Coppa Italia. La Juve vince a Bologna grazie ai gol di Bernardeschi e Kean e passa ai quarti

La Juventus vince contro il Bologna in trasferta e passa ai quarti di coppa Italia. I bianconeri sono andati a segno con Bernardeschi al 9' e di Kean al 50' ed ora attendono la vincente tra Atalanta e Cagliari, in programma lunedì alle 17:30 alla Sardegna Arena. 


C’è la fila per avere Wanda Nara come manager: anche un attaccante della Roma ha chiesto la sua procura

TUTTOSPORT - In questi giorni a Milano non si fa altro che parlare di Wanda Nara. Il motivo è il braccio di ferro che l’agente e moglie dell’attaccante dell’Inter Mauro Icardi sta facendo con la società nerazzurra per strappare il rinnovo dell’argentino. Secondo quanto riporta il quotidiano sportivo in edicola, la “squadra” di Wanda potrebbe presto arricchirsi con altri giocatori: molti argentini, un paio di nazionali, un paio di interisti e anche un attaccante della Roma avrebbero infatti chiesto di essere assistiti dall’argentina.


Nzonzi, lussazione al piede: salta l’Entella. Zaniolo va verso un rinnovo con clausola

MESSAGGERO - Steven Nzonzi ha alzato bandiera bianca per un infortunio al quarto dito del piede sinistro rimediato mercoledì scorso. I primi esami parlano di lussazione, scongiurando così la frattura che lo avrebbe costretto al riposo per più settimane. Il centrocampista, che è il calciatore di movimento più utilizzato da Di Francesco con 1958 minuti (prima di lui solo Olsen con 2070’), salterà la partita di Coppa Italia contro l’Entella di lunedì prossimo allo stadio Olimpico (ore 21), provando a rientrare in campionato con il Torino (fino ad oggi non è stato utilizzato solo contro i granata all’andata e il Bologna). Al suo posto giocherà Lorenzo Pellegriniche affiancherà Cristante, con Zaniolo leggermente più avanzato nella posizione di trequartista. A proposito dell’ex Inter, la sua esplosione ha convinto Monchi a fissare un appuntamento con l’agente per il rinnovo del contratto. Le parti si incontreranno a fine gennaio per discutere dell’aumento dell’ingaggio a 1 milione di euro a stagione (attualmente ne percepisce 300 mila) e l’inserimento della clausola rescissoria. Domani in programma incontro per Kabak con degli emissari del Galatasaray, il giovane classe 2000 ha una clausola rescissoria da 7.5 milioni di euro.


La moda del Made in Italy

MESSAGGERO - TROTTA - È un copione che si ripete. Se da una parte l'arrivo di Cristiano Ronaldo attira nuovi campioni come Ramsey e Godin, dall'altra la serie A continua ad essere aggredita dalle big straniere. E mai come quest'anno la lista delle potenziali prede è destinata ad allungarsi. Due gli elenchi nei cassetti delle grandi d'Europa. Il primo formato da giovani talenti: Barella, Lorenzo Pellegrini e Romagnoli. Il secondo da calciatori affermati, ancora più appetibili per gli ingaggi non di prima fascia: Skriniar, Manolas, Allan, Icardi, Milenkovic. Non vanno poi dimenticati lo juventino Dybala, il rossonero Higuain e il laziale Milinkovic-Savic, sebbene ora la lista delle corteggiatrici del serbo sia in salsa milanese.

DO IT BETTER - Tornando ai centrocampisti italiani, Barella e Pellegrini restano sicuramente i più apprezzati in Premier e al Psg. Il nome del romano classe 96 circola da diversi anni negli ambienti di calciomercato internazionale, con Chelsea, Arsenal, United posizionate in prima fila. Club alla ricerca di qualità, esperienza e personalità e pertanto ben informati sulla clausola da 30 milioni presente nel contratto del giocatore. La priorità del trequartista classe '96, però, non cambia: indossare a lungo la maglia della Roma. Il Chelsea del tecnico Maurizio Sarri continua intanto a corteggiare Leandro Paredes (Zenit San Pietroburgo) senza mollare Barella, per il quale il Napoli è pronto a svenarsi in caso di addio di Allan. Il brasiliano è tallonato dal Psg. Ma il patron Aurelio De Laurentiis ha già studiato la contromossa per rimandare e concordare, eventualmente, l'addio a giugno: aumentare l'ingaggio (da circa 2,5 milioni di euro) del calciatore. Ieri pomeriggio il ds Giuntoli ha incontrato Juan Manuel Gemelli, assistente dell'agente dell'ex Udinese, Gustavo Arribas. Sono state buttate giù le prime cifre del nuovo contratto, in attesa di segnali concreti da Parigi e preannunciate offerte sui 60-70 milioni di euro.

