La Roma cala il tris: arrivano Ibanez, Villar e Perez. In uscita Juan Jesus e Fuzato
LEGGO - BALZANI - A Trigoria da domani aumenteranno gli armadietti e si parlerà ancora più spagnolo. Stanno arrivando, infatti, i rinforzi chiesti da Fonseca per allungare la coperta di una rosa troppo corta a causa di infortuni e bocciature. A dire il vero il primo latino è arrivato ieri. Si tratta di Roger Ibanez che il tecnico già avrebbe voluto allo Shakthar un anno e mezzo fa. Il difensore centrale, brasiliano ma di chiare origini uruguaiane, ha svolto ieri le visite mediche a Villa Stuart e oggi si allenerà con la squadra (ha già scelto la maglia numero 41). A pochi metri da lui Politano costretto a tornare per (ri) sostenere le visite stavolta per il Napoli. Il prezzo per Ibanez: 2 milioni per il prestito e 8 per l'ingaggio. Non poco, considerato che a Bergamo l'ex Fluiminense ha giocato appena due partite. Cinquecentomila euro al minuto, quindi, con l'Atalanta che guadagna una plusvalenza di circa 6 milioni grazie alla conclusione dell'affare.
Oggi è il turno del centrocampo. Ieri, infatti, si è chiuso definitivamente l'accordo per Villar, under 21 spagnolo che gioca (anzi giocava) con l'Elche in serie B spagnola. Il Valencia, che poteva riprendere il giocatore visto che deteneva l'80% del cartellino, ha preferito lasciarlo andare anche su pressione del giocatore. «Se ne pentiranno», ha chiosato il presidente dell'Elche. Il tecnico invece ci ha scherzato su: «Ha perso due chili per l'agitazione in questi giorni». Operazione complessiva da 5 milioni mentre il ragazzo - che si è beccato 15 cartellini gialli in 35 partite - guadagnerà circa 600 mila euro a stagione fino al 2024.
Il vero colpo, però, è in attacco dove è arrivata la fumata bianca per Carles Perez. Il talento, classe '98, del Barcellona firmerà un quadriennale da 1,5 milioni e arriverà entro un paio di giorni, praticamente a titolo definitivo, visto che il ds Petrachi (con l'ok della futura proprietà) ha ottenuto il prestito con obbligo di riscatto sui 14 milioni (ma il Barça chiede la possibilità del controriscatto, come avviene di solito per i giovani della Cantera). Perez, che si è messo in luce con un gol quest'anno in Champions contro l'Inter, è il rinforzo ideale per l'attacco che continua a segnare poco rispetto alla concorrenza nella corsa Champions. Anche per questo Petrachi avrebbe tentato un tentativo per avere Piatek in prestito dal Milan ricevendo però un secco no.
L'operazione Perez ha alimentato qualche critica tra tifosi e media blaugrana. Buon segno per la Roma che monitora (per giugno) Boga del Sassuolo e intanto saluta Antonucci (Vitoria Setubal) e probabilmente Juan Jesus, per il quale si continua a trattare con la Fiorentina. Previsto pure un arrivo in porta. Il terzo Fuzato, convocato addirittura dalla Seleçao, ha bisogno di giocare e potrebbe essere ceduto in prestito proprio al Setubal. Al suo posto è pronto a sbarcare Rafael del Cagliari che in Sardegna è chiuso da Cragno e Olsen. Infine la querelle Nzonzi sembra essersi risolta. Il francese andrà in prestito al Rennes dopo essere stato messo fuori rosa dal Galatasaray.
Ibañez: «Qualità e potenza. Ho tutte le carte per conquistare la stima di Fonseca»
GAZZETTA DELLO SPORT - Il primo giocatore che Roger Ibañez ha incontrato mentre visitava il centro sportivo di Trigoria, dopo aver firmato il contratto, è stato Nicolò Zaniolo al quale gli ha stretto subito la mano, un gesto che sa di presente, ma anche di futuro. Ieri è stato ufficializzato l'acquisto del difensore brasiliano prelevato dall'Atalanta con la formula del prestito gratuito fino al 2021 con l'obbligo di riscatto fissato a 8 milioni più 2 di bonus ed altre eventuali percentuali sulla sua futura rivendita. È vero che conosce bene l'Italia, visto che ha militato per un anno nella squadra di Gasperini, ma è anche vero che il giocatore classe 1998 ha fatto soltanto due apparizioni, per un totale di circa 20' (1' in campionato con il Genoa e 19' con lo Shakhtar in Champions).
