Serie A, 1-1 tra Lecce e Juventus

Termina il primo anticipo del sabato di questa nona giornata di Serie A. Al Via del Mare finisce 1-1 il match tra Juventus e Lecce. I bianconeri, inizialmente in vantaggio grazie alla rete di Dybala (50') vengono raggiunti in parità dal gol di Mancosu (56'). 


Hernandez: "Sarà una partita difficile ma bellissima. Pronti a lottare"

Domani il Milan sarà di scena all'Olimpico, dove alle 18 affronterà la Roma. Un match importantissimo, come sottolineato dal difensore Theo Hernandez ai microfoni di Milan TV:

"Siamo pronti per ogni tipo partita. Pronti a lottare fino agli ultimi secondi del match. Sarà una partita difficile, ma bellissima".


Serie A, pareggio tra Inter e Parma. Il Genoa batte il Brescia in rimonta

Si è chiuso il sabato di Serie A con le ultime due partite di serata tra Inter-Parma e Genoa-Brescia.
A San Siro il match è terminato con il risultato di 2-2, con i nerazzurri in vantaggio al 23' grazie a Candreva. Ma il Parma reagisce alla grande e dapprima raggiunge il pareggio al 26' con Karamoh per poi ribaltare il risultato con Gervinho alla mezz'ora. Nella ripresa l'Inter parte subito forte ed al 51' trova il definitivo pareggio con Lukaku.
A Marassi vince il Genoa 3-1 contro il Brescia. Esordio con vittoria per Thiago Motta alla prima da allenatore. Ma sono le rondinelle a passare in vantaggio con Tonali al 34'. I rossoblu non ci stanno e nella ripresa ribaltano il risultato con le reti di Agudelo (66'), Kouame (75') e Pandev (79').


Roma-Milan - precedenti, statistiche e curiosità

INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO – Dopo l’Europa League e la beffa nel finale di gara, la Roma torna all’Olimpico dove affronterà il Milan.
Paulo Fonseca, in conferenza stampa, ci tiene prima di tutto a recuperare i giocatori dal punto di vista fisico per sopperire alle assenze. Possibile rivedere Mancini a centrocampo, con Florenzi che potrebbe giocare in avanti per sostituire lo squalificato Kluivert. Più spazio a Veretout, che avrà licenza di offendere più del solito. Tra i convocati ancora assenti Under e Mkhitaryan, i primavera Riccardi e Darboe presenti come rinforzi a centrocampo.
In casa Milan ha parlato il tecnico Stefano Pioli, che vuole un Milan compatto e pronto a ribattere colpo su colpo contro una Roma forte. Un Milan che, per ammissione del suo allenatore, deve ancora migliorare molto e trovare gli equilibri giusti; ma domani scenderà in campo per cercare la vittoria. Tra i convocati ancora out Bonaventura.

I PRECEDENTI – Sono 86 i precedenti all’Olimpico tra Roma e Milan, che vedono i pareggi prevalere con 33 partite terminate con il segno X. La scorsa stagione il match finì con il risultato di 1-1, frutto delle reti di Piatek al 26’ e Zaniolo al 46’. Sono 28 i successi del Milan, che due stagioni fa si impose per 0-2 grazie alle reti di Cutrone e Calabria. Solo 25 i successi della Roma, che non battono il Milan in casa dalla stagione 2016/17 con l’1-0 firmato da Nainggolan.
Il miglior successo casalingo della Roma risale al 5-0 di stagione 1997/98; mentre il Milan ha nello 0-4 di stagione 1989/90 il suo miglior successo in trasferta. E’ il pareggio per 1-1, invece, il risultato che si è verificato la maggior parte delle volte, ben 16.
Sarà la prima volta che Fonseca affronta il Milan in carriera.
Già 19 i precedenti contro Pioli tra campionato e coppa nazionale. Lo score per il tecnico rossonero è negativo con: nove sconfitte, sette pareggi e solo tre vittorie.
L’arbitro del match sarà Orsato della sezione di Schio, che ha già diretto 26 volte la Roma in carriera per uno score di: 10 vittorie, 11 pareggi e cinque sconfitte.  Ma sono tre anni che la Roma non vince con Orsato, dal 3-1 del San Paolo contro il Napoli. Score positivo anche per il Milan, che con Orsato in 24 precedenti ha ottenuto nove vittore, nove pareggi e sei sconfitte. In carriera Orsato ha diretto solo una volta un Roma-Milan, terminato in pareggio per 1-1.

