Prime indiscrezioni sulla seconda maglia della prossima stagione

La stagione calcistica è iniziata da circa due mesi, ma già iniziano a circolare ipotesi su quelle che saranno le maglie per la prossima stagione. In questo caso il sito footyheadlines.com, ha rilasciato le prime indiscrezioni su quella che potrebbe essere la seconda maglia della Roma per la stagione 2020/21. Il colore sarà avorio pallido con in rosso le rifiniture, la maglia dovrebbe essere molto simile a quella utilizzata durante la stagione 2017/18.


Bonolis: "La Roma non mi dispiace affatto, sono convinto tornerà in Champions"

Paolo Bonolis, noto conduttore televisivo e tifoso dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare di calcio e per dimostrare la sua ammirazione per la Roma:

"Non mi dispiace affatto, è una squadra che gioca molto bene dalla cintola in su, una squadra aggressiva, con giocatori di qualità. Adoro Dzeko che speravo arrivasse all’Inter, apprezzo molto anche Smalling, che però deve ancora adattarsi al calcio italiano, la stessa difficoltà che credo la stia patendo Lukaku. La Roma ha intrapreso una bella strada, vedo che ci sono tanti infortuni, questo potrebbe essere un freno, ma vedo un rinnovato entusiasmo che sono convinto possa riportarla in Champions".

Conte?
"E’ un professionista, che per diventare tale ha avuto un passato, come tutti. Lui lo ha avuto in tanti club, non solo alla Juve. Ho vissuto il suo arrivo con grande entusiasmo, perché lo ritengo un grandissimo manager, che mette l’anima in quello che fa".

Zaniolo?
"E’ stato un grosso errore dell’Inter, ma li commettono tutti i club".

La Nazionale?
"Credo sia una questione di cuore e volontà. Mancini i giocatori li ha, si tratta di vedere con quale determinazione affronteranno il prossimo Europeo, speriamo che l’attacco si accenda ancora di più. Passare quel girone era doveroso, a giugno sarà un’altra storia. Credo che il Mancio stia facendo un gran bel lavoro, portando nuova linfa alla Nazionale".


Allenamento Sampdoria, focus tecnico-tattico. Domani alle 13 la conferenza di Ranieri

La Sampdoria, prossima avversaria della Roma, si è allenata in vista del match di domenica. Questo il resoconto della seduta pubblicato sul sito sampdoria.it:

"Continua in un clima tipicamente autunnale la preparazione della Sampdoria in vista della gara casalinga di domenica con la Roma. Sul campo 1 del centro sportivo “Mugnaini” di Bogliasco, sotto gli occhi del direttore sportivo Carlo Osti, Claudio Ranieri e il suo staff hanno organizzato un allenamento tecnico-tattico, aperto da un riscaldamento atletico. Tutti i calciatori disponibili hanno lavorato in gruppo, con l’aggiunta dei portieri della Primavera Lorenzo Avogadri e Lorenzo Boschini.

Vigilia. Terapie, fisioterapia e individuali di recupero agonistico per Karol Linetty e Andrea Seculin, certamente indisponibili per la sfida con i giallorossi. Domattina, sabato, dopo la seduta di rifinitura, il mister incontrerà i media nella conferenza stampa della vigilia (ore 13.00; diretta Twitter, sintesi YouTube)".


Del Neri: "Quella sera non volevamo rovinare la festa alla Roma, ma fare festa noi"

Luigi Del Neri, ex tecnico sia della Roma che della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com della sfida del 25 aprile 2010, che costò lo scudetto ai giallorossi guidati all'epoca da Ranieri:

"Quella sera l’ambiente era molto carico e intenso, tutti aspettavano quella partita che avrebbe potuto consacrare la Roma come campione d’Italia. Non volevamo rovinare la festa, volevamo solo fare festa noi. Abbiamo dato il massimo, senza sottovalutare l’avversario. È stata una gara indimenticabile ed emozionante, che ci permetteva di ambire a qualcosa di importante. La Champions mancava da circa vent’anni in casa blucerchiata. iamo arrivati quarti senza mai perdere una partita in casa, avevamo trovato le dimensioni giuste per la realtà della Samp. La notte dell’Olimpico abbiamo sofferto nel primo tempo. Nel secondo però, come ha detto anche Ranieri, abbiamo fatto il nostro dovere e abbiamo ampiamente meritato di vincere. Gli avversari erano molto delusi, ma è stata una vittoria raggiunta con lavoro, fatica e sacrificio. Correre dietro ai loro grandi giocatori non era per niente facile, ma per vincere quelle partite ci vuole abilità e anche un po’ di fortuna. Naturalmente c’era tanto sconforto da parte loro, ma Claudio non aveva nulla da recriminare sulla partita. Penso che un campionato non sia fatto da un solo match. È chiaro che quella fu una gara chiave, ma in un solo incontro non puoi determinare tutto quello che ha fatto una squadra durante l’anno. La Roma fece un campionato fantastico, una sola partita ne determinò l’esito finale ma non il giudizio sulla stagione. Fu una gara equilibrata e bellissima, perché entrambe le squadre lottavano per qualcosa. Per noi fu un risultato magnifico, ma posso capire lo stato d’animo dell’ambiente giallorosso dopo aver vissuto quel momento. Entrambe giocano un calcio offensivo e dinamico, ma lottano per obiettivi diversi. Mi è dispiaciuto per Di Francesco, un allenatore che stimo tanto e che è molto importante per il calcio italiano. Ha trovato delle difficoltà oggettive, e quando le cose vanno male purtroppo si paga. Ora la squadra si trova ad affrontare una situazione non preventivata all’inizio, hanno solo 3 punti. Ci sono però anche tanti club a 6 punti, bastano due partite fatte bene e può arrivare una forte spinta psicologica. Domenica sarà una gara interessante: la Roma ha bisogno di un risultato ma soprattutto di una prestazione positiva, fondamentale per pensare a un futuro migliore. Potrebbe però mancare Dzeko e sarebbe complicato per i giallorossi, perché la Samp vuole ripartire forte dopo il cambio di allenatore. 


Il Tempo - Esclusivo: ecco il contratto dello stadio della Roma

ILTEMPO.IT - MAGLIARO - Sono 59 pagine e contengono il futuro dello Stadio della Roma di Tor di Valle. È il testo della Convenzione Urbanistica, versione Campidoglio, che il Comune di Roma ha spedito alla As Roma un paio di sere fa e Il Tempo vi mostra in anteprima.

La Convenzione vera e propria è di 31 articoli. Le prime tre pagine sono quelle di “identificazione” dei partecipanti, da pagina 4 a pagina 16 si ripercorrono tutte le tappe della vicenda, dopo di che si entra nel vivo.

Il primo elemento da sottolineare è che nella Convenzione sono già state inserite le clausole per la futura cessione dei terreni dalla Eurnova di Luca Parnasi (oggi al timone c’è Flavia, la sorella dell’imprenditore) alla TdV Real Estate, la società creata appositamente dalla Roma per gestire la costruzione dello Stadio. Al momento della cessione dell’asset, la TdV Real Estate diventerà “soggetto attuatore” dell’intervento. In pratica, sarà la stazione appaltante di tutte le opere, sia pubbliche che private.

Non che fosse mai stato in dubbio, ma nella Convenzione viene ribadito in modo quasi solenne il divieto di trasformare gli uffici o i negozi in edilizia residenziale, in case. Il Campidoglio non solo ribadisce questo divieto ma aggiunge che ci sarà la “rinuncia alla applicabilità” della legge regionale sul recupero edilizio (Piano Casa) e arriva addirittura a formulare una “rinuncia” a “presentare in futuro ulteriori istanze anche in caso di normativa modificata” o di nuova concezione. Insomma, quel timore da qualcuno artatamente agitato a mo di spauracchio di future trasformazioni degli uffici in case non ha motivo di essere.

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Kluivert: "Quando sono me stesso sono il migliore. Roma la migliore squadra della città"

Justin Kluivert, esterno offensivo della Roma che con Fonseca sta trovando molto spazio, ha parlato di se e della sua carriera ai microfoni di Roma TV+, nuovo servizio offerto dalla società giallorossa:

Chi era il tuo idolo nel calcio da bambino?
Sicuramente mio padre. È sempre stato un esempio per me sin da quando ero piccolo e lo è ancora senza dubbio”.

Chi è il tuo migliore amico nel calcio?
Il mio migliore amico nel calcio è Noa Lang. Lo conosco da molto tempo e abbiamo giocato insieme nelle giovanili dell’Ajax. Ora gioca in prima squadra, sono molto contento per lui e non vedo l’ora che si esprima al meglio”.