Nella prima intervista rilasciata ai canali del club giallorosso racconta le sue caratteristiche: «Sono veloce, ho tecnica. Salto in alto, sono forte di testa. Prima di fare il difensore ho giocato da centrocampista». Gli piace anche dribblare gli avversari, cosa che in Brasile faceva spesso. Ma appena approdato in Serie A il tecnico Gasperini gli ha spiegato che in Europa va fatto solo se strettamente necessario. Prima la concretezza, poi tutto il resto. «Sono troppo contento di essere qui. La Roma ha tutto quello che io volevo: il nome, una squadra grandissima, penso che mi troverò bene qui» sono state le prime parole di Ibañez dopo aver firmato il contratto che lo legherà ai colori giallorossi fino al 2024.
E Fonseca ha vinto il suo derby
LEGGO - BALZANI - Non ha vinto, ma si è preso gli applausi. Fonseca esce più forte dal derby di domenica grazie soprattutto al coraggio che fin qui ha contraddistinto il cammino tortuoso del portoghese in una stagione di certo non facile tra infortuni, passaggi societari e un mercato che è decollato solo nelle ultime ore. Contro la Lazio si è vista una squadra dominante, in grado di imporre il proprio gioco senza far mancare le marcature preventive che hanno permesso a Smalling e compagni di annullare (Pau Lopez a parte) l'attacco biancoceleste.
Ma la mossa più sorprendente è stata quella di lasciare in panchina i due terzini (titolari?) Kolarov e Florenzi per proporre Santon a destra e Spinazzola a sinistra. Una scelta vincente. I due italiani, reduci chi per un motivo chi per l'altro da un periodo negativo, sono stati tra i migliori in campo. Ma Fonseca ha vinto il momento difficile soprattutto sotto l'aspetto mentale parlando alla squadra e dimostrando di non guardare in faccia a nessuno. Un nuovo ko, dopo la batosta dello Stadium, avrebbe spedito la Roma in una nuova crisi oltre a farle perdere il quarto posto sotto il pressing dell'Atalanta. Il rimpianto di non aver battuto ancora una delle prime cinque in classifica resta, ma ora il futuro sembra meno nero anche perché sono arrivate due buone notizie dall'infermeria. Dopo l'ultimo consulto di ieri infatti si è deciso di non operare Diawara al menisco sinistro lesionato con la Juve. Si procede con la via della terapia conservativa. La speranza è di riaverlo a disposizione per fine febbraio mentre in caso di operazione il decorso sarebbe stato di almeno due mesi. L'altra buona notizia arriva da Zappacosta che tornerà ad allenarsi in gruppo tra un paio di settimane.
Friedkin, l’accordo è totale
LEGGO - BALZANI - L’accordo è totale, e ora il conto alla rovescia è partito davvero. La Roma sta per passare da Pallotta a Friedkin. La trattativa tra i legali dei due gruppi si è conclusa positivamente nelle ultime ore e l’ufficialità arriverà come previsto entro la metà di febbraio. L’accelerata è arrivata la scorsa settimana quando Friedkin è sbarcato a Milano insieme al figlio Ryan. Gli advisor incaricati hanno analizzato i documenti, e non hanno rilevato ostacoli. Il prezzo dovrebbe essere sui 700 milioni (debiti inclusi). Ora resta la stesura dei contratti definitivi che necessita di un paio di settimane. Domenica Friedkin ha assistito in tv al derby restando favorevolmente impressionato da prestazione e atmosfera.
Roma, la nuova era nel segno di Fonseca
IL MESSAGGERO - Finalmente il varo della Roma di Fonseca. Al 29 match stagionale (21° di campionato), eccola prendere il largo nel derby di ritorno. Il portoghese ha svelato in via definitiva il suo calcio. Il pubblico e anche la dirigenza hanno apprezzato: nonostante il risultato, resta agli atti la migliore prestazione dei primi 5 mesi della sua avventura in Italia.
