Higuain e la Juve a tutti i costi
INSIDEROMA.COM - ELISA GIOCONDI - La Roma non molla Higuain nemmeno davanti all'evidenza. L'argentino non ha ancora detto sì al club giallorosso che gli sta facendo la corte da settimane ormai: il suo desiderio è palesemente quello di restare con Sarri e prendersi la sua rivincita personale e riscattarsi. Altrettanto evidente è che, se mai dovesse accettare le avances del direttore sportivo romanista, sarebbe quasi una forzatura: l'arrivo di Romelu Lukaku in casa bianconera non lascia molto spazio di manovra. La cessione di Moise Kean all'Everton ha lasciato un vuoto che presto verrà sanato dal giocatore congolose e a quel punto Higuain dovrà decidere se accontentarsi di fare la riserva del nuovo acquisto o di buttare giù il muro che ha innalzato nei confronti della Roma, ma chi si accontenta gode..così così.
La Roma non vede che lui, però se il bosniaco non accetterà la proposta il club dovrà virare su qualcun altro: per esempio, Mariano Diaz sembrerebbe far gola a Petrachi. Zidane sta pensando infatti di scaricarlo, non è sceso in campo nelle ultime amichevoli giocate dal Real Madrid. Però la richiesta dei Blancos di 20 milioni di euro è lontana da quanto è disposta ad offrire la Roma, il calciatore invece ne vuole 4 a stagione.
Petrachi resta vigile su Higuain e continua a sperare di vederlo vestito di giallorosso. Higuain, invece, lascia in stand by ogni nuova avventura per provare a restare alla Juventus a tutti i costi.
Il tecnico: "Edin con noi anima e corpo"
MESSAGGERO - TRANI - «Dzeko sta con noi anima e corpo». Fonseca fa i complimenti al centravanti. E alla Roma della ripresa: «Nel primo tempo bene nel pressing, non nella gestione della palla, assolutamente da migliorare». Sul mercato è diretto: «La priorità va al difensore, davanti i giocatori ci sono», Mancini si conferma decisivo sui calci piazzati e festeggia la doppietta: «Con Pellegrini e Kolarov, devo solo saltar bene». La figura di Pastore, nuovamente infortunato, fa invece da trait d’union tra la nuova stagione e quella passata. El Flaco, dopo aver saltato l'amichevole con il Trastevere, resta a casa. Infortunio muscolare e già seconda gara persa su sei: un terzo degli impegni, dunque, già in media con il lungo periodo di inattività della sua prima annata in giallorosso. A Trigoria rimangono pure Olsen, Bianda, Santon, Coric, Veretout, Gonalons, Riccardi e Defrel. Solo Olsen, Coric e Defrel non sono infortunati, ma inattesa di essere collocati da Petrachi. La Roma torna in campo sabato pomeriggio a Lille (ore 18).
Calciomercato Roma, corsa a due per Icardi: sul calciatore il Napoli e i giallorossi
REPUBBLICA - CARDONE, VANNI - Per decidere il proprio futuro, Mauro Icardiaspetta di vedere come finirà la trattativa fra la Juventus e il Manchester United per Lukaku. Se il belga andrà alla Juve, in cambio di Dybala, è improbabile che Paratici regalerà a Sarri un altro numero 9. Per la stessa Inter, sorpassata nella corsa per il gigante dello United, cedere Icardi al “nemico” a questo punto sarebbe davvero troppo. E pesa la parola di Steven Zhang. Lo scorso febbraio il presidente nerazzurro tagliò corto: «Icardi non andrà mai alla Juve». Maurito si allena e forse spera ancora di potere restare all’Inter, ma valuta le alternative. Wanda Nara è corteggiata dal Napoli, pronto a offrire al marito un quinquennale da oltre 7 milioni netti a stagione. Per il cartellino De Laurentiis ne pagherebbe 50 all’Inter, che ne chiede 70. Una distanza non impossibile da colmare. La Roma prova a inserire Icardi nella trattativa per Edin Dzeko che — perso Lukaku — per l’Inter diventerebbe una necessità. Pallotta offre 30 milioni più il bosniaco, valutato in casa 20. Resta da capire se Icardi sia disposto a non giocare la Champions (...).
