Ag. Veretout: "Dissi a Jordan di andare a giocare nella Roma perchè c'era un grande allenatore"

Mario Giuffredi, agente di Jordan Veretout, ha svelato ai microfoni di Radio Kiss Kiss un retroscena di mercato sul proprio assistito:

"Veretout vicino al Napoli? Io ne parlavo con gli azzurri da aprile, l'hanno sempre voluto ma poi si crearono delle dinamiche di mercato ed è andato alla Roma dove sta facendo bene. Si parlava di giallorossi e Milan, ero convinto di farlo approdare in rossonero, ma poi parlai con la Roma e c'era anche Fonseca. Ho chiamato il calciatore per dirgli che doveva andare a giocare nella Capitale, lui inizialmente era contrariato, ma gli dissi che c'era un grande allenatore per convincerlo ed ora è felicissimo".


Pastore: "Sto molto bene alla Roma, non vedo possibilità di andare via adesso"

Javier Pastore, centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista per ESPN in cui ha parlato di se e del suo rapporto con la nazionale:

Lasciare la Roma?
"Mi hanno chiamato in tanti chiedendomi di questa cosa, ma la verità è che non c’è niente di concreto e di serio, non vedo possibilità di andare via adesso dalla Roma, sto molto bene“.

Se fossi costretto a lasciare, dove andresti?
"(Interviene la moglie in collegamento, ndr). È chiaro che il club sarebbe il Talleres (la formazione dove è cresciuto, ndr). Se tornerà, e questo succederà perché quasi tutti sognano di chiudere la carriera in Argentina, gli piacerebbe tornare al Talleres”. 

Ibrahimovic alla Roma?
È un grande, sarebbe grandioso se tornasse in Italia. Un giocatore così muove tutto, la stampa e non solo. E perché no alla Roma? Sarebbe bello riaverlo come compagno. Abbiamo un bel rapporto con lui e la famiglia, in privato è un personaggio diverso rispetto a come si mostra in pubblico. Calcisticamente mi piace moltissimo e lo ammiro anche come persona”.

De Rossi al Boca Juniors?
Ne parlava molto già prima di andare, chiedeva molte cose a Fazio, Perotti e a me. E noi eravamo impazziti, perché è un giocatore che è rispettato in tutto il mondo, quando sono arrivato alla Roma è stato il primo che mi ha scritto e mi ha chiamato. È una persona bellissima, semplice, gli auguro il meglio. Come si vive il calcio in Argentina non si vive da nessun’altra parte, ha ragione”.

Tornare a vestire la maglia dell'Argentina?
Ovviamente, il sogno è sempre presente. L’importante è stare bene nel club, fare una buona stagione, dimostrare di star bene e poi se c’è la possibilità… Ricambio generazionale? Non fa affatto male, sono contento che ci siano giovani così e ce ne sono ancora tanti altri che meritano una possibilità. Poi è normale che il livello di Messi e Di Maria sia incredibile, ma un po’ di ricambio non fa male e non sarebbe una cosa cattiva non vedere in campo ogni tanto questi top player. Di Maria è il giocatore più utilizzato quest’anno al PSG, pur giocando con Cavani, Neymar e Mbappé. La decisione la prende sempre il tecnico, lui deve decidere chi convocare e chi no”.

Miglior periodo con la Seleccion?
"Il mio periodo migliore nella Seleccion è stato nel 2015, con il Tata Martino. Ho avuto più continuità e ho giocato di più. Anche nel PSG avevo giocato tutto l’anno ed ero stato molto bene fisicamente. È stato uno dei miei migliori anni. Nel 2016 invece ho giocato meno, c’è stato il cambio allenatore al PSG. Sabella? Ogni tecnico ha il suo stile di gioco e di giocatori. Sabella aveva giocatori che già conosceva e ha convocato loro perché si fidava di più. Scaloni non l’ho mai sentito ad ora. Però credo che il rendimento sia la prima cosa, poi ovviamente è una decisione del tecnico. Di certo non potevo pretendere di andare in nazionale in questi ultimi due anni, perché non mi sentivo bene e all’altezza. Oggi mi sento molto meglio, ma devo continuare così per pensare di avere una possibilità”.


