Cataldi: "Il gol è stata una gioia immensa. Abbiamo messo tutto in campo"

Danilo Cataldi, centrocampista della Lazio, ha parlato in zona mista al termine del derby vinto contro la Roma:

L’esultanza?
"In quel momento non ci ho capito molto, è stata una gioia immensa che porterò sempre con me. Ho pensato solo di andare a festeggiare con i tifosi e la squadra che mi è stata sempre vicina".

Che partita è stata?
"Oggi abbiamo messo tutto in campo, anche perchè giocavamo contro la nostra rivale numero uno".

Il gol?
"Non ho avuto il tempo di rivederlo, potevo segnare in qualsiasi modo. Questo è uno dei derby più importanti al mondo, è giusto festeggiare".

Il tuo amore per la Lazio?
"Da parte mia non è mai mancato l’amore verso la Lazio, anche se qualche episodio poteva far sembrare il contrario. Sono cresciuto, nelle difficolta si cresce. Sperò non sia un punto di arrivo".


Caicedo: "Segnare nel derby emozione unica. Abbiamo un pubblico pazzesco"

Felipe Caicedo, attaccante biancoceleste ed autore del primo gol del derby vinto 3-0, è stato intervistato da Lazio Style Channel. Queste le sue dichiarazioni:

"Un'emozione unica, segnare in questo stadio in una partita così importante davanti alla nostra gente è incredibile. Abbiamo vinto e quello era l'importante, ora vorrei che i tifosi mi ricordassero per questo gol e non per l'errore di Crotone. Abbiamo un pubblico pazzesco. Abbiamo giocato alla grande, la squadra era carica perché avevamo bisogno di un trionfo che ci riavvicinasse alla corsa Champions, oggi avevamo un'opportunità unica e non dovevamo farcela scappare. Sono contento perché i tifosi mi hanno sempre dato una mano e supportato, una partita del genere fa piacere".


6/12/2009 – Il derby di Marco Cassetti

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - Roma di Ranieri in lenta ripresa, Lazio di Ballardini in crisi nera e con lo spettro della Serie B. Queste le premesse del derby capitolino del 6 dicembre del 2009.

Il mister giallorosso punta sul modulo 'alla Spalletti' confermando il talentuoso Menez nel trio di trequartisti, insieme a Perrotta e Vucinic, dietro all'unica punta Totti, con Burdisso preferito sull'out destro difensivo a Motta.

Ballardini, dal canto suo, si affida alla fantasia di Zarate, unico terminale offensivo, supportato dal tandem Mauri-Matuzalem. Nelle retrovie, Diakité soffia il posto a Siviglia.

Aria molto tesa quella che si respira all'Olimpico con Rizzoli  costretto ad interrompere la gara per 6' a causa di tafferugli in Tribuna Tevere ed un continuo lancio di petardi che rende necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

Il primo tempo scorre via tra nervosismi e tanti sbadigli e i due migliori (Mexes e Matuzalem) devono lasciare il campo entrambi infortunati. Nella prima parte un po' meglio la Roma (destro di Menez bloccato da Muslera al 20'), ma con il passar dei minuti cresce la Lazio, pericolosa al 31' con un tiro-cross di Matuzalem che Julio Sergio respinge in tuffo.

Qualche conclusione dei mancini Kolarov e Riise ed è tutto qui il primo tempo del derby.

Finalmente al 61’ la partita trova uno dei suoi indiscussi protagonisti: Julio Sergio. La sua parata sulla ribattuta ravvicinata di Mauri, dopo il palo colpito da Zarate, è inenarrabile. Le parole rovinerebbero il meraviglioso colpo di reni con il quale il portiere brasiliano balza da terra per negare un goal ormai praticamente fatto.

Passano solo cinque minuti e Muslera non vuole essere da meno del rivale. Anche il suo intervento sul colpo di testa ravvicinato di Perrotta è da applausi.

Finalmente la gara si sveglia.

La Lazio ha più grinta e più voglia di vincere, ma fa fatica a rendersi pericolosa e così viene punita al 78’ da chi non ti aspetti: Cassetti. Grande inserimento dell’esterno giallorosso che sfrutta alla perfezione un bel cross di Vucinic, infilando Muslera con un destro al volo.

