Roma-Genoa sarà arbitrata da Calvarese
Il sito aia-figc.it ha reso note le designazioni ufficiali per il primo turno di Serie A.
Roma-Genoa sarà arbitrata da Calvarese della sezione di Teramo, coadiuvato da Liberti e Cecconi.
Il quarto ufficiale sarà Ros, mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispetivvamente Fabbri e Passeri.
Fazio: "Qui a Roma mi trovo benissimo. Fonseca parla con tutti. Mi ispiravo a Samuel" (video)
Federico Fazio, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN, a cui ha parlato della sua carriera e del rinnovo con la Roma:
Rinnovo?
"Sono molto contento di rinnovare con la Roma. Dal primo giorno che sono arrivato mi sono trovato bene con la squadra, con la gente che lavora qui, con la città, con i tifosi. In campo sarà la mia quarta stagione. Sono uno che lavora ogni giorno e credo sia possibile continuare qui perché mi trovo benissimo".
Cosa sta cambiando a Trigoria?
"È importante quello che si percepisce, la positività. A chi è arrivato dobbiamo far capire cosa significa questo club. Abbiamo un bel gruppo. Penso che sarà una grande stagione. Fonseca è un grande allenatore, giovane, con voglia ed esperienza. È bravissimo anche come persona fuori dal campo, parla con tutti. Quello che trasmette è importantissimo".
Se impostare da dietro può aiutarmi?
"Mi piace tanto in questo modo. Mi piace avere la palla, controllare la partita e essere aggressivi quando non l’abbiamo. Questo è un sistema che mi piace molto".
Come mi preparo per un calcio piazzato?
"Abbiamo delle giocate preparate a palla ferma, però poi ci sta che la palla arrivi. La scorsa stagione ho segnato due o tre gol non di testa. Aver giocato da centravanti mi permette di arrivare quel secondo prima".
A che difensore mi ispiravo da piccolo?
"Da piccolo non mi ispiravo ad un difensore perché giocavo attaccante, ma poi ho deciso di diventare un centrale vedendo quello che faceva in campo Samuel, che giocava nel Boca, la squadra per cui tifavo: ero fissato col suo modo di giocare".
Se ho detto qualcosa a De Rossi per la sua esperienza in Argentina?
"Sento spesso De Rossi, è molto contento: alla sua età non era facile provare una nuova avventura come questa. Per l’orario è difficile seguire il calcio argentino, ma ora ci provo perché ci gioca lui".
La mia esperienza?
"Ho avuto la fortuna di giocare in Europa con giocatori che da ragazzino mi davano l’esempio. A Siviglia poi sono stato capitano di quella squadra e sono maturato, sono diventato un leader. Quello me lo porto dietro anche ora, voglio essere un esempio per i più giovani e guidarli sul giusto cammino".
Un passato da centravanti
Un motivo in più per puntare su Fazio al fantacalcio #RomaGenoa #DAZN pic.twitter.com/CuN31WwdDk— DAZN Italia (@DAZN_IT) 22 agosto 2019
Nainggolan: "Via dalla Roma per la scelta di una persona. E' stato un colpo molto duro"
Radja Nainggolan, ex centrocampista di Roma ed Inter ed oggi al Cagliari, ha parlato ai microfoni di Sky Sport rilasciando una lunga intervista. Tra gli argomenti trattati anche l'addio alla Roma. Questo uno stralcio delle sue parole:
"Mi sono separato dalla Roma, è stato un colpo molto duro. Sicuramente avevo qualche colpa, ma è stata più una scelta di una persona che è andata via. Magari potevo anche rimanere. Sono scelte che vanno prese in quei momenti lì, che diventano un rammarico inutile. Sono contento della mia carriera e delle mie scelte, spero di togliermi altre soddisfazioni perché ho tanta voglia".
Allenamento Roma, domani seduta mattutina alle ore 10
La Roma continua il suo percorso di avvicinamento al primo match di campionato contro il Genoa. Nuovo appuntamento domattina alle 10, con la penultima seduta d'allenamento prima del match dell'Olimpico di domenica 25.
Roma-Rugani, trattativa saltata
Sembrava quasi tutto fatto per l'approdo in giallorosso di Rugani dalla Juventus. Un'operzione che però, come riferisce gianlucadimarzio.com, ha subito un rallentamento. Infatti la Roma non è convinta dalle condizioni economiche dell'affare e vorrebbe fare maggiore chiarezza prima di concludere la trattativa.
Il nodo da sciogliere, come riferisce calciomercato.com, riguarda le richieste della Juve di 20 milioni e l'offerta della Roma di 10 milioni. Oltre alle contropartite Riccardi e Celar.
