Primavera, si ferma con l’Inter la corsa scudetto

IL MESSAGGERO - Svanisce il sogno Scudetto per la Roma Primavera. I ragazzi di Alberto De Rossi sono caduti allo stadio Ezio Ricci di Sassuolo contro l’Inter di Madonna (3-0), che accederà per la terza volta consecutiva alla finale contro l’Atalanta (Parma, venerdì prossimo). Ad aprire le danze al 22’ è stato Colodio su calcio di rigore che si è procurato a seguito di un fallo di Semeraro. La gara è proseguita in equilibrio e con occasioni da entrambi i fronti (Celar ha sbagliato a due passi dalla linea di porta calciando sopra la traversa). Ma sono stati i cambi ad aver fatto la differenza: con l’ingresso di Esposito l’Inter ha trovato il 2 a 0 in contropiede a 10 minuti dal fischio finale. Allo scoccare del 90’ Cargnelutti si è fatto espellere atterrando Schirò in area, sul dischetto è andato Esposito realizzando la doppietta che ha mandato ko definitivamente la Roma.


Samp, DiFra tratta con Trigoria per liberarsi

IL MESSAGGERO - TROTTA - Aspettando novità sul fronte Massara, in pole per il ruolo di ds, si accende il mercato del Milan targato Maldini. Ieri, il neo direttore tecnico ha incontrato a Casa Milan Giuseppe Riso, agente di Stefano Sensi (Sassuolo) e Gianluca Mancini (difensore dell'Atalanta), per sbaragliare la concorrenza e consolidare la pole position con una doppia, importante, offerta ai due calciatori. Al centrocampista neroverde è stato proposto un quinquennale a circa 2 milioni di euro a stagione, al Sassuolo invece 15 milioni per il cartellino. C'è ancora un pezzo di strada da percorrere: il patron Squinzi parte da una valutazione di 25. Giampaolo, tecnico rossonero in pectore, ha chiesto anche Andersen e Praet della Sampdoria. Ma prima di proseguire le discussioni per i due giocatori apprezzati pure dall'Arsenal, il presidente Ferrero dovrà ufficializzare il nuovo allenatore. Che sarà uno tra Di Francesco e Pioli. L'ex tecnico della Fiorentina, con il quale c'è da tempo un accordo su tutto, è stato congelato in attesa di aggiornamenti dall'agente dell'abruzzese, al tavolo con la Roma per trattare la rescissione del contratto (scadenza 2020 a 3 milioni di euro).

CONTRIBUTO - L'intento è quello di strappare al club di Pallotta un importante contributo, che si andrebbe ad aggiungere allo stipendio offerto dal presidente Ferrero (1,5 milioni di euro per due anni). Il nuovo condottiero non lavorerà in ogni caso con Pradè: l'ex ds dell'Udinese è stato scelto dal neo patron della Fiorentina, Commisso, per rimpiazzare Corvino. Da Firenze a Torino: Paratici, in stretto contatto con Sarri che verrà ufficializzato appena il Chelsea raggiungerà l'accordo con il suo successore, ha chiesto almeno due rinforzi per la difesa. Benatiapuò già tornare; Manolas, dietro nelle preferenze del ds, convince invece Sarri; De Ligt è il sogno, mentre Marquinhos un'idea sempre valida. Neppure De Laurentiis cambia obiettivi per il suo Napoli, così James Rodriguez e Lozano restano in cima alla lista redatta da Ancelotti. Nelle prossime ore si conoscerà anche il futuro di De Rossi, in trattativa con i Los Angeles FC. Il Boca però non ha perso le ultime speranze anche in virtù della smentita che trapela dall'entourage del calciatore.


Defrel al Cagliari per avere Pavoletti

IL TEMPO - BIAFORA - II mercato della Roma si appresta ad entrare nel vivo. Una delle prime mansioni di Petrachi sarà quella di sfoltire la rosa e cedere gli esuberi che torneranno dai vari prestiti, tra cui Defrel. L'attaccante non sarà riscattato dalla Sampdoria, che reputa eccessivi i 12,75 milioni fissati lo scorso anno per completare l'acquisto, soprattutto dopo l'arrivo di Gabbiadini a gennaio. Sulla punta francese è forte l'interesse del Cagliari, pronto a rilevarne il cartellino, battendo la concorrenza dell'Atalanta e del Bologna. I sardi hanno proposto ai giallorossi uno scambio con Pavoletti, centravanti che in stagione ha realizzato 18 reti.