Ballardini decide di affidarsi al suo capitano Rocchi, ma è la Roma ad andare vicina al 2-0: dopo una splendida azione Riise sfodera un sinistro al volo su cui il portiere uruguaiano deve compiere un nuovo grande intervento. I giallorossi sembrano in controllo, ma Pizarro commette l’enorme ingenuità di farsi espellere per doppia ammonizione, lasciando in difficoltà i compagni.

La Lazio però non si rende più pericolosa e la Curva Sud può esplodere al triplice fischio di Rizzoli. 

Un goal di Marco Cassetti al 78’ dà a una brutta Roma la vittoria nel derby contro la Lazio. La squadra di Ranieri, che finisce in dieci per l'espulsione di Pizarro, è ora a un punto dal quarto posto e sente odore di Champions League.

Alla Lazio rimane la buona prestazione, soprattutto nel secondo tempo. Troppo poco per gli aquilotti sempre più nella zona calda della classifica e con Ballardini sempre più a rischio.


Le pagelle di Lazio-Roma

Netta sconfitta della Roma in campionato nel derby contro la Lazio. Giallorossi sconfitti per 3-0 ma non solo nel punteggio ma anche nell'atteggiamento. In rete per i laziali Caicedo, Immobile su rigore e Cataldi. Gli uomini di Di Francesco sono ora a 3 punti dal quarto posto con gli scontri diretti a sfavore sia con la Lazio che col Milan, in attesa della sfida a San Siro con l'Inter. 

Olsen 5 - Incolpevole sui primi 2 gol (il rigore lo aveva intuito ma non è riuscito a respingerlo), non esente da colpe sul tiro non imparabile di Cataldi. 

Florenzi 5.5 - Uno dei meno peggio della disfatta contro i laziali. Prova a rendersi utile nelle 2 fasi, meglio quando si propone anche se in difesa è troppo solo visto il poco aiuto di Zaniolo.

Fazio 4 - La sua presenza in campo è un uomo in più per la Lazio. Si fa superare in maniera banale nell'azione del primo gol e viene sorpreso dalla velocità di Correa, che lo ha puntato per tutta la partita. L'argentino atterra il connazionale e la gara si chiude virtualmente così. 

Juan Jesus 5.5 - Alterna cose buone a cose meno buone ma è uno degli ultimi a mollare e ce la mette tutta, limiti tecnici a parte. 

Kolarov 5 - Se all'andata era stato l'ago della bilancia in favore della Roma, in questo match viene oscurato dai continui rapporti e gli anticipi di Marusic e Milinkovic. L'espulsione è eccessiva ma l'atteggiamento nel finale non è dei migliori. 

De Rossi 5 - Molto più impreciso del solito e la sostituzione al 63' fa capire come le batterie si siano esaurite troppo presto. (Pastore 6 - Non una partita da ricordare per tanti motivi ma mostra qualcosa che sinora non aveva fatto vedere: un pò di voglia).

Cristante 5 - Sbaglia tutti i passaggi, è troppo morbido nei contrasti e non riesce mai a far ripartire l'azione nel modo giusto. 

Pellegrini 5 - Gioco sempre di fioretto anche nel derby e non si rende conto che stavolta i dirimpettai ci mettono tanta grinta e sparisce dal campo. Riappare sporadicamente ma spesso non per illuminare il gioco, anzi. 

Zaniolo 5.5 - Prova ad inventare qualcosa ed una sua progressione poteva avere miglior sorte ma viene rimpallata dalla difesa laziale. Per il resto, tanti colpi proibiti subiti col beneplacido dell'arbitro Mazzoleni ed uno di questi gli è fatale perché lo costringe ad uscire. (Perotti 5.5 - Tanto fumo e poco arrosto ma è un pò più incisivo di El Shaarawy anche se non riesce a fare un granché neanche lui).

Dzeko 6 - Lotta, combatte, si impegna contro un ottimo Acerbi ma alla fine è poco aiutato dai compagni e deve giocare un match a parte col difensore laziale ma non può sempre pregare e reggere la croce da solo.

