Femminile, Bavagnoli: "La partita di Coppa Italia è un impegno importante e delicato, vogliamo onorare la competizione"

Betty Bavagnoli, coach della Roma Femminile, ha commentato il sorteggio di coppa Italia che ha indicato il Pink Bari come avversario delle giallorosse negli ottavi di finale. Queste le sue parole riportate da Roma Tv:

"La partita di Coppa Italia è un impegno importante e delicato, vogliamo onorare la competizione. Il Bari è una signora squadra e dovremo essere concentrate. Ci ritroviamo a giocare tre partite in una settimana e questo, anche se fino ad ora non è mai accaduto, può aiutare la squadra visto che potremo fare un po’ di turnover. Ci prepareremo al meglio per affrontare questa gara".


Roma e Milan negheranno l'accesso ai rispettivi centri di allenamento al Corriere dello Sport per il resto della stagione

La Roma, attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito asroma.com, ha reso nota la risposta al quotidiano Il Corriere dello Sport in merito al titolo odierno Black Friday che tanto ha fatto discutere. Di seguito la nota del club:

"Crediamo che tutti i giocatori, i club, i tifosi e i media debbano essere uniti nella lotta contro il razzismo nel mondo del calcio ed è responsabilità di tutti noi essere estremamente precisi nella scelta delle parole e dei messaggi che trasmettiamo. In risposta al titolo "Black Friday" pubblicato oggi dal giornale, la Roma e il Milan hanno deciso di negare al Corriere dello Sport l’accesso ai centri di allenamento per il resto dell'anno e hanno stabilito che i rispettivi giocatori non svolgeranno alcuna attività mediatica con il giornale durante questo periodo. Entrambi i club sono consapevoli che comunque l’articolo di giornale associato al titolo "Black Friday" contenga un messaggio antirazzista ed è questa la ragione per la quale sarà vietato l’accesso al Corriere dello Sport solo fino a gennaio. Restiamo totalmente impegnati nella lotta contro il razzismo.

AS Roma e AC Milan"


Inter-Roma, arbitra Calvarese. Torna il fischietto di Teramo dopo il pareggio 3-3 col Genoa

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - Sarà Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo ad arbitrare il match di San Siro tra Inter e Roma, in programma domani sera alle 20:30. Ad assistere il direttore di gara ci saranno Alassio e Ranghetti, Maresca nel ruolo di IV uomo. In sala VAR si accomoderanno Mazzoleni e Paganessi. Sogni di gloria per la Roma che, dopo una striscia postitiva di tre vittorie consecutive, cerca il colpaccio a San Siro contro l'Inter capolista.

I PRECEDENTI – Positivo il bilancio della Roma con l’arbitro abruzzese, che ha diretto i giallorossi sedici volte con un totale di nove vittorie, cinque sconfitte e due pareggi. L'unico precedente stagionale con la Roma è l'esordio allo Stadio Olimpico contro il Genoa, match terminato 3-3. Nonostante il bilancio positivo, con Calvarese la Roma non vince dalla partita contro il Chievo-Verona della stagione 2017/18, quando i giallorossi si imposero per 4-1 grazie alle reti di Schick, El Shaarawy e la doppietta di Dzeko. L'ultima sconfitta, invece, risale al 31 marzo scorso, il 4-1 subìto allo Stadio Olimpico contro il Napoli.

I precedenti con fischietto di Teramo sorridono anche ai nerazzurri. Sono 13 gli incroci passati con l’Inter: in totale, sotto la sua direzione, i nerazzurri hanno vinto nove gare, con tre sconfitte ed un solo pareggio.