INGAGGI ATTRAENTI - Anche gli stipendi netti di Manolas (3 milioni), Skriniar (1,2 milioni), Milenkovic (600,000 euro) e Icardi (4,5 milioni) esercitano una grande attrattiva sulle big. Soprattutto se paragonati a quelli della Premier e delle grandi di Spagna. Il difensore della Roma e il centrale slovacco dell'Inter sono in cima alla lista dei desideri dello United (in pressing su Koulibaly, obiettivo pure delle società iberiche che con l'ultimo rinnovo percepisce 4,5 milioni a stagione), e nel mirino del Barcellona. Entrambi potrebbero essere premiati con un prolungamento, ma l'Interdovrà arrivare almeno a 3,5 milioni per allontanare le suadenti sirene della Premier e della Liga. E il ds Monchi dovrà fare uno sforzo fino a circa 5 milioni per provare ad alzare o eliminare la clausola da 36 milioni presente nel contratto del greco. Restano molto ambiti all'estero anche Milenkovic della Fiorentina, Tonali del Brescia, il turco Under e il danese della Sampdoria Andersen. Quest'ultimo è uno storico pallino dell'Inter. Costa sui 25 milioni di euro, lo stesso prezzo di Romero. Al centro di una trattativa avviata con la Juve, l'argentino è un altro degli italiani' apprezzati all'estero.


Si ferma pure Nzonzi. Preso il baby Persson

GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo De Rossi e Kolarov, Nzonzi. Non c’è pace per la Roma, costretta a fare i conti con il terzo giocatore che riporta un problema al piede dopo uno scontro di gioco. Adesso è il turno del centrocampista francese che mercoledì, durante l’allenamento a Trigoria, ha riportato la lussazione del quarto dito del piede sinistro. Gli esami hanno escluso fratture, tanto chenel pomeriggio Nzonzi era serenamente in giro a via del Corso, ma intanto è out per la partita di lunedì contro l’Entella. (...)

(...) Dal presente al futuro: Monchi guarda in prospettiva, con l’arrivo a Trigoria di Joel Persson, 16 anni da compiere, prima punta svedese dal fisico imponente (187 cm). È arrivato in Italia qualche settimana fa, sarà aggregato per ora all’Under17.


Da Pellegrini a Florenzi: quanti azzurrabili a Trigoria

GAZZETTA DELLO SPORT - Ed allora, sulla scia di quanto detto anche da Monchi nel forum pubblicato ieri dalla Gazzetta, non è difficile immaginare una Roma sempre più italiana, sempre più «azzurra». Allo stato attuale Di Francesco può contare su nove italiani: De Rossi, Florenzi, Luca e Lorenzo Pellegrini, Santon, El Shaarawy, Cristante, Mirante e Zaniolo. Di questi, i primi quattro addirittura costruiti in casa, a Trigoria, che non è mai un passo banale. Tra le grandi d’Italia, oggi solo il Milanha più giocatori italiani nella rosa attuale (12). Terzi portieri esclusi, la Juventus si ferma a 8, Inter e Lazio ne hanno 6, il Napoli appena 4. Insomma, la svolta italiana della Roma è netta e lo sarà probabilmente ancora di più dalla prossima estate, quando in giallorosso potrebbe sbarcare anche Gianluca Mancini, il difensore centrale dell’Atalanta su cui la Roma sta già lavorando da un po’ di tempo.

È soprattutto a centrocampo, però, che la squadra di Eusebio Di Francesco ha trovato sul territorio italico i giocatori su cui puntare per il presente e per il futuro. Daniele De Rossi resta un pezzo di storia del club e l’anima della squadra giallorossa, ma accanto a lui Monchi è andato inserendo tasselli importanti come – appunto – Lorenzo Pellegrini, Cristante e Zaniolo. Un trio di giocatori che ha un’età media di poco più di 21 anni e che può rappresentare anche un futuro importante per la nazionale di Roberto Mancini. (...)