El Shaarawy 5 - Completamente avulso dal gioco per tutta la gara. Enorme passo indietro rispetto all'ultimo periodo ed in generale alla stagione che sta facendo. Si spera possa esser stata solo una giornata negativa perché c'è veramente bisogno del miglior Faraone al Do Dragao mercoledì per portare a casa una difficile qualificazione (85' Schick s.v. - Entra nei minuti finali e può fare ben poco a risultato ampiamente compromesso).

Di Francesco 4 - Perde Manolas a poche ore dal match e, non per colpe proprie, si ritrova a far giocare Fazio-Juan Jesus come coppia centrale ma non li aiuta più di tanto. Giocare 2 contro 2 con Correa e Caicedo prima e l'ex Siviglia ed Immobile poi, appare un suicidio tattico  che ha conseguenze devastanti. Forse sarebbe stato meglio inserire uno tra Santon e Karsdorp avanzando Florenzi sulla trequarti a destra per dare maggiore fisicità e copertura in fase difensiva. Con Zaniolo al posto di uno tra Cristante e Pellegrini a fare il trequartista, la squadra sarebbe stata più equilbrata non perdendo la fantasia offensiva, proprio come fatto all'andata, quando vinse il derby grazie a questo atteggiamento.


Lazio-Roma, arbitra Mazzoleni. I tanti precedenti del fischietto di Bergamo

INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – Il derby della Capitale, in programma sabato 2 marzo alle 20:30, è stato affidato alla direzione di Paolo Silvio Mazzoleni della sezione di Bergamo. Vuoto e Paganessi saranno gli assistenti, Chiffi IV uomo. VAR e AVAR rispettivamente assegnate a Calvarese e Peretti. Per il fischietto bergamasco è la terza stracittadina, le precedenti due sono entrambe finite in parità: l’1-1 dell’8 aprile 2013 (Hernanes e Totti i marcatori) e il pareggio a reti bianche dello scorso 15 aprile.

I PRECEDENTI – Mazzoleni ha diretto i giallorossi ventisei volte in carriera e il bilancio è assolutamente favorevole: 14 vittorie, 9 pareggi e solo 3 sconfitte. In questa stagione ha già diretto gli uomini di Di Francesco in tre occasioni, ossia nei brucianti pareggi contro Chievo (il 2-2 del 16 settembre 2018) e Cagliari (sempre 2-2, l’8 dicembre scorso) e nella vittoria per 0-2 sul campo dell'Empoli (6 ottobre 2018). L'ultima sconfitta risale alla stagione passata, quella contro il Milan allo Stadio Olimpico per 0-2 (25 febbraio 2018). 

La Lazio, invece, è la squadra più diretta da Mazzoleni, che ha arbitrato i biancocelesti ben 29 volte. Anche il bilancio biancoceleste è più che positivo, con 16 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Nonostante i numerosi precedenti, la squadra di Inzaghi verrà diretta per la prima volta dal fischietto bergamasco in stagione. L’ultimo incontro è il 2-2 del 13 maggio contro il Crotone, il pareggio che compromise l’ingresso in Champions League di Immobile e compagni.


Conferenza Stampa Inzaghi: "Abbiamo approcciato bene la gara, dedico la vittoria ai tifosi"

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittroria contro la Roma:

Immaginava una vittoria così?
"I miei ragazzi hanno interpretato benissimo la partita fin dall'inizio, forse il primo tempo dovevamo chiuderla con un altro gol. Ricordiamo che abbiamo preparato la partita in 3 giorni e mezzo visto che abbiamo giocato martedì con il Milan, ma la squadra ha approcciato bene la gara"

È tornato il vero Milinkovic?
"Stasera è stato bravissimo. Non so quanti duelli ha fatto con i giocatori della Roma. Ha forse sbagliato all'ultimo, ma ricordiamo che ha avuto un piccolo stiramento all'adduttore durante la gara con l'Empoli ed è riuscito a rientrare in anticipo con il Siviglia. Toccando ferro la sua condizione può solamente crescere".

