Bosnia-Italia, Dzeko: "L'Italia ha una grande squadra. Abbiamo zero possibilità di qualificarci"

Edin Dzeko aspetta Bosnia-Italia. Nella conferenza stampa alla vigilia del match, prende la parola il giallorosso accanto al mister Prosinečki:

"L'Italia ha una grande squadra, non a caso ha vinto tutte le partite del girone di qualificazione disputate finora. Il loro obiettivo è di proseguire sulla strada della vittoria e magari battere pure il record: saranno motivati, malgrado abbiamo già la qualificazione in tasca. Noi, invece, abbiamo zero possibilità di qualificarci ma, nonostante questo, vogliamo vincere ugualmente. La partita di domani sarà importante per la Nations League. Faremo del nostro meglio per battere l’Italia".

"L'Italia ha diversi giocatori nuovi, ma otto partite di seguito non si vincono per caso".

Bonucci?
" Lo conosco bene, ma conosco anche gli altri giocatori azzurri. Se non ci siamo qualificati a Euro 2020 è colpa nostra, dovevamo essere secondi. Siamo delusi se la situazione di classifica non rispecchia il valore della squadra. E' evidente che non abbiamo giocato ai nostri livelli. Domani giocheremo contro una grande squadra, possiamo ritrovare fiducia. Proveremo a giocare bene e a vincere".


Conferenza stampa Bosnia-Italia, Bonucci: "Vogliamo mettere in difficoltà la Bosnia e continuare il nostro percorso"

Bonuccia e Mancini rispondono ai giornalisti in conferenza stampa.
Prende la parola il difensore azzurro:

"Siamo convinti che troveremo un'atmosfera molto calda, loro non aspettano altro che questa partita da parecchio tempo. Mancini ci ha dato un'identità ben precisa a prescindere dall'avversario, dovremo fare le stesse cose che abbiamo fatto nelle gare precedenti e che ci hanno permesso di qualificarci con largo anticipo. Vogliamo fare questo per mettere in difficoltà la Bosnia e continuare nel nostro percorso".
Dzeko?
"Il nemico pubblico numero 1 per gli azzurri sarà il romanista Edin Dzeko. E' un grandissimo giocatore a livello internazionale, non solo nella Nazionale . Ha fisicità, tecnica ed è forte sotto porta. Mi piace molto come attaccante e per questo ci aspetterà una partita difficile. La Bosnia all'andata ci ha messo in difficoltà, abbiamo studiato bene quella partita e ci aspettiamo un avversario sulla falsa riga dell'andata. Troveremo una squadra ricca di calciatori di livello internazionale, dovremo stare attenti in fase difensiva ma dobbiamo crearci anche opportunità per segnare".
Per Mancini: la formazione?
"Belotti partirà titolare, questo posso dirlo, per il resto ho due dubbi: uno a destra, nel ruolo di terzino, e uno a centrocampo. Zaniolo è un centrocampista, per ciò che può servire a noi, anche se per adesso gioca in un ruolo un po' diverso. Il nostro dubbio è questo perché ha giocato in quel ruolo contro il Lussemburgo, ma era un po' più semplice. Per giocare in quella zona del campo devi saper tenere la posizione e trovare soluzioni diverse rispetto a quando giochi un po' più esterno. Per me può fare entrambi i ruoli, ma ci serve in una posizione diversa rispetto a quella che occupa nella Roma".


Probabile addio Florenzi, Petrachi guarda Tete del Lione

Alessandro Florenzi potrebbe salutare la Roma. Alle calcagna del giallorosso ci sarebbero Fiorentina, Inter, Cagliari e Lione: secondo Tuttomercatoweb.com, Petrachi starebbe monitorando Kenny Tete del club francese.


Spinazzola "affaticato". Florenzi-Politano, si pensa ad uno scambio

IL MESSAGGERO - CARINA - Più che un affaticamento muscolare, si tratta di una piccola lesione. Per 7-10 giorni costringerà Spinazzola a svolgere lavoro a parte. L’ex juventino dovrebbe tornare in gruppo entro giovedì o venerdì della prossima settimana. In tempo, forse, per strappare una convocazione per il Brescia. Nel caso Spinazzola non dovesse farcela, è pronto Santon. Florenzi, infatti, è diventata la terza scelta. Gennaio è lontano ma qualcosa inizia a muoversi. Anche se l’Inter ha già bloccato Darmian, Conte aprirebbe all’arrivo di Alessandro (richiesto pure dalla Samp, in prestito) a patto che parta un altro elemento della rosa. L’indiziato è Politano. Toccherà agli agenti lavorare su un possibile scambio.Ma prima Perotti dovrà trovare un’altra sistemazione.


