Conte: “Io giallorosso? Vediamo”
IL TEMPO - BIAFORA - “Io alla Roma? Vediamo, vediamo”. Conte tiene la bocca cucita e non si espone sul futuro durante qualche ora di relax a Porto Cesareo, località a pochi chilometri dalla sua Lecce. Il tecnico, raggiunto in spiaggia da laroma.info, non ha ancora preso una decisione definitiva, avendo diverse opzioni sul tavolo. Oltre all’offerta della Roma c’è da segnalare il pressing della Juventus (più defilate Inter e Milan), che sta pensando di interrompere a fine stagione il rapporto lavorativo con Allegri e ha messo anche l’ex allenatore nella lista dei candidati per la panchina. I giallorossi però possono contare sulla carta Petrachi, sempre più vicino a diventare il nuovo direttore sportivo dopo l’addio di Monchi a marzo. Il dirigente, ancora per poco in forza al Torino, è una delle persone del mondo del calcio più legate a Conte e un suo arrivo a Trigoria può giocare un ruolo fondamentale nella scelta dell’amico allenatore. Intanto sembra uscire fuori dalla corsa il Bayern, che tramite il presidente Hoeness ha rinnovato la fiducia a Kovac.
Volata Champions: Roma non sbagliare
IL TEMPO - BIAFORA - Tre punti obbligatori per non mollare la rincorsa Champions a cinque giri dal termine del Gran Premio Serie A. La Roma alle 18 affronta il Cagliari con l’obiettivo di mettere pressione a Milan e Atalanta, al momento quarte ed impegnate domani e lunedì con il Torino e l’Udinese. Per i giallorossi non c’è più possibilità di sbagliare dopo il pari di San Siro: ogni passo falso può causare un’uscita dalla corsa all’ultimo piazzamento per la qualificazione all’Europa che conta. Ranieri ha a disposizione appena 19 giocatori tra infortuni e squalifiche e deve fare del suo meglio per mettere in campo una squadra equilibrata e combattiva. La lieta notizia arriva da Manolas, regolarmente nella lista dei convocati dopo aver smaltito il problema all’adduttore della coscia patito a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara con l’Inter. Il greco, che si è allenato con i compagni soltanto nella rifinitura, anche se non al 100% della forma va regolarmente al suo posto al centro della difesa in coppia con Fazio, andando a comporre con i due terzini Florenzi e Kolarov il pacchetto arretrato titolare della stagione. Out Karsdorp, che ieri si è riunito al gruppo e tornerà nella lista del tecnico a partire dal prossimo turno. A centrocampo le scelte sono pressoché obbligate per il forfait di De Rossi e le squalifiche di Cristante e Zaniolo, richiesto praticamente da tutte le big del continente. Al loro posto ci saranno Pellegrini e Nzonzi, pronti a fare gli straordinari in mediana, dove l’unica alternativa è l’acerbo Coric, giudicato tatticamente non pronto per il calcio italiano. Nulla da fare per il giovane Riccardi, che durante l’ultima seduta di lavoro ha subito una lieve distorsione alla caviglia. Il talentino del 2001, speranzoso di poter esordire in campionato, parteciperà regolarmente allo stage di Coverciano, per il quale è stato convocato dal ct Mancini insieme a Zaniolo. I maggiori dubbi tattici per Ranieri riguardano il reparto offensivo, in cui solo Dzeko ed El Shaarawy sono sicuri di una maglia da titolare. L’opzione maggiormente plausibile riguarda l’utilizzo di Schick accanto al centravanti bosniaco, riproponendo la formula su cui il tecnico di San Saba aveva intenzione di puntare all’inizio della sua seconda avventura romanista. L’alternativa al modulo che prevede le due punte è rappresentata dal rilancio di Pastore dal primo minuto. L’argentino, sempre rimasto a guardare i compagni nella nuova gestione, andrebbe ad occupare la casella del trequartista nel 4-2-3-1, non avendo però i novanta minuti nelle gambe. L’altro ballottaggio, sia che si giochi senza Schick, sia che si preferisca il 4-4-2, è quello per l’esterno di destra, con Kluivert e Under in lizza per agire sulla fascia. Il turco, voglioso di riscattarsi dall’ultima prova opaca, è in leggero vantaggio sull’olandese, stuzzicato a più riprese da Ranierinelle interviste. Sull’altro lato del campo c’è il Cagliari, praticamente salvo a seguito del raggiungimento dei 40 punti. I sardi, che hanno una difesa migliore di quella dei giallorossi avendo subito due reti in meno (out per infortunio Klavan), si presentano all’Olimpico con il consueto 4-3-1-2, ritrovando Luca Pellegrini e Pisacane, squalificati nella scorsa giornata. I rossoblù si affidano a Barella a supporto di Joao Pedro e Pavoletti e non hanno nessuna voglia di venire in gita nella Capitale, concetto ribadito da Maran in conferenza stampa: “Vogliamo continuare a correre e mettere in campo un bel calcio. Se sfoderiamo il nostro DNA possiamo dargli delle difficoltà”. La Roma non può e non deve avere paura nell’affrontare una delle ultime curve stagionali. Il traguardo Champions, senza errori di traiettoria, è alla portata.