Stratagemma per caricare la squadra? Immobile scelta tecnica o fuori per infortunio?
"Ciro ieri in allenamento non era andato bene. Parlando con il ragazzo mi ha detto che il flessore non fosse a posto. Nel risveglio muscolare l'esito era andato meglio. Non è stato semplice tenerlo fuori, ma era giusto il cambio, la staffetta con Caicedo. Immobile è entrato bene, ma penso che i primi 60' di Caicedo sono stati ottimi. Nessun stratagemma. Di moduli se ne parla tanto. Oggi vi ho accontentato: con Marusic alto su Kolarov, in fase di possesso difendevamo a 4".

Che tipo di soddisfazione è vincere un derby? Strakosha infortunato nel finale...
"Il derby è una partita importante: vincere in questo modo sarebbe entrato nella storia. Già ci siamo dopo la Supercoppa. Senza gli infortuni eravamo più avanti e non fuori dall'Europa League. Sappiamo Roma poi come è. Condivido questa soddisfazione con la mia famiglia, a mia moglie, mia madre. Le mie donne hanno compiuto gli anni in questi giorni. Dedico a loro questa vittoria e ai tifosi. Su Strakosha ho aspettato dopo che Correa mi aveva chiesto il cambio. Thomas ha subito un colpo alla spalla, speriamo non sia nulla di grave".


Scritte antisemite e nuove tensioni: il derby di sera diventa super-blindato

IL MESSAGGERO - MOZZETTI - Dapprincipio furono gli adesivi disseminati tra gli spalti dell’Olimpico che raffiguravano la giovane vittima simbolo della Shoah con indosso la maglietta giallorossa e che portarono all’apertura di un’inchiesta per istigazione all’odio razziale da parte della procura e ad un’ammenda di 50 mila euro per la società sportiva Lazio. E nonostante questo, qualcuno ha riproposto il messaggio: «Romanista Anna Frank» imprimendolo stavolta con la vernice spray su un muro di fronte al Circo Massimo. Sconosciuta la mano che ha compiuto il gesto – anche se è firmato “00100 ssl” – prontamente rimosso ieri dagli agenti della Polizia Locale insieme al personale dell’Ama che hanno ripulito la facciata del muretto. L’episodio arriva a poche ore dal derby di domani, che si giocherà in serata (fischio d’inizio alle 20.30) all’Olimpico. E già da qui si comprende il tenore della partita: un match che già da giorni si preannuncia a rischio per la possibilità di recrudescenze da parte delle due tifoserie anche a fronte degli episodi avvenuti per le strade di Roma nelle settimane precedenti con la guerriglia a Monti tra i tifosi biancocelesti e quelli del Siviglia che ha portato al ferimento di 4 persone, e quella avvenuta a piazza della Libertà durante la festa della Lazio con scontri tra tifosi e forze dell’ordine. La Questura giorni fa aveva chiesto al Viminale di anticipare l’incontro al pomeriggio ma nell’ultima riunione del Comitato provinciale per la sicurezza  e l’ordine pubblico non sono state riscontrare criticità tali da comportare l’anticipo della partita. L’episodio è stato stigmatizzato dalla sindaca Raggi: «La scritta mi fa orrore, questo schifo non è tifo, non è calcio», mentre per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti si tratta di «delinquenti che usano il calcio per lanciare i loro squallidi insulti. Il derby di Roma deve essere un momento di grande partecipazione, agonismo, rispetto e anche ironia. Il resto è solo un’ignobile dimostrazione di ignoranza».

IL TAVOLO TECNICO - Oggi in Questura il neo responsabile di San Vitale, Carmine Esposito, si troverà a guidare il tavolo tecnico operativo che predisporrà la macchina della sicurezza per il derby. In campo ci saranno un migliaio di agenti tra poliziotti, finanzieri e carabinieri. Stabilite le chiusure al traffico e il tracciato che dovranno seguire le due tifoserie per non incontrarsi. Ai giallorossi è stata riservata l’area da ponte della Musica a ponte Luca D’Aosta con il ritrovo al bar River. Per i biancocelesti la zona di Ponte Milvio. Chiusi al traffico fin dalle 18 di domani Lungotevere Maresciallo Cadorna, ponte Duca D’Aosta, lungotevere Diaz nel tratto compreso tra piazzale De Bosis e largo Mareciallo Diaz (con cambio nel senso di mar-ia su Via Robilant), lungotevere Oberdan, lungotevere della Vittoria.