Uno scoglio, quello dei 10 milioni, che si è rivelato essere insormontabile. Infatti, come riferisce Alfredo Pedullà, la trattativa tra Roma e Juventus sarebbe definitivamente saltata.
ZappaCosta niente
IL MESSAGGERO - CARINA - L'incastro giusto è arrivato. Anche con la formula (del prestito) auspicata e con un ingaggio che, decurtato di due mensilità e con una piccola rinuncia, costerà alla Roma meno di due milioni. Per un Santon pronto a fare le valigie e accasarsi al Maiorca, Petrachi prende Zappacosta. Un'operazione che garantisce a Fonseca un doppio rinforzo: in difesa, visto che l'ex granata si alternerà con Florenzi nel ruolo di terzino. Ma anche in avanti. Le prove d'inizio ritiro non erano casuali: quando il tecnico lo riterrà opportuno, il capitano giallorosso verrà avanzato nei tre trequartisti dietro Dzeko. Una decisione che non esclude una parte di rischio. Non tanto per Florenzi che in quel ruolo ha già dimostrato di saperci giocare molto bene. Ma per il fatto che con l'addio di El Shaarawy, al netto del bosniaco, la Roma parte con una batteria di trequartisti che in carriera non è mai arrivata singolarmente in doppia cifra a livello di marcature. Lo scorso anno, pur giocando esterno nel 4-2-3-1, fu il Faraone il miglior marcatore della squadra con 11 gol in campionato. Oggi questo compito a Trigoria sono convinti che possa adempierlo Under che tuttavia, in carriera, al massimo ha segnato 7 reti. Una decisione, quella di rimanere al momento così, dettata anche dal mercato. Petrachi aveva puntato su Suso che però il Milan non intende svendere. C'era stata e c'è ancora (almeno in teoria, con l'arrivo di Sanchez) la possibilità di prendere Politano, scivolato nelle gerarchie di Conte a secondo attaccante di scorta. Ma i rapporti tra i due club dopo l'affaire Dzeko più i 25 milioni richiesti per l'ex Sassuolo, non ha permesso al momento nessuna apertura.
GRUPPO CAMALEONTICO «Mi mancava l'Italia». Zappacosta è sbarcato in serata a Fiumicino (oggi visite mediche a Villa Stuart). Con lui la Roma è dunque convinta di aver risolto due problemi: il terzino destro e l'esterno alto a sinistra. Il gioco delle coppie in avanti, vede ora Zaniolo e Under a destra, Perotti e Kluivert a sinistra (più il jolly Florenzi), con il ragazzo di Massa pronto all'occorrenza a slittare al centro dove si alternerà con Pellegrini. Perché l'idea di Fonseca, quando Veretout darà garanzie sul suo impiego, è quella in mediana di affiancare al francese Cristante e alzare Lorenzo. Situazioni tattiche sulle quali il tecnico è pronto a lavorare nella prima sosta del campionato.
TASSELLO MANCANTE Adesso per chiudere il cerchio - al netto di un altro attaccante nel caso di addio di Schick (Lipsia in pressing) - manca il difensore centrale. Da ieri è iniziato a Trigoria il focus per il turco Çetin. E anche se Petrachi è convinto che possa tranquillamente far parte della rosa dei quattro centrali insieme a Juan Jesus, Mancini e Fazio (che ha rinnovato sino al 2021), i mancati investimenti a livello di cartellino sul terzino destro, il centravanti e l'esterno offensivo, garantiscono alla Roma la possibilità di dirottare i soldi per il «difensore esperto e veloce» richiesto da Fonseca. A Torino continuano ad accostare Rugani e non è escluso che alla fine il prescelto possa essere proprio lo juventino. Forse prescelto' è il termine sbagliato. Petrachi aveva infatti altri obiettivi (Alderwereild, Nkoulou e Lyanco) ma le dinamiche di mercato, almeno per ora, non hanno aperto spiragli su questi versanti. Se non ci saranno novità, Rugani rappresenterà l'occasione last-minute. Da trovare l'intesa (la Roma chiede inizialmente il prestito e forme di pagamento diluite nel tempo). Ma visti gli ottimi rapporti tra i club, non sarà eventualmente un ostacolo insormontabile. Cessioni: sprint tra Sassuolo, Sampdoria e Spal per Defrel.
