Dopo il Papa c'è Totti. Il Capitano diventa una fiction in onda sui canali Sky a fine 2021

LEGGO - BALZANI - Francesco Totti come The Young Pope. Una storia d'amore bella come quella tra il Capitano e la sua città d'altronde vale la pena di essere raccontata. Non solo da libri, documentari o foto ricordo, ma da una serie tv divisa in più stagioni.
Quella che sembrava solo un'idea sta diventando realtà. Wildside, casa di produzione con sede a Roma, ha acquisito da Rizzoli i diritti cinematografici del libro Un Capitano, autobiografia del numero 10, scritta da Totti insieme al giornalista Paolo Condò. E in questi giorni chiuderà un accordo con Sky e Amazon per la produzione di una serie dal titolo Il Capitano che ripercorrerà le tappe della vita di Francesco: i primi calci alla Lodigiani, l'esordio con la Roma, il Mondiale 2006, il matrimonio da sogno con Ilary e la nascita dei tre figli, i record e ovviamente il giorno dell'addio. Il prodotto sarà di alta qualità. Wildside ha prodotto negli ultimi anni, a braccetto con la tv satellitare, serie come The Young Pope (e The New Pope prossima all'uscita su Sky Atlantic), Il Miracolo, 1992 e In Treatment. Wildside ha prodotto anche film come Io e te di Bertolucci, La mafia uccide solo d'estate con Pif e Ma cosa ti dice il cervello con Paola Cortellesi. Ma quando uscirà la serie su Totti? Il progetto è ancora in fase di ideazione, Amazon in questi giorni sta ultimando una serie su Sergio Ramos il difensore icona del Real, e per la data di uscita si ipotizza inverno 2021. Nel frattempo è partita la caccia agli attori. Il ruolo di Francesco è ambito da molti tifosi, tra i quali Luca Marinelli(Non essere cattivo e Lo chiamavano Jeeg Robot) che per caratteristiche fisiche sembra quello più vicino a Totti. O Alessandro Borghi che invece somiglia come una goccia d'acqua a Daniele De Rossi


Grinta De Rossi: recupero più vicino

LEGGO - BALZANI - Sul Trono di spade di Champions vuole sedersi anche De Rossi. Il capitano si è allenato nei due giorni di riposo con l’obiettivo di essere a disposizione di Ranieri già da domenica contro il Genoa. Il centrocampista ha lavorato in campo con lo staff giallorosso per proseguire il percorso riabilitativo. Dopo queste quattro partite il capitano vuole firmare il rinnovo per concedersi l’ultima stagione da calciatore. Se a centrocampo le scelte non dovrebbero mancare in vista della trasferta di Marassi, in difesa, invece, la situazione è differente: Karsdorp e Santonsono sulla via del reucpero dai rispettivi infortuni muscolari