Liverpool, condannato ultrà romanista

IL MESSAGGERO - DE RISI - Simone Mastrelli, il tifoso giallorosso arrestato per un brutale pestaggio fuori dello stadio a Liverpool quasi un anno fa, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere. E’ stato lui ad ammettere davanti ai giudici inglesi di aver aggredito il tifoso dei Reds, Sean Cox. Si trattò di un fatto gravissimo che sollevò sdegno e polemiche nell’opinione pubblica europea: la brutale aggressione ad un sostenitore del Liverpool all'esterno dello stadio di Anfield in occasione della sfida di Champions League tra i Reds ed i giallorossi. Prima dell’incontro - il 24 aprile 2018 - alcuni tifosi romanisti, ripresi da diversi cellulari e telecamere, aggredirono i tifosi avversari. Un sostenitore del Liverpool fu colpito più volte con la fibbia di una cinta alla testa: è stato in coma per mesi e ancora oggi si trova in gravi condizioni. A ridurre in fin di vita Sean Cox, il tifoso dei Reds, è stato Simone Mastrelli condannato ieri da una giuria inglese a tre anni e mezzo di carcere. Il supporter giallorosso ha ammesso davanti alla corte di avere partecipato all’aggressione del tifoso inglese. La polizia inglese si è avvalsa dell’aiuto di quella italiana e soprattutto romana. Alcuni autori degli scontri furono raggiunti da un mandato d’arresto inglese proprio a Roma. Mastrelli è stato arrestato in Italia a gennaio e poi estradato in Inghilterra.

LE TELECAMERE - Un altro tifoso della Roma, Filippo Lombardi, 21 anni, è stato condannato lo scorso anno a tre anni per violazioni dell’ordine pubblico in relazione agli incidenti di quel giorno, ma è stato scagionato dall’avere preso par- te al pestaggio di Cox. Anche un terzo tifoso giallorosso, Daniele Sciusco, 29 anni, ha ammesso di aver partecipato agli incidenti: condannato a due anni e mezzo. Il questore di Roma emise 14 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi per il loro comportamento a Liverpool. Gli investigatori inglesi lavorarono su una serie d’immagini prodotte dalle telecamere dello stadio. Si vede con chiarezza una squadra di tifosi romanisti, con il volto coperto da baveri e cappucci mentre in pugno tengono le cinte che poi hanno usato per l’aggressione. Queste le parole, nel corso dell’inchiesta, del giudice Marc Brown: «Il calcio è stato descritto come il gioco più bello, ma i terribili eventi accaduti fuori dallo stadio di Anfield, quando Cox è stato aggredito e ha subito lesioni pesantissime, hanno sicuramente rovi- nato la sua reputazione».


Manolas non molla la Roma

IL TEMPO - MENGHI - Ci sono partite per cui vale la pena stringere i denti e il derby è una di queste. Capita, allora, che persino un giocatore con il limite di sopportazione del dolore molto basso faccia di tutto per esserci domani sera all'Olimpico e spinga al massimo sull'acceleratore: Manolas è tornato a lavorare con il gruppo ieri, ha superato il test fisico dopo l'infortunio alla caviglia e oggi spera di confermarsi nella rifinitura. Se tutto filerà liscio, il greco sarà non solo convocato ma spedito direttamente in campo, a fare il leader della difesa. Una figura difficilmente sostituibile, e allora ben venga un recupero lampo. D'altronde, dopo i primi allarmismi scaturiti dall'uscita in barella del centrale a Frosinone, si era capito subito che il problema non era tanto grave, l'iniziale gonfiore è sparito in fretta e Manolas ha potuto tranquillamente allenarsi in campo. Passato il dolore per la botta, è stato tutto in discesa e la motivazione di giocare un derby ha fatto il resto.

