Spinazzola recupera per il Parma. Si aggregherà alla squadra in Emilia

Dopo la trasferta di Europa League in Germania, la Roma resterà a dormire in terra tedesca per poi raggiungere Parma nella giornata di domani. In Emilia si aggregherà alla squadra il terzino Leonardo Spinazzola, che non è stato convocato per oggi a causa di un problema muscolare ma che tornerà a disposizone per il match di campionato di domenica.


Santon: "Il mister mi sta dando fiducia e io cerco di ripagarla al meglio"

Davide Santon, difensore della Roma, ha parlato al termine della sconfitta subita contro il Borussia. Queste le sue dichiarazioni:

SANTON A ROMA TV

Perdere così brucia molto… 
Fa male. Specialmente all’ultimo minuto dopo aver disputato una buonissima partita. Forse abbiamo buttato via qualche occasione. Dopo siamo riusciti a pareggiarla. Potevamo andare in vantaggio, ma il calcio è anche questo. Dobbiamo accettare questa sconfitta anche se fa male e pensare a domenica, alla partita col Parma.

Cosa è successo all’ultimo minuto? Forse un po’ di stanchezza? 
Sì, un po’ di stanchezza. Poi ad un certo punto viene buttata una palla dentro, l’attaccante si trova in una posizione perfetta e riesce a far gol. Questo è il calcio, è dura e fa male ma dobbiamo reagire. Non dobbiamo buttarci giù, stiamo facendo bene. E’ importante vincere domenica a Parma, poi riposarsi due settimane nella pausa e continuare a lavorare come stiamo facendo.

Petrachi ha detto “Santon è la dimostrazione che Fonseca sceglie i giocatori migliori al momento”. Avvertite anche voi questa sensazione? 
Certo, io è dall’inizio della stagione che lavoro duro. Mi alleno sempre per migliorare. Il mister mi sta dando fiducia e io cerco di ripagarla al meglio. Penso di aver fatto una buona prestazione, è ovvio che il risultato della squadra fa male, non sono contento al 100% ovviamente. Perdere così è dura.


Mancini: "Fa male prendere un gol al 95' ma non ci sono alibi"

Gianluca Mancini, difensore giallorosso, ha parlato al termine della sfida contro il Borussia Mönchengladbach. Queste le sue parole:

MANCINI A SKY SPORT

Avete avuto difficoltà nella gestione del pallone per il pressing alto del Borussia, che problema c'è stato?
"Ce lo aspettavamo, eravamo consapevoli del loro pressing. Facevamo passaggi al limite rischiando qualcosa, magari dovevamo cercare passaggi in avanti per Dzeko che abbiamo servito poco. Rispetto all'andata hanno giocato a 3 in difesa, quindi non abbiamo fatto bene in pressione e ora dobbiamo analizzare la partita. Fa male prendere un gol al 95' ma non ci sono alibi. Dobbiamo buttarci sul campionato. In Europa non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo vincere le ultime due e basta."


Conferenza Stampa Fonseca: "Dobbiamo essere concentrati fino alla fine e vincere le ultime due partite"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Borussia:

Che cosa è successo nell’ultima azione?
"Dobbiamo mantenere la concentrazione fino alla fine, ma era una situazione dopo un calcio piazzato e la squadra non aveva recuperato la posizione. È una situazione difficile in cui sistemarsi, il calcio è così. È vero che nel secondo tempo abbiamo avuto quattro o cinque situazioni per cambiare la partita, ma dobbiamo essere concentrati fino alla fine".

Quanto manca alla squadra per mettere a punto l’attacco? Kluivert ha mancato un paio di occasioni importanti…
"È difficile spiegare queste situazioni, di sicuro Kluivert non vuole sbagliare queste situazioni. È un giovane che con il tempo vuole imparare queste situazioni. È un giocatore molto veloce che ha avuto molte situazioni in questa partita, dobbiamo continuare a lavorare con lui".

Non siete fortunati contro questo Borussia…
"Non voglio scuse per questo risultato. Il calcio è così, dopo la partita è più facile analizzare ma per me l’altra partita è più difficile da accettare".

Come valuta la partita di Santon? Ha scavalcato Florenzi?
"Santon ha fatto una buona partita, è giusto dire che ha fatto una buona partita, niente di più".