Tra Pallotta e Friedkin trattativa negli States

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dieci giorni al massimo e la Roma conta di ufficializzare la chiusura con il gruppo Friedkin per l’ingresso in società, a meno che il banco non salti. In attesa di trovare il definitivo accordo economico e di capire quanto sarà effettivamente l’impegno dei texani, si continua a trattare negli States. Entro metà mese le parti vorrebbero raggiungere l’accordo su cui preparare i passi futuri. Sarà certamente l’attuale management a gestire il futuro, ma intanto gli avvocati di Friedkin stanno per completare la due diligence, per poi passare agli atti formali, considerando che l’aumento di capitale al quale parteciperà andrà eseguito entro il 31 dicembre 2020. 


Mkhitaryan: l’armeno è pronto a conquistarsi il futuro alla Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ad aprile gli nascerà un figlio e succederà proprio a Roma e magari vuole stabilirsi per un po’. Mkhitaryan ha davvero voglia di inserirsi, godersi Roma e la Roma e lo dimostra anche parlando italiano nel post partita a Verona. L’armeno adesso punta ad un posto da titolare per la sfida contro l’Inter, con la presenza di Kluivert a forte rischio la soluzione potrebbe essere lui o Diego Perotti. Sulla possibilità di poter giocare a Milano c’è anche un’altra variabile: l’influenza di Dzeko, che ieri non si è allenato. Se non ci fosse venerdì, Fonseca potrebbe spostare Zaniolo centravanti o mettere Mkhitaryan a fare il falso nueve.


Nel derby Capitale è Pellegrini il vero re degli assist

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lazio e Roma sono vicine, insieme a Cagliari e Atalanta, e si stanno giocando i due posti in Champions League. Da una parte Luis Alberto, dall’altra Lorenzo Pellegrini, i due re degli assist di questo campionato. Sono 9 finora in Serie A per il biancoceleste e 6 per Pellegrini, con una differenza però: il romanista ha giocato metà delle partite dello spagnolo a causa dell’infortunio ed ecco che diventa lui il vero re, con una media più alta. “Mi piace molto fornire assist ai miei compagni, ho sempre detto che per me è come fare un gol. Certo, mi piacerebbe anche segnarne qualcuno, perché l’emozione di segnare è unica” ha detto lui in conferenza.


Smalling-Lukaku: nemici per caso

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Chris e Romelu hanno scelto di lasciare Manchester, come fu qualche anno fa per Dzeko, che poi a Roma ha cominciato una, e pure brillante, seconda vita. La Premier era diventata troppo grande per loro, l'aria che si cominciava a respirare stava diventando un po' pericolosa, c'era aria di esclusioni, di un ciclo che si stava esaurendo: Smalling e Lukaku non rientravano nei piani dello United, quindi meglio cercar fortuna altrove: il difensore giallorosso lì era praticamente cresciuto (dieci anni di fila, con la maglia rossa dello United), il belga doveva cominciare il terzo anno.

SVOLTA - Ecco che il ds della Roma, Gianluca Petrachi, dopo aver corteggiato Lovren ha colto l'occasione Smalling, e dall'altra parte, Piero Ausilio, ha accontentato Conte, pagando Lukaku al Manchester fior di milioni, 65 più bonus. La Roma non ha speso, l'Inter sì, alla fine sono entrambe più che soddisfatte, e alla fine lo è stato anche il Manchester. Chris e Smalling sono amici, sono stati avversari, compagni di squadra, oggi ancora amici e di nuovo avversari venerdì a Milano. Le strade si sono separate in estate, dopo aver vissuto una tournée con il broncio, dopo aver capito che per loro, allo United, c'era davvero poco spazio in futuro. Venerdì toccherà a Chris tenere d'occhio il suo amico gigante Lukaku, come ai tempi in cui il belga vestiva la maglia dell'Everton. Sfide accese, fisiche. Si era pure più giovani. Per la Roma a San Siro sarà l'esame di maturità per la difesa, Smalling è suo il docente e il migliore studente: da quando è titolare, la Roma ha incassato solo sei reti su azione. Chris è quello che ha cambiato l'assetto difensivo (con l'ottimo supporto di Mancini, ormai sono una coppia di fatto: Lecce, Cagliari, Sampdoria, Brescia, Basaksehir e Verona sono le sei partite in cui sono stati schierati entrambi al centro della difesa, incassati due gol, con una media di 0,33 a partita, quando non sono insieme, è tutto diverso, gli expected goal - calcolati con un algoritmo - passano da 1,3 a 0,67). Non a caso la squadra di Fonseca, da che imbarcava gol, dal mese di ottobre viaggia come migliore difesa del campionato. Nelle ultime nove partite, sei reti incassate, l'Inter ne ha presi il doppio.