La Roma prova un centrocampo tutto azzurro

CORRIERE DELLA SERA - Lussazione alla quarta falange del dito del piede destro, ma fortunatamente nessuna frattura. È questo il responso degli esami a cui si è sottoposto Steven Nzonzi dopo la botta rimediata in allenamento mercoledì pomeriggio. Un infortunio non grave, che però lo costringerà quasi certamente a saltare la gara di Coppa Italia di lunedì sera, contro la Virtus Entella, che sarebbe stata la sua ventesima consecutiva da titolare. (...)

La gara di Coppa Italia sarà quindi l’occasione per il francese per tirare un po’ il fiato e DiFrancesco, in attesa di buone notizie da De Rossi, la cui data di rientro non è comunque ancora ipotizzabile, potrà sperimentare soluzioni alternative. Quella più intrigante, non solo in chiave romanista ma anche per la Nazionale di Roberto Mancini, prevede l’utilizzo di tre italiani: o con l’arretramento di Lorenzo Pellegrini al fianco di Bryan Cristante e l’inserimento di Zaniolo come trequartista, oppure con il ritorno al 4-3-3, sempre con gli stessi interpreti. (...)


Scatta il conto alla rovescia per il nuovo stadio

GAZZETTA DELLO SPORT - Da una parte Roma, intesa come viale Tolstoj, dove c’è la nuova sede del club, e intesa anche come Campidoglio. Dall’altra Boston, dove il presidente Pallotta, senza sosta, è impegnato sul progetto stadio e sull’acquisizione dei terreni di Tor di Valle, da solo o con altri soci. E infine Torino, dove il Politecnico sta ultimando la relazione chiesta dalla sindaca Raggi sulla mobilità. L’atto, atteso entro la prossima settimana - dal 9 gennaio ogni giorno è buono - avrà un importante impatto politico, ma non sarà vincolante. Ecco perché la Roma attende serena, senza preoccupazioni per il presunto ritardo nell’invio della relazione.

(...) Tutto nella norma, dunque, anche se, come logico, i ritardi a Pallotta piacciono poco. (...) I tempi, però, non sono rapidissimi. E’ questione di quando, per la Roma, e non di se, pertanto entro la primavera (ma nessuno, a Trigoria e in Campidoglio, si stupirebbe se slittasse all’inizio dell’estate) è attesa l’approvazione della variante urbanistica (dopo la valutazione delle 60 osservazioni presentate e delle controdeduzioni) e la stesura della convenzione, il contratto che regolerà il rapporto tra l’anima pubblica e privata. A quel punto dovranno passare altri sei mesi per la bonifica del sito, la stesura dei contratti e i bandi europei per le infrastrutture. La volontà di tutti i soggetti è quella di iniziare a scavare entro la fine del 2019, ritrovamenti archeologici permettendo, per poi impiegare circa due anni per la costruzione vera e propria dell’impianto.


Dalla Sud a De Rossi. L’altro Icardi sfida i sogni

GAZZETTA DELLO SPORT - Di cognome fa Icardi e spesso indossa una maglia biancoceleste. Attenzione, però: non è Maurito. Anche perché fino a qualche anno fa questo Icardi (che di nome fa Simone) tutte le domeniche andava, sciarpa giallorossa al collo, a tifare per la Roma in Curva Sud. E giocava nel settore giovanile giallorosso. Ma il destino ha mischiato le carte. E lunedì Simone (classe ‘96, romano e romanista dalla zona dell’Infernetto) sarà avversario della «sua» Roma negli ottavi di finale di Coppa Italia. 

(...) «Ho calpestato quel prato da raccattapalle — ricorda - Ma da giocatore mai. La curva sud, invece, la conosco bene. Entravo in tribuna poi un custode mio amico mi faceva andare in curva. Io le partite le ho sempre viste lì». Tante partite da tifoso. E un idolo: Daniele De Rossi con il quale lunedì sera un selfie potrebbe scapparci. «Crescevamo nel settore giovanile con il suo mito — ricorda — Lui era il ragazzino che dai Pulcini era diventato capitano della Roma. Poi io giocavo anche nel suo ruolo...». (...)


