Pellegrini finalmente ha ripreso a calciare: possibile il rientro domenica con il Brescia

IL MESSAGGERO - CARINA - Fonseca ritrova la Roma. Ieri a Trigoria si è aggiunto anche il ritardatario Kluivert: la rosa ora è al completo. La buona notizia arriva da Mancini che, smaltito l’affaticamento al polpaccio sinistro che lo aveva costretto a lasciare la nazionale, si è allenato regolarmente in gruppo. Ancora lavoro a parte invece per Spinazzola (al quale per il secondo giorno consecutivo si sono aggiunti Fazio e Perotti) che sta smaltendola piccola lesione riportata al flessore destro. La prognosi iniziale era di 7-10 giorni. Se verrà rispettata, in extremis l’ex juventino (che rimane in dubbio) potrebbe dare la sua  disponibilità per la gara contro il Brescia. L’ultima decisione, spetterà a Fonseca. Domenica torneranno a disposizione Mkytharian e Pellegrini che tra domanie sabato svolgerà un esame radiografico di controllo al quinto metatarso del piede destro. Nell'attesa, la migliore risposta arriva dal campo dove Lorenzo corre e calcia senza problemi. Formazione: possibile arretramento di Mancini al fianco di Smalling. A quel punto Diawara punta al posto da titolare in mediana. In avanti il solito tridente Zaniolo-Pastore-Kiuivert dietro a Dzeko.

 

 

 

Roma-Brescia, arbitra Di Bello

Roma-Brescia, ad arbitrare sarà Marco Di Bello. Su 11 precedenti i giallorossi hanno ottenuto ben 10 vittorie (l'ultima contro l'Udinese lo scorso 13 aprile) e un solo pareggio. Sono invece cinque i precedenti di Di Bello con il Brescia: le Rondinelle hanno ottenuto tre pareggi, una vittoria e una sconfitta. 

 


La Roma pensa a Kulusevski del Parma per il centrocampo

Secondo le ultime voci di mercato la Roma sarebbe interessata al cartellino di Dejan Kulusevski, centrocampista del Parma in prestito dall'Atalanta. Su di lui anche Inter, Juventus e Manchester United.  Il valore di mercato per aggiudicarsi il cartellino del giocatore si aggira intorno ai 15 milioni di euro.


Sabatini: "Non capisco per quale motivo a Frosinone riescono a fare uno stadio un anno e non si riesce a farlo a Roma che è una città da tre milioni e mezzo di abitanti"

Walter Sabatini è tornato allo Stadio Olimpico per prendere parte all'evento del Social Football Summit, che si è tenuto ieri e oggi nella sala conferenze delle stadio romano, dove ha parlato della situazione Roma e di Pastore. Queste le sue parole:

"Quando ho visto Pastore pensavo fosse uno scherzo. Non credevo che a vent’anni si potesse giocare in quel modo. Quando l’ho portato al Palermo sembrava di essere in una fiaba. La prima volta che ha giocato ho visto Zamparini piangere per la commozione. Quando è venuto a Roma mi sono rammaricato delle prime partite che ha fatto, senza ritmo. Ora sta rigiocando un brandello del suo calcio. Era l’uomo dei sogni. Kolarov non lo conosceva nessuno, è arrivato alla Lazio e si è imposto subito. Parlando dello Stadio non capisco per quale motivo a Frosinone riescono a fare uno stadio un anno e non si riesce a farlo a Roma che è una città da tre milioni e mezzo di abitanti. Gli stadi servono, serve coesione tra politica e sport. È sempre una lotta di potere che rimanda indietro l’orologio. Io sono un ottimista".


Allenamento Roma, tattica e partitella in vista del Brescia

La Roma, che domenica ospiterà il Brescia all'Olimpico, si è tornata ad allenare a Trigoria.
La seduta è cominciata con un torello, seguito da lavoro tattico e partitella finale.
Lavoro personalizzato per Pastore e Spinazzola, mentre Fazio ha svolto normale allenamento in gruppo.
Continua il percorso di recupero per Kalinic e Zappacosta.