L'ESORDIO - Chris ha esordito in A nella sfida contro l'Atalanta e da quel momento ha giocato dieci partite in A e tre in Europa League, tutte da novanta minuti. Fonseca lo considera imprescindibile, Dzeko gli ha addirittura donato per qualche minuto la fascia da capitano, a lui che non è nemmeno definitivo nella Roma. Come noto, il Manchester lo ha solo prestato ai giallorossi: servono quindici-diciotto milioni di euro, più un solido - scontato - contratto a lui che, a quanto pare, ha voglia di restare qui e a trent'anni ha pure la necessità di ottimizzare. La prova della difesa a San Siro contro l'attacco dell'Inter, che è niente male, e non prevede solo il suo amico Lukaku, che fino a oggi conta dieci gol in campionato (e uno in Champions). Lautaro è il compare del belga, otto reti in A e cinque in Champions: l'Inter ne ha segnati 31, quindi c'è lavoro per tutti, non solo per Smalling, insomma.

VOCI CONTRO IL RAZZISMO - Con Lukaku c'è unione forte pure nella lotta contro il razzismo. Sono due attivisti. Pronti a uscire dal campo in caso di insulti. «So che sarebbe una decisione difficile, perché deluderemmo i tifosi che non c'entrano nulla, ma penso che prima o poi sarà necessario fare qualcosa. Forse così si può spingere le autorità ad agire più velocemente. Purtroppo prima di poter vedere un vero cambiamento deve succedere sempre qualcosa di grave, questo è vero in tutti gli ambiti, ma io credo che finché non ci sono sanzioni davvero severe, ci avvicineremo sempre di più allo scenario in cui i giocatori abbandonano il campo. Se un giocatore viene preso di mira, allora la squadra deve unirsi intorno a lui, e così sarà», il pensiero dell'inglese. Lukaku condivide.


Dubbio Kluivert, febbre per Dzeko. Florenzi cerca spazio sulla fascia

IL MESSAGGERO - CARINA - Dzeko ha la febbre, Kluivert invece un edema al flessore sinistro. Di colpo Fonseca, si ritrova con l’attacco dimezzato. Se Kalinic ha nell'Inter una delle sue vittime preferite (4 gol in 5 gare, tracui una clamorosa tripletta a San Siro), il tecnico portoghese conta comunque di recuperare almeno il bosniaco per venerdì. Rimane in dubbio l’ex Ajax: non essendoci lesione si spera nel recupero ma nessuno a Trigoria vuole rischiare. L’ultima parola spetterà al calciatore.

Qualora dovesse dare forfait, ballottaggio a tre tra Perotti (favorito), Mkhitaryan e Florenzi. Chissà che per il capitano quella con l’Inter non sia una sorta di sliding-door. A fronte di quella porta che in giallorosso rimane sempre più chiusa (appena una gara da titolare negli ultimi 40 giorni) potrebbe aprirsene un’altra a tinte nerazzurre. Alessandro, per ora, non ci pensa. E punta ad una maglia da titolare. Ma è chiaro che se entro Natale non dovesse trovare spazio, a gennaio potrebbe partire. Buone notizie sul versante Cristante: dopo un consulto medico con il professor Orava, ha avuto l’ok per aumentare i carichi di lavoro. Mirante nuovamente in gruppo, Pastore è invece ancora alle prese con la contusione tra anca e bacino.

