Manolas nel mirino della Juve per la prossima stagione

La Juve si lecca le ferite e pensa al futuro. Per la prossima stagione, sul taccuino dei nomi per rinforzare la difesa, che perderà Andrea Barzagli, c'è anche Kostas Manolas, centrale greco di proprietà della Roma, con estimatori sparsi per tutta Europa. A darne notizia è il giornalista Gianluca Di Marzio.


Coppa Italia femminile. Roma eliminata in semifinale dopo la sconfitta per 2-0 con la Fiorentina

La Roma femminile esce dalla Coppa Italia in semifinale perdendo 2-0 a Firenze. Le ragazze di coach Bavagnoli affrontavano la Fiorentinadi Antonio Cincotta nella gara di ritorno e non sono riuscite a ribaltare il pareggio con gol, 1-1 nell'andata al Tre Fontane (80' Bonetti, 83' Serturini su rigore). Le reti per le viola portano firma di Bonetti al 24' e di Paris al 48'.

FIORENTINA (4-3-1-2): Ohrstrom; Vigilucci, Agard, Tortelli, Philtjens; Adami, Parisi, Breitner; Bonetti; Mauro, Catena (73' Clelland).
A disp.: Durante, Guagni, Jaques, Kongouli, Severini, Fusini.
All. Antonio Cincotta.

 

ROMA (4-3-3): Pipitone; Soffia (83' Bitzer), Swaby, Di Criscio, Bartoli; Ciccotti, Bernauer (61' Simonetti), Greggi; Bonfantini, Piemonte (53' Pugnali), Serturini.
A disp.: Casaroli, Lipman, Zecca, Corrado.
All. Elisabetta Bavagnoli.


Bavagnoli: "Complimenti alle ragazze. Loro hanno qualità e quando hanno alzato il ritmo, abbiamo sofferto"

Elisabetta Bavagnoli, coach della Roma Femminile, è stato intervistata da Roma Tv dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia avvenuta per mano della Fiorentina, che si è imposta per 2-0 in casa dopo il pari per 1-1 del Tre Fontane all'andata. Queste le sue dichiarazioni:

"Faccio i complimenti alle mie ragazze perché ci hanno provato per tutta la partita, ma oggi più che le altre volte abbiamo evidenziato la nostra mancanza di esperienza contro giocatrici fortissime, detentrici di questo titolo. Complimenti anche a loro, da questa esperienza dobbiamo fare tesoro e lavorare per il futuro, sia come staff sia come società. Possiamo migliorare".

Cosa non è andato?

"Loro hanno tanta qualità, hanno alzato il ritmo e noi abbiamo sofferto, soprattutto a centrocampo. Quando siamo riuscite a pressare non abbiamo trovato la finalizzazione. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, siamo state più aggressive in cerca del risultato, ma si è vista nettamente la qualità della Fiorentina".

Giudizio sulla stagione?

"Il bilancio è positivo, le ragazze meritano i complimenti per tutta la stagione. Li faccio anche alla società che ha investito in un progetto a lungo termine. Sarebbe stato qualcosa di magico fare di meglio". 


Soffia: "Usciamo a testa alta. E' stata una buona stagione per un gruppo creato quest'anno"

Angelica Soffia, difensore della squadra giallorossa femminile, è stata intervistata da Roma Tv a seguito dell'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina, che si è imposta 2-0 in casa dopo aver pareggiato 1-1 a Roma. Queste le sue parole:

"Usciamo a testa alta perché ce l'abbiamo messa tutta, si poteva fare di più ma ci proveremo l'anno prossimo".

Difficoltà nel primo tempo?

"Non riuscivamo a trovare i giusti meccanismi, loro ci mettevano in mezzo, avevano un buon ritmo in emzzo al campo e ci chiudevano bene".

Opinione sulla stagione?

"È stata una buona stagione, siamo comunque un gruppo creato quest'anno, con tante ragazze giovani alle prime esperienze. Volevamo fare di più perché ci credevamo veramente a questa Coppa Italia, ma ci riproveremo l'anno prossimo".


