Olsen non convince la Roma. Offerto al Wataford per 10-15 milioni

Robin Olsen non sembra aver convinto la dirigenza del club giallorosso difatti Franco Baldini sta cercando di piazzarlo in Premier League offrendolo a numerosi club tra i quali Wataford. Secondo quanto riportato dal sito calciomercato.it il cartellino di Olsen la Roma chiede una cifra che oscilla tra i 10 e i 15 milioni di euro. 


Lopes vicino al rinnovo con il Lione

Anthony Lopes, portiere del Lione, negli ultimi giorni accostato alla Roma sembra invece essere vicino al rinnovo con la squadra transalpina, così come ritportato da leprogres.fr. Si allontana quindi dal club giallorosso.


Ag. Vavro: "Denis è interessato all'Italia"

Denis Vavro, difensore dell Copenaghen, è uno degli ultimi nomi accostati alla Roma come rinforzo per il reparto avanzato. Il procuratore del giocatore ha rilasciato alcune dichiarazioni a SPORT.SK per parlare delle prospettive e del futuro del difensore. Queste sue le parole:

Possibile trasferimento di Vavro in Italia?
"Vavro è interessato all’Italia. I club di cui si è parlato (Atalanta e Samp oltre alla Roma, ndr) lo hanno seguito in diverse partite e pensiamo che sia arrivato il momento di fare un passo in avanti. Comunque non piace solo in Italia".

Richiesta da 12 milioni.
“Sì, è un importo realistico".

Skriniar?
"Lui e Hamsik hanno portato alta la bandiera slovacca in Italia, peraltro Denis gioca con Skriniar in nazionale".


Manolas nel mirino di Juve e Napoli

Mino Raiola, procurarore si Kostas Manolas, difensore greco della Roma, è da tempo al centro del mirino di diversi top club europei, in particolare Juventus e Napoli. Secondo quanto riportato dal giornalista Nicolò Schira sul suo profilo ufficiale Twitter entrambe le compagine sono infatti interessate alle prestazioni sportive del centrale giallorosso che potrebbe lasciare la capitale dopo diverse stagioni.


Mandragora fa gola ai giallorossi. La Roma cerca un nuovo centrocampista

Rolando Mandragora, centrocampista dell’Udinese, secondo quanto riportato dal portale di calciomercato tuttomercatoweb.com pare essere nel mirino della Roma che è in cerca di un nuovo centrocampista. 

La Roma è costretta a ritirarsi dall'International Champions Cup

L'AS Roma comunica con rammarico l’impossibilità di prendere parte alla prossima International Champions Cup, a causa dell’imprevisto coinvolgimento della squadra nei turni preliminari della UEFA Europa League.

I giallorossi avrebbero dovuto giocare tre partite negli Stati Uniti quest'estate, l'ultima delle quali contro il Benfica, a New York, il 24 luglio.

Considerando gli impegni della prima squadra nel secondo turno preliminare della UEFA Europa League, in programma il 25 luglio, il Club si è visto costretto a cambiare la programmazione del precampionato.

Molti giocatori rientreranno quindi a Trigoria a fine giugno, al fine preparare al meglio l'inizio della competizione europea.

"Siamo stati felici di ricevere ancora una volta l'invito della ICC a partecipare al torneo e non vedevamo l'ora di prenderne parte", ha dichiarato Guido Fienga, CEO del Club. "Abbiamo esaminato tutte le opzioni possibili al fine di evitare il ritiro dalla competizione, ma alla fine abbiamo preso questa decisione alla luce degli impegni della prossima stagione. Mi scuso con tutti i fan che speravano di venire a vederci quest'estate. Condividiamo la vostra delusione, ma voglio assicurarvi che torneremo presto”.

"Vorrei anche cogliere l'occasione per scusarmi con la ICC per il ritiro e augurare loro un torneo di successo anche in nostra assenza".


Per i media turchi vi sarebbe un accordo tra Kolarov ed il Fenerbache

Il futuro di Kolarov sarà ancora in giallorosso ? Secondo i media turchi no. Infatti, come riferito dal portale sabah.com, il terzino giallorosso avrebbe già un accordo di massima con il Fenerbahce sulla base di 2.8 milioni di euro a stagione. Resta da vedere quanto sia vera questa indiscrezione e se la Roma abbia intenzione di lasciar partire il giocatore.


Vieri: "Inter, Roma, Milan e Napoli non possono vincere lo scudetto"

Christian Vieri era presente a Firenze per partecipare al Pitti Immagine. A margine dell'evento ha parlato anche della Serie A e delle big del nostro campionato, soffermandosi maggiormente sull'Inter. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:

"Conte è un grande allenatore, lo vedo bene. Sono amico di Antonio ma anche di Spalletti e mi è dispiaciuto per il suo addio. Ha fatto bene e so che persona è ma bisogna sempre guardare avanti".

