Proposto Perisic, Petrachi dice no

Petrachi rifiuta Ivan Perisic. Il croato è in procinto di lasciare l'Inter ed è stato proposto alla Roma, ma secondo calciomercato.it il ds ha detto no: la valutazione si aggira intorno ai 25 milioni di euro.


Lovren non convince, precaria situazione fisica

Lovren è nelle mire della Roma. Secondo il profilo Twtter di Gianluigi Longari, Petrachi è intenzionato a muoversi verso il giocatore del Liverpool ma a creare dubbi è la situazione fisica del difensore, molto precaria.


Mariano Diaz pronto per la Roma, ma non c'è l'accordo

La Roma deve trovare un sostituto per Dzeko. Per l'attacco, Petrachi torna su Mariano Diaz: secondo calciomercato.it, il giocatore è in procinto di dire addio al Real e sembrerebbe disponibile per un ipotetico trasferimento in casa giallorossa. Il club spagnolo chiede 20 milioni e il ds non ha trovato ancora un accordo con la società.


Roma, Dzeko punta i piedi

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Due test fissati, un altro quasi sicuro, poi si aprirà la porta al futuro. E intanto sbuca all'improvviso, dopo un mese di quiete, la grana Dzeko, stanco di aspettare. Edin forza la mano, è nervoso, lo ha fatto vedere ai dirigenti e a quanto pare rischia di restare fuori dall'amichevole di stasera a Perugia. Un problema in più per Paulo Fonseca, che invece non vede l'ora che si risolva tutto a breve e che la rosa venga sistemata prima possibile. Stasera a Perugia, ore 20 (diretta Roma tv), con Athletic Bilbao e domenica all'Olimpico, ore 20 (esclusiva Sky) con il Real Madrid - per una serie di motivi legati al mercato in entrata e in uscita - non gli sarà possibile provare ciò che ha in testa. La rosa non è completa, il campionato si avvicina e questo è un problema. Oltre al caso Dzeko, una bolla che prima o poi sarebbe esplosa. Se Dzeko va via, serve subito un ataccante. E la Roma ce l'ha in mano? A Paulo, inoltre, manca un difensore dominante per completare il reparto e chissà se basterà, visto che è in piedi l'ipotesi dell'arrivo di un terzino. Oltre alla grana Dzeko e al reparto difensivo non ancora al top, c'è da definire anche la vicenda Schick, che Fonseca a Lille non ha proprio schierato e stasera rischia di affidargli l'attacco. In rosa ci sono anche altri elementi che dovranno in qualche modo essere sistemati, sia perché pesano sul monte ingaggi, sia perché al tecnico servono poco, vedi Defrel, Nzonzi, etc etc.

ALE DOPPIO RUOLO - Stasera Fonseca non potrà contare su Veretout, che per lui è un titolare. Il francese non si è mai allenato con il gruppo, ha sempre svolto lavoro differenziato. Da Trigoriafanno sapere che il problema alla caviglia è superato e che ora è in fase di riatletizzazione. L'allenatore spera almeno di proporlo per uno spezzone domenica con il Real Madrid allo stadio Olimpico (non è prevista presentazione squadra) e in una terza amichevole che la Roma sta programmando per il post Ferragosto. Quindi al Curi gli esperimenti che vedremo sono più o meno gli stessi delle precedenti partite. Ritroveremo Pellegrini, Diawara e Cristante che si alterneranno nei due di centrocampo, rivedremo Zaniolo nel ruolo di trequartista/seconda punta. Aspetteremo progressi atletici e tattici di Under, così come quelli di Kluivert (che si alternerà a sinistra con Perotti) e del difensore Florenzi, che probabilmente verrà alternato a Spinazzolacome esterno basso e all'ala sinistra quando Fonseca gli chiederà, a seconda delle partite, di tornare a fare l'attaccante. Doppio ruolo per Ale, insomma. Nella probabile terza amichevole che la Roma disputerà a pochi giorni dalla prima di campionato, probabilmente vedremo una Roma più completa, con qualche esubero in meno e con i rinforzi chiesti dall'allenatore. Perché poi si farà sul serio e l'allenatore non vuole cominciare il campionato ancora con le incognite di queste settimane. A cominciare da Dzeko.