Francesco cerca i Totti di domani

IL MESSAGGERO - Francesco Totti ritorna nel calcio che conta. Dopo essersi lasciato malamente con la Roma lo scorso 17 giugno dopo 30 anni di attività, vuole rientrare nel pallone dalla porta principale e vuole farlo tramite il mondo degli intermediari sportivi. Da sempre l'ex attaccante ha un occhio allenato nel riconoscere giovani talenti che hanno tutte le carte in regola per sbocciare, ma non ha mai coltivato questa qualità per renderla un vero e proprio lavoro. Finalmente il momento è arrivato: durante un viaggio a Londra assieme alla moglie Ilary Blasi, Francesco è stato sorpreso dal settimanale Chi nel quartiere centralissimo di Mayfair dove ha fatto visita alla Stellar Group, la più grande agenzia di consulenza calcistica della Gran Bretagna che assiste circa 600 atleti tra i quali Bale, Shaw, Pickford, Cole, Hart e Lallana. La Stellar Group è stata fondata nel 1994 dagli agenti Jonathan Barnett e David Manasseh e sarebbe stato proprio quest'ultimo a ricevere Francesco per gettare le basi di una profonda collaborazione. Manasseh è stato nominato da Forbes l'agente sportivo più potente del mondo, ma a ottobre 2018 è stato sospeso per tre mesi e multato di 50mila sterline per trasferimenti di minori in Premier League.

IL PROGETTO - Non è semplice nemmeno per chi si chiama Francesco Totti entrare con successo nel mondo delle consulenze sportive, per farlo c'è bisogno di esperienza e di chi la materia la conosce da anni. Ed è per questo che l'idea dell'ex numero 10 sarebbe quella di fondare una sede in Italia della Stellar Group assieme ad altri due procuratori italiani. La nuova agenzia avrà al suo interno scout e osservatori pronti a girare per il mondo per scovare nuovi talenti che Totti visionerà uno ad uno e assisterà, svelandogli tutti i trucchi del mestiere. Non è ancora chiaro se Francesco comincerà a studiare per l'esame di agente Fifa o se presterà solamente il nome al progetto, ma se le cose dovessero decollare non è esclusa una full immersion tra regolamenti, statuti e codici etici. Un progetto ambizioso in cui è inclusa anche la Totti Soccer School alla Longarina.

LA SCUOLA CALCIO - Un'attenzione particolare verrà riposta su tutti i giovani calciatori che frequentano la scuola calcio dell'ex numero 10 di cui il fratello Riccardo è presidente: crescere un talento in casa e magari consegnarlo al grande calcio internazionale può essere solo un motivo di soddisfazione per la famiglia Totti. Un po' come è successo con Federico Barba che ha mosso i suoi primi passi alla Longarina e che oggi gioca in Spagna in prestito al Real Valladolid. Anche Florenzi ci ha trascorso un anno, così come Fabio Ferrari e, proprio in questa stagione, Valerio Mariotti recentemente convocato al centro federale territoriale di San Basilio nella selezione Under 14.