Con Conte l'Inter potrà fermare l'egemonia della Juventus?
"Sbagliate a pensare che l'Inter debba fermare la Juventus. I bianconeri sono troppo avanti e i nerazzurri devono pensare ad andare in Champions tutti gli anni. Non si deve mettere pressione addosso ai giocatori parlando di scudetto".

La Juventus vincerà anche con Sarri?
"La squadra è fortissima, Sarri darà il suo gioco e per questo è stato cambiato allenatore. I bianconeri vogliono dominare anche in Europa, ci vorrà tempo ma il gioco arriverà e la squadra è davvero forte. Inter, Milan, Roma e Napoli non possono vincere lo scudetto".

Il futuro di Icardi?
"Non so niente, leggo solo i giornali. Vediamo cosa vorranno fare. Lui non si discute, è un grande finalizzatore".

Lukaku sarebbe un grande colpo?
"Lui è fortissimo, uno dei più grandi centravanti del mondo".

La rivoluzione del Milan?
"Non so se Maldini sceglierà l'allenatore. Vorrà certamente uno che faccia giocare bene la squadra ma ci vorrà tempo. Come si dice: Roma non è stata costruita in un giorno".

Cosa pensa della fine dell'era Della Valle a Firenze?
"La famiglia marchigiana ha fatto bene, ho conosciuto Andrea e a volte ci sentiamo. Parliamo di una grande persona e hanno fatto benissimo per 15 anni. Vediamo cosa succederà con Commisso, lo conoscevo già di fama".

Dovrà tenere Federico Chiesa?
"Non è vendere o tenerlo, se vuole andare via partirà. Ci vorrà tempo anche con la Fiorentina".


Bombardini: "Per giudicare Fonseca bisogna aspettare. Se cambi tanto ogni anno non porti avanti un progetto"

Davide Bombardini, ex centrocampista della Roma dal 2002 al 2003 e dell'Atalanta, ha parlato delle sue ex squadre ai microfoni di tuttomercatoweb.com a margine dell'evento Pitti Uomo:

La clamorosa qualificazione dell'Atalanta in Champions?
"È stata una sorpresa, non pensavo arrivassero fino in fondo. Non sono sorpreso dal gioco perché conosco Gasperini ed è anni che ci delizia".

Ilicic o Zapata chi il migliore come rivelazione?
"Il colombiano già fra Udine e Napoli si vedeva che poteva diventare importante. Ilicic è fenomenale, può cambiare la partita in ogni momento. Mi piace tantissimo".

Quanto potranno incidere i tanti impegni in stagione sul rendimento della Dea?
"È sempre difficile per una squadra come l'Atalanta pensare di riproporre un campionato quello appena concluso. Serve una rosa competitiva per farlo".

La Roma a Paulo Fonseca?
"Tutti gli anni diciamo che è il nome giusto, bisogna aspettare. La Roma arriva da un'annata di alti e bassi e cambiando sempre giocatori, tecnico e ds diventa sempre più dura".

La lontananza di Pallotta quanto incide?
"Bisogna fare le cose bene, a prescindere dalla distanza. Se cambi tanto ogni anno un progetto tecnico non lo porti avanti".

Mihajlovic avanti a Bologna?
"È stato il grande protagonista della stagione. Ha cambiato completamente il volto del Bologna. Sono contento che sia rimasto perché è una piazza seria dove si può fare buon calcio".

Il cambio di proprietà a Firenze?
"Fare calcio a Firenze non è semplice. I Della Valle non hanno fatto male negli anni ma sono sempre stati criticati. Questa è una piazza esigente che vuole bel calcio, mi auguro che Commisso possa farcela".

La conferma di Montella?
"Da quando è tornato è stato una sorpresa in negativo. La squadra si portava dietro tante cose. Vediamo la squadra che riusciranno a costruire. Chiesa è un giocatore da tenere perché è straordinario, ma è dura di fronte alle proposte delle grandi squadre".


Petrachi potrebbe incontrarsi con Cairo per rescindere il contratto con il Torino

Gianluca Petrachi, futuro DS ella Roma, è ancora legato al Torino con cui deve rescindere ufficialmente il contratto prima di firmare con i giallorossi. Uno step obbligatorio, che potrebbe risolversi in serata. Infatti, come riferisce tuttomercatoweb.com, Petrachi si trova a Milano dove potrebbe incontrarsi con Cairo per chiudere il rapporto lavorativo con il Torino ed essere libero di firmare con la Roma.