Roma, riecco Micki: assist per Fonseca

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Ha quasi sempre fatto più assist che gol, Mkhitaryan. E questo dato diventa il simbolo della speranza per Fonseca (e per la Roma), che a Parma ha visto Dzekotroppo solo. E se non fa centro Edin, sono dolori; Perotti ha sempre segnato poco, Kluivert in questo deve migliorare tanto; Florenzi (cercato dalla Sampdoria, ma lui vuole la Juve o l'Inter) non viene utilizzato avanti (e a dire il vero nemmeno dietro), Kalinc è out e Under è sempre stato indisponibile. Non resta che sperare in Zaniolo, che sta segnando, ma non compensa il vuoto che c'è intorno, o nei rientri soprattutto di Mkhitaryan e di Pellegrini. L'armeno è il primo soccorso perché Dzeko smetta di sentirsi solo, per dare il cambio sugli esterni o al centro, come trequartista o falso nove.

MUSCOLI - Discorsi teorici, ovvio, molto dipenderà anche dalla sua condizione di salute. In passato Micki ha sofferto di guai muscolari, al piede, al ginocchio, non s'è mai fatto mancare niente. A Roma sta solo continuando su quel trend. Ed è stato preso proprio per aiutare Dzeko, che da un po' gioca lontano dalla porta e gli altri non lo sostituiscono, nei numeri, in zona gol. Miki è stato male e il rientro non sarà esplosivo:ha saltato la sfida con l'Atalanta, lo scorso 25 settembre, perché non stava bene, poi si è fatto male quattro giorni dopo a Lecce e da quel caldo pomeriggio salentino non lo abbiamo più visto. Un mese e mezzo in naftalina, a curare un problema simile (meno grave) a quello di Cristante. Micki ha rinunciato alla nazionale e per lui è solitamente un peso, ma ha capito che ora è il momento di spingere. Il futuro a Roma è tutto da decidere, il suo campionato comincia ora. Di partite ne ha saltate troppe, nove. Non ha mai giocato in Europa League, dopo la prima presenza solo in panchina contro Basaksehir non è più stato a disposizione. E' arrivato dopo il derby, avendo giocato tre spezzoni di gara in Premier con la maglia dell'Arsenal (84 minuti contro il Newcastle, 4 con il Liverpool e 23 col Tottenham), in A ha esordito con il Sassuolo, con gol, poi a Bologna, a Lecce (al Via del Mare ha lasciato un assist), più va aggiunta l'ultima parte della sfida contro l'Atalanta (25 minuti). Dopodiché, addio. E' stato un mese e mezzo di lavoro e di speranza. Con il Brescia, il 24, tornerà a disposizione, questo spera Paulo.

ESPERTO IN MATERIA - L'armeno doveva portare brillantezza all'attacco della Roma, assist e qualche gol. La sua assenza ha fatto crescere Kluivert e Zaniolo. Micki è uomo assist per eccellenza, basti pensare che nelle sue stagioni al Dortmund (le migliori della carriera) ha chiuso con più palle gol (49) che reti (41) nelle sue 140 presenze. Nell'ultima stagione in Premier sono più gli assist, 7, che le reti, 6. E sempre con i gunners ha chiuso con 13 assist e 9 reti. Se questa tendenza verrà mantenuta, Dzeko - e non solo - conterà i suoi benefici. Mkhitaryan in questa settimana tornerà ad allenarsi con il gruppo, così come Pellegrini, un altro che Fonseca attende con ansia. Perché Pastore c'è, ma non basta.


Pellegrini scalda i motori. E pensa al rinnovo fino al 2024

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lunedì scorso Pellegrini ha avuto il via libera dai medici per tornare ad allenarsi con la squadra e se tutto andrà bene sarà in panchina alla ripresa contro il Brescia. Il ragazzo preme per rientrare e sarà importante per Fonseca per alternarlo a Pastore e far rifiatare Veretout a centrocampo, ma i tempi non devono essere affrettati. (...) Con il nuovo anno i suoi agenti e Petrachi cercheranno di mettere nero su bianco il rinnovo del contratto, l’attuale scade nel 2022 e ha una clausola rescissoria da 30 milioni pagabili in due rate. L’idea è quella di prolungare il contratto fino al 2024 e adeguare lo stipendio, con l’eliminazione della possibilità di svincolarsi unilateralmente.