Stadio, verdetto della Regione: "Senza opere stop al progetto"

IL MESSAGGERO - DE CICCO - Sette pagine per sconfessare quanto sostenuto dai privati che sognano l'affare Tor di Valle. E per ribadire che tutte le opere pubbliche previste devono essere realizzate in tempo per il primo match. Non dopo, non senza vincoli temporali. È la Regione Lazio, in un parere spedito l'altro ieri alla Eurnova di Parnasi e alla società di James Pallotta che segue l'operazione, a ribadire che non può essere aggirata la «contestualità» tra l'apertura dell'impianto sportivo e le infrastrutture necessarie per limitare gli ingorghi. Per proseguire col progetto, quindi, bisogna garantire che la Roma-Lido viaggi al ritmo di un treno ogni 3 minuti e mezzo (oggi se va bene c'è una corsa ogni 20 minuti) e che la ferrovia Fl1 sia rafforzata a dovere. E va rivista l'unificazione dell'Ostiense-Via del Mare, per chi andrà alle partite in auto: l'intervento va migliorato, e non di poco, rispetto al primo schema presentato dai privati. Insomma, o il progetto cambia così come prescritto dalla Conferenza dei servizi, oppure «il presente parere sarà da intendersi di motivato dissenso».

«Non è condivisibile», scrive la Regione, «l'affermazione del soggetto Proponente» quando ha ipotizzato che gli unici interventi da realizzare «contestualmente» allo stadio siano quelli gestiti direttamente dai privati. Perché vanno comunque considerati «gli interessi pubblici». Insomma, la viabilità non può andare «in crisi». Ecco perché le prescrizioni fissate dalla Conferenza dei servizi a dicembre 2017 vanno rispettate tutte. Come il potenziamento della Roma-Lido, con l'obiettivo di «16 treni l'ora». Un risultato che non può «scaturire da interventi sull'infrastruttura successivamente programmati». Insomma, anche se la Regione ha da poco messo sul piatto 180 milioni per la tratta, i privati non possono svicolare dagli impegni presi. Il traguardo va centrato, anche solo con i 45 milioni stanziati dai proponenti, chiaramente insufficienti per trasformare la peggiore ferrovia d'Italia in una linea che corra come una metropolitana. Per i tecnici il «potenziamento della ferrovia» è «imprescindibile». Servono lavori importanti nella stazione di Tor di Valle, con «3 nuovi tronchini» e un parco mezzi «costituito da almeno 18 treni». Secondo la Regione «la soluzione indicata dal proponente sarebbe realizzabile solo a seguito di investimenti (non previsti nella nuova proposta)».
Senza tutto questo la viabilità collasserebbe, perché i mezzi pubblici «assorbirebbero al massimo un quarto della domanda di trasporto prevista e quindi si avrà un utilizzo prevalente del mezzo privato». Risultato: tutta la circolazione «andrebbe in crisi». Altra falla, le strade. La Pisana ribadisce quanto scritto dai tecnici della Città metropolitana, insomma l'ex Provincia: «È essenziale realizzare un secondo accesso carrabile all'area dello stadio, oltre a quello previsto dalla Via del Mare/Ostiense».

NAVETTE SOSTITUTIVE - Se le prescrizioni sulla mobilità non venissero rispettate, per la Regione si potrebbe ipotizzare almeno temporaneamente un «impegno di Roma Capitale» per garantire il trasporto su gomma, insomma di navette, ma servirebbero «corsie preferenziali riservate solo ai bus Atac». E bisogna considerare i costi, che il Comune non è disposto a sostenere, anche perché rischierebbe il danno erariale. Insomma, per la Regione «tutte le prescrizioni della Conferenza dovranno essere adempiute per assicurare il principio della contestualità delle opere pubbliche e private». Stessa linea sposata dal Campidoglio, che dovrà «definire un quadro di intervento unitario che definisca la fattibilità delle opere già programmate con quelle prescritte». Altrimenti è game over.


Dzeko ora forza la mano. E stasera può saltare il Bilbao

GAZZETTA DELLO SPORT - Le intenzioni di Edin Dzeko sembrano essere ormai chiare: il calciatore vuole trasferirsi in nerazzurro. L'attaccante bosniaco ha ribadito alla Roma la sua volontà di passare all'Inter, ma per ora non ci sono sviluppi. I giallorossi saranno impegnati nella serata di oggi in un'amichevole contro l'Athletic Bilbao, ed il centravanti potrebbe anche non scendere in campo, in modo da dare un segnale a tutti. Novità sono attese al raduno della squadra di Fonseca a Trigoria: da lì i giallorossi partiranno alla volta di Perugia, dove si disputerà il match contro la squadra spagnola. Se la volontà di Dzeko sembra chiara, però, la distanza tra i club per il trasferimento del trentatreenne non è stata ancora limata: secco no di Petrachi ad un'offerta di 15 milioni avanzata da Marotta: la richiesta era di 20 milioni, e sarebbe aumentata di ulteriori 5 nelle ultime ore.