La strategia di Fonseca è stata perfetta, nei concetti, nelle marcature e nei movimenti. Ancora di più nelle scelte. Il portoghese ha rifondato la Roma dal basso per farla stare in alto. Con il baricentro, il pressing e l'aggressività. E cambiando i terzini. Fuori i titolari Florenzi e Kolarov. Messaggio chiaro al gruppo: chi non è in forma, va in panchina.
Nell'emergenza, insomma, ha riqualificato i panchinari. Accadde in autunno con Pastore quando si fermò Pellegrini, è successo ultimamente con Santon e Spinazzola. E infine con Under, unica opzione dopo l'uscita di scena di Zaniolo.
Diawara, l’operazione è scongiurata. Forse
IL MESSAGGERO - Amadou Diawara spera in recupero rapido. Il centrocampista ha scelto di non sottoporsi all'intervento per la lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro. Il professor Mariani, nel primo consulto avuto il giorno dopo Juve-Roma, ha consigliato di evitare l'operazione per superare al 100% l’infortunio. Questo avrebbe comportato una guarigione certa, ma un periodo di recupero di circa tre mesi. Nuovo consulto con il professor Cerulli, che ha dato il via libera a una terapia conservativa grazie alla quale il giocatore - se tutto andrà bene - potrebbe tornare in campo nel giro di un mese (obbiettivo fine febbraio).
Terapia già cominciata già da tre giorni, ieri c’è stata una nuova visita di Cerulli e se le cose dovessero migliorare nell’arco di una settimana allora l’intervento potrebbe essere evitato. Se, invece, i progressi dovessero tardare, la strada più indicata tornerà ad essere l’operazione chirurgica.
Under-Kluivert, i 'piccoletti' tornano al potere
GAZZETTA DELLO SPORT - Cengiz Under e Justin Kluivert, che in maniera diversa hanno lasciato il segno nel derby contro la Lazio, sono il perfetto esempio di come Paulo Fonseca abbia fatto anche un grande lavoro psicologico nella squadra. L'esterno turco sembra aver ritrovato lo smalto migliore: infatti domenica si sono riviste le sue accelerate, le sue sterzate, rendendosi pericolo e creando scompiglio e assist. Fonseca punta molto su di lui, anche per risolvere il problema del gol.
Contro la Lazio si è visto anche un Kluivert certamente diverso rispetto alle apparizioni precedenti in cui ha mostrato poca brillantezza. Il tecnico lusitano sapeva che dopo l'infortunio serviva del tempo affinché l'olandese recuperasse quello smalto perduto, e così l'allenatore gli ha continuato a dare fiducia, come gliene darà anche nella prossima gara con il Sassuolo. La squadra di De Zerbi è solita lasciare numerosi spazi vuoti agli avversari e la velocità di Justin potrebbe quindi rivelarsi decisiva.
Società a Friedkin. È l'ora delle firme
IL TEMPO - BIAFORA - Tutto procede al meglio nella trattativa tra Pallotta e Friedkin, entrata nell'ultimo chilometro prima del traguardo finale. Il magnate texano è ancora a Milano con il figlio Ryan (l'intenzione è di restare in Italia fino alle firme) e sta seguendo in prima persona la negoziazione con la controparte, che sin dallo scorso ottobre - quando era stato dato mandato a Jp Morgan di valutare il dossier Roma proposto da Goldman Sachs - è filata liscia e senza intoppi, con le normali discussioni che si portano dietro affari di queste dimensioni. Gli advisor di Friedkin hanno terminato nel weekend la fase di studio dei documenti relativi alle dodici società sottoposte al controllo di AS Roma Spv Llc, holding che ha sede nel Delaware e controlla il club dal 2011, ed è iniziata quella che riguarda l'elaborazione dei contratti. Ieri i legali che si stanno occupando della due diligence hanno girato agli advisor di Pallotta - Bob Needham, braccio destro del presidente nella Raptor, è molto attivo in questo momento - le prime bozze dei vari contratti preliminari, che dovrebbero essere firmati entro un paio settimane.