Il tango della Roma tra Higuain e Icardi: e i tifosi si dividono
REPUBBLICA - FERRAZZA - Higuain o Icardi? I tifosi della Roma sognano in grande, almeno per quello che riguarda l’attacco, spinti dalle indiscrezioni di mercato che vorrebbero Petrachi da tempo in accordo con la Juventus per prendere il centravanti bianconero. Che però non sembra ancora troppo convinto dell’opportunità che avrebbe nella capitale. Ne sono consapevoli, i giallorossi, che tengono socchiusa la porta per Icardi, in rotta totale con l’Inter (allenatore e spogliatoio compresi) e pezzo pregiato di un mercato degli attaccanti che stenta a decollare. Un paio di settimane fa, la moglie-manager del ragazzo, Wanda Nara, si è incontrata con intermediari della Roma, aprendo alla possibilità di una trattativa che vede come concorrente diretta il Napoli. E la stessa Juventus, squadra che avrebbe la preferenza del numero nove interista.
I romanisti sognano, soprattutto di poter tifare per Icardi, inondando i social e le radio private con commenti a favore dell’arrivo del ventiseienne, da piazzare al posto del partente Dzeko. Il giocatore nerazzurro accende di più la fantasia rispetto a Higuain, per età e per possibilità di rendimento. Sono più di trentamila i tweet nelle ultime ore legati al corteggiamento segreto che la Roma starebbe facendo a Maurito, preferito in assoluto nonostante tutto il clamore di gossip che si trascinerebbe dietro. Alcuni preferirebbero comunque Higuain, ritenuto più gestibile come quadro generale, perplessi sul perché un giocatore forte come Icardi sia messo alla porta da Antonio Conte, tecnico che vuole vincere subito.
L’accordo con l’Inter – sul quale in maniera ancora poco incisiva starebbe lavorando la Roma – sarebbe legato al trasferimento di Dzeko (valutato 20 milioni) a Milano. Il problema resterebbe l’ingaggio da dare all’argentino (che chiede un aumento all’Inter fino a 8 milioni), ma ci si potrebbe arrivare con più anni di contratto e bonus vari. Si vedrà. Intanto che i tifosi sognano, Javier Pastore non ha partecipato ieri all’amichevole di Perugia per un affaticamento muscolare. L’argentino, che era sembrato uno dei più propositivi delle tre settimane di ritiro a Trigoria, non avrebbe nulla di serio, ma solo un fastidio dovuto ai carichi di lavoro. Meglio quindi non rischiarlo. Così come non è stato rischiato Gregoire Defrel, in procinto di trasferirsi al Cagliari. Per lui nessun guaio fisico, quindi, ma l’imminente chiusura col Cagliari, anche se ieri, in serata, si è registrata una frenata nella trattativa a causa della modalità di pagamento richieste dai sardi. Tre milioni per il prestito, più 12 per il riscatto obbligatorio, l’accordo a cui si era arrivati, e che si dovrà limare. Dopo l’amichevole di ieri, la Roma affronterà il test in trasferta, a Lilla, dopo domani.
Maurito insiste: se non sarà Juve è deciso a restare in nerazzurro
GAZZETTA DELLO SPORT - Inter o Juventus nella testa di Mauro Icardi: l'attaccante nerazzurro è convinto di poter convincere Antonio Conte a tenerselo stretto, ma se così non dovesse essere, per il momento, Maurito si sposterebbe solamente per andare alla Juve. Roma e Napoli, per ora, non sono in corsa. Sia gli abboccamenti tra i giallorossi e l'Inter per un eventuale scambio Dzeko-Icardi, che il corteggiamento del club di De Laurentiis, non hanno convinto il centravanti a spostarsi dalle sue posizioni. A complicare la faccenda il probabile arrivo di Lukaku alla corte di Sarri, che allontanerebbe ulteriormente Icardi da Torino. Di certo c'è che, se alla fine dovesse rimanere ad Appiano Gentile, l'ex Samp resterebbe comunque ai margini della rosa nerazzurra.