TRATTATIVA FRIEDKIN L’attesa per la gara con l’Inter, non deve far perdere di vista la partita che si gioca su altri tavoli. Sono giorni febbrili, di trattative che ormai si stanno svolgendo per lo più negli Usa per l’entrata del magnate Friedkin all'interno della Roma.A seconda degli sviluppi dei negoziati, il tycoon texano (e/o il figlio) dovrebbe tornare in Italia la prossima settimana o quanto meno prima di Natale. Benché l’intenzione di Friedkin sia quella di diventare l’azionista di maggioranza del club, lo schema del suo ingresso è già tracciato.

Il primo step riguarderà la partecipazione al prossimo aumento di capitale. Con Pallotta disposto a coprirne una parte (40 milioni), toccherà a Friedkin garantire gli altri 90 milioni (considerando la quota spettante a Pallotta: 130 su 150). Sullo sfondo rimane la questione-stadio. Intanto la compagnia che raggruppa le aziende attive in Africa della Friedkin Group ha definito «falsi e ingannevoli» gli articoli apparsi sul settimanale keniano Jamhuri riguardo alcune operazioni poco lecite in Tanzania, volte a eludere il fisco.


Zaniolo con l’Inter cerca la rivincita. Avanza Friedkin

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Il dubbio che si sia fatto ammonire apposta contro il Brescia per non saltare Milano (era diffidato) resta sullo sfondo, in primo piano la certezza di quanto Nicolò Zaniolo tenga a giocare contro l’Inter. La sua ex squadra, quella che non ha creduto in lui lasciandolo andare, due estati fa, alla Roma all'interno dell’operazione Nainggolan. La scorsa stagione, a San Siro (il 20 aprile), contro i nerazzurri, entrò nella ripresa al posto di Ünder, non riuscendo a incidere positivamente, anzi, ritrovandosi tra i peggiori in campo, in un periodo per lui complicato, visto il feeling mai sbocciato con Ranieri. Venerdì sera (ore 20,45 diretta Sky)sarà per il talento azzurro l’occasione per prendersi la sua rivincita, in attesa di capire le condizioni di Edin Dzeko, bloccato ieri da un attacco influenzale. La Roma fa sapere che l’attaccante recupererà, ma bisognerà vedere quanto sarà debilitato.

Justin Kluivert è invece alle prese con un edema al flessore della coscia sinistra, rimediato a causa di una botta presa a Udine e non ce la farà a recuperare, aprendo la corsa per una maglia tra Mkhitaryan, Perotti e Florenzi. Sul fronte societario, la prossima settima settimana dovrebbe essere cruciale per la trattativa con Dan Friedkin, l’imprenditore texano che vuole scalare le quote della Roma, con l’obiettivo di diventarne l’azionista di maggioranza. Dopo aver avviato una due diligence sui conti del club giallorosso (ancora non terminata), Friedkin formulerà un’offerta ufficiale, che prevede l’iniziale partecipazione all'aumento di capitale di circa 150 milioni di euro da realizzare entro il 31 dicembre del prossimo anno.