Under: "La notte col Barcellona mi rimarrà in testa tutta la vita. Quest'anno abbiamo sbagliato le partite apparentemente più facili"

Cengiz Under, esterno offensivo giallorosso, è stato intervistato dal sito ufficiale del club, asroma.com. Queste le sue parole:

Ci racconti qualcosa di Cengiz da bambino?
Sono nato in un piccolo paese vicino a Balıkesir, che si chiama Sındırgı. Ho sempre avuto un grande amore per il calcio, ho sempre giocato a pallone. Il mio percorso in questo mondo è iniziato quando a dieci anni sono stato chiamato nel settore giovanile del Bucaspor, a Smirne, lontano da casa”.

Com’è stato allontanarti dal posto in cui sei nato?
Iniziare a vivere fuori casa senza la mia famiglia non è stato semplice. Dopo un po’ di tempo il presidente ha fatto venire lì anche mia madre. Lei e mio padre erano separati in casa e lui è restato dove vivevamo tutti insieme. Io ero un bambino molto tranquillo, che pensava solo al calcio”.

Quanto sei rimasto nel settore giovanile del Bucaspor?
Fino all’età di quindici anni. È stato un periodo che ricordo con grande piacere. Sono molto legato alla città di Smirne, quando vado in Turchia oltre a tornare nel mio paese vado lì, perché è come se fosse una seconda casa per me. Quello del Bucaspor era il miglior settore giovanile della Turchia, il presidente Seyit Mehmet Ozkan ha fatto un lavoro incredibile: nel nostro Paese nessuno si è impegnato così tanto con i giovani come lui. Il Bucaspor ha avuto una grandissima importanza nella mia carriera. Devo ringraziare tutti gli allenatori con cui ho lavorato in quegli anni, se oggi sono alla Roma è anche grazie a quel periodo vissuto lì”.

E poi come sei passato all’Altınordu?
Il presidente del Bucaspor acquistò l’Altınordu e portò con sé praticamente tutti i ragazzi del Bucaspor. Lì sono riuscito a crescere ancora di più, prima del passaggio al Başakşehir che mi ha portato alla Roma”.

Chi erano i tuoi idoli calcistici da ragazzo?
In realtà sono ancora un ragazzo…(ride, ndr). Messi mi è sempre piaciuto, come tutti guardavo il Barcellona. Fino ai quindici anni ho visto il calcio con gli occhi di un bambino. Poi ho scoperto anche altri aspetti di questo gioco e sono riuscito a capire tante altre cose, per questo mi hanno affascinato anche David Villa e David Silva. Messi, però, è unico nel calcio, nessuno può essere come lui”.

Quando eri piccolo già sapevi che ce l’avresti fatta come professionista?
Ho iniziato a giocare a calcio senza dubbi e con un unico obiettivo: non pensavo ad altro, volevo solo questo. Sono stato il primo bambino a lasciare il mio paese per andare a giocare lontano da casa e il Bucaspor non aveva mai preso un ragazzo che veniva da fuori, selezionavano solo talenti del posto. Non ho fatto tutto da solo, però, devo ringraziare le persone che mi hanno supportato”.

Qual è stato il miglior consiglio che hai ricevuto finora in carriera?
Tutti gli allenatori sono stati fondamentali nel mio percorso, anche grazie a loro sono diventato il calciatore che sono. Li ringrazio davvero tanto per ogni singolo consiglio che mi hanno dato. Ma sono ancora giovane e so che devo crescere per diventare un calciatore più forte”.

Qual è una giornata tipo di Cengiz Ünder?
Vivere da professionista è molto importante, quindi ho una vita molto regolare. Cerco di riposare dopo l’allenamento. Vivo con un mio amico, Serhat, che considero come un fratello: usciamo a cena, facciamo due chiacchiere, assieme a un altro nostro amico. Mi piace fare una passeggiata nella città, vedere la gente, o mangiare con loro a casa”.