I verdetti di Fonseca: "Edin con noi al 100%. Ci serve un difensore"
GAZZETTA DELLO SPORT - Concetti molto chiari espressi da Fonseca nel post partita di Perugia-Roma. Priorità all'acquisto del centrale difensivo, Zaniolo più "10" che esterno, Dzeko saldamente al centro del progetto, almeno per ora. Chiarezza anche per quanto concerne alcuni risvolti tattici e le aspettative del tecnico portoghese: gli esterni alti a piede invertito danno più soluzioni e necessità di perfezionare alcuni meccanismi. Prima volta, per il nuovo allenatore della Roma, davanti ai suoi tifosi: Fonsecaa fine partita ci tiene ad indicare ai suoi calciatori la via del settore ospiti, per un primo contatto con i tifosi accorsi dalla Capitale. Ottima prestazione di uno degli ex di giornata: Gianluca Mancini. Per lui una doppietta.
Il Comune rassicura: "Stadio, si va avanti"
GAZZETTA DELLO SPORT - Il Comune tenta di rassicurare proponenti e tifosi. Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, il vice sindaco Frongia ci ha tenuto a precisare che da parte del comune c'è l'interesse ad andare avanti con il progetto Stadio a Tor di Valle. Nonostante sia evidente che l'iter per arrivare alla posa della prima pietra abbia subito dei ritardi a causa di alcuni intoppi, i rappresentanti istituzionali - nello specifico, appunto, Paolo Frongia - rassicurano sulla volontà di procedere verso la costruzione dell'impianto.
Petrachi, precedenza al difensore: pronta l'offerta per Alderweireld
MESSAGGERO - CARINA - Parola alla difesa. Anche perché per il centravanti bisognerà attendere. Ormai è chiaro: se non si supera lo stallo che vede coinvolte Roma, Inter, Napoli e Juventus, la girandola dei nove non può partire. Petrachi aspetta: la Roma un centravanti lo ha. Pur consapevole che difficilmente Dzeko (titolare ieri a Perugia) resterà nella capitale, quali saranno gli incastri di mercato futuri, i giallorossi non potranno altro che guadagnarci. O con una ipervalutazione di Edin oppure sfruttando il via libera per un altro attaccante. Al netto delle chiusure mediatiche del fratello, la pista legata a Higuain è ancora la più semplice da perseguire. Con Lukaku a Torino, il Pipita è oltremodo chiuso. Il ds salentino aveva anche accarezzato l'idea di potersi inserire per Icardi, offrendo Dzeko e una trentina di milioni. Ipotesi che l'Inter, off record, non fa fatica nemmeno a confermare pur precisando che Maurito costa almeno 60 milioni e il bosniaco al massimo 15. Il problema di fondo è che l'argentino continua ad avere mire diverse. In primis vuole giocare in una squadra che disputerà la Champions. Poi, per motivi familiari, non vuole muoversi da Milano. Quindi, ad oggi, prende in considerazione soltanto la Juventus o la permanenza all'Inter, convinto che nel peggiore dei casi alla chiusura del mercato Conte si deciderà a reintegrarlo completamente in gruppo.