Roma, sono 9 gli indispensabili: Kolarov e Smalling non si fermano mai

LA GAZZETTA DELLO SPORT - C’è un perché nella flessione finale della Roma ed è legato all’usura e alla stanchezza dei giocatori. In particolare dei 9 stakanovisti, quelli che il tour de force di 7 partite in venti giorni se lo sono fatto in pratica tutto. In 4 per intero (Pau Lopez, Kolarov, Smalling e Veretout), in tre quasi (Dzeko, Mancini e Zaniolo) e altri due per larga parte (Pastore e Kluivert). Nove giocatori che hanno giocato anche a Moenchengladbach ed a Parma, nelle ultime due partite della serie, quelle in cui la Roma è tornata a casa a mani vuote. (...) L’altro dato che emerge chiaramente è il maxi utilizzo di Kolarov, che è quello che in assoluto ha giocato di più di tutti. Il terzino serbo avrebbe bisogno di rifiatare, è stato evidente anche a Parma ed in Germania. Fonseca però a lui non vuole rinunciare e anche lui di fermarsi proprio non ne ha voglia. Ora sarà impegnato con la sua Serbia domani contro il Lussemburgo e domenica con l’Ucraina. Magari a Parma si poteva partire con Spinazzola a sinistra e Florenzi a destra, sempre ammesso e non concesso che Fonseca veda ancora il capitano giallorosso in quella posizione. Ma visto lo stop di Spinazzola, sarebbe comunque cambiato poco. Un altro che da quando è andato a regime fisicamente è un punto fisso è Chris Smalling, che ha riposato solo nella partita di Graz, con il Wolfsberg. Ma che nelle 7 ultime partite ha fatto percorso netto. E forse non è un caso che le uniche due partite in cui il difensore inglese ha faticato sono state proprio quelle di Moenchengladbach e Parma. Per lui, però, a differenza di Kolarov ora ci sarà la possibilità di tirare il fiato e ricaricare le pile.


Italia in fasce. I quattro esterni soffrono, Mancini però vota la fiducia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’ottimismo della necessità. E anche della fiducia. Il campionato di Serie A dice che non è più un’Italia in fasce - non nel senso di giovane, ma di brillante sulle corsie -, il commissario tecnico Roberto Mancini dice che questo non è un problema. Neanche questo: il suo pensare positivo si propaga anche alla squadra per contaminazione (...) i parla di Lorenzo Insigne, Federico Chiesa, Federico Bernardeschi e Alessandro Florenzi. «Per loro non è un momento particolarmente felice, ma per noi sono importanti e quando vengono qui fanno sempre bene. Verranno tempi migliori, anche in campionato». Nell’attesa, il Mancio ha già trovato il modo di vedere quelle quattro bottiglie mezze piene: «Intanto stanno giocando, per me conta anzitutto questo». (...) Il vestito che Florenzi non riesce più a mettere con la Roma: sei panchine di seguito pesano, ma se le prime indicazioni non mentono, almeno a Zenica non resterà seduto. La linea difensiva dovrebbe essere con Bonucci, Acerbi e Emerson e il c.t. come sempre gli chiederà di alternarsi con il laterale del Chelsea nelle operazioni di spinta sulla fascia: «Alessandro è esperto e può fare diversi ruoli, pure esterno alto o interno di centrocampo, anche se ormai da tempo gioca terzino», ha detto l’altro giorno Mancini. Serafico anche nel commentare le sue esclusioni nella Roma, e pure un po’ profetico: «Si è riposato, sarà più fresco per noi...». E infatti basta vederlo negli allenamenti di questi giorni: è una furia.


Perotti e Juan Jesus: poco utilizzati e in lista di sbarco

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sono costati alla Roma la stessa cifra: 10 milioni. E alla Roma costano anche adesso praticamente la stessa cifra: circa 10 milioni lordi di stipendio, tra uno che arriva a 3 milioni netti e l’altro che si ferma poco prima. Però per Paulo Fonseca né l’argentino Diego Perotti né il brasiliano Juan Jesus sono dei punti fermi. Anzi. Sono entrambi sulla lista dei cedibili, magari già a gennaio. (...) Soprattutto Perotti, 31 anni, quando ritroverà la forma, potrà essere molto utile. Negli ultimi due anni ha giocato pochissimo, 38 partite in A (51 in totale, soprattutto in Champions League, 11), in questa stagione è fermo a 6 presenze (di cui 4 in Serie A) con una media inferiore ai 25 minuti e avrebbe bisogno di continuità per ritornare a livelli buoni dopo i tanti infortuni. Per ora il tecnico Fonseca lo utilizza col contagocce, in Argentina scrivono di un ritorno al Boca ma la sensazione è che voglia chiudere in altro modo la carriera europea.


Spinazzola, lieve lesione al flessore. Out con il Brescia?

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A riposo per una settimana, forse anche dieci giorni. È l’esito degli esami strumentali svolti ieri mattina da Leonardo Spinazzola a Villa Stuart per capire l’entità del danno al flessore destro, quello che lo ha costretto a lasciare il campo dopo appena 26 minuti della sfida persa dalla Roma domenica pomeriggio a Parma. Per il terzino destro c’è una piccola lesione al muscolo interessato. Niente di grave, ma comunque una situazione clinica che va gestita e monitorata seguendola accuratamente di giorno in giorno (...) Per Spinazzola questo è sostanzialmente il quarto stop stagionale. Il primo c’è stato ad un soffio dal via della stagione, con una distrazione al bicipite femorale sinistro in allenamento che lo ha tenuto fuori per circa venti giorni. Poi il fastidio al flessore sinistro avvertito durante la partita casalinga con l’Atalanta e quell’affaticamento muscolare della scorsa settimana, che aveva portato Fonseca a non convocarlo per la partita di Europa League che la Roma ha giocato giovedì scorso in Germania, contro il Borussia Moenchengladbach.