LE STATISTICHE Tredici punti e sesto posto in classifica per la Roma, che ha perso solo una volta in campionato ed ha 12 gol all’attivo e 10 al passivo.
Distaccato di tre punti il Milan, che si trova a metà classifica a quota 10. Già quattro le sconfitte dei rossoneri in stagione, che hanno segnato solo otto volte subendo 11 gol.
Negli ultimi cinque precedenti tra Roma e Milan vige il più totale equilibrio, con due successi per parte ed un pareggio. Negli ultimi otto precedenti, invece, la Roma ha vinto quattro volte raccogliendo due pareggi e due sconfitte nei restanti match. Sono due stagioni che la Roma non vince in casa contro il Milan.
La Roma finora ha perso solo una volta in campionato ma proprio in casa, mentre il Milan ha già vinto due partite in trasferta su quattro disputate, segnando però solamente una volta per match.

Una Roma in piena emergenza ma che non ha sfigurato in Europa League, vedendosi negare la vittoria solamente da un errore arbitrale. Fonseca domani potrebbe optare nuovamente per Mancini a centrocampo con Veretout, mentre Florenzi potrebbe giocare avanzato per sostituire Kluivert. Ma occhio al nuovo Milan di Pioli, che vuole rimediare la pareggio di settimana scorsa contro il Lecce ed iniziare a risalire in classifica.
Domani all’Olimpico sarà un match combattuto e dai ritmi alti, che però potrebbero costare alla Roma in termini di tenuta fisica avendo giocato giovedì sotto il diluvio e corso tanto.


Roma, l'arbitro perde la faccia

IL MESSAGGERO - TRANI - L'ingiustizia fa più male dell'emergenza. Perché la Roma, con la rosa dimezzata, subisce il torto peggiore all'Olimpico proprio nell'éra della tecnologia, anche se poi il 4° pareggio di fila vale comunque per prendersi il 1° posto in solitudine nel gruppo J di Europa League. L'arbitro Collum inventa al fotofinish il rigore che solo lui vede, permettendo al Borussia M'Gladbach di tornarsene in Germania con il regalo inaspettato: 1-1. Sul colpo di testa di Elvedi, a fine recupero, Smalling respinge con la faccia. Il difensore, nell'intervento, ha le braccia larghe: è l'unica spiegazione che si può dare alla svista inquietante dello scozzese. La Var avrebbe cancellato la decisione. C'è in Champions e in serie A. In questa competizione solo dai sedicesimi e non nella fase a gironi. Match, dunque, falsato.

MODIFICA NECESSARIA Finale già visto: Fonseca, come contro il Cagliari, va di nuovo a protestare in campo con l'arbitro. Da Massa a Collum. La prestazione dei giallorossi, umili e ordinati, passa insomma in secondo piano. Peccato. Perché il portoghese, mettendoci del suo, aggiusta e disegna la Roma a immagine e somiglianza della precarietà con cui sta convivendo. Il sistema di gioco è il più equilibrato possibile, guardando le caratteristiche degli interpreti a disposizione: dal 4-2-3-1, insomma, al 4-1-4-1. L'unica forzatura davanti alla difesa: Mancini play, sistemato a protezione dei centrali Smalling e Fazio. Imposta quando deve, ma si dedica soprattutto all'interdizione. Spinazzola spinge a destra, Kolarov a sinistra, anche se non è in serata. Pastore gioca più alto e lì fa qualche ricamo. Ha accanto Veretout, il più intraprendente. Zaniolo parte a destra e Kluivert a sinistra, Dzeko gioca da centravanti, con la maschera e senza paura.