Roma, Dzeko e ritorno

MESSAGGERO - CARINA - A dir poco bizzarro. Da un lato sedici giocatori già a segno in campionato, quarto attacco del torneo (34 reti) e migliore reparto offensivo (24 centri) nelle gare casalinghe (un gol ogni 34 minuti) della serie A. Dall'altro Dzeko fermo a quota 2. Sì, proprio Edin, l'uomo dei 29 gol un paio di stagioni fa, il centravanti della cavalcata in Champions lo scorso anno, il miglior marcatore di tutti i tempi della Bosnia (54 reti in 97 presenze), l'attaccante capace di segnare la bellezza di 307 volte (187 nei campionati, 21 nelle coppe nazionali, 45 nelle coppe internazionali e appunto 54 con la nazionale) in carriera. L'infortunio che gli ha fatto saltare tre gare di campionato (Inter, Cagliari e Genoa) non può essere un alibi. E le 5 reti in 2 partite in Championsnon bastano. Appena due centri in serie A, rimangono sempre troppo pochi. Uno calciando di destro, l'altro di sinistro, entrambi in trasferta (Torino ed Empoli), lontano dall'Olimpico. E poi: 63conclusioni (4,2 a gara) ma soltanto in 21 occasioni ha centrato lo specchio della porta avversaria, 2 pali oltre a 46 palle perse e appena 5 recuperate. Numeri negativi. Eppure di Dzeko non si può fare a meno.

PARTE LA RINCORSA - S'è visto a Parma: con lui la squadra gioca meglio. È chiaro che nella rincorsa al quarto posto non può bastare. Servono i suoi gol. Doppiato da Kolarov, Cristante (4) ed El Shaarawy (5), superato anche da Fazio e Under (3): c'è qualcosa da mettere a posto. Edin, dopo aver recuperato anche mentalmente grazie a questa sosta forzata dopo un periodo di iper-attività, è pronto a farlo. A far sperare Di Francesco in un pronto riscatto, ci sono i numeri della sua carriera che raccontano di un attaccante che ha (quasi) sempre dato il meglio di sé nella seconda parte del campionato: dei 185 gol realizzati in totale (non vengono conteggiati nel computo i due segnati in questa stagione, mancando il riscontro dopo il giro di boa, ndc) l'attaccante bosniaco (che ieri ha incontrato gli studenti dell'istituto Galilei) ne ha segnati 103 nei gironi di ritorno dei rispettivi tornei nei quali militato. Ossia, quasi il 56%. Dzeko è rientrato dal primo minuto nell'ultima gara di campionato prima della sosta. Ha però bisogno di giocare. Per questo motivo, contro l'Entella sarà impiegato dal primo minuto.

DOMANI INCERTO - Di questi tempi, lo scorso anno Edin era alle prese con l'offerta del Chelsea. La volontà di restare ha contribuito a farlo entrare ancor di più nel cuore dei tifosi. Oggi il bosniaco è a 18 mesi dalla scadenza del suo accordo con la Roma e vanta il contratto più oneroso della rosa. In estate più volte si era ipotizzato ad un prolungamento con la Roma. Ipotesi che non ha trovato seguito. Nessuno ha infatti contattato Dzeko e anche nelle dichiarazioni pubbliche dei dirigenti, il suo contratto non viene mai menzionato. Al netto di quanto potrà accadere a gennaio - in Premier s'è registrato un sondaggio dell'Everton - inevitabilmente a fine stagione bisognerà mettersi seduti attorno ad un tavolo e parlare. Il bosniaco il 17 marzo compie 33 anni e vuole capire che intenzioni ha la società. Non può essere chiaramente il giovanissimo svedese Joel Persson, classe 2003 - pronto a firmare nei prossimi giorni un contratto con le giovanili giallorosse al compimento dei 16 anni - il suo erede. E si fa fatica ad inquadrarlo anche in Schick che non ha regalato le risposte che ci si attendeva. Della serie: o si continua con Dzeko oppure la Roma volterà pagina. Discorsi comunque futuribili: ora c'è un quarto posto da conquistare e un quarto di finale di Champions da raggiungere. Non dimenticando la Coppa Italia che da quando veste giallorosso lo ha visto scendere in campo appena 4 volte (con 2 reti al Cesena e alla Sampdoria). Lunedì sarà la quinta. Per ritrovare minuti nelle gambe e soprattutto il gol, che ormai manca da 82 giorni (doppietta al Cska Mosca, il 23 ottobre). Un'eternità per uno come lui.