La Roma ha ancora margine per potersi qualifcare?
"Dobbiamo vincere le ultime due partite, non possiamo pensare in un altro modo. Quattro punti? Dobbiamo pensare a vincere, non ad altro. Abbiamo la possibilità di vincere le ultime due partite".


In Germania per conquistare il primo posto

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - La quarta giornata di Europa League si apre con uno slancio in più. Da quando Mancini è diventato play (debutto nel ruolo proprio in Europa League contro il Mönchengladbach) la Roma sembra aver preso un'altra piega. I ragazzi di Fonseca hanno letteralmente scalato la classifica della serie A dopo gli ultimi 3 turni, e proprio dopo il pari interno nella sfida d'andata contro il Gladbach (1-1 con la gaffe incredibile dell'arbitro Collum), ha certificato il salto in alto della Roma: dal 6° posto al 3° posto.

NON SI PUO' SBAGLIARE - La formazione di mister Paulo Fonseca cercherà di cancellare la beffa dell’andata. Uno dei due pareggi del Borussia Mönchengladbach, infatti, è arrivato nel turno precedente per mezzo di un calcio di rigore assolutamente inventato dall’arbitro. Domani allo Stadion im Borussia-Park con i suoi 54.014 posti sarà un vero inferno, sportivamente parlando, dato che i bianco-nero-verdi di mister Marco Rose andranno alla caccia disperata di punti. Al momento i tedeschi, infatti, sono ultimi nel Gruppo J con due pareggi e una sconfitta, preceduti dal Basaksehir e dal Wolfsberger a quota 4 e, appunto, la Roma, con 5.

ROMA AFFILA LE ARMI - La Roma non ha mai affrontato il Borussia Mönchengladbach in trasferta, ma ha già giocato parecchie volte in Germania nelle competizioni europee. Il bilancio è di 3 vittorie, 1 pareggio e 10 sconfitte. La squadra maggiormente affrontata è stata il Bayern Monaco (4). I giallorossi, dopo averlo battuto nella prima occasione per 0-2, hanno sempre perso per 2-0. Staremo a vedere quindi se la Roma riuscirà nell’impresa di battere i tedeschi al Borussia-Park, aggiungendo così un ulteriore tassello verso la qualificazione ai sedicesimi di finale. Una volta archiviato il return match dei giallorossi contro il Borussia Mönchengladbach, la squadra di Paulo Fonseca sarà chiamata ad affrontare la trasferta in Turchia contro l’İstanbul Başakşehir.

Insomma, domani tutto è possibile per il cammino della Roma e per l'avvenire di Fonseca su questa panchina. Occhi aperti e attenzione al massimo, perché è l'ora "de mostra' quanto valemo".


E la Roma si salva solo grazie a Dzeko

IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Edin Dzeko salva la Roma. Il suo provvidenziale intervento con cui ha invitando il resto dei tifosi giallorossi a coprire con gli applausi i cori contro i napoletani ha attenuato la decisione del giudice sportivo. Il club è stato multato per 30 mila euro proprio grazie al suo «fattivo ed efficace comportamento». Di fatto l'intervento del bosniaco è valso come attenuante ed esimente in sede di giudizio. Inoltre il club giallorosso è stato diffidato e il giudice sportivo ha chiesto alla Procura ulteriore materiale per individuare il settore di provenienza dei cori così da prendere ulteriori provvedimenti.

CORI BOLOGNA-INTER - A Bologna, invece, è stato denunciato un coro, che si sarebbe levato dalla curva occupata dagli interisti, di scherno sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980. La questione finirà in Parlamento, il deputato del Pd De Maria ha annunciato un'interrogazione al governo. Sul fatto non ci sarebbero riscontri ufficiali, tanto che la Questura di Bologna non ha, al momento, avviato accertamenti.


Stadio di Tor di Valle, in tredici a giudizio. Raggi e gli ex assessori tra i testimoni

IL MESSAGGERO - PIERUCCI - La sindaca Virginia Raggi, gli ex assessori alle Partecipate e all'Urbanistica Massimo Colomban e Paolo Berdini, il direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti. E ancora il direttore generale della A.S. Roma Mauro Baldissoni e la segretaria dell'immobiliarista Luca Parnasi, Elisa Melegari. La procura, per ricostruire le pressione e il malaffare che hanno caratterizzato il l'iter per la realizzazione dello stadio di Tor di Valle chiama a testimoniare i big della politica e dell'amministrazione comunale. La lista è stata depositata ieri dal pm Barbara Zuin, nell'ambito dei primi due filoni incardinati sull'affaire stadio che ormai, viaggiano paralleli per essere unificati nella prossima udienza del 2 dicembre. Dodici gli imputati, oltre Luca Parnasi, con accuse che vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al traffico di influenze, alla semplice corruzione. Intanto la procura ha chiesto l'archiviazione per una ventina di persone, inizialmente coinvolte nell'inchiesta.