Roma-Cagliari: no stop Europa
MESSAGGERO - TRANI - Il 4° posto è l'unico obiettivo rimasto, in questa stagione anonima e deludente, alla Roma. Che ne ha preso atto ormai da quasi 2 mesi, nella notte triste e controversa di Oporto dove anche l'arbitro turco Cakir partecipò alla spinta decisiva per l'esonero Di Francesco. Il 4° posto, con l'andamento altalenante e spesso insufficiente in campionato, è ormai diventato anche l'ossessione dei giallorssi che, in 33 partite, ancora non hanno mai conquistato. Il 4° posto, però, è ritenuto anche il trampolino di lancio per una notte. È lì che Ranieri, a fine giornata, deve salire se davvero spera di andare poi a dama il prossimo 26 maggio. All'inizio del weekend più lungo, il tecnico di San Saba, entrato in scena da 7 partite, ha la chance per piazzarsi, sfruttando la visita del Cagliari nel pomeriggio all'Olimpico (ore 18), davanti ai principali rivali nella corsa Champions, cioè a Gattuso e a Gasperini che hanno 1 punto in più in classifica, almeno fino a domani sera, quando il Milan affronterà in trasferta il Torino. Lunedì, alle 19, l'Atalanta ospiterà l'Udinese a Bergamo e a Trigoria sapranno ancora meglio quanti punti serviranno nella volata che è lunga ancora 5 partite.
DIVIETO DI FERMATA - Al momento, anche con l'enplein, la Roma non avrebbe la certezza di arrivare al 4° posto a fine torneo. E, tra l'altro, anche se facesse gli stessi punti del Milan o dell'Atalanta non potrebbe festeggiare sul traguardo: i rossoneri sono in vantaggio negli scontri diretti e i nerazzurri nella differenza reti (+12). L'inseguimento è partito dopo Natale: solo la Juve e proprio l'Atalanta, dal 26 dicembre, hanno raccolto più punti dei giallorossi. Che, però, ne hanno lasciati addirittura 16 contro le formazioni di bassa classifica. Compreso il Cagliari che si presenta all'Olimpico al sicuro, avendo 11 punti di vantaggio sull'Empoli terzultimo. Maran, da 5 partite (10 punti), va più forte di Ranieri (8) che negli ultimi 3 match ha dato l'impressione di essere riuscito a trovare l'equilibrio tattico e il comportamento di squadra. Adesso il gruppo, anche mentalmente, risponde bene. E, in campo, sembra meno fragile, avendo incassato, appunto nelle 3 gare, solo la rete di Perisic, sabato scorso a Milano contro l'Inter.
ROSA DECIMATA - La Roma, dunque, sembra rigenerata e più convinta, anche per la disponibilità e il sacrificio degli interpreti. Ranieri, però, viaggia controvento. In piena rincorsa ha gli uomini contati: solo 19 convocati. Indisponibili Santon, Karsdorp e De Rossi, squalificati Cristante e Zaniolo. Manolas è entrato al fotofinish nella lista: stamattina il provino decisivo. Se non ce la fa, tocca a Jesus, come a Milano. Si è fermato, fastidio alla caviglia, pure il diciottenne Riccardi che rischia di saltare il suo 1° stage in Nazionale. L'emergenza a centrocampo promuove in mediana la coppia Pellegrini-Nzonzi. Più scelta in attacco: Schick, alla vigilia, è stato nuovamente provato da trequartista, alle spalle di Dzeko, nel 4-2-3-1. Dovrebbe spuntarla su Perotti e Pastore perché, come ha spiegato anche lo stesso allenatore, è quello che atleticamente dà maggiori garanzie. Sui lati, nel rombo offensivo, confermato El Shaarawy a sinistra e solito ballottaggio a destra tra Under e Kluivert.