Fonseca: “I tifosi devono aspettarsi una squadra coraggiosa”

Paulo Fonseca ha rilasciato la sua prima intervista ad asroma.com, parlandoci della sua idea di gioco e di quello che si aspetta dai suoi calciatori.

Benvenuto all’AS Roma, mister Fonseca. Che sensazioni prova in questo momento?
“Sono molto contento, emozionato e fiducioso in vista di questa nuova sfida che mi aspetta. Sin dal primo momento non ho mai avuto dubbi sull’opportunità di venire alla Roma. È un grande Club, con grandi tifosi. Voglio costruire qualcosa che possa portare fiducia ed entusiasmo al Club e ai suoi tifosi. Ringrazio il presidente Jim Pallotta e Guido Fienga per questa opportunità. Sono molto entusiasta”.

Ci racconta qualcosa del Paulo Fonseca allenatore. Come si descriverebbe?
“Parlare di me non è semplice, preferisco lo facciano gli altri. Sono un allenatore pieno di passione. Amo il mio lavoro, sono una persona entusiasta e voglio trasmettere questa passione alle persone che lavorano con me. Amo il gioco del calcio e voglio che le persone che mi circondano condividano la stessa passione che ho io per questo sport”.

Che genere di squadra devono aspettarsi i nostri tifosi?
“Prima di tutto coraggiosa, che scenda in campo con lo stesso approccio a prescindere dal fatto che l’avversaria sia una squadra piccola o grande. Dobbiamo costruire una squadra competitiva, che metta in pratica un gioco di qualità, un calcio che renda orgogliosi i tifosi. La qualità del gioco per me è molto importante. Ovviamente vogliamo vincere, l’obiettivo principale è quello, ma allo stesso modo vogliamo metter su una squadra che sappia esprimere un gioco di qualità”.

In passato ha dichiarato che potrebbe ritenersi molto triste dopo una vittoria se la squadra non gioca bene…
“A me non basta solo vincere. Ovviamente mi piace, ma voglio vedere le nostre idee applicate sul campo. Voglio vedere un gioco di qualità, un gioco che possa entusiasmare i tifosi: voglio che dopo le nostre partite tornino a casa dicendo “la squadra ha giocato bene e ha vinto perché è stata coraggiosa”. Per me questo aspetto è molto importante”.

È stato protagonista di tre stagioni piene di successi allo Shakhtar. Quali aspetti del progetto Roma l’hanno convinta a chiudere quell’esperienza?
“Ho sempre voluto allenare in uno dei migliori campionati Europei e la Serie A è uno di questi. La Roma è una delle migliori squadre in Europa. Sono molto ambizioso e la mia ambizione era proprio quella di allenare uno dei più importanti Club europei. Quando questa opportunità si è presentata, dopo tre anni di grandi successi in Ucraina, ho pensato fosse ora di andare per realizzare questo sogno”.

La Serie A è conosciuta come una delle competizioni più impegnative, anche dal punto di vista tattico…
“È per questo che il calcio italiano mi entusiasma. Perché si basa sulla tattica ed è difficile. Ogni settimana, ogni partita rappresentano una sfida importante per l’allenatore. Sono molto motivato, voglio creare qualcosa con la nostra squadra, qualcosa che sia in grado di sorprendere gli avversari. Ogni settimana ci prepareremo in allenamento per sorprenderli. In Italia ci sono tante squadre che lavorano bene, sono molto forti tatticamente e in particolare valide in fase difensiva. Sarà una grande sfida, ma io adoro sfide come queste”.

Molte squadre italiane si stanno inoltre rinforzando sempre di più e la competizione per i posti più alti della classifica sarà impegnativa…
“In Italia ci sono tante squadre forti e questa stagione sarà più competitiva delle altre. È tornato Antonio Conte, forse tornerà Maurizio Sarri e ci sono tanti giocatori forti. Le squadre stanno diventando sempre più attrezzate rispetto agli anni passati e questo è importante per il calcio e per i tifosi italiani”.

Conosce bene la Roma, dopo averla affrontata in passato. Quali sono le sue prime impressioni della squadra che sta per allenare?
“C’è tanta qualità nella squadra. Una delle cose più importanti è trovare la chiave giusta per utilizzare i giocatori al fine di sfruttare al meglio le loro caratteristiche. Credo che molti dei calciatori abbiano le qualità per giocare il calcio coraggioso, ambizioso e offensivo che voglio mettere in pratica. Uno stile di gioco che ci permetta di dominare gli avversari. Sono sicuro che i giocatori della Roma hanno le qualità necessarie per mettere in pratica tutto questo”.

C’è una formazione in particolare che dobbiamo aspettarci?
“Mi piace giocare con il 4-2-3-1, ma il sistema non è la cosa più importante, contano le dinamiche, i principi fondamentali di un tipo di gioco. Spero di mettere su una squadra molto dinamica”.