Il clima, con il temporale che si scatena sull'Olimpico, non frena certo il Borussia che, aggressivo e disinvolto, parte al massimo. Rose conferma lo spirito propositivo che lo ha fatto apprezzare in Austria con il Salisburgo. Il 4-2-3-1, al momento di attaccare, è addirittura più sbilanciato: ecco il 2-4-1-3. Restano dietro solo i centrali Elvedi e Jantsche. Invasione totale, quindi della metà campo avversaria e fino a metà del 1° tempo assedio al fortino giallorosso. Manita di conclusioni verso Pau Lopez, la più pericolosa, dopo la punizione di Neuhaus da destra, con il tap in di Bensebaini che centra la traversa. Il tridente con Hermann, Embolo e Thuram a lavora con insistenza sul pressing. La Roma fatica a uscire dal guscio, soffrendo la brillantezza e la corsa della capolista tedesca. Smalling, però, comanda bene la linea difensiva. Pure Fazio si fa sentire in mezzo all'area.

ECCE BOMBER La Roma colpisce quando meno te l'aspetti. E quando il Borussia si placa. E colpisce da corner. Lo batte Veretout e Zaniolo, da centravanti di razza, gira di testa per il vantaggio, saltando tra Lainer e Jantskche. Ancora Veretout: verticalizzazione per Dzeko che supera Sommer. Collum, però, annulla per fuorigioco. Il Borussia insiste e si prende l'iniziativa pure nella ripresa. Pau Lopez, però, è senza lavoro. La difesa giallorossa tiene, come il 4-1-4-1. Fonseca cerca di dare sostanza all'assetto. E freschezza. Fuori Pastore e dentro Perotti. Zaniolo diventa mezzala, Kluivert si sposta a destra lasciando la corsia sinistra a Perotti. Ecco anche Antonucci per Zaniolo e Florenzi per Kluivert. Dzeko regala la chance per chiudere il match, prima del recupero, a Florenzi. Destro largo. E subito allarme: Thuram spreca davanti a Pau Lopez. Poi l'errore/orrore di Collum. Stindl trasforma il rigore del pari. Rose, in testa in Bundesliga, rimane però ultimo nel gruppo J di Euroleague.


Piove sul bagnato: Roma scippata dall'arbitro. Borussia, pari su rigore al 95'

LEGGO - BALZANI - Infortuni assurdi e arbitraggi da mani nei capelli. Il destino della Roma - al quarto pari di fila - non cambia nemmeno in Europa League dove fino al 93' sembrava essere arrivata una vittoria che profumava di qualificazione. Nel recupero, invece, lo scozzese Collum (che di fisico somiglia pure al più famoso Gollum de Il Signore degli Anelli e che aveva già un precedente negativo con la Roma) regala un rigore al Borussia Mönchengladbach per un fallo di faccia di Smalling e dopo un errore sotto porta di Florenzi.

In Europa League non esiste il Var, così l'errore resta e il pareggio su penalty di Stindl costa due punti a Fonseca ormai tra l'incredulo e l'esausto: «E' difficile accettare una situazione così. Tutti i giocatori sono devastati. Non possiamo dimenticare che abbiamo affrontato i primi di Germania. Con tutte le difficoltà del caso abbiamo fatto un buon gioco e controllato bene. Abbiamo lottato e corso molto. E' difficile accettare un rigore così, ma ora dobbiamo reagire. Meritavamo di vincere, proveremo a farlo col Milan». Lo ribadisce Fazio: «L'abbiamo visto tutti che non era rigore. Anche gli avversari. L'arbitro lo sa, aveva il dubbio. Gli arbitri stanno facendo danni quest'anno quando vengono all'Olimpico. Il Var? Col Cagliari c'era ma non è comunque servito». E Dzeko: «A questi livelli non può succedere».

La Roma, tra mille infortuni e sotto la pioggia, aveva rialzato la testa grazie a un gol di Zaniolo che prima della partita è rimasto (suo malgrado) vittima di una polemica a distanza tra sua mamma e Fabio Capello. Fonseca aveva schierato Mancini sulla linea dei mediani, al fianco di un Veretout inesauribile, e dovendo centellinare i cambi nella ripresa. Dopo i primi 10 minuti di paura (con la traversa colpita da Bensebaini) i giallorossi avevano preso in mano il pallino del gioco pur non esaltando i 29 mila dell'Olimpico (6 mila tedeschi). Dopo il gol di testa di Zaniolo è stato annullato (giustamente) un gol al mascherato Dzeko. Nella ripresa tanta, tantissima pioggia e qualche contrasto duro hanno provato ad alleviare il senso di noia. Prima di tre emozioni nel finale: l'errore di Florenzi che ha sparato fuori da ottima posizione, quello a porta spalancata di Thuram e la genialata di Collum che ha regalato ai tedeschi il punto di sopravvivenza in un girone che vede ancora la Roma al primo posto con 5 punti. Uno in più di Istanbul Basaksehir e Wolfsberger.