Sale la febbre da stadio. Inter, boom delle tessere
IL MESSAGGERO - LENGUA - C'è un'Italia calcistica che ama ancora andare allo stadio nonostante gli impianti di vecchia generazione e i costi (a volte) eccessivi di abbonamenti e biglietti rispetto allo spettacolo offerto. A farla da padrone quest'anno è l'Inter che grazie ad Antonio Conte e al sogno scudetto ha totalizzato 40.000 tessere staccate (10.000 in meno dei rivali del Milan). I tifosi nerazzurri credono che il team messo su da Marotta e Zhang possa realmente competere con la Juventus di Sarri che si attesta a quota 27.700. I bianconeri raggiungono il 95% dei rinnovi e la grande novità della stagione è l'aumento dei biglietti ancora da assegnare per le singole partite. Non se la passa bene la Roma che al momento è ferma a 18.403 abbonati (9.000 quelli per l'Europa League), un dato giustificato dal fallimento della scorsa stagione, dall'addio di Totti e De Rossi e il mercato senza fuochi d'artificio. Lo scorso anno i giallorossi chiusero a 23.854. Numeri confermati rispetto alla scorsa stagione in casa Lazio che si attesta sulle 18.000 tessere e una campagna che sarà messa in stand-by dal 23 agosto fino al derby. De Laurentiis si interroga invece sul perché il dato degli abbonati sia fermo a 9.000, anche perché i prezzi risultano competitivi: se gli scorsi anni conveniva acquistare i biglietti partita per partita, quest'anno è evidente che abbonarsi è di gran lunga più conveniente. Tra le motivazioni ci sono una campagna abbonamenti aperta in netto ritardo (fine luglio) e il mercato che non ha infiammato i cuor dei tifosi che aspettano il grande colpo in attacco
PASSIONE DEL SUD Scala la classifica il Lecce con 17.892, la neo promossa in Serie A se la batte con le big del campionato. A Brescia l'effetto Balotelli ha fatto riaprire la campagna al club che ha messo a disposizione altre 1000 tessere, mentre a Firenze il nuovo corso Comisso ispira fiducia alla piazza (20.191). Entro un mese l'Atalanta, che giocherà la Champions, avrà terminato i lavori di ristrutturazione al Gewiss Stadium. Gli abbonati hanno raggiunto quota 8.602, ma è appena cominciata la seconda fase.
Azzurro il cielo sopra Trigoria, Fonseca cala il settebello
IL MESSAGGERO - TRANI - Anche se la proprietà batte ancora bandiera a stelle&strisce (9° anno di gestione Usa), Fonseca sventola fiero il nostro tricolore. La sua Roma parla soprattutto italiano, unica tra le big del nostro torneo. E nonostante le partenze di De Rossi, Luca Pellegrini, El Shaarawy e (presto) Santon. È appena sbarcato Zappacosta per completare il tris estivo di Petrachi che in precedenza ha acquistato anche Spinazzola e Mancini. Difensori azzurri che si vanno ad aggiungere agli altri nazionali in giallorosso: il jolly Florenzi e i centrocampisti Lorenzo Pellegrini, Cristante e Zaniolo. Numericamente andrebbe contato anche Mirante, inserito dal ct Mancini nella lista extralarge (33 i convocati) per le partite di giugno contro la Grecia ad Atene e la Bosnia a Torino. Tirando le somme, con la presenza nella rosa della prima squadra del giovane Antonucci, addirittura la quota è di 9. Metà dell'organico, insomma, perché sono calciatori che in campo ci vanno e non sono certo comparse.
ARIA DI COVERCIANO Il ct della Nazionale, anche in pubblico, ha sempre sposato la strategia della Roma che, da qualche stagione, è tornata a puntare su giocatori italiani. Mancini chiamò Zaniolo addirittura prima che il classe 99 facesse il suo esordio in Champions contro il Real al Bernabeu, dove Di Francesco lo schierò nella formazione di partenza. Adesso a Trigoria la scelta è ampia: Zappacosta, l'ultimo arrivato, ha 4 presenze azzurre (3 dall'inizio) con l'attuale ct: 242 minuti giocati nelle prime partite della nuova éra (13 gare). Da settembre è uscito dal gruppo, anche perché ha riavuto spazio nel Chelsea di Sarri solo a fine stagione. Ma è pronto a entrare nel settebello giallorosso che già prevede Florenzi, Spinazzola, Mancini, Pellegrini, Cristante e Zaniolo.
BLOCCO TRICOLORE Nessuna grande della serie A si presenterà in campo, da sabato prossimo, con almeno 4 italiani (e soprattutto azzurri) come accadrà spesso (e come minimo) alla Roma. Che già contro il Genoa utilizzerà contemporaneamente Florenzi, Cristante, Pellegrini e Zaniolo. E sono titolari aggiunti pure Spinazzola, Zappacosta e Mancini. La Juve campione, se de Ligt sfilerà subito il posto a Bonucci, schiera solo Chiellini; il Napoli si ferma a 3 con Meret, Di Lorenzo e Insigne proprio come la Lazio con Acerbi, Lazzari e Immobile e il Milan con Donnarumma, Calabria e Romagnoli; l'Inter si limita a 2 con Barella e Sensi e al massimo Conte può imitare Fonseca con D'Ambrosio, Candreva e Politano; l'Atalanta si accontenta di Gollini e Masiello.