Nei discorsi degli ultimi giorni sull'asse Roma-Cagliari si è riparlato anche di Barella: il centrocampista è stato offerto a Petrachi, che ha però declinato la proposta, ben sapendo che il ragazzo vuole andare all'Inter, pronta ad affondare il colpo nei prossimi giorni. Un altro romanista molto richiesto è Lorenzo Pellegrini, per cui si è fatto avanti il Tottenham, che ha già incontrato l'agente del ragazzo, orientato però a restare.

In entrata arrivano conferme sull'interesse per Vavro, difensore del Copenaghen, mentre per la porta si pensa a Lopes, lontano dal rinnovo con il Lione. Capitolo De Rossi: nei giorni scorsi l'ex capitano della Roma ha declinato l'offerta del Flamengo di Juan e come ha annunciato la moglie su Instagram "non ha firmato con nessuno". I Los Angeles FC lo aspettano a gennaio, ieri giornata di voci contrastanti sul Boca Juniors. In serata i media argentini parlavano di un rifiuto di De Rossi, ma il ds Burdisso mantiene viva la speranza per il colpaccio: «Daniele mi ha aperto le porte per venire».


Primavera, Colidio e doppio Esposito: la finale scudetto è nerazzurra

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sarà l’Inter a sfidare l’Atalanta venerdì per lo scudetto Primavera. Ieri i nerazzurri hanno battuto la Roma per 3-0, aprendo le marcature con un gol di Colidio su rigore e chiudendo il match con la doppietta di Esposito. I giallorossi possono recriminare più per le occasioni fallite che per le decisioni arbitrali: una traversa da due passi di Celardopo 6′, un miracolo di piede di Dekic su Cangiano. Poi però il 3-5-2 nerazzurro con esterni bassi ha fatto la differenza.


De Rossi, il giallo della scelta: Boca o Los Angeles?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A Buenos Aires sono quasi certi che alla fine De Rossi sceglierà il Boca Juniors. Il problema è che la stessa convinzione la hanno a Los Angeles. Il giocatore è tentato da entrambe le situazioni, ma non c’è ancora nessuna firma, sebbene la scelta dovrebbe arrivare a breve. La simpatia del centrocampista di Ostia per gli Xeneizes è ormai nota, ma ieri è circolata con insistenza la voce che alla fine la meta prescelta sia quella statunitense, anche alla luce dei buoni rapporti di Pallotta con il proprietario dei Los Angeles FC, Peter Gruber. 


Fonseca, oh yes! Così Pallotta vuole rilanciare la Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri mattina è arrivata l’ufficialità: Paulo Fonseca sarà il tecnico giallorosso fino al 2021, con un’opzione di rinnovo anche per la terza stagione. Pallotta con il portoghese vuole riportare entusiasmo intorno alla Roma ed è quello che si evince anche dalle parole del presidente romanista sul sito ufficiale del club: “Paulo è un allenatore giovane e ambizioso, con esperienza internazionale e una mentalità vincente. È conosciuto per la suaidea di calcio coraggiosa e offensiva, che potrà entusiasmare i nostri tifosi“. Anche il portoghese, che oggi sarà a Londra per progettare la Roma del futuro, ha rilasciato le prime parole: “Sono molto felice di essere il nuovo allenatore della Roma. Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta e non vedo l’ora di trasferirmi a Roma, di incontrare i nostri tifosi e di cominciare a lavorare. Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale“.


