Scelta obbligata: gli Europei slittano di un anno, oggi l'annuncio dell'Uefa

LA STAMPA - La sede Uefa di Nyon, questa mattina, diventerà il campo principale del calcio europeo al tempo del coronavirus. Il presidente  Ceferin si collegherà in videoconferenza con i 55 numeri uno delle varie federazioni dai rispettivi paesi, così come i vertici delle Leghe e quelli dell'Eca.

Euro 2020, coppe e campionati nazionali: il rebus sul nuovo calendario e sui possibili, inediti, format per Champions ed Europa League può trovare soluzione solo se gli Europei verranno spostati in un'altra data. Scelta che appare obbligata, resta solo da decidere quando verrà rimesso in agenda il primo europeo itinerante della storia: l'opzione del prossimo anno - giugno e luglio 2021- è la più accreditata di quella del prossimo novembre. Così chiedono le federazioni e osì vogliono i club ed i giocatori. Ceferin, gran capo dell'Uefa, prenderà atto di una volontà comune, ma chiederà alle parti in causa di condividere la perdita economica. Circa 300 milioni: dato di cui si è parlato nell'assembela di Lega di ieri e che presumibilmente diventerà terreno di scontro


Una mano al calcio in quarantena: rinviati i versamenti per le società

CORRIERE DELLA SERA - C'è anche il mondo dello sport nel decreto varato per fronteggiare l'emergenza coronavirus. L'ultimo provvedimento del Governo coinvolge anche il mondo del calcio, alle prese con la rimodulazione dei  calendari, ma soprattutto con le conseguenze finanziarie del blocco. Il decreto ha riconosciuto la sospensione dei termini dei versamenti fiscali e contributivi per le società sportive. La scadenza è stata spostata dal 16 marzo al 31 maggio. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni o interessi, in un'unica soluzione entro il 30 giugno o con una rateizzazione. Il che garantirà ai club un po' di respiro.


Europei e campionato. Il calcio cerca l'intesa

IL TEMPO - PIERETTI -  Il campionato dev'essere portato a termine. E' questo il messaggio unanime che arriva dall'Assemblea della Lega calcio andata in scena ieri in call conference. "I club hanno ribadito all'unanimità la volontà di portare a termine la Serie A - si legge nella nota ufficiale - non appena le disposizioni delle autorità governative e le condizioni sanitarie lo permetteranno". Ecco quindi la posizione della Lega Serie A in vista della riunione odierna convocata dall'Uefa che sarà chiamata a trovare una soluzione anche per la Champions League, l'Europa League e gli Europei insieme alle 55 federazioni affiliate. Stando a indiscrezioni emerse ieri, il presidente Ceferin proverà a uniformare i criteri e chiederà alle federazioni di assegnare il titolo di campione alla squadra che attualmente è prima in classifica. Oppure che lo sarà quando la sospensione diventerà definitiva e non provvisoria, come è ora.

Il campionato italiano potrebbe anche andare oltre la data del 30 giugno 2020: per risolvere le questioni relative ai contratti in scadenza dei giocatori, alle sponsorizzazioni e ai diritti tv, è stata avanzata la proposta di spostare le scadenze a metà luglio, con una deroga alle norme delle regole Noif. Il termine ultimo per la ripresa del campionato è il 9 maggio, per poter consentire lo svolgimento delle giornate mancanti, spostando fissando la chiusura oltre il 30 giugno. La Lega ha espresso piena sintonia con la Figc per quanto riguarda il rinvio degli Europei, proposta che i dirigenti federali italiani illustreranno quest'oggi all'Assemblea dell'Uefa. "Il rinvio dell'Europeo è la strada da seguire - ha affermato il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina - chiederemo un atto di responsabilità all'Uefa e a tutte le federazioni. Le ipotesi di definire la Champions League e l'Europa League con il ricorso dei play off sono idee che richiedono un confronto. Al momento navighiamo a vista, in un clima di nebbia assoluta".

La situazione è simile per quanto riguarda il campionato di Serie A momentaneamente sospeso. "Tutti vorremmo chiudere il torneo entro l'estate - ha continuato il Presidente della Figc ai microfoni di Radio Anch'io - vogliamo programmare con l'idea di portarlo a termine, non escludo nulla per quanto riguarda la conclusione: la non assegnazione del titolo, l'assegnazione con il congelamento delle classifiche, oppure la disputa dei playoff e dei playout sono tutte ipotesi che possono essere prese in considerazione". La Federazione sta valutando in queste ore anche l'ipotesi trascinamento dell'attuale campionato sulla stagione 2020-2021. "La data del 4 aprile è troppo vicina per pensare ad una ripartenza, desidero ringraziare il Governo, i ministri Gualtieri e Spadafora, dimostratisi sensibili verso le nostre istanze - ha concluso Gravina - con il riconoscimento della sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi anche per le società sportive viene riconosciuto al calcio lo stato di crisi, dovuto all'emergenza, per fronteggiare questa difficile contingenza".