Cos’hai imparato vivendo da solo in un altro paese?
Ho imparato che vivere da soli non è semplice. A volte è anche noioso, perché quando vivi da solo non hai nessuno con cui parlare. Ma mi fa anche vedere le cose in maniera diversa. Vivo da solo da un anno, è una cosa molto diversa ma ho imparato tanto”.

Qual è  il miglior consiglio che ti abbia dato un allenatore?
Il miglior consiglio che mi sia stato dato è quello di essere me stesso, perché quando sono me stesso sono il migliore. Questo è quello che mi è stato detto e penso sia un consiglio importante”.

Il momento migliore della tua carriera finora?
Sicuramente il mio esordio con la maglia dell’Ajax. Erano dieci anni che giocavo lì ed è stato il momento più bello della mia carriera”.

Cosa diresti a un bambino che sogna di fare il calciatore?
Il miglior consiglio che posso dare è di perseguire l’obiettivo dando sempre il massimo. Bisogna superare gli ostacoli che si incontrano sulla strada, bisogna crederci e rinunciare anche a delle cose che invece gli altri bambini possono avere. Essere lungimiranti e non pensare solo al presente”.

Cosa fai per rilassarti?
Per rilassarmi sto con gli amici, con la mia famiglia, con i miei fratelli. Guardo film o sto in giardino”.

Un luogo che vorresti visitare?
Un posto in cui vorrei andare sono le Maldive. Si tratta di un posto speciale quindi ci andrò in un momento speciale”.

I tuoi stadi preferiti?
Tra quelli in cui ho giocato, sicuramente uno è l’Olimpico, la Cruyff Arena e lo Juventus Stadium”.

Cosa ti piace di più di Roma?
Il tempo, il cibo, e poi la città è meravigliosa. Poi la migliore squadra della città è la Roma e sono contento di questo”.


La Roma partecipa a New York in un incontro per migliorare la società tramite lo sport (foto)

La Roma, comunicato sul proprio profilo Twitter in lingua inglese, ha partecipato a New York ad un incontro il cui intento era quella di utilizzare lo sport per migliorare la società:

"La Roma è stata orgogliosa di rappresentare il calcio europeo all’assemblea delle Nazioni Unite tenuta oggi a New York riguardo il modo in cui utilizzare sport e social media per prevenire estremismi violenti, promuovere l’uguaglianza di genere e guidare un cambiamento positivo. Molti insegnamenti che metteremo in pratica".

 


Florenzi: "La Roma sta bene, sia mentalmente che fisicamente. Siamo un gruppo ambizioso"

VIRGINIA RIFILATO - Alessandro Florenzi, capitano della Roma, ha parlato per AS Roma Match Program in vista del match di domenica contro la Sampdoria:

L'esordio contro la Sampdoria?
"Non potrò mai dimenticare quella giornata. È stata speciale. Breve, ma intensa, sono entrato nei minuti di recupero, un’emozione fantastica. Un ricordo che porterò con me per tutta la mia carriera”.

Da quel giorno, tante cose sono successe, quanto è cambiato Alessandro Florenzi?
"Tantissimo, sono successe un po’ di cose dal quel 2011; sono diverso come uomo e come giocatore, sono anche diventato papà. Sono cambiate tante cose in positivo, ho avuto due infortuni gravi ma che ormai sono alle spalle, due episodi dolorosi che mi hanno forgiato come uomo e reso migliore. Sono cambiati alcuni lati del mio carattere, ho cercato di migliorarli. Mi sono dato da fare per diventare un uomo migliore, ma la strada che ho davanti è ancora lunga, speriamo piena di soddisfazioni, con la Roma e con la Nazionale".

Se dovesse scegliere un momento su tutti?
"La serata con il Barcellona… vorrei che ci fossero più momenti così nella Roma. Quella sera è stata magica, poi anche la partita con il Liverpool in casa… quando ne parlo ho ancora i brividi. Sappiamo poi come è finita, ma abbiamo dato tutto e penso si sia visto".

Come va il recupero post influenza che l’ha debilitata e l’ha costretta a saltare le partite con Wolfsberg e Cagliari, oltre che la nazionale…
"Sono in ripresa, sto meglio. Ho avuto un attacco influenzale che mi ha portato via anche diversi chili. Ovviamente, adesso con il lavoro e con una dieta personalizzata sono riuscito a riprendere piano piano. Sono pronto per domenica".