ULTIMA CHANCE - Consapevole dunque che per l'attaccante bisognerà aspettare, Petrachi ha come priorità il difensore centrale. In quest'ottica guarda con interesse a quanto accade in casa Tottenham. Dopo l'amichevole con il Real Madrid, Pochettino ha polemizzato con il club: «Dovrebbero cambiare il mio titolo di lavoro da manager a coach, visto che ormai mi occupo soltanto di allenare». Chiara l'allusione allo scarso peso avuto nel mercato. L'insoddisfazione, secondo i tabloid, riguarderebbe mancate operazioni in entrata (Lo Celso, Sessegnon e Dybala) e in uscita, volendosi liberare di alcuni calciatori arrivati a scadenza di contratto. Tra questi, c'è Alderweireld. Petrachi, prima del termine del mercato in Premier (8 agosto) farà la sua offerta per il difensore belga. Operazione che rimane difficilissima. L'alternativa Lovren, reduce dalla pubalgia, è in ribasso. Capitolo Defrel: problemi nei metodi di pagamento rallentano la trattativa.
Roma ferma, il tecnico Fonseca: "Edin è anima e corpo con noi"
GAZZETTA DELLO SPORT - Edin Dzeko gioca tutta la partita amichevole tra Perugia e Roma e mette anche a segno un gol per i giallorossi. Dopo la frenata per Cavani, l'Inter ha fretta di chiudere per il bosniaco, così da regalare un attaccante ad Antonio Conte, che avrebbe voluto Dzeko anche al Chelsea. Ma l'ultimo dialogo tra i club, in occasione dell'assemblea di lega, si è chiuso con una fumata grigia: non è bastata l'offerta di 15 milioni presentata da Marotta, nonostante il contratto dell'attaccante della Roma scada tra 11 mesi, per convincere Petrachi. La difficoltà per l'Inter di arrivare ad un centravanti, paradossalmente, rafforza la posizione dei giallorossi.
Lovren in pole per la difesa. Attesa Higuain, Mariano c'è
GAZZETTA DELLO SPORT - Aspettando novità sul fronte attaccante, la Roma pensa anche al difensore. Se la prima scelta è senza dubbio rappresentata da Toby Alderweireld, per il quale però i giallorossi dovrebbero affrontare costi elevati - non meno di 25 milioni per il cartellino, più un triennale da circa 3,5 - l'alternativa è senz'altro Dejan Lovren, per cui Petrachi si è già mosso. Buoni rapporti con la società per cui il croato gioca attualmente, il Liverpool, che permetterebbero alla Roma di accaparrarsi il centrale trentenne per una cifra di 12-13 milioni di euro. Alternative, anche se meno percorribili: Pezzella della Fiorentina e Rugani della Juventus.
Per l'attacco, oltre alla coppia Icardi-Higuain, si continua a seguire l'attaccante spagnolo naturalizzato dominicano del Real Madrid, Mariano Diaz, da tempo comparso sui radar della Roma.
Fonseca vede lampi di Roma
MESSAGGERO - TRANI - La Roma, dopo 5 test in clausura, esce allo scoperto. Più o meno sembra quella di prima. E, in piena estate, non è ancora pronta, anche se vince 3-1 contro il Perugia: Dzeko e doppio Mancini. Fonseca, del resto, è al lavoro da tre settimane. Tocca al portoghese farla bella. Almeno è intanto aggressiva, come chiede lo striscione della tifoseria, inequivocabile nel testo: «Avete molto da farvi perdonare, testa bassa e pedalare». Ogni urlo invece è contro Pallotta.
RAMPA DI LANCIO - C'è ancora Dzeko e si sente. Il centravanti fa la differenza anche con la valigia pronta. La Roma del Curi, però, somiglia già a quella che Fonseca ha in testa per lasciare il segno pure in Italia, con il 4-2-3-1 che gli ha permesso di conquistare 7 titoli nel triennio passato in Ucraina. Siamo ai primi passi. Ancora incerti. Gambe pesanti che riducono le giocate di qualità e le idee. E che amplificano gli errori nei passaggi e nei movimenti. Ma al momento l'allenatore deve lavorare con questi interpreti in attesa dei rinforzi nella spina dorsale che è provvisoria. Così, nella sesta amichevole del precampionato, in difesa, davanti a Mirante che fu promosso da Ranieri nel finale del campionato scorso, i terzini sono Florenzi e Spinazzola e i centrali Fazio e Mancini. Fanno schermo Diawara e Pellegrini, i trequartisti, da destra Under, Zaniolo e Perotti, sono vicinissimi a Dzeko. Quindi sette (otto)-undicesimi della formazione base: mancano Pau Lopez, decisivo nella ripresa, Veretout (ancora non al meglio) e l'eventuale nuovo centravanti. E il sostituto di Manolas.