Nei prossimi giorni Jp Morgan e Deloitte relazioneranno i Friedkin sui risultati dell'analisi dei documenti e chiederanno all'imprenditore che fa base a Houston come vuole gestire gli ultimi punti della trattativa. Le parti sono insomma alle tecnicalità giuridiche e le cifre circolate nell'ultimo mese sono state confermate dai documenti prodotti in questi giorni. Una delle questioni da affrontare tra avvocati è relativa a come allocare il prezzo di acquisto e il prezzo dell'acquisto dei finanziamenti erogati da Pallotta: sono 79 i milioni di euro (divisi in tre tranche da 29, 5 e 45) già versati come anticipo dell'aumento di capitale da Neep, ovvero la società che controlla direttamente l'83,284% della Roma. Una delle ipotesi sul tavolo è quella di chiudere la ricapitalizzazione varata fino ad un massimo di 150 milioni con quanto già immesso all'interno della società, in modo da tenere più basso il prezzo dell'OPA da lanciare entro venti giorni dopo il closing. Risolte tutte le formalità giuridiche gli advisor modificheranno le bozze contrattuali secondo le istruzioni ricevute e si arriverà poi al momento delle firme degli accordi. Il cambio di proprietà della Roma è sempre più vicino, non ci sono più nodi e la strada verso la meta è spianata.
Il sorpasso. La Roma scopre la formula "S"
GAZZETTA DELLO SPORT - Quello visto domenica nel derby è stato un vero e proprio sorpasso da parte di Leonardo Spinazzola e Davide Santon nei confronti di Aleksandar Kolarov e Alessandro Florenzi, rimasti a guardare la partita dalla panchina, sebbene il terzino serbo sia entrato in campo negli ultimi minuti di gioco. Sorprendente è stata l'esclusione di Kolarov che fino a quel momento le aveva giocate praticamente tutte, era stato risparmiato solo nella gara di ritorno di Europa League con il Wolfsberg.
Situazione tornata poco serena per Florenzi: l'esclusione nel derby, la folta concorrenza in quella posizione e la voglia di partecipare all'Europeo, lo hanno portato a dover decidere sul suo futuro. Oggi il capitano della Roma incontrerà il suo agente Lucci e se dovesse prendere la decisione di lasciare Trigoria la società non si opporrà, ma verrà ceduto a titolo definitivo e non in prestito. Il giocatore preferirebbe rimanere in Italia dove ci sono Samp e Cagliari interessate a lui, e all'estero c'è il Valencia. In caso di addio non è escluso che i giallorossi possano tornare su Christie del Fulham.
Reazioni e acquisti: Fonseca rivede la luce
IL TEMPO - AUSTINI - Il grande rammarico di non averlo vinto, la consapevolezza di averlo giocato alla grande. Il derby è comunque una spinta positiva per la Roma, che nell'appuntamento più duro contro i rivali inarrestabili ha tirato fuori una prestazione da applausi. Sporcata,però, da episodi fatali, a cominciare dall'errore inspiegabile di Pau Lopez che ha regalato un gol dal nulla alla Lazio. Fonseca è «triste per il risultato ma orgoglioso dei ragazzi» e da oggi riprenderà a spingere sul campo per inseguire l'obiettivo dichiarato in campionato: qualificarsi alla prossima Champions. Domenica ha rivisto lo spirito giusto, ha ritrovato pedine preziose come Perotti e Pastore e soprattutto ha ottenuto risposte confortanti da Under, Santon e Spinazzola, che possono diventare degli innesti in corsa.
Petrachi, intanto, gli ha preso tre giocatori e farebbe anche qualcosa in più, ad esempio un attaccante di scorta come Piatek che alcuni agenti stanno provando a proporre ma il Milan fa muro. Per il momento Fonseca deve accontentarsi di tre 21enni - Ibanez, Villar e Perez - che possono dare una mano tra campionato ed Europa League, anche se andrà fatta una scelta per la lista Uefa: si possono inserire solo tre nuovi giocatori tagliandone altrettanti e a settembre era già rimasto fuori Cetin. Ieri è stato il giorno di Ibanez, visite mediche, firma sul contratto e foto di rito con la nuova maglia numero 41. Il difensore brasiliano, cresciuto nel Fluminense, non ha trovato spazio a Bergamo per ragioni tattiche, ora scalpita per ritagliarsi un ruolo da protagonista nella Roma. Sulle sue qualità è pronto a scommettere Petrachi, che lo ha soffiato all'ex diesse giallorosso Sabatini in un duello di mercato. Il classe 1998 arriva in prestito gratuito fino a giugno 2021, ma con l'Atalanta è stato pattuito il riscatto obbligatorio a 8 milioni di euro, più 2 di bonus (1 alla 10a presenza, l'altro scatta alla 30a), contratto da 700mila euro netti a salire e commissione da 1.2 milioni agli agenti. Al club di Percassi verrà riconosciuto anche il 10% dell'eventuale rivendita entro il 2024 o, se il ragazzo non partirà entro quella data, un altro milione più il 10% dell'eventuale prezzo di cessione in eccesso rispetto a quanto già maturato tra fisso e variabile.