Ora bisogna aggiustare la classifica in campionato, a partire dalla sfida di domenica col Milan. Un rinforzo per Fonseca potrebbe arrivare dall'Inghilterra. L'ex City, oggi svincolato, Rodwell è atteso a Roma per le visite mediche. Se tutto dovesse andare bene il centrocampista firmerà un biennale. Resta in ballo pure Halfredsson. «Non abbiamo molte soluzioni. Se manca Dzeko? Giocherei io ma facevo il difensore, può farlo solo Zaniolo», ha concluso Fonseca.


Fonseca: «Un rigore assurdo, giocatori devastati». Preso lo svincolato Rodwell

IL MESSAGGERO - CARINA - Paradossalmente nel post-gara più che la rabbia, regna l'incredulità. Inizia Fonseca: «È difficile accettare un errore così. Tutti i giocatori sono devastati». È il turno di Dzeko: «È un errore grave che non può accadere a questi livelli. Non riesco a capire perché l'arbitro fosse così sicuro. Troppo sicuro. Io l'ho visto subito che il pallone aveva colpito il volto di Smalling. Non so che dire, è semplicemente incredibile». Incalzato dalle domande, il bosniaco racconta cosa è accaduto dopo il fischio della sanzione: «Mi sono avvicinato a Collum e gli ho detto che stava sbagliando, di aspettare un po', di consultarsi con il guardalinee. Non puoi dare un rigore così all'ultimo minuto, è inaccettabile. La faccia di Smalling tra l'altro è diventata subito rossa. Non c'è stato però niente da fare». Sconsolato inizialmente Pallotta: «È sempre la stessa storia». Poi dopo un paio d'ore, arriva il secondo tweet: «Sono incredibilmente orgoglioso di tutti i giocatori e di tutto lo staff della Roma. Non meritavamo questo finale ma ne usciremo ancora più forti». Laconico Fazio: «Sono sorpreso, quello che è successo è incredibile». Mancini parla apertamente di «un'ingiustizia». Confermata dal tecnico dei tedeschi, Rose: «È vero, il tocco di mano non c'era».

ECCO IL RINFORZO Varato ieri il nuovo organigramma societario. Al vertice rimane il presidente Pallotta, sotto di lui il grado più alto tocca al Ceo Fienga, seguito da 4 figure: Petrachi (responsabile del mercato, della prima squadra e della Primavera), Zubiria (settore giovanile di età inferiore alla Primavera e relazioni internazionali), Calvo (settore commerciale) e Rogers (responsabile dei media). Baldissoni rimarrà invece vicepresidente - continuando ad occuparsi del nuovo stadio - ma senza la carica esecutiva. Mercato: in arrivo lo svincolato Rodwell, centrocampista classe 89. Curiosità: tra il 2013 e il 2017 ha giocato 39 gare in Premier (con City e Sunderland) senza mai vincere. Test fisici decisivi. Se non li passa, l'alternativa è Buchel, ex Empoli.


Zaniolo, un diavolo per Capello

IL MESSAGGERO - FERRETTI - Se avesse potuto scegliere l’occasione ideale per dare una risposta – chiara e potente - alle accuse che, via tv, gli erano piovute addosso mercoledì sera da Fabio Capello, Nicolò Zaniolo non avrebbe potuto piazzare una scelta migliore di quella confezionata contro il M’Gladbach. Per zittire l’allenatore del terzo scudetto giallorosso («Non prendere la strada di Zaniolo», il monito di Don Fabio al giovanissimo interista Esposito), Nicolò, protetto ieri prima dal suo agente e dalla mamma e poi dal dirigente De Sanctis («Capello è stato goffo»), ha firmato con la consueta forza fisica e con rinnovata abilità aerea la rete della Roma.