Mandzukic, Kessie, Politano & Co.: tanti i partenti per sistemare i conti

IL MESSAGGERO - TROTTA - Perin; Demiral, Rugani, Juan Jesus; Florenzi, Kessie, Emre Can, Ghoulam; Politano, Mandzukic, Perotti. C'è tanta Juventus nella formazione degli esuberi di lusso. Oltre alle programmate cessioni di Mandzukic ed Emre Can, il ds Paratici pensa di salutare infatti anche uno tra Rugani e Demiral. Il partente della difesa verrà stabilito dal peso delle offerte, di certo il dirigente bianconero attende segnali concreti e importanti dal Milan che già in estate si era interessato al centrale turco. Boban e Maldini hanno preso informazioni anche su Mandzukic. Fuori dalla lista Champions e dalle rotazioni del tecnico Sarri, l'attaccante croato piace per il carisma e per la personalità, ma il suo alto ingaggio da 6 milioni di euro a stagione rende complicato qualsiasi trasferimento in Italia. Dal canto suo, il duttile goleador classe 86 spera di poter raggiungere il suo ex allenatore, Allegri, sul taccuino del Manchester in caso di esonero di Solskjaer. Anche Emre Can ha mercato in Premier e in Bundesliga, ma i bianconeri riproveranno ad intavolare nel contempo un'operazione allargata con il Psg e il Barcellona. Una maxi-trattativa che potrebbe includere, in futuro, pure il cartellino di Bernardeschi: l'ex viola non convince appieno Sarri e la maggioranza dei tifosi bianconeri.

TESORETTO - Tornando al Milan, è sempre rovente l'asse con il Wolverhampton dopo l'affare Cutrone. Il club inglese, controllato dal potente agente Jorge Mendes, potrebbe accogliere presto Kessie, non convocato nel match contro la Juventus e ai margini del progetto di Pioli. Il prezzo è già fissato: 20 milioni di euro. Aria di tagli anche nella Milano nerazzurra, dove Conte ha di fatto messo alla porta Politano che a Trigoria scambierebbero volentieri con Florenzi, un altro esubero di lusso di questo campionato. Il capitano romanista è stato bocciato da Fonseca per scelta tattica: il manager portoghese non lo ritiene affidabile come terzino. Ecco che Lucci, procuratore dell'esterno classe 91, lo ha proposto pure alla Juventus e alla Fiorentina per trovargli una sistemazione nell'anno dell'Europeo. Anche al Napoli: scambio con Hyasj, oggi incedibile per De Laurentiis. Non solo scelta tecnica, alla base delle esclusioni di Ghoulam c'è invece anche una motivazione fisica: il laterale di Ancelotti non ha mai pienamente recuperato dall'ultimo infortunio.


Fonseca il rottamatore

IL MESSAGGERO - TRANI - Più che rivoluzione, chiamiamola rottamazione. La Roma, di sicuro, cambierà ancora a giugno, svecchiando la rosa. Ma anche a gennaio il club di giallorosso sarà costretta a fare qualche operazione. Da un minimo di una al massimo di tre (in questo caso una per reparto). La più scontata è in difesa: se va via Florenzi, serve il terzino destro. Zappacosta ha in pratica perso la stagione e Spinazzola spesso è chiamato a fermarsi per il tagliando di controllo. In più bisogna capire quanto resterà fuori Cristante: se, come sembra, il recupero sarà più lento breve del previsto, diventa necessaria la soluzione tampone. In attacco manca il vice di Dzeko, anche perché Kalinic è fermo e chissà fino a quando. L'identikit del management di Pallotta per qualsiasi colpo di oggi (inizio 2020) o di domani (sessione estiva del mercato): il rinforzo non deve avere più di 27 anni. Chi è over, può sbarcare a Trigoria solo in prestito.

VERIFICA IN CORSO - La valutazione di Fonseca e Petrachi, in allenamento e in partita, prenderà dunque in esame 4-5 giocatori della rosa che, poco utilizzati nelle 16 partite stagionali per motivi diversi (e non solo per infortuni), devono dimostrare di poter dare il loro contributo nella seconda metà dell'annata. I calciatori resteranno sotto la lente di ingrandimento del portoghese e del suo staff fino a Natale: 7 le partite (5 di campionato e 2 di Europa League) in calendario, aspettando l'inizio della sessione invernale del mercato. Sono i match che si giocheranno prima delle feste e quindi le ultime del 2019.