Oggi tocca al centrocampista Villar, preso dall'Elche per 4 milioni più 1 di bonus e contratto da 600mila euro a salire al ragazzo che sbarca alle 19.55 a Fiumicino e domani sosterrà le visite. Si attende anche l'arrivo dell'attaccante esterno Carles Perez, per il quale c'è un accordo già scritto nero su bianco per un prestito gratuito con riscatto obbligatorio a giugno a 12.5 milioni più bonus: anche il suo viaggio è fissato per oggi ma ieri da Barcellona è filtrata la nuova richiesta dei catalani di inserire una clausola per riacquistare il ragazzo, che Petrachi non vuole concedere. Intanto Juan Jesus è a un passo dalla Fiorentina, Antonucci è andato al Vitoria Setubal in prestito, dove lo raggiungerà con la stessa formula Fuzato. La Roma sta prendendo dal Cagliari Rafael per coprire la casella di terzo portiere. Finale su Nzonzi: va al Rennes in prestito, manca intesa completa sull'ingaggio.
Sollievo per Diawara. Non si opera
IL TEMPO - BIAFORA - Torna il sorriso sul volto di Amadou Diawara. Il centrocampista della Roma ha rimediato la lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro contro la Juventus, ma al momento è scongiurata l'ipotesi di un'operazione chirurgica. Giovedì mattina il guineano si è sottoposto ad alcuni esami strumentali a Villa Stuart e il professor Mariani aveva consigliato di procedere con l'intervento, che secondo il suo protocollo prevede dei tempi di recupero tra i 70 e gli 80 giorni. Vista la mancata rottura totale della struttura anatomica fibro-cartilaginea e per non perdere il giocatore per oltre due mesi, la dirigenza giallorossa ha deciso di sottoporre la documentazione medica relativa a Diawara anche al professor Cerulli, che in passato ha operato altri giocatori della Roma. Il medico molisano ha confermato la diagnosi e, dopo un altro consulto andato in scena domenica, ha consigliato di proseguire con la terapia conservativa iniziata dallo staff medico e fisioterapico di Trigoria subito dopo l'infortunio. Come accaduto per Cristante è per ora scongiurata l'ipotesi di vedere il numero 42 sotto i ferri: per l'inizio della prossima settimana è previsto un'altra visita medica per verificare i progressi del ginocchio e se tutto filerà liscio già tra una quindicina di giorni Diawara potrà tornare ad allenarsi sul campo. La speranza della Roma è che seguendo questa strada l'ex Napoli sarà abile e arruolabile ad un mese dalla partita all'Allianz Stadium dove si è infortunato.
Intanto questa mattina alle 11 a Trigoria Fonseca dirigerà il primo allenamento della settimana che porta alla sfida con il Sassuolo. Il tecnico portoghese per la gara con i neroverdi è molto fiducioso sul rientro di Mkhitaryan: l'armeno si era fatto male contro il Torino ed è ora vicino a tornare con il gruppo. Tra un paio di settimane sarà invece il turno di Zappacosta, che svolgerà le prime sedute con i compagni dopo l'operazione al crociato.
Già esauriti i biglietti per la trasferta col Gent
IL TEMPO - ZOTTI - I romanisti preparano le valigie per il Belgio. Ieri il club ha annunciato il sold out per il settore ospiti di Gent-Roma in programma il prossimo 27 febbraio. Saranno circa mille i tifosi giallorossi presenti alla «Ghelamco Arena» per assistere al ritorno dei sedicesimi di Europa League. Intanto è iniziata la vendita dei tagliandi per la sfida di sabato sera in casa del Sassuolo: il costo di ogni biglietto è di 35 euro e non sono previste limitazioni di residenza.