuto in maggiore considerazione, la fatica fisica o mentale?
“Tre partite in una settimana sono tante, ma il mister ha una rosa ampia a disposizione e quindi può fare turnover con i suoi giocatori. Deve gestire entrambi gli aspetti dei calciatori”.
Dei tre anni passati con la maglia giallorossa qual è stato il momento più bello?
“Il derby del 5-1 del 2002. Tutti i derby vinti in generale. Il derby è spettacolare, unico”.
Capello è stato il suo allenatore in giallorosso, il mister ha vinto moltissimo in Italia e nel mondo. Perché?
“Il mister stima e carica tutti i suoi giocatori. L’esperienza accumulata gli permette di essere uno dei migliori. È un grande uomo, dal lato umano, oltre che un grande tecnico. È stato l’allenatore che mi ha insegnato di più, ha avuto tanta pazienza con me. Un uomo di cuore…”
Dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo come mai ha scelto di rimanere a vivere in Italia?
“Ho giocato molti anni qui e mi sento a casa. Per il lavoro e perché qui la mia famiglia sta bene. Potrei tornare in Brasile prima o poi…”.