Durante la tua prima stagione alla Roma, dopo un periodo di assestamento, a febbraio è arrivato il gol contro il Verona e da lì non ti sei fermato più. Che ricordi hai di quel periodo?
Nella prima parte di stagione non era facile, ma ero sicuro di avere tutte le carte in regola per poter fare un girone di ritorno a buoni livelli. Dopo aver giocato le due partite con la Sampdoria, contro il Verona ho segnato il mio primo gol e da lì tutte le cose sono andate in discesa. Non solo per me, ma per tutta la squadra, abbiamo giocato bene e fatto una buona stagione. Devo ringraziare tutti i miei compagni e mister Di Francesco che mi ha aiutato tanto. E poi il percorso in Champions è stato indimenticabile”.

E tu sei uno dei protagonisti di quell’impresa, l’assist per il gol del 3-0 sul Barcellona di Manolas è tuo…
Una notte che rimarrà nella mia testa per tutta la mia vita, una delle serate più belle della mia carriera. Quando ci penso mi viene ancora la pelle d’oca. A casa mi riguardo il calcio d’angolo quasi ogni giorno. Mi vedo spesso le mie partite per fare autocritica, ma poi ogni tanto mi rimetto anche quel calcio d’angolo perché vedendolo provo sempre un’emozione diversa, difficile da spiegare. Non ho messo una gran palla, ma Kostas è stato bravissimo, ha fatto una bella corsa verso il primo palo: i complimenti, ovviamente, vanno tutti a lui. È un giorno che rimarrà impresso nella mia memoria per sempre”.

La stagione in corso della squadra è stata invece al di sotto delle aspettative: secondo te perché?
Abbiamo sbagliato le partite apparentemente più facili e quelli sono tutti punti persi. Le ragioni non le conosco, forse ci è mancata la concentrazione, ma certe sfide dovevamo vincerle. Ora, però, da due settimane abbiamo iniziato a giocare meglio con mister Ranieri, abbiamo vinto due partite consecutive e dobbiamo continuare così”.

Come vedi il vostro percorso per la corsa al quarto posto?
“Dobbiamo solo pensare a un obiettivo ora: vincere contro l’Inter. Vogliamo qualificarci in Champions, una squadra come la Roma deve sempre qualificarsi in Champions. Credo che ci riusciremo. In Italia ci sono tante brave squadre e noi siamo tra quelle, dobbiamo farcela”.

Da quando sei in Italia, per la prima volta, quest’anno hai dovuto fare i conti con un infortunio serio: come hai vissuto le settimane fuori dal campo?
È stato un momento difficile, il più difficile da quando sono qui. Mi sono fermato per un po’ e ora sto lavorando ancora di più, anche extra campo. L’anno scorso nella seconda parte della stagione ho dimostrato chi sono, so cosa posso fare. Ho grande fiducia nei miei mezzi e in quelli della squadra. Adesso sto bene. Spero di giocare tutte le partite, ho ripreso minuti nelle gambe, ho voglia di segnare di più e di dare il mio contributo ai compagni”.

In che cosa sei migliorato di più in questa esperienza italiana?
In Italia ci sono due aspetti importanti. Uno è fisico, con il quale inizialmente ero in difficoltà. Poi, però, ho lavorato molto sulla resistenza e sulla mia condizione, sono cresciuto in allenamento e in partita, cosa fondamentale per un campionato come questo. Ora mi sento bene e mi sono adattato. L’altro è quello tattico: in Italia tutte le squadre hanno un sistema di gioco molto chiaro e sono contento di aver capito come certi meccanismi, ora mi sento parte di questo sistema. Non ci sono paesi in cui l’aspetto tattico è così importante come qui. Giocare in Serie A è difficile, ma ora mi sento di essere migliorato da questo punto di vista”.

E in che cosa secondo te devi ancora migliorare?
“Devo ancora crescere fisicamente, questo è certo”.