Febbre da San Siro ma Dzeko ci sarà

IL TEMPO - BIAFORA - Ansia per Dzeko, ma a Trigoria non è scattato l’allarme rosso. Alla ripresa degli allenamenti in vista del match di venerdì contro l’Inter Fonseca, che come sempre ha diviso il gruppo tra chi ha giocato e chi è rimasto in panchina con il Verona, ha dovuto fare a meno dell’attaccante bosniaco, assente a causa di una sindrome influenzale. Con due giorni pieni di allenamenti le condizioni del centravanti non destano eccessiva preoccupazione, ma di certo il tecnico portoghese sta facendo tutti gli scongiuri del caso per averlo a disposizione per una partita che il numero 9 avrebbe potuto giocare a maglie invertite. Dzeko, sin dal febbraio scorso, è stato oggetto del corteggiamento serrato dei nerazzurri, che volevano regalare a Conte la coppia formata dall’ex City e da Lukaku. Il lungo pressing di Marotta non ha però portato i frutti sperati dalla società di Suning, che si è dovuta arrendere alla ferma presa di posizione di Petrachi. Il ds giallorosso, una volta risolta l’esigenza delle plusvalenze da effettuare entro il 30 giugno, ha notevolmente alzato la richiesta per privarsi del proprio bomber e l’Inter non è mai andata oltre un’offerta di 14 milioni, ben lontana dai 20 richiesti dal dirigente salentino. La storia racconta che alla fine Dzeko ha ceduto al corteggiamento del suo primo amore italiano, la Roma, che, vista l’impossibilità di arrivare ad Higuain o Icardi, ha cercato di farlo rimanere in tutti i modi, riuscendo a fargli firmare il rinnovo il 16 agosto, con stipendio aumentato. Dzeko, capocannoniere stagionale della squadra, farà di tutto per esserci, ma le sue condizioni andranno monitorate giorno per giorno. Situazione simile quella relativa a Kluivert, uscito anzitempo con il Verona per un fastidio muscolare dovuto ad una botta. L’olandese, limitatosi a svolgere alcune terapie, ha un versamento al flessore della coscia sinistra dovuto alla contusione e rimane in forte dubbio per la trasferta a Milano. Se il classe 1999 non ce la dovesse fare sarà uno tra Mkhitaryan e Perotti a completare la linea dei trequartisti con Pellegrini e Zaniolo, al rientro dopo la squalifica. Ancora lavoro individuale per Pastore, sempre alle prese con la contusione all’anca: l’argentino ha un vistoso edema sulla gamba che non si è ancora riassorbito. Le buone notizie arrivano invece da Mirante, tornato ad allenarsi con il gruppo dopo la flebite, e da Cristante. Il friulano potrà aumentare i carichi di lavoro dopo aver ricevuto il semaforo verde dal dottor Lempainen: l’assistente del professor Orava ha evidenziato un’evoluzione positiva del quadro clinico del giocatore, che rientrerà probabilmente dopo la sosta di Natale. Da segnalare poi che Mancini e Pellegrini sono finiti in diffida: al prossimo giallo scatterà un turno di squalifica.


La missione di Fonseca: far dimenticare Conte

IL TEMPO - AUSTINI - Tre anni di contratto. Un programma a lungo termine per costruire nel tempo una Roma competitiva ai massimi livelli, senza la pressione di dover vincere subito. Antonio Conte ha ascoltato, ci ha pensato, a per qualche giorno è stato anche tentato, ma alla fine ha ceduto al suo istinto: «Un giorno verrò, ma adesso non ci sono le condizioni». E durato lo spazio di qualche settimana il possibile matrimonio tra il tecnico salentino e i giallorossi, una trattativa che ha acceso i sogni romanisti a inizio estate, salvo poi provocare un brusco risveglio. Conte ha firmato con l'Inter, ma ha aspettato fino all'ultimo momento che Agnelli si convincesse a riprenderlo alla Juventus. Il club di Pallotta è stato al massimo una terza scelta - c'era anche il Bayern Monaco - nonostante l’amico Petrachi, ingaggiato nel frattempo dalla Roma, avesse iniziato il pressing, proseguito poi dal Ceo Fienga che ha illustrato a Conte i programmi della società e ha chiesto a Totti di continuare a corteggiarlo. «Ci aveva dato l'ok - raccontò l'ex capitano nella conferenza stampa d'addio lo scorso 17 giugno - ma poi ci sono stati dei problemi per cui ha cambiato idea».