I DUE FILONI - Si ritroveranno davanti alla stessa corte i politici e i funzionari che Parnasiavrebbe avvicinato per agevolare e velocizzare l'iter amministrativo per la realizzazione del nuovo stadio di Tor di Valle. Era stato il gup a spedire a giudizio Parnasi e altri dieci indagati, per quella data. Tra questi, oltre all'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, il consigliere regionale Michele Civita (Pd), il consigliere comunale Davide Bordoni (Forza Italia), l'assessore allo Sport del X Municipio Giampaolo Gola (M5S), il funzionario del dipartimento Urbanistica Daniele Leoni, l'ex capo di Gabinetto al Mibact Claudio Santini e il soprintendente ai Beni culturali di Roma Francesco Prosperetti. Intanto dei cinque collaboratori di Parnasi tre hanno patteggiato la pena a due anni, mentre altri due sono a giudizio. Nello stesso dibattimento confluiranno ora le posizioni di Luca Lanzalone, ex avvocato plenipotenziario del Comune, delegato dalla sindaca alla pratica stadio, e dell'ex commissario straordinario dell'Ipa, l'ente di previdenza dei dipendenti capitolini, Fabio Serini (che come Lanzalone aveva scelto il rito immediato).

Sono circa una ventina, invece, gli indagati per i quali i pm capitolini hanno chiesto di non procedere. Era già nota la richiesta di archiviazione per l'esponente M5S Paolo Ferrara, ma le accuse sono cadute anche per Errico Stravato, ex dirigente comunale del dipartimento Urbanistica, Demetrio Carini, già rappresentante della Regione Lazio nella conferenza dei servizi, e ancora Stefania Paglia, Maurizio Galletti (professionista del Gruppo Parnasi) e Carlo Notamurzi(Rup dello Stato nella Conferenza dei Servizi per l'approvazione del progetto). I pm hanno chiesto inoltre di non procedere nei confronti di Luciano Nunzio, Nicola Lucarelli,e per l'avvocato Stefano Sonzogni. Caduta l'accusa anche per l'avvocato Mariangela Masi, alla quale veniva contestato il ruolo di prestanome di Parnasi.
In aula, ieri, erano presenti solo due imputati, Palozzi e Prosperetti. Il ministero per i Beni e le attività culturali ha chiesto di costituirsi parte civile, istanza già formalizzata e accolta da Campidoglio, Regione Lazio, Codacons e Cittadinanza Attiva.


Arbitri, allenatori e capitani di A a lezione di Var durante la sosta

IL MESSAGGERO - AVVANTAGGIATO - L'appuntamento è per martedì 19 novembre a Roma. Arbitri, capitani e allenatori di serie A durante la sosta per gli impegni della Nazionale si ritroveranno (all'Olimpico o in un hotel a Fiumicino) per un chiarimento sull'utilizzo della Var, il grande mezzo tecnologico che dopo aver affascinato per due anni ha iniziato a far discutere. Ma non è il mezzo in se, la cui efficacia è indiscutibile, a generare confusione e polemiche ma il suo utilizzo da parte degli arbitri. Vincolati, è bene ricordarlo, a un protocollo che è stato scritto dall'Ifab e non dall'Aia o dalla Figc. «Credo che sia importante confrontarsi e conoscere meglio quelle che sono le nuove regole e le procedure Var che generano alle volte confusione, alle volte in buona fede, altre strumentalizzando carenze di natura tecnica e conoscitiva», le parole con le quali il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha annunciato, al termine del Consiglio Federale di ieri, la data dell'incontro. Il numero uno ha poi detto di aver chiesto all'Ifab di portare a 5 le sostituzioni in serie A e ha annunciato che il budget federale è passato da -9 milioni a +1,2, con 18 milioni di incremento ricavi.