Ora li valuta Fonseca. Florenzi e Under piacciono, Schick fa ancora sperare

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il mercato va bene, ma quando arriva un nuovo allenatore bisogna capire anche che idea ha dei giocatori che sono in rosa. Nella Roma attuale ce ne sono parecchi su cui puntare e Fonseca vuole fare una riflessione profonda. Florenzi è uno di quelli sui quali il portoghese vuole costruire la nuova Roma. Chi deve essere valutato è invece Nzonzi, che non sembra perfetto per il gioco dell’ex tecnico dello Shakhtar, abituato a utilizzare un regista e un mediano di passo in mezzo al campo. Difficile però trovare una sistemazione al francese, sul quale dunque, probabilmente, si dovrà lavorare. Diverso il discorso per Under, che piace molto a Fonseca ma potrebbe partire per fare cassa entro il 30 giugno. E poi c’è Patrik Schick, che sembra avere la fiducia del nuovo allenatore.


Fonseca: "Non vedo l'ora, faremo qualcosa di speciale"

CORRIERE DELLA SERA - «Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta e non vedo l’ora di trasferirmi a Roma, di incontrare i nostri tifosi e di cominciare a lavorare: credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale». Da ieri Paulo Fonseca è ufficialmente il nuovo allenatore romanista, dopo la firma sul contratto che lo legherà ai colori giallorossi fino al 2021, con opzione per un ulteriore anno. [...]

Non ci ha messo molto, almeno secondo Pallotta. «[...] Ha subito espresso il suo desiderio di venire alla Roma e il suo entusiasmo nell’accettare una nuova sfida, iniziando a lavorare con i nostri calciatori per impostare una squadra di cui i tifosi possano sentirsi orgogliosi». Entrambi, Pallotta e Fonseca, fanno riferimento ai tifosi e alla voglia di ricreare un clima di entusiasmo andato perduto in una stagione che si è chiusa tra mille polemiche e contestazioni. [...]

Per il momento i riscontri della società sono buoni: a pochi giorni dall’apertura della campagna abbonamenti, infatti, sono circa 5300 i tifosi che hanno sottoscritto la tessera per il prossimo anno. 


Parnasi, il gup è «incompatibile»: si ricomincia

CORRIERE DELLA SERA - Una firma sotto una proroga di richiesta delle intercettazioni, predisposta ai tempi in cui Luca Parnasi era solo indiziato di una serie di reati, è sufficiente a far saltare tutto: il processo al costruttore dell’ Eurnova riparte da zero, il giudice per le udienze preliminari Costantino De Robbio si asterrà per incompatibilità — è sua la firma in calce a quella richiesta di proroga che lo rende incompatibile con il nuovo compito — e il presidente del Tribunale assegnerà a un suo collega il compito di decidere sugli elementi acquisiti dalla Procura.

Questo vuol dire che il rinvio a giudizio dello stesso Panasi come pure di altri tredici indagati per la costruzione dello stadio di Tor Di Valle sarà affrontato dopo l’estate. [...]  Parnasi è stato arrestato esattamente il 13 giugno 2018 per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito.


Fonseca: "La mia Roma all'attacco"

IL TEMPO - AUSTINI - Subito un falso mito da sfatare: non lo ha scelto Franco Baldini.Parliamo di Paulo Fonseca, da ieri ufficialmente nuovo allenatore della Roma, l'ottavo in altrettanti anni di gestione americana, il sedicesimo a sedersi sulla panchina giallorossa dall'addio di Capello se si contano due volte Spalletti e Ranieri. II portoghese ha firmato un contratto di due stagioni con opzione per una terza, guadagnerà lievemente più rispetto a Di Francesco (siamo ben oltre i 2 milioni netti includendo i bonus) e si è liberato dallo Shakhtar Donetsk rinunciando a una parte del suo stipendio. La Roma ha fatto il resto accordandosi per giocare un'amichevole con gli ucraini da qui all'anno prossimo e pagherà cash solo la metà della clausola rescissoria da 3 milioni.