SCARSO MINUTAGGIO - Diventano, insomma, 4 i giocatori su quali l'allenatore e il ds dovranno prendere una decisione definitiva (o quasi): Florenzi, da capitano (e nazionale) retrocesso a panchinaro (da 6 gare), Jesus, titolare in campionato solo il 25 agosto, Kalinic, arrivato a settembre senza la preparazione estiva e uscito di scena il 20 ottobre a Marassi (frattura del perone), e Perotti, indisponibile nelle prime 9 partite di questa stagione e in 23 delle 48 di quella passata. A loro va aggiunto anche Under che, già fuori per infortunio in 10 match della scorsa annata, è stato fermo per due mesi anche in questa. Fonseca, in estate, ha puntato proprio su Under e Perotti come esterni offensivi, ma ha dovuto presto cambiare il suo piano. Che, al momento, non è più proponibile. Florenzi è il caso più delicato: appena 9 presenze e 575 minuti giocati. Se non ha spazio nella Roma, perde l'Europeo, a prescindere dalla dichiarazione di affetto firmata da Mancini lunedì a Coverciano. Dentro o fuori, insomma, a gennaio. In bilico anche Jesus,4 presenze e 196 minuti: attualmente è l'ultima scelta tra i centrali difensivi. Su Perotti, 6 presenze e 136 minuti, incide anche l'età (31 anni). Che, invece, aiuta Under (22 anni), 5 presenze e 205 minuti. Diversa la posizione di Kalinic, 4 presenze e 106 minuti: qui in prestito, il suo rientro sarà nel nuovo anno. Il taglio in corsa, però, non è stato messo in preventivo.

STIPENDIO AL PIEDE - Gli ingaggi, intanto, non favoriscono la dismissione di questi giocatori che, di conseguenza, possono andare solo in club di prima fascia: Florenzi, legato alla Roma fino alò 2023, guadagna 3 milioni netti all'anno. È lo stesso stipendio di Perotti, Under e Kalinic. Più basso quello di Jesus: 2,2 milioni.


Mancini, niente Italia: affaticamento

IL MESSAGGERO - CARINA - La serie (infinita) continua. Dopo Spinazzola (piccola lesione al flessore destro che lo costringerà a lavorare a parte fino alla metà della prossima settimana) si ferma anche Mancini che oggi lascerà il ritiro della Nazionale a causa di «uno stato di affaticamento muscolare diffuso», con particolare attenzione al polpaccio sinistro . Nella Capitale nuovi accertamenti: l'augurio è che scongiurino anche minime lesioni. Con il difensore, lievita il numero degli stop dall'inizio dell'anno. sono diventati 18: 13 muscolari e 5 di origine traumatica. Chissà che in ottica prevenzione e cura non possa aiutare la nuova convenzione medico-sanitaria stipulata con il Coni Sport Lab, struttura d'eccellenza, a pochi passi dal Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, dove già si allenano la squadra Femminile del club e la scuola calcio. Chi invece è pronto a tornare in gruppo è Pellegrini (secondo in A, dietro Callejon, negli assist : 3,5 di media a partita). Salvo imprevisti, oggi Lorenzo (fermo dal 6 ottobre per la frattura del quinto metatarso) dovrebbe lavorare - almeno parzialmente - con i compagni. Alla fine della prossima settimana nuovi esami. Se non ci saranno intoppi, sarà convocato per il match contro il Brescia.


La Roma è green: per l'attacco è tempo di Kean

LA GAZZETTA DELLO SPORT - In una Roma che cerca una punta utile ad alleviare le fatiche di Dzeko, uno dei profili monitorati è quello di Moise Kean. (...) Tra i tanti nomi di attaccanti proposti a Trigoria, è uno dei profili ritenuti più interessanti dal punto di vista dell’età, oltre a essere molto legato a Zaniolo. (...) Logico che la tifoseria sogni lo svincolato Ibrahimovic (...) o Mertens, in rotta con De Laurentiis, ma il progetto giallorosso è più a lunga scadenza. Visti i buoni rapporti con Mino Raiola, già in estate la Roma si era fatta sotto per avere Kean dalla Juve, quando Dzeko ormai sembrava indirizzato all’Inter, ma le tergiversazioni nerazzurre e l’offerta dell’Everton (...) hanno fatto sì che il giovane prendesse la strada della Premier League. (...)