E la Roma come sta?
"Sta bene. Siamo in una buona condizione sia mentale, sia fisica. Stiamo sempre di più apprendendo le indicazioni del mister. Dobbiamo seguirlo in tutto e per tutto, per cercare di fare bene".

Riprende il campionato, si riparte con la Sampdoria, che ha cambiato in panchina. È arrivato un allenatore che conoscete molto bene…
"Mi aspetto una partita difficile, hanno avuto un cambio allenatore. Il cambio del tecnico porta sempre una reazione nervosa da parte della squadra. Il mister Ranieri è perfetto per queste occasioni, il suo modo e il suo atteggiamento; ti fa dare tutto e giochi per lui come fosse ogni partita una finale. Non sarà facile, lo sappiamo già, dovremo fare una partita importante per portare a casa i tre punti".

Un adagio del calcio dice che il cambio di allenatore sarà uno stimolo in più per loro e una difficoltà in più per la Roma. È così?
"Beh in queste occasioni cerchi di dare di più, magari fino a quel momento non sei riuscito a dare il massimo per colpa tua o perché l’allenatore precedente non è riuscito a tirartelo fuori. Come ho detto prima, c’è sempre una reazione nervosa, che è quella che potrebbero avere loro. Noi siamo in un buon momento, che dobbiamo sfruttare assolutamente".

È passato qualche mese da quando è diventato il capitano della Roma. Quella fascia oggi che significato ha?
"È molto diverso, prima avevo degli esempi che seguivo, Francesco e Daniele, in campo e soprattutto fuori. Sono stati il più grande aiuto che potessi avere davanti agli occhi. Ora sono io che dovrò aiutare e far conoscere la Roma in tutto e per tutto. Cercherò di fare il mio meglio e seguire il loro esempio".

Tornando alla Roma: fino a questo momento le cose come sono andate?
"Le cose vanno bene, avremmo potuto avere più punti in classifica, ma abbiamo intrapreso un percorso importante. Siamo sicuramente un gruppo ambizioso, vogliamo cercare di vendere cara la pelle da qui a fine campionato".

Il mister, per sua stessa ammissione, ha cercato di adattarsi al calcio italiano, senza tuttavia cambiare i principi di gioco…
"Sì è vero, non ha mai cambiato i principi in cui crede, ha studiato delle modifiche che hanno sicuramente portato i loro frutti. Penso a Lecce e molte cose che ha cambiato il mister durante queste prima partite. Ma non è mai cambiato il suo stile di gioco, il suo gioco propositivo, la ricerca del pressing quando si perde palla, o comunque l’intento di tenere il pallone il più possibile che è la nostra prerogativa".

Anche nel tuo ruolo le cose sono cambiate: di solito è uno solo dei due esterni che sale, l’altro rimane basso vicino ai due centrali…
"Penso che il mister abbia iniziato a conoscere le qualità della squadra, sa chi è forte nell’uno contro uno, come Justin o Gengo (Ünder, ndr), sa chi sa scalare, lo posso fare io, lo può fare Aleksandar. Sono comunque  tutti accorgimenti che il mister ha visto e ci stiamo trovando molto bene nel metterli in pratica".

Nel mese che verrà si giocheranno sette partite. Sette gare fondamentali tra campionato e Europa…
"Avremo bisogno di tutti, tutti saranno importanti in queste sette partite, un gruppo veramente preparato, siamo tanti e siamo bravi. Siamo tutti in ballottaggio per una maglia da titolare ed è importante per la Roma".

Crede che questo periodo possa chiarire le ambizioni della Roma?
"Io penso proprio di sì, siamo in difficoltà numerica in queste prime partite, e dovremo tirare qualcosa di più fuori dal nostro carattere. Quel qualcosa di più che ci farà capire dove potremo arrivare".

Cosa farà la differenza alla fine?
"Alla fine, come spesso accade, la differenza la faranno i dettagli, allenarsi bene ogni giorno,  non  tralasciare nulla, e cercare di dare il massimo in campo e fuori. Quando curi i dettagli per bene, alla lunga vinci".