Non lo ha scelto Baldini e allora chi? Verrebbe da rispondere la Roma, visto che il nome del 46enne portoghese è stato fatto per primo da Monchi nella lista di possibili successori di Spalletti, poi è stato Massara a cercare le prime informazioni concrete, quindi Fienga e Petrachi a chiudere la trattativa dopo aver ricevuto i "no" di Conte e Gasperini, aver sedotto e abbandonato Mihajlovic per motivi ambientali e riflettuto su De Zerbi. Baldini avrebbe preso probabilmente un italiano, voleva Sarri e non si sarebbe opposto allo stesso De Zerbi, di sicuro Fonseca non è un suo candidato ma questo non significa che si sia messo di traverso. Semplicemente che la sua parola conta molto per Pallotta, però non è decisiva vedi i casi precedenti di Paulo Sousa e Campos. Ci sarà anche il toscano, comunque, ad accogliere Fonseca oggi a Londra, dopo la cena di ieri col presidente e gli altri dirigenti Fienga e Calvo invitati al meeting per un punto su tutta l'area ricavi. Se riuscirà a liberarsi dagli impegni sullo stadio oggi si unirà alla comitiva anche Baldissoni (difficile), mentre Totti ha preferito restare fuori dalla riunione, evitando così l'incrocio con Baldini. Un dualismo antipatico che prima o poi andrà risolto, l'ex capitano intanto aspetta la carica da direttore tecnico che Fienga gli ha promesso. Fonseca è passato ieri per Milano, ha alloggiato all'hotel Westin Palace e oggi si imbarcherà verso la capitale inglese per conoscere Pallotta e iniziare a ragionare insieme alla società su come rivoluzionare la Roma. Salvo cambio di programmi si presenterà a Trigoria direttamente a fine mese a ridosso dell'inizio del ritiro.

Intanto l'annuncio del suo arrivo è stato diffuso sui canali ufficiali del club. "E' un allenatore giovane e ambizioso - spiega Pallotta - con esperienza internazionale, mentalità vincente ed è conosciuto per la sua idea di calcio offensiva che potrà entusiasmare i nostri tifosi. Dalla prima volta che ci ho parlato ha subito espresso il suo desiderio di venire alla Roma". "Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta - le parole dell'allenatore - insieme potremo creare qualcosa di speciale". LaRoma ha ripescato anche alcune sue vecchie frasi per presentarlo, eccone un paio che descrivono il "suo" calcio: "Mi piace vincere giocando un bel calcio. Sarri e Guardiola sono gli allenatori che ammiro di più, voglio che i giocatori abbiano il coraggio di prendere l'iniziativa, mettere in pratica una tattica offensiva e avere sempre il possesso palla". Nell'avventura a Trigoria lo seguiranno certamente quattro collaboratori: il vice Nuno Campos, il tattico Thiago Leal, i preparatori atletici Pedro Moreira e Nuno Romano, mentre la Roma confermerà Marco Savorani come allenatore dei portieri. In dubbio il possibile innesto nello staff dell'ucraino Max Nagorski, assistente-traduttore di Fonseca a Donetsk the deve avviare le pratiche per il visto. I tifosi aspettano con mix di diffidenza e curiosità, intanto rinnovano gli abbonamenti: vendute a ieri 5.300 tessere, tante quante lo scorso anno nello stesso periodo.


Fonseca firma: "Il suo calcio è coraggioso"

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - "Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale". Chissà che tra qualche anno queste parole non vengano ricordate insieme al raggiungimento di qualche obiettivo sportivo, scremate da tutto lo scetticismo che sta accompagnando l'arrivo di Paulo Fonseca sulla panchina della Roma. Perché il primo avversario che il tecnico portoghese dovrà battere è il clima di malessere che l'ultima stagione - con lo strascico dell'addio forzato di De Rossi - ha lasciato tra i tifosi giallorossi. Biennale (più opzione per it terzo anno) a 2,5 milioni circa, adesso è ufficiale, Fonseca è il nuovo allenatore della Roma. "E ne sono molto felice - le sue prime parole - desidero ringraziare la dirigenza per l'opportunità che mi è stata data. Sono entusiasta e motivato dalla sfida che ci aspetta e non vedo l'ora di trasferirmi nella capitale, di incontrare i nostri tifosi e di cominciare a lavorare".