E avanza il piano B: l'impianto a Fiumicino. Già quattro incontri con i dirigenti romanisti

IL MESSAGGERO - ROSSI - I problemi di , per il nuovo stadio della Roma, fanno crescere le quotazioni del piano B: una nuova localizzazione nel Comune di Fiumicino, in un'area di 400 ettari nei pressi dell'aeroporto Leonardo da Vinci che è diventata la prima alternativa al progetto portato avanti negli ultimi anni. «Ho avuto quattro incontri con i rappresentanti della Roma per capire la fattibilità del progetto - spiega il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino - Ora bisogna capire se per la Roma sia morta l'ipotesi  e gli sviluppi dell'iter del progetto in Campidoglio: chi ha la responsabilità, cioè l'amministrazione di Roma, non può restare nel limbo». I vertici nel Comune del litorale romano si sono intensificati, coinvolgendo anche i vertici del club giallorosso, come il vicepresidente Mauro . Segno che non si è più in una fase preliminare, ma si sta cercando di approfondire la discussione.

IL LUOGO - La soluzione per sbloccare l'impasse è quindi un terreno situato nell'area compresa tra la zona commerciale a ridosso dell'autostrada Roma-Civitavecchia (il Parco commerciale Da Vinci) e il perimetro dello scalo aeroportuale. Un terreno edificabile, che nel piano regolatore generale è destinato a funzioni produttive, commerciali e sportive - fanno notare i tecnici dell'amministrazione comunale di Fiumicino - rendendo anche non particolarmente complicato un eventuale iter autorizzativo. Inoltre, tra i punti a favore ci sarebbe proprio la vicinanza con la Roma-Civitavecchia (e con la sua diramazione verso l'aeroporto) e con la linea ferroviaria che porta al Leonardo da Vinci.

«È meglio per me, in termini strategici e urbanistici, fare un'infrastruttura di quella natura per una parte di quei terreni rispetto invece a una sfilza di capannoni che poi magari rimangano vuoti - sottolinea Montino - Qui non ci sono né aree agricole né vincolate, quindi è possibile».

LE MODIFICHE - In questo caso a migrare sarebbe solo la Roma, con lo stadio e il Convivium, l'area circostante l'impianto che sarà destinata a commercio e attività di svago. Da questa operazione resterebbe invece fuori il Business Park. Per alcuni esponenti del M5S capitolino una scelta del genere sarebbe anche un modo per togliersi un bel problema senza grossi danni: l'operazione calcistico-immobiliare targata Eurnova è sempre stata indigesta per i grillini, che però vorrebbero evitare di passare sempre per il «partito del no».


Da Cancelo a Dybala, quando il top player diventa merce di scambio e plusvalenza

IL MESSAGGERO - TROTTA - Scambi e ancora scambi tra società della serie A, ma anche sull'asse Italia-Inghilterra. Il calciomercato 3.0 sta registrando tante operazioni con giocatori in uscita che si invertono le maglie, per almeno due motivi: 1) generare ghiotte plusvalenze, 2) permettere alla società di appartenenza di liberarsi di un costo importante nella sessione in cui, con 500 milioni di esuberi italiani', quasi tutti i dirigenti hanno difficoltà a vendere. L'ultimo scambio, in ordine temporale, è quello che ha coinvolto Juventus e City: Danilo è sbarcato a Torino, Canceloè volato a Manchester grazie ad una quotazione sui 60 milioni di euro. Ai bianconeri pure un conguaglio da circa 28 milioni: ma il tutto si è potuto concretizzare appena il club torinese ha deciso di accettare l'esterno brasiliano (oggi alle 8:30 al JMedical per le visite, prima della firma sul contratto da 4 milioni di euro a stagione) come contropartita. Con lo stesso schema, i Campioni d'Italia avrebbero voluto piazzare Dybala allo United. Ma le alte richieste della Joya, abbinate ai problemi relativi ai diritti di immagine, hanno impedito, per ora, ai bianconeri di abbracciare Lukaku.