Da quel brutto colpo, però, è nata un'occasione. La Roma si è rimessa sotto con la lista delle altre opzioni disponibili e dopo aver perso anche Sarri e Gasperini, valutato Mihajlovic, De Zerbi e Gattuso, alla fine ha scelto Fonseca. Sei mesi dopo si può dire che è andata bene così. Per tutti. Conte sta lottando per lo scudetto, appagando la sua ambizione che spesso si trasforma in ossessione, il portoghese si sta dimostrando all'altezza e nel giro di poco tempo è stato capace di adattare le sue idee al campionato italiano e trasmetterle alla Roma, ora bella ed efficace. Dopodomani è tempo di confrontarsi sul campo. Da una parte il calcio fatto di forza e solidità dell'Inter, finalizzato poi dalla fantastica coppia d'attacco Lukaku-Lautaro, dall'altra l’equilibrata macchina giallorossa, finalmente «robusta» in difesa e con tante opzioni di qualità davanti. San Siro si riempie per l’Inter capolista che lassù vuole restarci fino in fondo, mentre la Roma ha l'occasione di fare un ulteriore salto in avanti: un'eventuale vittoria, oltre che per la classifica, sarebbe un'iniezione incredibile di autostima. Nel Meazza interista i gallorossi hanno ottenuto una vittoria e due pareggi nelle ultime tre sfide dopo aver perso la gara del 2015 con gol di Medel. Quest'anno in casa i nerazzurri hanno lasciato punti solo al Parma e alla Juventus, ora viaggiano con la seconda miglior difesa (una rete subita in più dei bianconeri) del campionato e il terzo miglior attacco dopo Atalanta e Lazio.
Venerdì la Roma diventerà la squadra affrontata più volte da Conte nella sua carriera da allenatore: nei 10 precedenti tra Atalanta, Juventus e Chelsea il bilancio è in perfetto equilibrio, con 4 successi, 2 pareggi e 4 sconfitte.
E invece la prima sfida in assoluto tra i due tecnici e il debutto ufficiale di Fonseca a San Siro. L'allenatore portoghese vuole giocarsela con le sue carte, senza snaturare la Roma di fronte all'avversario più quotato del momento. Quindi ricerca del possesso palla, difesa «In avanti» e pressing saranno confermate come basi del piano-partita. A livello di scelte, sono due gli unici dubbi, gli stessi che doveva sciogliere a Verona: l’esterno basso in difesa a destra, e quello offensivo a sinistra (dall’altra parte rientra Zaniolo). Santon, altro ex nerazzurro, è piaciuto molto al tecnico nelle ultime uscite, soprattutto a Istanbul, e sembra favorito su Spinazzola e Florenzi, mentre Perotti ha accumulato più minuti di Mkhitaryan e potrebbe partire dall'inizio, salvo un recupero lampo di Kluivert.


Femminile: oggi il sorteggio degli ottavi di Coppa Italia

IL TEMPO - ZOTTI - E' tempo di Coppa Italia per l'As Roma femminile. Dopo l'eliminazione della stagione scorsa arrivata in semifinale contro la Fiorentina, quest'anno le giallorosse sono determinate a portare il primo trofeo ufficiale in bacheca. Oggi va in scena il sorteggio che determinerà gli ottavi di finale. Oltre alle dodici squadre di Serie A, il tabellone sarà arricchito dalle quattro squadre di Serie B vincitrici dei mini gironcini della fase a gironi (Chievo Fortitudo Mozzecane, Ravenna Women, San Marino e Roma CF). L'As Roma fa parte delle teste di serie - composte dalle prime otto classificate in campionato della scorsa stagione - e molto probabilmente giocherà il primo match della competizione lontano dal Tre Fontane. Il regolamento prevede infatti che a giocare in casa sia la squadra che nella stagione precedente ha ottenuto il peggior piazzamento in classifica. Le giallorosse scenderanno in campo mercoledì 11 dicembre. Per gli ottavi di finale la formula prevista è quella della gara secca, mentre quarti e semifinale si giocheranno su andata e ritorno. La finale invece sarà secca.

Intanto la squadra continua a preparare la trasferta di domenica contro l'Inter: oggi è prevista una doppia seduta, mentre domani e dopo domani l'allenamento è fissato nel pomeriggio. Sabato mattina rifinitura al Giulio Onesti prima della partenza per Milano.