Per Smalling lo United resiste

IL TEMPO - BIAFORA -  Nessun allarme, si tratta di una normale trattativa di mercato tra due club. E’ questo il riassunto del pensiero del direttore sportivo Petrachi e del suo braccio destro De Sanctis nell'apprendere il rifiuto del Manchester United ad accettare l’offerta per completare subito l'acquisto a titolo definitivo di Smalling. La scorsa settimana la Roma ha infatti inviato ai Rd Devils una prima proposta ufficiale per assicurarsi anche per il futuro il difensore centrale, arrivato negli ultimi giorni di mercato in prestito secco in cambio di tre milioni di euro. La società inglese ha rispedito al mittente la prima avance, non reputando congrua l’offerta da circa dieci milioni messa sul piatto da Trigoria. Niente di imprevisto per Petrachi, consapevole che il Manchester valuta Smalling sui 18-20 milioni. Il ds, anche in considerazione dell'età del calciatore (compirà 30 anni il 22 novembre), è partito da una prima proposta pari alla metà della richiesta per cercare di scalfire le resistenze della controparte, comunque disponibile a cedere il classe 1989. La Roma può inoltre far leva sulla volontà del calciatore, che ai suoi agenti ha detto chiaramente di voler rimanere in giallorosso: si è già parlato di un contratto fino al 2024. Non devono preoccupare neanche le parole dello stesso Smalling, intervistato sull'argomento dopo la partita con il Parma: «Volevo impormi alla Roma e le cose stanno andando anche meglio del previsto. Mi sono ambientato molto bene e lo ha fatto anche la mia famiglia. Se loro sono felici lo sono anche io e poi lo si vede in campo. La mia preoccupazione è di fare una bella stagione alla Roma, poi a bocce ferme parleremo del futuro. E evidente che mi manca il Manchester United, ma sono molto contento di questo mio nuovo capitolo, sono concentrato a far bene in Italia. Per il momento - la chiosa del difensore già entrato nel cuore dei tifosi romanisti - sono soddisfattissimo della mia esperienza qui». Nel frattempo Francesco Calvo, Chief Operating Officer della società giallorossa, ha presenziato a Casa Milan al workshop organizzato dai rossoneri con l’obiettivo di trovare una risposta concreta al problema del razzismo negli stadi. una battaglia su cui il club di Pallotta è sempre in prima linea. Da segnalare poi che con la quarta ammonizione, Zaniolo è a rischio squalifica. Il classe '99 è ancora il calciatore più falloso del campionato, con 27 falli commessi, un dato curioso ed inaspettato.


Niente lesioni per Spinazzola, Mkhitaryan ok

IL TEMPO - BIAFORA - Niente di grave per Spinazzola. Il terzino della Roma si è sottoposto ieri ad una risonanza a Villa Stuart per verificare l'entità dell’infortunio subito nel corso del primo tempo della gara contro il Parma. L'esito degli esami strumentali ha evidenziato che il calciatore, arrivato in estate dalla Juventus con una valutazione di 29,5 milioni nell’ambito dell’operazione che ha portato Pellegrini a Torino, non ha alcuna lesione al flessore destro. Spinazzola, costretto a dare forfait per gli impegni dell’Italia, ha quindi accusato un semplice affaticamento alla coscia, che con ogni probabilità non gli farà saltare la partita con il Brescia, la prima dopo la sosta per le nazionali. Il laterale di difesa è al quinto inconveniente fisico in poco meno di tre mesi dall'inizio della stagione: una distrazione al bicipite femorale sinistro lo ha tenuto fermo con Genoa e Lazio, nel match con
l'Atalanta era stato costretto al cambio per il fastidio ad una vecchia cicatrice presente sul flessore, contro il Milan era uscito per crampi ed era poi rimasto in panchina per tutta la successiva sfida con l'Udinese e, tre giorni prima del Parma, non era stato convocato per la gara con il Gladbach per un leggero affaticamento all'adduttore sinistro. Intanto Fonseca ha ripreso a guidare gli allenamenti a Trigoria dopo il giorno di riposo concesso ai suoi ragazzi, che usufruiranno anche del weekend libero dopo la seduta di venerdì. Ancora differenziato per Mkhitaryan e Pellegrini, ormai prossimi al rientro in gruppo: l’armeno sarà sicuramente convocato per il Brescia e anche il numero 7 viaggia spedito verso il pieno recupero.