Nzonzi si ferma. Piede ko, Di Francesco ha un buco a centrocampo

LEGGO - BALZANI - Da «Nzonzi non si ferma mai» a «Nzonzi si è fermato» è stato un attimo. Il gigante francese, infatti, è costretto a interrompere la lunga serie di partite giocate di fila (19, di cui sedici per intero) a causa di un infortunio alla quarta falange del dito del piede destro rimediato nell'allenamento di mercoledì pomeriggio. Lussazione la prima diagnosi, poi gli esami sembrano aver scongiurato la frattura. Forse un infortunio da stress visto che Steven non si ferma dal 23settembre. Di certo Nzonzi sarà costretto a saltare la gara di coppa Italia con l'Entella lunedì, con la speranza di poter recuperare col Torino anche se l'infortunio è più fastidioso del solito.

Una brutta notizia per Di Francesco che già deve fare a meno di De Rossi (anche ieri palestra e ritorno in campo rinviato tra fine gennaio e febbraio). Due le alternative: affiancare Pellegrini a Cristante con Zaniolo sulla trequarti oppure tornare al 4-3-3 utilizzando proprio Lorenzo come perno centrale. Sarà quasi certamente out pure Manolas che ieri ha svolto solo lavoro individuale a causa della lesione al flessore. Come detto, una Roma senza Nzonzi in questa stagione è quasi un inedito. Da agosto ad oggi l'ex Siviglia ha saltato solo due partite tra campionato e Champions: Torino (per ritardo di condizione) e Bologna per scelta tecnica. Di Francesco non ha mai fatto a meno di lui sia nel 4-3-3 sia nel 4-2-3-1. Un po' per le caratteristiche tattiche del francese, un po' per mancanza di alternative visto il lungo stop di De Rossi. Così Nzonzi è diventato in rosa il secondo giocatore più utilizzato con 1958' in 23 partite alle spalle solo del portiere Olsen (2070'). Nonostante qualche critica, nonostante lo scomodo paragone con Strootman.

L'infortunio, anche se non serio, del francese sottolinea però l'emergenza di acquistare almeno un centrocampista. L'unica alternativa in panchina sarebbe Coric ma il croato, oltre a essere fin qui utilizzato col contagocce da Di Francesco, è ancora convalescente per la distorsione alla caviglia. Ieri il presidente dell'Empoli Corsi a Radio Radio ha ribadito: «Bennacer per ora non si muove, a giugno invece le cose cambieranno». Stesso discorso per Malinovskyi del Genk, anche se Monchi proverà a forzare la mano con i due club per anticipare i tempi.


Zaniolo blindato. La Roma ha scelto: sarà lui il futuro

GAZZETTA DELLO SPORT - Scavallato il 31 gennaio Monchi si getterà anima e corpo nel rinnovo dei contratti di tanti giallorossi. Ed il primo, come da sua ammissione nel forum di mercoledì in Gazzetta, sarà proprio quello di Nicolò Zaniolo, il baby talento arrivato in estate dall’Inter e conquistatosi progressivamente una vetrina che nessuno poteva immaginarsi così rapida e veloce. (...)

Ed allora, dopo le 15 partite giocate in questi primi sei mesi di stagione (di cui 10 di campionato e 5 in Champions League) la Roma ha deciso di blindarlo. Sembra un paradosso, considerando che il centrocampista giallorosso è arrivato a Trigoria la scorsa estate ed ha firmato un contratto fino al 2023. Ma non lo è, ovviamente, pensando soprattutto all’entità di quel contratto. (...)

Zaniolo e la sua famiglia hanno da poco deciso di affidarsi ad uno dei professionisti migliori del settore, Claudio Vigorelli, che alla Roma assiste anche Davide Santon. Con lui, subito dopo la fine del mercato, Monchi si metterà a tavolino e cercherà l’intesa migliore per tutti. (...) Oggi Zaniolo non arriva a 300mila euro come ingaggio stagionale, a cui aggiungere ovviamente i bonus. Facile che il nuovo accordo possa partire da una base di un milione a stagione più bonus, magari con degli ingaggi a salire negli anni, legati anche al rendimento ed alle prestazioni del giocatore. Da capire, invece, se ci finirà dentro un’eventuale clausola o meno, magari che possa aggirarsi intorno ai 40 milioni. (...)