Nel lavoro quotidiano a Trigoria c’è un compagno che ti impressiona di più?
Ce ne sono tanti. De Rossi prima di tutti, allenarmi con lui mi ha emozionato quando sono arrivato a Trigoria. Ci sono calciatori tecnicamente molto bravi, Dzeko è un gran giocatore, senza dimenticare El Shaarawy e Perotti. Allenarsi ogni giorno con loro mi aiuta tanto. Però c’è un altro dettaglio da aggiungere: io gioco alto a destra e in allenamento mi scontro sempre con Kolarov. Questo mi ha fatto crescere tantissimo, affrontare ogni giorno Alex è una cosa molto difficile, devi sempre alzare i tuoi limiti per essere efficace contro uno come lui, questo è un fattore che ha un grande impatto sul mio gioco. Quando te la vedi con Kolarov in tutti gli allenamenti, affronti più rilassato gli altri terzini la domenica”.

A proposito, i tuoi compagni ti chiamano Cengo: ti piace come soprannome?
Anche in Turchia mi chiamavano così e a dire il vero lì non mi piaceva molto. Poi quando hanno iniziato a chiamarmi qui con un tono simpatico mi è iniziato a piacere. Ho compagni molto simpatici in squadra”.

Come vivi la passione dei tifosi giallorossi quando sei fuori dal campo, nella tua vita di tutti i giorni?
Sentire il calore dei tifosi è molto bello, mi piace stare con loro e scambiarci due chiacchiere. Loro sono fondamentali per il nostro successo, a maggior ragione in questo momento della stagione. Sono sicuro che con il loro appoggio arriveremo a centrare il nostro obiettivo”.


Allenamento Inter, ancora individuale per Borja e Brozovic. Lo spagnolo con la Roma ci sarà, il croato più no che sì

L'Inter di Luciano Spalletti è tornata in campo quest'oggi in vista della sfida di sabato alle ore 20:30 contro la Roma a San Siro. Questo il report apparso sul sito della società nerazzurra, inter.it

"Seconda seduta settimanale in vista di Inter-Roma, match valido per la 33ª giornata di Serie A e in programma sabato sera a San Siro alle 20.30. Dopo un inizio in palestra con un lavoro di forza, la squadra si è spostata in campo: parte tattica con divisione in gruppi, seguita poi da partitella finale a campo ridotto".

Brozovic e Borja Valero hanno svolto anche oggi lavoro individuale e mentre lo spagnolo dovrebbe recuperare per il match coi giallorossi, è più dficile vedere il croato. Se ne riparlerà per la gara con la Juventus della giornata successiva. Questo è quanto riferisce Sky Sport.

 


Venerdì alle 14:30, Spalletti sarà presente in conferenza stampa pre-Roma

Venerdì alle 14:30, Luciano Spalletti sarà presente in conferenza stampa alla Pinetina per parlare con i giornalisti alla vigilia della sfida di sabato sera contro la Roma, in programma a San Siro alle ore 20:30. Questo è quanto riporta Sky Sport.


In caso di addio ad Allegri, la Juve ripensa a Conte

Massimiliano Allegri sarà il tecnico della Juventus anche il prossimo anno. Questo quanto comunicato dallo stesso mister bianconero subito dopo l'eliminazione dai quarti di finale di Champions League della squadra di Torino per mano dell'Ajax, che aveva detto ai microfoni di Sky Sport

"Due giorni fa mi sono incontrato con il presidente e gli ho comunicato la decisione di restare, nei prossimi giorni ci incontreremo per programmare il futuro".

Le voci dall'Inghilterra, però sono altre. Se le cose tra la Juve ed Allegri dovessero mettersi male, Andrea Agnelli avrebbe già la soluzione alternativa: il ritorno di Antonio Conte. Per il momento si tratterebbero di colloqui per sondare la disponibilità dell'ex Chelsea. Questo è quanto fa sapere skysports.com.


Gagliardini: "Con la Roma vale doppio perché è una diretta rivale. Dobbiamo tenere il distacco invariato con le inseguitrici"

Roberto Gagliardini, centrocampista nerazzurro, è stato intervistato da Inter Tv a 3 giorni dalla sfida con la Roma. Queste le sue dichiarazioni: 

"È una di quelle partite che vale doppio perché la Roma è una diretta rivale quindi vincere sabato vorrebbe dire prendere punti ai giallorossi che sarebbe un grande vantaggio. Poi abbiamo anche la Juventus che è un'altra sfida importante a cui penseremo sicuramente da settimana prossima".