TOTTENHAM SULLA JOYA - In questo quadro si è inserita l'Inter, dallo scorso sabato di nuovo in leggero vantaggio e decisa a chiudere dopo l'ultima offerta da 74 milioni di euro, Juvepermettendo. Intanto su Dybala è ripiombato il Tottenham: Paratici ha accettato un'offerta da 70 milioni di euro. Restano così due giorni (il mercato inglese chiude domani alle 18:00) per trovare un'intesa con l'entourage del calciatore e la società che cura i diritti di immagine. E Mandzukic? Il pacchetto con Matuidi è ancora sul tavolo dello United. La formula dello scambio potrebbe, però, aiutare i nerazzurri a risolvere il caso dell'estate: Mauro Icardi. Da giorni è tornato attuale anche il possibile affare tutto argentino, con Dybala pronto a fare il percorso inverso. L'operazione si presenta conveniente per motivi economici (verrebbero valutati entrambi 80 milioni) e tecnici: a Conte piace la Joya e Sarri corteggia Mauro dai tempi di Napoli. Tra l'altro Icardi ha in testa solo la Juventus, nonostante il lavoro di un intermediario che punta ad avvicinarlo alla Romanell'ambito di un affare che coinvolgerebbe anche Dzeko. Ai giallorossi era stato proposto anche Rugani, per il quale la Juventus vorrebbe incassare i soldi offerti del Wolverhampton o dell'Arsenal.


Fonseca fa le prove col Bilbao

IL TEMPO - SCHITO - Ancora al Renato Curi di Perugia, ma stavolta per un'amichevole dal respiro internazionale. La Roma di Paulo Fonseca, già in Umbria mercoledì scorso per il test con i biancorossi di Massimo Oddo, torna in scena stasera (ore 20, diretta Roma Tv) nella tana dei Grifoni contro l'Athletic Bilbao, per confermare le buone sensazioni trasmesse nel secondo tempo contro il Lille sabato scorso. Ieri era prevista doppia seduta di allenamento ma il tecnico portoghese ha deciso di concedere il pomeriggio libero ai suoi ragazzi, dopo aver visto la squadra lavorare in mattinata in un classico torello, in una sessione specifica sulla reattività e su una lunga fase tattica. La squadra ha sudato sui campi di Trigoria sotto gli occhi del direttore sportivo Petrachi, avvistato in panchina con sguardo particolarmente concentrato. E rientrato in gruppoAlessio Riccardi, che ha messo alle spalle il problema muscolare delle ultime settimane ed è finalmente pronto per il rientro in campo, mentre si sono limitati a un lavoro individuale Veretout, Gonalons e Pastore: i tre, difficilmente faranno parte della lista dei convocati che sarà ufficializzata soltanto in mattinata, prima della partenza per Perugia prevista alle ore 10.

Non ci saranno neanche Karsdorp e Nzonzi, che hanno svolto soltanto terapie: l'assenza del mediano francese, abbinata ai probabili forfait di Veretout, Gonalons e Pastore, costringerà ancora una volta Fonseca a lavorare con un centrocampo ridotto all'osso: si alterneranno Diawara, Cristante e Pellegrini, mentre in difesa potrebbe ritrovare spazio Mancini, rimasto a riposo contro il Lille ma autore di una doppietta contro il Perugia. Salvo una nuova chance per Schick, Dzeko dovrebbe essere nuovamente l'unica punta del 4-2-3-1 tanto caro a Fonseca, pur tra mille voci di mercato che non accennano ad attenuarsi: fin qui, il bosniaco è stato impeccabile in questo precampionato, dispensando gol e assist come se nulla fosse. Alle sue spalle, in pole position il trio Under-Zaniolo-Kluivert, con Perotti e Antonucci pronti a subentrare. Per il primo dei due test contro squadre spagnole - domenica 11 è previsto l'abbraccio con i tifosi all'Olimpico nella prestigiosa sfida con il Real Madrid poi probabilmente almeno un'altra amichevole ancora da definire prima del via al campionato - non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni visto contro il Perugia, poiché sono stati messi in vendita soltanto i biglietti di tribuna, senza l'apertura delle curve: tagliandi ancora disponibili in Tribuna Est, Tribuna Ovest e Poltroncine.


Cambia il calcio in tv: Dazn vuole portare un canale su Sky

LA REPUBBLICA - DIPOLLINA - Calcio in tv, grandi novità in arrivo. Ovvero una, ma notevolissima: secondo indiscrezioni, sono ormai alle curve finali le trattative tra Sky e Dazn — finora unite in uno strano viluppo tra concorrenza e complicità. Obiettivo, portare su Sky un nuovo canale targato Dazn. Obiettivo due, riempirlo con materiale pregiato, ovvero, per intenderci, soprattutto l’anticipo del sabato sera di Serie A, finora visibile solo in streaming, ovvero su Internet, smart-tv, tablet, smartphone. L’accordo non c’è ancora ma si farà (Dazn è in trattativa anche per portare le sue gare sulla piattaforma Telecom). Mancano dettagli anche decisivi — ad esempio costi e condizioni per l’abbonato Sky — ma le voci si sono concretizzate in una trattativa lunga.