Quattro finali per Ranieri

IL TEMPO - AUSTINI - Mai in Paradiso. Ma conta entrarci alla fine. L'Atalanta conferma la dura legge con cui deve convivere, per suoi demeriti, la Roma quest'anno: non è mai stata tra le prime quattro in classifica alla fine di un turno di campionato. La vittoria sul Cagliari unita al ko del Milan a Torino le hanno concesso di respirare solo per due giorni l’aria di Champions, ma ieri sera, puntuale, l’Atalanta, seppur soffrendo, si è riportata avanti battendo l'Udinese. Ranieri, quindi, deve continuare a rincorrere. Ha ereditato una Roma al quinto posto da Di Francesco, con un derby appena perso in malo modo e un’eliminazione dolorosissima a Oporto, e sempre lì si trova, anche se è riuscito a ridurre a un punto il gap dalla quarta: il giorno del suo insediamento c'era l'Inter a +3 e il Milan a +4. È proprio l’armata di Gasperini ad aver recuperato più terreno - quattro lunghezze - sui giallorossi durante la gestione Ranieri, che più dei risultati ha riportato equilibri e sicurezze nella squadra. Il trend è positivo e la scia le speranze aperte, grazie a tre successi nelle ultime quattro gare e un solo gol subìto da Perisic a San Siro. Nell’altra area, poi, le cose continuano a funzionare: con 61 reti all'attivo l'attacco della Roma è il quarto migliore del campionato. Ma non basta ancora per ottenere il quarto posto. «Tutti uniti per queste quattro finali» ha scritto ieri sui social Alessandro Florenzi, affidandosi a un slogan piuttosto abusato ma calzante. Calendario alla mano, i prossimi due impegni saranno senz'altro decisivi per le sorti dei giallorossi. Prima a Marassi contro il Genoa di Prandelli, dove la doppia vittoria stagionale manca da undici anni, poi in casa contro i campioni d'Italia della Juventus, che hanno già dimostrato con l'Inter di non voler concedere regali alle rivali di sempre. Chiusura nello stadio del Sassuolo e all'Olimpico col Parma, un deja vu del 2001 quando in
palio, però, c'era una posta decisamente più grande. Per la Roma stravolta e mal gestita di quest'anno la qualificazione in Champions (sarebbe la sesta di fila) non varrebbe uno scudetto ma comunque tantissimo, per continuare a programmare in grande. Una società che non riesce ad autofinanziarsi senza ricorrere alla cessioni nell’anno in cui disputa la semifinale del torneo più ricco, figuriamoci quanta fatica farebbe a mantenere gli equilibri finanziari perdendo del tutto l’«oro» della Champions. La motivazione unisce società e allenatore, perché riportare nell'Europa che conta la Roma sarebbe un’altra perla da incastonare nella carriera di Ranieri. Un uomo che ha conquistato tutti in poche settimane a Trigoria, anche chi - e non mancavano - lo aveva riaccolto con un certo scetticismo. E i giocatori? In Champions vogliono sempre starci e per chi sa già di cambiare aria nella prossima stagione c'è comunque un premio da riscuotere come da contratti individuali e di squadra. Insomma gli stimoli sono massimi, a Trigoria si respira una nuova aria di fiducia e si punta a fare l’en-plein nelle ultime quattro «finali» per non lasciare nulla di intentato. Sulla carta potrebbero bastare anche 10 punti grazie a qualche stop preventivabile delle rivali, ma di terreno la Roma ne ha già perso fin troppo ed è vietato fare calcoli


Domino panchine: Conte aspetta Allegri

IL TEMPO - BIAFORA - L'effetto domino delle panchine delle big di Serie A sta per iniziare. La Roma, a seguito dei molteplici incontri delle ultime settimane, attende una risposta di Conte, rimasto affascinato dalla proposta e dai programmi prospettati dalla società giallorossa. L'ulteriore spinta al possibile arrivo del salentino nella Capitale è rappresentata dalla figura di Petrachi, stabilmente in pole position per andare a coprire la carica di direttore sportivo del club di Trigoria, uno scenario che probabilmente porterebbe all’addio di Massara. Il dirigente del Torino, blindato per l’ennesima volta da Cairo («Si parla di un suo passaggio alla Roma, ma mi stupisce la cosa perché ha un contratto con noi e non mi ha mai parlato di questa ipotesi»), è uno degli amici più stretti di Conte e ha come obiettivo  quello di convincerlo a cedere al corteggiamento per iniziare insieme la nuova avventura. Il tecnico si è preso qualche ulteriore giorno di tempo prima di dire sì o no alla Roma, aspettando gli sviluppi legati alla panchina della Juventus. La posizione di Allegri è tutta decifrare e tra oggi e domani, giorni in cui è prevista la riunione con Agnelli, sarà tutto più chiaro e nitido. Il suo addio potrebbe dare il via al domino, con l'Inter che farebbe un tentativo per convincere Allegri ad accettare di lavorare nuovamente a Milano, sponda nerazzurra. Il livornese, più dell'ex ct, è corteggiato da Marotta, che a parole conferma ancora Spalletti: «C'è lui come allenatore per il prossimo anno. Ha un contratto, siamo sereni». Nel caso in cui arrivasse invece il rinnovo di Allegri ecco che aumenterebbero sensibilmente le chance di vedere Conte alla guida della Roma. Non resta che attendere.