Probabilmente avrà a disposizione un periodo di preparazione molto breve, con partite impegnative che arriveranno prima del solito. Ci vorrà tempo affinché i giocatori possano adattarsi a quello che si aspetta da loro?
“Sarà difficile, devo ammetterlo. Potremmo avere solo quattro settimane che ci separano dalla prima partita ufficiale. Credo che dovranno adattarsi alle mie idee molto velocemente. Preferirei avere più tempo, ma non possiamo farci niente e quindi sfrutteremo queste quattro settimane per preparare la squadra al meglio per il primo impegno”.

Di solito dichiara pubblicamente i suoi obiettivi stagionali? O preferisce tenerli per sé?
“L’unica cosa che posso promettere è che costruiremo una squadra competitiva e coraggiosa. Come ho già detto, sono sicuro che riusciremo a organizzare una squadra che renderà i tifosi orgogliosi. Questo accadrà, ne sono certo. La nostra squadra sarà coraggiosa, sarà ambiziosa. Se ci sono questi ingredienti hai sicuramente più possibilità di vincere”.

In ultimo, la Roma ha una tifoseria molto passionale in tutto il mondo. Ha un messaggio da inviare ai sostenitori giallorossi?
“Ai tifosi vorrei dire solo questo: insieme possiamo costruire una squadra forte. Ovviamente abbiamo bisogno del loro supporto. So che amano questi colori e sono sicuro che insieme saremo tutti più forti. I tifosi potranno essere orgogliosi di questa squadra, ne sono certo, perché combatteremo per loro, per creare qualcosa di speciale. So che saranno dalla nostra parte. Parlo spesso del “coraggio” e so che i tifosi giocano un ruolo fondamentale in questo aspetto, perché possono trasmettercelo. Credo che quando entreremo allo stadio saranno loro i primi a darci le giuste motivazioni e l’incoraggiamento. Da quel momento dovremo iniziare a combattere e a mostrare noi il nostro coraggio, per loro”.

 


L'eredità di DDR. Un regista difensivo per la Roma di Fonseca: Guimarães in pole, poi Veretout e Florentino

LEGGO - BALZANI - La fascia da capitano l'ha lasciata a Florenzi, ma la cabina di regia è ancora vuota. L'eredità di De Rossi è pesante come un macigno, sotto tutti i punti di vista. Per questo la Roma ha deciso di investire buona parte del budget proprio per il ruolo di regista davanti alla difesa che affiancherà uno tra Pellegrini e Cristante nel 4-2-3-1 di Fonseca. Una posizione che nello Shakhtar occupava Stepanenko, spiccate doti difensive ma pure capacità di inserimento (3 gol e 3 assist nell'ultima stagione). Caratteristiche molto simili a quelle di Bruno Guimarães, il talento brasiliano che Fonseca ha indicato nel primo incontro di Madrid e che ribadirà nel summit di Londra di oggi con Pallotta e Baldini. Il regista rivelazione dell'Atletico Paranaense costa 20 milioni. È il classico incontrista difensivo che può partire recuperando palla nella propria area e arrivare alla conclusione grazie a spiccati dote tecniche. Un po' come Allan. Ha segnato tre gol in stagione, ma soprattutto ha una percentuale di passaggi corretti del 92%. Numeri importanti, ma un difetto: l'inesperienza. Per questo Petrachi ha riallacciato il filo con la Fiorentina per Veretout. Il francese ha 5 anni in più e due stagioni passate in Italia. Pure lui è quotato sui 20 milioni, ma piace pure a Napoli e Siviglia. Ho 3-4 offerte, ma nessun accordo ancora, ha confermato ieri il suo agente. Sono queste le due candidature più credibili al momento mentre hanno perso quota le piste italiane che portavano a Tonali e Sensi. Il primo nome della lista, escluso il sogno van de Beek, è tuttavia ancora Florentino del Benfica. Il talento classe 1999 è considerato un crack, ma il suo agente Carvalho nei giorni scorsi ci ha confidato: So che ci sono molte squadre interessate, ma abbiamo, insieme al Benfica, il progetto di rimanere in Portogallo, giocare ancora di più nella prima squadra e poi dopo magari pensare in un futuro trasferimento, ma non ora. Appuntamento rinviato al prossimo anno quindi. Così come per Bruno Guedes, il difensore si è liberato dal Santos e ha scelto la Roma. Prima però verrà ceduto in prestito in Italia (Lecce o Bologna). Stesso destino per Ponce e Defrel. I due attaccanti non saranno riscattati da Aek e Samp e svolgeranno la prima parte di preparazione con Fonseca. Gonalons, invece, può finire al West Ham.