L'INSOFFERENZA - La conferma del momento non proprio felice del Var arriva all'Inghilterra, dove si è acceso un grande dibattito in Premier, con i club che avanzano la possibilità per i tecnici di chiedere uno o due on field review. Il tema sarà oggetto di dibattito, rivela il Telegraph, di una riunione dei 20 club convocata per la prossima settimana. Che si annuncia accesa, perché l'idea, quella dei check di parte non piace ai dirigenti della Premier, perché, sostengono, porterebbe a sprechi di tempo e ulteriori contestazioni. Tra i promotori più accesi dell'idea, c'è il tecnico del Liverpool, il tedesco Jurgen Klopp, che ha già vissuto l'utilizzo del Var nel suo Paese. «All'inizio è stato difficile anche in Germania, ma poi la situazione è migliorata. Lì il Var è utilizzato per chiaro fuorigioco e falli di mano ed è quello che volevamo. Qui, invece, bisogna migliorare ancora», ha spiegato il tecnico dei Reds. Percorso di miglioramento che potrebbe anche protare a un pit-stop del Var in Premier per una stagione.


Roma, turnover verità

IL MESSAGGERO - TRANI - Il nuovo step della Roma, in contemporanea con la sfida di domani sera al Borussia Park, chiama in causa direttamente il turnover. Che, nella trasferta in Germania, torna d'attualità dopo che per 3 partite di fila è stato ridotto al minimo. A Fonseca, lo ha dimostrato nei suoi 3 anni trascorsi in Ucraina, non è mai piaciuto. Quando però il portoghese è arrivato a Trigoria, più per gli infortuni in serie che per gli impegni ravvicinati, lo ha dovuto per forza provare. Non ha mai detto di averne fatto uso controvoglia, ma a volte ha dato l'impressione di esserne quasi costretto. Avrebbe, insomma, rinunciato a passare attraverso la rotazione degli interpreti per dare continuità al lavoro sul campo, cioè all'addestramento di ogni reparto e magari di una formazione base. L'emergenza totale delle ultime 2 settimane gli ha fatto alzare le mani in pubblico. La resa obbligata è coincisa con la rosa dimezzata: gli assenti sono stati minimo 7 o addirttura 8. «Non ho più scelta» ha ammesso. Oppure, semplicemente: «Non ho un'alternativa in quel ruolo». Così Mancini è diventato play (debutto nel ruolo proprio in Europa League contro il Mönchengladbach) e i giallorossi hanno subito preso il volo.

SVOLTA IMPROVVISA - L'antico ritornello, dunque, ci sta tutto: squadra che vince, non si tocca. Limitando il turnover, ecco i 3 successi di fila per la serie migliore dall'inizio della stagione. La classifica della serie A dopo gli ultimi 3 turni, e proprio dopo il pari interno nella sfida d'andata contro il Gladbach (1-1 con la gaffe incredibile dell'arbitro Collum), ha certificato il salto in alto della Roma: dal 6° posto al 3° posto. Recuperati 5 punti all'Atalanta e 7 al Napoli, sorpassati come il Cagliari, a cui ne sono stati mangiati 2, come alle migliori del torneo, alla Juventuscapolista e all'Inter seconda. Solo la Lazio ha viaggiato alla stessa velocità, 9 punti in 3 gare, restando in ritardo di 1 e sistemandosi comunque al 4° posto.

LEGGE DI STABILITÀ - La rotazione totale, in 3 partite, è stata appena di 5 giocatori. Quanti ne sono stati cambiati, in precedenza, anche in un match solo, come è accaduto ad esempio a metà settembre: 5 novità contro il Basaksehir dopo la gara contro il Sassuolo. Ecco, invece, Perottiper Kluivert contro il Milan, Santon per Spinazzola e Kluivert per Perotti contro l'Udinese, Spinazzola per Santon e Cetin per Fazio. E i 5 innesti sarebbero probabilmente stati solo 3 se Kluivert e Fazio non fossero stati squalficati (1° e 3° match della striscia positiva). Il tecnico, confermando la squadra almeno per nove-undicesimi, ha spinto la Roma a trovare l'identità che lui ha cercato fin dal giorno del suo sbarco a Trigoria. E questo nonostante abbia poi schierato 13 formazioni diverse nelle 14 partite.