Dalla prima di campionato, è la promessa, le partite pregiate di Dazn (Milan, Roma e Inter nelle prime due giornate) si vedranno “anche” via satellite. Altrimenti si partirà più avanti, dopo la sosta. Dazn continuerà a offrire ovviamente il proprio abbonamento e la torrenziale programmazione di calcio italiano e internazionale via streaming. Semplicemente, si fa per dire, ritaglia una fetta pregiata della propria offerta e la manda anche via satellite. Vantaggio evidente e primario: per le partite in questione, quelle del sabato sera, tutte di primissima fascia, potranno azzerarsi o quasi le proteste per le lentezze della rete, per il ritardo di quasi un minuto, o anche oltre, delle immagini live. E succederebbe per l’appuntamento più atteso di ogni fine settimana. Resta da scoprire quanto prodotto Dazn sarà visibile “anche” sul satellite (per dire: Barcellona-Real, pietra preziosa della stagione, sì o no? Chissà). Quello che è certo è che Dazn ha di recente ampliato la propria offerta, rende visibili ora anche i due canali live di Eurosport, ha una quantità di calcio internazionale da mandare in estasi i fanatici del medesimo: così come ha altre due gare di serie A, il lunch match (pardon) della domenica e una gara successiva nel pomeriggio alle 15. L’abbonamento in sé non dovrebbe correre rischi eccessivi: fatto sta però che la rivoluzione dello scorso anno, con conseguenti proteste, problemi etc, riguardava soprattutto il big match in esclusiva Dazn del sabato sera. Per uscire da questa strettoia Dazn si è seduta al tavolo con Sky e Telecom: a quanto pare ci siamo quasi, quanto e come la nuova situazione influirà sul panorama complessivo del grande calcio in tv (Sky alza la propria quota di partite oppure sarà solo, come sembra, il mezzo e non il fine?) si scoprirà a breve.


Calciomercato Roma, nuova offerta del Cagliari per Defrel: distanza di circa 2 milioni con i giallorossi

IL TEMPO - SCHITO - Ancora al Renato Curi di Perugia, ma stavolta per un'amichevole dal respiro internazionale. La Roma di Paulo Fonseca, già in Umbria mercoledì scorso per il test con i biancorossi di Massimo Oddo, torna in scena stasera (ore 20, diretta Roma Tv) nella tana dei Grifoni contro l'Athletic Bilbao, per confermare le buone sensazioni trasmesse nel secondo tempo contro il Lille sabato scorso. Ieri era prevista doppia seduta di allenamento ma il tecnico portoghese ha deciso di concedere il pomeriggio libero ai suoi ragazzi, dopo aver visto la squadra lavorare in mattinata in un classico torello, in una sessione specifica sulla reattività e su una lunga fase tattica. La squadra ha sudato sui campi di Trigoria sotto gli occhi del direttore sportivo Petrachi, avvistato in panchina con sguardo particolarmente concentrato. E rientrato in gruppoAlessio Riccardi, che ha messo alle spalle il problema muscolare delle ultime settimane ed è finalmente pronto per il rientro in campo, mentre si sono limitati a un lavoro individuale Veretout, Gonalons e Pastore: i tre, difficilmente faranno parte della lista dei convocati che sarà ufficializzata soltanto in mattinata, prima della partenza per Perugia prevista alle ore 10.

Non ci saranno neanche Karsdorp e Nzonzi, che hanno svolto soltanto terapie: l'assenza del mediano francese, abbinata ai probabili forfait di Veretout, Gonalons e Pastore, costringerà ancora una volta Fonseca a lavorare con un centrocampo ridotto all'osso: si alterneranno Diawara, Cristante e Pellegrini, mentre in difesa potrebbe ritrovare spazio Mancini, rimasto a riposo contro il Lille ma autore di una doppietta contro il Perugia. Salvo una nuova chance per Schick, Dzeko dovrebbe essere nuovamente l'unica punta del 4-2-3-1 tanto caro a Fonseca, pur tra mille voci di mercato che non accennano ad attenuarsi: fin qui, il bosniaco è stato impeccabile in questo precampionato, dispensando gol e assist come se nulla fosse. Alle sue spalle, in pole position il trio Under-Zaniolo-Kluivert, con Perotti e Antonucci pronti a subentrare. Per il primo dei due test contro squadre spagnole - domenica 11 è previsto l'abbraccio con i tifosi all'Olimpico nella prestigiosa sfida con il Real Madrid poi probabilmente almeno un'altra amichevole ancora da definire prima del via al campionato - non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni visto contro il Perugia, poiché sono stati messi in vendita soltanto i biglietti di tribuna, senza l'apertura delle curve: tagliandi ancora disponibili in Tribuna Est, Tribuna Ovest e Poltroncine.