Montella chiama De Rossi: in Italia lo aspetta la Viola

LEGGO - Da una parte la tentazione di Montella, dall’altra la smentita di Burdisso. Resta in bilico la posizione di De Rossi che potrebbe risolvere il suo contratto del Boca già a dicembre. L’ex romanista si sottoporrà in queste ore a nuovi controlli medici, ma fin qui ha disputato solo 2 partite fino al 90’ e i ritmi argentini prevedono ben altro. Difficile, se non impossibile, che possa scendere in campo il 23 ottobre nel Superclasico di Libertadores col River che vale una stagione. Probabile che l’avventura a Buenos Aires possa concludersi prima del tempo. Burdisso, dg del club e amico di Daniele, ha smentito le voci (molto forti in Argentina e riportate da Leggo) di una rescissione anticipata rispetto alla scadenza di metà 2020 ma molto dipenderà dalle elezioni politiche dell’otto dicembre dalle quali l’ex difensore (così come l’attuale presidente ) potrebbe uscire sconfitto.

Intanto si è rifatta sotto la Fiorentina di Montella che già lo aveva corteggiato in estate e che è stato al fianco di Capitan Futuro sia da giocatore sia da allenatore nella breve parentesi del 2010 in giallorosso. L’allenatore viola lo vorrebbe volentieri a Firenze dove un altro “vecchietto” come Ribery ha ritrovato una seconda giovinezza. Per affiancarlo a Castrovilli, astro nascente del calcio azzurro che da De Rossi potrebbe imparare molto. Un contratto di 6 mesi con la possibilità di allungarlo per un’ulteriore stagione. I dubbi di De Rossi sono sempre gli stessi ovvero legati alla difficoltà di vestire una maglia italiana che non sia quella della Roma visto il grande amore che lo lega al club giallorosso. La famiglia sarebbe felice di riaverlo vicino e in più il centrocampista avrebbe la possibilità di seguire, nella vicina Coverciano, il corso da allenatore. Tentazioni forti che potrebbero diventare concrete in caso di addio al Boca Juniors.

Nel frattempo va delineandosi il futuro di Totti che - oltre a stupire nella Lega calcio a 8 e a partecipare a reality in tv - farà da procuratore e mediatore nel mercato italiano e non solo tramite un’agenzia privata.


Nicolò senza limiti: Mancini gli ha ridato l'Italia, ora Zaniolo vuole anche i gol

LEGGO - BALZANI - L'azzurro riconquistato e un gol che manca da quasi 7 mesi. Nicolò Zaniolo, reduce dal debutto in nazionale dal primo minuto, tornerà oggi a Trigoria per preparare la sfida di domenica con la Sampdoria. Meteo permettendo visto che la gara di Genova è a forte rischio rinvio a causa del nubifragio previsto nei prossimi giorni. In questi giorni il talento romanista ha ritrovato il sorriso, perso dopo l'ultima esclusione del ct Mancini per motivi disciplinari. Zaniolo ha giocato, in maglia numero 16, un'ora contro il Liechtenstein anche se - a parte l'innesco per il contropiede dal quale è nato il primo gol - non si sono registrati punti interessanti. Quelli che si aspetta Fonseca visto che Nicolò è uno dei pochi titolari a non avere problemi fisici. E visto che il gol in campionato manca dal 3 aprile scorso contro la Fiorentina.

I pali con la Lazio e i miracoli di Olsen gli hanno strozzato l'urlo in gola, ma ora il portoghese ha bisogno del suo contributo sotto porta anche perché dovrà fare a meno di Dzeko che fin qui ha segnato un terzo delle reti di tutta la rosa oltre che di Under e Mkhitaryan ieri ancora in seduta individuale e recuperabili non prima del 27 contro il Milan. Da decidere il ruolo: trequartista o esterno a destra? Fonseca lo preferisce più defilato, ma l'emergenza potrebbe costringerlo ad impiegarlo al centro a meno di un impiego a sorpresa di Pastore. Un'idea per l'immediato futuro è pure quella di vederlo mediano. Proprio le tante assenze e il turn over limitato rappresentano una chance importante per l'ex interista chiamato a rispondere alle bacchettate di Petrachi, Totti e Cassano. Ma pure a Ranieri, il tecnico romanista con cui Zaniolo ha reso meno e che si ritroverà di fronte proprio domenica a Marassi. Era però il periodo in cui Nicolò si era lasciato andare soprattutto fuori dal campo come ha ammesso candidamente il ragazzo dopo il rinnovo.

A proposito: l'adeguamento e allungamento contrattuale non mette affatto al sicuro i tifosi della Roma. In caso di mancata Champions, infatti, il sacrificato sarà proprio Zaniolo per il quale la Juve è sempre vigile. Intanto Fazio suona la carica: «Voglio bene a Ranieri, ma a Genova si deve vincere».