NUOVA VERIFICA - Fonseca, anche per non sottovalutare la stanchezza accumulata in questo ciclo di partite che si chiuderà domenica pomeriggio (ore 18 al Tardini), si prepara a proporre di nuovo il turnover. Senza, però esagerare di fronte al Borussia, leader in Bundesliga. In questi giorni il portoghese sta valutando le condizioni fisiche dei singoli, soprattutto di Pastore che ha giocato (quasi) 5 partite di fila (entrò subito per Cristante a Marassi contro la Sampdoria), e Kolarov, giù di corda contro il Napoli. Parlerà con loro, come con Smalling, Spinazzola, Zaniolo e Kluivert: dei 6 titolari, 3 o 4 riposeranno, risparmiati per la trasferta in Emilia. La rotazione prevede il rientro in difesa di Fazio e quello davanti di Perotti. da capire (e decidere) il ruolo di Florenzi che non è più stato scelto come terzino. Almeno 3, dunque, i cambi, con la possibile nuova chance per Santon. E con Under che magari può entrare in corsa. Cetin, squalificato in campionato e quindi fuori per la partita contro il Parma, non è nella lista Uefa. In mattinata la rifinitura a Trigoria, nel pomeriggio la partenza in charter per la Germania.


Florenzi, viaggio in Europa a caccia dell'identità perduta

IL MESSAGGERO - CARINA - Ritorno al passato. E per una volta, le sensazioni sono poco piacevoli. Perché quattro panchine consecutive possono essere nulla, se sei convinto che prima o poi tornerai padrone del tuo ruolo. Ma anche il prologo di una crisi, se il tecnico nella posizione che ormai senti tua («Mi sento terzino», 1 ottobre 2018) con l’infortunio di Zappacosta ti preferisce sia Spinazzola (acquistato inizialmente per giocare a sinistra), Santon (a Udine) o Cetin, di professione centrale, con tanto di motivazione: «Mi serviva difendere bene» (post-gara con il Milan, 27 ottobre). Tradotto: non solo non più titolare ma nemmeno seconda scelta.

DUTTILITÀ DI TRAVERSO - Florenzi sembra quasi costretto a riavvolgere il nastro. E tornare così ai primi periodi in giallorosso quando poteva/doveva far tutto ma non era specialista in nulla. Terzino, interno in mediana, alto a destra o a sinistra nel tridente, che fosse 4-3-3 o 4-2-3-1, Alessandro pur di giocare rispondeva sempre presente. E scherzando, ma non troppo, ricordava «di essere bravo anche in porta». Una duttilità che alla lunga sta diventando un boomerang. Perché alla fine non è diventato «meglio di Dani Alves» (copyright Sabatini), non s'è affermato come pensava Zeman da intermedio e nemmeno come esterno offensivo, come lo vedeva inizialmente Garcia. Singolare che questo boomerang arrivi nella stagione nella quale è diventato capitano. E in quella dove ha ottenuto, dopo un periodo difficile, l'apporto della Curva Sud, lo scorso 25 agosto.

QUEL GOL SBAGLIATO - Il Monchengladbach per Florenzi potrebbe rappresentare uno spartiacque. Sia nella prestazione che nel ruolo. La domanda è d'obbligo: dove lo vede Fonseca? Di questo ed altro il calciatore ha parlato lunedì con il tecnico, venendo rassicurato: presto sarà di nuovo coinvolto. In attacco, però, la Roma è in overbooking, con Perotti pronto a far rifiatare uno dei trequartisti (e Mkhitaryan disponibile dopo la sosta). Resta più scoperto il ruolo di difensore, soprattutto in un momento di iper-attività. Tra l'altro domani Alessandro avrebbe qualcosa da farsi perdonare. Nell'1-1 dell’Olimpico, prima dell'abbaglio di Collum, quella palla a tu per tu con Sommer, grida vendetta. Chissà, vedendo i compagni giocare, quante volte ci ha pensato? Ora, ha l'occasione per voltare pagina.