Non vede l'ora anche la dirigenza, riunita a Londra in queste ore per tracciare le linee guida della prossima stagione, tra mercato, marketing e rapporti interni. Dopo il rifiuto di Conte, Gasperini, in parte De Zerbi e l'accantonamento di Mihajlovic per motivi ambientali, Fonseca è il simbolo scelto per una risalita che si spera veloce, per ritrovare dalla prossima stagione la Champions League. "E' conosciuto per la sua idea di calcio coraggiosa e offensiva, che potrà entusiasmare i nostri tifosi", scrive Pallotta, che spiega, in pratica, il perché alla fine la scelta è caduta sul portoghese. Un modo di giocare che possa riavvicinare la gente sfiduciata alla squadra, costruendo un progetto pieno di giovani esterni e trequartisti, i ruoli che il tecnico predilige.

Diventato famoso per essersi presentato mascherato da Zorro in sala stampa dopo aver superato il girone Champions. Mascherina e mantello hanno fatto il giro del mondo, regalando l'immagine di un tecnico istrionico che ha vinto tutto in Ucraina alla guida dello Shakhtar (tre campionati, tre coppe e una Supercoppa), e che sarà l'ottavo allenatore dell'era americana. Se poi diventerà anche l'ottavo re di Roma, dipenderà da quanto la società lo metterà nelle condizioni migliori di lavorare. Bello e giovane, Fonseca è il terzo allenatore della storia romanista ad esser nato negli anni '70, dopo Luis Enrique e Vincenzo Montella. Un mister moderno e vicino alla mentalità dei giocatori che, solitamente, sono travolti dal suo entusiasmo. Lo stesso entusiasmo che la Roma spera riesca a contagiare l'ambiente. Che, comunque, sta rinnovando gli abbonamenti: nella fase di prelazione, entro il 16 giugno, i tifosi hanno rinnovato 5.300 tessere (dato in linea con l'andamento registrato un anno fa negli stessi giorni concessi ai vecchi tesserati). Lo zoccolo duro non abbandona la squadra - la maggior parte sono tessere di Curva sud - e, seppur nel pieno di una contestazione che sta caratterizzando a suon di striscioni sparsi nel mondo l'estate giallorossa, la presenza allo stadio sembra garantita.

Così come in ritiro. Quando Fonseca si presenterà il 29 giugno a Pinzolo saranno in tanti a seguire i primi vagiti della nuova Roma, orfana di De Rossi e affidata a Florenzi, erede della fascia per linea diretta di romanità. E, a proposito di De Rossi, il centrocampista e, secondo voci sempre più insistenti, a un passo dall'accettare la proposta del Los Angeles Fc. Ma prima di trasferirsi in California con tutta la famiglia, Daniele vuole valutare bene anche la possibilità di giocare qualche mese al Boca Juniors dell'amico Burdisso.


L'Italia rimonta Dzeko. Insigne dipinge calcio: grande gol ed assist. Europeo ad un passo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Mancini ringrazi Dzeko, sono partite come quella con la Bosnia che fanno crescere, non le sfilate di bellezza tipo Atene. [...] Ieri abbiamo capito quanto il nostro palleggio elegante, ma leggero, possa soffrire contro una mediana più fisica e quanto debba essere sorretto da una squadra corta e compatta, disposta a lottare, per esprimersi al meglio. Abbiamo capito che, con questo sistema di gioco, non possiamo permetterci un tridente troppo leggero e soprattutto un centravanti statico. [...] L’Italia non è stata bella come in Grecia, ma ha dimostrato di avere un’anima e di saper sopravvivere alle difficoltà. Messa sotto a lungo dalla Bosnia di uno splendido Dzeko, il migliore, autore del gol del vantaggio, ha reagito, lottato e ribaltato il destino con Insigne: gol meraviglioso e assist a Verratti. Due perle in due partite. [...]

Ora Bosnia e Grecia sono sprofondate a 8 punti. La più vicina, a 3 punti, è la Finlandia che ci aspetta a settembre, ma possiamo risparmiarci il panico. Tra un anno, oggi, comincia Euro 2020: ci saremo. Ma dovremo crescere ancora tanto.