Squalifica Fonseca: possibile riduzione, oggi la decisione

LEGGO - Fonseca cercherà di convincere oggi la Corte Federale chiamata a decidere sul ricorso presentato dalla Roma in merito alla squalifica di due giornate rimediate dal tecnico per le energiche proteste nei confronti dell’arbitro Massa dopo il pareggio col Cagliari. In mattinata dinanzi alla Corte Sportiva d’Appello, l’avvocato Conte cercherà di far revocare del tutto la squalifica contando sul precedente Mazzarri, ma sarà molto dura. Più probabile uno sconto di pena e quindi di una giornata. Il che permetterebbe a Fonseca di tornare in panchina il 27 ottobre col Milan.


Pastore si gioca la Roma

IL TEMPO - BIAFORA - Ultima chiamata per Javier Pastore. Il trequartista argentino nell'attuale campionato ha disputato appena 45 minuti (più i vari recuperi) nei secondi tempi delle prime tre partite della stagione contro Genoa, Lazio e Sassuolo, e ora, dopo quattro panchine consecutive in Serie A, è il favorito per una maglia da titolare alle spalle di Kalinic, soprattutto a causa delle tante assenze per infortunio. Da Pastore, partito invece dall’inizio in entrambe le gare di Europa League con Istanbul Basaksehir e Wolfsberger senza lasciare alcuna traccia di rilievo, ci si aspetta un segnale importante e un impatto decisivo nella gara con la Sampdoria, anche per ripagare la grande fiducia che Fonseca nutre nei suoi confronti. Il tecnico portoghese, sin dal ritiro estivo a Trigoria, è convinto di poter rilanciare l’ex fantasista del Palermo mettendolo nelle migliori condizioni per esprimersi dal punto di vista tecnico, ben conscio dell’impossibilità del Flaco di giocare due partite ravvicinate a causa dell’attenta gestione fisica a cui è sottoposto per evitare nuovi problemi muscolari, in particolare al polpaccio che lo tormenta da mesi e che nelle ultime settimane sembra avergli dato una tregua.

Al contrario non sembrano volerlo abbandonare le voci di mercato che parlano di un addio imminente: nelle ultime ore sono riemersi i rumors su un possibile trasferimento in Cina, ma così come avvenuto già in occasione delle novità rimbalzate in Argentina, Marcelo Simonian, procuratore di Pastore, ha smentito con fermezza l'ipotesi di una cessione a gennaio. In effetti la separazione tra il numero 27 e la Roma appare una via piuttosto remota in virtù dei 25,66 milioni di euro pagati da Monchi per acquistare il cartellino dal PSG (nel mercato invernale servirebbero almeno 18 milioni per non fare minusvalenza) e per via dell’alto ingaggio previsto nei tre anni e mezzo di contratto rimanenti prima della scadenza. Fonseca sembra intenzionato a concedergli questa chance, anche se sta valutando l'alternativa tattica che prevederebbe l'inserimento di Spinazzola sulla fascia destra di difesa e lo spostamento di Florenzi nel reparto offensivo a comporre il terzetto completato da Kluivert e Zaniolo, le cui condizioni dopo la botta alla spalla ricevuta in Nazionale non preoccupano. Con questo schieramento sarebbe il talento di Massa il calciatore incaricato ad agire in zona centrale, ma i dubbi verranno sciolti soltanto alla vigilia, dove sarà anche più chiara la situazione del campo del Ferraris viste le pesanti piogge attese su Genova.

Intanto la sfida con la Sampdoria, in cui non ci saranno Dzeko, Mkhitaryan e Under che continuano a svolgere allenamenti differenziati, si avvicina sempre di più ed è stato Fazio a tracciare la strada che dovrà seguire la Roma nell’affronta re il suo e allenatore. Il difensore, che con il tecnico testaccino ha avuto un rendimento soddisfacente dopo una prima parte di stagione quasi disastrosa, non ha intenzione di fare sconti: «Vogliamo bene a Ranieri, ma lo saluteremo dopo la partita. Vogliamo vincere, sarà difficile, il mister può darglilamotivazione di cui hanno bisogno». Il centrale classe ’87 ha poi spostato lo sguardo all'Europa League e al suo finale di carriera: «E una competizione bellissiima, da non sottovalutare. Dobbiamo - ha dichiarato a Sky - andare avanti piano piano. Boca Juniors? Mi sento con De Rossi, ma penso di finire la carriera alla Roma».