Rottura o pace? Dzeko tra due fuochi

IL TEMPO - AUSTINI - La corda è tesa e non manca molto per spezzarla. L'Inter vuole Dzeko, il bosniaco vuole i nerazzurri, la Roma a certe condizioni lo venderebbe pure ma non ha trovato un sostituto e deve pensare seriamente all’ipotesi di tenersi il centravanti (scontento) un anno e poi perderlo a parametro zero. Se finora il braccio di ferro si è consumato sotto traccia e senza feriti, siamo vicini allo snodo che per forza di cose vedrà cedere qualcuno. L'incontro di lunedì tra l'agente-amico di Dzeko, l'ex portiere Silvano Martina, e i dirigenti interisti è servito a dare una scossa, le cui conseguenze verranno scoperte a breve. Oltre a ribadire la ferma intenzione di acquistarlo, su input preciso di Conte che ha iniziato a parlare col ragazzo dalla scorsa primavera, il club nerazzurro ha chiesto all’entourage di Edin una «mano» per sbloccare la situazione. Se da una parte l'Inter vorrebbe capire il prezzo finale dell’attaccante - aumentato nel giro di due mesi da 15 a 25. milioni bonus inclusi - dall'altra invita lo stesso Dzeko a forzare la mano.

Non un chiaro in-vito a sottrarsi al doveri di professionista, per carità, ma la richiesta tipica in casi simili di mercato delle società che devono acquistare calciatori e trovano resistenze. Edin ha deciso da tempo di trasferirsi a Milano. Questione di stimoli, di soldi (lo aspetta un triennale da 4.5 milioni netti contro l’ultimo anno a 6 milioni che gli resta con i giallorossi), ma anche una sorta di fuga da un club che considera ridimensionato. Nonostante questo, ha tirato il gruppo in allenamento e guidato la squadra da leader nelle amichevoli. Lunedì l'Inter gli ha fatto capire di essere pronta a un ulteriore rilancio dell'offerta fino a 20 milioni, ma vuole essere certa di non trovare un'altra porta chiusa in faccia dalla Roma.

Cosa farà Dzeko adesso? Continuerà a comportarsi in modo impeccabile come ha fatto fino ad oggi, per la gioia di Fonseca che se lo tiene stretto, rendendosi disponibile a rinviare all'anno prossimo il trasloco all’Inter (o altrove: ieri rumors non confermati su Monaco e Napoli), oppure inizierà a battere i pugni sul tavolo per andarsene? In teoria per la risposta c'è tempo, ma l'impressione è che entro la prossima settimana la vicenda debba prendere una piega definitiva. Con un occhio sempre vigile a quello che accade altrove: la destinazione di Lukaku (Inter o Juve) inciderà anche sul futuro di Higuain e Icardi, due potenziali sostituti che Petrachi non è però riuscito a corteggiare fino ad oggi. Il resto del mercato offre poco: da un Mariano Diaz difficilmente avvicinabile per via del suo ingaggio da 6 milioni netti, a un Batshuayi che il Chelsea potrebbe tenersi visto il mercato bloccato, oppure un 34enne come Llorente svincolato. Insomma dovesse scoppiare la grana-Dzeko sarebbe un bel problema senza avere un sostituto in mano. Intanto Petrachi sta provando a cedere altri giocatori senza successo. Per Defrel, sembrava tutto fatto per il suo passaggio al Cagliari in prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni poi sono sorti problemi sulle modalità di pagamento. Uno spiraglio si è aperto per il prestito di Olsen al Montpellier. Su tutti gli altri, da Nzonzi a Pastore, da Schick, Gonalons e Karsdorp, ai giovani ma costosi Bianda e Coric ci muove ancora poco. Idem per l’acquisto di un difensore centrale: per Alderweireld resta dura, si valutano alternative, Pezzella non convince appieno.