Lega Serie A, Cicala nominato commissario

Dopo le dimisisoni di Miccichè dalla carica di presidente della Lega Serie A, si è deciso di nominare Mario Cicala come commissario ad acta della Lega per modificare lo statuto. Tale ruolo, come rifresice l'Ansa, diventerà effettica a partite dal 3 dicembre; qualora il giorno 2 di dicembre l'assemblea di Serie A non dovesse nominare un nuovo presidente.


Giudice Sportivo, rideterminata l'ammenda per i cori durante Roma-Napoli (foto)

La Roma, dopo il match contro il Napoli, era stata multata con diffida dal Giudice Sportivo. Ammenda che è stata ridotta da 30 mila euro a 20 mila euro dopo il ricorso presentato dalla società giallorossa. A riferirlo è il giornalista Filippo Biafora sul proprio profilo Twitter.

 


Pastore nel mirino dell'Internacional

Come una fenice, Javier Pastore sembra essere rinato alla Roma, diventando uno dei punti fermi della formazione di Fonseca. Buone prestazioni che hanno permesso a Pastore di tornare titolare ma, allo stesso tempo, lo rendono appetibile in ottica mercato. In Brasile, come riferisce il portale ole.com.ar, c'è l'Internacional che è pronto a fare sul serio per regalare Pastore al prossimo allenatore Coudet. Un'operazione che al momento risulta essere molto difficile, ma non impossibile.


Grosso allontana Balotelli dal campo durante l'allenamento

Balotelli fa ancora parlare di se, purtroppo per lui non in positivo. Infatti quest'oggi, come riferito da Il Giornale di Brescia, il giocatore è stato allontanato dal campo di allenamento dal tecnico Grosso. Un Balotelli nervoso che, dopo circa un'ora dall'inizio della seduta, si è sentito urlare da mister Grosso: "Mario vai, Mario vai". Il giocatore è uscito subito dal campo e dopo pochi minuti ha lasciato il centro sportivo per tornare a casa mentre la squadra ancora si allenava. Un addetto stampa del Brescia ha spiegato l'accaduto come dettato da scelta tecnica: "Balotelli è stato sostituito da Grosso durante le prove tattiche della partitella e ha raggiunto anzitempo gli spogliatoio".


Allenamento Roma, domani mattina allenamento alle ore 11

La Roma, che domenica affronterà il Brescia in campionato, continuerà il percorso di avvicinamento al match. Anche domani alle 11 la squadra si ritroverà a Trigoria per l'allenamento, l'ultimo completo prima della rifinitura.


Zaniolo: "A Roma sto benissimo, vogliamo vincere. Fonseca mi aiuta a crescere"

Nicolò Zaniolo, giocatore della Roma e della nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport del suo momento di forma e della nazionale azzurra:

Questa Nazionale può vincere l'Europeo?
"Abbiamo tutto per dire la nostra, possiamo fare bene".

Quanto devi a Mancini?
"Molto, mi ha chiamato quando nessuno mi conosceva e devo ripagare la sua fiducia in campo".

La doppietta all'Armenia?
"È servita per ottenere i tre punti ed è un altro sogno che ho coronato, però non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza".

C'è un errore che non rifaresti?
"Mi giocherei meglio le carte all'Europeo U21. Quello è un rimpianto, ma voglio far capire alla gente che sono un ragazzo che ha commesso un errore e vuole solo imparare".

Cosa ne pensi di Tonali?
"Sandro ha grande qualità, è un bravo ragazzo, ci passo molto tempo insieme in ritiro in Nazionale e sono contento di quello che sta facendo".

In cosa devi migliorare?
"In molte cose, dal piede debole, allo smarcamento e alla fase difensiva. Lavoro molto per migliorare".

Il gol più bello?
"La doppietta all'Armenia mi ha emozionato molto, ma anche quelli con Napoli e Milan"

In Europa solo Messi ha vinto più dribbling di te.
"Ho visto la statistica su Instagram, ho riso e mi sono detto che devo continuare così perché è comunque una grande emozione".