Sui due big match a San Siro a una settimana di distanza:

"Sono due tappe fondamentali, sarà importantissimo partire bene sabato con la Roma però mancano sei partite e bisogna giocarle tutte al meglio e cercare di fare più punti possibili. Le squadre dietro corrono e dobbiamo tenere invariato fino alla fine questo piccolo vantaggio che ci aiuta a livello di classifica e che dovremo gestire al meglio. Dobbiamo scendere in campo con l'idea di vincere e di fare risultato".

Infine sullo stato di forma dei giallorossi: "La Roma ha avuto delle difficoltà durante l'anno, poi c'è stato il cambio di allenatore ma nelle ultime due partite hanno fatto risultati positivi quindi sicuramente c'è da stare attenti".


Serie A. La Lazio vince 2 a 0 nel recupero contro l'Udinese

Tutto facile per la Lazio nel recupero della 25esima giornata contro l'Udinese. All'Olimpico finisce 2-0, con entrambe le reti nel primo tempo. La squadra di Simone Inzaghi sale così a quota 52 punti, a 3 lunghezze dal Milan quarto. Per i friulani la strada verso la salvezza è invece ancora lunga. Sullo 0-0 i biancocelesti corrono un unico spavento quando al 20' Badu di testa colpisce la traversa sul cross di De Paul. Poi sino all'intervallo è un monologo: un minuto dopo sblocca Caicedo su invito di Immobile, con un bel sinistro rasoterra. Al 24' il raddoppio da corner: Milinkovic allunga, Musso va a vuoto e Sandro devia nella propria porta. L'Udinese non reagisce, Maresca annulla con l'ausilio del Var il tris di Acerbi prima del riposo per fallo di mano di Milinkovic. Nella ripresa l'Udinese almeno ci prova. La grande occasione per riaprire la gara gli ospiti l'hanno al 51', ma De Paul si fa parare da Strakosha il rigore concesso per fallo di Lulic su Lasagna. La Lazio tiene bassi i ritmi e porta a casa senza troppa sofferenza 3 punti fondamentali per credere ancora nel sogno Champions.


Skriniar: “Contro la Roma dobbiamo vincere per andare a +9”

Milan Skriniar, ha parlato in vista della prossima gara contro la Roma ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole all’emittente satellitare:

“Abbiamo una partita importantissima davanti, bisogna vincere assolutamente. Se vinciamo andiamo a +9 dalla Roma e sarà ancora meglio. Anche il Milan ha perso tanti punti anche se adesso si sono ripresi. Noi abbiamo sbagliato la partita in casa contro la Lazio, si poteva vincere anche contro l’Atalanta. Ma questo è il passato e dobbiamo guardare avanti. Dzeko è un attaccante forte, lo dico sempre. Fisicamente forte, ha un grande tiro, dobbiamo stare attenti e concentrati“.


Champions League. Tottenham e Liverpool in semifinale

Il Tottenham vola in semifinale di Champions dopo 57 anni, in una gara indimenticabile. All'Etihad Stadium di Manchester, City avanti con Sterling (4'), gli Spurs ribaltano la partita con la doppietta di Heung-Min Son (7' e 10'). Immediata risposta dei Cityzens, che si portano sul 3-2 con Bernardo Silva (11') e Sterling (21'). Agüero fa il 4-2 al 59', poi il Var convalida il 4-3 di Llorente (73') e nega il tris a Sterling. Il Tottenham sfiderà l'Ajax in semifinale. - Niente rimonta per il Porto. Il Liverpool vince anche la gara di ritorno dei quarti di Champions League per 4-1 e vola in semifinale. I Reds sbloccano il risultato al 26’, con Sadio Mané che insacca in rete l’assist di Salah; l’egiziano firma il raddoppio al 65’. Militao segna il gol della bandiera, prima del tris di Firmino al 77’ e il definitivo 4-1 di van Dijk (84’). La formazione di Klopp affronterà il Barcellona di Messi tra due settimane.