Rugani in pole per la Roma
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Per Daniele Rugani il tempo dell’attesa potrebbe essere finito. La sua avventura alla Juventus è vicina al capolinea, fatto certificato dalle sue assenze nelle ultime 3 amichevoli. La destinazione più probabile non è il Barcellona (Paratici ha cercato di avviare una trattativa per piazzarlo in blaugrana portando a casa Juan Miranda, 19enne canterano). Nel frattempo si è riaperta l’opzione Roma.
I giallorossi si sono presi qualche giorno per valutare il nuovo acquisto Mert Cetin. Probabile che il tecnico Paulo Fonseca chieda un altro difensore e il primo nome resta quello di Rugani. Si lavora su un prestito (a 5 milioni) più riscatto (20): la Roma vorrebbe il diritto, la Juventus e anche il giocatore spingono per l’obbligo.
Zappacosta arriva alla Roma per dare gas in fascia. E giocarsi le carte giuste per l'Europeo
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Tutto in ventiquattro ore. La trattativa con il Chelsea si era sbloccata nella notte tra lunedì e martedì, ieri sera l'arrivo a Fiumicino, oggi visite e firma. Davide Zappacosta da oggi sarà ufficialmente un giocatore della Roma, ul settimo acquisto dell’era-Petrachi. Il terzino di Sora arriva dal Chelsea in prestito secco, anche grazie al lavoro svolto dal d.s. giallorosso, che lo ha avuto a sua disposizione già al Torino, dal 2015 al 2017. «Sono felice così, aspettavo questa nuova avventura», le parole rilasciate ieri a qualche amico che è corso a salutarlo a Londra
Aveva voglia di tornare a giocare in Italia, per ritrovare spazio e per giocarsi le sue carte per l'Europeo 2020. Al punto che il giocatore ha deciso anche di ridursi in parte lo stipendio: alla Roma come ingaggio dovrebbe costare meno di 2 milioni. Il suo arrivo porta inevitabilmente alla cessione di Davide Santon. Sul terzino c’erano Spal, Fiorentina e Real Sociedad, alla fine andrà al Mallorca. I due club ne stanno parlando, il giocatore si è convinto, bisogna trovare solo la formula giusta.
Sollievo per la difesa: Juan Jesus è disponibile
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nessun problema per Juan Jesus: è questa la buona notizia per la Roma che arriva dall’allenamento di ieri a Trigoria. Il brasiliano era uscito nell’intervallo dell’amichevole contro l’Arezzo per un fastidio muscolare, ma alla ripresa era regolarmente in gruppo. «Di ritorno agli allenamenti per prepararsi bene e cominciare la Serie A nella miglior forma possibile», ha scritto su Twitter. Il brasiliano sarà titolare al centro della difesa contro il Genoa e farà coppia con Fazio. Veretout, che continua a lavorare in gruppo per aumentare i carichi, punta a strappare la convocazione.
Dzeko: «Ho scelto con il cuore, Roma è casa»
IL TEMPO - BIAFORA - «A Roma mi sento a casa». Dopo il rinnovo di contratto fino al 2022 è uno Dzeko raggiante quello che si è visto in questi giorni a Trigoria: «Qui - ha detto alla tv ufficiale - mi sento veramente a casa, così come la mia famiglia. Soprattutto mia moglie e i miei figli, che sono nati a Roma. Ultimamente, quando siamo stati in vacanza, mia figlia Una diceva sempre "Andiamo a casa a Roma"».
Il numero 9 giallorosso è pronto a guidare l'attacco della nuova squadra di Fonseca nell’esordio di domenica sera contro il Genoa di Andreazzoli, con una grande voglia di festeggiare l'accordo con il primo timbro stagionale. Alle sue spalle sono certi di un posto Under, Zaniolo e Perotti, che è nettamente in vantaggio su Kluivert per occupare il ruolo di esterno sinistro d'attacco. A centrocampo in tre si giocano due maglie: Pellegrini, Cristante e Diawara sono in lizza per la mediana. I due nazionali azzurri sono favoriti rispetto al guineano, che deve ancora entrare al meglio nei meccanismi di gioco del tecnico portoghese.
In difesa i dubbi sono un paio, con Florenzi sicuro di iniziare come terzino: uno è quello tra Kolarov e Spinazzola, che parte dietro nelle gerarchie, l’altro quello sull'impiego o meno di Mancini al centro, dove la coppia Fazio-Jesus appare maggiormente rodata. Tra i pali ci sarà l'esordio di Pau Lopez, estremo difensore arrivato in estate dal Betis. Pastore e Veretout, che ieri alla ripresa degli allenamenti si sono allenati col gruppo, puntano ad andare almeno in panchina.