Per il momento, poi, non convincono le offerte di prestito di Seferovic (Benfica) e FacundoFerreyra (Espanyol), anche se gennaio è ancora lontano. Titoli di coda su Florenzi, per il cui prestito si sono fatte sotto la Fiorentina, la Sampdoria e il Napoli, anche se la Roma gradisce lo scambio con Politano. Si lavora, infine, alle cessioni di Juan Jesus e Perotti, anche se i loro ingaggi non banali rendono complesse le trattative.


Cure mediche: partnership col Coni-Lab

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Annunciata dalla Roma una convenzione medico-sanitaria con il Coni-Sport Lab, non distante da dove la squadra femminile giallorossa e la scuola calcio si allenano. Come espresso dal responsabile medico del club, l'accordo è improntato sul criterio di diversificazione dei servizi, mentre il direttore dell'Istituto di medicina e scienza dello sport ha dichiarato che l'accordo con la Roma aiuterà a sviluppare gli obiettivi dell'istituto stesso.


Kluivert si promuove: «Ma devo fare meglio»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo un primo anno di difficoltà Justin Kluivert sembra trovarsi decisamente più a suo agio in questa seconda stagione con la Roma. L'apprendimento della lingua italiana gioca il suo ruolo nel processo di ambientamento, e nonostante le molte partite giocate dall'attaccante esterno, il numero 99 della Roma fornisce prestazioni convincenti anche con l'Under 21 olandese. Ha ripetuto di non volersi fermare proprio ora, e l'obiettivo diventa adesso quello di essere convocato in pianta stabile con la nazionale maggiore.


Veretout, il maratoneta giallorosso

LA GAZZETTA DELLO SPORT - E' costretto a giocare praticamente sempre Jordan Veretout, e nella rosa della Roma è in assoluto tra i calciatori che corrono di più: è secondo in questa speciale classifica solo a Cristante, ora fermo per infortunio. A 26 anni è nella fase cruciale della sua carriera ed il sogno è la nazionale francese: per un posto deve competere con calciatori del calibro di Pogba, Kanté e Matuidi, per questo la sola tecnica non basta. Il lavoro aerobico supplementare ed i consigli di un nutrizionista stanno giocando un ruolo importante per il suo rendimento, dopo un'estate che lo ha visto fare i conti con un problema alla caviglia. Vicino a lui, nelle ultime partite, ha giocato Mancini, destinato però a tornare sulla linea difensiva quando Fonseca avrà recuperato pedine in mediana. Per l'ex Atalanta affaticamento muscolare che lo terrà lontano dalla nazionale. Lorenzo Pellegrini, poi, già da oggi potrebbe tornare in gruppo.


La prima di Pau Lopez

IL TEMPO - BIAFORA - Pau Lopez si prende anche la Spagna dopo la Roma. Il portiere catalano, grazie alle sue recenti prestazioni con la squadra allenata da Fonseca, ha del tutto conquistato la fiducia del ct Robert Moreno, che ha deciso di consegnargli le chiavi della porta per la sfida di domani. L’estremo difensore, arrivato in giallorosso in estate dal Betis di Siviglia in cambio di 23,5 milioni di euro e la rinuncia al 50% sulla futura rivendita di Sanabria per una valutazione complessiva intorno ai 30 milioni, sarà il titolare nella partita contro Malta. Il match sarà valido per le qualificazioni ad Euro 2020, ma la selezione spagnola ha già strappato il pass per la prossima rassegna continentale ed il ct ha quindi deciso di dare spazio a chi ha giocato meno per il match con il fanalino di coda del gruppo F. Pau Lopez nelle gerarchie viene dopo De Gea, portiere delManchester United, e Kepa, portiere del Chelsea, ma lo staff tecnico guidato da Moreno ha deciso di premiare il suo andamento con la Roma e di regalare al classe 1994 la prima presenza da titolare con la Spagna.