E' rinato il Flaco: classe e leggerezza per esaltare la Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Era vero che l’Huracan sconfitto solo all’ultima partita del torneo Clausura 2009 giocava un calcio offensivo di qualità estrema. In panchina sedeva Angel Cappa, ex vice di Jorge Valdano al Real Madrid, che a dispetto del nome da agente della Cia era un autentico terzomondista del futbol: puntò su tre giovani quell’anno, il già sperimentato Mario Bolatti - visto poi alla Fiorentina- e gli imberbi Matias De Federico (...) e Javier Pastore, un ventenne arrivato da Cordoba per incantare Buenos Aires. Roba da matti, quel mezzo campionato del Flaco: talento cristallino da enganche, il ruolo iconico del calcio argentino, il gancio che unisce centrocampo e attacco, praticamente il nostro trequartista. L’Huracan ha vinto un titolo solo, nel lontano ‘73, quando in panchina c’era Menotti e in campo brillavano stelle da calcio d’essai come Brindisi e il “loco” Houseman (...).

Il Flaco patisce i primi tempi, perché fra Clausura in patria e precampionato in Italia non c’è stacco, e Walter Zenga lo schiera a sinistra (...). Javier ce la mette tutta, ma deve attendere l’avvento diDelio Rossi per ritrovare posizione e convinzione. Quell’anno il Palermo arriva quinto, ma nel segmento di Rossi (dalla 14esima) è addirittura terzo, due punti soli dietro all’Inter del triplete. E com’era già successo all’Huracan, di quel Palermo fresco e ruggente Pastore è il leader tecnico. (...) L’anno dopo guida il Palermo a una secca vittoria in casa Juve, 3-1 con primo gol suo, seguito da un gran palo e dal tiro che, ribattuto da Storari, innesca il 2-0 di Ilicic.

(...)

L’inevitabile giochino dei paragoni transita per Zidane prima di fermarsi sulla casella - più adatta - di Kakà. Ma è bellissima, per chi se l’è goduta dal vivo nel ritiro di Pretoria, la meraviglia con la quale il c.t. Diego Maradona segue i progressi di Pastore durante la spedizione mondiale del 2010, il fallimento più catastrofico, spettacolare e coinvolgente cui abbia mai assistito. L’Argentinaè un caravanserraglio con un cast degno del Titanic, e dopo essersi guadagnato in extremis un posto fra i 23 Pastore lascia intuire di poter essere la salvezza di una Seleccion incapace di attivare Messi. Tradito dalla senescenza di Veron, Maradona non ha il coraggio di puntare forte su di lui: lo schiera per spezzoni di gara (...).

(...) A Parigi incanta per un po’, vince scudetti a pacchi, ma alla fragilità fisica che è sempre stata il suo punto debole aggiunge una debolezza caratteriale che lo frega. Gli sceicchi continuano a comprare stelle, da Ibra a Cavani, da Neymar a Mbappé e lui, anziché difendere il posto sotto i riflettori, si adegua rimpicciolendo il suo ruolo fino alla panchina fissa. (...) La Roma lo ripesca dopo un tentativo fallito dall’Inter, ma anche qui la combinazione degli eventi gli gioca contro: Di Francesco deve adattarlo al suo sistema di gioco e non è automatico, un ragazzo italiano di valore - Pellegrini - pesca più o meno nello stesso stagno, e i soliti infortuni gli fanno perdere la precedenza. Pare finita, e dunque eravamo tutti pazzi a vedere cascate di talento lì dove c’era soltanto una certa predisposizione. Si parla apertamente di un ritorno in Argentina, triste, solitario y final, quando... A volte il destino si ricorda di restituire, e chi ha patito mille infortuni ottiene una chance estrema grazie ai malanni altrui. Il Flaco ha 30 anni, e da due settimane ha ripreso a diffondere il suo calcio celestiale 


La dolce vita di Mancini: in giallorosso si sdoppia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Prima le mani giunte in occasione del rigore calciato da Veretout contro il Napoli, poi il dialogo con i tattici dello staff a fine partita per correggere gli errori commessi: è così che pian piano Gianluca Mancini si sta prendendo la Roma. Viene descritto come un ragazzo che quando torna a casa, dopo le gare ufficiali, riguarda la partita in tv per capire cosa ha sbagliato, ma da quando Fonsecalo ha schierato con regolarità l'ex Atalanta non ha sbagliato quasi più. Nemmeno quando è stato impiegato in mediana. Ci aveva già giocato in passato, ed ora sarà dura riportarlo sulla linea difensiva per il tecnico portoghese. Carattere forte, merito anche dei punti di riferimento del ragazzo: si ispira a Marco Materazzi, di cui ha scelto anche il numero, e tiene a mente Davide Astori.