Un colpo di testa da centravanti (già, centravanti...) smaliziato su angolo di Veretout: ottavo centro da romanista e ottavo gol allo stadio Olimpico. Casa sua, ormai. Aveva bisogno, la rabberciatissima Roma di Paulo Fonseca, di qualcuno che la prendesse per mano sulla strada per l’Europa, e Zaniolo, che ha esultato turandosi polemicamente le orecchie, non si è tirato indietro. Imitato in questo dai suoi compagni, protagonisti di una gara che avrebbe nettamente meritato un altro finale.

Ha salutato il campo, Nicolò, con la Roma ancora davanti (il pensiero di Fonseca probabilmente è andato al Milan),cioè prima che lo scarsissimo Collum si inventasse in pieno recupero un rigore inesistente. Resta, una volta asciugati il sudore e la pioggia, la certezza amara che della Roma, e dei giocatori della Roma, sono in tanti, anzi in troppi a parlare a sproposito. Da lontano, e non solo, e senza conoscere a fondo uomini e situazione. Zaniolo è stato probabilmente soltanto l’ultimo romanista in ordine di tempo a esser accusato in maniera gratuita da chi pensa al mondo Roma in modo ambiguo, sparando sentenze da bar dello sport e sporcando l’immagine di club e squadra. Non solo sprecando fiato, ma in questo caso addirittura fallendo l’obiettivo. Una situazione che, al di là di tutto, la Roma non può, non deve più tollerare.


Nicolò, il gol dedicato a Capello: ora zitti tutti

GAZZETTA DELLO SPORT - La dedica è per Fabio Capello e per quel messaggio che gli aveva spedito 24 ore prima parlando con il giovane Esposito. Così quando ieri Nicolò Zaniolo ha segnato al Borussia Mönchengladbach ha mimato un gesto che a Roma divenne famoso con Marco Delvecchio, quello delle orecchie. Delvecchio però le teneva aperte per sentire, lui se le è tappate. Perché certe cattiverie non le sente e anche se le ha sentite, non lo hanno scalfito.

La polemica era già scoppiata con la parole di mamma Francesca e dell’agente di Zaniolo, Claudio Vigorelli: «Ergerlo a modello negativo è ingiusto». Infine la difesa di De Sanctis, dirigente giallorosso: «Le parole di Capello sono goffe, Nicolò è un professionista che ci dà tanto». A difendere Nicolò sono arrivati anche gli amici. Prima Pinamonti («Tutti muti. Capello, dicevamo?»), poi Scamacca: «Sei uno con i coglioni. Tappati le orecchie, daje fratello!!!».

Capitolo svincolati: per rimediare all’emergenza, la Roma ha puntato Jack Rodwell, ieri all’Olimpico. Si aspettano gli esiti dei test fisici, che ha sostenuto anche Marcel Buchel.


Roma rapinata a tempo scaduto

IL TEMPO - CARMELLINI - Una rapina a mano armata. Magari non cambierà le dinamiche del gruppo «J» di Europa League che la Roma continua a guidare, ora da sola a quota 5, ma una cosa così non si vedeva da tempo. Nell'era della Var la squadra di Fonseca, che avrebbe potuto mettere in cassaforte la qualificazione alla fase successiva in netto anticipo, subisce un arbitraggio scandaloso da Collum che già in passato era costato un’eliminazione in Europa alla Lazio.

Insomma al mediocre pelato scozzese non va a genio la Capitale: è chiaro. Concede un rigore al 93esimo, a partita di fatto chiusa, ai tedeschi per un fallo di mano di Smalling inesistente. L'inglese colpisce chiaramente la palla con il volto, come il taglio sul labbro per altro dimostra: niente da fare, per lui è rigore e la gara finisce 1-1 Resta una partita che la Roma avrebbe dovuto chiudere primae che Florenzi avrà a lungo sulla coscienza (qualche minuto prima aveva sbagliato clamorosamente un gol a porta quasi vuota).