L'ex Betis ha fin qui collezionato soltanto una presenza con «La Roja»: il 18 novembre di un anno fa Luis Enrique scelse di mandarlo in campo al 75’ al posto di Kepa nell'amichevole con la Bosniavinta 1-0. Oltre a quella apparizione il portiere giallorosso ha raccolto altre 14 convocazioni, mentre nell’Under 21, dove era il secondo del numero uno del Chelsea, è sceso in campo in 5 occasioni. Pau Lopez, che sarà seguito in tribuna dal suo procuratore, è uno dei punti fermi della Roma di Fonseca, che sfrutta di continuo le capacità con la palla al piede dell'estremo difensore, un punto d'appoggio per i compagni in fase di costruzione del gioco. Oltre alle sue qualità con le mani (migliore in campo col Parma) e coni piedi a Trigoria apprezzano la professionalità di un giocatore umile e riservato, che ha rinunciato a parte dello stipendio per favorire il trasferimento ed ha già tenuto una conferenza stampa in italiano. Intanto chi è rimasto a Roma ha continuato ad allenarsi agli ordini di Fonseca, che ha aggregato al gruppo diversi elementi della Primavera. Ancora seduta individuale per Pellegrini e Mkhitaryan, mentre Fazio, Pastore e Veretout hanno svolto un allenamento individuale programmato. La società di Trigoria ha nel frattempo annunciato una nuova convenzione medico-sanitaria con il Coni Sport Lab, struttura che sorge a pochi passi dal centro Giulio Onesti, dove si allenano la squadra femminile del club e i ragazzi delle scuole calcio.


Totti diventa procuratore in Inghilterra

IL TEMPO - BIAFORA - «Tra poco svelerò la mia futura strada, che sarà sempre nel mondo del calcio». A fine agosto Francesco Totti aveva fatto sapere che era imminente l'annuncio sul proprio futuro. Ora, dopo qualche ulteriore settimana di riflessione, l'ex dirigente della Roma ha preso una decisione definitiva. Il simbolo romanista lo scorso weekend è stato infatti immortalato dalla rivista Chi mentre usciva dagli uffici della Stellar Group, agenzia di procuratori con sede a Londra. Totti,fotografato in compagnia della moglie Ilary Blasi, ha incontrato David Manasseh, cofondatore dell'importante società gestita insieme a Jonathan Barnett, appena eletto agente sportivo più potente del mondo da Forbes (128 milioni di dollari in commissioni e oltre 1,28 miliardi di dollari di contratti). Quella di diventare procuratore di calciatori è un'idea che da mesi sta stuzzicando Totti,avvicinato non solo dalla Stellar - Saul, Bale, Maxi Gomez, Szezesny, Picford, Trippier e Loftus-Cheek tra i giocatori assistiti - ma anche da numerosi altri procuratori del mondo del calcio, che vorrebbero contare sulla carta dell'ex capitano della Roma per espandere ulteriormente il proprio business. Quella di pochi giorni fa non è la prima volta in cui Totti si è recato in Inghilterra: già il 1 ottobre infatti la bandiera giallorossa ha assistito dagli spalti alla sfida di Champions League tra Tottenham e Bayern Monaco. Totti, sempre secondo Chi, dovrebbe aprire una sede a Roma per conto della Stellar, che ha interessi anche in altri sport come Atletica, Rugby, Boxe, Cricket, E-Sports, Basket e Football Americano ed ha un ufficio anche negli Usa.