Di Francesco, se non fosse alla vigilia di una sfida tanto importante sia per la città sia per la classifica, farebbe probabilmente scelte differenti, più prudenti magari, pensando anche alla gara di ritorno con il Porto in programma tra soli cinque giorni. Ma non si fanno calcoli quando c'è di mezzo la Lazio, per di più con un 4° posto da conquistare. La velocità che ha il difensore greco, il senso dell'anticipo e la capacità di guidare la retroguardia sono caratteristiche fondamentali, soprattutto in un momento in cui la Roma sta registrando la solidità del proprio reparto arretrato. Lui è un pezzo troppo importante per garantire l'equilibrio generale della squadra e stavolta farà uno sforzo in più e se la vedrà con Immobile e compagni.

A cambiare, piuttosto, potrebbe essere il suo compagno di reparto, perché Fazio continua ad arrancare e a commettere troppi errori individuali, perciò il tecnico abruzzese starebbe pensando al battagliero Jesus dal 1', tenendo in considerazione pure Marcano. Non vuole lasciare nulla di intentato per questo derby e sicuramente non vuole privarsi degli attori protagonisti come De Rossi. Il capitano è uno dei pilastri dell'undici giallorosso, irrinunciabile proprio come Manolas, e nonostante venga da un lungo periodo di assenza causato dal ginocchio malmesso adesso sta rispondendo bene alle chiamate dell'allenatore, che ha intenzione di sfruttarlo a pieno nei prossimi 180 minuti. Lazio più Porto, questo è il piano. Le cose verranno valutate man mano, ma intanto il numero 16 guadagna la sua mattonella a centrocampo contro i biancocelesti. Un'eccezione alla gestione delle risorse si può fare. O quantomeno è quello che si augura Di Francesco, che ora non ha fretta di recuperare Under, clinicamente guarito ma col freno a mano tirato nell'ultima fase di recupero perché sente di non essere pronto e resterà perciò a guardare sia il derby sia la Champions, per ora, mentre la davanti una pedina in più potrebbe essere Schick, tornato in gruppo e ad un passo dalla convocazione. Col suo ritorno il parco attaccanti sarebbe finalmente ricco e assortito, per cui il turco può, prendersi il suo tempo e rientrare con calma. E' pronto invece Karsdorp, in ballottaggio con Florenzi per la maglia da terzino: tra domani e mercoledì dovrebbe giocarne almeno una da titolare.


Scritte antisemite in centro: benzina sul fuoco del derby

LA REPUBBLICA - ANGELI - "Romanista Anna Frank" e poi una svastica, firmata "SSL". A due giorni dal derby Lazio-Roma ieri la scritta, a caratteri cubitali, fatta con uno spray nero, comparsa su un tratto del muro di cinta al Circo Massimo che delimita il Palatino. Una provocazione che arriva quando mancano poche ore al fischio di inizio di domani sera del match dei match della capitale che non può non avere conseguenze su quello che sarà l'ordine pubblico all'Olimpico. La questura, guidata da due giorni da Carmine Esposito, ha già messo a punto la macchina della sicurezza per un evento importante e ad alta tensione: ovvio che l'ennesima provocazione aumenta la tensione tra tifoserie. E di conseguenza si alza la soglia di attenzione rispetto a possibili scontri dentro e fuori dallo stadio, sia prima che dopo il derby. E sono mille gli agenti schierati per prevenire scontri tra tifosi.