VISTA MERCATO - Se il Cagliari per Ranieri rimane il dolce passato, per la Roma, invece, è l'intrigante futuro. In campo Cragno, il portiere che piace al club giallorosso, Barella, il centrocampista azzurro da contendere ai grandi club del campionato, Pellegrini, il fluidificante mancino in prestito da gennaio, e anche quel Pavoletti, centravanti ideale come bomber di scorta. Il pubblico dell'Olimpico, aspettando la risposta di Conte a Pallotta, studia intanto i possibili rinforzi.
Pallotta aspetta Conte: la sfida è con la Juve
MESSAGGERO - CARINA - Ne La Roma, dopo aver presentato la propria offerta con piano triennale annesso, attende una risposta che non tarderà ad arrivare. Conte s'è preso un paio di settimane per pensarci. Una pausa di riflessione che fa rima con occasione. Quella che l'allenatore attende. Anche a Trigoria ne sono consapevoli ma è un rischio messo in preventivo. Quando si cerca il top, l'insidia è dietro l'angolo. E pur lusingato dall'offerta giallorossa, a breve potrebbe iniziare un domino sulle panchine delle big europee che inevitabilmente vedrebbe Conte assoluto protagonista. Da Torino, nonostante la conferma post-eliminazione Champions, continuano a trapelare indiscrezioni di come la panchina di Allegri non sia salda. In Francia va monitorata la situazione di Tuchel, dopo l'ennesimo flop in Champions mentre in Inghilterra, l'effetto Solskjaersta scemando con il Manchester United che rischia seriamente di rimanere fuori dai primi 4 posti. Tre squadre che hanno un appeal al quale è difficile resistere. Tra queste, a Trigoria temono maggiormente la Juve, vista la volontà di Conte di tornare in Italia. La voglia di riprendersi una rivincita in una piazza che ha solo sfiorato (con 2 finali perse) la Champions sommato al suo passato sono ritenute la minaccia incombente. Intanto sino a domenica Il tecnico sarà a Lecce. Ieri è stato intercettato in un bar di proprietà dell'ex giallorosso Baldieri, insieme ad un altro ex romanista, Garzya. E alla domanda sul possibile futuro nella Capitale, ha replicato a laroma.info con un sibillino «Vediamo...». Con l'arrivo di Petrachi, torna in bilico Massara. Che potrebbe andar via.
Italia, Mancini chiama Riccardi ma è infortunato
MESSAGGERO - Secondo stage per la Nazionale di Roberto Mancini, dopo quello effettuato il 4 e 5 di febbraio scorso. Trentacinque i calciatori convocati per due sedute di allenamento il 29 e 30 aprile (dell'elenco non fanno parte quelli impegnati nelle gare di posticipo del campionato). I più giovani (classe 2001) sono Gozzi, Riccardi (che ha un problema alla caviglia ) e Salcedo. Ecco i convocati. Portieri: Audero (Sampdoria), Carnesecchi (Atalanta), Meret (Napoli), Plizzari (Milan);
Difensori: Bastoni (Parma), Bellanova (Milan), Biraschi (Genoa), Bonifazi (Spal), Caldara (Milan), Conti (Milan), Dimarco (Parma), Di Lorenzo (Empoli), Gozzi (Juventus), Luperto (Napoli), Murru (Sampdoria), Pellegrini (Cagliari), Pezzella (Genoa), Romagna (Cagliari), Vicari (Spal); Centrocampisti: Cassata (Frosinone), Cataldi (Lazio), Murgia (Spal), Hans Caviglia (Juventus), Portanova (Juventus), Riccardi (Roma), Valoti (Spal), Vignato (Chievo), Zaniolo (Roma); Attaccanti: Cutrone (Milan), Edera (Bologna), Orsolini (Bologna), Pinamonti (Frosinone); Parigini (Torino), Petagna (Spal), Salcedo (Inter).
Stadio, i dubbi del M5S: si torna a votare sui lavori
MESSAGGERO - DE CICCO - Per evitare altri inciampi nel pantano dello stadio, i 5 Stellebussano di nuovo alla porta dell'Avvocatura comunale. Ai legali del Campidoglio, la pattuglia grillina stavolta ha chiesto se e come riportare in Assemblea la delibera che aveva conferito il «pubblico interesse» al progetto Tor di Valle, insomma l'atto messo ai voti, era il giugno 2017, da Marcello De Vito. Obiettivo: ripetere la votazione. L'idea, svelata la settimana scorsa dal Messaggero, sta prendendo sempre più piede, tra gli eletti del M5S. È il tentativo di «blindarsi» in una vicenda impazzita e dagli esiti imprevedibili.