Obiettivo stagionale?
"Migliorare, vogliamo vincere tutte le partite. La Champions è un obiettivo, ma vogliamo vincere qualche trofeo già quest'anno".

Ti vedi a lungo a Roma?
"Son felicissimo del rinnovo e voglio ripagare la fiducia della società. Sto benissimo qui e sono molto orgoglioso dei tifosi".

Cosa ti colpisce di Fonseca?
"È molto diretto, dice le cose in faccia, mi aiuta molto a crescere".

Meglio vincere l'Europeo o l'Europa League?
"Preferirei vincere l'Europeo con l'Italia dopo aver vinto l'Europa League con la Roma"


Mancini al comando grazie alle idee innovative di Fonseca

SARA BENEDETTI - INSIDEROMA.COM - Si dice spesso che nel momento del bisogno, escono fuori le vere qualità di un allenatore. Paulo Fonseca con l’intuizione di Gianluca Mancini a centrocampo ha fatto proprio questo. Ha fatto di una necessità, una virtù. Nel periodo più nero dovuto agli infortuni ha tirato fuori un’idea geniale. Il Mancini centrocampista a tutto campo.

Un’idea innovativa, non più il classico centrocampista che si abbassa per giocare in difesa ma il contrario: un difensore centrale che imposta il gioco da centrocampista. La rivoluzione di un calcio pensante nuovo. Alla Pep Guardiola. Roba da intenditori del calcio, da tecnici preparati e che studiano i movimenti e le situazioni. Nulla di improvvisato. Tutto già pensato e provato. E poi il resto l’ha fatto il calciatore.

Un Mancini che quel ruolo cucitogli addosso da Fonseca lo aveva già nella testa perché lui agli albori della sua carriera (nella Fiorentina) nasceva già centrocampista prima di spostarsi a fare il difensore centrale a Perugia in serie B. Le sue prestazioni enormi nella cadetteria gli sono valse poi la chiamata dell’Atalanta e lì è iniziato il vero viaggio calcistico delle sua carriera. L’incontro a Bergamo con Gasperini gli ha dato la spinta definitiva. Stagioni importanti in A, gol, grandi prestazioni, apprezzamenti da tutti i club d’Italia e la successiva chiamata della Roma.

La grande squadra che Gianluca Mancini aspettava da tempo, da quando ammirava Materazzi con la numero 23 comandare la difesa dell’Inter e vincere il Mondiale del 2006 con la Nazionale Italiana. L’incontro con Fonseca poi è stata la seconda svolta della sua carriera, il tecnico portoghese lo ha apprezzato fin da subito e ha visto in lui qualità di leader che oltre a difendere sa anche impostare l’azione.

Un giocatore completo su cui lavorare per costruire una Roma forte nel tempo. Le prestazioni poi del 23 romanista sono state eccellenti a partire dal debutto eccellente a centrocampo contro il Milan, la grande prestazione di Udine, la vittoriosa partita casalinga contro il Napoli e in più anche le due gare di Europa League contro i tedeschi del Moenchengladbach. Prestazioni sempre al di sopra della media in un ruolo non suo tanto che anche il C.T dell’Italia, Roberto Mancini sta pensando seriamente di portarselo con sé all’Europeo del prossimo giugno vista la sua grande duttilità.

Una scalata di gerarchie spaventosa quella di Gianluca Mancini che potrebbe diventare per la nazionale Italiana il nuovo Zambrotta. Un’ala che si trasformò in terzino e che fu capace di vincere un mondiale da titolare inamovibile in un ruolo che non era inizialmente suo. Storie di calcio e di sport che sanno di rivoluzione. La rivoluzione del calcio pensato e degli allenatori come Paulo Fonseca che ora, superata l’emergenza, dovrà scegliere: togliere Mancini dal centrocampo o confermarlo al comando del centrocampo romanista?