De Rossi fa gli straordinari per Marassi

IL TEMPO - BIAFORA - Stamattina la Roma si ritroverà sui campi di Trigoria per iniziare a preparare la sfida con il Genoa, ma in realtà c’è un gruppo di giocatori che i non si è mai fermato per provare a recuperare dai rispettivi infortuni. De Rossi, Santon e Karsdorp, più i due «volontari» Marcano e Schick, ieri hanno svolto una seduta di lavoro supplementare
in modo da arrivare il prima possibile al massimo della forma per gli ultimi impegni di campionato. Il terzino olandese si era già riunito al resto dei compagni nella rifinitura di venerdì scorso e a Marassi tornerà nella lista dei convocati. Per quanto riguarda De Rossi e Santon, le cui condizioni sono migliori rispetto al capitano giallorosso, è ancora difficile sbilanciarsi su una presenza nel match di domenica: bisognerà attendere la risposta del fisico nelle sedute della settimana. Oggi saranno assenti Zaniolo e Riccardi, impegnati nello stage dell’Italia. «E un sogno essere con la Nazionale dei grandi - le parole del classe 2001 - cercherò di fare il massimo per farmi notare da Mancini»


Ammucchiata mai vista per la Champions

IL TEMPO - Tutto possibile, tutto ancora decidere tranne la vetta, è chiaro: per la corsa Championssicuramente. E per uno strano scherzo del destino sarà proprio la Juventus laureatasi campione d’Italia per l'ottava volta consecutiva, a fare da arbitro alla lotta per gli ultimi due posti utili per l'Europa che conta. I bianconeri di Allegri che hanno appena incontrato l’Inter ancora saldamente al terzo posto, giocheranno contro tre delle cinque squadre in lizza per l’ultimo pass disponibile. Che al momento è nelle mani dell’Atalanta ieri vincitrice contro un’Udinese messa molto male. Domenica la squadra di Gasperini dovrà vedersela con la Lazio nel primo dei due scontri «diretti» con i biancocelesti: l’altro molto più pesante nella finale secca di Coppa Italia in programma il 15 maggio allo stadio Olimpico di Roma. La Lazio dal canto suo insegue da dietro rianimata dal successo contro la  Sampdoria dopo il quale il tecnico Inzaghi non si nasconde più: continua a crederci eccome e lo ha detto apertamente. Ci crede anche la Roma che al momento è la prima inseguitrice dell'Atalanta ma che avrà anche lei a che fare con la Juventus all'Olimpico e domenica prossima andrà a far visita al Genoa. Calendario alla mano la contendente che può sorridere di più è il Milan che dovrà giocare con Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal: può fare dodici punti e se non sbaglierà un colpo molto probabilmente sarà dentro. C'è però da vedere se i rossoneri riusciranno a uscire dal tunnel imboccato con il ko nel derby: da lì non si sono più ripresi. Ma è chiaro che alla fine andrà dentro la squadra che sbaglierà meno, che riuscirà a restare concentrata fin sotto gli ultimi tre fischi e magari che avrà dalla sua parte un po’ di fortuna. Il calcio è anche questo.


Straordinario Champions

CORRIERE DELLA SERA - La Roma ha fatto il suo dovere sabato pomeriggio contro il Cagliari. Il Torino, domenica sera, ha dato una mano a se stesso ma anche ai giallorossi, battendo il Milan e per mettendo il sorpasso in classifica della squadra di Claudio Ranieri. L’Udinese ci ha provato fino all’ultimo, però non è riuscita nel«miracolo» di strappare punti all’Atalanta a Bergamo e così la Roma è al quinto posto. Il weekend lungo di campionato, in ogni caso, si è chiuso in maniera molto positiva. (...) De Rossi vorrebbe bruciare le tappe e ritornare in campo domenica prossima contro il Genoa, ma Ranieri, che recupererà Zaniolo e Cristante, che hanno scontato la squalifica, non vuole correre rischi. L’ipotesi più probabile è una convocazione contro la Juventus, prossimo impegno casa il 12 maggio (...)