Certo, non si può dire che alla Roma in questo momento sta girando nel verso giusto, la fortuna sembra avergli girato le spalle. Così, come se non bastassero una sfilza infinita di infortuni, a Roma piomba pure un arbitro incapace. Tutto contro. Eppure il povero Fonseca, con i tergicristalli a tavoletta (all'Olimpico ha piovuto a dirotto per tutta la serata), aveva mostrato di saper inventare. Buona l'intuizione di Mancini in mediana. Senza titolari di ruolo, in una zona del campo falcidiata dagli infortuni, spunta il centrale difensivo in coppia con Veretout: ruolo che aveva già occupato in un paio di occasioni ai tempi del Perugia. Dietro Fazio messo insieme all’intoccabile Smalling. Il portoghese quindi fa di necessità virtù e le valutazioni tecniche sulla Roma vista ieri contro i tedeschi del Borussia «povero» (che comunque viaggia primo in classifica in Bundesliga), vanno fatte in considerazione della squadra che è scesa in campo: senza sei titolari, con Dzeko mascherato e molti giocatori fuori ruolo.

Sale addirittura a dieci il numero degli indisponibili ai quali vanno aggiunti Florenzi (sigh...) e Perotti costretti a partire in panchina perché ancora non al top della condizioni. Ma sono dettagli, che rendono ancora più amaro il pareggio di ieri sera all’Olimpico: perché la partita la Roma, nonostante avesse giocato i primi venticinque minuti in affanno, l'aveva vinta eccome. Sul campo. Ma evidentemente quest'anno non basta più nemmeno vincere. Ai signori della Uefa, sempre pronti a rimproverare, dettar regole e attenti a mettere i puntini sulle «i», va fatta una domanda: ma si può mandare in giro un arbitro così? La risposta dopo ieri sera appare scontata...


Il club torna sul mercato: è arrivato Jack Rodwell

IL TEMPO - AUSTINI - La Roma corre ai ripari. È arrivato dall'Inghilterra il centrocampista Jack Rodwell, 28 anni, svincolato dopo l'ultima stagione al Blackburn in seconda divisione. Ha già svolto la prima parte delle visite mediche a Villa Stuart, pronto un contratto fino a giugno 2020. In caso di problemi l'alternativa è Buchel. Col Milan recupera, forse, solo Under Inglese  perla panchina. Santon, oltre alla febbre, ha accusato un fastidio al flessore sinistro.

 

 

 

Pallotta dall'America: «È uno scherzo»

IL TEMPO - SCHITO - «È uno scherzo, sempre la stessa storia». James Pallotta commenta così l'epilogo di Roma-Gladbach. Ci eravamo lasciati all'Olimpico con un Fonseca furioso che sbraitava in faccia a Massa dopo Roma-Cagliari. Ci ritroviamo con l'ennesimo errore grossolano che condanna la Roma a un pareggio che ne complica il cammino in Europa League.

L'arbitro Collum, dopo essersi attirato le furie dei laziali in un Fenerbahce-Lazio ai quarti di Europa League nel 2013 in cui concesse un rigore molto dubbio ai turchi, ha restituito il favore anche in casa giallorossa fischiando un penalty inconcepibile ai tedeschi: «È difficile accettare una situazione come questa - ha detto Fonseca -, i giocatori negli spogliatoi sono devastati, ma non possiamo fare niente. Non è giusto, ma è il calcio, dobbiamo voltare pagina».

Si respira aria di rassegnazione in casa Roma, dopo la rabbia di qualche settimana fa: «È un errore grave - le parole di Dzeko - che non può succedere a questi livelli perché poi alla fine cambia tutto. Con due punti in più era una classifica diversa. Abbiamo altre 3 partite dove sicuramente può succedere tutto. Con la vittoria era tutto più facile, non capisco perché l'arbitro fosse così sicuro. Io l’ho visto subito che era faccia, l’ho rivisto in televisione lui  non lo poteva vedere, incredibile». 

Anche Fazio condanna il fischietto scozzese: «Nessuno disturbava la visuale dell’arbitro e tutti abbiamo visto che non era rigore. Lui aveva il dubbio, ma ormai siamo abituati a questi episodi contro di noi, ci stanno facendo molti danni all'Olimpico e fuori». Anche il tecnico dei tedeschi, Rose, ammette l'errore: «Il rigore non c'era».