Ancora una volta dunque l'immagine diventata icona delle persecuzioni naziste viene sporcata di antisemitismo per via dello sport. Già nell'ottobre del 2017 gli Irriducibili della Lazio imbrattarono la curva Sud con adesivi razzisti. Un campionario della vergogna appiccicato ovunque con scritte antisemita come: "Romanista ebreo", "romanista Aronne Piperno", e immagini appunto di Anna Frank con la maglia della Roma. Sulla vicenda la procura di Roma aprì un'inchiesta per istigazione all'odio razziale mentre il Tribunale federale nazionale della Figc sanziono la Lazio con un'ammenda di 50mila euro. Quanto alla scritta apparsa invece, sono gli investigatori della Digos ad occuparsene ed è nella tifoseria biancoceleste che, inevitabilmente, si stanno concentrando le indagini. Laddove venissero individuati in queste ore, gli autori avrebbero garantito il Daspo della questura per motivi razziali. Durissima la risposta a questo gesto da parte della politica. «Ancora una volta alcuni delinquenti usano il calcio per lanciare i loro squallidi insulti. Il derby di Roma deve essere un momento di grande partecipazione, agonismo, rispetto e anche ironia. Il resto è solo un'ignobile dimostrazione di ignoranza», ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Dello stesso tenore il messaggio che affida a Twitter la sindaca Virginia Raggi: «La scritta su un muro comparsa vicino il Circo Massimo mi fa orrore. Questo schifo non è tifo, non è calcio. Ringrazio i Pics della Polizia Locale di Roma Capitale per l'immediato intervento di rimo-zione della vile scritta». La polizia locale, infatti, in pochissimo tempo, ha rimosso l'ignobile scritta, tanto quanto quella apparsa sui muri della Garbatella in mattinata: "Nel forno che vorrei froci, zingari e giudei",accompagnata da una svastica. Malgrado la scritta, resta confermata la partita in serale: il derby si giocherà come inizialmente previsto dalla Lega di Serie A domani alle 20.30.


Tutti gli occhi sul genio: la prima volta di Zaniolo nella partita più sentita

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - È uno dei romanisti più attesi di un derby che, un girone fa, aveva seguito solamente dalla panchina. E viene descritto come impaziente di viverlo, emozionato per una serata che sa quante palpitazioni può regalare. Nicolò Zaniolo prepara la sua prima stracittadina da titolare, lui che da qualche settimana ha i riflettori di tutto il calcio europeo puntati addosso, ragazzino con la pesante etichetta cucita spalle di predestinato. Giocherà da esterno d’attacco, Zaniolo, a destra, vista l’assenza di Ünder e la sicurezza con cui ricopre anche quel ruolo. Di Francesco lo ha tenuto a riposo contro il Frosinone (ha giocato subentrando pochi minuti), trattandolo da big, da giocatore-pilastro che andava preservato in vista di un doppio appuntamento decisivo per la stagione romanista: Lazio e Porto. La corsa per il quarto posto e il raggiungimento dei quarti di finale di Champions. Proprio contro i portoghesi, nella gara d’andata, Nicolò ha fatto girare tutto il mondo calcistico verso di sé con una doppietta che resterà nella storia giallorossa, e non solo, visto che è stato il più giovane italiano a realizzare due reti nella storia della competizione.

Nicolò festeggerà vent’anni il prossimo 2 luglio, probabilmente brindando proprio con il rinnovo con i giallorossi, club al quale intende legare il suo futuro. Quantomeno quello prossimo. Ma c’è tempo per pensarci, perché è diventato l’uomo-copertina della stagione romanista, riferimento di una squadra che continua a fornire prestazioni altalenanti, all’interno delle quali, però, uno dei più costanti è proprio lui. E l’attenzione mediatica improvvisa intorno a Zaniolo e alla sua famiglia, lo trasformerà anche nel protagonista dello sfottò da parte dei laziali e, dall’altra sponda, dell’esaltazione-protezione dei romanisti che lo hanno adottato e sognano di impazzire a un suo gol nella gara più sentita in città. E segnare un gol al derby, a 19 anni, non sarebbe certo una cosa troppo usuale. Ci sarà quindi, Zaniolo, e ci sarà, senza ormai più alcun dubbio, anche Manolas.Domani sera il greco sarà regolarmente al suo posto, in mezzo alla difesa, visto che ieri ha ripreso a lavorare in gruppo, superando l’ultimo test a cui è stato sottoposto.


Caso Cox: tre anni e mezzo al tifoso che ha confessato

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Titoli di coda. Simone Mastrelli, il tifoso giallorosso estradato con l’accusa di aver aggredito Sean Cox prima della semifinale tra la Roma e il Liverpool, ieri si è dichiarato colpevole ed è stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere. Probabile che ne sconti solo uno, ma in Inghilterra.Altre due persone sono già state condannate, Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, ma «solo» per i disordini. Entrambi, dopo aver scontato un quarto della pena, sono liberi.