L’effetto Conte è arrivato a Trigoria. Ed è pure gratis

CORRIERE DELLA SERA - Se lo vedremo in futuro non si sa,ma nel presente ha già dato i primi frutti. L’«effetto Conte»-quella sorta di spinta magica e inesorabile che trasmette la forza di vincere,trasforma giocatori in crisi in giocolieri, mette pepe a titolari e panchinari-sembra già aver conquistato Trigoria,con squadra e dirigenti in primis e tifosi esultanti all’Olimpico o sui social. Si scherza, ma fino a un certo punto. Perché davvero da dieci giorni l’unico tema che sembra interessare i romanisti è il futuro di Antonio Conte, l’unico motivo per seguire le partite è capire chi possa far parte del prossimo 11 (...) Una sbornia collettiva che poco ha a che fare con il buon andamento della Roma in campo,ma molto aiuta Ranieri a lavorare senza troppe pressioni, i giocatori a pensare al campo più che a un mercato ancora tutto da decidere,i tifosi a sognare. Per questo viva Conte se ci sarà e se non ci sarà. Il suo lo sta già dando. E pure gratis.


Roma, su Conte il rilancio del Psg

LA REPUBBLICA - CARDONE e PINCI - Nella corsa per arrivare ad Antonio Conte, Inter e Roma hanno una rivale in più: è il Psg degli sceicchi. Dopo il ko in Coppa, il presidente Al Khelaifi ha contattato l’ex ct azzurro: la fiducia nel tecnico Tuchel precipita di mese in mese nonostante il titolo di Francia. La delusione della Champions brucia ancora e forse ha bruciato anche l’allenatore tedesco. Conte, giurano i suoi amici, avrebbe comunque una preferenza per l’Italia. Anche ieri ha avuto contatti con l’Inter, dove non tutti sono convinti di continuare con Spalletti. La Roma aspetta: ha prospettato i propri programmi, è pronta ad accogliere il suo amico Petrachi, futuro ds, e attende una risposta. Come i nerazzurri.


Stadio Roma: Sais pronta a querelare per accuse su presunta bancarotta fraudolenta

BLOGSPOT.COM - MAGLIARO - La Sais - la società, già di proprietà di Gaetano Papalia oggi in amministrazione controllata, e che, fino al 2013, gestiva l’Ippodromo di Tor di Valle, venditrice dei terreni alla Eurnova di Luca Parnasi - è pronta a portare in tribunale per diffamazione l’architetto Francesco Sanvitto e quanti ancora dovessero parlare di “bancarotta fraudolenta”. L’annuncio è arrivato ieri mattina attraverso una nota diffusa per la stampa in cui l’attuale amministratore unico, Michele Saggese (presidente, fra l’altro, dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli) ricostruisce tutta la vicenda della cessione dei terreni a Parnasi definita, da Sanvitto, come fatta “sottocosto, concorrendo al fallimento” della Sais stessa.  Secondo Saggese “da maggio 2015” a oggi la Sais “non ha ricevuto alcun atto formale da parte della Procura” in merito a una presunta indagine per “bancarotta fraudolenta”, aggiungendo che, “a distanza di 4 anni dalla sentenza di fallimento” la Sais ha quasi saldato l’intero ammontare di tutti i debiti. Nello specifico, poi, in relazione alla cessione dei terreni dalla Sais alla Eurnova di Parnasi, Saggese spiega: “il contratto di compravendita è stato fatto proprio dal Tribunale di Roma a luglio 2015 confermando il prezzo di cessione originariamente convenuto sin dall’atto preliminare del marzo 2010”.

Perché la prima intesa per cedere a Parnasi i terreni è del 2010, antecedente di ben 2 anni, quindi, l’avvio dell’intero processo Stadio con la ricerca da parte della Roma del terreno dove costruire l’impianto. Basti pensare che era Rosella Sensi ancora presidente della Roma quando Parnasi e Papalia si accordavano per la compravendita dei terreni.
Conclude Saggese: “a meno che Sanvitto e i suoi legali non pensino di accusare di concorso in bancarotta anche il Tribunale di Roma” in caso di nuove “infondate affermazioni” ci si vedrebbe in Tribunale.


In vendita i biglietti di Genoa-Roma per i tifosi romanisti (Foto)

Da oggi, i tifosi giallorossi potranno acquistare i biglietti per la partita contro il Genoa. Da questa mattina infatti il via ai tagliandi riservati ai romanisti, come annuncia la Roma su Twitter.


La panchina del Psg tra Conte e Tuchel

Tuchel di nuovo al Psg potrebbe fargli fruttare 7,5 milioni a stagione. Rispetto a quanto guadagna in questo momento avrebbe un aumento di 2,5 milioni. A minacciare le sorti della panchina è Antonio Conte, puntato anche dalla Roma.