PUNTO DI RIFERIMENTO - Dzeko, dunque, è ancora lì, al centro dell'attacco della Roma. Professionista esemplare e finalizzatore elegante, entra in campo davanti ai compagni per il riscaldamento. Il settore ospiti, con 3500 tifosi arrivati dalla Capitale, gli dà il benvenuto. Lui applaude. E invita subito a far festa. Gol di sinistro, su assist, sporcato da Falzerano, di Perotti. Tocco morbido, giocando d'anticipo, palo e vantaggio in meno di 8 minuti. Parteciperà anche al raddoppio, su corner di Pellegrini. Palla persa in uscita alta dal portiere Vicario e tocco a porta vuota di Mancini.
ALTA MAREA - Il Perugia di Oddo, capitano l'ex Rosi e in mezzo alla difesa l'altro ex giallorosso Gyomber, si presenta ai propri tifosi. Ma, avendo ripreso il lavoro da meno di 2 settimane e avendo giocato solo un paio di partite contro formazioni dilettanti, è in ritardo. La Roma, al 1° test contro una squadra di serie B, ha più fiato. Fonseca chiede l'invasione totale della metà campo avversaria senza curarsi di qualche rischio che, conseguenza scontata, viene certificato dietro. In contropiede e su qualsiasi lancio. Iemmello, sfruttando il rimpallo su tiro di Di Chiara respinto da Fazio, riporta in partita Oddo. Davanti, invece, Zaniolo accanto a Dzeko: la formula con il doppio centravanti c'è, ma il raccolto è minimo. Il rombo offensivo è stretto in pochi metri: si accentrano sia Underche Perotti, anche per dare spazio a Florenzi e Spinazzola sui lati. Meglio il capitano. Pellegrinidebutta nella sua nuova vita da mediano. Si alterna da play con Diawara. Più dinamico e rapido del compagno che inizia il match sbagliando il passaggio più semplice per la ripartenza più pericolosa del Perugia. Si abbassano a turno per far partire l'azione. Ma si alzano con gli altri per il pressing, atteggiamento obbligatorio per aver spazio con Fonseca. Che, nella ripresa, conferma solo Mancini e Under. C'è subito più intensità e migliora il palleggio. Schick il più vivace, ma fa riscattare Vicario. Da centravanti aggiunto meglio Antonucci di Zaniolo, rientrato a metà del secondo tempo per sostituire Under a destra. Da sinistra il corner di Kolarov per il bis di Mancinidi testa e per il tris della Roma.
Roma, Dzeko ai gol d'addio? Mancini inaugura quelli nuovi
GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma vince per 3-1 in trasferta a Perugia. Per un gol di un probabile partente, Edin Dzeko, c'è la doppietta di uno che invece, a Trigoria, è appena arrivato: Gianluca Mancini. I giallorossi sfoderano un ottimo pressing nel primo tempo, mettendo in evidenza le limitate doti tecniche del Perugia, ma prestano il fianco ai lanci lunghi della squadra di casa, che costringono Mancini ad impegnative rincorse, con un Fazio non ancora al meglio della condizione. Nella ripresa il pressing dei giallorossi cala, ma la qualità del palleggio cresce notevolmente: sarà lo stesso Fonseca, a fine gara, a riconoscere di aver preferito la Roma in versione secondo tempo.