A spingere i grillini a ridiscutere il primo «sì» all'operazione calcistico-immobiliare sono considerazioni di carattere tecnico, oltre che politico. Dal 20 marzo scorso, quando De Vito, potente presidente del Consiglio comunale, è finito agli arresti con l'accusa di corruzione per avere favorito Parnasi, a Palazzo Senatorio circola un sospetto. E cioè che il provvedimento sul pubblico interesse possa risultare in qualche modo «inficiato» dal fatto che a portarlo in Aula, materialmente, sia stato De Vito. Che due anni fa diresse i lavori della seduta, compresa la conta finale, e nel verbale risulta tra i favorevoli. Da qui la richiesta di un chiarimento agli avvocati.
Agli esponenti M5S è stato detto che quella delibera potrebbe essere contestata in Tribunale, «su ricorso di terzi», nel caso in cui si arrivasse a una condanna di chi l'ha approvata. Ipotesi remota, ma c'è. Ecco allora l'idea di un voto bis. In quel caso, spiega una fonte che sta seguendo la pratica in Comune, «i consiglieri indagati potrebbero evitare di votare, in modo da rendere la delibera a prova di ricorso».
Donatella Iorio, presidente della Commissione Urbanistica (M5S), ha già confermato, su queste colonne, l'ipotesi di ripetere la conta. «Ci stiamo ragionando, c'è la possibilità che la delibera sul pubblico interesse venga votata nuovamente», ha spiegato. «La variante è uno step successivo; in caso, sarebbe discussa solo dopo il pubblico interesse», ha aggiunto. C'è anche chi propone un maxi-provvedimento, che tenga insieme la «conferma» del pubblico interesse e la variante urbanistica che concederebbe ai privati migliaia di cubature per negozi, alberghi e ristoranti.
UN «MAXI-PROVVEDIMENTO» - Ovviamente, con una seconda votazione, potrebbero riaprirsi i giochi sul pallottoliere dell'Assemblea. La pattuglia dei 5S contrari al progetto, dopo il turbine dell'inchiesta e la relazione «catastrofica» del Politecnico di Torino sulla viabilità, ha ripreso vigore e, se si muovesse compatta sugli scranni del Consiglio, potrebbe incidere sugli equilibri finali. Martedì è in programma un vertice di maggioranza.
Resterebbe poi da superare l'ostacolo della convenzione, cioè il patto tra Comune e proponenti. Al momento l'intesa non c'è. E dovrebbe metterlo nero su bianco il Dipartimento Urbanistica, con una mail di posta certificata che sarà inviata ai privati la prossima settimana, in replica alla proposta stilata dalla Eurnova e dagli emissari di Pallotta. Non c'è accordo su svariati punti: l'unificazione dell'Ostiense-via del Mare, la tribuna del vecchio ippodromo da ricostruire, i 45 milioni per la mobilità da versare in un'unica tranche, così chiede il Campidoglio, la clausola che legherebbe l'apertura dello stadio al potenziamento effettivo dei trasporti.