 

 

 

Il piano B dello sport: Euro, ok al rinvio. Ma l'Uefa vuole soldi dalle Leghe

CORRIERE DELLA SERA - Il rinvio dell'Europeo oggi dovrebbe diventare una certezza. Nel vertice tra Uefa, federazioni, leghe, club e calciatori è attesa come prima decisione. Euro 2020 sarà spostato probabilmente a giugno 2021, opzione favorita, oppure in alternativa si giocherà dal 23 novembre al 23 dicembre prossimi.

La disponibilità a rinviare la kermesse continentate però potrebbe non essere a costo zero. Lo spostamento si traduce per l'Uefa in una perdita stimata tra 200 e 300 milioni. A Nyon hanno intenzione di chiedere un indennizzo a federazioni, leghe e club. Senza tralasciare poi il nodo di Champions ed Europa League, che l'Uefa è intenzionata a far terminare. Difficilmente si deciderà ora, probabile che il discorso venga a un altro vertice nelle prossime settimane.


Uefa, Euro 2020 rinviato di un anno. Ipotesi ripresa dei campionati a metà aprile (foto)

Si è tenuta questa mattina la riunione dell'Uefa per decidere il da farsi circa Euro 2020 e la conclusione dei campionati.
Secondo quanto riportato dalla Federazione Norvegese sul proprio account Twitter, Euro 2020 verrà rinviato di un anno al 2021 con inizio l'11 giugno e finale l'11 luglio.
Per quanto riguarda i campionati, come riferisce Marca, le attività verrebbero riprese a metà aprile  e terminate a fine giungo. Le finali di Europa League e Champions League si giocheranno rispettivamente il 24 giugno (EL) ed il 27 giugno (CL). Ma queste date potrebbero cambiare in base a come procederà l'epidemia di Coronavirus.

 


Comunicato Uefa: "La priorità è tutelare la salute di tutti. Rinviato Euro 2020"

La Uefa ha rilasciato un comunicato uffiiale dopo la riunione tenutasi oggi:

"La UEFA ha annunciato oggi il rinvio della sua competizione di punta riservata alle nazionali - UEFA EURO 2020 - che si doveva giocare a giugno e luglio di quest'anno. La priorità è tutelare la salute di tutti coloro che sono coinvolti nel gioco del calcio ed evitare di esercitare inutili pressioni sui servizi pubblici nazionali coinvolti nell'organizzazione delle partite. Lo spostamento inoltre aiuterà a completare tutte le competizioni nazionali attualmente sospese a causa dell'emergenza COVID-19.

Tutte le competizioni e le partite UEFA (comprese le amichevoli) per club e nazionali sia maschili che femminili sono state sospese fino a nuova comunicazione. Le partite degli spareggi di UEFA EURO 2020 e le amichevoli internazionali previste per la fine di marzo, verranno giocate nella finestra di inizio giugno riservata alle nazionali, fatto naturalmente salvo un eventuale riesame della situazione.

É stato istituito un gruppo di lavoro con la partecipazione dei rappresentanti di campionati e club per esaminare soluzioni di calendario che possano consentire il completamento della stagione in corso e di qualsiasi altra conseguenza delle decisioni prese oggi.

Le decisioni, prese dal Comitato Esecutivo UEFA hanno fatto seguito agli incontri in videoconferenza tenutisi oggi con i presidenti e i segretari generali delle 55 federazioni nazionali associate, nonché con i rappresentanti dell'Associazione Europea dei Club, delle Leghe Europee e della FIFPro Europa, convocati dal Presidente UEFA Aleksander Čeferin, per trovare un piano congiunto per fare fronte alla situazione di emergenza dovuta alla diffusione del virus in tutto il continente.

Annunciando le decisioni, Aleksander Čeferin ha dichiarato:

“Siamo alla guida di uno sport che un gran numero di persone vive e respira e che è stato messo a terra da questo avversario invisibile e in rapido movimento. È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo”.

“La salute dei tifosi, dello staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e secondo questo spirito, la UEFA ha presentato una gamma di opzioni tali che le competizioni potessero concludersi in questa stagione in sicurezza e sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi del calcio europeo. C'è stato un vero spirito di cooperazione, con tutti riconoscendo la necessità di sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato”.

“Era importante che, come organo di governo del calcio europeo, la UEFA guidasse il processo e facesse il più grande sacrificio. Lo spostamento di EURO 2020 ha un costo enorme per la UEFA, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio di base, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non ne risentano. Il fine più importante dei profitti è stato il nostro principio guida nel prendere questa decisione per il bene del calcio europeo nel suo insieme”.

“Il calcio rappresenta una forza potente e positiva per la società. Il pensiero di celebrare una festa dello sport pan-europeo in stadi vuoti, con fan zone deserte, mentre tutto il continente è in isolamento, è triste e inaccettabile per festeggiare il 60esimo anniversario della competizione”.

“Voglio ringraziare l'European Club Association, le Leghe Europee a la FIFPro Europe per il grande lavoro di oggi e la loro collaborazione. Voglio anche ringraziare dal profondo del cuore le 55 federazioni nazionali, i loro presidenti e segretari generali e i miei colleghi del Comitato Esecutivo per il loro supporto e le loro sagge decisioni. I dettagli verranno messi a punto nelle prossime settimane, ma i principi basilari sono stati approvati e questo è un grande passo avanti. Tutti noi abbiamo dimostrato di essere leader responsabili. Abbiamo mostrato solidarietà e unità. Il fine viene prima dei profitti. Oggi ci siamo riusciti".

“Vorrei anche ringraziare Alejandro Dominguez e la CONMEBOL, che hanno deciso di spostare la Copa America 2020 di CONMEBOL a seguito delle raccomandazioni delle organizzazioni internazionali di sanità pubblica per attuare misure estreme e in seguito al rinvio di EURO 2020. Ciò significa che i club e i campionati in Europa avranno il minor impatto possibile nella disponibilità dei loro giocatori. Questi sforzi congiunti, e soprattutto questa decisione coordinata e responsabile, sono profondamente apprezzati da tutta la comunità calcistica europea".

“Vorrei ringraziare la FIFA e il suo Presidente, Gianni Infantino, che ha dichiarato che farà di tutto per impostare al meglio questo nuovo calendario. Di fronte a questa crisi, il calcio ha mostrato il suo lato migliore con apertura, solidarietà e tolleranza".

UEFA EURO 2020 avrebbe dovuto svolgersi in dodici città d'Europa dal 12 giugno al 12 luglio 2020. Le nuove date proposte sono 11 giugno - 11 luglio 2021. La UEFA vuole rassicurare gli acquirenti di biglietti e i clienti di hospitality esistenti che se non potranno partecipare al torneo nel 2021, il valore nominale dei loro biglietti e dei pacchetti verrà rimborsato per intero. Entro il prossimo mese, ulteriori informazioni sulla procedura di rimborso saranno comunicate agli acquirenti di biglietti esistenti via e-mail e su euro2020.com/tickets.

Le decisioni sulle date delle altre competizioni UEFA, siano esse club o nazionali per uomini o donne, saranno prese e annunciate a tempo debito".


ECA, Agnelli: "Il rinvio di Euro 2020 è testimonianza di unità e sforzi collettivi"

Andrea Agnelli, presidnete dell'ECA, ha rilasciato delle dichiarazioni tramite un comunicato per commentare il rinvio di Euro 2020:

"L'Europa sta affrontando la sua sfida più grande di questa generazione, che sta avendo un impatto a tutti i livelli nella società e anche nel calcio. La sfida è molto grande e come leader abbiamo la responsabilità di fare quel che possiamo per proteggere il suo benessere a lungo termine cercando di limitare l'impatto del virus. La decisione di oggi di posticipare UEFA EURO 2020 è testimonianza dell'unità e degli sforzi collaborativi dei dirigenti nel prendere decisioni collettive negli interessi del gioco. Il focus ora sarà sul trovare soluzioni per concludere la stagione 2019/2020 nella maniera più pratica e, oltre a questo, assicurare al calcio, come a tutta la società, di tornare il più rapidamente possibile alla normalità".


Raggi: "Rinviare Euro 2020 decisione sofferta ma inevitabile. Tuteliamo la salute delle persone" (foto)

Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha voluto commentare il rinvio di Euro 2020 tramite il proprio profilo Twitter. Roma sarebbe stata la sede della partita inauguarale dell'Europeo presso lo Stadio Olimpico, casa degli azzurri nella fase a girone:

"Euro 2020 slitta di un anno. Da Uefa decisione sofferta ma inevitabile. Tuteliamo salute persone in un momento difficile. Vogliamo vivere europei di calcio con serenità e senza rischi. Sono certa che nel 2021 sarà evento indimenticabile per Roma, per l'Italia e per l'Europa".