Formazione d’attacco: “Conta solo vincere”. Elsha: "voglio l’Europa"
REPUBBLICA - FERRAZZA - Mentre il futuro sovrasta, nelle aspettative dei tifosi, un presente che emoziona poco, Ranieri crede ancora di poter agganciare il quarto posto. E prova ad andare dritto per la sua strada. L’unico modo reale per credere davvero in un piazzamento Champions è legato alla conquista di cinque vittorie nelle ultime cinque gare che mancano al termine del campionato. E così, con Petrachi a un passo dal firmare con la Roma per la poltrona di ds e Conteche continua a tenere in considerazione — neanche più sotto traccia — l’offerta dei giallorossi (è stato avvistato a Lecce nelle ultime ore), la partita di oggi, contro il Cagliari (ore 18, diretta Sky), rischia di scivolare sullo sfondo. Non certo nella testa di Ranieri che deve fare i conti con un centrocampo pieno di assenze: Cristante e Zaniolo, squalificati, De Rossi, infortunato, restano a disposizione Pellegrini e Nzonzi, che si posizioneranno davanti alla difesa. Il tecnico dovrebbe infatti muoversi in un 4-2-3-1, con Dzeko riferimento davanti e i tre che dovrebbero essere Kluivert (o Ünder), El Shaarawy e Schick. Formazione piuttosto offensiva, per la quale non dovrebbe esser preso in considerazione Pastore. Si sarebbe potuta giocare una possibilità anche Alessio Riccardi — Primavera, trequartista-esterno, classe 2001 — che però ha avuto un problema alla caviglia ed è anche in dubbio per la convocazione di Mancini, che l’ha chiamato, insieme a Zaniolo, per lo stage dell’Italia. Recuperato, in difesa, Manolas, per una lista dei convocati molto corta (19 giocatori) e con i terzini contati: solamente Florenzi e Kolarov a disposizione, Karsdorp e Santon ancora inforunati. È pronto intanto a firmare il rinnovo con la Roma, El Shaarawy. «Sono sempre più legato a questa squadra, mi trovo bene e sto trovando continuità — le parole a Sky dell’attaccante arrivato a quota 10 gol — con la società parleremo a fine stagione perché adesso dobbiamo pensare solo ad arrivare in Champions».
Roma, in arrivo Bertelli: un altro indizio per Conte
REPUBBLICA - La trattativa con Antonio Conte resta concreta, e intanto la Roma sta per ingaggiare Paolo Bertelli, preparatore atletico del Chelsea e uomo di fiducia dell’ex ct anche in Nazionale. Un altro indizio, dunque. Il calendario intanto è da sfruttare: il Cagliari è già al sicuro, i giallorossi con una vittoria oggi all’Olimpico (ore 18) possono guadagnare terreno aspettando Torino-Milan di domani. Bologna-Empoli alle 15 è l’altro anticipo: vale mezza salvezza.
ElSha: «Champions, corsa all’ultimo respiro. Tutto ok con Dzeko»
CORRIERE DELLA SERA - «Ci sono sette squadre in corsa - le parole di El Shaarawy a Sky - una cosa inaspettata ma non troppo, perché tante formazioni hanno dimostrato di poter competere. Ci sono stati meriti da parte di alcune ma anche demeriti: chi sta in alto ha perso punti dando modo alle altre di restare agganciate. In questo finale di stagione contano la forma fisica e l’aspetto mentale, ma soprattutto l’esperienza. Il Cagliari è una squadra di tutto rispetto, che arriva da tre risultati utili come noi, serviranno un grande spirito e una partita di grande attenzione». Soprattutto, serviranno i suoi gol: con quello, splendido, realizzato a San Siro contro l’Inter è salito a quota 10 in campionato. Solo una volta, nel 2012-13, aveva fatto meglio arrivando a 16 con la maglia del Milan. Ha cinque giornate di tempo per provare a eguagliare o superare il record, magari con l’aiuto di Edin Dzekocon cui le cose, dopo la lite di Ferrara, vanno decisamente meglio. «Essere arrivato in doppia cifra significa molto per me, mi sono tolto delle soddisfazioni. Ho trovato più continuità e sono felice di come sto giocando, ho lavorato molto su me stesso anche a livello mentale e ora sto raccogliendo i frutti. Con Edin ci stiamo trovando bene, lui vuole giocare per la squadra e partecipare sempre al gioco. La discussione di Ferrara è un capitolo chiuso, episodi negativi possono capitare, specie quando c’è nervosismo e stanchezza mentale. Ma è anche il segnale che tutti vogliamo fortemente qualcosa, l’importante è che tutto sia risolto».
La Roma accanto a Nura: farà parte della società
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Abdullahi Nura non correrà più avanti e indietro lungo la fascia destra, ma forse insegnerà ai ragazzi a farlo meglio, con il pallone tra i piedi. Oppure suggerirà al direttore sportivo qualche giovane che potrebbe far comodo alla Roma. Una cosa è certa: non lo lasceranno solo. A Trigoria hanno preso a cuore la sua situazione. Nura, a 21 anni, non riesce più a ottenere l’idoneità sportiva, colpa di problemi cardiaci che all’inizio sembravano risolvibili ma che sono stati invece l’inizio del calvario. La società sta lavorando alla risoluzione del contratto in scadenza nel 2020, ma di contratto ce ne sarà un altro. Resta solo da capire il ruolo da affidare al giovane nigeriano, che nel frattempo dovrà imparare ancora meglio la lingua italiana, per poter ricoprire il nuovo incarico. Potrebbe tenere la tuta, stare in campo con i ragazzi ed essere quindi inserito nello staff tecnico di una squadra del settore giovanile, o intraprendere la carriera di scout, specializzato nella ricerca di giocatori o nella match analysis.