 


Ulivieri: "I campionati vanno portati a termine. Lasciamo perdere playoff e playout"

Renzo Ulivieri, ex allenatore tra le altre di Fiorentina e Napoli, ha parlato ai microfoni di Leggo delle problematica che il calcio dovrà affrontare una volta debellato il Coronavirus:

Che idea si è fatto sulla tempistica di poter riprendere i campionati?
"Una domanda da un miliardo di dollari. Non si sa nulla, ancora. Bisogna aspettare le direttive dal governo, ma soprattutto da chi ne sa di più, ovvero i medici".

Campionati da portare a termine, vero?
"Direi proprio di sì. Anche a costo di finire la stagione ad agosto. Lasciamo perdere il discorso playoff o playout. Non ha senso".

Euro 2020 che andrà rinviato, dunque?
"Mi sembra inevitabile, se vogliamo chiudere la stagione regolarmente".

Questo vale anche per Champions ed Europa League?
"Assolutamente sì, vanno terminate pure quelle. E non sono affatto d’accordo con la UEFA che vuole far disputare una gara secca in campo neutro per Inter-Getafe e Roma-Siviglia. Le due sfide vanno disputate come le altre: andata e ritorno".

E del Coronavirus cosa dire?
"Che in televisione vanno troppi cani e porci. Bisogna far parlare solo chi ha la competenza per farlo, quindi i medici. E tanti finti politici saranno mandati a casa dal popolo".


FIGC, Gravina: "Serve l'aiuto di tutti per tornare a vivere come prima. Ripresa? Al momento non escludo nulla"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport delle possibili soluzioni circa la ripresa del campionato:

Lo slittamento di Euro 2020?
"Noi chiederemo alla UEFA e a tutte le federazioni un atto di responsabilità. Dobbiamo tutelare la salute degli atleti e dei tifosi di tutto il mondo. Non è un problema che riguarda solo l'Italia ma tutti. Prima di parlare di nuove date e altri progetti, bisogna attenersi alle condizioni attuali. Il rinvio di Euro 2020 è l'idea da seguire. Slittamento a novembre-dicembre? Non si è ancora parlato, così come la mia idea di playoff e playout. Domani ci confrenteremo e spero venga presa una decisione ideale".

Il futuro della A? Riprenderla e concluderla entro l'estate?
"Stiamo lavorando sugli auspici e sulla speranza. È difficile ipotizzare qualsiasi scenario, stiamo lavorando. Dobbiamo riprendere le nostre attività, tra cui lo sport e il calcio che fa da collante nel nostro Paese. Ripartire da aprile non è auspicabile, dobbiamo andare avanti di giorno in giorno e valutare la situazione. Anche il mese di maggio è un arco temporale al momento solo teorico. Serve l'aiuto di tutti per tornare a vivere come prima".

Le tre ipotesi in ballo?
"In questo momento non escludo nulla. Adesso dobbiamo cercare di programmare con l'idea più ottimistica che è quella di ridefinire i campionati e portarli a termine. Non escludo nulla. Ho preannunciato anche l'ipotesi di non assegnazione al titolo, dipende anche dal tempo che avremo a disposizione. Non escludo nemmeno la congelazione della classifica o un mini torneo finale. Nessuno può saperlo. Non è nemmeno da escludere un effetto trascinamento del campionato attuale sul 2020-2021, con un bilanciato su due stagioni diverse".


FIGC, rinviato a data da destinarsi il Consiglio Federale del 23 marzo

La FIGC, tramite il proprio sito ufficiale, ha comunicato che il consiglio federale previsto per il prossimo 23 marzo è stato rinviato a data da destinarsi.


Serie A, si studiano le alternative. No allo stop, ripresa entro il 9 maggio

In attesa della riunione dell'uefa di domani per saperne di più su Euro 2020, la Serie A studia delle strategie per organizzare il campionato una volta debellato il Coronavirus.
L'ipotesi principale, concordata dai club di Serie A in una conference call, è che si riprenda da dove si era finito entro e non oltre il 9 maggio.
Inoltre, come riferito da tuttomercatoweb.com, si penserebbe di estendere i contratti in scadenza dei giocatori e di sponsorizzazione fino al 15 luglio.
Non è stato preso in considerazione lo stop del campionato, ma ogni futura decisione verrà presa in base ai prossimi dati ed istruzioni della Protezione Civile in merito al Coronavirus.