Roma-Cagliari, le probabili formazioni dei quotidiani. Dzeko e Schick di nuovo insieme, ballottaggio Under-Kluivert
INSIDEROMA.COM - Altro giro, altra corsa per la Champions League. La Roma ospita il Cagliari allo Stadio Olimpico; fondamentale per i giallorossi la vittoria per restare in scia di Milan e Atalanta, distanti solo un punto. Di seguito le probabili formazioni dei quotidiani:
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, Nzonzi; Kluivert, Schick, El Shaarawy; Dzeko.
CORRIERE DELLO SPORT
Mirante; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Nzonzi; Under, Schick, El Shaarawy; Dzeko.
LA REPUBBLICA
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, Nzonzi; Kluivert, Schick, El Shaarawy; Dzeko.
TUTTOSPORT
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Kluivert, Pellegrini, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.
IL MESSAGGERO
Mirante; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Pellegrini, Nzonzi; Under, Schick, El Shaarawy; Dzeko.
IL TEMPO
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Kluivert, Pellegrini, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.
LA STAMPA
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Kluivert, Pellegrini, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.
IL GIORNALE
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Kluivert, Pellegrini, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.
IL ROMANISTA
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Kluivert, Pellegrini, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.
Okaka: "Decisi d’istinto di venire alla Roma, sentii a pelle che quello era il posto giusto"
Stefano Okaka, attaccante dell'Udinese ed ex Roma, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
«Sabato scorso abbiamo giocato contro la Roma. Ho incontrato De Rossi che mi ha visto crescere, mi ha svezzato. Alla Roma arrivai che avevo 15 anni: De Rossi, Totti, Bruno Conti mi trattarono come un fratello minore. Entrato in prima squadra, avevo l’armadietto accanto a quello di Francesco. Mi cambiavo seduto vicino al capitano, capisci? Da me si aspettavano tanto».
A Totti e gli altri davi del “lei”?
«Ma no, io a Trigoria, il centro sportivo della Roma, ci sono cresciuto. Là vivevo con tutta la famiglia. Bruno Conti ci prese in blocco: non potevo trasferirmi da solo da Castiglione del Lago, dove sono nato, a Roma».
E cosa gli diedero da fare ai tuoi, a Trigoria?
«Papà gestiva i ragazzi del pensionato. Mamma si occupava di pulire le camere».
Sulla scelta della Roma.
«…Due anni dopo si presenta il Milan: vieni da noi, ti vogliamo a tutti i costi. Vado a Milanello insieme a papà, sembra fatta quando arriva una telefonata. È Bruno Conti: “Prima di firmare con loro, vieni a vedere Trigoria. Appena misi piede a Trigoria, dissi: “Vengo qua”. Decisi d’istinto, sentii a pelle che quello era il posto giusto. E allora, bum, di nuovo tutti in macchina e via, da Cittadella a Roma”».
E ritorniamo a Totti e compagni. Aneddoti di vita vissuta insieme a loro?
«Tanti, ma quasi nessuno che si possa raccontare».
Dài, almeno uno.
«Ti dico invece di quella volta che mister Spalletti voleva menarmi. Era stato lui a farmi esordire così giovane e da quel momento mi aspettavo di giocare sempre. Sai, a quell’età ti senti padrone del mondo… Insomma, contro l’Atalanta non mi mette in campo dall’inizio e io sono arrabbiato. Mi fa entrare quasi alla fine e non mi sbatto più di tanto. L’arbitro fischia, abbiamo perso, io scappo negli spogliatoi, Spalletti mi insegue: “Vieni qua, vieni quaaaa…”. Per fortuna ero stato sorteggiato all’antidoping. Mi chiudo nello stanzino e sento che urla: “Ti aspetto!”. Esco dopo due ore ma non mi salvo lo stesso: la mattina dopo, all’allenamento, scopro che mi ha multato. Un’altra volta, a 18 anni, entro a Trigoria col macchinone, un’Audi R8. Spalletti mi vede e mi fa: “La prossima volta che ti presenti con questa macchina, non giochi più”».
E tu?
«Non mi sono più presentato. Ci andavo in giro per Roma. Ma adesso ho la Smart».